L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale Verolese


12_1999.jpg (22935 byte)Dicembre 1999

Anno XXIV n° 12 Dicembre 1999

Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati



Angelo di Verola Archivio 1999 Parrocchia di Verolanuova

SOMMARIO

 3 Invito (D.L. Corrini)
 6 Lettera aperta (I missionari)
 8 Calendario Liturgico
 14 Giornata Mondiale per la pace
 15 Ogni mese...una preghiera (D. Giovanni)

vita parrocchiale

 16 Festa della famiglia
 20 In margine alla Beatificazione di don Arcangelo
 21 Fotocronaca
 25 Una scelta...per sempre (F. Bonini)
 27 Nodi d’amore (Le Diaconie)
 29 Settimana della stampa cattolica
 30 Concerto in Basilica
 31 I pellegrinaggi

dagli oratori

 35 Apritemi le porte: voglio entrare
 36 Avvento, Natale, Epifania
 38 Anno Domini
 40 Un dono in dono
 43 P.E.O. (D. Giovanni)
 46 Dal Consiglio dell'Oratorio (D. Giovanni)
 47 TV, la menzogna da svelare (R. Sisti)

 49 Informagiovani (a.z.)
 

le nostre rubriche

50 Da un orfanotrofio    (Gr. “Conoscerci”)
 52 Solidarietà: capire, dare, ricevere (R.K. Sesana)
 55 I Concili Ecumenici (R. Bonera)
 57 Verola sport (R. Bonera)

varie - cronaca

 59 “Natale” (R. Mor)
 60 Se lo Strone porta al mare (anonimo)
 63 Lo spazio di Massimo (M. Calvi)
 64 All’Oratorio maschile
 65 Per i pensionati
 66 Servizi sanitari
 67 Turni delle farmacie
 68 L’angolo del buonumore (errebi)
 69 Relax... (errebi)
 70 Quel Natale un po' cupo (Valerio C.)
70 AVIS: avviso... (B. Vigna)

 72 Radiobasilica trasmette
 74 Last updates

 75 La situazione finanziaria (A. Rossini)
 78 Anagrafe parrocchiale
 79 Offerte pro opere parrocchiali


PAROLA DEL PREVOSTO

INVITO

So che a Natale anche i più renitenti non possono sottrarsi al fascino del mistero. Sarà l’ultimo Natale del secondo millennio. Come ogni chiesa anche la nostra Basilica registrerà il tutto esaurito.

Vorrei che questo gesto religioso, che per molti rimane l’unica esperienza di culto, fosse vissuto in tutta la sua portata di fede.

Natale non è celebrazione di sentimenti, anche se nobili: la festa dell’intimità familiare, il giorno della bontà, della solidarietà con chi soffre. O, meglio, non è principalmente questo. È lasciarsi coinvolgere da un evento straordinario: Dio che si fa uomo e viene ad abitare fra noi per offrirci la salvezza.

La liturgia della Notte Santa si apre con un invito alla gioia.

“Rallegriamoci tutti nel Signore perchè è nato nel mondo il Salvatore”.

Oggi la vera pace è scesa a noi dal cielo.

L’invito allora è semplice: venite al Signore nostro Salvatore.

Venite tutti, carissimi fratelli, perchè ne avete inconscio desiderio ed assoluto bisogno. Venite perchè il cammino dell’uomo è segnato verso la direzione alla quale il mistero che celebriamo ci chiama: la méta della vita umana è Dio. Venite per incontrare e scoprire Dio che non avete mai cessato di cercare.

Lo cercate anche quando apparentemente pensate che sia altrove...

Sentiamo il desiderio di Lui nel vuoto della nostra vita perchè “Tu, o Dio, ci hai fatto per te e il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te”. (S. Agostino) Venite, fratelli, perchè siamo peccatori, diciamolo con umiltà e confessiamolo con franchezza.

Se non fosse avvenuto il prodigio del Natale non potremmo camminare con speranza: la nostra sorte sarebbe la disperazione.

Noi non abbiamo la capacità di raggiungere Dio, ma Lui ha avuto l’infinita bontà di venirci incontro.

Questo è il Vangelo. Questo è il Natale: il punto di contatto vitale di Dio con noi, gente di questo piccolo pianeta che è la terra. Emmanuele è il suo nome che appunto vuol dire: “Dio con noi”.

Per incontrarci c’è bisogno della fede: il coraggio di accettare la Parola di Dio. Poi, il coraggio di compiere il passo che il Natale ispira: la conversione del cuore, il ritorno alla casa paterna.

L’opportunità per compiere questi passi ci viene offerta da due eventi: il Giubileo e la Missione parrocchiale.

La notte di Natale il Papa aprirà la “Porta Santa”.

Il Giubileo sarà un richiamo forte del compiersi del secondo millennio del mistero dell’Incarnazione.

L’evento della nascita di Cristo, a distanza di duemila anni, ci interpella anche oggi.

Dio che è entrato nella storia da venti secoli nell’umanità del suo Figlio vuole anche oggi essere accanto all’uomo non solo per farsi suo compagno di viaggio, ma per salvarlo dal male che lo affligge.

Sarà un anno di intensa esperienza di verifica serena e seria sulla nostra vita personale e comunitaria che impegnerà ad esprimere segni di carità “facendoci prossimo” con i fratelli che vivono nel disagio.

I pellegrinaggi saranno esperienze forti di preghiera e di penitenza.
Per la nostra parrocchia l’anno giubilare si aprirà con la Missione al popolo (15-30 gennaio).

Un evento di grazia che attraverso i Missionari porterà Gesù a visitare le famiglie della comunità per riproporre l’annuncio del Vangelo.

Vorrà essere l’inizio di un impegno forte e costante al quale il nostro vescovo, con la Chiesa, ci richiama: “La Nuova Evangelizzazione”.

Cristo Signore è venuto per annunciare all’uomo la buona notizia: il Vangelo di salvezza. Ha poi affidato alla Chiesa questo compito perchè agli uomini di ogni tempo, quindi anche a noi, fosse proclamato questo annuncio che illumina il senso della vita.

Natale che rinnova l’evento dell’Incarnazione è grazia che il Giubileo ci aiuterà a rivivere come pienezza della verità su Dio e sull’uomo.

La missione popolare ci annuncerà che Dio è Padre e vuole farci suoi figli per mezzo di suo Figlio. Proclamerà il perdono dei peccati (radice di ogni male) che Dio ci concede per i meriti di Gesù morto e risorto. Aprirà il cuore alla speranza nella vita che ha il suo pieno compimento oltre la morte.

Ci inviterà a fare di Cristo il modello della nostra vita nella convinzione che non può darsi esistenza umana felicemente riuscita, secondo il progetto di Dio, che sia diversa da quella vissuta da Gesù; una esistenza che unisce strettamente fede in Dio e amore concreto per l’uomo.

L’augurio di Buon Natale che rivolgo di cuore a tutti si realizzi in una festa che abbia a prolungarsi per l’intero anno del Giubileo e si concretizzi nell’accoglienza della “Nuova Evangelizzazione” offerta dalla “Missione” come primizia del terzo millennio cristiano.


LETTERA APERTA DEI MISSIONARI

Carissimi,       dal 15 al 30 gennaio del 2000 anno del Grande Giubileo vivremo insieme l’esperienza della missione.
Il lavoro di preparazione è stato lungo e a volte anche faticoso, ma per la buona volontà di tutti, sacerdoti e laici ormai tutto è pronto per poter vivere questo Evento della Missione che per Verolanuova apre idealmente il grande Pellegrinaggio dell’anno Giubilare.
La Missione! Un grande dono: la visita del Signore a tutta la parrocchia.
Eccoci, allora, con questa nostra lettera. Non è facile scrivere a chi non si conosce ancora, e non è semplice leggere la posta che ci arriva da sconosciuti. È vero! Ma noi ci proviamo lo stesso.

Che cosa è la missione?
Non si tratta di Africa o di Asia: si tratta, questa volta, del tuo paese, di Verolanuova. Anche a Verolanuova c’è bisogno di risvegliare la fede.
Ci siamo un po’ addormentati, talvolta abbiamo perduto il gusto di incontrarci, la gioia di pregare, la semplicità di cantare nelle nostre chiese, di festeggiare insieme un matrimonio, un battesimo di una famiglia della parrocchia.
Perchè? Perchè ci conosciamo di meno! Corriamo, presi dai nostri impegni di lavoro, di studio, di famiglia. Non ci sentiamo più responsabili dei nostri fratelli che soffrono per un dubbio, un dolore che non possono condividere con nessuno.

Ecco la missione!
Vogliamo fermarci un po’, riflettere un po’ sulla nostra vita, su dove stiamo andando, sul perchè andare.
La missione giungerà fino a casa tua, con la visita di un missionario che busserà alla tua porta: è l’amore di Dio, un Padre che ti si fa vicino, ti ricorda e, anche se sai di avere limiti, difetti, peccati, Dio non ti ama perchè tu sei perfetto, ma perchè tu sei figlio suo. Questo, la Missione te lo ricorderà.
La missione ti inviterà, nei centri di ascolto e nelle assemblee parrocchiali, ad ascoltare Gesù che ha qualcosa da dirti. Sarai libero di dire di sì o di no, se vorrai potrai spostare un po’ i tuoi programmi e i tuoi orari per trovare il tempo da dedicare a ciò che Gesù vuole dirti. Quando Gesù parla, si rivolge sempre ai suoi discepoli riuniti. Per questo la missione ci radunerà, perchè Gesù possa parlare come vuole Lui, non a te solo ma alla sua Chiesa riunita.
La missione ti offrirà l’occasione di riconciliarti con Dio, se ti sei reso conto di averlo dimenticato, se ti sei accorto che non è più al primo posto della tua vita e non sei più così come Egli ti ha pensato. Se farai il cammino della missione vedrai che lo Spirito Santo demolirà alcune tue certezze e ti donerà nuove prospettive di vita. Soltanto lo Spirito Santo può demolire e riedificare, ma bisogna lasciarlo lavorare.

Una lettera aperta, la nostra! Vuol dirti soltanto che, se nella vita non ti sei arreso, se non ti senti già arrivato, se pensi di aver qualcosa da donare e da ricevere, allora la missione è per te. Quando ci incontreremo di persona ti riconosceremo dal tuo desiderio di vita, dalla tua voglia di dire al mondo che è possibile che Dio torni nelle nostre case e nelle nostre famiglie.
La missione nella sua prima parte privilegerà la famiglia, ma anche i giovani, i ragazzi, i bambini. Ognuno a suo livello sarà chiamato ad incontrarsi con Gesù e ad incontrare i fratelli.
Poi ci saranno i momenti assembleari dove tutta la famiglia di Dio sarà chiamata ad incontrarsi per celebrare la fede ritrovata.
La comunità missionaria sarà composta di sacerdoti, suore e laici, è una comunità chiesa che vuole incontrare un’altra comunità per condividere la gioia di essere cristiani, discepoli di Cristo, figli di Dio.
La Missione, una grande occasione, fatti trovare, il Signore passa e non potrebbe passare più.
Fin da ora tutti vi salutiamo, e vogliamo porgere un saluto particolare sia alle persone ammalate che ai giovani.

con affetto, i missionari


Calendario liturgico dall’8 dicembre 1999 al 9 gennaio 2000

dicembre

ORARIO SANTE MESSE

 In Basilica:   Prefestiva :ore 18.00
Festiva : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
: ore 15.00 Celebrazione Liturgica
  Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00
 S. Rocco:  Festiva : ore 9.00
 S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
 Cappella Casa Albergo:  Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica , ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

8 Mercoledì IMMACOLATA CONCEZIONE della B.V. Maria.
 Solennità

Dal Vangelo - (L’Angelo, entrando da Maria) le disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. (Lc. 1,28)

 Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. messa solenne
ore 17.30 Vespro solenne in onore della B.V. Maria. Benedizione eucaristica

12 Domenica Terza di Avvento

Dal Vangelo - (Giovanni disse): “Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia”. (Gv. 1,23)

 Sante messe con orario festivo
ore 11.50 Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 15.00 Ritiro spirituale per le associazioni parrocchiali presso l’Oratorio femminile
 Guida il ritiro don Francesco Beschi
ore 15.00 Celebrazione liturgica - Preghiere per l’Avvento
 N.B. Si chiude oggi la settimana dedicata alla promozione della stampa cattolica, dell’Angelo di Verola e di Radiobasilica

13 Lunedì S. Lucia vergine e martire
 Sante messe con orario feriale

15 mercoledì S. Maria Crocifissa di Rosa, fondatrice delle Ancelle della Carità
 Sante messe con orario feriale

16 giovedì Sante messe con orario feriale
 Si apre oggi la novena di Natale
 Ogni giorno, nel corso delle sante messe, breve riflessione

17 venerdì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 In Basilica per gli adulti: celebrazione penitenziale con il sacramento della riconciliazione

18 sabato Sante messe con orario feriale
ore 15.00 Sante Confessioni di Natale per i fanciulli/e delle elementari

19 Domenica Quarta di Avvento

Dal Vangelo - “L’Angelo disse: Non temere, Maria, perchè hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”. (Lc. 1, 30-31)

 Sante messe con orario festivo
ore 15.00 Celebrazione penitenziale per gli adulti, con il sacramento della Confessione
ore 16.00 Presso il salone dell’Oratorio Maschile incontro con l’Azione Cattolica Adulti.
23 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 15.00 Sante Confessioni per i ragazzi/e della scuola media e per gli adolescenti

24 Venerdì VIGILIA DI NATALE
ore 7.00 In Basilica sono presenti i sacerdoti per le sante confessioni fino alle ore 12.00
ore 15.00 Celebrazione della Parola e sante Confessioni
ore 18.00 S. messa nella Vigilia di Natale
ore 19.30 Si chiude la Basilica
ore 22.30 Si riapre la Basilica. Sante Confessioni e veglia di preghiera animata dai giovani, accompagnata da musica e canti
ore 24.00 SANTA MESSA DELLA NATIVITA’ DEL SIGNORE
 Partecipa il coro “S. Lorenzo”

Dal Vangelo - Un angelo del Signore si presentò davanti ai pastori e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’Angelo disse loro: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore”. (Lc. 2,9-11)
BASILICA di S. PIETRO APERTURA DELLA PORTA SANTA
SI APRE IL GIUBILEO

25 SABATO NATALE DEL SIGNORE

Dal Vangelo - Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità. (Gv. 1,14)

ore 11.00 S. messa con la partecipazione del coro “S. Lorenzo”
ore 17.30 Vespri solenni con Benedizione Eucaristica
ore 18.00 Santa messa
26 Domenica S. Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Dal Vangelo - “Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè, (Maria e Giuseppe) portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore”. (Lc. 2,22)

ore 11.00 Santa messa per le famiglie. Si ricordano il 25° e il 50° di matrimonio
ore 17.30 Canto del Vespro e benedizione eucaristica
ore 18.00 S. messa

27 lunedì S. Giovanni Apostolo ed Evangelista. Festa
 Sante messe con orario feriale

28 martedì Santi Innocenti - martiri. Festa
 Sante messe con orario feriale

31 venerdì S. Silvestro papa. Ultimo giorno dell’anno, del secolo e del millennio.
 Sante messe con orario feriale
ore 18.00 SANTA MESSA - Ultima del millennio. Seguita dal Canta del “TE DEUM” di Ringraziamento. A GESU’ CRISTO IERI, OGGI E SEMPRE ONORE E GLORIA.
 

ANNO 2000

gennaio

ORARIO SANTE MESSE

 In Basilica:   Prefestiva :ore 18.00
   Festiva : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
    : ore 15.00 Celebrazione Liturgica
   Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00
 S. Rocco:  Festiva : ore 9.00
 S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
 Cappella Casa Albergo:  Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica , ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

1 Sabato OTTAVA DI NATALE
 MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
 “GIORNATA DELLA PACE”

Dal Vangelo - “I pastori se ne tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro”. (Lc. 2,20)

 Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. messa solenne
ore 17.30 Canto del Vespro e Benedizione Eucaristica
ore 18.00 S. messa

2 Domenica II dopo Natale

Dal Vangelo - “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo... eppure il mondo non la riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto”. (Gv. 1, 9-11)

 Sante messe con orario festivo

ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di gennaio

6 Giovedì EPIFANIA DEL SIGNORE. Solennità.

Dal Vangelo - “(I Magi) entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. (Mt. 2, 11)

 Sante messe con orario festivo
ore 9.20 Arrivo in Basilica del corteo dei Magi
ore 11.00 S. messa con la partecipazione del coro “S. Lorenzo”
 Annuncio della Pasqua e delle feste solenni dell’anno
ore 16.00 Omaggio a Gesù Bambino dei piccoli della parrocchia. Giubileo dei bambini
ore 17.30 Celebrazione del Vespro. Professione di Fede. Benedizione Eucaristica
7 venerdì Primo del mese - Consacrato alla devozione del Sacro Cuore.
 Sante messe con orario feriale

9 Domenica Battesimo di Gesù.

Dal Vangelo - “In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto” (Mc. 1, 9-14)

 Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. messa con la celebrazione dei Battesimi
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli della 3a elementare in preparazione alla Traditio del Padre Nostro


1° Gennaio 2000 - Giornata mondiale per la pace

Il terzo millennio dell’era cristiana si apre con la giornata per la pace. È l’aspirazione di fondo di ogni uomo di buona volontà e di tutti i popoli.
Il Concilio Vaticano II ha trattato il tema della pace nella “Gaudium et spes” e si è posto un interrogativo che continua ad avere attualità: “I cambiamenti intervenuti nell’età contemporanea sono tutti utili al vero bene dell’umanità”?

Guerre, odi etnici e religiosi, fame, continuano infatti a tormentare questo mondo. Dunque è ora che l’appello del Concilio venga ascoltato.

Papa Giovanni Paolo II ha richiamato recentemente come lo scenario mondiale sia cambiato ed abbia creato nuovi problemi: “È finita da un decennio la guerra fredda, la scienza e la tecnica hanno realizzato progressi inauditi, dai voli nello spazio all’atterraggio sulla luna, dai trapianti cardiaci all’ingegneria genetica, dalle telecomunicazioni alle più avanzate tecnologie telematiche. E poi si è aggiunto l’enorme incremento dei massmedia che influenzano sempre di più la vita quotidiana degli uomini in ogni angolo della terra”.

Sono cambiamenti che potrebbero aprire la prospettiva ad un futuro incoraggiante, ma che si scontrano con una realtà in cui l’appello del Concilio ad eliminare la furia distruttrice della guerra e a promuovere la pace è tuttora quanto mai vivo. Purtroppo l’odio etnico e religioso, rinfocolato da memorie tribali e nazionali, continua a fomentare conflitti e massacri con le terribili conseguenze di fame, di epidemie e di milioni di rifugiati in fuga. Il Papa afferma ancora:

“È ora che l’appello della pace del Concilio venga ascoltato. In questo i credenti hanno una speciale responsabilità, sorretti dalla fiducia di contribuire ad umanizzare la convivenza tra gli uomini ancora lacerata da contrasti mortali”.

Non va dimenticato che il mondo del benessere ha grosse responsabilità nelle “guerre tra i poveri” perchè spesso offre vergognosi interessi il potenziale distruttivo di armi micidiali.

La giornata mondiale per la pace ci raccoglierà a pregare e a riflettere sulle responsabilità in positivo e negativo che abbiamo per la pace perchè smetta di essere negata agli uomini.

L’alba del duemila ci fa sperare che finalmente il nuovo millennio veda realizzarsi la profezia di Isaia: “Le spade si cambieranno in vomeri e le lance in falci”.

***


Ogni mese...una preghiera a cura di don Giovanni

Siamo entrati nel tempo di Avvento. Stiamo celebrando il mistero della venuta del Figlio di Dio alla fine dei tempi, stiamo per celebrare di nuovo il mistero della sua prima venuta, quando “la Parola si fece carne” nel grembo di Maria. Entreremo presto nel grande Giubileo che ricorda i 2000 anni dal realizzarsi di quell’evento inaudito.
Potremo essere pronti ad accogliere, con “le lampade accese” e “i talenti messi a frutto”, il Signore, quando Egli verrà nella sua gloria di Signore e Giudice se ora, in questo tempo intermedio tra la sua prima e seconda venuta, lo accogliamo nella sua Parola. Così fece innanzitutto, la beata Vergine Maria. Proprio perché accolse la Parola nella fede, con la disponibilità all’ascolto, questa stessa Parola in lei poté prendere carne per opera dello Spirito santo.
Questa Parola attende di prendere carne nella nostra esistenza. Perché ciò accada, dobbiamo prima accoglierla nell’ascolto pieno di fede e disponibile alla conversione.
La Missione parrocchiale, che vivremo proprio all’inizio del Giubileo, nella seconda metà di gennaio, rappresenta per tutti, “vicini” e “meno vicini”, un’occasione speciale, un dono straordinario di grazia: saremo chiamati all’ascolto, riceveremo lo stimolo per avviare un cammino, rinsaldarlo, riprenderlo, secondo i casi.
La nostra preghiera perciò si orienta all’attesa di questo evento, al quale, pregando, ci prepariamo.
Presentiamo a questo scopo una delle due preghiere per la missione, quella non riportata sull’apposito fascicoletto in distribuzione e particolarmente intonata a questo periodo di Avvento e Natale-Epifania.

O Gesù, missionario del Padre,
il tuo avvento tra noi
ci ha svelato il mistero
del nostro gioioso destino
di amici e di figli di Dio.

Sei tu, o Signore,
l’unico Salvatore del mondo,
venuto nel grembo della storia;
ma hai bisogno della nostra voce
per parlare,
hai bisogno del nostro cuore
per amare,
hai bisogno della nostra vita
per comunicare la tua vita.
Fa’ che la grazia della Missione
nella nostra comunità parrocchiale
tutti ci avvolga e ci scuota
come il vento della Pentecoste,
perché alla svolta
del terzo millennio
ci rimettiamo in cammino
al servizio dell’unica missione.

Il tuo Spirito, o Signore, irrompa
nel cuore del nostro paese,
perché spalanchi ogni porta a Cristo
e ridesti una coscienza vera di Chiesa
ospitale per tutti
e solidale con gli ultimi.
Amen.


Vita parrocchiale

Domenica 26 dicembre 1999

- in parrocchia -

Festa della famiglia

Tutte le coppie di sposi per le quali il 1999 è stato l’anniversario del 60° (e oltre), del 50° (e oltre) e del 25° di matrimonio sono invitate alla S. Messa delle ore 11.00 per una solenne celebrazione di ringraziamento e per rinnovare con la preghiera la Grazia del Sacramento.
Pubblichiamo l’elenco delle coppie, con la speranza che tutti accoglieranno l’invito a partecipare alla festa.

Festeggiano il 67° di matrimono
1 Bonetti Felice  e Cremaschini Agostina
 Via Forno, 2

Festeggiano il 65° di matrimono
1 Cervati Giacomo  e Bonetti Adele
 Via G. Bruno, 10

Festeggiano il 62° di matrimono
1 Davide Carlo Giuseppe  e Stabilini Santa
 Via Gramsci, 27
2 Gritti Angelo  e Sbaraini Luigia
 Via Ricurva, 16

Festeggiano il 60° di matrimonio
1 Codignola Antonio  e Schwab Luisa
 P.za M. Malvestiti, 2
2 Mombelli Bernardo  e Camisani Teresa
 Via Castellaro, 54

  Festeggiano il 58° di matrimonio
1 Colla Anselmo  e Ghiraldi Efigenia
 Via Leonini, 22
2 Gennari Battista  e Reoletti Silvia
 Via Castello, 30

Festeggiano il 57° di matrimonio
1 Calzavacca Domenico  e Bonometti Lina
 Via G. Gaggia, 35
2 De Angeli Ettore  e Bonetti Faustina
 Via G. Rovetta, 15
3 Girelli Battista Giuseppe  e Savio Lucia
 Via L. Einaudi, 1
4 Moioli Vigilio  e Rossetti Angela
 Via S. Rocco, 32
5 Tomasini Severino Giovanni  e Colbertaldo Censina
 Casc. Pancera, 1

Festeggiano il 56° di matrimonio
1 Amighetti Giovanni  e Monteverdi Elisabetta
 Via A. Donini, 4

Festeggiano il 55° di matrimonio
1 Barbieri Andrea  e Masotti Barbarina
 Via L. Einaudi, 1
2 Pertica Francesco  e Barbieri Teresina
 Via E. De Amicis, 19
3 Sbaraini Alessandro  e Forcella Faustina
 Via Kennedy, 15
4 Venturini Giuseppe  e Stabilini Rachele
 Via Matteotti, 4

Festeggiano il 54° di matrimonio
1 Amighetti Alessandro Mario  e Montani Elisabetta
 Via G. Rovetta, 8
2 Bonetta Angelo  e Ardigò Palmira Elvira
 Via Castellaro, 40
3 Camisani Angelo  e Bettoncelli Orsola
 Via A. Volta, 30
4 Cremaschini Giacomo  e Bellomi Maria
 Via Carducci G., 7
5 Dalè Battista Giovanni  e Gaggia Maria
 Via G. Gaggia, 14
6 Mazzolari Luigi Alessandro  e Montani Maria
 Casc. Aurora, 23
7 Penocchio Primo  e Bonetta Teresa
 Via G. Verdi, 44
8 Staurenghi Francesco  e Bordonali Domenica
 Via S. Rocco, 23
 
Festeggiano il 53° di matrimonio
1 Alghisi Giacomo  e Tedoldi Maddalena
 Via E. De Amicis, 33
2 Bettoncelli Emilio  e Bonvicini Andreina
 Via Dante, 26
3 Bettoncelli Remigio  e Trezza Radegonda
 Via G. Leopardi, 7
4 Bonini Gaetano  e Fogazzi Lusitania
 Via L. Semenza, 59
5 Camisotti Giuseppe  e Tugnolo Antonia
 Via XXV Aprile, 11
6 Cestana Giovanni Santo  e Cima Pierina
 Via F. Lenzi, 31
7 Lanzanova Ernesto  e Savio Giulia
 Via Don P. Mazzolari, 8
8 Loda Battista  e Staurenghi Vincenza
 Via Don A. Tadini, 30
9 Nervi Umberto  e Ricca Teresina
 Via Don P. Mazzolari, 26
10 Sbarra Guerino  e Bergamaschi Lidia
 Via Stadio, 23
11 Tomasini Silvio  e Barbieri Giuseppina
 Via Risorgimento, 7
12 Tomasoni Silvio Tomaso  e Mazza Caterina
 Via G. Verga, 3

Festeggiano il 52° di matrimonio
1 Amighetti Antonio  e Donini Luigia Maria
 Via Dante, 68
2 Bonini Pietro  e Este Maria
 P.zza Malvestiti, 11
3 Bornati Primo  e Delpero Jole
 Via N. Biaggi, 8
4 Cervati Faustino  e Amighetti Caterina
 Via Castellaro, 50
5 Colossi Andrea  e Trezza Margherita
 Via Carducci G., 34
6 Fontana Carlo  e Bonini Erminia
 Via N. Biaggi, 7
7 Loda Giuseppe Giulio  e Sarte Serafina
 Vicolo Stretto, 3
8 Mazzola Giacomo  e Mambretti Irene
 Via G. Verdi, 32
9 Monteverdi Lorenzo  e Seccardelli Rosa
 P.za Donato, 5
10 Rossini Lorenzo  e Pelucco Rosa Giacoma
 Via G. Gaggia, 32

Festeggiano il 51° di matrimonio
1 Alloisio Domenico  e Gritta Giacoma
 Via Leonardo Da Vinci, 7
2 Amighetti Luigi  e Venturini Maria
 Via E. De Amicis, 33
3 Barbieri Mario  e Barbieri Carolina Martina
 Via V. Alfieri, 1
4 Cervati Luigi  e Burlini Angela
 Viale Marconi, 14
5 Fogazzi Davide Angelo  e Camisani Maria Maddalena
 P.za Donato, 1
6 Ghio Aldo  e Galvani Celide
 Via Don A. Tadini, 22
7 Rossini Giovanni Battista  e Cavalli Claudia
 Via F. Lenzi, 35
8 Tirelli Francesco  e Cervati Maria
 Casc. Campagnola, 4

Festeggiano il 50° di matrimonio
1 Adami Sergio
 e Ziletti Santina
 Via Filadelfia, 34
2 Amighetti Pietro
 e Pelosi Santa Maria
 Via L. Da Vinci, 16
3 Amighetti Vincenzo
 e Togni Santa Maria
 Via Indipendenza, 36
4 Bonaglia Giuseppe Luigi
 e Messa Fiorina
 Via G. Cantoni, 5
5 Cervati Antonio
 e Stanga Agnese
 Via Carducci, 3
6 Cervati Pietro
 e Minini Caterina
 Via Castellaro, 41
7 Cremaschini Luciano
 e Settoni Giuseppina
 Via Prevostura, 6
8 Gritti Alessandro
 e Pinelli Rosa
 Via Castellaro, 55
9 Mazzolari Mario
 e Fogazzi Giovanna
 Via Valfogliata, 1
10 Miglioli Giovanni Giuseppe
 e Ruggeri Rosa
 Via G. Mazzini, 17
11 Nervi Angelo
 e Renzi Maria
 Via G. Puccini, 6
12 Tedoldi Luigi
 e Girelli Giuseppina
 Via U. Foscolo, 3

Festeggiano il 25° di matrimonio
1 Abrami Battista
 e Fontana Giulietta Natalina
 Via R. Sandri, 11
2 Accorinti Onofrio
 e Istodorescu Georgeta
 Via L. Semenza, 33
3 Alleazzi Socrate
 e Bertolini Lucia
 Via Patrioti, 23
4 Andoni Alessandro
 e Cavedo Enrica Maria
 Via Kennedy, 1
5 Aresi Francesco Girolamo
 e Pizzamiglio Maria Rosa
 Via Tito Speri, 16
6 Barbieri Mario Luigi
 e Tedoldi Patrizia
 Via Castellaro, 48
7 Barbieri Vincenzo Mario
 e Monteverdi Maria Angela
 Via G. Amendola, 1
8 Barbieri Virginio Angelo
 e Mazzoleni Rina Angela
 Via C. Colombo, 17
9 Bariselli G. Paolo
 e Geroldi Maria
 Via Raffaello, 18
10 Bariselli Sergio
 e Laini Francesca
 Via G. Mazzini, 13
11 Baronio Cesare
 e De Angeli Giacinta
 Viale Marconi, 31
12 Baronio Gianluigi
 e Zeli Eva
 Via Don P. Mazzolari, 33
13 Bettoncelli Bruno Giuseppe
 e Amighetti Rosa Maria
 Via Ricurva, 8
14 Bianchi Luigi Giuseppe
 e Assini Amneris Lidia
 Via Matteotti, 4
15 Bodini Angelo
 e Vigna Maria
 Via Bredadasso, 17
16 Bodini Luigi
 e Girelli Maria Angela
 Via S. Rocco, 26
17 Bonetta Giuseppe Colombo
 e Noli Francesca
 Via Castellaro, 40
18 Bonomo Adriano
 e Bertoldo Giuseppina
 Viale Europa, 14
19 Carrera Mario
 e Fruschera Silvia Narcisa
 Via Prevostura, 8
20 Cervati Giuseppe
 e Rossini Anna Maria
 Via Castellaro, 65
21 Cremaschini Domenico Alessandro
 e Brunelli Angela
 Via Bredadasso, 8
22 Davide Giuliano
 e Girelli Angiolina
 Via XXV Aprile, 3
23 Ferrabò Giacinto
 e Resconi Domenica
 Via Patrioti, 11
24 Ferrari Mario
 e Calzavacca Cesarina
 Via Raffaello, 10
25 Fogazzi Faustino
 e Di Lazzaro Giuseppina
 Via L. Semenza, 14
26 Fontana Faustino Angelo
 e Fadini Emma
 Via C. Colombo, 12
27 Galletti Adriano
 e Gozzoli Maria Paola
 Via N. Biaggi, 3
28 Gambassi Angelo Battista
 e Cattina Delfina
 Via Lombardia, 20
29 Godizzi Angiolino
 e Canini Angiolina
 Via M. Luther King, 9
30 Grazioli Giovanni Giuseppe
 e Geroldi Claudia
 Via Monti, 7
31 Manenti Luigi Pietro
 e Tomasini Elsa
 Via Valfogliata, 21
32 Marini Raffaele
 e Pari Angela
 Via Indipendenza, 29
33 Minini Antonio Giuseppe
 e Cervati Maria Assunta
 Via Lombardia, 49
34 Minini Bernardo
 e Labinelli Maria Laura
 Via G. Brodolini, 1
35 Mombelli Giambattista
 e Belotti Wanda
 Via Circonvallazione, 24
36 Monteverdi Antonio
 e Pinelli Romina
 Via M. Luther King, 27
37 Nervi Luigi
 e Magri Teresa
 Via A. Volta, 9
38 Pari Giuseppe
 e Zanoni Pierina
 C.na Le tre Querce, 2
39 Penocchio Giorgio Franco
 Barbieri Maria
 Via Indipendenza, 38
40 Pini Giuseppe
 e Abrami Eugenia
 Via G. Gaggia, 27
41 Raggi Cesare Augusto
 e Broli Doris
 Via Lombardia, 41
42 Reboani Angelo Giovanni
 e Nardi Maria Teresa
 Via G. Amendola, 13
43 Rodi Giovanni
 e Tira Maria
 Via M. Monti, 6
44 Rossetti Serafino
 e Consolandi Anna Natalina
 Via Lombardia, 7
45 Sala Aldemiro
 e Rossini Rosa
 Via Valfogliata, 12
46 Scalvi Antonio
 e Beltini Alida
 Via N. Biaggi, 8
47 Schilirò Vincenzo
 e Biraghini Nunziata
 Via G. Puccini, 8
48 Seniga Pietro
 e Barbieri Nadia
 Via L. Semenza, 37
49 Spinoni Eugenio
 e Belli Severina
 Via Circonvallazione, 20
50 Staurenghi Gianfranco
 e Amighetti Rita
 Viale Marconi, 22
51 Staurenghi Giuseppe Giancarlo
 e Sterza Rosangela
 Via G. Rovetta, 31
52 Taietti Francesco
 e Gritta Ippolita
 Via Don F. Manfredi, 18
53 Tiberio Mario
 e Raggi Virginia
 Via A. Gramsci, 31
54 Ubiali Italo
 e Scaratti Maria
 Via G.B. Trotti, 16
55 Ventura Eugenio
 e Guzzoni Caterina
 Via N. Biaggi, 15
56 Vigna Lorenzo
 e Staurenghi Lidia Rosaria
 Via E. De Amicis, 34
57 Zani Giuseppe
 e Fogazzi Paola
 Via N. Biaggi, 3
58 Zanini Alvaro
 e Sala Adriana
 Via Dante, 32
59 Zavaglio Luciano
 e Pedraccini Franca Carolina
 Via C. Colombo, 8


Una scelta... per sempre
di Felice Bonini

Istituto Artigianelli, sabato 11 settembre: nella cappella gremita di confratelli, familiari, amici e fedeli di Verolanuova, ho professato per sempre, nelle mani del Superiore Generale, i voti di povertà, castità, obbedienza, entrando definitivamente tra i figli del Beato Giovanni Piamarta.

A questo momento decisivo mi sono preparato nei tre mesi estivi, come prevede il diritto della Chiesa. In questi mesi bisogna portare a termine il movimento interiore intrapreso negli anni precedenti, movimento dalla dispersione alla concentrazione, dal provincialismo alla mondialità, dalla paura alla fiducia incondizionata, dall’esitazione alla decisione sicura. Cose complicate? Non proprio, si tratta molto semplicemente di consegnare la propria vita al Signore per portarlo ai giovani e donare se stessi ai giovani per portarli a Lui.

Il mio “viaggio” è iniziato all’età di 13 anni, quando sono entrato nel seminario dei Padri Piamartini, per intraprendere un cammino di ricerca vocazionale. L’11 settembre del 1993 ho professato per la prima volta i voti di castità, povertà e obbedienza e sono entrato a far parte della “Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth” fondata dal Beato Giovanni Piamarta. In questo modo mi sono impegnato, sull’esempio di questo sacerdote, ad offrire il mio aiuto e la mia vita ai fratelli, in particolare ai giovani. Ho prestato il mio servizio negli Istituti dove i miei superiori mi hanno mandato e un anno fa sono giunto a Remedello, all’Istituto Bonsignori, dove permango tuttora.
Il mio compito è di insegnare religione nella scuola Agraria e Geometri e di seguire, insieme a padre Igor, i ragazzi del Convitto.

Oggi parlare di vocazione, può apparire “fuori moda”, ma essa rimane sempre un immenso e meraviglioso dono di Dio. Il Signore, chiamando l’uomo, lo invita ad essere partecipe alla realizzazione del disegno d’amore che ha sull’umanità. Rispondendo, l’uomo si impegna a collaborare con Dio nella costruzione del suo Regno, nella ricerca di quella felicità che viene dal compiere la Sua volontà.

Con i tre voti di castità, povertà e obbedienza ho impegnato la mia vita per Dio a servizio della Chiesa e dei fratelli che ogni giorno mi fa incontrare. Mi sono impegnato, con l’aiuto di Dio e dei miei fratelli, a vivere un amore disinteressato, ad essere libero di servire gli altri e ad essere umile di fronte a tutti. A capire l’importanza di tutto questo, mi ha aiutato il periodo trascorso a Sao Bento (Brasile) nell’Amazzonia, dove ho provato a vedere il mondo “dall’altra parte” e ho imparato, nuovamente, che ciò che conta di più non è tanto quello che hai o quello che sai fare, ma quello che sei e che vuoi donare agli altri.

Di fronte alle proposte che la società di oggi rivolge all’uomo, professare i voti di castità, povertà e obbedienza può sembrare un’assurdità che mette in crisi e che sconcerta; in realtà l’apparente assurdità viene superata dall’amore che Cristo dona. Ciò che mi ha spinto a consacrare per sempre la mia vita a Dio è stata l’esperienza del suo amore e della sua misericordia, che in maniera misteriosa, ma reale mi hanno avvolto e hanno acceso in me il desiderio di essere segno dell’Amore del Signore.

Scegliere di vivere per sempre casto, povero e obbediente non significa perdere la propria libertà, perché Dio è assoluta libertà e se chiede a un uomo di essere totalmente suo, di rinunciare al godere, al potere e all’avere, significa che questi sono un ostacolo per essere più simili a Lui. Essere liberi, non vuol dire fare quel che si vuole, ma sentirsi chiamati ad amare... solo nell’amare qualcosa che costa si è liberi.

Il mio “viaggio” prevede ancora due tappe importanti: il diaconato e l’ordinazione sacerdotale, dopodiché il cammino continuerà sulla scia luminosa di Dio, verso gli ampi orizzonti del servizio, con la certezza della Sua promessa: “Io sono con voi fino alla fine del mondo”.

Mentre scrivo, penso al beato padre Giovanni Piamarta che sognò e visse alla “grande”, offrendo tutto se stesso perché molti altri sogni e desideri, specialmente quelli dei giovani poveri, potessero realizzarsi e così facendo si rese attento e disponibile a concretizzare la volontà alla quale il Signore lo chiamava.

Anche a voi giovani il Signore vuole chiedere qualcosa, perché desidera che la vostra vita sia vissuta “alla grande”.
La vocazione è un rapporto con Dio, è il vostro rapporto con Dio. E allora la vocazione non è soltanto scegliere, ma scoprirsi scelti, scoprirsi amati e perciò chiamati dal Signore a vivere questo progetto d’amore, che è il progetto di Dio su ognuno di noi. La vocazione si coglie, perciò, ascoltando il Signore, e quanto più è profonda la conoscenza di Lui, tanto più chiaramente sarà comprensibile ciò che Lui vuole. Ma la vocazione è anche una nostra risposta che deve nascere dal nostro cuore.

Padre Piamarta diceva: “La felicità non dipende dal nascere bene, ma dal vivere bene. E il vivere bene dipende dal compiere nella nostra vita la volontà di Dio”.


Nodi d’amore

Verolanuova 1/12/1997
Carissima S. Lucia     siamo 8 sorelle da poco arrivate in questo bel paese, circa tre anni.

Ti scriviamo perché fra poco il 13 dicembre, arriverà il giorno della tua festa, il giorno della nostra festa: di tutti i bambini e bambine buone. Noi non siamo buonissime, ne abbiamo ancora tanta di strada da fare, ma vogliamo rischiare chiedendoti un regalo che desideriamo tantissimo, che ci renderebbe veramente felici.

Abbiamo sentito dire che c’è in giro un gioco che si chiama “Stringici insieme”. Praticamente è una corda resistentissima, una corda che non si può rompere, perché forma nodi particolari che mai possono rompersi: nodi d’amore.

È una corda difficile da trovare in commercio con i tempi che corrono. Sono tempi duri in cui si è portati a pensare solo a se stessi, ai propri problemi: ci si stacca sempre di più convinti di essere felici pensando a se stessi, ma col tempo invece, almeno noi lo abbiamo scoperto, si diventa più tristi. Noi ci siamo stufate di questa tristezza, e allora abbiamo deciso di reagire cercando sempre più nuovi amici e amiche. Non è facile trovarli, ma noi lo vogliamo tanto, e per questo ti chiediamo come regalo questo corda “Stringici insieme”, che formerà fra di noi e gli altri nodi d’amore che mai si romperanno anche quando diventeremo “impazienti, frettolose, gelose, vanitose, orgogliose, irriverenti, colleriche, incapaci di perdonare”.

Se pensiamo alla nostra vita, ne abbiamo tanto bisogno di “Stringici insieme”, km e km con nodi d’amore che mai si romperanno anche quando “non vorremmo scuse, dare fiducia, niente sopportare, essere portatrici di speranza”.

Cara S. Lucia, anche se non lo meritiamo cerca di esaudirci. Tu che abiti in cielo certamente saprai dove si può trovare questo “bel gioco d’amore” che su questa terra stà diventando introvabile. Chiedi aiuto pure a due nostri concittadini che abitano con e, una da diverso tempo che si chiama Beata Paola e l’altro più recente un certo Beato Arcangelo.

Noi ti promettiamo che cercheremo di diventare più buone, ma tu esaudiscici abbondantemente. Anzi, già che ci sei, se puoi, mandaci pure tante persone disposte a “giocare con noi”, ad aiutarci perché le Sante Missioni che a gennaio si svolgeranno nel nostro paese riescano nel modo più bello e santo possibile.

Ora ti salutiamo, ma tu ricordati che ti aspettiamo con impazienza.

Un grosso ciao e un grosso bacio
dalle 8 Diaconie di Verolanuova


Abbonati a “L’Angelo” nell’ultimo quinquennio:

1995 n° 1330
1996 n° 1317
1997 n° 1324
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Le quote di abbonamento per il 2000 rimangono invariate e cioè:
per l’abbonamento ORDINARIO L. 30.000
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per l’abbonamento BENEMERITO L. 40.000 (minimo)
Per la spedizione a mezzo posta L. 25.000
Un numero L.   3.000


5 - 12 Dicembre Settimana della STAMPA CATTOLICA

Anche tu: costruisci la Chiesa giorno per giorno
 ricorda che “non c’è comunione senza comunicazione”
 conosci parla scambia informazioni ed esperienze coi fratelli

per tutto ciò: aggiornati sugli avvenimenti
 rimani in contatto con la stampa cattolica.

Orientati leggendo: “LA VOCE DEL POPOLO”, il settimanale cattolico bresciano che ti aggiorna puntualmente su tutti i problemi;
 “MADRE”, il quindicinale che forma ed informa le mamme;
 “AVVENIRE”, il quotidiano dei cattolici; la verità fino in fondo;
 “FAMIGLIA CRISTIANA”, il rotocalco più completo e il più venduto in Italia.


L’ANGELO DI VEROLA ci scrive...

A voi, amici carissimi, che mi leggete,
con il prossimo anno si chiuderanno il secolo ed il secondo millennio mentre io entrerò nel 25° anno di età. Quando nacqui, di arrivare a tale compleanno non avevo pensato, sicché... ancora una volta eccomi qui.
È tempo di consuntivi, dunque; ma le operazioni sono difficili: non si tratta, infatti di cifre e calcoli ma di saper leggervi, nel segreto, giudizi, stima fiducia simpatia che nutrite per me. A dire il vero un Angelo sa fare questo e altro e sa accettare consensi e dissensi e a coloro che li manifestano vuole, comunque, un mondo di bene senza riserve.
Per il mio compleanno, allora, per ricambiare il bene che voglio a tutti, quale il regalo più bello? Indovinato: rinnovare l’abbonamento per il 2000! E non dubitate: l’Angelo paga sempre in moneta calorosamente benefica e che le sue ali distribuiscono senza rumore ma in grande abbondanza.
Leggetemi e poi.. ascoltate il cuore. Lo sentirete pulsare col mio. Potete volere di più?
Un abbraccio dal
vostro “Angelo di Verola”


A distanza di sette anni

SABATO 11 DICEMBRE 1999
ore 20.30
In Basilica

Giuseppe Verdi
MESSA DA REQUIEM

In memoria di:

Angelo, Enrico, Mariangela Nocivelli e Marco Cò.

Orchestra Sinfonica e Coro Filarmonico
di Radio Praga

Direttore: Vladimir VALEK

Solisti:
Jirina Markova - Soprano
Lenka Smidova - Mezzosoprano
Vladimir Dolezac - Tenore
Milan Burger - Basso

Ingresso Libero


La parrocchia sottopone all’attenzione dei Verolesi la proposta di due pellegrinaggi da effettuarsi nel prossimo anno 2000 in occasione del Giubileo. Le iscrizioni sono già aperte e, di seguito, pubblichiamo i programmi particolareggiati dei singoli viaggi.

Pellegrinaggio in Terra Santa e Giordania
3/10 maggio 2000

3 maggio mercoledì - 1° giorno - Verona/Tel Aviv/Tiberiade (o Nazareth)
In mattinata ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Verona/Villafranca: operazioni d’imbarco e partenza per Tel Aviv. All’arrivo trasferimento in pullman a Tiberiade (o Nazareth). Nella cittadina della Galilea sosta alla sorgente della Madonna, visita al museo, alle grotte dell’antico villaggio e alla basilica dell’Annunciazione. Cena e pernottamento.

4 maggio giovedì - 2° giorno - Lago di Galilea
Colazione. Di buon mattino arrivo alle pendici del Monte Tabor. Salita in taxi per la visita. Continuazione per il Monte delle Beatitudini, indi Tabga, sosta alle chiese del Primato e della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Arrivo a Cafarnao per la visita della sinagoga, della casa di Pietro e degli scavi dell’antica città.
Traversata in battello del lago e pranzo a Ein Gev. Sosta al fiume Giordano.

5 maggio venerdì - 3° giorno - Gerasa/Monte Nebo/Madaba/Petra
Colazione. Partenza verso Beit Shean e passaggio in Giordania attraverso il ponte Shek Hussein. Sosta a Gerasa, visita alle grandiose rovine della città romana e pranzo. Nel pomeriggio, percorrendo la Strada dei Re, sosta a Madaba e al monte Nebo, da dove Mosè vide la Terra Promessa. In serata arrivo a Petra. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

6 maggio sabato - 4° giorno - Petra/Amman
Colazione. La mattinata è dedicata a Petra, la meraviglia del deserto. Attraverso uno stretto canyon detto “siq” si raggiunge l’antica città per la visita degli edifici scavati nella roccia dai Nabatei e dai Romani. Pranzo e nel pomeriggio proseguimento per Amman, capitale giordana. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

7 maggio domenica - 5° giorno - Amman/Gerico/Gerusalemme
Colazione. Passaggio della frontiera sul Giordano al Ponte Allenby e arrivo a Gerico. Visita degli scavi e pranzo. Proseguimento per Qumran, dove nelle grotte, nelm 1947,   furono trovati antichi manoscritti della Bibbia. Sosta al Mar Morto e trasferimento attraverso il deserto di Giuda con sosta al Wadi el Quelt, a Gerusalemme. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.

8 maggio lunedì - 6° giorno - Gerusalemme/Betlemme
Pensione completa. Al mattino inizio delle visite: valle del Cedron, Cenacolo, la basilica della Dormizione di Maria, chiesa di S. Pietro in Gallicantus. Nel pomeriggio si raggiunge il Campo dei Pâstori e Betlemme. Visita alla basilica della Natività, indi ad Ein Karem, che ricorda la visita di Maria a S. Elisabetta e la nascita di S. Giovanni Battista.

9 maggio martedì - 7° giorno - Gerusalemme
Pensione completa. Sul monte degli Ulivi sosta a Betania, Betfage, edicola dell’Ascensione, grotta e basilica del Getzemani. Visita entro le mura della vecchia città: chiesa della Flagellazione e Via Dolorosa fino alla basilica della Risurrezione con il Calvario e il Santo Sepolcro.

10 maggio mercoledì - 8° giorno - Gerusalemme/Tel Aviv/VeroNa Villafranca
Colazione. Visita al Muro del Pianto, alla Spianata del Tempio con le moschee e alla piscina Probatica con la vicina chiesa di S. Anna. Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv per il rientro.

Quota di partecipazione L. 2.190.000
Supplemento   L. 420.000 (camera singola)
escursione in taxi al Monte Tabor L. 14.000
 

Comprendente: Passaggio aereo in classe turistica con voli noleggiati Verona/Tel Aviv/Verona - Tasse d’imbarco - Trasferimenti in pullman da/per l’aeroporto di Tel Aviv - Alloggio in alberghi di 4 stelle con sistemazione in camere a due letti con bagno o doccia - Vitto dalla cena del 1° giorno alla colazione dell’8° giorno - Pasti e rinfreschi a bordo dove previsti - Visite, escursioni, guida locale parlante italiano in Giordania come da programma - Guida abilitata dalla Commissione dei Pellegrinaggi in Terra Santa - Tour in pullman - Ingressi - Mance - Tasse d’uscita e ingresso in Israele - Visto d’ingresso in Giordania - Assistenza sanitaria e assicurazione bagaglio Europ Assistance.
NON COMPRENDENTE: Bevande - Extra personali - Tutto quanto non menzionato sotto la voce “Comprendente”.

NOTA BENE: È necessario il passaporto individuale valido almeno sei mesi oltre la data del viaggio. Entro un mese prima della partenza è necessario che ci pervenga il modulo d’iscrizione con i dati anagrafici e gli estremi del passaporto (numero, luogo e data di rilascio, eventuale rinnovo e scadenza).
Per le iscrizioni rivolgersi alle “Calzature Geroldi” tel. 030931129 versando un acconto di L. 500.000 entro il 31 gennaio 2000


Pellegrinaggio a Roma e ad Assisi per il Giubileo
4/9 settembre 2000

Lunedì, 4 settembre 2000 - Verolanuova-Roma

Ritrovo dei signori partecipanti in piazza della Chiesa di Verolanuova alle ore 5.00; sistemazione in pullman G.T. e partenza alla volta di Roma.
Soste lungo il percorso, Santa Messa nella Chiesa dell’autostrada a Firenze e arrivo a Roma; sistemazione in hotel e pranzo.
Nel pomeriggio, con la guida, inizio della visita della città: E.U.R., San Paolo fuori le Mura, San Lorenzo fuori le Mura, via Appia Antica e le Catacombe di San Callisto. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Martedì, 5 settembre - Roma

Prima colazione in hotel, poi con la guida visita di San Pietro e dei Musei Vaticani. Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, sempre con la guida, piazza Venezia, il Campidoglio, il Foro Romano, Via dei Fori Imperiali, Arco di Costantino e Colosseo. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Mercoledì, 6 settembre - Roma

Prima colazione in hotel, poi partecipazione alla solenne udienza del Papa.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, visita del Museo di Villa Borghese, Piazza del Popolo, Santa Maria del Popolo.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Giovedì, 7 settembre - Roma

Prima colazione in hotel, poi con la guida si continua la visita della città: il Pantheon, Piazza Navona, Montecitorio, Fontana di Trevi, Quirinale e Piazza di Spagna; pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, visita di Santa Maria degli Angeli, Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano e San Pietro in Vincoli. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Venerdì, 8 settembre -Roma-Assisi
 

Prima colazione in hotel, poi partenza alla volta di Assisi, soste lungo il percorso, arrivo, sistemazione in hotel e pranzo.
Nel pomeriggio, con la guida inizio della visita dei luoghi francescani: la Basilica di Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola e la Cappella del Transito e San Damiano. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Sabato, 9 settembre - Assisi-Verolanuova
Prima colazione prosieguo della visita dei luoghi francescani con la guida: Basilica di San Francesco, Santa Chiara, il Duomo, Eremo delle Carceri.
Pranzo in hotel.
Nel pomeriggio, rientro a Verolanuova con arrivo alle 21.30 circa.

La quota individuale di partecipazione è di L. 1.170.000
Supplemento camera singola L. 200.000

La quota comprende:

- Viaggio A/R in pullman G.T.;
- Sistemazione in ottimi hotel 3/4 stelle;
- Trattamento di pensione completa;
- Bevande ai pasti: 1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale;
- Guida come da programma;
- Escursioni come da programma;
- Assicurazione Europe Assistance;
- Organizzazione tecnica dell’Aliantour.

La quota non comprende:

- Ingressi;
- Extra personali;
- Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “comprende”.

N.B. La tessera del pellegrino per il Giubileo che serve per vari servizi: autobus, metro, telefono, assicurazione infortuni e servizio medico costa L. 65.000 ma è ancora da definire per quanto riguarda i rapporti con il comune di Roma in merito al trasporto dei gruppi.

Per le iscrizioni bisogna rivolgersi alle “Calzature Geroldi” tel. 030931129 versando un acconto di L. 270.000 entro il 31 gennaio 2000.


Avvento / Natale / Epifania

28 novembre 1999 - 6 gennaio 2000

C’è un invito: con l’angelo della vita e della fede

Il fanciullo è invitato a partire per un viaggio. Uno zaino da riempire che rende possibile il viaggio e le tappe indicate con il passaggio nelle varie porte.
“Prova a pensare quando il papà carica il portabagagli dell’auto e la mamma arriva con gli ultimi pacchi e tu saltelli per la gioia perchè desideri di andare in vacanza..”.
Nella proposta però ci deve essere il desiderio di qualcosa di più grande, per avanzare fino al traguardo e raggiungere la maturità nella vocazione battesimale.
La prima porta è la porta della vita: è concretamente per il fanciullo l’esperienza che ha incontrato nella mamma che l’ha custodito nel suo seno e lo ha portato alla luce. Qui il fanciullo è invitato a scoprire l’amore del Padre nello Spirito creatore che si rivela nella nascita alla vita.
La seconda è la porta della fede: è l’ingresso nella Chiesa come comunità che educa e conduce oltre la famiglia: già nel battesimo questo passaggio è evidente. Qui si rivela in Gesù salvatore che dona una vita nuova, Gesù si presenta come la porta, la via, la verità, la vita. Nel Giubileo l’immagine della porta viene certamente da Gesù come autentico rivelatore del Padre e per questo unico salvatore.

“Apritemi le porte della giustizia”.
C’è una porta aperta
per entrare e ripartire.
Il Giubileo è una occasione
che il Signore e la Chiesa
ci offrono perchè tu rinnovi
la tua vita e dia la tua
testimonianza di fede.

“Apritemi le porte della giustizia”.
Recitate queste parole,
il tocco del martello sulla Porta
Santa farà sentire più forte la
richiesta del Santo Padre, nella
notte del Natale 1999. È il vero
inizio del Giubileo del 2000.
Il Papa attraverserà per primo
la Porta Santa, ne bacerà gli
stipiti ed entrerà nella basilica
di san Pietro per compiere la
sua professione di fede.

“Apritemi le porte della giustizia”.
Queste parole del salmo 118
sono la domanda di chi è
arrivato davanti al tempio e qui
vuole entrare:
a lui viene risposto:
“Questa è la porta
che conduce al Signore:
vi entrino coloro
che Lui ha salvati!”.
Questo ingresso richiede la
purificazione del cuore e
l’impegno per una vita
coerente e santa.
“La porta santa del Giubileo del
2000 dovrà essere
simbolicamente più grande
delle precedenti, perchè
l’umanità, giunta a quel
traguardo, si lascerà alle spalle
non soltanto un secolo, ma un
millennio....”
(TMA 33).


Il mistero dell’incarnazione

Il Giubileo è un invito straordinario a comprendere il mistero dell’incarnazione: ricordati che Dio ti ama perchè 2000 anni fa il Padre che è nei cieli ha mandato nel mondo il suo Figlio e Gesù si è fatto uomo nello Spirito.
Ricordati che ogni persona è chiamata a riflettere che Dio è Amore. L’amore ti conduce a Lui e alla serenità con te stesso. L’Anno santo è l’anno della rinascita spirituale, l’anno dell’incontro personale con Cristo, l’anno dell’amore di Dio e del prossimo.
Si legge nella scelta pastorale: “Il Giubileo del 2000 non è una festa sociale e folcloristica per celebrare il passaggio dal secondo al terzo millennio, in maniera analoga a quella in cui la gente festeggia il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Siamo di fronte ad un evento di grazia, nel quale la fede del popolo di Dio, intende celebrare “i duemila anni della nascita di Cristo” (TMA 15). È chiaro quindi, che “Il Giubileo dell’anno 2000 vuole essere una grande preghiera di lode e di ringraziamento soprattutto per il dono dell’Incarnazione del Figlio di Dio e della Redenzione da lui operata” (TMA 32).


ANNO DOMINI
di don Giovanni

Riprendono anche nella nostra zona gli incontri mensili di preghiera del secondo martedì del mese, come nelle altre zone pastorali.

Per la nostra si tratterà del secondo (in dicembre, in marzo il terzo) giovedì, risultando questo giorno quello più adatto alle esigenze dei vari oratori della zona.

Il primo di questi incontri ha già avuto luogo; infatti, a sottolineare l’importanza di questi appuntamenti, ha voluto essere il Vescovo ad avviarli in forma ufficiale e solenne in Cattedrale, con i giovani, per questa volta provenienti da tutta la Diocesi; in tale occasione egli ha affidato agli animatori e predicatori il compito di guidare gli incontri e ai giovani il mandato di parteciparvi per compiervi un cammino costante di ascolto, riflessione e dialogo personale e comunitario con il Signore.

Eravamo davvero in tanti. È stato bello vedere tanti giovani in silenzio, davanti all’Eucarestia o approfittare della presenza di numerosi sacerdoti per accostarsi alla Riconciliazione sacramentale o intrattenere un dialogo spirituale - esistenziale.

La stessa cosa sarà possibile quando questi incontri avranno  luogo in zona, nella casa della Carità a Verolavecchia. C’eravamo anche noi della zona di Verola, da molte delle parrocchie che la compongono.

Ai giovani di buona volontà, anche coloro che non partecipano alla catechesi del giovedì, l’invito a partecipare con fedeltà e puntualità; a tutti gli altri la richiesta di accompagnare questo cammino con la preghiera allo Spirito del Signore.

Giubileo
Is 61, 1-9 / Salmo 118 (117) / Lc 1, 39-56
MARTEDI 9
NOVEMBRE 1999
In Cattedrale
con il Vescovo

Pellegrinaggio
Dt 16, 13-17 / Salmo 122 (121) / Lc 9, 51-62
16 DICEMBRE 1999

Porta
Gn 28, 10-22 / Salmo 24 (23) / Gv 10, 1-18
13 GENNAIO 2000

Indulgenza
Es 34, 5-9 / Salmo 86 (85) / Gv 8, 1-10
10 FEBBRAIO 2000

Purificazione
della memoria
Ger 3, 19-4,4 / Salmo 90 (89) / Lc 15, 11-32
16 MARZO 2000

Carità
1Re 17, 7-16 / Salmo 103 (102) / Lc 16, 19-31
13 APRILE 2000

Memoria dei
Martiri
Ap 7, 9-17 / Salmo 17 (16) / Gv 15, 18-16, 4
11 MAGGIO 2000


S. LUCIA ‘99
UN DONO IN DONO

Ai genitori e agli educatori

MARTA
come un pezzo di cielo

Progetto educativo in San Salvador

Per conoscere la situazione.
Il contesto metropolitano

La capitale è San Salvador, una città scossa spesso da violenti terremoti. Sorge in una valle lunga che si stende tra due alte colline: il Vulcano e il Cerro San Jacinto, che somigliano quasi a due alberi cui è collegata la città a forma di amaca.
Alcuni fattori quali le recenti guerre (con le sue violenze nelle campagne), i frequenti terremoti, la trasformazione dell’agricoltura e il conseguente svuotamento delle campagne, hanno allargato le periferie della città. Sono state così urbanizzate le zone agricole adiacenti alla città, e si sono formate delle vere e proprie baraccopoli, dette champas, con tutte le conseguenze che queste comportano: miseria, violenza, droga, sviluppo della prostituzione, nascita di alcune bande giovanili e altri fenomeni di grave emarginazione.
La guerra soprattutto ha devastato le esistenze di molti bambini, costringendoli all’analfabetismo, a vivere da soli, con la strada come unico luogo di crescita, di educazione, di sostentamento, soprattutto come luogo d’incontro con la droga e la micro-criminalità. La situazione delle bambine e delle adolescenti, come si può intuire, è particolarmente drammatica: molte hanno già uno o più figli e spesso sono oggetto di ogni tipo di violenza.
Un fenomeno in forte espansione è rappresentato dalle maras giovanili, bande dove i ragazzi vivono della piccola criminalità, vere scuole e luogo di reclutamento della delinquenza ma per molti anche luogo di protezione, di amicizia, come mai hanno avuto prima. Nella capitale San Salvador, dove questa situazione è particolarmente acuta, operano - con scarse risorse disponibili - la Chiesa, le associazioni di volontariato e le organizzazioni non governative.
È davvero senza limiti il contesto generale di povertà: la disoccupazione ha raggiunto livelli vertiginosi, le condizioni abitative ed igienico-sanitarie sono addirittura spaventose.
Si è creata una grossa frattura in seno alla città: i ricchi vivono nelle zone alte della città, in quartieri abitati solo da loro; nelle zone periferiche di recente urbanizzazione sorgono invece le abitazioni più povere. Esistono quartieri popolati da 20 mila persone formati da baracche di 20-30 metri quadrati! In ciascuna baracca vivono 8-10 persone. Nello stesso tempo, a pochi metri da questi concentramenti, vivono i ricchi con case, automobili e stili di vita di tipo nordamericano! L’estrema ricchezza e l’estrema povertà convivono “gomito a gomito” e soprattutto i ragazzi denunciano le enormi disuguaglianze.
Il progetto nasce nel Barrio San Jacinto, un quartiere della periferia sud orientale della città sotto il Cerro San Jacinto. È stata la zona più colpita dal terremoto del 1986 e dalla repressione militare e la popolano circa 25.000 abitanti. All’inizio c’era solo una chiesa parrocchiale incompiuta. Da lì è nato il progetto riassunto dalle parole:
Suscitare speranza e vita in un popolo.
Non quindi una iniziativa volta a sanare necessità materiali, ma piuttosto un progetto per educare le persone, per formarle culturalmente e socialmente, per sviluppare l’arte di ispirare un popolo a creare una nuova città, una nuova storia.
Gradualmente il progetto si è concretizzato. È stato scritto e diffuso in 4 libri:
- Il sogno (1990-1991)
- Dentro de los confines de la San Roque (1992-1993)
- Dalla fondazione della città alla formazione dei costruttori (1993-1994).
- Hasta la medula de los huesos (fino al midollo delle ossa) (1994-1995).
Dato che è impossibile sintetizzare la storia di questo lungo percorso, eccone le linee essenziali:
• È stata individuata l’area di intervento suddividendo la zona in cinque settori.
• In ogni settore sono state costruite ampie sale multiuso proponendo incontri, destinati a donne e uomini adulti del territorio.
• Si sono definite insieme le leggi del territorio e della “città futura”.
 Attualmente le leggi sono 7:
 1. Che nessun bambino muoia nei primi anni di vita
 2. Che tutti possano andare a scuola fino a 18 anni
 3. Che nessuna giovane resti incinta prima dei 20 anni, se non lo desidera
 4. Che nessuna donna muoia di tumore al collo dell’utero
 5. Che nessun malato e nessun anziano si senta abbandonato o rifiutato
 6. Che il territorio non si deteriori più e non continui ad essere un immondezzaio
 7. Che a tutti possiamo offrire le possibilità di adorare il Padre in spirito e verità
• È nato infine il progetto “Il Giardino dei bambini”. Marta, la protagonista della nostra “Operazione Santa Lucia ‘99” rappresenta simbolicamente il bisogno di far crescere l’umanità. Nella condizione di Marta è raffigurata la condizione del popolo salvadoregno. Il sogno di un mondo rinnovato e felice si concretizza nella nostra responsabilità a far crescere, educare ed accompagnare nella speranza ogni bambino. Fin dall’antichità è scritto che “la responsabilità verso un bambino costituisce l’archetipo di ogni responsabilità”.
L’invito rivolto ad ogni educatore è quello di parlare con i ragazzi del problema, aiutandoli a dare spazio e risposta alle attese di Marta, una bambina che raffigura il sogno di un mondo migliore presente in ogni bambino.
L’iniziativa di S. Lucia “un dono in dono” si colloca nella storia di Marta a favore di tutti i bambini salvadoregni toccati da questo progetto.

Per sostenere il progetto
A favore di:
Don Andrea Marini
Parroquia san Roque
Calle San Martin
y Avenida Indiana
Colonia Harrison
BARRIO SAN JACINTO
SAN SALVADOR (EL SALVADOR C.A.)
Telefono 00503-2703070


Progetto Educativo dell’Oratorio: rileggiamolo (2)
di don Giovanni

Continuiamo la rilettura del PEO, a partire da dove l’avevamo interrotta la volta scorsa. Eravamo alla seconda parte, da cui abbiamo iniziato, in concomitanza con la presentazione dei gruppi catechistici; di essa abbiamo riportato per intero il capitolo 1 e alcuni paragrafi del cap. 2. Completiamo con la ripresentazione dei rimanenti paragrafi del medesimo capitolo e di quello successivo.

PROGETTO EDUCATIVO DELL’ORATORIO DI VEROLANUOVA
parte seconda
ITINERARIO FORMATIVO CATECHISTICO

A - LINEE GENERALI

2 - OBIETTIVI DELLA CATECHESI

d - Il conseguimento di questi obiettivi viene realizzato tenendo presenti alcuni aspetti o dimensioni che devono costantemente caratterizzare il cammino di Iniziazione Cristiana.

1) dimensione ecclesiale: la vita cristiana a cui la catechesi educa è autentica se realizzata nella consapevolezza di appartenere ad una comunità, la Chiesa (cfr. RdC 42-43-48).

2) dimensione apostolica-missionaria: il cristiano che riceve il dono della vita nuova in Cristo Gesù, si sente impegnato a renderne partecipi gli altri, testimoniando, attraverso la carità, l’amore che Dio nutre per tutti. Fanciulli, ragazzi e giovani vanno perciò educati ad un vivo senso dell’apostolato tra i coetanei e i compagni di studio, di gioco o di lavoro; devono sentirsi impegnati nel collaborare, secondo le possibilità concrete di ciascuno, all’opera di annuncio del Vangelo ad ogni uomo, missione essenziale della Chiesa (cfr RdC 47.49-51; AG2).

3) dimensione liturgica: la catechesi, in quanto nel suo svolgersi fa costante riferimento alla liturgia, sia per quanto riguarda i Sacramenti, sia per ciò che concerne i periodi e le feste liturgiche, educa alla partecipazione consapevole alle celebrazioni della comunità cristiana (cfr RdC 44-46).

4) dimensione vocazionale: la catechesi, in quanto introduce i soggetti alla vita cristiana, educa alla ricerca del progetto di Dio sulla vita di ciascuno, del posto che ognuno deve occupare nella Chiesa e nella società; insieme all’atteggiamento di ricerca, mira a far nascere in tutti la disponibilità a Dio e al suo progetto, accolto con fiduciosa e gioiosa docilità, quando esso viene scoperto.

e - Dal parlare di Dio deve gradualmente scaturire l’esigenza e la capacità di parlare con Dio: la catechesi, almeno in forma essenziale, ha il compito di educare alla preghiera, personale e comunitaria (V. Parte III, sez. B, par. 2d)
 

3 - NOTE DI METODO

a - Il cammino di Iniziazione Cristiana (catechesi) dev’essere:
-  graduale, perchè adattato alle capacità delle diverse età;
- continuo: non si partecipa al catechismo solo perchè c’è un Sacramento da ricevere; non è il singolo anno catechistico che prepara al Sacramento; è tutto il cammino di catechesi che, in quanto educa alla vita cristiana, rende capaci di accogliere la grazia dei Sacramenti;
- attivo: il gruppo sia continuamente coinvolto nella realizzazione dell’incontro mediante opportune tecniche di animazione; sia offerta ai suoi membri la possibilità di una concreta partecipazione attiva alla vita dell’Oratorio, della Parrocchia e della Chiesa universale (opere di carità, iniziative missionarie, ecc.);
- aperto sulla vita e sulla storia (vedi par. 2, a-b di questa sezione):
 l’annuncio di Cristo deve avvenire anche partendo dai fatti della vita dei ragazzi e dei giovani come pure dagli avvenimenti della cronaca locale, nazionale e mondiale.

b - Nel cammino di catechesi vengono coinvolti i genitori e le famiglie. Con loro si promuovono perciò incontri periodici, o, almeno, occasionali come anche -auspicabilmente- momenti di preghiera e/o celebrativi e di festa (cfr parte 3, sez. A, par. 6).

c - Il rapporto tra catechista e ragazzi dovrebbe continuare, nel limite del possibile, anche al di fuori dell’incontro catechistico, in momenti di amicizia, di gioco, ecc.
 

Mi pare che non servano molti commenti. Queste righe dai contenuti fondamentali sono poste come motivo di riflessione, confronto e verifica.
Non sembri una maniera più o meno elegante per scansare il dovere di scrivere; il fatto è che su temi come la dimensione vocazionale, missionaria e apostolica, liturgica ed ecclesiale della catechesi ci sarebbero tante cose da dire, tante al punto che rischierebbero di diventare troppe. Senza parlare dell’altro aspetto, fondamentalissimo, della catechesi come educazione alla preghiera. Si tratta di cosa tanto determinante nella formazione di un cristiano che l’ambiente che la comunità cristiana si è data per educare alla fede ragazzi e giovani, pur contemplando altre attività, anche più cospicue riguardo al tempo impiegato, porta il nome di Oratorio: luogo di preghiera.

A questo proposito, riporto lo stralcio da un articolo che fu pubblicato su “L’Angelo” di giugno ‘90, quando la riapertura era ormai prossima:
“... Il centro del nuovo Oratorio, però, non saranno i campi da gioco, nè gli spogliatoi, nè il salone, nè la veranda tirata a nuovo e nemmeno il bar. L’Oratorio non sarà nuovo che esteriormente se non avrà un cuore. Già da alcuni mesi ormai, nella stanza destinata a diventare la piccola cappella del nostro Oratorio, è stato murato il tabernacolo che custodirà la presenza reale di Gesù risorto nell’Eucarestia. Quella cappellina, con quella presenza, dovrà essere il cuore vero dell’Oratorio. Se il cuore batte, l’organismo vive; se funziona male, anche il resto tira avanti meno peggio che può. Un cuore nuovo per il nostro Oratorio: ragazzi, giovani e animatori che pregano, che fanno dell’incontro personale con il Signore e dell’amicizia viva con Lui il motivo principale della loro presenza in Oratorio, la sorgente del loro servizio educativo. Se questo spazio tutto speciale non verrà disertato, se il nostro Oratorio avrà un cuore che batte, potrà dirsi davvero nuovo; diversamente, tutto tornerà come al giugno dell’88”.
La cosa almeno in parte si è realizzata. Inoltre sono state varie e intense, già a partire dall’inverno successivo, le esperienze di preghiera prolungata condotte dall’Oratorio in altri ambienti. Qualcuno ha scoperto il bello della preghiera, anche se si sogna che quella cappellina sia ancora più frequentata.


Dal Consiglio dell’Oratorio
di don Giovanni

Ci pare opportuno presentare la composizione del Consiglio dell’Oratorio, eletto in gran parte nello scorso settembre, e, per quanto concerne gli eletti del Circolo, a metà ottobre. Offriamo anche un sunto degli argomenti dibattuti in questi ultimi 2 mesi.
Presidente di diritto: Corrini Don Luigi
Membri di diritto: Goffi Don Giampaolo, Gritti Don Giovanni, Maestroni Sr. Emiliana
Membri eletti o nominati dal Prevosto: Bonetti Mauro, Cervati Giacomo Mario, Cervati Simone Fabiano, Cocchetti Francesco, Dottorini Bruno, Gennari Maruska, Geroldi Giovanni, Minini Annamaria, Mombelli Enrico, Nervi Iris, Pinelli Luigi Andrea, Rossi Attilio, Rossi Alberto, Rossini Serenella, Stella Claudio, Tomasoni GianMaria, Vigna Ercolina.

A queste persone, che ringraziamo per aver accettato questo impegno, ci si può rivolgere per presentare rimostranze e/o lanciare idee e offrire suggerimenti. Alle sedute del Consiglio è possibile presenziare anche da parte dei non eletti, ma solo come uditori.

Consiglio di ottobre, seduta del 27-10
1 - Distribuzione degli incarichi statutari (vedi Prog. Educ. dell’Orat., pag. XXXIV): vengono nominati gli addetti all’amministrazione (Rossini Serenella e Bruno Dottorini) e alla segreteria (Giacomo Cervati per le convocazioni; Annamaria Minini, Claudio Stella, Alberto Rossi per la stesura dei verbali di riunione).
Vengono inoltre nominati i componenti della commissione incaricata di seguire l’attività del bar: i due amministratori, Mauro Bonetti, Enrico Mombelli, Giacomo Cervati.
2 - Si valuta la proposta di avere in Oratorio le riproduzioni delle immagini dei due Beati verolesi.
3 - Si torna a discutere della necessità di adeguare l’impianto di aspirazione fumi nei bar. Il problema dovrà essere risolto entro fine novembre.
4 - Varie spicciole: calciobalilla, installazione di un telefono a schede, corrimano di accompagnamento allo scivolo della cantina, possibilità o meno di commercializzare i prodotti del Commercio Equo e Solidale nel bar, funzionamento tv nel bar, per l’ennesima volta, il problema - da riportare nel Consiglio degli Affari Economici della Parrocchia - della copertura del porticato, soprattutto nella parte che concerne gli spogliatoi.
5 - Necessità di un parziale rinnovo dell’arredamento delle aule, attraverso la sistemazione di quelli già esistenti. Al fine di evitare che, una volta rinnovati, detti tavoli non vengano nuovamente danneggiati dal continuo trasbordo da un piano all’altro, si deve dare completa attuazione a quanto deciso, e parzialmente realizzato, già anni or sono: avere un numero adeguato di tavoli “da battaglia”, utilizzabili per tutte le attività, in modo che l’arredamento delle aule non esca più dalle medesime. Se ne ricaverà una quindicina utilizzando i coperchi attualmente danneggiati, che verranno sostituiti. La spesa di ricambio, in futuro altrimenti necessaria, sarebbe notevole.
6 - Mostra dei quadri e mostra del libro; sistemazione convettori di riscaldamento degli ambienti.

Consiglio di novembre, seduta del 17-11
1 - Presentazione di un sommario bilancio generale.
2 - Relazione sui problemi pratici emersi nel precedente Consiglio da parte delle persone che si erano incaricate delle rispettive questioni.
3 - Iniziative del Gruppo di Animazione
4 - Orari del bar durante la prossima Missione al Popolo


A proposito di “Tappe e Appuntamenti” previsti dal Calendario Parrocchiale delle celebrazioni del Cammino di Iniziazione Cristiana, a parziale rettifica di quanto erroneamente pubblicato a pag. 59 de “L’Angelo” di novembre, si precisa che, rimanendo fissi gli appuntamenti descritti fino al n° 6, sono invece previsti al:
7) Celebrazione della Messa di Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare:
Domenica 28 maggio 2000, ore 11
8) Celebrazione della Cresima per i ragazzi di 3a media:
Domenica 11 giugno 2000, ore 11, solennità di Pentecoste


l’angolo dell’educatore

da “Noi genitori e figli” (30 maggio 1999)

TV, la menzogna da svelare
di Rossana Sisti

Nei programmi televisivi riservati agli adolescenti la normalità non esiste mai. Da una parte c’è la perfezione, dall’altra l’emergenza. Adesso una ricerca di Alberto Pellai svela l’inganno: “La tivù pensa agli affari e non si preoccupa della crescita dei ragazzi. È indispensabile che loro per primi ne siano consapevoli”.

Con la Tv hanno un amore di lunga data in corso. L’Età 15, 17, 20 anni, poco lettori, tanto spettatori, altrettanto navigatori. Adolescenti. Naturale evoluzione di quei bambini televisivi venuti su a suon di cartoni e merendine, fruttoli e bim bum bam. L’Istituto di ricerca Iard li ha definiti consumatori “consumati”. Nel senso di scafati. Disinvolti nello zapping: un telefim, un pezzo di documentario e un po’ di talk show, una partita, un cartone animato, un altro pezzo di varietà. Padroni del telecomando, sanno mixare frammenti provenienti da programmi di ogni tipo. Dicono di apprezzare Superquark e la Tv che informa, ma se all’ora di cena danno Friends o I Robinson, in famiglia non c’è verso di vedere un Tg. Non si perdono Star Trek, ma neppure il Commissario Rex e come i nonni vanno matti per un Medico in famiglia. La Tv li diverte, li intrattiene, li rilassa; è compagna di ore di solitudine, il sottofondo di quelle di studio. Una cosa è certa, per dirla con Alberto Pellai - medico e ricercatore dell’Istituto di medicina preventiva dell’Università di Milano - “La Teen generation è ormai una Tv generation o meglio una video-generation. Della Tv non possono nè vogliono fare a meno”.
Dopo aver indagato per anni il mondo televisivo dei bambini, Alberto Pellai ha ora varcato i confini della teen generation, cercando di capire qual è la tele che i ragazzi amano e quanto l’amore sia corrisposto: come la Tv li rappresenta, a chi li “vende”. Ne è uscita una ricerca, intitolata appunto “Teen television”, - pubblicata dall’editore Franco Angeli che mette a fuoco questa terra di tutti  e nessuno, comunque luogo di sottile e persuasiva socializzazione, che passa attraverso programmi di bassa qualità. Perchè va detto che loro, gli adolescenti, con un piede ancora ben piantato nell’infanzia e l’altro che fatica a radicarsi nell’età adulta, rappresentano soprattutto un bel target, più che appetibile. Vedono tutto e tutto molto tranquillamente, spesso al riparo dei veti adulti o dei controlli preventivi che i genitori in genere riservano ai più piccoli.
“La Tv - spiega Pellai - non dà molta scelta ai ragazzi. Da un lato si è specializzata per i bambini, dall’altro si è adultizzata. E il risultato è che gli adolescenti, senza programmi seriamente su misura, pescano un po’ qua e un po’ là. Eppure non si può non tenere conto che si tratta di un pubblico particolare, che ha gusti tutti suoi, ma fluttuanti. La Tv che dobbiamo offrirgli  deve tenere conto di questo continuo evolvere, mutare, divenire. Non è un caso che l’unica Tv giovane di successo, Mtv, Music Television, risponda proprio a queste caratteristiche. Solo musica e video di costante novità, velocità, colore. Dinamismo. Peccato che Mtv non vada oltre la proposta ludica. È una bella scatola vuota. Anche se con i contenuti non si va meglio. Un programma come Amici ad esempio, ha perso una buona occasione. Ma anche qui si è preferito spingere sul drammatico, scatenare il vortice della drammaticità, portare gli adulti in studio... per ragioni di audience. D’altra parte la Tv non conosce sfumature: la normalità in video non esiste.
Un ragazzo che cresce non si vede nè riconosce se non tra due estremi, bellissimo e perfetto o sbagliato e tutto rotto. Una menzogna che va svelata ai ragazzi. Pensare di cambiare la Tv è come credere che le importi la crescita delle persone: assurdo. Più ragionevole è invece insegnare ai ragazzi i meccanismi e gli obiettivi del “sistema”. E cioè che la Tv è un colossale affare, che occorre imparare ad usarla senza farsi usare.


Informagiovani

SCUOLA MEDIA: E POI?...
Anche quest’anno, l’Informagiovani ha proposto alla Scuola Media un percorso di orientamento per gli alunni delle classi terze, alle prese con quella che si può forse definire la loro “prima grande scelta”.
Tale iniziativa va ad affiancarsi all’attività di orientamento che gli stessi insegnanti realizzano nella classi dal mese di ottobre al mese di gennaio di ogni anno.
Un incontro assembleare rivolto ai genitori, tenutosi martedì 16 novembre, a cura della dott.ssa Marzia Poli, psicologa, ha dato il via all’iniziativa.
Successivamente hanno avuto luogo tre incontri di due ore, classe per classe, relativi alle seguenti tematiche:
• Conosci te stesso: obiettivo di tale incontro è far emergere l’importanza di conoscersi per orientarsi nella scelta;
• Presentazione delle opportunità formative: illustrazione dei vari ordini e dei diversi indirizzi in cui è suddivisa la scuola superiore;
• Presentazione del mondo del lavoro: settori primario, secondario, terziario e quaternario (terziario avanzato), i contratti di apprendistato e formazione lavoro, le professioni ed i relativi percorsi di studio;
• Presentazione dell’Informagiovani: incontro realizzato presso l’Informagiovani comunale volto a presentare il servizio e ciò che offre, ed a verificare , attraverso giochi, quali esiti hanno avuto nei ragazzi i tre precedenti incontri.
Considerato il fatto che non solo i ragazzi di terza media hanno bisogno di un aiuto in ambito di orientamento, ma che anche i giovani frequentanti la classe quinta superiore ed i giovani in generale necessitano di una mano, l’Informagiovani ha proposto alle classi quinte dell’istituto Tecnico Commerciale “Primo Mazzolari” un incontro sul tema “Le Professioni in ambito amministrativo aziendale”. Tali incontri, tenuti da un professionista dell’orientamento, sono stati realizzati mercoledì 10  e giovedì 11 novembre scorso presso l’I.T.C. Mazzolari.
L’Informagiovani ti augura un felice Natale, e...
un consiglio..
nell’acquisto dei tuoi regali, ricordati della solidarietà!
Puoi fare regali che contribuiscono a dare una mano a chi sta peggio di te. Non chiudiamo gli occhi, le opportunità sono moltissime.

BUON NATALE E FELICE ANNO
a.z.


le nostre rubriche

Verola missionaria a cura del Gruppo Volontari delle Missioni “Conoscerci”

Da un orfanotrofio del paese più povero del mondo all’adozione, tramite il “Centro aiuti per l’Etiopia”

Addis Abeba,          “Pàpa, pàpa” implora il bambino dai riccioli neri e dagli occhi color notte, che ti si aggrappa ai calzoni e ti abbraccia come fossi la sua àncora di salvezza. “Pàpa, pàpa” dice la più grandicella accarezzandoti la mano e rimirando la pelle così stranamente chiara rispetto alla sua.
La sorte, la disponibilità di una famiglia italiana e l’infaticabile attività del “Centro aiuti per l’Etiopia” (Casa madre ad Albo di Mergozzo in provincia di Verbania, ma solide radici operative anche nel Bresciano) presto compiranno il miracolo: dare genitori, genitori italiani a questi bambini che vivono da alcuni mesi nel “Centro Madonna della vita” in Addis Abeba e nei cui occhi leggi ancora la tristezza dei mesi, a volte degli anni, trascorsi negli orfanotrofi statali d’Etiopia.
In un Paese in cui la natalità è altissima, morire giovani è all’ordine del giorno. Lasciare dei figli orfani a popolare l’altopiano e le strade di Addis Abeba è cosa di tutti i giorni. Ecco allora che gli Istituti statali si gonfiano di piccoli ospiti. Eppure essi sono fortunati: gli altri finiscono direttamente sulle polverose strade della capitale a vivere di espedienti.
I bambini lindi e puliti che ti si aggrappano alle gambe e ti invocano come “Pàpa” nel “Centro Madonna della vita” hanno davanti a sè invece un destino diverso. Molti di loro (sono ormai 115) sono già venuti a vivere a Brescia. Molti altri ci verranno. E la catena umana che farà di questi piccoli Etiopi dei perfetti Italiani, dei perfetti Bresciani, ha l’aria di rafforzarsi ogni giorno che passa”.
Così diceva il giornalista e aveva ragione.

Alessandra Rossini, verolese, domiciliata a Brescia, dopo aver avviato l’adozione a distanza di una bimba etiope (con venticinquemila lire mensili è possibile attenuare la sofferenza e combattere la precarietà della vita di un essere umano garantendogli due pasti giornalieri  e l’assistenza medica indispensabile), ha voluto personalmente rendersi conto della realtà di questo Centro ed ha visitato con il marito il villaggio “Madonna della vita”.
Dice Alessandra: “Vidi nei loro lettini due fratellini gemelli. Mi dissero che la mamma era morta a poche settimane dal parto. Mi guardavano e nei loro occhi lessi un’immensa fama di affetto. Non ebbi alcuna esitazione e, d’accordo con mio marito, avviai le pratiche di adozione giuridica. Posso affermare con certezza che, da allora, i tempi si sono rivelati abbastanza brevi. Superate le trafile burocratiche con l’aiuto di Hailu, il procuratore del Centro aiuti nella capitale, abbiamo potuto portare a Brescia in pochi mesi Andrea e Francesca. Dopo un anno di permanenza con noi, il Tribunale li ha ufficialmente dichiarati nostri figli”.

Alessandra Rossini è docente di Lingua Italiana presso l’Università degli Studi di Dakar, in Senegal, e prevede di vivere i prossimi due anni in Africa con il marito e i due figli.
Dice: “Sono così felice; vorrei che altre famiglie seguissero il percorso da noi scelto e provassero la nostra stessa gioia di genitori effettivi”.
Gruppo “Conoscerci”

Ai due splendidi gemellini etiopi di tre anni, Francesca e Andrea (nella foto), che con nonna Luigina e nonno Achille fanno parte anche della nostra comunità, dedico volentieri questa piccola poesia, con l’augurio di una sana e promettente crescita.
Ai genitori, Alessandra Rossini e Luigi Carimando, che, a fatti e non a parole, hanno saputo offrire un esempio schietto e altamente qualificato di generosità e di altruismo, i più vivi complimenti, uniti all’auspicio che possano in futuro cogliere grandi, meritate soddisfazione.
Rosetta Mor
 

Oltre ogni arcobaleno

Mano nera
e mano bianca
congiunte:
ellisse che chiude
all’estremo confine
spazi
di pregiudizio.

Pelli diverse
per un sentire
simile, inalterabile
nel tempo,
protetto
dallo stesso
vibrare dell’anima.

Sotto l’opacità
e il buio crudo
della pelle,
il sangue batte
la lucentezza
della vita.

E tu, fratello,
sei vita,
oltre ogni arcobaleno
di colori,
all’apparenza spenti.


Solidarietà: capire, dare, ricevere
di Renato Kizito Sesana

Nel gennaio di quest’anno, nel corso della Giornata Mondiale per la Pace, papa Giovanni Paolo II ha lanciato un nuovo appello per “un progresso globale nella solidarietà”. Il Papa ha dato un nuovo significato al termine “solidarietà, che cosa implica in un mondo oggi tanto più diviso che in passato?
L’anno scorso la ricchezza prodotta dall’economia mondiale è stata di 6 volte superiore rispetto al 1950, doppia rispetto al 1975. Dovremmo forse dedurne che lo standard di vita della popolazione mondiale sia migliorato? No, risponde categoricamente un rapporto diffuso nel settembre scorso dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP). E il motivo non è che nel frattempo anche la popolazione mondiale è aumentata, sebbene in percentuale di molto inferiore a quella della ricchezza; la ragione principale è che la ricchezza viene sempre più prodotta e consumata da una minoranza. Il 20% della popolazione mondiale possiede l’86% della ricchezza ed all’80% della popolazione rimane il 14%. Oltre un miliardo di persone non è in grado di soddisfare i bisogni più elementari, come, ad esempio, avere cibo a sufficienza.
Nel suo messaggio per la Giornata della pace, papa Giovanni Paolo II, dopo aver illustrato come la negazione dei diritti umani fondamentali sia un grave ostacolo alla costruzione della pace, fa seguire un lungo paragrafo intitolato “Progresso globale nella solidarietà”, dove afferma: “È urgente l’esigenza di sviluppare una nuova ottica di progresso globale nella solidarietà, in modo da permettere a chiunque di realizzare il proprio potenziale sviluppo. È necessario uno sforzo immediato ed energico per garantire che il più alto numero possibile di nazioni sia in grado di liberarsi da questa situazione intollerabile”.
Solidarietà è un termine sempre più usato da predicatori e operatori sociali. Suona bene, deriva dalla stessa radice di solido. Quando si parla di una nazione o di una società che pratica la solidarietà, pensiamo a un corpo dove le persone sono responsabili l’una dell’altra, e anche alla forza, perchè l’unione sviluppa la forza. Ma la solidarietà non è la soluzione che può essere imposta. Implica la libera partecipazione, deve scaturire dal cuore delle persone e (...) può essere sviluppata solo con una scelta personale e un processo educativo. (...)
Per non correre il rischio di redigere un lungo elenco di buoni pensieri e nobili intenzioni, cerchiamo di esprimere la solidarietà con il comportamento e atti che siano concreti e pratici.
Imparare e a vedere. Per la maggior parte del giorno, i nostri occhi sono aperti ma non vediamo veramente che cosa ci circonda. Ad esempio non prestiamo attenzione a cose che vediamo spesso o abitualmente. La banda di bambini di strada accanto alla fermata dell’autobus, il cassiere del centro commerciale o i troppo frequenti mucchi di immondizia disseminati in tutta la città. Potremmo persino aver preso consapevolmente la decisione di non parlare o coinvolgerci con i rifugiati o gli sfollati che sono venuti a stabilirsi non lontano da noi.
Imparare a vedere significa guardare tutte le persone e gli eventi che ci circondano con la volontà di capire. Vogliamo essere una parte attiva e consapevole della società che ci circonda, non solo a livello episodico e superficiale. Vogliamo capire le cause degli eventi sociali importanti, come le migliaia di rifugiati che vivono in Kenya, i turisti che vengono a trovarci e le conseguenze del loro comportamento, l’animosità nei confronti di certe classi della popolazione. Vedere significa voler conoscere le motivazioni degli altri attori sociali. Con empatia, che significa apertura alla comprensione, ma senza rinunciare al nostro giudizio critico, valutando i fatti e le persone in base alle nostre convinzioni e valori. Il mondo è uno ma è composto da popolazioni, istituzioni, nazioni diverse con collegamenti e rapporti che non sono sempre molto chiari. Per poter capire devo tenere gli occhi aperti e fare uno sforzo positivo. Questo è il primo passo, perchè la solidarietà può basarsi solo sui fatti, eventi concreti, non sull’immaginazione. Il secondo passo è Imparare a Dare. Una volta conquistata un’idea più chiara della società, posso decidere cos’altro posso offrire per sviluppare la solidarietà con gli altri. Potrebbe trattarsi di tempo, denaro, professionalità, affetto, persino della vita. Qualsiasi cosa decida di dare, devo offrirla nel modo giusto. In effetti la scelta del modo giusto è altrettanto importante di quanto viene offerto. Un modo di dare che inchiodi l’altro nella posizione di eterno beneficiario è insostenibile e inutile perchè, alla fine, dopo il mio dono, non avrò cambiato niente. Il mio dare deve sempre offrire all’altro la possibilità di diventare indipendente, anche se in un futuro lontano. Un buon educatore, che si tratti di un allenatore di calcio o di un educatore politico vuole che il suo allievo sia migliore, capace di essere autonomo ed eventualmente insegnare ad altri. Ed è qui che molti falliscono: i genitori che non sviluppano nei loro figli il senso di responsabilità, gli insegnanti che non hanno fiducia nel potenziale dei loro allievi, il donatore che dà solo quanto basta a rendere dipendente il beneficiario, che non avrà mai la forza di crescere per conto proprio, il leader che non è affidabile, finanziariamente o altrimenti, verso la sua gente. Un giorno questi genitori, insegnanti, donatori, leader si lamenteranno di essere stati abbandonati dalle persone che hanno aiutato, ma l’errore è loro.
Poi arriva il passo più difficile: Imparare a ricevere. Vera solidarietà significa accettare che esistono settori dove devo essere disposto ad accogliere l’aiuto degli altri. Siamo tutti membri pari della società e nessuno può essere superiore alla possibilità di ricevere dagli altri. I proverbi africani offrono molti esempi della stupidità delle persone che credono di sapere tutto e di non avere bisogno di nessuna istruzione o consiglio, che si mettono poi nei guai, diventando lo zimbello del villaggio. Invece, nel ricevere con gratitudine dagli altri qualsiasi contributo possano offrire, noi riconosciamo la nostra umanità e il fatto che non siamo superiori, in modo significativo, a nessun altro. Nell’ultimo esempio dovrei essere in grado di capire che quando offro diventa vero e genuino solo quando sono in grado di ricevere con spirito di semplicità quanto gli altri hanno da offrirmi. Solo se i miei atti di solidarietà seguono queste fasi, aiutano la società intorno a me a muoversi verso la vera solidarietà. Un’analisi rispettosa della situazione, una attenta ricerca dei mezzi adeguati, in modo che gli altri si trovino con me su basi paritarie e possano finalmente dare il loro contributo, sono prassi essenziali. Altrimenti avremo una “solidarietà” che lo è solo di nome, perchè in realtà soppesa l’altro gravato dal pesante fardello della dipendenza emotiva, organizzativa o finanziaria.
Questo è valido anche per la richiesta della cancellazione del debito dei paesi poveri. Se viene fatta nel modo sbagliato, la cancellazione del debito può trasformarsi in un dono graziosamente concesso dall’alto. Non deve essere così, deve essere una decisione comune presa da partner paritari per il vantaggio comune. Solidarietà significa rispetto della dignità dell’altro. Di più, significa mettere in grado l’altro di dimostrare il proprio valore. Significa spezzare lo stereotipo che rende l’altro, l’handicappato, il rivale, il luo, l’arabo, l’indiano, il pagano, il reietto e scoprire che è solo un altro essere umano.
Da quest’ottica capiamo che essere poveri economicamente non è la forma di povertà peggiore. La povertà veramente ignobile è quella di una persona che sceglie di non partecipare, di non contribuire alla vita della sua comunità secondo le proprie possibilità. Forse in questo mondo i più poveri sono quelle 250 curiose persone che,   secondo le statistiche dell’UNDP, detengono oltre il 4% della ricchezza mondiale. Come gruppo possiedono abbastanza da offrire accesso ai servizi sociali di base: sanità, istruzione e cibo, alla popolazione di tutto il mondo. Ma hanno deciso di non farlo.
Le mie notti sarebbero insonni se io fossi uno di loro.
Da “Amici dei lebbrosi” n. 7


Piccola storia de (20)

I CONCILI ECUMENICI di Rino Bonera

Dopo aver pubblicato, dal gennaio 1998 fino allo scorso novembre, la “piccola storia dei Concili Ecumenici”, ritengo opportuno fare sintesi degli stessi nel prospetto che segue. Si avrà, così, una panoramica completa delle vicissitudini della Chiesa attraverso la storia degli stessi Concili nei quali furono trattate e definite le questioni spettanti alla fede, alla morale ed alla disciplina.
 

 N. Località Data Papa che principali argomenti trattati
    lo convocò
 

 1 Nicea 1 20.5 - 25.7.325 Silvestro I Condannò la dottrina di Ario, definì la consustanzialità del Verbo col Padre, compilò il Credo, istituì il celibato ecclesiastico.

 2 Costantinopoli I maggio-luglio 381 S. Damaso Condannò Macedonio, definì che lo Spirito santo è Dio come il Padre e il Figlio.

 3 Efeso 21.6.430-17.7.431 S. Celestino Condannò Nestorio, attribuì alla Vergine Maria il titolo di “Madre di Dio”.

 4 Calcedonia 8.10-1.11.451 S. Leone Magno Confermò che in Cristo vi sono la natura umana e quella divina.

 5 Costantinopoli II 5.5-2.6.553 Vigilio Riconfermò la condanna dei nestoriani che negavano a Maria l’attributo di “Madre di Dio”.

 6 Costantinopoli III 7.11.680-16.9.681 S. Agatone Condannò il monotelismo che affermava essere in Cristo la sola volontà divina.

 7 Nicea II 24.9-23.10.787 Adriano I Stabilì la legittimità del culto delle immagini.

 8 Costantinopoli IV 5.10.869-28.2.870 Adriano II Compose lo scisma di Fozio e mise in particolare rilievo il primato del Papa.

 9 Laterano I 18.3-6.4.1123 Callisto II Stabilì che l’investitura dei vescovi era riservata al Papa, condannò la simonia (mercato delle cose spirituali) e il concubinato ecclesiastico.

 10 Laterano II Aprile 1139 Innocenzo II Condannò lo scisma dell’antipapa Anacleto II e gli errori di Arnaldo da Brescia.

 11 Laterano III 5 - 22.3.1179 Alessandro III Condannò i càtari e gli albigesi e stabilì la validità dell’elezione del Papa con i due terzi dei voti.

 12 Laterano IV 11-30.11.1215 Innocenzo III Stabilì il principio della transustanziazione nell’Eucaristia e l’obbligo della confessione annuale e della comunione pasquale.

 13 Lione I 28.6-17.7.1245 Innocenzo IV Condannò e depose l’imperatore Federico II come usurpatore dei beni e oppressore della libertà della Chiesa.

 14 Lione II 7.5-17.7.1274 Gregorio X Stabilì il regolamento per il conclave, sancì la temporanea unione con la Chiesa greca e migliorò la disciplina ecclesiastica.

 15 Vienne (Francia) 16.10.1311-6.5.1312 Clemente V Soppresse l’Ordine dei Templari, condannò gli errori dei beguardi e delle beghine e quelli del teologo P. Olieu. Venne discusso il problema della povertà dei francescani e fu emanata la normativa per il controllo ecclesiastico sui luoghi pii e gli ospedali.

 16 Costanza 5.11.1414-22.4.1418 Giovanni XXIII Pose termine allo scisma d’Occidente e promulgò il decreto circa la supremazia del Papa.

 17 Basilea-Ferrara 23.7.1431-6.8.1445 Eugenio IV Realizzò per breve tempo, l’unione coi Greci; rimase sul tappeto la questione della superiorità del Papa sul Concilio.

 18 Laterano V 10.5.1512-16.3.1517 Giulio II Confermò l’immortalità dell’anima e condannò il Concilio ribelle di Pisa.
    Leone X
 19 Trento 13.12.1545-3.12.1565 Paolo III Condannò Lutero, Zwinglio e Calvino; trattò delle questioni dogmatiche e della riforma della disciplina ecclesiastica. Proclamò che Sacra Scrittura e Tradizione sono le fonti della Rivelazione Divina; emanò decreti vari.

 20 Vaticano I 8.12.1869 Pio IX Definì la dottrina sulla fede e la rivelazione e il primato dell’infallibilità del Papa quando sentenzia “ex cathedra” in materia di fede e di morale.

 21 Vaticano II 1.12.1962-8.12.1965 Giovanni XXIII Promulgò costituzioni, decreti e dichiarazioni per aggiornare la presenza della Chiesa di fronte alla società e alla cultura contemporenee
    Paolo VI


VEROLA SPORT

attività     risultati      commenti

Risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:

CALCIO

Terza Categoria - Girone A
 8a giorn. (07.11): Mairano - Verolese 2 - 4
 9a giorn. (14.11): Verolese - Torbole 0 - 2
 10a giorn. (21.11): Cignano - Verolese N. D.
11a giorn. (28.11): Verolese - Cologne 0 - 0

Allievi - Girone B
 7a giorn. (07.11): Verolese - Orceana 0 - 2
 8a giorn. (14.11): Verolese - Castelcovati 2 - 4
 9a giorn. (21.11): Verolese: riposo
 10a giorn. (28.11): Verolese - Orzinuovi C 1 - 4

Giovanissimi - Girone H
 6a giorn. (06.11): Verolese - N. S. Paolo 0 - 3
 7a giorn. (13.11): Orzinuovi C - Verolese 2 - 1
 8a giorn. (20.11): Verolese - Quinzanese 1 - 5
 9a giorn. (27.11): Urago - Verolese 3 - 0

Esordienti - Girone H
 6a giorn. (06.11): Pontevichese - Verolese 0 - 2
 7a giorn. (13.11): Verolese - Villaclarense 2 - 3
 8a giorn. (20.11): Verolese: riposo
 9a giorn. (27.11): Verolese - Verolavecchia 3 - 0

Queste le posizioni delle varie squadre nelle rispettive Classifiche Generali:

Terza Categoria: 10° posto con 9 punti
Allievi: 11° posto con 4 punti
Giovanissimi: 10° posto con 4 punti
Esordienti: 5° posto con 12 punti

BASKET

Juniores maschile - Girone C
Verolese - Poncarale N. D.
Cagi - Verolese 79 - 91
Verolese - Flero 82 - 81

Cadetti maschile - Girone C
Verolese - Travagliato 88 - 71
Orzinuovi - Verolese 70 - 100

VOLLEY

2a Divisione femminile - Girone B
Borgo S. G. - Verolese 3 - 2
Manerbio - Verolese 1 - 3

3a Divisione femminile - Girone C
Ghedi - Verolese 3 - 2
Verolese - E. Faber 0 - 3

Ragazze - Girone G
Verolese - Ghedi 3 - 0
Remedello - Verolese 3 - 0
Verolese - Juvolley 0 - 3


varie - cronaca

Arte & cultura

Le poesie di Rosetta

La poesia, composta nel 1998 in versi endecasillabi abbinati a settenari, è stata premiata nella 3a Edizione del Concorso “Andrea da Pontedera” (maggio 1999) ed è risultata finalista nel Premio Letterario Nazionale “Alessandro Manzoni 1999”. Pubblicata anche sul libro “Le ore del silenzio”, vuol essere un caldo auspicio di pace e di serenità per tutti i lettori, nell’atmosfera misteriosa ed impareggiabile del santo Natale.

Natale

Sulla cima dei pini luci d’oro
apre la sera in filamenti accesi
oltre la siepe, nel giardino accanto.
E nel mio cuore pace.

Entra il Natale con il suo planare
docile e misterioso
nell’anima in attesa e nelle case
a rinnovare l’ala d’un mistero.

Una musica e un canto
si perdono nell’aria d’innocenza
con sorriso stellato.
 
Rosetta Mor, recentemente, ha vinto, tra molti altri, i seguenti premi:

1) VINCITRICE SUPERPREMIO “TERZO MILLENNIO” conferito dal Centro Europeo di Cultura “Passaporto” per il Premio Letterario Internazionale “Anno Santo del Duemila - Roma, 31 ottobre 1999;
2) VINCITRICE 1° PREMIO, diploma di merito, medaglia d’oro e ceramica con la lirica “Alla piccola Margot” nella XXVI Ed. del Premio Letterario Internazionale dedicato all’infanzia “C’era una volta” - Deruta, 10 dicembre 1999;
3) VINCITRICE 1° PREMIO con la poesia in lingua francese “Grandes chaleurs” nella XV Edizione del Concorso Letterario Internazionale e Multimediale di poesia “NOSSIDE 1999” - Reggio Calabria, 11/12/1999.

Congratulazioni da parte di tutti i lettori.


Sull’onda delle pagine di un bel libro, ecco un affettuoso intimo ideale dialogo tra padre e figlio.
Tutto avviene nell’animo dell’autore del testo che segue chiamandole, assai modestamente, “divagazioni”.
Ma tanto di più c’è in esse: l’atmosfera di una famiglia dove i valori veri hanno salde radici, le riflessioni della piena maturità, una mano sicura costantemente tesa a quella del figlio Francesco per trasmettergli tutto il calore di un cuore sensibile, un desiderio di totale generosa offerta per raggiungere quella salvezza che soltanto nel mare dell’amore è possibile trovare e, da esso, attingere.

Se lo Strone porta al mare

Divagazioni su: “Oceano mare” (romanzo di Alessandro Baricco - Rizzoli 1995 pagg. 51-52)

“Perchè nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi”. (pag. 51)

Forse tu non sai Francesco che, al mio paese, c’è un fiume. Si chiama Strone.
Per il suo percorso breve, non è preso in considerazione nemmeno dalle carte geografiche (1/250.000).
Stando a quello che leggo, per Baricco ci sono più mari che ci aspettano o, forse, ogni uomo ha il suo mare.
L’importante, il “sarebbe bello”, è trovare il fiume.

È lo Strone capace di portarti al mare?

Se osservo il suo percorso, capisco che non ha avuto una vita facile.
Ha dovuto sudare ogni metro, scendendo a compromessi più che con l’uomo, con la terra e gli alberi.
Anche il nostro scorrere, mi stai dicendo?.

“Perchè nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi. E qualcuno - un padre, un amore, qualcuno - capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume...” (pag. 51-52)

Oggi mi domando pensando a te Francesco, se ricordo la mano di tuo nonno nella mia.
Una sera mi chiese di uscire con lui.
Era fine settembre e camminammo lungo il viale che porta alla stazione.
Mi comprò il gelato e mi disse che non avevo superato gli esami di riparazione.
Ricordo il suo braccio sulla mia spalla e la sua mano che avvicinava il mio fianco al suo.
È difficile ritornare a scuola, vedere i tuoi amici entrare in un’aula e tu in un’altra.

Ti dicevo dello Strone.
Un disattento potrebbe attraversare il paese senza accorgersi del fiume.
Solo oggi mi rendo conto che il fiume passa basso e il mio paese è costruito su una terrazza naturale.

“Basterebbe la fantasia di qualcuno - un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuol parlare. Strada clemente, e bella. Una strada da qui al mare” (pag. 52)

Poco dopo essere uscito dall’abitato e prima di unirsi all’Oglio, lo Strone vive il suo momento di mistero.
Se penso all’emozione che allora provavo seguendo i saliscendi dei sentieri, credo proprio che alle Vincellate, lo Strone ha creato la purezza (e  il suo rimpianto).
Io ero impegnato a non perdere l’equilibrio. Pedalavo sulla spinta del timore e dell’attrazione di quel luogo così diverso, non manipolato.

Oggi mi domando, pensando a te Francesco, se ricordo anche la mano di un amore.
Era proprio la mia mano - nell’oscurità del cinema - che cercava - forse era il primo gesto di coraggio - una mano femminile.
Era un contatto lieve, delicato.
Allora mi sembrava che, tra tutte le mani, quella mi avrebbe portato al fiume, verso l’oceano mare.

“Basterebbe la fantasia di qualcuno - un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada....” (pag. 52)

Vedi Francesco la necessità di creare, inventare, la strada.
Non c’è una strada bell’e fatta.
E forse, la strada di ognuno di noi, deve esserci indicata.

Tu mi chiedi: “Che senso ha allora parlare di autonomia, responsabilità, libertà?”
“E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dalla corrente, si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare. Farsi ferire, anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente, umano”. (pag. 52)

Quando vedo i ragazzi - io ragazzo, tu ragazzo - lottare per un’ora in più la notte e non accorgersi dei milioni di uomini senza libertà, credo proprio che autonomia, responsabilità e libertà siano solo alla fine della strada, alla fine del fiume.
La libertà è nell’oceano mare?

“E qualcuno - un padre, un amore, qualcuno - capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume...” (pag. 51-52)

Non dimenticare Francesco che, quel qualcuno capace di prenderci per mano, non toglie niente alla nostra solitudine di viaggiatori.
A noi piace poco accostare autonomia, libertà, responsabilità alla solitudine.
E se questa fosse la condizione?
Alle Vincellate mi sentivo immerso in questa solitudine.
“in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuol parlare” (pag. 52)
Capisci anche il perchè della mia attrazione e del mio timore.
Si alternavano il fascino e la paura.

Mi chiedi se, alla mia età, ho raggiunto il mare o, almeno, se ho trovato il fiume. Pensando a te, sulle righe di “Oceano mare” e sulla nostalgia del mio fiume ignorato dalle carte geografiche, credo proprio che, dove l’autore scrive “qualcuno” intenda un figlio.

“Perchè nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi. E qualcuno - un padre, un amore
un figlio -
capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume...
Una strada da qui al mare”.

Ti piace poco quest’ultimo qualcuno?
Se osservi con attenzione, nelle difficoltà non distingui la mano di chi chiede dalla mano di chi offre.
Le mani si serrano.
Il pericolo dell’uno diventa il pericolo dell’altro; la salvezza dell’uno quella dell’altro.

E qualcuno.
Un compagno dotato di infinita fantasia e di incommensurabile pazienza, in grado di assecondare e la nostra precipitazione e la nostra apatia, di volta in volta,
figlio, padre,
di volta in volta,
amore
“capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume..;” (pag. 51-52).

L’autore, ben conosciuto, desidera mantenere l’incognito. Rispettiamo volentieri la sua volontà.


Nel salone dell’Oratorio sono allestite

LA FIERA DEL LIBRO

LA MOSTRA DI QUADRI

Orari di apertura dell’Oratorio

In occasione delle festività natalizie, saranno aperti

LA PESCA DI BENEFICENZA A FAVORE DELL’ORATORIO E IL PRESEPE

Dal 2 (mattino) al 4 (sera) gennaio 2000, viene riproposta, per il 5° anno, l’esperienza degli esercizi spirituali per gli adolescenti e i giovani della nostra Zona pastorale.

Questa volta sperimentiamo una nuova sede: Fantecolo, nella casa delle suore fondate dal nostro concittadino, il beato Arcangelo Tadini.

Per ulteriori informazioni, contattare l’Oratorio.


Servizio Sanitario di Continuità Assistenziale
(prefestivo, festivo e notturno)

Gli interventi del Medico di Continuità Assistenziale si effettuano:
dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00
e tutte le notti dalle ore 20.00 alle 8.00

Chiamando il 118 solo nei casi di effettiva URGENZA.

Non verranno effettuate attività ambulatoriali ordinarie e visite domiciliari non urgenti.
 

GRUPPO VEROLESE VOLONTARI DEL SOCCORSO
Via Gramsci, 4 - Verolanuova (Bs)
Tel. 030 9361662

SERVIZI con AUTOAMBULANZE

Per ogni EMERGENZA comporre il 118 (Centrale Operativa di Brescia)

Per richiedere una PRENOTAZIONE di trasporto con Autoambulanza di persone non autosufficienti, comporre il
tel. 030 9361662
nei seguenti orari:
Dal lunedì al Venerdì: dalle 8,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00
ed initerrottamente dalle 8,00 del Sabato alle 7,00 del Lunedì

Associazione iscritta all’Albo Regionale del Volontariato della Regione Lombardia dal 27.6.1994 con D.P.G.R. n. 61230


CARABINIERI - PRONTO INTERVENTO: tel. 112

Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell’Azienda S.L. 19

Dicembre 1999

5 S. Paolo - Alfianello

12 Verolanuova (Comunale) - Bagnolo Mella (dr. Ingardi)

19 Quinzano d’O. - Leno (dr. Bravi)
 
26 Verolavecchia - Orzinuovi (Coniolo)
 
gennaio 2000

2 Verolanuova (dr. Colosini) - Cigole  

9 Manerbio (dr. Parati) - Bagnolo Mella (dr. Donini)

16 S. Gervasio - Leno (Castelletto)


Pensi di aver PROBLEMI CON LE DROGHE? Forse possiamo aiutarti
Contatta: NARCOTICI ANONIMI - TEL. 030 9937210
Narcotici anonimi è un’associazione di tossicodipendenti in recupero che si incontrano regolarmente per aiutarsi a rimanere puliti. Non costa niente appartenere alla nostra fratellanza. Sei un membro quando decidi di esserlo.
“Che nessun tossicodipendente debba morire senza avere avuto l’opportunità di trovare un nuovo modo di vivere”.


CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO

Facciamo presente che il club di cui sopra è in attività ogni martedì dalle ore 19 alle 20,30 presso il palazzo comunale, in una delle aule delle ex scuole elementari (alla sinistra dello scalone che porta agli uffici).
Come è noto esso è al servizio di tutte le famiglie che abbiano membri vittime dell’alcol.
I componenti del club si prestano per aiutare tutti coloro che sfortunatamente sono cascati nel vizio.
Invitiamo pertanto tutte le famiglie interessate a partecipare alle nostre riunioni.
Per eventuali informazioni rivolgersi a:
VENTURINI GIUSEPPE tel. 030 931019 - BONETTI GUIDO tel. 030 932245.


Per i collaboratori de «L’Angelo di Verola»

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 17 dicembre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE


Per i più piccoli

In Biblioteca
Due amici sono seduti a un tavolo, in biblioteca.
Uno dei due dice:
- Sai, io mi divoro un libro ogni mezzora!
- Beh - risponde il secondo - a me ci vuole un po’ di più: ho la dentiera.

Pistaa!
- Lo sai che metà dei romani va in automobile?
- E l’altra meta?
- Cerca di non andarci sotto!

A tavola
Il grissino chiede al panino:
- Hai freddo?
- No, sono imbottito!

Colmo
- Qual è il colmo per un elettricista?
- Avere qualche kilowatt di troppo!


Relax...iamoci un po’ (a cura di errebi)

Il pensiero...

“La follia è molto rara negli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola”.
(Nietzsche, Di là dal bene e dal male)

...e il proverbio del mese:

“La fürtüna l’è come l’osèl èn gabia:
se tè la làsset scapà tè la ciàpet pö”.
(La fortuna è come un uccello in gabbia:
se la lasci scappare non la prendi più).

Il Santo del mese

S. Nicola (protettore degli artigiani) - 6 dicembre - lunedì
Santo popolarissimo e leggendario.
Nato nell’attuale Turchia, all’inizio del IV secolo fu designato vescovo di Mira.
Circondato di fama di grande taumaturgo, il suo culto si diffuse in tutta Europa.
La tradizione nordica lo ha abbinato al benevolo ruolo di Babbo Natale.

La “Risposta”

Da che deriva il detto “Menare per il naso”?

Far credere a qualcuno quello che si vuole, prendere in giro.
L’espressione deriva dall’abitudine dei domatori girovaghi di mettere al   naso dell’orso addomesticato un anello, nel quale s’infila la corda che serve a guidare la bestia.
Si dice lo stesso anche in francese: Mener quelqu’un par le nez. Il modo di dire era già usato dai Greci e dai Latini.

La pigrizia in gioventù porta dolore nella vecchiaia
(Antico proverbio cinese)


Quel Natale un po’ cupo

È di nuovo Natale ed il nuovo millennio sta per arrivare, ma in tutto questo c’è una sofferenza grande nel mio cuore. Manca la voglia di festeggiarlo, di scambiarsi gli auguri; manca il desiderio di farsi regali, di addobbare e costruire alberi natalizi e presepi.
L’entusiasmo va sempre più indebolendosi!
Come vivremo la magnifica sera di Natale, ed apprezzeremo la stupenda tavola imbandita per l’occasione, quando sulla seggiola mancherà lui, “mio padre”?
Non ci sarà la battuta, il sorriso, la sua grande voglia di vivere che trasmetteva in quei momenti a noi, accaldati, in parte a quel caminetto che non sembrava mai volersi spegnere!
Speriamo che anche lui da lassù possa festeggiare il Natale, magari anche con un sorriso rivolto a noi con viso tenero e affettuoso come quello che gli avrebbe voluto regalare la sua nipotina.
Valerio C.

Questa riflessione la dedico a tutti coloro che hanno perso un loro caro perchè in queste festività così importanti come il Natale, non si abbandonino al pianto, ma rivolgano un sorriso e una preghiera al loro amato.

AVIS

Avviso importante ai soci donatori
Chiamata alla donazione di sangue

Dal prossimo mese di gennaio, la nostra sezione di Verolanuova provvederà direttamente alla chiamata dei soci per la donazione di sangue, contrariamente a quanto avveniva in passato che i nominativi dei soci chiamati per la donazione ci venivano inviati dal Centro trasfusionale di Manerbio.

Perchè questo radicale cambiamento?
In primo luogo per razionalizzare al meglio le donazioni; alcuni donatori venivano chiamati regolarmente, altri con intervalli molto lunghi fra una donazione e l’altra (molti di voi, con piena ragione, si sono lamentati di questa carenza).
Un altro motivo importante che ci ha portato a questa decisione, non poco impegnativa, è di evitare che i donatori chiamati non si presentino alla donazione per svariati e validi motivi; essendo noi dell’Avis di Verolanuova a contattare direttamente il donatore conosceremo in tempo reale la disponibilità dello stesso.

Cosa cambia per il donatore?
Per quanto concerne l’avviso di chiamata verrà presumibilmente fatto tramite telefonata, pochi giorni prima della donazione, in questo modo avremo immediatamente una conferma o meno della disponibilità; sarà importante ricordarsi che bisognerà comunicare all’Avis di Verolanuova eventuali presunte sospensioni per interventi o malattie nonchè viaggi all’estero e quant’altro porti ad una sospensione temporanea della donazione.

Avremo bisogno di un periodo di rodaggio, essendo un nuovo compito che dobbiamo affrontare, ciò non toglie che ci impegneremo perchè vi siano meno disagi possibili.
Chiediamo anche la Vostra collaborazione perchè ciò vada a buon fine, comunicandoci eventuali problemi che potrebbero sorgere e consigliandoci per risolverli.
Vi chiediamo anche di comunicarci tempestivamente eventuali cambi di indirizzo o di recapito telefonico.

Una informativa più dettagliata verrà consegnata ad ogni socio donatore.

Cogliamo l’occasione per porgere auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutta la popolazione di Verolanuova

Il Presidente
Vigna Battista

AVIS-DAY

Domenica 19 dicembre 1999

Il Consiglio Direttivo dell’AVIS Comunale invita i propri Soci nella Sede, in via Castello 6, per lo scambio degli auguri di Natale.
Per l’occasione sarà offerto un rinfresco per ringraziarvi della vostra adesione all’Associazione.

Saranno benvenuti anche i familiari, gli amici e tutta la popolazione.

Un simpatico omaggio verrà consegnato ai soci.
La sede rimarrà aperta dalle ore 09,30 alle 18.00.


Radiobasilica Verolanuova
(91.2 Mhz)

Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche
dalla Basilica di San Lorenzo in Verolanuova

SANTE MESSE:
Feriali: 7.00 - 9.00 - 18.00
Festive: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

NOTIZIARI
Nazionali: 6 - 10 - 11 - 12 - 13 - 20 - 22
Locali: 7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 - 20.30
Notiziari Radio Vaticana: 8 - 12 - 19 - 21 - 23.30

Oltre ai consueti programmi vi segnaliamo:
Ogni giorno
ore 7.30
APRO GLI OCCHI E TI PENSO
Tre salmi, una lettura, un canto e un pensiero per cominciare bene la giornata
a cura di Don Paolo
 

Da Lunedì 6 Dicembre 1999
inizia una nuova trasmissione:
CALEIDOSCOPIO
Le Lenti Colorate
Rassegna stampa, fatti del giorno, notizie da Verola e dintorni
commentati ed approfonditi da
Mirella Raneri
Ogni mattina, dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.30 alle 10.00
abbiamo un obiettivo: guardare insieme gli eventi della vita locale
per capire noi stessi e la realtà che ci circonda
 

Ogni Sabato
ore 9.30
QUI FILA TUTTO LISCIO
con Daria Cremaschini

ore 10.15
LE CANZONI DEL CUORE
a cura Daria Cremaschini

ore 14.00
TIME OUT
con don Paolo Goffi e Marilisa Labinelli

14.30
SLOW HAND
Jazz, blues, funky, fusion
a cura di Alessandro Sala

Ogni Domenica
ore 10.20
ACCORRETE NUMEROSI
a cura di Sergio Ferrari

ore 12.00
RADIOGIORNALE VEROLESE
a cura di Tiziano Cervati

ore 12.30
TAVOLA GRANDE
con Daria Cremaschini e Marco Barbieri

ore 13.30
SCALA MERCALLI
con Giacomo Cervati, Alberto Rossi e Luca Vigna

PROGRAMMI SPECIALI DI DICEMBRE

Domenica 12 alle ore 12.30
telefonando al 030 932464 parlerete
IN DIRETTA CON SANTA LUCIA

Dal 16 al 24 ogni sera alle 19.30
in diretta
DI CASA IN CASA
Preghiera in famiglia aspettando il Natale

Giovedì 23 alle 20.30
In diretta dal Cinema Vittoria di Verolanuova
CONCERTO DI NATALE 1999
del Complesso Bandistico
“STELLA POLARE”

Venerdì 24, giorno della Vigilia di Natale, a partire dalle ore 21
VERSO LA MEZZANOTTE
Musiche, canti, letture, telefonate, racconti collegamenti con le strade
in attesa della
SANTA MESSA DI MEZZANOTTE

Il 26, giorno di Santo Stefano, alle 12.15
CONCERTO DI NATALE 1999
del Complesso Bandistico
“STELLA POLARE”
(replica)

Il 6 gennaio 2000 alle ore 12.10
NATALE CON IL CORO
“VIROLA ALGHISE”

Radiobasilica augura a tutti un lieto Natale ed un felice, felicissimo 2000


Appello

Come tutti sapete, la nostra radio non ha altre entrate che quelle che provengono dalla parrocchia e la necessità di rinnovare le apparecchiature è sempre più pressante.

Pubblichiamo l’elenco delle necessità più urgenti con la speranza che anche per la radio arrivi... Santa Lucia.

 2 microfoni 400.000 totale 800.000
 1 Lettore Compact Disc 350.000  350.000
 1 Registratore Dat (digitale) 1.200.000  1.200.000
 1 Stampante 1.000.000  1.000.000
 100 CD registrabili per archivio audio 3.500  350.000
  Materiali audio di consumo 400.000  400.000

A questo elenco aggiungiamo che nel corso del mese di Gennaio Radiobasilica dovrà pagare, fra Canoni, Tasse di Concessione, abbonamenti e scadenze varie, la bella somma di L. 4.900.000 (quattromilioninovecentomila)
Ricordiamo che le eventuali donazioni sono interamente deducibili dalla dichiarazione dei redditi fino all’importo di due milioni.
Ancora grazie
 

Last Updates - Ultimi aggiornamenti

Ecco gli ultimi aggiornamenti:
• in “La Parrocchia di San Lorenzo”:
1. Nuova pagina dei numeri e degli indirizzi utili;
2. Nuova pagina degli appuntamenti per i genitori;
3. Nuova pagina del Calendario Liturgico.

E prima del 31 Dicembre 1999 ci saranno altre belle novità che saranno prontamente segnalate nella Home Page e che potrete leggere cliccando su “Ultimi Aggiornamenti”.
Ricordiamo che molte parti del sito, oltre che in italiano, sono in Francese, Inglese, Tedesco ed ora alcune, anche in Portoghese.

Desideriamo ringraziare i 6.400 naviganti che hanno finora contattato il sito della parrocchia ed i 140 che hanno contattato quello fresco fresco del Coro San Lorenzo.
Continuate a contattarci e non dimenticate di votare il sito della parrocchia nei “Top Ten di Profeta” cliccando sull’apposito  pulsante in fondo alla Home Page.

Tutti gli indirizzi sono indicati sul retrocopertina.

Il sito Internet della Parrocchia di San Lorenzo è una iniziativa di Radio Basilica di Verolanuova ed è redatto da Piero Lò, Tiziano Cervati e Mauro Loda.
Anche il sito del coro è una iniziativa di Radio Basilica ed è redatto da Stefano Barbieri.


La situazione finanziaria dei lavori di restauro e di manutenzione dei beni artistici parrocchiali

Poichè i lavori di restauro dei beni artistici parrocchiali continuano senza sosta, è opportuno per doverosa informazione, presentare la situazione attuale dei lavori finiti e in corso di realizzazione, ma soprattutto la situazione finanziaria della Parrocchia alla fine del 1999.

Per chiarezza elenchiamo le opere con i relativi costi e finanziamenti già presentati sull’Angelo del dicembre 1998 precisando che alcuni restauri hanno subìto in corso d’opera sensibili variazioni.
 

1) Restauro del dipinto di Andrea Celesti
“Il Martirio di San Lorenzo” L. 159.000.000 finito
a carico della Soprintendenza L. 139.000.000
a carico della Parrocchia L. 20.000.000

2) Restauro della Cappella dell’Immacolata L. 60.000.000 finito
a carico del Museo Civico di Riva del Garda L. 20.000.000
a carico della Parrocchia L. 40.000.000

3) Restauro della Cappella dell’Angelo Custode L. 56.000.000 finito
finanziato dalla Banca di Credito Cooperativo di Verolavecchia
e dalla Sig.na Elena Spalenza

4) Restauro del dipinto “Il Golgota”
di Ludovico Gallina L. 250.000.000 finito
a carico della Soprintendenza L. 41.750.000
contributo di generosissimo benefattore L. 100.000.000
a carico della Parrocchia L. 108.250.000

5) Restauro dei banchi della Basilica L. 115.000.000 finito
finanziato da generosi sottoscrittori L. 60.000.000
a carico della Parrocchia L. 55.000.000
6) Restauro tetto della Disciplina e messa in sicurezza
dell’arcone lesionato L. 360.000.000
a carico della Regione Lombardia L. 100.000.000
a carico della Parrocchia L. 260.000.000

7) Restauro della macchina delle Quarantore L. 180.000.000
finanziato da un generoso benefattore L. 120.000.000
a carico della Parrocchia L. 60.000.000

8) Restauro preziosi libri sacri L. 40.000.000
a carico della Parrocchia

9) Rifacimento del tetto della Chiesa di San Rocco L. 60.000.000 finito
a carico della Parrocchia

10) Restauro della facciata della Casa Canonica L. 30.000.000 finito
a carico della Parrocchia

11) Restauro della Chiesa di San Donnino L. 350.000.000 finito
finanziato dalla comunità parrocchiale verolese

12) Restauro della Via Crucis di Roberto Galperti L. 12.960.000
a carico del Comune L. 7.560.000
a carico della Parrocchia L. 5.400.000 finito

13) Restauro della Cappella di San Francesco Saverio
finanziato dai Signori Virginio e Loredana Fidanza L.  finito

14) Restauro della Cappella delle Sante L. 81.785.000
contributo della Cassa di Risparmio
della Province Lombarde L. 30.000.000
a carico della Parrocchia L. 51.785.000 finito

15) Restauro della Cappella dei Sacerdoti
al cimitero L. 25.000.000 finito
a carico della Parrocchia

L’importo totale dei lavori di restauro eseguiti o in corso di realizzazione
ammonta quindi a L. 1.779.745.000
già finanziati e pagati L. 1.251.460.000
rimangono da finanziare e pagare: L. 528.285.000

a) Restauro de “Il Golgota” L. 108.250.000
b) Restauro della Cappella dell’Immacolata L.
c) Restauro de “Il Martirio di San Lorenzo” L.
d) restauro tetto della Disciplina L. 230.000.000
e) Restauro dei banchi della Basilica L. 18.240.000
f) Restauro della macchina della Quarantore L. 60.000.000
g) Restauro libri sacri L. 40.000.000
h) Rifacimento tetto San Rocco L. 20.000.000
i) Restauro della facciata della Casa Canonica L.
l) Restauro delle 14 stazioni della Via Crucis L.
m) Restauro Cappella delle Sante L. 51.785.000
n) Restauro Cappella dei Sacerdoti al cimitero L.

per un totale di L. 528.285.000

La messa a norma dell’impianto elettrico e di illuminazione e il nuovo e modernissimo impianto di riscaldamento indispensabile per una corretta conservazione dell’inestimabile patrimonio artistico della nostra Basilica regolarmente approvato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici e dalla Soprintendenza Archeologica sono stati realizzati grazie al finanziamento totale di due munifici benefattori. L’importo da aggiungere a quello dei lavori summenzionati è di L. 500.000.000 circa.
Il Consiglio parrocchiale per gli affari economici fa notare che in presenza di impegni finanziati notevoli le offerte finalizzate al restauro delle opere d’arte hanno avuto un calo sensibile rispetto al 1998 e ricorda che il rendiconto economico dello scorso anno si è chiuso con un disavanzo di L. 58.427.362 (vedi Angelo giugno 1999).
I beni sopraelencati, vincolati ai sensi della legge 1/6/1939 n. 1089 consentono le seguenti detrazioni fiscali:
a) per liberalità di persone fisiche, detrazione d’imposta del 19% della somma erogata ai sensi dell’art. 13 comma 1 lettera H del DPR 917/86 e successive modifiche;
b) per liberalità di soggetti IRPEG (società) stesse modalità di detrazione ai sensi dell’art. 110 bis del DPR 917/86
Gli impegni finanziati come si può vedere sono notevoli; per questo l’Angelo di Verola si appella ancora alla generosità dei verolesi. Sarà possibile versare direttamente a Don Luigi offerte e contributi finalizzati al pagamento dell’opera scelta o accordare prestiti finalizzati.
A tutti i verolesi un grazie grande, grande, grande e tanti auguri di buon Natale e felice Duemila.
p. il Consiglio
per gli affari economici
Prof. Alberto Rossini


ANAGRAFE PARROCCHIALE

Battesimi
38 Labinelli Alessia di Battista e di Rubini Caterina
39 Zani Veronica di Giambattista e di Biaggi Rachele
40 Bertoni Virginia di Paolo e di Masotti Silvia
41 Alessandrini Tommaso di Federico e di Rogato Barbara
42 Staurenghi Leonardo di Fabio e di Ghidoni Elena
43 Ferrari Elisa di Giambattista e di Azzini Monica

Defunti (nessuno)

Matrimoni (nessuno)

Offerte pro restauri
tele e altari della Basilica

Giornata celebrata nel mese di novembre 2.074.000
Inter Club Boys Verola 150.000
N.N. 100.000
Per la Giornata del Ringraziamento 3.106.000
In memoria di Bianca Girelli 200.000
I condomini della Filanda in memoria di Maria Lorella 400.000
Sezione Alpini di Verola 150.000
In memoria di Pini Luigi 100.000
N.N. 200.000
In memoria dei cari defunti 200.000
Dalla Cappella Casa Albergo 280.000
N.N. 115.000

Totale 7.075.000


“L’angelo di Verola”

agli abbonati  agli amici lettori ai verolesi tutti  anche lontani
ai collaboratori in particolare ed alle loro famiglie 
porge Vivissimi Auguri di un Santo Natale e Buon Anno Nuovo


Sito Internet

Nuovo indirizzo : www.verolanuova.com (entro breve tempo anche www.verolanuova.it)
Queste le nuove E-mail, gli indirizzi di posta elettronica:
per la parrocchia:    parrocchia@verolanuova.com
per Radio Basilica:  rbv@verolanuova.com


Angelo di Verola Archivio 1999 Parrocchia di Verolanuova