L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale Verolese


01_1999

Gennaio 1999

Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXIV n°1 Gennaio 1999

Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati


Angelo di Verola Archivio 1999 Parrocchia di Verolanuova

Sommario
3 Insieme (D.L. Corrini)
5 Calendario liturgico
10 Beata Paola Gambara
11 Settimana di preghiera
14 Diritti umani...
17 Famiglie lacerate...
20 Troppi orfani...
21 ... una preghiera (D. Giovanni)

vita parrocchiale

22 Diaconie: grazie
25 Una nuova avventura (T. Cervati)
27 Il mio incontro con... (A. Botta)
29 Giornata del...

dagli oratori

30 3a Tappa
32 Informagiovani (a. z.)

le nostre rubriche

33 Giornata Mondiale... (Gr. "Conoscerci")
35 I Concili Ecumenici (R. Bonera)
36 La chiesa della... ("Terra e Civiltà")
38 Verola sport

varie - cronaca

41 In onore di... (Ass.to Cultura)
42 "Basilica S. Lorenzo" (R. Mor)
43 L’U. A. V. ha fatto... (Gr. Dirig.te)
44 Moratoria 2000 (C.tà S. Egidio)
45 "Natale con il Coro" (R. B.)
46 Significativo riconoscimento
47 Lo spazio di... (M. Calvi)
48 Servizio sanitario
49 Turni delle farmacie
Avviso ai collaboratori
50 In memoria
51 Relax... iamoci... (errebi)
52 91.2 MHz
54 Abbonamenti a...
56 Prospetto anagrafico parrocchiale
57 Anagrafe parrocchiale
Offerte per opere parrocchiali


Insieme

E così abbiamo archiviato anche il 1998. L’anno si è chiuso in una crescente... atmosfera di festa.
In gergo sportivo ciclistico si potrebbe dire che c’è stata una convulsa volata in vista del traguardo.
Nella gara dell’anno concluso ha vinto chi si è preoccupato del compagno di corsa, chi pur trovandosi davanti ha pensato anche a quelli che facevano fatica a tenere il passo.
Non ha perso chi, pur trovandosi nelle retrovie, ha fatto quanto gli era possibile per non perdere contatto.
Hanno vinto tutti coloro che in posizioni diverse di corsa si sono passati la borraccia e hanno condiviso il sacchetto dei viveri.
Allora è doveroso interrogarsi fuor di metafora
Chi ha il dono della fede e della speranza cristiana ha reso buona testimonianza? Ci sono tanti fratelli che hanno smarrito il senso della vita.
Guardando a noi hanno avuto la possibilità di un aiuto per uscire dalla povertà più radicale che attanaglia nella angoscia e nella disperazione chi ha smarrito l’orientamento del cammino?
Come uomini di buona volontà ci siamo liberati dal retorico sentimento per farci condivisione concreta con chi lotta ogni giorno per la sopravvivenza?
Quanto abbiamo pagato personalmente, di nostro, per questi fratelli che sono folla ormai e che giungono a bussare fino alla porta della nostra casa?
Abbiamo forse trovato giustificazioni facendo rivivere ricorrenti tentazioni razziste: il colore della pelle, lo spazio indebitamente occupato, il posto di lavoro che mettono in pericolo, il disagio sociale che creano... E sono tutte cose vere!
Questi interrogativi non si possono esprimere a cuore leggero senza sentirci personalmente coinvolti.
Si apre l’ultimo anno del secondo millennio
Con l’anno nuovo si rinnova la speranza di un futuro migliore.
Non è formale auspicio se pensiamo a coloro che anche a Verolanuova (nonostante sia considerata socialmente un’isola felice) hanno difficoltà per la casa o vivono l’attesa di un posto di lavoro, specialmente tra i giovani.
Conosco le difficoltà di tante famiglie dove la morte e la malattia hanno tolto la serenità. In altre ci sono segrete angosce per situazioni insostenibili, per famiglie in grosse difficoltà spirituali e morali.
E ancora, non è possibile essere indifferenti di fronte ai fratelli che l’età con gli inevitabili acciacchi ha privato della possibilità di vivere autonomamente.
Per tutti la speranza ha un nome: solidarietà, e questa ha tanti volti: i nostri.
Molti anni fa all’Oratorio maschile di Verolanuova ha campeggiato per mesi un cartello che mi è rimasto nel cuore e che mi pare possa essere ancora un invito per tutti a dare una risposta alle attese di tanti.
"Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti;
non camminare dietro di me,
potrei non esserti guida.
Cammina al mio fianco e
cerca di essermi fratello".
È un invito concreto a vivere la scelta pastorale che il nostro vescovo, in sintonia con il programma della chiesa universale nell’ultimo anno di preparazione al "Giubileo del 2000" propone alla nostra diocesi: "All’ombra del Padre".
Torniamo a vivere insieme mentre camminiamo verso la casa del Padre tenendoci per mano, con il cuore, animando i giorni con le opere di misericordia evangeliche.
Il nuovo anno che ci consegnerà al nuovo millennio ci giudicherà sul modo con cui avremo gestito l’amore.

Auguri di cuore.


Calendario liturgico dal 10 gennaio ’99 al 7 febbraio ’99

ORARIO SANTE MESSE

in Basilica Prefestiva : ore 18.00
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
: ore 15.00 Celebrazione liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00

in S. Rocco Festiva : ore 9.00

in S. Anna - Breda Libera Festiva : ore 10.00
Feriale : giovedì - ore 18.30

Cappella Casa Albergo Prefestiva e feriale : ore 16.30

(N.B. - In Basilica, ogni sabato, dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti).

GENNAIO

10 Domenica Battesimo del Signore. Festa.

Dal Vangelo - In quel tempo, Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui... . E una voce dal cielo disse: "Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". (Mt. 3, 13-17)

Sante messe con orario festivo
ore 11.00 Santa messa con la celebrazione dei Battesimi
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio femminile incontro con i genitori dei fanciulli della 3a elementare.

17 Domenica II del tempo ordinario

Dal Vangelo - In quel tempo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: "Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!" (Gv. 1,29)

Sante messe con orario festivo
ore 9.30 Santa messa e consegna della preghiera del Padre Nostro ai fanciulli della 3a elementare
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dell’oratorio maschile incontro per i genitori dei fanciulli della 4a e 5a elementare in preparazione alla "Traditio" del Padre Nostro ai figli.
N.B. La giornata è dedicata all’approfondimento e allo sviluppo del dialogo ebraico - cristiano
"Scrutando il mistero della Chiesa, il sacro Concilio - afferma la dichiarazione "Nostra Aetate" - ricorda il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo". Scopo della giornata dell’Ebraismo è la sensibilizzazione delle comunità cristiane a non dimenticare la "propria radice santa" ossia "il popolo di Israele a cui appartengono Gesù e Maria, gli Apostoli e la prima comunità cristiana di Gerusalemme".
*** Oggi è anche la memoria di S. Antonio Abate

18 lunedì Sante messe con orario feriale
Oggi si apre l’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani. Ogni giorno, fino al 25 c.m., dopo la lettura del Vangelo nel corso della s. messa delle ore 9.00, breve riflessione.
Ogni sera, alle ore 18.30, servizio di Radiobasilica.

21 giovedì S. Agnese - vergine e martire.
Sante messe con orario feriale
Si apre il triduo di preparazione alla festa della Beata Paola.
ore 15.00 Vespro e s. messa per tutte le donne

22 venerdì Sante messe con orario feriale
ore 15.00 Vespro e s. messa con riflessione per tutte le donne

23 sabato Festa della Beata Paola
Sante messe con orario feriale
ore 15.00 S. messa solenne in onore della Beata Paola. Dopo la celebrazione, presso le suore omaggio a tutte le donne della parrocchia

24 Domenica III del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino"... Gesù percorreva tutta la Galilea insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del Regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo". (Mt. 4,17... 20)

Sante messe con orario festivo
Giornata Mondiale dell’Unità della Chiesa
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile, incontro con i genitori dei ragazzi della 1a media
ore 16.00 Celebrazione dei battesimi

25 lunedì Conversione di S. Paolo Apostolo. Festa
Sante messe con orario feriale
Si conclude l’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani

27 mercoledì S. Angela Merici - Vergine
ore 9.00 S. messa distinta in onore di S. Angela

31 Domenica IV del tempo ordinario

Dal Vangelo - Gesù prendendo la parola ammaestrava dicendo: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli..." (Mt. 5,2)

Sante messe con orario festivo
ore 9.30 S. messa con ammissione tra i candidati alla Cresima e alla solenne professione di fede per i ragazzi di 1a media
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 All’Oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi di 2a media
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile, incontro con l’Azione Cattolica Adulti

FEBBRAIO

2 martedì Presentazione del Signore. Festa
- Giornata mondiale della vita consacrata -
Sante messe con orario feriale
ore 18.00 S. messa preceduta dalla benedizione delle candele e processione
La festa della Presentazione è collocata a metà strada fra le due più importanti solennità dell’anno liturgico. Vuole fare da ponte fra il Natale e la Pasqua unificandole intorno al tema della luce.

3 mercoledì S. Biagio vescovo e martire
Sante messe con orario feriale
È consuetudine impartire la benedizione della gola. Il rito avrà luogo unicamente al termine delle sante messe.

4 giovedì Primo del mese
Dopo la s. messa delle ore 9.00, esposizione del Santissimo con adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00

5 venerdì Primo del mese - dedicato alla devozione del Sacro Cuore. S. Agata - vergine e martire

7 Domenica V del tempo ordinario

Dal Vangelo - In quel tempo Gesù disse: "Voi siete il sale della terra... voi siete la luce del mondo". (Mt. 5,13...14)

Sante messe con orario festivo
Oggi si celebra la giornata in difesa della vita
Scopo della giornata è di educare alla accoglienza della vita e contrastare l’aborto e ogni forma di violenza contro la vita esistenti nella cultura e nella società contemporanee.
ore 15.00 Celebrazione liturgica e preghiere a favore della vita
ore 16.00 Presso le suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di febbraio
ore 16.00 Nel salone dell’oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi della 3a media


Beata Paola GAMBARA
23 Gennaio

A Verolanuova è ricorrente, nella conversazione, una espressione significativa: "Quella povera creatura è stata provata come la Beata Paola".
Figlia di una tra le famiglie più prestigiose del suo tempo, Paola Gambara conobbe presto la sofferenza.
Vedova, in giovanissima età, riversò il suo amore sui poveri e il suo ricchissimo patrimonio fu interamente a disposizione dei bisognosi che ogni giorno bussavano numerosissimi alla sua porta.
Verolanuova la ricorda con simpatia e orgoglio. Ogni anno le donne della parrocchia, a nome della comunità cristiana, ne fanno memoria e la pregano.
Anche quest’anno, preceduta dal triduo di preparazione, come viene richiamato nel calendario parrocchiale, si celebrerà la festa sabato 23 gennaio, in unione alla chiesa bresciana.
Sentiamo di aver bisogno ancora di questa verolese vissuta cinque secoli fa perché con il dono della sua vita agli altri si è fatta lezione attuale anche per noi.
Guardiamo alla Beata Paola come la donna saggia della Bibbia che non si ripiega su se stessa nel momento della prova, ma trasforma il dolore in una vita di condivisione con chi soffre materialmente e spiritualmente.


18-25 Gennaio 1999
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Presentazione

La Parola che invita a pregare per l’unità in questa settimana del 1999 è carica di speranza, sia per il mondo che essa ci apre, sia per la circostanza in cui essa ci viene proposta.
Infatti, la conclusione di quest’anno ci apre all’anno 2000, che segna il ponte di passaggio fra due millenni, e non c’è nessun cristiano che non desideri avviarsi verso una tappa che segni una svolta nella storia delle nostre Chiese. Noi tutti vorremmo che il millennio verso il quale ci incamminiamo ci facesse gustare i frutti della città celeste che Dio ci offre.
Il testo biblico che viene proposto alla nostra riflessione ci presenta la Gerusalemme celeste, una realtà nuova, creatura di Dio, offerta in dono agli uomini. È consolante constatare che la visione della città è interpretata da una voce che proviene dal trono di Dio, e che quindi non si tratta né di un progetto umano né di un’utopia. Non sono gli uomini che collocano la loro città nel cielo, o costruiscono una torre che arrivi fino al cielo, ma Dio che fa scendere dal cielo la sua città. La fiducia e la speranza poggiano su fondamento solido, cioè su una promessa gratuita di Dio. La nostra speranza, quindi, è ben riposta e non è mera utopia, anche se il mondo che ci viene aperto è superiore ad ogni nostra aspettativa.
Di fatto ci viene presentata una città nella quale ogni nostra aspirazione trova la sua risposta.
Essa è caratterizzata dal segno della novità, è il mondo nuovo che noi desideriamo, dove si realizza la nuova alleanza. La città è nuova perché viene dal cielo ed esce dalle mani di Dio come una nuova creazione, collocata su questa terra, la quale proprio da questa presenza viene a sua volta rinnovata. Gerusalemme è nuova per il modo in cui è realizzata la nuova alleanza. Dio pone la sua dimora non più solo in mezzo al suo popolo, ma "con gli uomini" (Ap 21,3).
Una delle caratteristiche della città di Dio, sia nella fase del suo compimento che nella sua esperienza presente, è l’apertura universale. Infatti, Gerusalemme è ben delimitata da mura, le quali, però, non sono segno di chiusura e di difesa, le pietre preziose, di cui sono costituite le mura, fanno della città celeste il segno e il riflesso della gloria di Dio. La tenda del Signore è presente là dove stanno le radici del popolo di Dio, che ha concluso la sua storia in un’armonica composizione fra le tribù d’Israele e gli apostoli di Cristo.
Tanta preziosità e intensità di vita non sono privilegio riservato a un popolo, o a una Chiesa, o all’insieme delle Chiese; le porte della città di Dio sono sempre aperte e destinate ad accogliere uomini e popoli provenienti da tutte le direzioni, e chiunque entri attraverso una di quelle porte, contrassegnate dal nome delle dodici tribù, fa parte del popolo di Dio. Nessuno è ospite o forestiero, in questa città, perché anche i re della terra, già ostili e ora riconciliati, entrando portano con sé la loro gloria (Ap 21, 24), cioè la presenza e l’esperienza gloriosa di Dio. Verso questa città di Dio si effettua un nuovo e perpetuo pellegrinaggio, che non è più solo quello del popolo di Dio, ma è il pellegrinaggio di tutti i popoli.
Gerusalemme costituisce la speranza e la meta di tutti gli uomini perché è la città di Dio. Dal trono di Dio e di Cristo agnello, posto al centro della città, scaturiscono le acque dello Spirito, che danno vita a tutta la vegetazione e a questi alberi che producono frutti abbondanti e salute per tutti gli uomini.
È giustificato e doveroso il pellegrinaggio delle Chiese verso questa città. Pellegrinaggio che le Chiese devono percorrere assieme a tutti gli uomini.
Ma questo pellegrinaggio ci ricorda che Gerusalemme non è soltanto un’attesa, ma è soprattutto il compimento di realtà già presenti su questa terra. Infatti, la salvezza rappresentata da Gerusalemme non è che il compimento della novità inaugurata dalla risurrezione di Gesù Cristo.
Per questo motivo, per il cristiano Gerusalemme è contemporaneamente una promessa e un compito. È una promessa che proietta i cristiani e le Chiese verso il futuro, dove scompaiono tutte le città degli uomini e rimane solo la città di Dio, è un compito perché i cristiani e le Chiese sono chiamati ad accogliere e a testimoniare la città di Dio che discende sulla terra lasciandosi trasformare dalla nuova vita della risurrezione.
Ed è proprio perché la città di Dio è un dono che scende dal cielo che le Chiese, invece che atteggiarsi ad architetti, sono invitate a pregare l’unico vero architetto, Dio, perché costruisca questa città, calandola anche su questa terra. Le Chiese sono abilitate a sperare, proprio perché si tratta di un dono gratuito di Dio e non di un’impresa a loro affidata.
Avviandosi verso il terzo millennio le Chiese compiono il loro pellegrinaggio, insieme e in mezzo a tutti gli uomini, implorando il Signore perché trapianti in terra la sua città, una città che veda il popolo delle dodici tribù e quello dei dodici apostoli costituire quell’unico muro che rivela la gloria di Dio, con le porte sempre aperte, perché quella è la dimora di Dio con tutti gli uomini. Se questo sarà il pellegrinaggio verso il terzo millennio, certamente la città celeste si avvicinerà di più alla città degli uomini.
In questa settimana noi vogliamo pregare insieme per questo scopo.

La Commissione interconfessionale

In parrocchia, pregheremo e rifletteremo sul tema nel corso della settimana. Radio Basilica metterà in onda servizi particolari.


documenti

L’EVENTO 1° GENNAIO 1999

Da "Avvenire"

Diritti umani, nel nome della pace

La "frontiera" del Papa nel messaggio
per la Giornata mondiale

Pubblichiamo la sintesi del documento
Se vuoi la pace, rispetta i diritti umani. Potrebbe essere sintetizzato così il messaggio che Giovanni Paolo II rivolge a uomini e donne, stati e istituzioni internazionali sul tema attualissimo della tutela della dignità umana. Il testo per la Giornata mondiale della pace (l’ultima prima del grande Giubileo del 2000) oltre a sottolineare i principali diritti umani (la vita, la libertà religiosa, la partecipazione democratica, la propria realizzazione personale) lancia anche un vibrante appello affinché sia affrontato e risolto il problema del debito estero e sia fermato il traffico delle armi.

1. "La pace - scrive Giovanni Paolo II - fiorisce quando i diritti umani vengono osservati integralmente, mentre la guerra nasce dalla loro violazione e diventa poi causa di ulteriori violazioni anche più gravi". Quando, infatti, "i diritti umani sono ignorati o disprezzati, quando il perseguimento di interessi particolari prevale ingiustamente sul bene comune, vengono inevitabilmente seminati i germi dell’instabilità della ribellione e della violenza".

2. Se gli uomini dimenticano che "la dignità della persona umana è un valore trascendente", vanno incontro a conseguenze tragiche. "Sono dinanzi ai nostri occhi - rileva il Papa - i frutti di ideologie quali il marxismo, il nazismo, il fascismo o anche di miti quali la superiorità razziale, il nazionalismo e il particolarismo etnico". Non meno "perniciosi" sono poi gli effetti del "consumismo materialistico, nel quale l’esaltazione dell’individuo ed il soddisfacimento egocentrico delle aspirazioni personali diventano lo scopo ultimo della vita". Perciò, "nessun affronto alla dignità umana può essere ignorato, qualunque ne sia la sorgente, la forma di fatto assunta, il luogo dove accade".

3. Il Papa ricorda inoltre che i diritti umani non sono divisibili l’uno dall’altro ma "strettamente intrecciati tra loro, essendo espressione di dimensioni diverse dell’unico soggetto che è la persona". Perciò la difesa della loro "universalità e indivisibilità" è "essenziale per la costruzione di una società pacifica e per lo sviluppo integrale di individui, popoli e nazioni".

4. Così l’affermazione dell’"inviolabilità" del diritto alla vita "garantisce il diritto di venire al mondo a chi non ancora nato, protegge i neonati, particolarmente le bambine, dal crimine dell’infanticidio, assicura ai portatori di handicap lo sviluppo delle loro potenzialità e ai malati e agli anziani cure adeguate". Esso inoltre comporta "il rigetto di ogni forma di violenza: quella della povertà e della fame; quella della diffusione criminale delle droghe e del traffico delle armi; quella degli sconsiderati danneggiamenti dell’ambiente naturale".

5. Quanto alla libertà religiosa, il Papa sottolinea che essa costituisce il "cuore dei diritti umani" ed è "talmente inviolabile da esigere che alla persona sia riconosciuta la libertà persino di cambiare religione, se la sua coscienza lo domanda". In proposito, il messaggio lamenta l’esistenza ancor oggi di luoghi "in cui il diritto di riunirsi per motivi di culto o non è riconosciuto o è limitato ai membri di una sola religione", con "enormi sofferenze per i credenti". Fortissima, però, è la condanna del Papa di ogni "ricorso alla violenza in nome del proprio credo religioso". Ricorso che, spiega, "costituisce una deformazione degli insegnamenti stessi delle maggiori religioni".

6,7,8. Dopo aver ricordato che "ogni cittadino ha il diritto di partecipare alla vita della propria comunità", il Papa rileva che "una delle forme più drammatiche di discriminazione consiste nel negare a gruppi etnici e minoranze nazionali il fondamentale diritto ad esistere come tali". La istituenda Corte Penale Internazionale "se costituita su buone basi giuridiche, potrebbe contribuire progressivamente ad assicurare su scala mondiale l’efficace tutela dei diritti umani". Così come è necessario assicurare ad ogni uomo l’accesso ad una adeguata istruzione e al lavoro.

9,10,11. Giovanni Paolo II rivolge poi "un pressante appello a quanti hanno responsabilità nei rapporti finanziari a livello mondiale, perché prendano a cuore la soluzione del preoccupante problema del debito internazionale delle Nazioni più povere". Esprimendo gratitudine verso le "istituzioni internazionali" che si sono impegnate in questa direzione, il Papa ricorda però l’urgenza di arrivare ad una soluzione concreta. Analoghi appelli egli rivolge ai governi del mondo per "la salvaguardia del creato" dal quale dipendono "il presente e il futuro del mondo" e perché fermino il traffico delle armi, sia quelle da guerra che quelle "piccole e leggere" che comunque vengono utilizzate in modo illecito.

Conclusione. Infine, alcune pagine sono dedicate ai bambini, prime vittime della violenza nel mondo, ed in particolare ai "soldati bambini, addestrati ad uccidere e spesso spinti a farlo". "Si può mai accettare - si domanda il Pontefice - che si rovinino così esistenze appena sbocciate? I bambini - è la conclusione del messaggio - hanno bisogno di pace; ne hanno il diritto".


Domenica 7 febbraio
Il messaggio per la Giornata della vita lancia un vibrante appello ai genitori: "riscoprite la vostra responsabilità"

"Famiglie lacerate, figli allo sbando"

I vescovi: "separazioni, divorzi e unioni di fatto, minacce per i giovani"

Pubblichiamo il testo integrale del Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente in occasione della XXI Giornata per la Vita, che verrà celebrata il 7 febbraio prossimo.

1. La celebrazione della Giornata per la vita ritorna puntualmente ogni anno per invitare tutti a fermarsi, a riflettere, a ritrovare la capacità di stupirsi di fronte alla grandezza del dono della vita, di cui il Signore ci ha arricchiti. Moltissime persone vivono senza mai domandarsi a chi dovrebbero esprimere riconoscenza per il fatto di esistere. Il pensiero va immediatamente ai genitori, al papà e alla mamma, al loro amore grande e sincero che ci ha desiderati, accolti e accompagnati nel cammino della nostra esistenza. Ma noi sappiamo che l’amore fecondo degli sposi rimanda a un Amore ben più grande, quello di un Dio, che è Padre e, come tale, fonte di ogni vita e di ogni dono. Fin dalle origini l’umanità ha avuto questa convinzione. Leggiamo infatti nel testo della Genesi che così si espresse Eva di fronte alla sua maternità: "ho acquistato un uomo dal Signore" (Ge 4,1).
La sapienza d’Israele riusciva ad esprimere bene lo stupore di chi sapeva guardare a Dio definendolo "amante della vita" e manifestargli così la propria riconoscenza: "Come potrebbe sussistere una cosa se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l’avessi chiamata all’esistenza?" (Sap 11,25), perciò ogni bimbo che è chiamato alla vita è un nuovo miracolo dell’amore, l’amore umano di un papà e di una mamma e l’amore divino di un altro Padre, Dio, "dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome" (Ef 3,15). Questa consapevolezza motiva la costante condanna dell’aborto procurato come "delitto particolarmente grave e deprecabile" (EV 58).La creazione dell'uomo e della donna a "immagine e somiglianza di Dio" (Gen 1,27) permette di stabilire un’analogia tra l’attività creatrice divina e quella generatrice umana, per cui si può dire che Dio, con l’atto creativo dell’uomo e della donna si manifesta nello stesso tempo come Padre e come Madre.

2. La paternità e la maternità umana sono un luminoso riflesso dell’infinita e universale paternità di Dio. Solo chi ha avuto il dono di poter fare fin dall’infanzia l’esperienza di un clima familiare ricco dell’affetto sincero e duraturo dei propri genitori è molto facilitato non solo nel proprio percorso verso la maturità umana, ma anche nell’aprirsi con la fede al più grande e infinito amore paterno di Dio. Quanta tristezza avvertiamo nel nostro cuore di pastori nel constatare come siano sempre più numerosi i bambini e i ragazzi che vivono da "orfani di padre vivo"! È questa una delle piaghe più grandi della nostra società. A tanti bambini che vengono al mondo e che per uno sviluppo armonico della loro esistenza hanno bisogno dell’affetto dei genitori viene presto a mancare il fondamentale riferimento a quell’amore che li ha generati e che dovrebbe diventare la loro sicurezza di vita. Separazioni, divorzi, convivenze e unioni di fatto, vissute senza il coraggio di un impegno definitivo e con la pretesa di legittimazione sociale, sono una grande minaccia per i figli. Pochi prendono in seria considerazione il problema "figli" quando si discute di difficoltà della coppia o di politiche familiari, mentre a noi sembra che siano proprio loro, appunto perché piccoli e indifesi, a richiedere maggior tutela e garanzie per il futuro. Al contrario, se nelle vertenze di separazione o divorzio il problema dei figli viene in primo piano, ciò avviene spesso per farne oggetto di strumentalizzazione, o addirittura di ricatto da parte dell’uno o dell’altro coniuge, per ottenere a se stesso i maggiori vantaggi possibili.

3. In questo anno, che precede immediatamente la celebrazione del Grande Giubileo del Duemila, durante il quale il Santo Padre ci chiede di guardare particolarmente alla dolce paternità di Dio, noi partiamo da queste constatazioni sulla reale situazione di tante famiglie per rivolgere a tutti i genitori un forte richiamo a considerare la loro grande vocazione alla paternità e maternità come un dono e un impegno.
Dono per loro stessi innanzitutto, perché sono associati all’opera di Dio creatore e perché il loro amore nella fecondità raggiunge l’unità e la gioia più vera, si apre alla fiducia, alla speranza, alla generosità e alla gratuità. Dono anche per i figli, i quali hanno bisogno di un riferimento insostituibile al loro papà e alla loro mamma, che li faccia sentire entrati in questa vita non per caso ma per scelta d’amore, e hanno diritto di conoscere il proprio padre e la propria madre e di crescere in una famiglia stabile. Nel percorso pensato da Dio Padre per ogni creatura che viene in questo mondo risplende la sua sapienza e la sua bontà.
Se esso viene rispettato siamo certi che la positiva esperienza fatta in famiglia dai bambini e dai ragazzi faciliterà la loro formazione umana e cristiana.
Ciò interpella anche le istituzioni perché sostengano la paternità e la maternità e tutelino il diritto dei figli a nascere e crescere in una vera famiglia.
Ogni dono, per essere vissuto nella sua autenticità, richiede un quotidiano impegno che spesso si accompagna anche al sacrificio e alla prova. Ed è proprio la certezza di poter contare sulla presenza di un Dio, che è Padre, che darà a tutti i genitori la forza interiore per entrare con la fede e la preghiera nel clima dell’amore divino, per poter poi introdurvi anche i figli con la prospettiva di una gioiosa realizzazione personale.
Quando l’amore umano dei genitori, che è già grande in se stesso, s’incontra e si sintonizza con l’infinito amore divino, si apre per loro e per i figli la strada della vera speranza. Di qui deve partire l’opera risanatrice di tante nostre famiglie, perché è dalla convinzione di vivere nell’abbraccio del Padre che si avrà la forza di chiudersi a ogni tentazione di egoismo per aprirsi definitivamente alla civiltà dell’amore, prendendosi cura di tutta la vita e della vita di tutti.

Si comunica che il prossimo 28 gennaio si aprirà il Corso per fidanzati che si preparano al matrimonio cristiano. Gli incontri avranno luogo ogni giovedì e sabato, alle ore 20.30, presso le rev.de Suore di Maria Bambina, in via Dante. Il corso si concluderà domenica 21 febbraio.


L’ANALISI

In 11 famiglie su 100 manca un genitore. Un rischio sociale

Troppi orfani di padre vivo

Quasi 58mila separazioni nel ‘96, oltre 5600 in più rispetto all’anno precedente. 33mila i divorzi. Tra le une e gli altri, 55.614 i minori coinvolti.
Sono i numeri delle famiglie che ogni anno vengono spezzate dal disaccordo tra i coniugi. O, per dirla coi vescovi, vedendola dalla parte dei figli, i numeri dei ragazzi che "vivono da orfani di padre vivo", fotografando con tale espressione una realtà, più che drammatica, dirompente. Perché il numero di questi orfani di fatto, tra il ‘71 e il ‘94, per le sole separazioni si aggira da 12.665 a 51.445. E, tutto questo, nonostante il "crollo" dei matrimoni, passati dai 404 mila del primo anno considerato, ai 283mila dell’ultimo.
In un panorama complessivo di oltre 20 milioni di famiglie, insomma, in Italia quelle cosiddette monoparentali - ovvero un solo genitore con figli, nel 1991 - data dell’ultimo censimento - erano l’11.5 per cento del totale, rispetto all’8,7 per cento del censimento precedente di dieci anni prima. Considerato che, nel numero complessivo di famiglie, quelle unipersonali (con un solo componente) erano il 20.3 per cento del totale, si capisce quale sia al momento del confronto sociale il livello di disagio che i figli dei separati e dei divorziati devono affrontare, in aggiunta al trauma inevitabilmente causato dai problemi tra i genitori che, come rilevano i vescovi, finiscono per fare dei figli "oggetto di strumentalizzazione, o addirittura di ricatto da parte dell’uno o dell’altro coniuge, per ottenere a se stesso i maggiori vantaggi possibili".
Una realtà con cui è obbligatorio fare i conti, dal momento che in tale situazione "è ormai patrimonio comune - rilevava Giuseppe Brunetta in un saggio su Vita Pastorale del maggio ‘97 - che i figli in questione sono più esposti dei loro coetanei a un rendimento scolastico inferiore, al consumo di droga, all'AIDS, alla delinquenza minorile, alla devianza in genere, perché meno soggetti al cosiddetto controllo sociale di cui la famiglia normale è considerata l’imprescindibile punto di riferimento".


Ogni mese...
...una preghiera

Quello che abbiamo tra le mani e stiamo leggendo è il primo numero del 1999 del nostro "Angelo": siamo entrati nel nuovo anno, l’ultimo del triennio di preparazione al grande Giubileo del 2000, quello che ci vede chiamati a meditare sulla figura del Padre, ricco di misericordia, il cui volto risplende nel volto di Gesù, il suo Figlio fatto uomo per opera dello Spirito santo. L’avvicinarsi di questo appuntamento e il passaggio al nuovo Millennio ci offrono motivo per riflettere e pregare sul valore del tempo: un anno è trascorso, sta per completarsi il secolo e così pure il millennio; il tempo continua a fluire inesorabile. Esso non è in nostro potere. La sua fuggevolezza ci ricorda uno dei nostri limiti. Ma il padre delle misericordie è Signore del tempo e nulla a Lui sfugge per piombare nell’incognita di un inesistente Caso. Al di là del tempo, c’è Lui, Eterno, nostro futuro definitivo.
Vissuto con Lui, sotto la guida del suo Spirito e camminando dietro a suo Figlio, il nostro tempo acquista valore di eternità.
Tra le righe, risuona ancora l’appello alla conversione, per imparare a spendere bene il tempo che ci è donato.

Signore del tempo

O Padre, Signore e Creatore,
perché corre così veloce e ci sfugge
questo tempo che ci viene da te?
Perché, donandolo, ce lo togli,
lo rendi così fugace?

Vorremmo così spesso tenerlo per noi,
fermarci più a lungo
su dei momenti scelti che segnano
un culmine nella nostra vita segreta.

Ma tu conservi sempre, inesorabilmente,
la legge di un tempo che fugge
con la stessa cadenza e senza mai cedere
davanti alle nostre emozioni.

Immagineremmo un mondo diverso
con altro tempo,
ma crediamo, Signore, che il tuo mondo è migliore
come ci è dato.

Tu fai scorrere il tempo non per toglierci
un passato che se ne va,
ma per offrire continuamente ai nostri immensi desideri
un nuovo avvenire.

La fuga di questo tempo,
tu non l’hai voluta
come una retromarcia,
ma come una lunga e ardente corsa in avanti,
l’"avanti" dove sei tu.

Facendoci lasciare
ogni momento che passa,
ci fai guardare verso te.
In questo tempo che se ne va,
sei tu che ci attiri
e che ci prendi per te.

(Cfr. Jean Galot S.I. Preghiere di ogni istante, Ed. del Deserto - Benedettine di Sorrento)


Vita parrocchiale

Diaconie: grazie

Cantiamo un inno a Dio per tutte le cose buone che quest’anno ci ha dato e che ci sono arrivate anche attraverso le Diaconie. In modo particolare un grazie a tutte le persone che in questo Avvento si sono rese disponibili per aiutare la nostra Comunità Parrocchiale a vivere più in profondità la venuta di Gesù fra di noi. Gli auguri porta a porta, l’albero di Natale, i presepi sparsi per il nostro paese: tutto ci ha aiutato per sentirci un po’ vicini a Dio e fra di noi. Per il contributo che ogni Diaconia ha saputo donarci, diamo lode al Signore.


E dopo esserci augurati per tanto tempo e in tanti modi "Buon Natale", ora siamo pronti a ricominciare un anno nuovo, ci auguriamo vissuto nel Signore, camminando con i fratelli.

1999

Ancora una volta... ricominciamo:
le stesse mattinate, lo stesso paese,
la stessa nebbia, lo stesso sole,
agende, volti, impegni.

Signore tutto è così uguale
che ho bisogno di occhi rinnovati
per riprendere il cammino!

Dammi nuovi occhiali, o Signore,
per andare oltre il miope sguardo
che non mi permette di avanzare:
per riuscire ad individuare
i tuoi segni di speranza e verità
tra la gente comune,
nei momenti difficili...
per contemplare la vita dentro, in profondità,
perché brilli nei miei occhi il tuo sguardo di bontà...

Dammi o Signore, occhi, occhiali e forse...
cuore nuovo.

Tutto potrà essere lo stesso...
ma nulla potrà essere uguale.

BUON 1999

le vostre Diaconie


Una nuova avventura per "L’Angelo di Verola"

di Tiziano Cervati

Per il nostro mensile parrocchiale è iniziata una nuova era che ci porta direttamente nel nuovo millennio.
Dal 6 Dicembre 1998, infatti, L’Angelo di Verola vola per il mondo anche via Internet.
Così scrive Piero Lò nella presentazione in rete del nuovo Angelo:

"L’avventura è digitale e lo porterà agli estremi confini della terra, lo farà conoscere a genti lontane e chissà quante storie e quante preghiere saprà ascoltare!. In cambio racconterà le persone, i sentimenti e le storie di Verolanuova, a chi non la conosce come a chi la ama, a chi ci vive come a chi è lontano. Scoprirà ai loro occhi i tesori che Verola spesso nasconde affinché non finiscano dimenticati o, peggio, sostituiti da modelli che non le appartengono.
Lo sappiamo, angioletto, che questa nuova avventura non è facile da vivere ma siamo certi che ce la farai... ce la faremo, forti di quell’Amore su cui ogni verolese può contare quando, in difficoltà, Ti cerca lassù sulla tua cupola".
Nell’Angelo "on-line" si troveranno tutti i testi dell’Angelo del mese in corso e, in tempi brevi, anche un archivio dei testi principali pubblicati nelle 23 annate precedenti.
Un lavoro enorme e nascosto di una parte della redazione di RBV.
Consentitemi qui di ringraziare i miei meravigliosi collaboratori, grazie ai quali le idee non rimangono solo sulla carta ma diventano realtà concreta.
Attualmente il sito è redatto da Tiziano Cervati, Piero Lò, Luca Favagrossa e Mauro Loda.
Grazie a tutti, ma in particolare a Piero Lò al quale ho affidato il coordinamento della realizzazione e grazie anche a "Dilogica" che ci concede lo spazio Web necessario alla diffusione in rete.

Al 18 Dicembre 1998 i contatti registrati erano 2470.

Com’è strutturato il sito Internet della parrocchia
Le pagine del sito vengono aggiornate settimanalmente

Attualmente ci trovi:

1. La storia e l’arte nella Basilica e nella parrocchia con decine di immagini e testi in italiano - francese - inglese - tedesco.
2. Una piccola biblioteca di testi sulla Basilica e un’ampia bibliografia
3. L’Angelo di Verola "on line"
4. Gli appuntamenti culturali e le altre iniziative a Verolanuova
5. Le pagine di Radio Basilica contenenti:
1) programmi, 2) operatori, 3) appuntamenti, 4) pagine delle trasmissioni, 5) brani musicali
6. Luoghi amici - suggerimenti su altri interessanti siti da visitare e collegamenti diretti con altri siti Verolesi: il Comune di Verolanuova - Le scuole - ed altro.
7. Cartoline da Verolanuova
8. Due caselle di posta elettronica alle quali si può scrivere da tutto il mondo

Prossimamente ci troverai:

1. Personaggi verolesi illustri - schede biografiche e immagini
2. Immagini e relazioni sui restauri in Basilica
3. La "Via Crucis" di Roberto Galperti - immagini e relazioni sui restauri
4. Visita virtuale a Verolanuova
5. Le associazioni e le realtà parrocchiali
6. Tutti i numeri utili di Verolanuova
7. Il calendario liturgico

Visitare il sito è facile. Eccovi l’Url (l’indirizzo) da digitare:

www.winrete.it/parrocchiaverolanuova

Ed eccovi le E-Mail (gli indirizzi di posta elettronica)

per la parrocchia: parrocchiasanlorenzo@winrete.it
per radiobasilica: rbv@winrete.it


Il mio incontro con il Papa

di A. Botta

Fin dal primo istante in cui ho saputo che il Papa Giovanni Paolo II sarebbe venuto a Brescia ho desiderato poterlo vedere di persona e non attraverso la televisione.
Quando poi ho appreso dal programma di massima pubblicato sui giornali che il Papa avrebbe incontrato le autorità del Comune e della Provincia di Brescia il mio desiderio si è trasformato in speranza: speranza di poter far parte del gruppo di rappresentanza.
Quando infine ho saputo, perché mi è arrivato l’invito dal Comitato per la visita del Papa, che tutti i Sindaci della Provincia di Brescia potevano, a richiesta, partecipare al ricevimento del Papa in Piazza Paolo VI, la speranza è diventata certezza.
Sì, avrei potuto vedere il Papa da vicino nel pomeriggio di sabato 19 settembre 1998.
Quel giorno, assieme ad alcuni colleghi della zona, mi sono recato all’appuntamento con lungo anticipo di tempo per poter scegliere "un bel posto".
Arrivato in Piazza Paolo VI ho visto, con gradita sorpresa, che per i Sindaci era stato predisposto e riservato uno spazio proprio di fronte al palco in cui avrebbe preso posto il Papa.
Ero raggiante dalla gioia perché avrei potuto vedere il Santo Padre da vicino. Ma la mia gioia è salita alle stelle e la sorpresa è stata immensa quando ho saputo che i Sindaci, uno per uno, sarebbero stati invitati a salire sul palco per salutare il Santo Padre.
Alla gioia poi, per la verità, si sono succedute titubanza, ansia, confusione e commozione.
Durante i discorsi di saluto del Sindaco di Brescia Avv. Mino Martinazzoli e del Ministro Andreatta, il mio pensiero a volte correva al dopo, a quando sarei salito sul palco per dare la mano al Papa.
Confesso di essermi commosso diverse volte durante il discorso del Papa.
Mi sentivo anche un po’ agitato, sia perché tutto ciò che stavo vivendo e quello che avrei fatto di lì a poco stava andando oltre le mie aspettative, sia perché avrei voluto far scorrere velocemente quei minuti che mi separavano dal contatto diretto con il Santo Padre.
Quando finalmente fui invitato, insieme agli altri Sindaci, a mettermi in fila per salire sul palco cercai di concentrarmi e di prepararmi al grande evento. Man mano che procedevo con incedere incerto e titubante pensavo a ciò che avrei dovuto dire al Papa, ma non mi veniva di formulare un pensiero tanta era l’emozione.
Nel preciso istante in cui mi sono trovato a tu per tu con il Papa, mentre prendevo e stringevo la sua mano, ho saputo solo pronunciare: "Santità, sono il Sindaco di Verolanuova".
È stato un attimo, ma è stato un attimo così intenso che mi è sembrato di toccare il cielo con un dito. È stata un’esperienza così forte ed emozionante che, anche quando, ancora incredulo, stavo tornando a casa, mi commuovevo ancora al pensiero di ciò che mi era capitato.
È stata una bella esperienza, un’esperienza molto toccante ed indimenticabile.
Ringrazio di cuore il Vescovo di Brescia Mons. Bruno Foresti, perché penso sia stata sua l’idea di invitare tutti i Sindaci della provincia di Brescia a salutare personalmente il Papa, per avermi dato la grandissima ed irripetibile opportunità di incontrare personalmente Giovanni Paolo II e di stringergli la mano.
È un’esperienza che auguro a tutti perché ti lascia il segno. Conserverò con cura la fotografia che mi ritrae nel momento in cui sto per dare la mano al Santo Padre a perenne ricordo di quel memorabile ed indimenticabile incontro.


3a TAPPA

Mesi della Pace e della Vita

Tu stesso ti inviti e vai nella loro casa e appena tu entri ecco la ricchezza che esce ...ed altro ancora...
(David Maria Turoldo)

"Avevo voglia di esplodere, di saltare e di rotolarmi sull’erba. Mi sono messo ad improvvisare e a cantare perché era giunta alla mia vita la fonte della felicità; lui suonava la dolce melodia del flauto e io lo accompagnavo alla chitarra!"

Attratti da un volto

Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. (Lc 19,4-6)

"Zaccheo!" (v. 5). Poche altre volte si colgono nomi di persone dalla bocca di Gesù, nelle versioni di Luca. Ci si imbatte nel nome del fariseo Simone, in quelli di Marta e di Maria (Lc 10,38,39), di Simon Pietro (Lc 22,31,34) e di Giuda (Le 22,48). Forse l’arguzia anonima della gente di Gèrico aveva coniato qualche spregevole soprannome per quel piccolo... "boss" mafioso. Ma proprio quel deprecato pubblicano ora per Gesù riacquista il suo vero nome, la sua rispettabile identità: il suo vero nome, la sua precisa identità lo chiama per strapparlo a una storia di isolamento.
Qual è la risposta di Zaccheo? È immediata, generosa e gioiosa: "In fretta scese e lo accolse pieno di gioia" (v. 6).
È la fretta gioiosa di Maria che corre verso Elisabetta (Lc 1,39), è la fretta gioiosa dei pastori di Betlemme incamminati verso il presepio (Lc 2,16).
"E lo accolse". "Accogliere" è il gesto fondamentale dell’amore, è una parola che esprime tutta la sostanza del Vangelo. Dio è pura accoglienza, gratuità, misericordia, e altro non cerca che di essere accolto per generare accoglienza e misericordia. Il Padre nel Figlio accoglie tutti e tutti quelli che accolgono il Figlio accolgono il Padre. Vedendo ciò, tutti mormoravano" (v. 7). Da ogni parte molti valutano tutto con espressioni indignate, che l’evangelista racchiude nel solo verbo "mormorare", lasciando molto spazio all’immaginazione del lettore. Dunque, si leva un coro poderoso di proteste, di indignazione. Certo, saranno mancati i benpensanti anche tra quella folla scalmanata, ma saranno rimasti chiusi nel loro silenzio, accarezzando il pensiero che probabilmente Gesù non conoscesse chi realmente fosse Zaccheo. E invece... lo conosce come nessun altro. Va appunto da Zaccheo perché lo conosce nel profondo, da sempre, e da sempre ha desiderato e aspettato quell’incontro". Lo stesso verbo si ritrova in Lc 15,2 ("i farisei e gli scribi mormoravano: Costui riceve i peccatori e mangia con loro") e in Lc 5,30 ("i farisei e i loro scribi mormoravano...").

Momento educativo
Riproporre in modo opportuno lo stile cristiano della accoglienza: "Avete un solo Padre e siete tutti fratelli".
Accoglienza e ascolto a tiro ravvicinato: la persona, l’ambiente di vita scolastica e di lavoro.

Momento spirituale
"Donami, Signore, un cuore nuovo e uno spirito nuovo"
Saper riconoscere e amare e lodare il Signore della vita e della misericordia
presente nel creato
nel profondo di sè stesso (lo Spirito Santo)
nella persona in necessità
nell’Eucaristia
nella comunità che si riunisce
nel Vescovo
nella parola.
Gli stili della essenzialità-povertà come strada della accoglienza.

Momento orante
Salmo penitenziale 130 (129)

Momento culturale
Vinicio Albanesi Il Dio della compagnia Ed. Piemme 1998 L. 14.000
Dal responsabile del coordinamento delle comunità di accoglienza, un manuale per vivere con pienezza di fede e gioia i percorsi difficili dell’accoglienza.
Massimo Cacciari - Carlo Maria Martini Dialogo sulla solidarietà Ed. EL 1997 L. 10.000
Solidarietà come accoglienza, tra invocare e contestare


ATTENZIONE...
Comunicato dal Centro Missionario Diocesano:

Ti ricordiamo che presso l’Informagiovani trovi una bacheca dove affiggere i tuoi annunci... e dove anche gli adulti possono trovare notizie utili quali:
... annunci di ragazze interessate a lavoretti come baby sitter...
giovani studenti che intendono impartire lezioni di ragioneria, lingue straniere, matematica..
La bacheca è anche a tua disposizione!

a.z.




Verola missionaria

a cura delGruppo Volontari delle Missioni "Conoscerci"

Preghiera di un lebbroso

Le mie mani sono monconi senza dita;
restituiscimi, Gesù, le meravigliose mani dell’uomo
affinché anch’io sia fratello nel lavoro di tutti.
I miei piedi sono brandelli insanguinati.
Sulla terra di tutti, Gesù,
non si troveranno più
le impronte dei miei piedi d’uomo!
Voi che dite di amare Cristo,
voi che conoscete il Suo volto,
le Sue mani, i Suoi piedi di uomo Risuscitato,
voi potete rifare nuove figure d’Uomo
a milioni di lebbrosi come me!
Dateci il vostro volto
è il vostro volto che noi cerchiamo.

Domenica 31 Gennaio ‘99 si celebrerà la 46 Giornata Mondiale per i malati di lebbra: "La più sofferente minoranza oppressa del mondo".
Questa giornata deve essere un immenso appuntamento d’amore, perché più ancora dei considerevoli aiuti materiali, deve dare la gioia e la fierezza a questi nostri fratelli di essere trattati da uomini e di non rimanere i poveri di oggi, i poveri di domani.
L’uomo che nel mondo ha avvicinato, toccato, baciato il maggior numero di lebbrosi è senza dubbio Raoul Follereau. Per capirne qualcosa bisogna leggere e rileggere le sue opere, le sue poesie ed i suoi trattati. Fin dalla sua più giovane età tutte le sue opere saranno consacrate allo scopo di combattere la miseria e l’ingiustizia sociale. Per tutta la vita egli denuncerà l’egoismo di chi possiede, e di chi è potente. Le sue opere più conosciute, come "L’ora dei poveri", "La battaglia contro la lebbra", "Un giorno di guerra per la gente" sono state tradotte in tutte le lingue. Oggi c’è molta speranza non tanto per il progresso della medicina, ma per i milioni di giovani che formano l’immenso e pacifico esercito degli amici di Raoul Follerau. Essi riconoscono in lui un "maestro", un "fratello", gli vogliono camminare al fianco, e sul suo esempio si muovono per tutto il mondo in cerca del malato da curare. Essi vogliono parlare al mondo, perché milioni di voci possono smuovere le coscienze ed oltrepassare lo stadio delle contestazioni e dei conflitti di generazioni per trascinare altri giovani in un’azione dinamica e generosa al servizio di tutti gli uomini. Infatti come dice Follereau, un cuore che non si scuote davanti alla miseria è ben miserabile, e ancora "che cos’è una strada che non conduce da nessuna parte? Una vita senza Dio."
Allora se tutti saranno uniti nello stesso Amore per il prossimo, più che una cosa formidabile ci sarà un miracolo. Una volta quando l’uomo viveva in Comunione filiale ed in Familiarità con Dio, tutti i prodigi, tutti i miracoli erano concepiti con animo aperto. Se oggi ci sembrano impossibili, se noi ci scandalizziamo di non comprendere, è perché noi non sappiamo più vedere, vedere in ogni essere umano, in ogni uomo, un fratello; "Se tu non ti curi di tuo fratello... va unisciti a Caino". Un vero cristiano di fronte alla libertà mercenaria, cieca e sorda, sa difendere le libertà che sono l’Amore dell’uomo (R.F. ‘69). L’uomo ha condotto l’umanità al suicidio, ha fatto della fossa comune il termine della sue attività, ha usato le sue energie per uccidere e per insegnare a non avere pietà. Ora come unire gli uomini se le grandi idee sono fallite nel sangue, e i grandi sogni si sono insabbiati nell’odio? "La più grande disgrazia che ci può capitare è di non essere utili a nessuno, e che la nostra vita non serva a nulla"... Cosa ci rimane da fare allora? Sola rimane la Carità. La Carità è una presenza. È necessario non soltanto donare, ma donarsi. La Carità è la primavera della giustizia di Dio. La Carità accetta le prove, la Carità sorride alla sofferenza, la Carità è più forte della morte. "Se io volessi tentare di comprendere e di aiutare il mio prossimo, se volessi mettere in pratica una "Carità Vera", quella che senza preoccuparsi delle classi e delle razze mi fa scoprire in ogni uomo un essere da rispettare e da amare, allora qualcosa nel mondo cambierà. La Carità è la proiezione del Volto di Cristo sul viso del povero, del sofferente, del perseguitato, del lebbroso. Troppo a lungo gli uomini sono vissuti, indifferenti, gli uni a fianco degli altri, oggi comprendono che devono vivere tutti insieme.
"Noi - dice R.F. - dobbiamo insegnar loro a vivere domani gli uni per gli altri, amando in primo luogo quelli che nessuno ama".
"Siate fieri ed esigenti dunque, coscienti del dovere che avete di costruire la felicità per tutti gli uomini vostri fratelli. Non lasciatevi sommergere dalle sabbie mobili delle velleità e dei "non è possibile", lottate a viso aperto, denunciate ad alta voce, non permettete l’inganno attorno a voi. Siate voi stessi e sarete vittoriosi! (dal testamento di Raoul Follereau)




Piccola storia de (11)

I CONCILI ECUMENICI

di Rino Bonera

Il 12° Concilio Ecumenico, IV Lateranense, ebbe luogo dall’11 al 30 novembre dell’anno 1215. Erano trascorsi soltanto trentasei anni dalla convocazione dell’ultimo Concilio, III Lateranense, che aveva condannato l’eresia dei catari (v. pag. 51 - Angelo - dicembre ‘98). Ma anche un’altra setta era contemporaneamente sorta: quella degli Albigesi, eretici il cui nome deriva da Albi, città della Francia meridionale e che erano una diramazione dell’eresia dei catari, non ammettevano parecchi dogmi della Chiesa e non riconoscevano la S. Sede.
Indetto dal papa Innocenzo III (1), il IV Concilio Lateranense condannò gli Albigesi, stabilì il principio della transustanziazione (2) nell’Eucaristia e l’obbligo della confessione annuale e della comunione pasquale.
Gli ultimi Albigesi furono definitivamente perseguitati e repressi con le crociate indette contro di loro proprio da Innocenzo III che si servì anche dei tribunali dell’Inquisizione (3) affidata ai domenicani.

(1) Successore di Celestino III fu papa dal 1198 al 1216 (gli succederà Onorio III). Di famiglia nobile, studiò teologia a Parigi e diritto a Bologna. Affermò l’autorità del "Vicario di Cristo" sui sovrani temporali, riformò l’amministrazione ecclesiastica, combattè a fondo l’islamismo e approvò gli Ordini dei domenicani e dei francescani.
(2) Presenza reale del Cristo nel sacramento eucaristico, attraverso il passaggio totale della sostanza del pane e del vino in quella del corpo e sangue di Gesù in virtù delle parole della consacrazione, pronuciate dal sacerdote durante la Messa.
(3) Tribunale ecclesiastico a cui era affidata la repressione dell’eresia. Si ebbero: una Inquisizione medioevale, una Inquisizione spagnola ed una Inquisizione romana.


Esplorando la Bassa
di E. De Angeli - D. Francesconi - F. Vergine

L’Associazione "Terra e Civiltà" propone, a partire da questo mese, la trascrizione, in sintesi, delle relazioni tenute in occasione delle visite guidate ai principali edifici, religiosi e laici, del territorio verolese.

La Chiesa della Disciplina

Il 22 dicembre 1997 è stata effettuata la visita alla "Disciplina" con la guida dell’architetto S. Carini.
L’edificio fu la vecchia parrocchiale di Verolanuova, forse la Chiesa Madre, ma fino al 1100 non si hanno notizie certe.
Riguardo alle istituzioni religiose, si sa che nel 1267 venne data al proprete don Pietro una carta di procura, attestante la dipendenza dalla Pieve di Quinzano d’Oglio. A questa data, pertanto, Verolanuova non era ancora parrocchia. Fino al 1430 non è prepositura, ma viene eletta tale dal Vescovo Francesco Marerio con un documento inoppugnabile. Seguono poi una Breve del 9 gennaio e una Bolla del 7 maggio 1502 con le quali il papa Alessandro VI dà in giuspatronato la prepositura e il relativo beneficio ai Gambara.
Nel 1534, da parte del cardinale Uberto Gambara, che era preposito della chiesa di Verolanuova e vescovo di Tortona, vi è una supplica verso il papa Paolo III Farnese per l’elezione a collegiata, come in effetti avvenne, con capitolo, quattro canonici e un prevosto. In quell’occasione, Brunoro Gambara, fratello del cardinale, spende 400 ducati d’oro per riparare questa chiesa, che versava in condizioni disastrose. L’intervento è comprovato da un documento giacente presso l’archivio parrocchiale di Verolanuova.
Nel 1633 la popolazione verolese, sollecitata dal cardinale Borromeo, decide la costruzione di un nuovo tempio, da erigersi su un’area dove già esisteva una struttura appartenente ai Disciplini, ai quali, in cambio, viene affidata la vecchia parrocchiale (l’odierna Disciplina).
La presente chiesa è stata officiata fino al 1797, anno in cui il Governo Provvisorio Bresciano confisca i beni ecclesiastici; di conseguenza, la Disciplina perde la sua funzione, diventando semplice sussidiaria.
L’interno si presenta come un’ampia sala con volta barocca, sostenuta da centine in legno che appoggiano sul cornicione e che, come paramento, hanno un intonaco su arelle. La volta copre archi trasversali a sesto acuto, in muratura, uno per pilastro, corrispondenti all’originale struttura della chiesa.
L’orditura longitudinale permetteva di raggiungere un’ampiezza di vaso abbastanza forte, ma anche fungeva da mezzo antincendio, in quanto se bruciava una campata, il fuoco non si propagava a quella successiva.
La struttura ad archi trasversali è abbastanza diffusa in Lombardia, nel XIV e XV secolo; alcuni esempi sono individuabili nella chiesa di S. Maria del Carmine a S. Felice del Benaco, nella chiesa di S. Maria della Rosa a Calvisano, nonchè in quella di S. Rocco a Verolanuova.
Lungo le pareti si snodano n. 6 campate, di cui la prima è interessata dal matroneo; l’arcata principale dà spazio all’abside poligonale, coperta da una volta a più vele.

(continua...)

Con il nuovo anno l’Associazione "Terra e Civiltà" riprende il viaggio culturale alla riscoperta dei monumenti, laici e religiosi, del nostro territorio.
Il 31 gennaio 1999, alle ore 14,30, l’ing. S. Guerini ci guiderà nella visita alla chiesa di S. Rocco (via N. Sauro) e a quella di S. Vito (Cimitero) di Verolavecchia. Il parcheggio, adiacente alla Torre Civica, è il punto di ritrovo.
Gli organizzatori


VEROLA SPORT

CALCIO

Risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:

Terza Categoria - Girone A
12a gior. (06.12): Chiesanuova - Verolese 1 - 2
13a gior. (13.12): Verolese - Barbariga 3 - 3
Il campionato riprenderà il 31 gennaio

Allievi - Girone A
11a gior. (29.11): Verolese - Calvina 0 - 3
12a gior. (06.12): Borgosatollo - Verolese 6 - 1
13a gior. (08.12): Verolese - Calcinato n.p.
14a gior. (13.12): Verolese - Pralboino 1 - 8
15a gior. (20.12): Montichiari - Verolese n.d.
Il campionato riprenderà il 31 gennaio

Giovanissimi - Girone B
7a gior. (28.11): Offlaga - Verolese 1 - 0
8a gior. (05.12): Verolese - S. Paolo 1 - 2
9a gior. (08.12): Verolese - riposa
10a gior. (12.12): Gottolengo - Verolese 6 - 0
11a gior. (19.12): Verolese - Flero 1 - 5
Il campionato riprenderà il 13 febbraio

Esordienti - Girone F
7a gior. (28.11): Verolese - Roncadelle 1 - 0
8a gior. (05.12): Offlaga - Verolese 0 - 5
9a gior. (08.12): Trenzano - Verolese n.p.
10a gior. (12.12): Verolese - Chiesanuova 5 - 1
11a gior. (19.12): Flero - Verolese 4 - 3
Il campionato riprenderà il 13 febbraio

Alla chiusura dell’Andata sono queste le posizioni in Classifica Generale delle rispettive squadre:

Terza Categoria : 11° posto con 11 punti
Allievi : 15° posto con 1 punto
Giovanissimi : 11° posto con 0 punti
Esordienti : 6° posto con 11 punti

Pubblichiamo i nominativi dei Responsabili tecnici e dei componenti delle varie squadre di calcio del G.S.V.

Categoria prima squadra
Responsabile tecnico: sig. Mario Ardigò
Giocatori: Cavalli F., Gilberti A., Zaccarini A., Zaccarini M., Seccardelli S., Pinelli M., Grumelli G., Bresciani M., Tinti G., Fogazzi M., Geroldi G., Bonzio C., Barbieri P., Barezzani P., Spadarotto L., Zinetti E., Tomasini S., Laini G., Rossini M., Ferrari S., Brunelli N.

Categoria Allievi anni 83/84
Responsabile tecnico: sig. Tartini Giuseppe
Giocatori: Merzoni M., Mombelli D., Moscarella R., Fredi G., Bianchi N., Grazioli S., Barezzani E., Pietra S., Maiello M., Pea M., Dalè F., Youssef R., Baiguera M., Bossoni G., Zampedri M., Fontana C.

Categoria Giovanissimi anni 84/85
Responsabile tecnico: sig. Moggia Tiziano
Giocatori: Beduschi R., Perico A., Silveri N., Gennari M., Barbieri R., Scanzioli A., Bertolini L., Iacopo E., Bruzzese M., Tironi N., Dolfini S., Marini S., Mozam H., Pari D., Mollica G., Rossi D., Ruggeri L., Tartini M., Pagani M., Mariani G.

Categoria Esordienti anni 86/87
Responsabile tecnico: sig. Casino Giuseppe
Giocatori: Bellomi N., Pini N., Berta F., Spinelli M., Bosio I., Mariotti F., Benedetti C., Benedetti Y., Pelucchi M., Forlanelli S., Rossini D., Nicoli M., Messa M., Camisani A., Brognoli A., Pinelli P.

Categoria Pulcini anni 88/89
Responsabile tecnico: sig. Tironi Glauco
Giocatori: Penocchio A., Scrimieri F., Cervati M., Bettoncelli S., Saleri A., Gavazzoli M., Pelosi P., Rossetti N;, Pinsi D., Togni M., Zanoli M., Gardoni M., Barbieri F., Agnelli D., Margini D., Rossetti F., Tosoni G., Geroldi M., Gritti F., Fraschi G., Bianchi M.

Sezione scuola calcio
Responsabile tecnico: sig. Pinelli Francesco
Luogo si partecipazione: Palestra C.F.P. Verolanuova - Via Puccini
giorni: martedì e giovedì dalle ore 16.30 alle ore 18.30

BASKET

Juniores - B
4a gior. Verolese - Borgosatollo 60 - 66
5a gior. Verolese - Manerbio 52 - 63
6a gior. Bagnolo Mella - Verolese 71 - 51
7a gior. Leno - Verolese 81 - 62
8a gior. Verolese - Castenedolo 73 - 52

Cadetti - C
3a gior. Verolese - Evergreen 63 - 62
4a gior. Flero - Verolese 71 - 77
5a gior. Verolese - Gambara 93 - 66

VOLLEY

Terza Divisione A femminile
2a and. Verolese - Torbole 3 - 0
3a and. S. Zeno - Verolese 3 - 1
4a and. Verolese - Chiesanuova 3 - 0
5a and. Verolese - Provaglio 3 - 0

Ragazze - G
4a and. Verolese - Leno 2 - 3
5a and. Bresciaplast - Verolese 3 - 0
6a and. Verolese - Pontevico 3 - 0
7a and. Verolese riposa

Allieve - A
4a and. Verolese - Isorella 0 - 3
5a and. Juvolley - Verolese 3 - 0
6a and. Verolese - Manerbio 0 - 3
7a and. Verolese - Verolavecchia 1 - 2


Arte & cultura

In onore di un artista verolese

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Verolanuova ha progettato, in collaborazione con la parrocchia, una mostra dedicata a Roberto Galperti (Verolanuova 1862 - 1905) e la Via Crucis della Basilica di Verolanuova.
L’inaugurazione avrà luogo sabato 16 gennaio 1999 alle ore 17.00 e il pubblico potrà visitarla fino al 14 febbraio p.v.
Le opere saranno esposte nelle sale a piano terra di Palazzo Gambara ed un catalogo sarà disponibile con testi di Luciano Anelli, Maria Elena Palmeri e Emanuela Montagnoli Vertua.
Come scrive Luciano Anelli nella presentazione critica in catalogo, Roberto Galperti nasce a Verolanuova nel 1862. Il padre Luigi, che è uno stimato pittore, trasmette al figlio la disposizione a dipingere e gli insegna le tecniche della pittura. Il giovane dimostra un notevole talento, perciò, dopo essere stato allievo di Luigi Campini, viene inviato a seguire i corsi alla Reale Accademia di Brera a Milano. Le vicende politiche che stanno modificando l’Italia non sembrano toccare il pittore nè influire sulla sua vita, che trascorre tranquilla nel paese natio, dove la grande passione per la pittura lo induce ad aprire una scuola. Vinte due medaglie all’Accademia, molti sono infatti coloro che desiderano apprendere da lui la pittura.
I suoi lavori più significativi sono quelli il cui soggetto è la figura umana.
Tra questi primeggia, e non solo per le sue grandi dimensioni, il Ritratto di Luigi Galperti, il padre, quadro che fu premiato con una medaglia. Nella chiesa di San Giuseppe a Brescia si trova una copia della Madonna di Pompei, lavoro di maniera. A Milzano, nella chiesa parrocchiale di San Biagio, è rappresentato sulla pala dell’altare maggiore il Martirio di San Biagio, copia della vecchia pala, attribuita a Marotta, che era stata distrutta il 5 marzo 1876 durante un incendio. Nella parrocchia di Verolanuova, il Galperti ha dipinto anche un bel Sant’Antonio oltre alle quattordici stazioni della Via Crucis. Si tratta di copie da autori antichi che Galperti tentò di unire in un unico stile informatore.
Il Galperti muore ancor giovane, nel 1905.
In mostra, oltre alle stazioni della Via Crucis, che potranno essere ammirate per la prima volta da vicino, vengono esposte altre 25 sue opere per poter dare il senso complessivo del suo operare.

Per informazioni: tel. 030932157 e anche E-Mail: biblioverola@winrete.it


Le poesie di Rosetta

Rosetta ha dichiarato:

"La poesia è stata scritta nel giorno dell’Anniversario della Fondazione della nostra Basilica, come omaggio al "fulcro artistico e religioso" della nostra comunità, come testimonianza di fede profondamente vissuta, e come auspicio per il suo divenire".

BASILICA DI SAN LORENZO

Pietra su pietra,
mattone su mattone,
arco su arco,
preghiera su preghiera,
ti sei innalzato
tempio maestoso,
armonia di forme
e di silenzi,
scrigno di dipinti
viventi, testimoni
del tempo e della fede.
Hanno accolto
vagiti di bimbi,
sospiri di spose,
pianti di madri
i tuoi muri adorni
e gli altari a conca,
forzieri di fregi
e d’anime meditabonde.
Sotto la tonda
cupola di Madre
si celebra il mistero
d’un Sacrificio antico
e nel tacito incontro
con la Croce
ognuno coglie la protezione
della tua solennità.
Ospiti delle ali
d’Angelo
che ti sovrastano,
apriamo l’anima
al tuo solenne incedere
verso venti futuri.


Università aperta

L'U.A.V. ha fatto cent(r)o

Con il concerto dedicato "A la Festa" - arie e danze tra il Medioevo ed il Rinascimento - lo scorso 18 dicembre si è chiuso il primo periodo di attività del decimo anno di vita della locale Università Aperta.
È stata una manifestazione graditissima che ha saputo coinvolgere in maniera sorprendente tutti i soci che erano presenti quasi al gran completo.
Ma ciò che più sorprende, al momento della pausa prima del 12 gennaio 1999 quando inizierà il secondo periodo, è l’imprevisto numero degli iscritti che è salito, quest’anno, a cento; non solo: ci è stato assicurato l’interesse dell’Amministrazione Comunale di Pontevico che sta organizzando un mezzo di trasporto per portare alla nostra Università gli interessati di quel Comune (alcuni dei quali già frequentano da anni i nostri incontri) alla nostra attività ed alle note finalità che essa si propone.
Ciò è motivo di viva soddisfazione per gli organizzatori che trovano conferma al loro desiderio di fare centro su quanti, seguendo i loro sforzi, ne apprezzano le iniziative e ne condividono lo spirito. Ricordando che il secondo periodo prevede già altri numerosi ed interessanti appuntamenti che si concluderanno probabilmente entro il prossimo febbraio, precisiamo che le iscrizioni sono sempre aperte nei giorni degli incontri che si svolgono ogni martedì e venerdì, nel pomeriggio, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale dalle ore 15.15 alle 16.30 circa.
A quanti ancora si uniranno ai cento il nostro anticipato "Benvenuti" con gli auguri a tutti, vecchi e nuovi soci, per un sereno anno 1999.

Il Gruppo Dirigente


A proposito della

Campagna Internazionale contro la Pena di Morte

Moratoria 2000

Nello scorso mese di ottobre per iniziativa della Comunità di Sant’Egidio è stata inaugurata a Roma la campagna internazionale "Moratoria 2000" contro la pena di morte. La campagna chiede la sospensione di tutte le esecuzioni capitali entro il 2000 ed intende per questo raccogliere milioni di firme in tutto il mondo da presentare alle Nazioni Unite. All’inaugurazione è intervenuta Sister Helen Prejan, nota per il suo impegno con i condannati a morte, anche attraverso il celebre film dal titolo "Dead Man Walking".

Questa campagna si basa sulla convinzione che la pena di morte:
* sia negazione del diritto alla vita riconosciuto universalmente
* sia pena finale, crudele, disumana e degradante, non meno abominevole della tortura
* sia incapace di combattere la violenza, in realtà legittimazione della violenza più completa: quella che recide la vita umana, a livello degli stati e delle società
* disumanizzi il nostro mondo dando il primato alla rappresaglia ed alla vendetta, mentre elimina gli elementi di clemenza, perdono e riabilitazione del sistema della giustizia

La riuscita della campagna dipende dalla mobilitazione di tutti coloro che credono in una giustizia che non si tramuta in vendetta.

Chiunque volesse maggiori informazioni può scrivere all’indirizzo:
m2000@santegidio.org
sprin@rm.ats.it

Si ricorda inoltre l’indirizzo del sito dedicato alla campagna:
www.santegidio.org/solid/pdm/pdm.htm

Informazioni dettagliate si trovano anche nel sito Internet della Parrocchia di Verolanuova all’indirizzo:
www.winrete.it/parrocchiaverolanuova nella pagina dei Siti Amici


Il 13° "Natale con il Coro"

di R. B.

Sono due le principali manifestazioni che il Coro "Virola Alghise" offre ai Verolesi nel corso di un anno: la Rassegna "Cori in Primavera", solitamente nel mese di maggio ed il concerto "Natale con il Coro".
La prima è giunta quest’anno alla 10^ edizione mentre alla 13° è arrivato, lo scorso 19 dicembre, il concerto natalizio.
Ed è di quest’ultimo che si vuole, qui, fare cenno perché, dopo le luminarie che compaiono nelle vie già all’inizio del mese, è il "Natale con il Coro" che, si può dire, immette lo spirito a contatto della cittadinanza facendola vivere in un’autentica atmosfera natalizia. Ciò si è, infatti, avvertito nel corso di quella serata, nell’Auditorium della Biblioteca comunale che, gremito oltre ogni più rosea previsione, ha vissuto quei messaggi che i canti programmati hanno così eloquemente trasmesso agli attentissimi ascoltatori. Sono bastati, così, non soltanto i prolungati applausi scroscianti e le alte voci a gridare il "bravi" ad ogni esecuzione, ma anche quei significativi profondi silenzi che hanno accompagnato canti e presentazioni per sottolineare la raggiunta simbiosi tra la poesia musicale di calde voci e l’animo di chi le ascoltava. Un tutt’uno favorito dalla sempre precisa appassionata direzione della prof.ssa Elena Allegretti Camerini la quale, sa trascinare, quasi calamitandoli, i coristi con dolce violenza per offrire il cuore di ogni canzone al cuore dei presenti che hanno potuto, in tal modo, gustare lo spirito delle musiche proposte dal seguente programma:
Stille Nacht di Gruber elab. Malatesta, Ave Maria di B. De Marzi, Alma llanera elab. Mongioje, Som som, Bianco Natale di Berlin arm. Malatesta, Benia Calastoria di B. De Marzi, Piccola canta di B. De Marzi, Improvviso di B. De Marzi, M K L arm. Mongioje, Ava nagila arm. Mongioje, Kumbaya elab. Gervasi, Jingle Bells.
Prima della fine del concerto alla M^ Direttrice, con gli auguri più sentiti, è stato offerto un omaggio natalizio quale segno di riconoscenza per quanto, a favore del Coro, continua a fare da sempre disinteressatamente.
L’esecuzione di due "bis" a grande richiesta e lo scambio di auguri a tutti ha chiuso definitivamente la serata senza aver dimenticato i ringraziamenti a tutti coloro che aiutano il Coro in qualsiasi modo.
Una serata da non dimenticare.

Per la cronaca: ha presentato Rino Bonera ed il concerto, registrato da Radio Basilica Verolanuova (ad essa il vivo grazie di tutti i coristi), è stato trasmesso dalla stessa lo scorso 6 gennaio.


Importante riconoscimento all’A.Ge. di Verolanuova

È stato assegnato alla Associazione Genitori A.Ge di Verolanuova il Premio Fedeltà. La motivazione: per la costanza con cui opera a favore dei Genitori e della Famiglia nella scuola, sul territorio e nella società.
Il Presidente Onorario Angela Crivelli ed il Presidente Nazionale Giuseppe Richiedei, alla presenza di numerose autorità, tra le quali: il Vice Presidente del Consiglio On. Mattarella, i Sottosegretari alla Pubblica Istruzione On. Zoppi e Senatrice Rocchi in rappresentanza del Ministro Berlinguer, del Presidente della Regione Lazio Badaloni e del Sindaco di Roma Rutelli hanno consegnato al Presidente dell’A.Ge Verolese Angelo Primo Cervati l’importante premio.
La manifestazione è stata presentata in una sala del Campidoglio il 25.11.1998 dalla Socia A.Ge Vaudetti, nota presentatrice R.A.I. ed è stata caratterizzata da una qualificata e numerosa presenza di Genitori (delegati da tutta Italia al IX° Congresso A.Ge) nonchè dalla prestigiosa presidenza del Prof. Luciano Corradini.
Sono onorato, commosso e grato a chi ha assegnato a Verolanuova ed alla sua A.Ge questo riconoscimento che va ben al di là del lavoro da me fatto; un pensiero alle socie A.Ge Miriam e Mirella che ci hanno lasciato un caro ricordo. Lo dedico a tutti coloro che sostenendoci operano a favore e con la famiglia nella scuola e nella società per garantire alle presenti e future generazioni solide basi educative; "inoltre, se permettete, anche a chi a casa mia e nella associazione mi sopporta con tanta... pazienza" - è stato il commento del Presidente Cervati.
***


Servizio Sanitario di Continuità Assistenziale
(prefestivo, festivo e notturno)

Gli interventi del Medico di Continuità Assistenziale si effettuano:
dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00
e tutte le notti dalle ore 20.00 alle 8.00

Chiamando il 118 solo nei casi di effettiva URGENZA.

Non verranno effettuate attività ambulatoriali ordinarie e visite domiciliari non urgenti.


GRUPPO VEROLESE VOLONTARI DEL SOCCORSO
Via Gramsci, 4 - Verolanuova (Bs)
Tel. 030 9361662

SERVIZI con AUTOAMBULANZE

Per ogni EMERGENZA comporre il 118 (Centrale Operativa di Brescia)

Per richiedere una PRENOTAZIONE di trasporto con Autoambulanza di persone non autosufficienti, comporre il
Tel. 030 9361662
nei seguenti orari:
Dal lunedì al Venerdì: dalle 8,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00
ed initerrottamente dalle 8,00 del Sabato alle 7,00 del Lunedì

Associazione iscritta all’Albo Regionale del Volontariato della Regione Lombardia dal 27.6.1994 con D.P.G.R. n. 61230


CARABINIERI - PRONTO INTERVENTO: tel. 112


Turni domenicali di guardia farmaceutica dell’Azienda S.L. 19

GENNAIO 1999

10
Verolanuova
(dr. Colosini)

Cigole

17
Manerbio
(dr. Parati)

Bagnolo Mella
(dr. Donini)

24
S. Gervasio

Orzinuovi
(dr. Magli)

31
Pontevico
(dr. Pinzi)

Orzinuovi
(dr. Magli)

FEBBRAIO 1999

7
Pontevico
(dr. Romano)

Offlaga

14
Bassano Bresciano

Borgo S. Giacomo


Pensi di aver PROBLEMI CON LE DROGHE? Forse possiamo aiutarti

Contatta: NARCOTICI ANONIMI - TEL. 030 9937210
Narcotici anonimi è un’associazione di tossicodipendenti in recupero che si incontrano regolarmente per aiutarsi a rimanere puliti. Non costa niente appartenere alla nostra fratellanza. Sei un membro quando decidi di esserlo.
"Che nessun tossicodipendente debba morire senza avere avuto l’opportunità di trovare un nuovo modo di vivere".


CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO

Facciamo presente che il club di cui sopra è in attività ogni martedì dalle ore 19 alle 20,30 presso il palazzo comunale, in una delle aule delle ex scuole elementari (alla sinistra dello scalone che porta agli uffici).
Come è noto esso è al servizio di tutte le famiglie che abbiano membri vittime dell’alcol.
I componenti del club si prestano per aiutare tutti coloro che sfortunatamente sono cascati nel vizio.
Invitiamo pertanto tutte le famiglie interessate a partecipare alle nostre riunioni.
Per eventuali informazioni rivolgersi a:
VENTURINI GIUSEPPE tel. 030 931019 - BONETTI GUIDO tel. 030 932245.


Per i collaboratori de "L’Angelo di Verola"

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 22 gennaio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE


In memoria

Lorella Gavazzoli

La mattina dell’otto dicembre u.s., festa dell’Immacolata, si diffondeva l’incredibile notizia della morte di Lorella Gavazzoli.
A soli 31 anni veniva rapita all’affetto del piccolo Michele, dei genitori, delle sorelle e di tutti coloro che l’avevano conosciuta ed apprezzata.
Il lutto per la morte assurda della giovane mamma è entrato in tutte le famiglie della comunità.
Il silenzio della grande folla che ha partecipato ai funerali è stato la proclamazione della corale condivisione del dolore dei familiari.
A loro la redazione dell’Angelo esprime sentite condoglianze anche a nome dei lettori.

Venturini Maria Cremaschini

Si è spenta alla veneranda età di 93 anni la signora Venturini Maria Cremaschini.
Costretta, da qualche tempo, a causa della malferma salute, a vivere in una "istituzione protetta per anziani", aveva conservato una serenità esemplare, che dispensava a tutti coloro che la visitavano.
Ai figli le fraterne condoglianze della famiglia dell’Angelo.


Rex...iamoci un po’

Il pensiero...

"Non sono mai le masse che fanno le rivoluzioni e a loro profitto; ma sono le classi di dominio che si servono anche delle masse, ove occorra, per fare le rivoluzioni".
(Luigi Sturzo, Discorso del 20 dicembre 1922, Torino)

e... il proverbio del mese:

"La talamora la tè le mosche
ma la mòla le vespe".

(La ragnatela trattiene le mosche
ma lascia andar le vespe).
La giustizia spesso colpisce i piccoli ma risparmia i grandi.

Il Santo del mese

S. Francesco di Sales (Protettore dei giornalisti) - 24 gennaio - domenica
Nacque nel 1567 a Annecy in Savoia. Studiò a Parigi e a Padova. Con S. Giovanna Francesca Chantal fondò l’Ordine della Visitazione. Scrittore di fama, ordinò ai sacerdoti di insegnare il catechismo con parole semplici.

La "Risposta"

Cosa può provocare la puntura degli insetti?

La puntura degli insetti può provocare lo "shock anafilattico": trattasi di una violentissima reazione allergica dovuta ad ipersensibilità dell’organismo al veleno degli imenotteri (in Italia sono api, vespe, calabroni) o di altri insetti (ad esempio, le formiche rosse negli Stati Uniti).
I sintomi sono: orticaria, brividi, gonfiore della lingua o alla gola, dolori addominali, sudorazione, vertigini, collasso cardiocircolatorio.
La prevenzione migliore è l’immunoterapia specifica contro il veleno degli imenotteri: elimina il pericolo di reazioni mortali nel 90% dei pazienti. La terapia di emergenza è costituita dall’adrenalina, disponibile in confezioni autoiniettanti.


Radiobasilica Verolanuova
(91.2 Mhz)

UNA GIORNATA TUTTA DA ASCOLTARE

Radiobasilica Verolanuova
Gennaio 1999

Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche dalla Basilica
di San Lorenzo in Verolanuova

TRA GLI ALTRI PROGRAMMI VI RICORDIAMO:

SANTE MESSE:
Feriali: 7.00 - 9.00 - 18.00
Festive: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

NOTIZIARI:
Nazionali: 6 - 10 - 11 - 12 - 13 - 20 - 22
Locali: 7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 - 20.30
Notiziari Radio Vaticana: 8 - 12 - 19 - 21 - 23.30

OGNI GIORNO

ore 7.30
APRO GLI OCCHI E TI PENSO
Tre Salmi, una lettura, un canto e un pensiero per cominciare bene la giornata
a cura di Don Paolo Goffi

OGNI VENERDÍ

ore 16.00
SCALA MERCALLI
con Alberto Rossi e Luca Vigna

OGNI SABATO

ore 9.30
QUI FILA TUTTO LISCIO
con Daria Cremaschini

ORE 14.00
TIME OUT
con don Paolo e Marilisa

14.30
-nuova trasmissione-
SLOW HAND
Jazz, blues, funky, fusion
a cura di Alessandro Sala

OGNI DOMENICA

ore 10.20
ACCORRETE NUMEROSI
a cura di Sergio Ferrari

ore 12.00
in collegamento diretto con Piazza San Pietro in Roma
ANGELUS DEL PAPA

ORE 12.10
RADIOGIORNALE VEROLESE
a cura di Tiziano Cervati

ore 12.30
TAVOLA GRANDE
con Daria Cremanschini

PROGRAMMI SPECIALI DI GENNAIO

Il 6 Gennaio 1999 alle ore 12.10
NATALE CON IL CORO "VIROLA ALGHISE"

dal 18 al 25 Gennaio alle ore 9.30 e 18.30
ESSI SARANNO SUO POPOLO ED EGLI SARÀ DIO CON LORO
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

...E NEL CORSO DEL MESE DI GENNAIO APRIRANNO I BATTENTI ALTRE NUOVE TRASMISSIONI...

RINGRAZIAMENTO

Altre offerte sono arrivate in questi giorni per Radiobasilica.
Le trovate riportate nella pagina dell’Angelo dedicata alle offerte dei fedeli.
Gli offerenti desiderano restare anonimi.
Li ringraziamo di cuore.
Ricordiamo che le offerte fatte alla radio, tramite la parrocchia, sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi.

Radiobasilica augura a tutti un felice, felicissimo 1999


Abbonati all’Angelo 1999 (1)

ORDINARI
Reboani-Nardi, Loda-Migliorati, Ferrari Giuseppe, Fam. Valsasina, Bettini Vittorio, Platto Ezio, Ratti-Donini, Riva Pietro, Tomasoni Giovanni, Costantini Giovanni, Malanca Giuseppe, Galuppini-Marchesini, Baiguera-Martani, Gritta Mario, Tadini Giuseppe, Manfredini Libero, Magri Sergio, Amighetti Roberto, Nervi Carlo, Baiguera Mario, Staurenghi-Gatti Carlo, Girelli Franco, Massadi Isabella, Baronio Giovanni Arcari, Torri Erminia, Maestrini Orsola, Magrini Domenico, Poli Luciano, Pinelli Lorenzo, Staurenghi Rita, Sala Teresa, Zanoli Angelo, Fontana Battista, Ricca Angelo, Sala Angelo, Favalli Francesco, Zanoli Giulio, Fontana Ilario, Geroldi Giacomo, Geroldi Angelo, Penocchio Giuseppe, Penocchio Giulio, Corradi Pietro, Fontana Giuseppe, Anelli Angelo, Assali Emilio, Amighetti Giuseppe, Parmigiani Giuseppe, Bonetta Angelo, Bonetta Giuseppe, Montani Giuseppe, Cervati Pietro, Staurenghi Maria, Barbieri Mario, Cervati Fausto, Baronio Vittorio, Staurenghi Rosa, Valota Bruna, Mombelli Bernardo, Monteverdi Giuseppe, Alloisio Luigi, Ferrami Stefano, Fratelli Ruggeri, Gritti Paolo, Gritti Adele, Gritti Paolino, Gritti Alessandro, Barbieri Andrea, Montani Luigia, Colla Maurizio, Caprini Carlo, Checchi Lorenzo, Colla Francesco, Colla Luigi, Cervati Luigi, Colla Giov.Mary, Colla Roberto, Colla Pietro, Colla Gianlorenzo, Dasola-Tedoldi, Biraghini Giuseppe, dott. Luigi Marchi, Zacchi Laura, Filippini sr. Rosangela, Geroldi Angelo, Bodini Antonio, Sala Adriana, Mor Aldo, Mor Gottardo, Cremaschini Francesco, Zuccotti-Tosoni, Checchi-Labinelli, Lò Maria, Sallemi Giuseppe, Gennari Sergio, Rossini Angela, Rossini Pietro, Butturini Virginio, Butturini Gianni, Girelli Angelo, Lò Domenico, Nervi-Bocchio, Bianchi-Alessandrini, dott. G.Battista Dalé, Gaggia Gerolamo, Colla-Ungari, Geroldi Paolo, Pini Giuseppe, Redana Rita, Calvi Francesco, Rinaldi Renato, Rinaldi Giuseppe, Rossini Silvano, Tedoldi Francesco, Rinaldi Adriano, Fam. Zani, Este Teresa, Amighetti Luigi, Quaranta Augusto, Sala Angelo, Amighetti Vincenzo, Cervati Maria, Rossi Elena, Sala Angela, Dalé Antonia, Mondolo Teresa, Spinelli Giuseppe, Labinelli Giovanni, Bellomi Pietro, Guarisco-Monti, Godizzi Angiolino, Fornoni-Cervati, Andrini-Fogazzi, Zani Colombo, Rambaldini Giuseppe, De Vito dott.Angelo, Sterza Paolo, Vezzoli Luciano, De Angeli Oreste, Manenti Giulio, Sbarra Giuseppe, Piovani Graziano, Pesce Tommaso, Gambassi Luigi, Rizzi Guido, Ventura -Bonetti Alfio, Arrobbio Lidia, Pelosi Dino, Minini Elisabetta, Migliorati Domenico, Toninelli Pietro, Pelosi Domenico, Tirelli Angelo, Quaranta-Venturini Angela, Anelli Domenico, Raggi Carlo, Cocchetti Luigi, Fam. Sora, Pochetti Isacco, Sementilli-Galvani, Azzini Adolfina, Bellomi Orsola, Amighetti Angelo, Gavazzoli Angelo, Zorza Carlo, Pansera Luigi, Zorza Franco, Ferrari Mario, Amighetti Sergio, Laini Giovanni, Anelli Maria, Bonetti -bar-, Alquati Rosa, Quinzanini Fratelli, Labinelli Giuseppe, Staurenghi Angelo, Abrami Angelo, Venturini Luigina, Raggi Giuseppe, Staurenghi Francesco, Dolfini-Stabilini, Pizzamiglio Angelo, Pizzamiglio-Palestri, Bonini Eugenio, Loda Claudio, Bianchi Vincenzo, Andreocchi Giuseppe, Sala Bortolo, Tedesi Francesco, Baiguera Andrea, Sr. Fausta Salghetti, Sr. Alfonsina, Fam. Mombelli, Benassi Paola, Andrini Pietro, Labinelli Angelo, Sina Domenica, Marini Amabile, Cervati Rosa, Girelli Savio, Pini Santina, Milanesi Giulio, Bortolotti, Bodini Natalina, Caprini Paola, Renzi Graziella, Milanesi Rina, Moia Luigina, Baronio Angela, Cremaschini-Pistoni, Anelli Silvio, Lanzanova Ernesto, Mazzoleni Daria, Boffini Agostino, Bordonali Giuseppe, Nervi Umberto, Mariotti Luigi, Cremaschini Luigi, Rullo Felice, Sala Battista, Mombelli Callisto, Torri-Apollonio Ottavia, Barbieri Paolo, Alessandrini G.Franco - Piovani Angela, Gambassi Giuseppa, Rivetti Giuseppe, Zani Giuseppe, Bertoni Walter, Mombelli Franco, Ferrari Pietro, Bornati Primo, Scalvi Antonio, Stanga Aldo, Pesce Sergio, Pesce G.Mario, Bonini Costanzo, Reoletti Luigina, Guerreschi Angelo, Gozzoli G.Battista, Bettoncelli Valerio, Corradi Francesco, Baitelli Maria, Pesce Carlo, Monteverdi Dario, Fontana Carlo, Burlini Antonia, Regorelli Emilio, Regorelli Bruno, Stella Graziano, Tosca Giovanna, Zani Giuseppe.

SOSTENITORI
Pegoiani Giuseppina, Fam. Trioni, Pelosi Angelo, Manenti Renato, Naliri Giovanni, Brognoli Pietro, Laini Giacomo, Pezzoli Vincenzo, Checchi Pietro, Agazzi-Laini, D’Amico Giuseppe, Baronio Mario, Venturini Angelo, Migliorati Rosa, Roda Maria, Pelosi Domenico, Fam. Mancini, Bossoni Angelo, Amighetti Franco, Fam. Bertani, Cervati Giuliano, Cervati Gino, Gambassi Walter, Girelli Bruno, Bellomi Mauro, Rossetti Tommaso, Frigerio Giuseppe, De Angeli Federico, Chiari Giancarlo, Loda-Cremaschini, Allosio Amelio, Quaranta Franco, Staurenghi Fabio, Anelli Maria, Ferrami Giovanni, Casa di Riposo, Gambassi Agnese, Amighetti Giovanni, Barbieri Luigi, Checchi Renato, Alghisi Giuseppe, Ferrari-Pelosi, Baronio Michele, Caprini Luigia, Anelli Sorelle, Amighetti Battista, Bordonali Claudio, Cervati Ernesto, Quaranta Franco, Chiari Giancarlo, Oliva Beatrice.

BENEMERITI
Barbieri Vincenzo, Mariani Sandro, Azzini Gianfranco, Farina Luigi, Ledda Marisa, Bartolini Ascanio, Ventura Eugenio, Amighetti Renato Mario, Fam. Rivaroli Luciano, Rizzo Andrea, Pelosi-Andoni, Zanoli Tiziano, Gozzoli Battista, Bonaglia Giuseppe, Sala Michele, Pinelli Franca, Caprini Cecilia, Gennari Giuseppe, Scanzioli Lucio, Fastelli Adriana, Zorza Andrea, Bettoncelli Mario, Geroldi Luigi, Girelli Paolo, Venturini Giorgio, Pirani Angelo, dott. Guarneri Pietro, Branca Moretti Anna, Rossini Alberto, Pietropoli Livio, Foresti G.Carlo, Massetti-forno, Gilberti Virginio, Flossi Desy, Mor Guido, Spalenza Elena, Cervati Salvatore, Brunelli Orazio, Amighetti Teresa, Amighetti Elisa, Rosa Ciatti, Cremaschini Angela, Cavedo Andreina, Fontana Margherita, Farina Rina, Tomaselli Albino, Staurenghi Fratelli, Fam. Franchi, Bonera Rino, Franchi-Mensi, Ferrari Pietro, Ferrari Angelo, Buzzi Ivan, Zani G.Battista, Sorelle Bonanomi, Ballarin Giuliano, Ballarin Pietro, Minini Bruno, dott. Linetti Mario Aldo, Montani Pietro, Bonzio Carla, Fogazzi Giuseppe, Rubini Luigia, Baronio Rosolino, Bonetti Agostino, Ghio Guerrino, Bianchi Giuseppe, Stanga Riccardo, Rossetti Serafino, Alghisi-Stanga, Pistolesi Giusy, Torri-Lanzi, Andrini Lorenzo, Raggi Cesare, Iseppi Marco, Minini Antonio, Fidanza Virginio, Ghidelli Guido, Cisternino Angelo, Mazzola Gabriella, Bonvicini Mario, Burlini Valerio, Staurenghi G.Franco, Nervi Pietro, Cavalca Enzo, Rossini Angelo, Rossini-Venturini, Venturini Luigina, Pelosi Paolo, Girelli-Frosi Martino, Lampugnani Angelo, Camisani Mario, Pezzoli Franco, Tedoldi G.Battista, Pezzoli Franco, Dolfini Paolo, Staurenghi Francesco, Cervati Angelo, Rossi Attilio, Rossini Andreina, Cremaschini Luciano, Amighetti Antonio, Dilda Angela, Amighetti Franco, Bettinetti Rinaldo, Andoni Giacomina, Montani Mario, Seccardelli Lucio, Girelli Agnese, Bodini Luigi, Tedoldi-Cattina, Moioli Virgilio, Amighetti Marco, Allieri Paolo, Trezza Luigi, Spinelli Francesco, Baggio Antonio, Lò Stefano, Alghisi Maria, Alghisi Lina, Alghisi Antonietta, Monfardini Baldassarre, Ranghetti Franca, Cattina Fausto, Bertoni Fedele, Zavaglio Bruno, Penocchio Gnocchi Maria, Butturini Luigi, Tomaselli Albino, Sala Marta, Bresciani Luca.
(continua)


Prospetto anagrafico parrocchiale degli ultimi cinque anni

1994 1995 1996 1997 1998

Battesimi 53 45 51 57 47
Matrimoni 25 24 27 25 22
Defunti 62 70 59 66 78


ANAGRAFE PARROCCHIALE

Battesimi

46 Abrami Edoardo di Giambattista e di Baroncini Nicoletta
47 Adami Nicole Evelin di Giuseppe e di Draghici Alina Cristiana

Matrimoni

22 Guadrini Maurilio con Preti Laura

Defunti

67 Pietta Savina di anni 62
68 Venturini Maria Cremaschini di anni 93
69 Vitali Mafalda Gandelli di anni 88
70 Osio Angela Montani di anni 74
71 Gavazzoli Maria Lorella Ferrari di anni 31
72 Pappalardo Gaetano di anni 72
73 Cervati Maria Pari di anni 71
74 Rossini Lorenzo di anni 79
75 Zacchi Adele Montani di anni 76
76 Bettoncelli Giacinto di anni 91
77 Fogazzi Battista di anni 74
78 Varenna Angela Bettoncelli di anni 85


Offerte pro restauri tele e altari della Basilica

Giornata celebrata nel mese di dicembre 3.000.000-
In memoria del figlio e fratello Faustino 500.000-
N.N. 200.000-
Classe 1947 in memoria di un’amica 230.000-
N.N. 300.000-
Orsola in occasione del novantesimo anno 200.000-
In memoria dei cari defunti 150.000-
N.N. 50.000-
Dall’Amministrazione Comunale di Verola 8.000.000-
In memoria della mamma e del papà 300.000-
In memoria del caro papà 500.000-
In memoria della zia Anna 1.000.000-
Monteverdi Luigi e Bellomi Laura nel 58° anniv. di matrimonio 300.000-
N.N. 1.000.000-
N.N. 100.000-
In memoria del papà Luigi 500.000-
In memoria di Bosio Giovanni 150.000-
P. e A. in memoria di Lorella 250.000-
In memoria dei cari defunti 700.000-
N.N 150.000-
Nel 66° di matrimonio Bonetti Felice e Cremaschini Agostina
per l’oratorio dei nipoti 500.000-
N.N. 50.000-
N.N. 100.00-
In memoria della mamma Angela 500.000-
In memoria di Gaetano 1.000.000-
N.N. 400.000-
In memoria dei defunti 1.000.000-
M. T. in memoria della mamma 1.000.000-
In memoria dei defunti 200.000-
N.N. 50.000-
In memoria dei cari defunti 500.000-
N.N. 50.000-
N.N. 100.000-
In memoria dei defunti 2.500.000-
N.N. 100.000-
In memoria del caro Lorenzo 1.000.000-
N.N. 50.000-
N.N. 1.000.000-
In memoria dei defunti Martani-Baiguera 50.000-
N.N. 200.000-
N.N. 500.000-
N.N. 100.000-
L. S. in memoria dei defunti 100.000-
Conceria di Verolanuova 500.000-
Sirap-Gema Verolanuova 500.000-
Roditor e Philadelphia 1.000.000-
N.N. 50.000-
N.N. 100.000-
N.N. 100.000-
L. G. 50.000-
Anna e marito in memoria dei defunti 500.000-
N.N. 300.000-
N.N. 600.000-
Nella festa degli sposi 400.000-
Dalla Cappella Casa Albergo 200.000-
N.N. 110.000-
I pellegrini della parrocchia di Verola in memoria della cara Lorella 400.000-
In memoria dei defunti 200.000-
In memoria dei defunti 150.000-
N.N. famiglie B. 3.000.000-

TOTALE 36.790.000


Offerte pro restauro "Via Crucis"

P. e L. 4.500.000-
N.N 200.000-

Offerte pro Radiobasilica

P. e L. 500.000-
N.N. 1.000.000-
N.N. 120.000-
N.N. 500.000-
N.N 150.000-
N.N. 50.000-
N.N. 50.000-

Per tetto della Disciplina

Raniero per il restauro della Disciplina 500.000

Per acquisto nuovo confessionale

N.N. 4.800.000

Si ringraziano le ditte:
Mor Massimo e C. s.n.c.;
2 Emme di Mor Roberto e Manera Giambattista che hanno offerto le due cancellate, eseguite a regola d’arte, per la Cappella della B.V. Maria di Caravaggio, popolarmente conosciuta come "Madonna dello Stadio".


Angelo di Verola Archivio 1999 Parrocchia di Verolanuova