L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale

Anno XXV n°1 Gennaio 2000

Cop

Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati


Archivio 2000 Angelo di Verola Parrocchia di Verolanuova

"PACE IN TERRA AGLI UOMINI, CHE DIO AMA!"
MESSAGGIO DI SUA SANTITA'
GIOVANNI PAOLO II
PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

1° GENNAIO 2000


SOMMARIO

   3 Lettera aperta ai verolesi (I sacerdoti)
   5 Calendario liturgico
 10 Centri di ascolto
 16 Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
 19 Festa della Beata Paola
 20 Il Papa: pace globale (A. P.)
 22 Giornata per la vita (I vescovi)
 24 L’appello dei vescovi europei
 25 Ogni mese...una preghiera (D. Giovanni)

vita parrocchiale

 26 Tanti auguri
      Oroscopo
 28 “Requiem” di Giuseppe Verdi (M. Conter)
 29 Cara lettrice, ... (E. Antonelli)

dagli oratori

 32 Mese della pace e della vita
 35 La Missione, occasione da non perdere (D. Giovanni)
 36 Missione degli adolescenti
      Missione ai Giovani
      Missione ai fanciulli ed ai ragazzi
39  Informagiovani (a. z.)

le nostre rubriche  

40 Africa: un continente senza pace (Gr. “Conoscerci”)
 42 I Profeti (R. Bonera)
 43 Verola sport (R. Bonera)

varie - cronaca

 45 Sponda dell’Universo (R. Mor)
 47 La logica del risparmio
 50 Ritorno all'università (L. D. B.)
 51 “Betlemme” (D. L. Lussignoli)
 52 Pagina sanitaria
 53 Turni delle farmacie
 54 I Vigili del Fuoco Volontari(F. Quaranta)
 55 Il Coro Virola Alghise
      La Stella Polare in Concerto
 56 Cara Radio... (L. D. B.)
      Radiobasilica trasmette
      Last Updates - Ultimi aggiornamenti
      Relax... iamoci... (errebi)
 60 L’angolo dell’umorismo
 61 L’A.V.I.S. organizza
 62 Abbonati a “L’Angelo”
 65 Anagrafe parrocchiale
 66 Offerte pro opere parrocchiali


la parola del Prevosto

Lettera aperta a tutti i Verolesi

Carissimi,

i vostri fratelli sacerdoti che il vescovo ha inviato a Verolanuova per annunciare la Parola di Dio, per comunicare la grazia di Cristo attraverso i sacramenti e per presiedere, nel servizio, l’impegno a fare della parrocchia una comunità che vive e annuncia nella comunione, si rivolgono a voi, con trepidazione, e vi invitano ad accogliere la Missione, ormai imminente, come dono di Dio.

Talora accadono fatti ed eventi irripetibili destinati ad incidere profondamente nella vita dei singoli e della comunità.

La Missione rientra certamente tra questi avvenimenti.

Noi sacerdoti che ci sentiamo parte viva di Verolanuova, per consuetudine di vita che abbiamo con tutti, cogliamo non pochi disagi che segnano profondamente la nostra parrocchia.

Molte volte si cercano risposte alle attese profonde del cuore là dove non possono venire.
C’è quasi un’ostinazione nel presumere di risolvere tutti i problemi confidando unicamente nell’uomo: ed è frequentemente causa di delusioni.

Abbiamo costruito un mondo meraviglioso, ma ci accorgiamo che non è“a misura d’uomo”, gli manca infatti l’anima: e molti si sentono frustrati, oppressi talora da un senso d’angoscia.

Abbiamo presenti le attese dei giovani, affannati ricercatori del senso della vita, ci sono note le preoccupazioni dei genitori, le difficoltà degli sposi, le sofferenze dei malati e degli anziani.

Vorremmo ripetere a tutti il messaggio che il nostro Papa lanciava appassionatamente all'inizio del suo pontificato: “Aprite, spalancate le porte a Cristo”.

È il grande segreto che permette all’uomo di costruire e maturare se stesso e la comunità.

Cristo non è un peso, non ci diminuisce, non condiziona la libertà.
È lui la Buona Notizia che attendiamo, da lui viene la risposta alle attese di tutti.
Dobbiamo fidarci di Lui se vogliamo vincere le diffidenze che regolano molte volte i nostri rapporti.

È indispensabile superare la paura e il sospetto nei confronti di Cristo per creare le premesse capaci di promuovere una comunità di comunione com’è nei desideri di tutti.

Il Signore non può disattendere la preghiera che da molto tempo, ogni giorno, gli rivolgiamo.
Lui passerà, nella persona dei Missionari, per le vie della parrocchia, entrerà nelle case, parlerà con tutti. Questo avverrà ad una condizione: non dobbiamo essere assenti o disinteressati.

Siamo nell’anno del Giubileo.

La “Porta Santa” che è Cristo Signore è spalancata: varchiamola e mettiamoci in cammino per entrare con gioia nella “terra promessa” della pace interiore ed esteriore fatta di rapporti nuovi con gli altri.

Fratelli verolesi, sappiate cogliere nella Missione “il tempo favorevole”,“non indurite il cuore”, “ascoltate la voce del Signore” che rivolge ai buoni, agli indifferenti, ai lontani. “Lasciatevi riconciliare”.

Ai Padri Missionari che vengono a noi, nel nome del Signore, il nostro ed il vostro “benvenuti”! con la disponibilità più ampia ad accogliere, nello spirito del Giubileo, la grazia della Missione del nuovo millennio.

Con affetto

 i vostri sacerdoti
 don Luigi, don Giovanni,
 don Gianpaolo e don Angelo

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Calendario liturgico dal  9 gennaio al 6 febbraio 2000

gennaio 2000

ORARIO SANTE MESSE

 In Basilica:   Prefestiva :ore 18.00
   Festiva : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
   ore 15.00 Celebrazione Liturgica
   Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00
 S. Rocco:  Festiva : ore 9.00
 S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
 Cappella Casa Albergo:  Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica , ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

9 Domenica Battesimo di Gesù.

Dal Vangelo - “In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”. (Mc. 1,4-9)

 Sante messe con orario festivo
Ore 11.00 S. messa con la celebrazione dei battesimi
Ore 15.00 Celebrazione liturgica
Ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli della 3a elementare in preparazione alla Traditio del Padre Nostro.

15 sabato Nel pomeriggio arrivano in parrocchia i Padri Missionari, le rev.de Suore e i laici per la S. Missione.
Ore 18.00 S. messa prefestiva con la presenza dei Missionari.
Ore 20.30 I Padri Missionari incontrano le persone impegnate in parrocchia per la collaborazione alla buona riuscita della Missione. Sono attesi in particolare modo coloro che ospitano i “Centri di Ascolto”.
16 Domenica II del tempo ordinario

Dal Vangelo - “(Giovanni e Andrea dissero a Gesù): “Maestro, dove abiti?”. Rispose loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. (Gv. 1,38-39).

 Sante messe con orario festivo. Omelia dei missionari.
Ore 9.30 Solenne Traditio (consegna) della preghiera del Signore (Padre Nostro) ai Fanciulli della 3a elementare.
Ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro dei genitori dei fanciulli della 4a e 5a elementare.

Santa Missione

Ore 18.00: APERTURA SOLENNE
Il vescovo Mons. Giulio Sanguineti presiederà la concelebrazione dell’Eucarestia con i Padri Missionari e aprirà la Santa Missione consegnando le lampade per i Centri di Ascolto e il Crocifisso ai Missionari.

PRIMA SETTIMANA
Giorni feriali (da lunedì 17 a sabato 22 gennaio)
Ore 6.30 Incontro di adolescenti e giovani per la preghiera del mattino, all’Oratorio maschile.
Ore 7.30 Incontro dei ragazzi delle medie in Basilica.
Ore 7.50 Incontro dei fanciulli delle elementari in Basilica.
Ore 9.00 S. Messa con omelia dei Missionari.
Ore 10-12 e 15-19 Visita alle famiglie (vedi calendario, qui di seguito).
Ore 20.30 Centri d’ascolto (vedi calendario, a pag. 10).

SECONDA SETTIMANA

23 gennaio - domenica: Giornata della Famiglia. Si ricorda la beata Paola Gambara
Sante messe secondo orario festivo con omelia dei missionari.

Ore 11.00 Santa Messa solenne con rinnovo delle promesse matrimoniali.
Ore 12.15 Pranzo al sacco in Oratorio e festa per tutti (fino alle 15.30 circa).

Giorni feriali (da lunedì 24 a sabato 29 gennaio)

Tutte le mattine

Ore 6.30 Incontro di adolescenti e giovani, all’Oratorio maschile.
Ore 7.30 Incontro dei ragazzi delle medie in Basilica.
Ore 7.50 Incontro dei fanciulli delle elementari in Basilica.
Ore 9.00 S. Messa con omelia dei Missionari.

Ogni giorno

24 gennaio - lunedì: Giornata del VANGELO
Ore 20.30 In Basilica, assemblea dei Centri d’Ascolto:
 Consegna della Parola di Dio.
 (Tutti i rappresentanti dei centri d’ascolto sono invitati a riportare la lampada).

25 gennaio - martedì: Giornata del PADRE MISERICORDIOSO
(I Missionari sono disponibili per ascoltare le confessioni fino alle 10.30 circa).

Ore 20.30 In Basilica, assemblea dei Centri d’Ascolto:
 Consegna del Padre

26 gennaio - mercoledì: Giornata del PROSSIMO
(I Missionari sono disponibili per ascoltare le confessioni fino alle 10.30 circa).
Visita e comunione agli ammalati.
Ore 20.30 In Basilica, assemblea dei Centri d’Ascolto:
 Consegna del Fratello.

27 gennaio - giovedì: Giornata della COMUNITÀ
(I Missionari sono disponibili per ascoltare le confessioni fino alle 10.30 circa).
Visita e comunione agli ammalati.
Ore 20.30 In Basilica, assemblea comunitaria:
 Consegna della Comunità.

28 gennaio - venerdì: Giornata della SOFFERENZA
(I missionari sono disponibili per ascoltare le confessioni fino alle 10.30 circa).
Visita e comunione agli ammalati.
Ore 15.00 Celebrazione del Sacramento dell’Unzione degli infermi, alla Casa di Riposo.
Ore 20.30 Solenne Via Crucis in Basilica, con una breve fiaccolata.

29 gennaio - sabato: Giornata MARIANA
(I Missionari sono disponibili per ascoltare le confessioni fino alle 10.30 circa).
Ore 18.00 Consegna della Madre e canto dell’Akatisthos.

30 gennaio - domenica: Consegna della Missione alla comunità parrocchiale
Ore 7.30-9.30-11.00 Sante Messe con omelia dei missionari.
 Saluto ai missionari.

31 lunedì S. Giovanni Bosco - Protettore dell’Oratorio
 Sante messe con orario feriale

Febbraio

2 mercoledì Presentazione del Signore - Festa.
 Giornata mondiale della vita consacrata.
 Sante messe con orario feriale.
Ore 18.00 S. messa preceduta dalla benedizione delle candele e processione
 La festa della Presentazione vuole fare da ponte fra il Natale e la Pasqua unificandole intorno al tema della luce.

3 giovedì S. Biagio vescovo e martire.
 Sante messe con orario feriale.
 È consuetudine impartire la benedizione della gola. Il rito avrà luogo unicamente al termine della messa.
 È il primo giovedì del mese. Dopo la messa delle ore 9.00 esposizione del Santissimo e adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00.
Ore 20.30 Presso il salone delle rev.de Suore si apre il corso dei fidanzati
4 venerdì Primo del mese: consacrato alla devozione del Sacro Cuore.

6 Domenica V del tempo ordinario

Dal Vangelo - “La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito parlarono a Gesù di lei. Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli”. (Mc 1,30-31).

 Sante messe con orario festivo
 Oggi si celebra la Giornata in difesa della vita
Ore 15.00 Celebrazione liturgica e preghiere a favore della vita
Ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi della 2a media
Ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio femminile, presso le suore, incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di febbraio.
Ore 17.00 Salone dell’Oratorio maschile: incontro con i genitori dei ragazzi della 3a media.

 

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Centri di Ascolto

Primo turno dei Centri d’ascolto
Lunedì 17, martedì 18, mercoledì 19 gennaio ore 20,30
Diaconie interessate:
S. Rocco, S. Donnino, Madonna di Caravaggio,
Ss. Crocifisso, S. Anna

Centro d’ascolto n° 1 - S. Rocco I - presso la famiglia Bodini Luigi, via S. Rocco, 26
via S. Rocco - Cascina S. Orsola, Maestà, - Camerino, S. Giorgio e Gaggia

Centro d’ascolto n° 2 - S. Rocco II - presso la famiglia Migliorati Pietro, vicolo Angusto, 2
via Valfogliata, vicolo Angusto, via Indipendenza, dal n. 1 al n. 13 e dal n. 4 al n. 8
 

Centro d’ascolto n° 3 - S. Rocco III - presso la famiglia Vietina Luigi, via Vittorio Emanuele, 2
via Leopardi, piazza S. Rocco, via Vittorio Emanuele, Via Alfieri

Centro d’ascolto n° 4 - S. Rocco IV - presso la famiglia Bodini Angelo, via Bredadasso, 17
via Bredadasso, via Prevostura, via Indipendenza, dal n. 17 al n. 29 e dal n. 10 al n. 16

Centro d’ascolto n° 5 - S. Rocco V - presso la famiglia Bonzio Roberto, via Indipendenza, 18
via Verga, via Pascoli via Foscolo, via Indipendenza dal n. 33 al n. 35

Centro d’ascolto n° 6 - S. Rocco VI - presso la famiglia Fogazzi Giuseppe, via Indipendenza, 39
via Forno, via Don Manfredi, via Indipendenza dal n. 22 al n. 26 e dal n. 35/a al n. 39

Centro d’ascolto n° 7 - S. Rocco VII - presso la famiglia Merzoni Luciano, via Galilei, 3
via Volta, via Galilei, cascine Aurora, Vigna Vecchia, Pasini, Bianchina

Centro d’ascolto n° 8 - S. Rocco VIII - presso la famiglia Monteverdi Lino, via Manzoni, 8
via Petrarca, via D’Annunzio, via Manzoni, via Monti, via Indipendenza dal n. 28 al n. 38 e dal n.41 al n. 43

Centro d’ascolto n° 9 - S. Donnino I - presso la famiglia Fontana Antonio, Cascina Canove, 49
via Kennedy, dal n. 13 in poi cascine Canove, Lucciola, Pero, Lachini, Vallate Mattina, Mezzogiorno, Sera, S. Martino

Centro d’ascolto n° 10 - S. Donnino II - presso la famiglia Gritti Paolo, via Castellaro, 60
via Donini, via Castellaro dal n. 2 al n. 40 (numeri pari e dispari)

Centro d’ascolto n° 11 - S. Donnino III - presso la famiglia Cervati Giuseppe, via Castellaro, 65
via Castellaro dal n. 41 al n. 80

Centro d’ascolto n° 12 - S. Donnino IV - presso la famiglia Biasio Florio, via Gaggia, 24
via Gaggia, via S. Carlo Borromeo

Centro d’ascolto n° 13 - S. Donnino V - presso la famiglia Tedoldi Battista, via Gaggia, 48
via Bambini, via Filadelfia, via Kennedy,fino a cascina Labinelli compresa

Centro d’ascolto n° 14 Madonna di Caravaggio I - presso la famiglia Anelli Carla Brusinelli, via Giordano Bruno, 19
via Giordano Bruno, via Stadio, viale Italia

Centro d’ascolto n° 15 Madonna di Caravaggio II - presso la famiglia Montani Anna, via Sandri, 13
via Sandri, via Leonini, vicolo Stretto

Centro d’ascolto n° 16 Madonna di Caravaggio III - presso la famiglia Checchi Adriana, via Verdi, 8
via Verdi, via Ponchielli, via Bellini, via Matteotti

Centro d’ascolto n° 17 Madonna di Caravaggio IV - presso la famiglia Stanga Riccardo, via Leoncavallo, 8
via Leoncavallo, via Donizetti via Don Mazzolari, via Don Tadini, via XXV Aprile

Centro d’ascolto n° 18 Madonna di Caravaggio V - presso la famiglia Schilirò Vincenzo, via Puccini, 8
via Puccini via Lenzi via Mascagni, via Rossini

Centro d’ascolto n° 19 - Ss. Crocifisso I - presso la famiglia Vesco Gianni, via Lombardia, 3
via Lombardia, Via Circonvalazzione dal semaforo in poi (verso Bettolino), via Grandi, via Civiltà del Lavoro, via del Commercio, via Don Sturzo, via dell’Artigianato, cascine Pelagalli, Bosco

Centro d’ascolto n° 20 - Ss. Crocifisso II presso la famiglia Molina Claudio, via Circonvallazione, 20
via Rovetta, via Industriale via Circonvallazione dal n. 14 fino al semaf. per la Breda

Centro d’ascolto n° 21 - S. Anna I - presso la famiglia Casa Canonica, via Libertà, 16
via della Libertà, via IV Novembre, via Risorgimento, cascine Pansera, La Verolese, Bellaere Sopra e Sotto, Parolina, Fasoli, Grazia
 

Secondo turno dei Centri d’ascolto
Giovedì 20, venerdì 21 e sabato 22 gennaio ore 20,30
Diaconie interessate:
S. Lorenzo, S. Antonio, S. Cuore

Centro d’ascolto n° 22 - S. Lorenzo I - presso la famiglia Bresciani Giuliana Cantoni, via Semenza, n. 33/e
via Semenza, numeri dispari fino al 33/e

Centro d’ascolto n° 23 - S. Lorenzo II - presso la famiglia Pea Pietro, via Grimani, 10
via Grimani, via Semenza, dispari dal n. 35 e poi, pari dal n. 14 al n. 28

Centro d’ascolto n° 24 - S. Lorenzo III - presso la famiglia Delpedro Laura Pezzoli, via Roma, 26
via Rovetta, numeri pari fino al 24 e dispari fino al 15 via Roma, via Garibaldi

Centro d’ascolto n° 25 - S. Lorenzo IV - presso la famiglia Nervi Daniele, via De Gaspari, 17/b
via De Gaspari, via Cavour, piazza Libertà

Centro d’ascolto n° 26 - S. Lorenzo V - presso la famiglia Cremaschini Luigi, via Zanardelli, 17
viale Marconi, via Zanardelli

Centro d’ascolto n° 27 - S. Lorenzo VI - presso la Comunità delle Suore di Carità (Maria Bambina), via Dante, 37
via Dante via Carducci

Centro d’ascolto n° 28 - S. Lorenzo VII - presso la sede delle Conferenze di S. Vincenzo, Castel Merlino
piazza Malvestiti, via Castello, piazza Alghisio, piazza Paola Gambara

Centro d’ascolto n° 29 - S. Lorenzo VIII - presso la famiglia Sbarra Primo, piazza Donato, 9
via Ricurva, piazza Donato

Centro d’ascolto n° 30 - S. Antonio I - presso la famiglia Fontana Giovanni, via Colombo, 8/a
via Colombo, viale Europa

Centro d’ascolto n° 31 - S. Antonio II - presso la famiglia Venturini Ismaele, via Mazzini, 59
via Mazzini, dal n 27 al n. 59 (pari e dispari) via Biaggi, condominio n. 6 e n. 8

Centro d’ascolto n° 32 - S. Antonio III - presso la famiglia Pinelli Bruno, via Biaggi, 41
via Biaggi, dal n. 11 al n. 41 via Biaggi, condominio nn. 3-5-7-9-10-12

Centro d’ascolto n° 33 - S. Antonio IV - presso la famiglia Bellomi Pietro, via M.L.King, 1
via M. L. King, via Patrioti, condominio n. 11/a-b

Centro d’ascolto n° 34 - S. Antonio V - presso la famiglia Cattina Fausto, via Zanella, 6
via Zanella, via Amendola, nn. 1-3-5-7-9 via Patrioti (eccettuato condominio  n. 11/a-b) Via Brodolini, condominio n. 1-3 via Brodolini, dal n. 2 al n. 18

Centro d’ascolto n° 35 - S. Antonio VI - presso la famiglia Arcari Sergio, via Brodolini, 34
via Amendola, dal n. 11 in poi, via Moro (la parte restante, v. sotto) via Brodolini (la parte restante, v.  sopra)

Centro d’ascolto n° 36 - S. Antonio VII - presso la famiglia Bariselli Sergio, via Mazzini, 13
via Moro, condominio n. 18-20, via Mazzini, dal n. 1 al n. 26 via Cappuccini

Centro d’ascolto n° 37 - S. Cuore I - presso la famiglia Ubiali Germana, via Michelangelo, 7
via Tiepolo, via Michelangelo, via Raffaello, via T. Speri, condominio 15-17

Centro d’ascolto n° 38 - S. Cuore II - presso la famiglia Pari Giuseppe, via Trotti, 12
via Trotti, piazza Celesti, via Maffei, T. Speri nn. 12-14-16-18

Centro d’ascolto n° 39 - S. Cuore III - presso la famiglia Fontana Emanuele, via Cantoni, 7
via Cantoni, via Galperti, via Mondini, via L. da Vinci, via T. Speri, 11

Centro d’ascolto n° 40 - S. Cuore IV - presso la Casa Albergo, via Einaudi, 2
via Einaudi, via Fermi, via B. Croce, via Gramsci, via T. Speri, nn. 1-3-7 via Rovetta, nn. 23-26

Centro d’ascolto n° 41 - S. Cuore V - presso la famiglia Amighetti Pierangelo, via De Amicis, 27
via De Amicis

Centro d’ascolto n° 42 - S. Cuore VI - presso la famiglia Ballarin Piero, via Giotto, 3
via Giotto, via Isola Caprera, via Circonvallazione dal n. 1 al n. 12, via Romanino, via Moretto, via Tiziano Vecellio, via Bersaglio, via T. Speri, nn. 19-21

 

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18-25 gennaio 2000
Settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani

Quest’anno l’ottavario di preghiere troverà la nostra parrocchia impegnata nella Missione. Questo non ci impedirà di unirci a tutti i cristiani nella preghiera e nella riflessione che avrà come tema: “Benedetto sia Dio... che ci ha benedetti in Cristo (Efesini 1,3-14).

Sono passati quasi 2000 anni dalle parole dell’apostolo delle nazioni, san Paolo, quasi 2000 dall’incarnazione di Cristo e adesso che ci troviamo alla fine del secondo millennio, commentiamo nuovamente questo brano. In duemila anni di storia le logiche della morte e dello sfruttamento prevalgono in questo mondo. Guerre, lotte e divisioni fanno parte della nostra vita quotidiana, tanto che oramai non ci impressionano più. Siamo una civiltà in cui la logica ha sostituito la “Parola” senza neanche essere una logica “comune”, ma un’opinione generata da una moltitudine di soggetti che vogliono imporsi come se fosse un’assoluta oggettività. La logica viene utilizzata per la prepotenza della forza e il predominio dell’egoismo. Generazioni di esseri umani sono cresciuti con slogan ideologici e dietro ad ogni ideologia troviamo sempre una totale mancanza di amore. Nella nostra esistenza predomina la logica dello scambio, la regola dell’interesse e della superficiale informazione giornalistica, che nulla hanno a che fare con la verità e con la vita. E nonostante la tentazione della “teologia della morte”, le parole di San Paolo vengono ancora recitate con fede dalle nostre bocche ed ascoltate dai nostri cuori “Benedetto sia Dio, Padre del Signore Gesù Cristo che ci ha benedetti...” perché, cari fratelli e sorelle, la benedizione viene solo da Dio, è solo Lui che benedice. La benedizione “attiva” di Dio produce quell’unità e quella comunione che i cristiani in tutti i tempi hanno solo saputo mettere in crisi, provocando l’inefficacia o la scarsa incidenza della Parola evengelizzatrice, che pure è stata seminata in abbondanza. La benedizione di Dio in Cristo non è solo la testimonianza che Dio ci ha voluto bene, ma l’impegno che ci vuol sempre bene, operativamente e non solo simbolicamente; ed Egli è dentro le nostre storie di chiese divise per orientarle verso il pieno accoglimento del messaggio evangelico e la piena realizzazione del segno dell’unità.

Ma anche quando parliamo di Dio, non parliamo di un Dio astratto, filosofico  o di un Dio creato da noi, ma parliamo di un Dio personale: una Trinità nell’unità e un’unità della Trinità, senza confondere le Persone e senza dividere la sostanza. E malgrado tutto, un Dio così, un Padre, un Figlio ed uno Spirito Santo, che non divide la sostanza e l’energia, ci ha scelti prima di tutti i secoli per essere santi nell’amore di fronte a Lui. Tuttavia siccome l’uomo non poteva divinizzarsi, Cristo, assumendo la nostra natura, senza aver peccato ci ha uniti a Lui, ci ha santificati, ci ha divinizzati, ci ha donato lo Spirito che grida: “Abba Padre”.

Sembra veramente una contraddizione vedere, da una parte, un uomo frammentato in molti soggetti, dall’altra il “Nuovo Adamo” che mostrò sul Monte Tabor la natura umana rivestita di splendore, “rivelando a tutti quello che una volta eravamo e quello che grazie a Lui diventeremo nel secolo futuro, noi che crediamo e che raggiungeremo la pienezza in Lui” (san Gregorio Palamas).

Per questo la trasfigurazione è l’immagine della Chiesa la quale non appartiene a questo mondo. Essa vive nel mondo perché non rimane sul Tabor. Se nelle nostre Chiese prevalgono le logiche mondane, prevale la frammentazione della natura e non la natura trasfigurata di Cristo. Davanti a ciò è necessario intraprendere un cammino di pentimento, un cambiamento di mentalità e di vita. Ma il pentimento, il nostro sì a Dio, all’unione con Lui, deve durare nel tempo, deve essere costante e perenne. Per questo l’unica via di pentimenti è l’ascesi. La lotta continua dell’uomo per superare la frammentazione, la separazione, l’egoismo serve unicamente per incontrare la Parola della vita. Ma questa Parola non è un’informazione, né uno slogan, tanto meno una commozione individuale. È la Parola nella parola e il frutto della lotta per la libertà, per l’unica vera libertà che scioglie l’uomo dal vincolo delle sue passioni dal catastrofico “io voglio”. Ciò significa arrivare a non esigere egoisticamente, ma solo a desiderare quanto vuole Cristo. Questa Parola lo trova solo l’uomo che, con umiltà, serve la vita, l’uomo che rimane estraneo alle logiche della morte, che cerca di portare un po’ di speranza e un po’ di umanità. L’uomo che non ha amore per se stesso, per la sua conoscenza, per la sua etica individuale, l’uomo che rifiuta una falsa virtù e una falsa certezza logica con il pentimento per raggiungere un’esperienza di fede, l’uomo che, morto a questo mondo, rinasce nella grazia. E questa sua lotta non viene da lui, ma dall’incontro con l’Energia increata dello Spirito che deifica l’uomo. “La grazia della deificazione oltrepassa la natura e, per mezzo suo, Dio nella sua integrità viene ad abitare nella totalità dell’essere di colui che è degno. I santi abitano in Dio con tutto il loro essere e nella loro ascensione non ricevono altra ricompensa che Dio stesso. Dio si unisce a loro come l’anima si unisce al corpo, come se fossero le proprie membra e ritiene giusto di dimorare in quel corpo per adozione ipostatica, secondo il dono della grazia del Santo Spirito”. Questa esperienza della divinizzazione, cari fratelli e sorelle, è una realtà che supera il tempo. Ma in confronto alla pienezza del secolo futuro l’attuale realtà della divinizzazione è solo un fidanzamento “perché Cristo verrà nella gloria del Padre, mentre i giusti nella medesima gloria, splenderanno come il sole e saranno luce. I giusti, splendendo, vedranno la luce. Tale sacra e gioiosa visione è percepita solo da un cuore puro ed essa si manifesta ora a coloro che, tramite la preghiera, l’umiltà e la purezza, hanno vissuto una specie di fidanzamento. Nell’eternità essa renderà divini i figli della resurrezione, facendoli vivere assieme e con Colui che dona alla nostra natura gloria e splendore” (san Gregorio Palamas).

Per la Commissione interconfessionale
Giuseppe Chiaretti
Arcivescovo, Segretariato CEI
per l’Ecumenismo e il Dialogo

 

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23 gennaio 2000
Festa della Beata Paola

Quest’anno la coincidenza della “Missione” con la festa della Beata Paola non ci consentirà di celebrare con solennità la nostra Beata. Non possiamo però non fare memoria di questa illustre verolese che a distanza di cinque secoli dalla conclusione della sua evangelica esistenza terrena continua ad essere nel cuore dei Verolesi.
Nata a Verola nel 1463, andò sposa giovanissima, al nobile Costa di non esemplare vita.
Visse eroicamente il matrimonio e dopo la morte del marito dedicò la sua esistenza alla preghiera imponendosi severe penitenze e impegnandosi nell’assistenza amorevole dei poveri e degli abbandonati.
Si spense a Bene Vagienna, in provincia di Cuneo il 24 gennaio 1515.
Della santità della sua vita offre testimonianza il suo confessore in una lettera scritta il 3 febbraio 1515, pochi giorni dopo la morte della Beata.

Dalla lettera del Padre Baldassarre, francescano, al Padre Andrea da Quinzano, suo superiore, per dargli relazione della preziosa morte della sua penitente - Paola Gambara - 3 febbraio 1515:

“Nell’esprimere a Vostra Reverenza il gusto che ho sentito per la dolce conversazione e spirituale compagnia con la molto illustre Signora Paola fu Contessa di Bene, mi commuovo fino alle lacrime.
L’ammirazione che io provo della sua evangelica perfezione m’è cagione di gran rossore...
Vostra Reverenza si rallegri, dunque, e dia gloria a Dio, che gli ha fatto la grazia d’essere stato maestro di una signora che da tutti viene ammirata come il maggior miracolo dei nostri tempi”.

 

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Documenti

L’appello per il terzo millennio nel discorso
che Giovanni Paolo II ha pronunciato il 1° gennaio

Il Papa:
pace globale,
economia
solidale

Rinnovare l’Onu e ripensare lo sviluppo tra gli obiettivi indicati per il 2000

Città del Vaticano - “Pace in Terra agli uomini che Dio ama”: è il messaggio del Papa per la “Giornata mondiale della pace” che, il primo gennaio 2000, ha aperto il Terzo millennio cristiano.
Guardando al XX secolo Giovanni Paolo II elogia quanti, nel lungo periodo, hanno contribuito alla affermazione dei diritti umani, alla sconfitta dei totalitarismi, alla fine del colonialismo, allo sviluppo della democrazia e alla creazione degli organismi internazionali.
Ma, accanto a queste luci, quanta tenebra: orrenda sequela di guerre, conflitti, genocidi, pulizie etniche, profughi, miseria, fame.
“Il secolo XX - dice il Papa - ci lascia in eredità un monito: le guerre sono spesso causa di altre guerre... Con la guerra è l’umanità a perdere”.
Guardando al futuro, al “Terzo millennio”, il Papa afferma che ci sarà pace nella misura in cui il bene comune dell’umanità prevarrà sul bene particolare di una comunità politica, razziale e culturale.
Punto importante del documento, e che susciterà commenti, è che “se falliscono, nei conflitti armati, procedure di negoziazione e mediazione”, allora, come estrema risorsa, autorità riconosciute devono disarmare l’aggressore. Ma - avverte il Papa - “con iniziative circoscritte nel tempo e precise nei loro obiettivi, garantite da un’autorità soprannazionale come l’Onu, che deve essere rinnovata alla luce del diritto internazionale”. Questa è “ingerenza umanitaria”.
Altro monito del Papa: “Si deve far fronte al problema delle armi di piccolo calibro, del loro accumulo, della loro circolazione e uso. E, in guerra, bisogna cessare di prendere i civili a bersaglio e tornare a garantire la loro incolumità”.
Il Papa lancia un monito: “I crimini contro l’umanità non si possono considerare affari interni di una nazione e ai responsabili vanno imputate le azioni criminose. Ecco perché l’istituzione di un “Tribunale speciale internazionale” è un passo importante, dato che - afferma Giovanni Paolo II - i diritti umani non hanno frontiere”.
Accanto ai compiti del nuovo millennio come “rimetter l’uomo e i suoi diritti prima del dato ritenuto assoluto di nazione e stato”, il Papa invita a “ripensare le sviluppo” per rendere i poveri non solo partecipi delle elemosine dei ricchi, ma protagonisti nella vittoria contro la fame, la malnutrizione, il degrado ambientale. Essi debbono essere co-attori nella “partecipazione politica e nella giustizia sociale”.
E, poi, “bisogna riconsiderare l’economia” e la concezione stessa del benessere “perché non sia dominata da una angusta prospettiva utilitaristica, ma sia aperta all’altruismo e alla solidarietà”.
E vanno ripensati i modelli che ispirano le scelte di sviluppo e la cooperazione internazionale, nei termini di una nuova cultura della solidarietà volta a rendere i poveri protagonisti del loro sviluppo.
E servono “soluzioni definitive all’annoso problema del debito internazionale dei Paesi poveri”.
Il Papa afferma che la “pace è un edificio sempre in costruzione”; e si appella   all’azione dei genitori, degli insegnanti, degli uomini e donne del lavoro, dei governanti, dei membri delle organizzazioni internazionali e di quelle non governative, dei credenti tutti e in particolare dei giovani “che hanno la benedizione della vita insieme al dovere di non sprecarla”.
“Pace globale ed economia solidale”: questo l’appello del Papa per il Terzo millennio.

A.P.

 

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Domenica 6 febbraio

Il messaggio dei Vescovi

Giornata per la Vita 2000:
“Ci è stato dato un figlio”

Il 6 febbraio del 2000 si celebrerà in tutta Italia la XXII Giornata per la vita. Ecco il testo integrale del messaggio del consiglio episcopale permanente, dal titolo “Ci è stato dato un figlio”.

1. All’inizio del terzo millennio della nostra storia, il Giubileo cristiano annunzia e celebra la dignità e la bellezza entrate nella vita umana da quando “ci è stato dato un Figlio” (Isaia 9,5), il quale si chiama Gesù. Dio “lo ha dato per tutti noi” (Romani 8,32): coetaneo di ogni uomo e donna e contemporaneo di ogni generazione, è per tutti e per ciascuno il Salvatore che, mentre ci dona la vita divina, rende pienamente umana la nostra esistenza e fa sì che nulla in essa sia inutile o irrecuperabile. Facendosi uomo, il Figlio di Dio “si è unito in certo modo ad ogni uomo”  (Gaudium et spes, 22). Ha scelto di nascere come uno di noi, affinché ogni bimbo che viene al mondo porti, fin dal primo istante in cui è concepito, l’immagine di Lui, il primogenito di tutti (cf. Romani 8,29). A somiglianza di Lui e in unione con Lui, ogni figlio è un immenso dono: per gli sposi che, generandolo, vedono la fecondità del loro amore, per la famiglia e la Chiesa che, accogliendolo, crescono, per la società che lo attende per svilupparsi.

2. Una civiltà che ha paura del generare diventa meno umana; perde il senso di quella identità dell’essere figli che tutti ci accomuna e per la quale uomo è sinonimo di figlio. Questa comune identità nativa si sublima nella rivelazione del Figlio che “ci è stato dato” e si apre in lui alla conoscenza e all’incontro di Colui che, per merito Suo, tutti abbiamo la grazia di chiamare “Padre nostro”. L’offuscarsi del valore di essere genitori è declino della civiltà dell’amore: la caduta dell’amore che genera la vita dissolve anche l’amore che costruisce la democrazia e la pace.

3. Non possiamo ignorare le difficoltà oggettive del contesto socio-economico, culturale e legislativo, che ostacolano o ritardano il formarsi delle famiglie e rendono problematica la procreazione. Le pubbliche istituzioni hanno il dovere di considerare prioritari gli interventi da adottare per rimuovere tali difficoltà. Un popolo civile come quello italiano non può rassegnarsi al triste primato della denatalità, conquistato impedendo o sopprimendo nuove vite; come, d’altra parte, non può né deve accettare che i figli vengano prodotti mediante la tecnica, quasi fossero dei beni di consumo, o che i vecchi infermi vengano eliminati, sia pure dolcemente, quasi fossero prodotti ormai scaduti. Specialmente però occorre ravvivare la mentalità e la cultura dell’amore degli sposi, i quali, facendosi insieme dono della vita ai figli, rendono il loro stesso amore più vero, più sacro, più forte: cioè, più umano.

4. Sulla soglia del nuovo millennio, i cristiani sono chiamati a testimoniare e annunciare, con convinzione e con gioia, questa divina risorsa che Cristo vivo offre agli uomini e alle donne del nostro tempo: l’amore che dà la vita, offrendo la propria “a causa del Vangelo” (Marco 10,29) o suscitando quella dei figli, non per possederli ma per donarli a loro stessi. Accompagnandoli, con affetto sapiente, i genitori li aiutano a fare, anch’essi, della vita ricevuta in dono una risposta al progetto divino seminato nel loro cuore e alle attese della Chiesa e dell’umanità. Perché tutti, genitori e figli, non siamo nessuno, se non diventiamo dono: “l’uomo, il quale sulla terra è la sola creatura che Dio ha voluto per se stessa, non può ritrovarsi pienamente se non attraverso il dono sincero di sè” (Gaudium et spes 24). Mentre pregando, chiediamo al Figlio “che ci è stato dato” di rendere efficace il nostro impegno umano, vorremmo invitare, senza complessi né pretese, a prenderlo in considerazione quanti hanno a cuore il futuro della nostra civiltà.

 

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Da “Cuore Amico” - Dicembre ‘99
L’appello dei Vescovi Europei
contro lo spreco dei ricchi

“Propongo a questo Sinodo dei vescovi dell’Europa di fare un appello ai cristiani del continente per una riduzione sostanziale dei consumi e dello spreco, da realizzare esercitando la virtù cardinale della temperanza”.
Questo l’appello che il Vescovo di Rotterdam (Olanda) Mons. Von Lyn, ha lanciato davanti al Papa.
Gli è stato chiesto: da dove le è venuta l’idea di quest’appello?
“Da due viaggi che ho potuto fare quest’anno, uno a Timor Est e un altro in Paesi dell’ex Unione Sovietica. Mi ha colpito l’abisso che passa tra il nostro livello di consumo, anzi di spreco, e la condizione subumana di miseria in cui vive gran parte  dell’umanità. Noi siamo portati dalla stessa logica dell’organizzazione economica a soddisfare non solo ogni bisogno, ma ogni capriccio più sofisticato, finendo con il reputare indispensabile quella soddisfazione. Mentre attorno a noi c’è un vasto mondo che patisce le più grandi privazioni senza che neanche ce ne avvediamo”.
“È ora di predicare la sobrietà ai gaudenti: ne va del nostro futuro, non solo economico. La logica consumistica, quando invade tutta la vita dell’individuo, come sta avvenendo nell’Europa benestante, tende a soffocarlo nel suo sviluppo pienamente umano. La virtù della temperanza è indispensabile perché il cristiano possa dedicarsi all’unica impresa che gli è davvero necessaria: amare Dio e amare il prossimo. La logica consumistica non ci lascia spazio né per Dio né per i fratelli”.
Interrogato sui diversi aspetti della vita nei quali si può realizzare questa sobrietà, il Vescovo ha esposto un lungo elenco nei quali i cristiani possono esercitare, senza nulla togliere al senso della propria vita. Sobrietà quindi contro lo spreco inutile del consumismo. Il Vescovo olandese suggerisce, concretamente i settori nei quali si può risparmiare:
n Casa: senza cercare lussi superflui e inutili.
n Cibo e bevande: non cercare cibi raffinati e vini speciali.
n Gioielli: non servono per vivere meglio e sono ostentazione di vanità.
n Abbigliamento: evitare abiti firmati e di lusso.
n Auto: evitare la gara nel lusso.
n Tv e computer: evitare di moltiplicare più apparecchi non necessari.
n Vacanze: rinunciare ai viaggi più sofisticati e costosi.

 

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ogni mese...
... una preghiera

E siamo arrivati al 2000! Siamo entrati nell’anno del Giubileo del millennio, il Grande Giubileo del 2000. Un anno straordinario di grazia, un’occasione per molti irripetibile. Ad aiutarci a trovare i giusti atteggiamenti avremo presto la Missione parrocchiale, grazia nella grazia. Davvero Giovanni può affermare che “dalla sua pienezza abbiamo ricevuto e grazia su grazia”! (Gv. 1,16).
Per un dono si rende grazie; per saperlo accogliere senza che vada sprecato, si invoca il dono dello Spirito. Anche questo mese perciò offriamo ai fruitori di questa rubrica una preghiera a questo scopo, che in parte ricalca quella riportata sul fascicoletto distribuito tempo fa.
Altro non è che la preghiera, adattata, stampata in occasione della Missione di diciotto anni fa. All’insegna della continuità.
Alle persone che non potranno recarsi agli appuntamenti nei Centri di Ascolto o in Basilica, nella 2a settimana (potranno però ricevere la visita del Missionario e della Missionaria) e non potranno perciò offrire il contributo della loro presenza, è chiesto il contributo, non meno importante, della preghiera: con essa, fatta soprattutto di offerta al Signore delle proprie giornate, delle proprie gioie e dei propri dolori, possono accompagnarsi al cammino della Comunità parrocchiale, anche i cui membri sani, comunque, sono chiamati alla preghiera per questo evento straordinario.
Invochiamo per questo anche la misericordia o l’intercessione dei patroni della nostra Parrocchia, delle diaconie, dei nostri Beati.

PREGHIERA PER LA MISSIONE PARROCCHIALE

Signore, noi ti ringraziamo
della parrocchia in cui ci raduni.
Essa è fonte del nostro battesimo,
è la mensa della nostra comunione,
la cattedra della verità che fa liberi.

Tutto ci viene da Te per la parrocchia
che amiamo:
tutto risalga a Te, dai nostri cuori,
per la chiesa che frequentiamo.
Rendi sempre più saldi i vincoli
di fede e di amore
che ci fanno tua famiglia
nella preghiera e nella vita.
E noi ci rivolgiamo a Te, o Signore,
per la Missione a cui ci stiamo preparando.
Effondi il Tuo Santo Spirito su tutti
e il volto di questa nostra famiglia
parrocchiale sarà rinnovato.

Ti preghiamo, Signore:
entra nelle nostre case,
parla ai cuori,
richiama i lontani,
rialza i caduti,
scuoti gli indifferenti,
conferma i buoni.
Nessuno rifiuti il Tuo dono.
 

Signore Gesù, Cuore di misericordia, donaci il tuo Spirito
Signore Gesù, Crocifisso per amore, abbi pietà di noi.

O Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, Madonna di Caravaggio, prega per noi
S. Rocco, prega per noi
S. Antonio, prega per noi
S. Anna, prega per noi
S. Donnino, prega per noi
Beata Paola Gambara, prega per noi
Beato Arcangelo Tadini, prega per noi
S. Lorenzo, nostro patrono, prega per noi
S.S. Faustino e Giovita, patroni della nostra diocesi, pregate per noi.

Otteneteci, con la vostra intercessione presso lo Spirito, che la Missione
porti a tutti abbondanti frutti di vita cristiana
perché vivendo da figli di Dio
abbiamo ad amarci come fratelli. a cura di don Giovanni

 

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vita parrocchiale

Tanti Auguri:
Buon 2000

E dopo “Buon Natale”:
“Buona Missione Parrocchiale”
a fine gennaio! “Buon 2000”!

All’inizio del nuovo millennio saremo inondati, lo siamo già stati, ma lo saremo ancora di più, bombardati da auguri corredati da profezie più o meno preoccupanti, oroscopi più o meno rassicuranti: tutto più o meno preso in seria considerazione.
E non ci scandalizziamo perché all’inizio di questo nuovo millennio tutti giustamente ci aspettiamo qualche cosa di bello: meno problemi, meno sofferenze, meno agitazioni, meno tutto...
Un meno che non si avvererà mai, perché i problemi, le sofferenze, le difficoltà, le agitazioni, fanno parte della vita di ogni uomo.
E allora, più che mai convinti, diciamo che non abbiamo bisogno di oroscopi campati per aria che fanno solo sognare, che oltre a condizionarci ci illudono pure. Abbiamo bisogno piuttosto di Parole Vere, di Profezie, che ci aiutano a vivere con più gioia, forza e serenità, pur nelle difficoltà di ogni giorno.
Consapevoli di questa necessità, pure noi delle Diaconie di Verolanuova, desideriamo dare il nostro modesto contributo in materia di oroscopi tanto seguiti, donandovene uno che sicuramente ci azzeccherà su tutto. È stato steso non guardando alle stelle, ma al “Cielo” da cui derivano le stelle.
È l’Oroscopo di tutti quelli che camminando sulla terra, guardano al “Cielo” da cui la Notte di Natale è sceso il Figlio di Dio. È l’oroscopo di quelli che nelle difficoltà della vita non vogliono vivere da figli delle stelle, ma “figli del Cielo” da cui sanno che un Padre li accompagna ogni momento della loro vita con il Suo Amore.
Se vuoi vivere su questa terra da figlio del “Cielo”,
questo è il tuo oroscopo.
Non ti diciamo di leggerlo,
ti diciamo di viverlo:

Oroscopo

Se sei nato fra il 1 gennaio
e il 31 dicembre,
ti trovi sotto il segno
della grazia di Dio.

Per quel che riguarda i tuoi viaggi.
“L’Eterno ti proteggerà quando esci
e quando entri, ora e sempre (Salmo 121,8).

In quanto alla salute,
“certa è questa parola:
se moriamo con Cristo,
con Lui anche vivremo”. (2 Tim. 2,11).

Per quel che riguarda le necessità,
“Dio provvederà magnificamente
ad ogni vostro bisogno
secondo la Sua ricchezza in Cristo” (Filippesi 4,19).
“Perciò non angustiatevi di nulla” (Filippesi 4,16).

Avvenimenti particolari:
“Ogni cosa concorre al bene
di quelli che amano Dio” (Rom. 8,28).
e “niente e nessuno può separarci
nè ora nè mai
dall’amore di Dio in Cristo Gesù” (Rom. 8,38).

Santo 2000 e...

...la Grazia del Signore ci accompagni ora e sempre.
 

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Sabato 11 Dicembre
Concerto a Verolanuova con orchestra e coro di Praga
Emozionante “Requiem”

La famiglia Nocivelli di Verolanuova, nota in tutto il mondo per le sue attività imprenditoriali, a ricordo dei propri cari scomparsi ha recentemente offerto sabato 11 dicembre u.s. un concerto grandioso nella cattedrale di San Lorenzo in Verolanuova.
Il concerto, ultimo di una serie, i fratelli Nocivelli l’hanno affidato all’Orchestra sinfonica e al Coro filarmonico di Radio Praga. In programma un capolavoro di Verdi: la “Messa di Requiem”, composta dopo la morte di Manzoni e a lui dedicata.
Costruita su temi che non si possono dimenticare e sviluppata con la versatilità e la potenza del Genio, un’orchestrazione assai evoluta, particolari possenti e quattro solisti (soprano, mezzosoprano, tenore e basso-baritono), essa appare come un monumento all’idea terrificante della morte, con momenti di cristiana rassegnazione alternati ad altri di forte ribellione al destino di tutti. Il terrore esplode dall’inizio del “Dies Irae”, impressionante pagina di forza michelangiolesca, il coro e l’orchestra impegnatissimi a scandire i versi e gli accenti dell’ira più sfrenata, poi si placa con l’intervento del basso, “Mors stupebit et natura”, e del mezzosoprano (“Liber scriptus proferetur”) per finire con la ripetizione del travolgente tema del “Dies Irae”. Il terzetto soprano, mezzosoprano, tenore e il suggestivo invocante Quartetto e Coro “Rex tremendae majestatis”, tutto di potente suggestione fino alla fine, con il “Libera me, Domine, de morte aeterna” che Verdi aveva scritto anni prima per un generoso progetto fallito nell’occasione della morte di Rossini.
Poesia e spiritualità fanno da tessuto connettivo, ma il primato dei colpi di scena deriva direttamente dall’anima del grande operista che egli era. È un’opera immensa e palpitante che continuerà a prendersi i cuori degli ascoltatori.
L’esecuzione è stata eccellente e approfondita dal maestro Vladimir Valek, la cui concezione ha aderito perfettamente alle attese italiane. Questa è un’annotazione importante, in quanto il clima dell’arte verdiana non è così facile da individuare per chi è nato e vive all’estero. In effetti non c’era nulla da invidiare a un’esecuzione nostrana: un’orchestra buonissima, con strumenti a fiato ad hoc, pronti gli archi che in certi momenti riuscivano a suonare tanto “piano” da creare qualche vuoto. Magnifico il coro, sempre intonato, dizione latina ben coltivata, mentre sul Quartetto vocale dei solisti brillava per espressività e un tono sempre adatto il tenore Vladimir Dolezal, così dicasi per il mezzosoprano Lenka Smidova, il soprano Jirina Markova, con la chiarezza del suo canto, negli acuti manifestava la potenza del suo timbro; il basso, assai compreso nella sua parte.
Il maestro Valek, sicuro e padrone della partitura, gesto costantemente dominante, ha portato a termine l’impresa con passione e senso delle proporzioni.
Serata da ricordare, salutata da lunghissimi e commossi applausi del pubblico che gremiva la Basilica, ottenendo per bis la ripetizione del “Lacrymosa dies illa”.

Mario Conter

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Dalla Conferenza Episcopale Italiana

Roma, novembre 1999

Cara lettrice, caro lettore,       ha mai pensato che ogni giorno, in Italia, 38.000 sacerdoti si pongono al servizio del prossimo?
Sono loro che diffondono i valori del Vangelo con la Parola e la partecipazione attiva nelle opere di carità e solidarietà a favore dei più bisognosi. La loro presenza è un dono prezioso per tutti. Ma come possono continuare la loro missione senza un sostegno economico?
Per questo mi rivolgo alle persone di buona volontà per chiedere un generoso contributo al sostentamento dei sacerdoti. È un invito che estendo personalmente anche a Lei con la speranza che voglia aderire offrendo il Suo aiuto concreto.
Come Lei sa, è proprio il recente concordato tra Stato Italiano e Santa Sede a prevedere il contributo diretto dei cittadini al sostentamento dei sacerdoti. Ed è proprio in considerazione del grande valore sociale del loro impegno che lo Stato agevola questi contributi con la deducibilità fiscale.
Ma c’è di più. Le offerte che perverranno consentiranno alla Chiesa di destinare a scopi religiosi e caritativi, in misura equivalente, anche quella parte dei fondi dell’Otto per mille che finora è stata impegnata per coprire il fabbisogno del sostentamento. Per questo il Suo contributo è ancora più prezioso.
La invito dunque a fare con generosità e sollecitudine la Sua Offerta.
La ringrazio fin d’ora per quanto vorrà donare e La saluto con viva cordialità nel Signore.

= Ennio Antonelli
Arcivescovo - Segretario Generale
della Conferenza Episcopale Italiana

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Manda il tuo aiuto
a tutti i sacerdoti

lo riceverà
anche
il tuo

Ogni giorno nelle parrocchie italiane, 38.000 sacerdoti annunciano il Vangelo offrendo a tutti carità, conforto e speranza: sono un punto di riferimento sicuro, su cui possiamo sempre contare.
Oggi i sacerdoti non ricevono più nulla direttamente dallo Stato. È giusto assicurare a ognuno di loro i mezzi necessari per una vita dignitosa e per lo svolgimento della propria missione.
 

I sacerdoti hanno tutti la stessa missione. Diamo loro gli stessi mezzi per poterla svolgere.

Ogni sacerdote dovrebbe poter contare mediamente su 1.500.000 lire per 12 mensilità. Solo per alcuni di loro, questa cifra è coperta dalle offerte della propria comunità o da eventuali stipendi da insegnante. Per altri, invece, queste fonti non bastano e si deve ricorrere alle Offerte per il sostentamento.
 

Le offerte per il sostentamento aiutano i sacerdoti in tutte le parrocchie.

Queste Offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente quelli che ne hanno di più bisogno. In questo modo, tutti i sacerdoti, anche quelli delle comunità più bisognose, potranno contare su una distribuzione equa delle Offerte e, quindi, sulla generosità di tutti.

Riceverai Sovvenire News.

È il periodico che ti informa sulla raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti e sulle attività della Chiesa cattolica in Italia e nel Terzo Mondo. Lo riceverai gratuitamente a casa, facendo un’Offerta per il sostentamento.

Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità:

1 - CONTO CORRENTE POSTALE
Puoi utilizzare il bollettino per effettuare il versamento alla posta.

2 - CARTA DI CREDITO
I titolari di carta di credito possono inviare l’offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800-825000.

3 - VERSAMENTO IN BANCA

Gli sportelli delle principali banche italiane sono disponibili a ricevere un ordine di bonifico a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero - Erogazioni Liberali.

4 - ISTITUTI DIOCESANI

Puoi anche effettuare il versamento direttamente presso l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero della tua Diocesi.

Scegli la modalità che preferisci. Ti ringraziamo per la tua Offerta.

Il contributo è libero. Per chi vuole, le Offerte per il sostentamento sono interamente deducibili dal proprio reddito Irpef fino a un massimo di 2 milioni annui. Le Offerte fatte entro il 31 dicembre possono essere dedotte nella dichiarazione dei redditi.

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dagli oratori

Cammino annuale oratoriano

Mese della pace e della vita

6 gennaio - 7 marzo 2000

Nella giustizia e
nella riconciliazione
con l’angelo della pace
e della giustizia

Nell’itinerario del viaggio per i fanciulli la terza è la porta della pace: sarà l’ingresso nella vita del mondo. Oggi il bambino vede e incontra sempre più spesso bambini, uomini e donne di popoli diversi; il colore della pelle richiama con serenità ogni fanciullo alla varietà dei popoli che ormai convivono anche nel nostro territorio; le mani e gli occhi di questi bambini lo invitano alla coscienza di una uguaglianza sempre più evidente fra tutti i popoli della terra. Nella festa dell’Epifania i fanciulli vengono invitati ad aprire il cuore al mondo con Gesù che si rivela ai popoli. Questa rivelazione è il fondamento della pace.
La quarta è la porta della giustizia: uno sguardo alla cartina del mondo per conoscere la realtà concreta fatta di guerre e di ingiustizie; uno sguardo per conoscere le esperienze concrete di evangelizzazione e di solidarietà; una presa di coscienza che invita il fanciullo ad aprire il cuore ad alcuni temi fondamentali del Giubileo, che sono: giustizia, pace e uguaglianza.

Con il simbolo del Giubileo

Il Giubileo vuole essere una porta spalancata sul mondo. Il simbolo del Giubileo ci presenta il mondo tinto di azzurro con le cinque colombe: sono i cinque continenti dove si intrecciano nello Spirito di Dio che è spirito di unità, i figli di Dio illuminati dalla luce e tenuti vicini dalla croce: Cristo è morto e risorto per tutti “ieri, oggi, sempre”. Le linee multicolori della croce ci richiamano il mistero della santa Trinità: l’intrecciarsi delle colombe significa lo spirito di unità dei figli di Dio e di riconciliazione tra i popoli. Il Giubileo ci invita ad uno sguardo sempre più grande e attento alla vita del mondo dove s’intrecciano i misteri del bene e del male; dove la morte e la guerra, la violenza e l’ingiustizia sono ancora presenti in modo evidente. Il Giubileo ci invita a scoprire i semi di pace e di giustizia che ancora oggi sono presenti.

Pace nella giustizia

Nella lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente si legge: “Si deve anzi dire che l’impegno per la giustizia e per la pace in un mondo come il nostro, segnato da tanti conflitti e da intollerabili disuguaglianze sociali ed economiche, è un aspetto qualificante della preparazione e della celebrazione del Giubileo. Così nello spirito del libro del Levitico, i cristiani dovranno farsi voce di tutti i poveri del mondo, proponendo il Giubileo come un tempo opportuno per pensare, tra l’altro, ad una consistente riduzione, se non proprio ad un totale condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte nazioni. Il Giubileo potrà pure offrire l’opportunità di meditare su altre sfide del momento, quali, ad esempio, le difficoltà di dialogo tra le culture diverse e le problematiche connesse con il rispetto dei diritti della donna e con la promozione della famiglia e del matrimonio. Ricordando, inoltre, che ‘Cristo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione’, due impegni saranno ineludibili, specialmente nel corso del terzo anno preparatorio: quello del confronto con il secolarismo e quello del dialogo con le grandi religioni... (da TMA: 49-50-51-52-53).

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La Missione, occasione da non perdere
un invito agli adolescenti e ai giovani

La Missione è un’occasione che non si ripeterà tanto presto; è un evento straordinario, di quelli che potrebbe capitare di non più rivivere, una palla da prendere al balzo, un colpo di fortuna (meglio dire: di Grazia) da acchiappare. “Cercate il Signore mentre si fa trovare” dice la Bibbia, anzi, lasciamoci incontrare da Lui che viene a cercarci, regalandoci un segno straordinario della sua presenza: i missionari che saranno in mezzo a noi dal 15 gennaio in poi.

Forse sarai accostato da qualche tuo coetaneo che ti porgerà l’invito; questo accostamento potrebbe già essere avvenuto o forse non avverrà e allora probabilmente ti giungerà un invito per posta. Non ti arrivasse nemmeno quello, stai leggendo questa pagina: nel nome del Signore Gesù, per l’amore infinito che Egli ti porta, lasciati raggiungere da Lui che dice anche a te: “Oggi devo fermarmi a casa tua” (Lc. 19,5). Non chiudergli la porta di questa casa, che sei tu.

Centri di ascolto, momenti di preghiera, celebrazioni nella seconda settimana e quant’altro: tutto è dono, è tutta grazia. Vieni! Ti potrà capitare di accorgerti che ne sarà valsa la pena.

Puoi prendere visione anche qui di seguito, secondo la fascia di età a cui appartieni, degli appuntamenti e dei luoghi.

La missione può rappresentare una calda ventata di Pentecoste, anche se avrà luogo in pieno inverno. Non sottrarti all’influsso benefico di questo Vento divino che ha il potere di guarire i mali più incurabili: quelli che ci portiamo dentro.

Ti chiedo anche di accompagnare il cammino della Missione con la tua preghiera allo Spirito santo di Gesù, per te, per i tuoi coetanei, per tutti.

Buona Missione!
Don Giovanni

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MISSIONE AGLI ADOLESCENTI

PRIMA SETTIMANA

Giorni feriali (da lunedì 17 a sabato 22 gennaio)
Ore 6.30 Preghiera degli adolescenti all’Oratorio maschile
Ore 20.30 Centro di Ascolto all’Oratorio femminile

23 gennaio - domenica:
Ore 11.00 S. Messa
Ore 12.15 Pranzo al sacco e festa per tutti in Oratorio

SECONDA SETTIMANA

Tutte le mattine, da lunedì 24 a sabato 29 gennaio
Ore 6.30 Preghiera degli adolescenti all’Oratorio maschile

25 gennaio - lunedì: Giornata del VANGELO
Ore 20.30 In Basilica, assemblea dei Centri d’Ascolto:
 Consegna della Parola di Dio

26 gennaio - martedì: Giornata del PADRE MISERICORDIOSO
Ore 20.30 In Basilica, assemblea dei Centri d’Ascolto:
 Consegna del Padre

27 gennaio - mercoledì: Giornata del PROSSIMO
Ore 20.30 In Basilica, assemblea dei Centri d’Ascolto:
 Consegna del Fratello

28 gennaio - giovedì: Giornata della COMUNITÀ
Ore 20.30 In Basilica, assemblea comunitaria:
 Consegna della Comunità

29 gennaio - venerdì: Giornata della SOFFERENZA
Ore 20.30 Solenne Via Crucis in Basilica, con una breve fiaccolata

30 gennaio - sabato: Giornata MARIANA
Ore 18.00 Consegna della Madre e canto dell’Akatisthos

31 gennaio - domenica: Consegna della Missione alla comunità parrocchiale
Ore 7.30-9.30-11.00 Sante Messe con omelia dei missionari
 Saluto ai missionari
 

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MISSIONE AI GIOVANI
 

PRIMA SETTIMANA

Il mattino

Giorni feriali (da lunedì 17 a sabato 22 gennaio)
Ore 6.30 Preghiera dei giovani in Oratorio

La sera

a) da lunedì 17 a mercoledì 19 gennaio
Ore 20.30 Centri d’Ascolto per giovani
 

 C.d.A. n° 1: presso nuovo condominio in via Indipendenza, all’incrocio con via Leopardi

 C.d.A. n° 2: nel salone della biblioteca civica

 C.d.A. n° 3: nel saloncino al 1° piano presso il Circolo Acli, via Dante

 C.d.A. n° 4: presso Centro Formazione Professionale della Reg. Lombardia, via Puccini

b) da giovedì 20 a sabato 22 gennaio
Ore 20.30 Incontro di tutti i giovani nel salone dell’Oratorio maschile

23 gennaio - domenica:
Ore 11.00 S. Messa per i giovani e le famiglie
Ore 12.15 Pranzo al sacco e festa per tutti in Oratorio
 

SECONDA SETTIMANA

Vedi calendario degli adolescenti a pag. 36
 

LA MISSIONE PER I RAGAZZI
DELLE MEDIE

PRIMA SETTIMANA

Giorni feriali (da lunedì 17 a sabato 22)
Ore 7.30 Breve pensiero dei missionari, in Basilica
mattina visita alla scuola

SECONDA SETTIMANA

23 gennaio - domenica:
Ore 9.30 S. Messa
Ore 12.15 pranzo al sacco e festa per tutti in Oratorio

Giorni feriali (da lunedì 24 a sabato 29)
Ore 7.30 Breve pensiero dei missionari, in Basilica

29 gennaio - sabato:
Ore 16.30 Liturgia penitenziale in Basilica
 

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LA MISSIONE PER I FANCIULLI
DELLE ELEMENTARI

PRIMA SETTIMANA

Giorni feriali (da lunedì 17 a sabato 22)
Ore 7.50 Breve pensiero dei missionari, in Basilica
mattina visita alla scuola

SECONDA SETTIMANA

23 gennaio - domenica:
Ore 9.30 S. Messa
Ore 12.15 pranzo al sacco e festa per tutti in Oratorio

Giorni feriali (da lunedì 24 a sabato 29)
Ore 7.50 Breve pensiero dei missionari, in Basilica

29 gennaio - sabato:
Ore 15.30 Liturgia penitenziale in Basilica

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Informagiovani

TANTE NOTIZIE... ma in breve...

Forse non te ne sei mai accorto ma l’Informagiovani è abbonato a numerose riviste che sono a disposizione di TUTTI per la consultazione, vieni a dare un’occhiata anche tu, ce n’è per tutti i gusti:

 TUTTOTURISMO
 TREKKING
 ITINERARI E LUOGHI
 TOURING GIOVANI
 
 CORRIERE LAVORO inserto del venerdì del Corriere della Sera
 BOLLETTINO DEL LAVORO
 LAVORONOTIZIE

 CAMPUS
 UNIVERSITÀ E LAVORO
 
 ALTRA ECONOMIA Commercio equo e solidale

Ti ricordiamo che presso l’Informagiovani trovi una bacheca dove affiggere i tuoi annunci... e dove anche gli adulti possono trovare notizie utili quali:
 ...annunci di ragazze interessate a lavoretti come baby sitter...
 giovani studenti che intendono impartire lezioni di ragioneria, lingue straniere, matematica...
 LA BACHECA È ANCHE A TUA DISPOSIZIONE!

Se sei ancora incerto su quale scuola scegliere dopo la terza media, puoi venire a consultare gli opuscoli informativi che abbiamo richiesto alle scuole di Brescia, di Cremona e del distretto scolastico di Verolanuova...

Ti piace il teatro...? Abbiamo i programmi del Teatro Grande di Brescia, del Ponchielli di Cremona, del Politeama di Manerbio, “Altri Percorsi” del Centro Teatrale Bresciano, il programma del Teatro Bellini di Casalbuttano e del Teatro Sociale di Soresina...

Informagiovani non è solo lavoro, è anche qualcosa di più!

a. z.

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le nostre rubriche

Verola missionaria

a cura del
Gruppo Volontari delle Missioni
“Conoscerci”

Africa: un continente senza pace

Conoscere l’Africa, la sua terra, la sua gente e la sua storia serve a “saperne” un po’ di più prima di decidere che “cosa fare” nei confronti dei tanti drammi che affliggono questo continente. Dei sessantun paesi che la compongono, oltre venti sono in conflitto di guerra, quindi è sconvolta dalla violenza.

E il processo di democratizzazione? In Africa la democratizzazione è stata lo strumento per legittimare e far rimanere al potere dittatori in barba alle regole della democrazia e che hanno tratto vantaggi dalla legittimità popolare estorta con la forza dell’intimidazione o con la corruzione, rafforzando il proprio potere e dei propri clan. I brogli elettorali, la marginalizzazione dell’opposizione, l’imbavagliamento della stampa, il disprezzo per i diritti umani e per la libertà dei cittadini sono altrettante cause di violenza. Una violenza che a volte non fa notizia ma che conta numerose vittime silenziose di cui la grande stampa non parla. Il fatto più grave è che per conservare il potere, questi governi cercano alleanze con le potenze occidentali, le quali, attratte dai grandi profitti, sono pronte a tutto, compreso l’impegno e la determinazione di assicurare il potere con aiuti militari a governi corrotti e repressivi come il caso del Togo, la repubblica democratica del Congo, ex Zaire, o poteri basati sull’egemonia etnica, come il Ruanda, il Burundi. Ecco perché le guerre d’Africa sono guerre di tutti, vissute drammaticamente dagli africani, ma corresponsabili delle cause siamo noi occidentali e tutti i meccanismi che uccidono la speranza di miliardi di persone e soffocano la giustizia e la solidarietà. Su questi meccanismi è possibile agire come “cittadini” come uomini e donne sensibili al futuro dell’umanità. Più che alla grande stampa bisogna essere attenti alla stampa missionaria, portavoce dei poveri, di coloro che subiscono e che sono considerati gli ultimi.

In questi giorni è rientrato da Goma, una città del Kiwu dove una parte della popolazione si sta ribellando all’autorità centrale di Kinshasa, Padre Silvio Turazzi, Saveriano, e lancia un appello a tutti: “Non abbandoniamo la gente del Congo. Credetemi, è urgente esserci, è urgente potenziare la presenza delle comunità missionarie, intensificare il legame con le Chiese locali, condividere con la gente che da anni porta il peso di una guerra assurda e inutile. La povertà semplice di un tempo è divenuta miseria, assenza del minimo necessario per la sopravvivenza, un insulto alla dignità dell’uomo.

C’è l’esclusione della maggioranza degli abitanti dalla vita politica del paese. Lungo il percorso, - continua P. Silvio, -  ho visto la gente, i raccolti di mais, sorgo e patate. Ho ringraziato il Signore perché ha messo la fecondità e la continuità della vita nel cuore stesso della terra.

Nella capitale ho visto i segni di una società ferita dalla sofferenza, dalla fame e ancora tantissima miseria. Incontro suore, amici, ascolto persone, mamme, studenti, handicappati, persone che portano sul corpo le ferite di violenze subite. Sento su di me il peso di tanta sofferenza e mi sento incapace di provvedere loro almeno per i casi più gravi, come l’acquisto di una sedia a rotelle o delle stampelle di legno. Non c’è più lavoro, non ci sono gli stipendi per gli insegnanti, gli statali, e i militari che però cercano di arrangiarsi in tutti i modi visto che hanno un mitra tra le mani.

La sopravvivenza è un mistero, un miracolo della solidarietà africana: il povero che aiuta il poverissimo. La cosa che più colpisce è la voglia di vivere, la capacità di creare spazi nuovi di vita e di libertà, la resistenza della gente oltre il dolore, i lutti, le malattie, mentre viva è la speranza di un giorno nuovo in cui la vita tornerà a scorrere tranquilla; c’è chi vede nella guerra un tempo di purificazione, l’occasione di una nuova rinascita del popolo congolese. Bisogna esserci, non possiamo dimenticare l’Africa, la sua gente e la sua potenzialità per il futuro dell’umanità”.
 
  Domenica, 30 gennaio 2000 si celebrerà la 47a giornata mondiale per i malati di lebbra. Il gruppo “Conoscerci” promuove una sottoscrizione in loro aiuto. Aderite.

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I profeti

(a cura di Rino Bonera)

Profeta, secondo l’etimologia della parola ed in senso biblico, è colui che, ricevuta una particolare missione da Dio e dotato di particolari carismi, parla agli uomini in nome di Dio del quale è portavoce. Il profeta, inoltre, è anche “colui che vede” ciò che è nascosto agli uomini e che Dio, invece, a lui rivela affinché agli uomini ne parli: è il”Veggente”. Questo era l’antico nome in uso presso gli Israeliti che andavano a consultare Dio recandosi dal “Veggente”, colui che oggi, appunto, viene chiamato profeta, portavoce e bocca di Dio.

Il profetismo è un fenomeno proprio ed esclusivo del popolo ebraico del quale accompagna tutta la storia. La vocazione profetica, poi, dipende unicamente dalla libera volontà di Dio che elargisce i particolari doni carismatici senza alcun riguardo a meriti personali, a condizioni sociali, alla cultura, al sesso o all’età. Per questo tra i profeti si incontrano: nobili (es. Isaia), sacerdoti (Geremia), leviti (Samuele), contadini (Eliseo), pastori (Mosè), un oriundo idolatra come Abramo, pagani (Balaam), donne (Maria).

È importante, da ultimo, una distinzione fra profeti dell’“azione” e profeti “scrittori”.
Appartengono ai primi (ricordiamo soltanto i più noti) dal 1800 al 1300 a. Cr.: Abramo, Mosè e Maria sua sorella, Giosuè.
Dal 1200 al 1100 a. Cr.: Debora e Samuele.
Dal 1100 al 900 a. Cr.: Davide, Salomone, Elia, Michea, Eliseo.

Dall’VIII sec. a. Cr. incomincia la serie dei “Profeti scrittori”:
a) Prima dell’Esilio (800-600): Amos, Isaia, Geremia, Abacuc fino alla caduta di Gerusalemme (587).
b) Durante l’Esilio: Ezechiele, (Daniele).
c) Dopo l’Esilio: Zaccaria, Malachia, Giona.

Sono stati qui citati soltanto i più importanti.
A fare inizio dal prossimo numero de “L’Angelo” prenderemo, invece, in considerazione proprio i profeti “scrittori” così come si trovano nella Bibbia a partire  da Isaia che con il suo libro si trova, appunto, al primo posto.

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VEROLA SPORT

attività
     risultati
commenti

Risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:

CALCIO

Terza Categoria - Girone A
 12a giorn. (05.12): Olimpia - Verolese 0 - 0
 13a giorn. (08.12): Verolese - Verolavecchia 2 - 1
(il campionato riprenderà il 23 gennaio con le partite di Ritorno)

Allievi - Girone B
 11a giorn. (05.12): Quinzano - Verolese 0 - 4
 12a giorn. (12.12): Ospitaletto - Verolese 4 - 1
(il campionato riprenderà il 30 gennaio)

Giovanissimi - Girone H
(il campionato riprenderà il 5 febbraio)

Esordienti - Girone H
 10a giorn. (04.12): Lograto - Verolese 0 - 6
 11a giorn. (11.12): Verolese - Castelcovati 7 - 0
(il campionato riprenderà il 5 febbraio)

Queste le posizioni delle varie squadre nelle rispettive Classifiche Generali:

Terza Categoria: 9° posto con 13 punti
Allievi: 9° posto con 10 punti
Giovanissimi: 10° posto con 4 punti
Esordienti: 5° posto con 18 punti

BASKET

Juniores maschile - Girone C
Bagnolo Mella - Verolese 122 - 88
Verolese - Borgosatollo 85 - 72
Exodus - Verolese 105 - 61

Cadetti maschile - Girone C
Verolese - Exodus 73 - 93
Montichiari - Verolese 93 - 85
Verolese - Ghedi 109 - 68

VOLLEY

2a Divisione Femminile - Girone B
Verolese - Unix C. 2 - 3
Castelcovati - Verolese 3 - 1
Verolese - Offlaghese 3 - 0

3a Divisione femminile - Girone C
Idra - Verolese 2 - 3
Verolese - Leno 1 - 3
Torbole - Verolese 3 - 0

Ragazze - Girone C
Pontevico - Verolese 0 - 3
Verolese - Verolavecchia 1 - 3

“È difficile diventare amici in un anno, ma è molto più facile offendere un amico in un’ora”. (Antico proverbio cinese)

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Arte
&
cultura

Le poesie di Rosetta

Questa poesia è un’accorata preghiera a Dio che, pur conoscendo la nostra umana fragilità, sa essere sempre per noi áncora di salvezza, solida “sponda”, “tronco” certo di offrirci gratuitamente tenerezza e serenità.
Essa è stata pubblicata, unitamente a una “Menzione speciale di benemerenza” sulla rivista “Oggifuturo”, organo ufficiale dell’Accademia Internazionale dei Micenei e da quest’ultima inserita anche nel sito internet “http://webtin.it/micen.

Sponda dell’universo

Arriverò a Te,
sponda dell’universo,
come nave disancorata
alla deriva
sopra marosi erranti
e irruenti burrasche.

Arriverò a Te,
oasi di pace;
e non sarai assente
e non lontano
come ora negli infiniti
spazi del cosmo.

Sarai con me,
tronco ossuto
cui ancorare
le mie fragili mani;

e sulle fronde
umide a sera
avremo canti
d’assoluta trasparenza.

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Ieri, nei ricordi... al figlio oggi
La logica del risparmio

Nella casa di fronte alla mia abitava un’amica delle mie sorelle. Da bambino mi aggregavo ai loro giochi e frequentemente ero in quella casa.

Il nonno di questa bambina non parlava mai. Si aggirava da una stanza all’altra e da queste al cortile, senza una apparente occupazione. Raramente varcava il portone che dava sulla strada.

Si agitava solo quando gli dicevano che era in vendita la carne di bassa macellazione. Irrequieto metteva il cappello in testa (e, se era inverno, il mantello) per rientrare poco dopo con la sporta piena.

Dicevo che parlava poco, niente con noi bambini.

Le uniche sue parole della giornata erano riferite alla luce. Non era mai l’ora che venisse accesa.
Imparai in quella casa una parola dal suono funesto, una parola come una bestemmia: kilowat.

Il nonno la pronunciava smozzicata e a me sembrava l’abbaiare di un piccolo cane. Le donne a quel suono sistemavano ancor più vicino alla finestra le loro sedie. Si cavavano gli occhi per fare la maglia, cucire o rammendare. Quando c’era da infilare il filo nella cruna chiedevano aiuto a noi bambini.

Per leggere e scrivere, l’amica delle mie sorelle appoggiava i libri e i quaderni sul davanzale interno alla finestra.

Credo proprio che per spiegare la mia mania delle stanze illuminate bisogna risalire a quegli anni.

In casa mia l’arrivo della bolletta era un mezzo avvenimento. In quella giornata si declinavano tutti i tempi di due verbi d’uso quotidiano: risparmiare e sprecare.
Mia mamma ci dava ragione dei kilowat. Il primo raffronto era con la bolletta del mese precedente. Quindi introduceva nella logica dei numeri altre considerazioni. Ricordo che a tavola si parlava dei giorni che si allungavano o si accorciavano, di quanto poteva incidere l’uso del ferro da stiro piuttosto che della radio. A volte però il discorso cadeva sul lampadario.

La mia famiglia possedeva una sala da pranzo. Il mobilio e il lampadario erano una parte dell’eredità lasciata dai miei nonni.

Questa stanza era poco usata e veniva riscaldata all’occorrenza da una bellissima Becchi.

Ti dicevo del lampadario.

L’importanza degli ospiti o della festa era inversamente proporzionale al numero delle lampadine svitate del lampadario. Toccava a me salire sul tavolo a festa finita e far cessare l’incanto di tutte le lampadine accese.

Supplicavo la mamma di vederlo ancora una volta splendente di luci, prima di procedere a quella che io sentivo come una amputazione.

Mi accontentava, non senza profetizzare che a fine mese la bolletta avrebbe cantato per la gioia di Malfassi e dei suoi kilowat. Malfassi era, nel mio paese, l’Enel di oggi.

Se i discorsi all’interno delle case erano più o meno questi, anche fuori la musica non cambiava.

Le vie erano male illuminate e la luce che proveniva, quando proveniva, dalle finestre delle case non dava alcun contributo alla visibilità.

Il viale della stazione, per parlare della strada più illuminata, era la passeggiata preferita dagli innamorati in cerca di intimità.

Ricordo certi negozi come la latteria e la cartoleria, ma potrei continuare nell’elenco perché quelli non erano una eccezione. La luce veniva accesa solo quando entrava qualcuno nel negozio.

Ti ho già parlato del torneo notturno di calcio, all’oratorio. Dimentica le illuminazioni di oggi. Si trattava di sei lampade di qualche centinaia di candele, collocate ai bordi del campo. Era facile che l’arbitro commettesse errori di valutazione. A proposito di arbitro. Quelle sere che, per un motivo o per l’altro, saltava la corrente gli andava bene. Le imprecazioni erano tutte per Malfassi, il padrone della luce.

Ricordo che molti si recavano dal droghiere con l’ampollina. L’olio si comperava un etto alla volta.

Dal tabaccaio si acquistavano più volte al giorno le sigarette sciolte.

Il tabaccaio te le infilava in una piccola busta. Reclamizzava una nuova marca di caramelle, Pip.
Vedevo spesso un signore che all’ora del pranzo andava presso l’osteria più vicina a casa sua ad acquistare un quarto di vino.

Non era logico comperare il multiplo e diminuire il numero dei viaggi.

Alla domenica, dopo il pranzo, mi veniva data la paghetta. Una parte era destinata al salvadanaio.
Nonostante tutto mi sforzavo di essere contento perché, seguendo i discorsi dei miei genitori, da grande avrei avuto una notevole somma.

Allora si parlava molto di formiche e di cicale.

Solo chi si sente povero e non inorridisce, può essere mansueto, un puro di cuore, un pacifico, un affamato di giustizia e pronto ad incontrare persecuzioni per la giustizia. Chi rinuncia ad “essere” per “avere” s’allontana dalle vie che conducono alla vita”.
(Don Primo Mazzolari)

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UNIVERSITÀ APERTA

Da una fedele “studentessa” dell’U.A. riceviamo e volentieri pubblichiamo
Ritorno all’Università

Dopo due anni di forzata assenza, per difficoltà a salire e scendere gli scaloni d’accesso al salone della biblioteca, oggi, grazie ad un montascale fatto installare dall’amministrazione comunale, ho potuto ritornare all’Università Aperta.
Poiché ho sempre frequentato con entusiasmo ed interesse le lezioni che si svolgono in un clima accogliente e cordiale, non nascondo che oggi mi sono sentita un po’ emozionata quando, trasportata dal montascale, mi sono trovata all’ingresso del salone; oltre all’emozione ho provato stupore nel vedere quanto, quest’anno, sia nutrito il numero dei frequentanti che provengono anche da paesi limitrofi. Questo mi convince sempre più che, quando le cose sono organizzate e portate avanti con competenza e passione, danno esiti sempre molto soddisfacenti.
Un grande piacere, inoltre mi ha procurato l’ascolto della lezione di storia tenuta dall’ing. Guerini che ha presentato, con profonda conoscenza e bravura, una delle antiche famiglie emergenti a Brescia e su un vasto territorio della provincia nell’anno mille: la famiglia Avogadro.
Inoltre l’oratore ha proposto di proseguire con un ciclo di lezioni per conoscere altre famiglie nobili ed importanti del bresciano quali i Martinengo, i Gambara ecc.
Queste lezioni arricchiranno certamente il programma degli incontri futuri che, come sempre, saranno interessanti e piacevoli.
Ed allora non mi resta che rivolgere, a nome degli utenti, un grazie agli amministratori comunali che hanno avuto la brillante idea di dotare lo scalone della biblioteca di un ritrovato della tecnica moderna che, anche se lento, compie la sua funzione offrendo un servizio alle persone in difficoltà.
Un grazie anche a chi lavora per offrire ai verolesi alcune ore della settimana da trascorrere in modo piacevole e proficuo.
L. D. B

N.B. - Ricordiamo che:
il secondo periodo di attività avrà inizio il prossimo 11 gennaio, martedì, alle ore 15,15 nell’auditorium della Biblioteca;
è sempre possibile iscriversi nei giorni degli incontri settimanali (martedì e venerdì pomeriggio) direttamente all’ingresso dell’auditorium..

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Briciole
di bontà

Betlemme

Duemila anni
sono passati
da quando è nato Gesù
e niente pare cambiato.

C’è ancora
povertà,
ingiustizia,
peccato.

Eppure vale la pena
che anche noi diciamo
come i pastori
“Andiamo a Betlemme”.

Betlemme
ci fa vedere la Luce
che brilla
nelle nostre tenebre,

l’Amore
che spoglia se stesso
per essere simile a noi
sino alla morte,

la Verità
che si fa carne
e viene ad abitare
in terra,

il Figlio di Maria
vero uomo
e vero Dio
che si chiama Gesù.

Per Betlemme
tanti celebrano il Natale
con gli abbandonati
e gli ultimi della terra,

tanti vivono
lontano da casa
per aver scelto
un’altra casa,

tanti si fanno
poveri per i poveri,
deboli con i deboli,
servi tra i servi:

tanti elevano
e difendono
la dignità della donna
e dell’uomo.

A Betlemme
torna la speranza,
aumenta la gioia,
si allarga l’impegno.

A Betlemme
fiorisce la vita
nel deserto
dei nostri egosimi.

Betlemme
è in noi
se ci lasciamo sedurre
dalla bontà di Dio.

Don Luigi Lussignoli

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Servizio Sanitario di Continuità Assistenziale
(prefestivo, festivo e notturno)

Gli interventi del Medico di Continuità Assistenziale si effettuano:
dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00
e tutte le notti dalle ore 20.00 alle 8.00

Chiamando il 118 solo nei casi di effettiva URGENZA.

Non verranno effettuate attività ambulatoriali ordinarie e visite domiciliari non urgenti.

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GRUPPO VEROLESE VOLONTARI DEL SOCCORSO
Via Gramsci, 4 - Verolanuova (Bs)
Tel. 030 9361662

SERVIZI con AUTOAMBULANZE

Per ogni EMERGENZA comporre il 118 (Centrale Operativa di Brescia)

Per richiedere una PRENOTAZIONE di trasporto con Autoambulanza di persone non autosufficienti, comporre il
TEL. 030 9361662
nei seguenti orari:
Dal lunedì al Venerdì: dalle 8,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00
ed initerrottamente dalle 8,00 del Sabato alle 7,00 del Lunedì

Associazione iscritta all’Albo Regionale del Volontariato della Regione Lombardia dal 27.6.1994 con D.P.G.R. n. 61230

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CARABINIERI - PRONTO INTERVENTO: tel. 112


Pensi di aver PROBLEMI CON LE DROGHE? Forse possiamo aiutarti
Contatta: NARCOTICI ANONIMI - TEL. 030 9937210
Narcotici anonimi è un’associazione di tossicodipendenti in recupero che si incontrano regolarmente per aiutarsi a rimanere puliti. Non costa niente appartenere alla nostra fratellanza. Sei un membro quando decidi di esserlo.
“Che nessun tossicodipendente debba morire senza avere avuto l’opportunità di trovare un nuovo modo di vivere”.


CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO

Facciamo presente che il club di cui sopra è in attività ogni martedì dalle ore 19 alle 20,30 presso il palazzo comunale, in una delle aule delle ex scuole elementari (alla sinistra dello scalone che porta agli uffici).
Come è noto esso è al servizio di tutte le famiglie che abbiano membri vittime dell’alcol.
I componenti del club si prestano per aiutare tutti coloro che sfortunatamente sono cascati nel vizio.
Invitiamo pertanto tutte le famiglie interessate a partecipare alle nostre riunioni.
Per eventuali informazioni rivolgersi a:
VENTURINI GIUSEPPE tel. 030 931019 - BONETTI GUIDO tel. 030 932245.

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Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell’Azienda S.L. 19

gennaio

9

Manerbio (dr. Parati)

Bagnolo Mella (dr. Donini)
 

16

S. Gervasio

Leno (Castelletto)
 

23

Pontevico (dr. Pinzi)

Manerbio (dr. Bresadola)
 

30

Pontevico (dr. Romano)

Offlaga
 

febbraio

6

Bassano Br.no

Gambara
 

13

S. Paolo

Alfianello

N.B.: L’elenco è provvisorio.

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

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Per i collaboratori de «L’Angelo di Verola»

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 21 gennaio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE

 


Il Distaccamento dei Vigili del Fuoco
volontari di Verolanuova

Il Distaccamento dei Vigili del Fuoco è sito nel centro storico del Comune di Verolanuova. La struttura, composta da immobili di proprietà comunale, è costituita da un appartamento per i custodi, una rimessa per i mezzi antincendio, una sala riunioni e un ufficio con una piccola sala operativa.
La famiglia residente al Distaccamento, oltre ad essere custode dei locali, svolge la funzione di centralinista a tempo pieno per tutti i giorni dell’anno, con grande impegno, senso di responsabilità e spirito di sacrificio.
Le chiamate di intervento giungono dal Comando provinciale di Brescia mediante il 115 e da enti pubblici o privati cittadini tramite un numero telefonico del Distaccamento: 030 931027.
Al momento della chiamata la centralinista provvede a reperire i Vigili mediante cercapersona ai quali trasmette messaggio verbale specificando tipologia e località di intervento.
Attualmente il potenziale organico conta una ventina di persone, la maggior parte costituita da giovani molto disponibili che dedicano il loro tempo libero con generosità e senso di solidarietà.
Il Distaccamento di Verolanuova opera dagli anni ‘30 anche se oggi i Vigili non sono soltanto addestrati allo svolgimento di quella che è la loro funzione tipica e cioè quella di spegnere gli incendi, ma operano con determinazione anche in caso di incidente stradale liberando le persone incastrate nelle lamiere delle autovetture; prestano soccorso a persone e animali nelle varie situazioni di pericolo; operano in caso di allagamento provvedendo al prosciugamento di edifici; svolgono numerosi altri interventi che vanno dall’apertura di porte alla cattura di insetti o rettili.
Tuttavia negli ultimi anni, alle soddisfazioni per il continuo miglioramento delle attività e per l’eccellente gestione delle risorse umane si sono contrapposti problemi tecnici e strutturali. Infatti il Comando provinciale ha destinato al Distaccamento un mezzo antincendio per il quale si fatica a trovare una sistemazione. Posto che il garage viene parzialmente occupato anche dagli armadietti contenenti le divise dei Vigili, l’introduzione di un ulteriore automezzo finirebbe per rendere difficoltose o addirittura per impedire le operazioni di preparazione alla partenza. Questa situazione pesa anche in quanto contrasta con i progetti per il futuro. Infatti il potenziamento dell’organico (anche attraverso l’introduzione di personale femminile) è frenato proprio dalle materiali esigenze di spazio.
Comunque, la fiducia nell’avvenire porta tutti a credere che le doti di serietà, generosità, spirito di sacrificio che da sempre animano i Vigili del Fuoco di Verolanuova e che li portano ad essere stimati dalla popolazione e dalle Istituzioni, continueranno a caratterizzarli anche per il futuro estendendosi anche a tanti altri giovani capaci di mettere il loro tempo al servizio degli altri.
Il responsabile del Distaccamento

Fausto Quaranta

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CORO  VIROLA ALGHISE

Nell’auditorium della Biblioteca Civica ha avuto luogo, lo scorso mercoledì 22 dicembre alle ore 21.00, il “14° Natale con il Coro”, l’ormai tradizionale concerto augurale del Coro “Virola Alghise” che ha eseguito i seguenti canti:

Stille nacht
di Gruber elab. Malatesta

Montagnes valdotaines
arm. Malatesta

Echi... a sera
E. Gerelli

Piccola Canta
B. De Marzi

Geriko
T. Durian

Le roi Renaud de guerre revient
arm. P. Bon

Pastori
B. De Marzi
Lettere d’amore
adat. Malatesta

Bianco Natale
adat. Malatesta

Blue Moon
adat. Malatesta

Jingle Bells
G. Malatesta

Sanmatio
B. De Marzi

Il concerto, diretto dalla M.a Elena Allegretti Camerini, è stato trasmesso da Radio Basilica, in differita, lo scorso 6 gennaio alle ore 12.10.

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Stella Polare

Il complesso bandistico “Stella Polare” ha offerto ai Verolesi il suo “XXVI Concerto di Natale” nella sala del cinema “Vittoria” la sera di giovedì 23 dicembre alle ore 21.00.
Questo è stato il programma:

Film festival
arr. di Hans Kolditz

Instant concert
di H. L. Walters

Visit to George Gershwin
arr. di Vlad Kabec

Hootenanny
di H.Walters
Choral and rock-out
di T. Huggens

Glenn Miller story
arr. di P. Meinhold

Moment for Morricone
arr. di De Maj

Lassxo
di J. Brouquières

Il concerto, diretto dal M.o Giuseppe Rivetti, è stato trasmesso in diretta da Radio Basilica e, in differita, il 26 giorno di S. Stefano all ore 12.10.

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Cara Radio Basilica

Sull’ultimo numero de “L’Angelo”, ho letto l’appello ai lettori , in special modo, ai tuoi utenti.
Ho sempre pensato che gestire una radio fosse, oltre che molto impegnativo, anche costoso ed ora, visto l’elenco delle varie necessità, ne sono pienamente convinta.
Poiché io sono una fedelissima utente, in occasione delle feste natalizie, ti faccio pervenire un mio modesto contributo augurandomi che altre persone seguano il mio esempio. Ti ringrazio per il servizio che rendi soprattutto agli anziani ed ammalati che, impossibilitati a raggiungere la Basilica per seguire le varie funzioni e manifestazioni, si sentono ancora partecipi di tutto ciò che accade nella grande famiglia parrocchiale.
Con te potremo seguire tutte le funzioni delle sante Missioni ed anche ciò che ci verrà proposto nell’anno duemila in occasione del grande Giubileo.
Grazie ancora “preziosa radio” e grazie, grazie, grazie a tutti coloro che, spendendo tempo ed energie, offrono ai verolesi questo servizio.
L. D. B.
 

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Radiobasilica
Verolanuova
(91.2 Mhz)

Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche
dalla Basilica di San Lorenzo in Verolanuova

SANTE MESSE:
Feriali: 7.00 - 9.00 - 18.00
Festive: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

NOTIZIARI:
Nazionali: 6 - 10 - 11 - 12 - 13 - 20 - 22
Locali: 7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 - 20.30
Notiziari Radio Vaticana: 8 - 12 - 19 - 21 - 23.30

Oltre ai consueti programmi vi segnaliamo:

OGNI GIORNO

ore 7.30
APRO GLI OCCHI E TI PENSO
Tre Salmi, una lettura, un canto e un pensiero per cominciare bene la giornata
a cura di Don Paolo
Ogni mattina, dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.30 alle 10.00
CALEIDOSCOPIO
Le Lenti Colorate
Rassegna stampa, fatti del giorno, notizie da Verola e dintorni
commentati ed approfonditi da
Mirella Raneri

OGNI SABATO

ore 9.30
QUI FILA TUTTO LISCIO
con Daria Cremaschini

ore 10.15
LE CANZONI DEL CUORE
con Daria Cremaschini

ore 14.00
TIME OUT
con don Paolo Goffi e Marilisa Labinelli

ore 14.30
SLOW HAND
Jazz, blues, funky, fusion
a cura di Alessandro Sala

OGNI DOMENICA

ore 10.20
ACCORRETE NUMEROSI
a cura di Sergio Ferrari

ore 12.00
RADIOGIORNALE VEROLESE
a cura di Tiziano Cervati

ore 12.30
TAVOLA GRANDE
con Daria Cremaschini e Marco Barbieri

ore 13.30
SCALA MERCALLI
con Giacomo Cervati, Alberto Rossi e Luca Vigna

PROGRAMMI SPECIALI DI GENNAIO 2000

6 gennaio - ore 12.10
NATALE CON IL CORO
“VIROLA ALGHISE”

dal 16 al 31 gennaio
SPECIALE MISSIONI 2000
Trasmissione quotidiana
in diretta con gli ascoltatori
Ringraziamento

Il mese scorso abbiamo pubblicato un elenco di materiali il cui acquisto è urgente per Radio Basilica. L’appello è stato accolto da due famiglie di nostri fedelissimi ascoltatori che ci hanno fatto pervenire un bel contributo per un totale di lire 1.500.00.
Ringraziamo di cuore la famiglia di G. B. di L. P. e L. E. per la loro sensibilità e generosità sperando che altri seguano l’esempio. Ancora grazie.
La nostra tabella delle necessità risulta così aggiornata:

 1 Registratore Dat (digitale) 1.200.000 1.200.000
 1 Stampante 1.000.000 1.000.000
 100 CD registrabili per archivio audio 3.500 350.000
 1 Software gestione audio 850.000 850.000

Ricordiamo ancora che nel corso del mese di Gennaio Radiobasilica dovrà pagare, fra Canoni, Tasse di Concessione, iscrizioni e scadenze varie, la bella somma di L. 4.900.000 (quattromilioninovecentomila). Le eventuali donazioni sono interamente deducibili dalla dichiarazione dei redditi fino all’importo di due milioni.

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Last updates

Ultimi aggiornamenti - Nouveau sur ce site - O que ha de novo
Tutte le novità nel Sito Internet della Parrocchia

Ecco gli ultimi aggiornamenti:

in “Luce Sale Lievito / Don Arcangelo Tadini / Scritti”:
1. Inserite Due nuove Omelie

in “Home Page”
1. Inserite Pagine della Missione 2000

Tutte le novità saranno prontamente segnalate nella Home Page in “Ultimi Aggiornamenti”.

Contatti al Sito della Parrocchia al 26/12/1999 n° 7.400
Contatti al Sito del Coro San Lorenzo alla stessa data n° 240
Messaggi e-mail ricevuti nel 1999 n° 1.550

Non dimenticate di votare il sito della parrocchia nei “Top Ten di Profeta” cliccando sull’apposito pulsante in fondo alla Home Page.

Tutti gli indirizzi sono riportati sulla controcopertina de “L’Angelo”.

Il Sito Internet della Parrocchia di San Lorenzo è una iniziativa di Radio Basilica di Verolanuova ed è redatto da Piero Lò, Tiziano Cervati e Mauro Loda.
Anche il sito del coro è una iniziativa di Radio Basilica ed è redatto da Stefano Barbieri.

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Relax...iamoci un po’

Il pensiero...

“La vita dell’uomo è un filo di seta
sospeso in un gioco di rasoi”.
(Emilio Cecchi, La casa di campagna, da Pesci rossi)

...e il proverbio del mese:

“Tèra negra fa bu fröt,
tèra bianca guasta töt”.
(Terra nera dà buon frutto,
terra bianca guasta tutto).
 

Il Santo del mese

S. Margherita d’Ungheria - 18 gennaio - martedì
Figlia di Bela IV re d’Ungheria, fondò un convento femminile domenicano su un’isola del Danubio. Dal momento dell’ingresso in comunità condusse vita di severissima penitenza. Morì nel 1270.

La “Risposta”

Da che deriva la locuzione “Salire al settimo cielo”?

Provare una grande gioia, impazzire per la contentezza. La locuzione deriva dalla vecchia suddivisione dell’universo, prevista dal sistema tolemaico, in sette cieli, uno per ogni pianeta allora conosciuto: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno. Poi c’era un ottavo cielo, quello delle stelle fisse, e, infine, il Primum Mobile, dove risiedeva Dio con i beati. In pratica, la suddivisione dei cieli come la riporta, all’incirca, Dante nel Paradiso. Secondo la concezione di allora, l’essere umano poteva raggiungere, con le sue spoglie mortali, soltanto il settimo cielo.
Locuzioni simili: Toccare il cielo con un dito, Andare in visibilio.

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Per i più piccoli

PIERINO
Agli esami, il maestro chiede a Pierino:
- Tu come ti chiami?
Pierino sorride ed esclama:
- Meno male: alla prima domanda so rispondere!

Il maestro domanda al solito Pierino:
- Quante sono state le guerre puniche?
- Tre.
- Bravo Pierino e quale è stata l’ultima?
- La terza!

- Cosa stai facendo? - Chiede la mamma a Pierino.
- Scrivo a Babbo Natale.
- E cosa gli chiedi?
- Di venire più spesso!

INDOVINA
Perché l’arancia non va a fare la spesa?
- Perché manda-Rino!

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L’A.V.I.S. di Verolanuova organizza
Una gita sulla neve
Domenica 20 febbraio 2000

Passo del Tonale
(in caso di maltempo, Ponte di Legno)

Programma:

Partenza alle ore 6.00 - appuntamento davanti alla sede Avis di via Castello
Ritorno nel tardo pomeriggio

Quota d’iscrizione

Per i soci Avis L. 25.000 quale cauzione, che verrà resa per intero sul pullman.
Per tutti gli altri la quota è di L. 25.000 “fissa’.
La quota deve essere versata al momento dell’iscrizione
Pranzo escluso

Modalità d’iscrizione

Le iscrizioni si ricevono presso la Sede Avis di via Castello nei giorni: lunedì e giovedì dalle ore 18.15 alle 19.00, il venerdì dalle 20.30 alle 22.00; oppure tramite conoscenza di componenti del Consiglio Direttivo entro venerdì 11 febbraio.
L’Avis declina ogni responsabilità in caso di infortuni sulla neve.
Non si accettano iscrizioni di minori se non accompagnati da un genitore.

La gita è aperta a tutti!

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Ai lettori
agli abbonati vecchi e nuovi
ai Verolesi tutti

“L’Angelo di Verola”

augura

un Felice Anno Nuovo

 


Abbonati al “L’Angelo di Verola”
per l’anno 2000

ABBONATI ORDINARI:

Zanoli Angela, Fontana Battista, Ricca Angelo, Sala Angelo, Favalli Francesca, Fastelli Adriana, Bonelli Alessandrina, Geroldi Giacomo, Geroldi Regina, Assali Enrico, Penocchio Giuseppe, Corradi Pietro, Penocchio Giulio, Fontana Giuseppe, Fratelli Ruggeri, Parmigiani Giuseppe, Bonetta Mario, Bonetta Giuseppe, Amighetti Giuseppe, Montani Giuseppe, Staurenghi Maria, Cervati Pietro, Barbieri Mario, Staurenghi Rosa, Urbani Marino, Baronio Vito, Mombelli Bernardo, Monteverdi Giuseppe, Alloisio Luigi, Ferrari Stefano, Gritta Gianlorenzo, Gritti Paolo, Gritti Alessandro, Gritti Paolino, Gritti Adele, Corradi Santa, Monteverdi-Moro, Dasola-Tedoldi, Caprini Carlo, Colla Luigi, Cervati Giuseppe, Cervati Luigi, Colla Maurizio, Cervati Fausto, Montani Luigi, Checchi Lorenzo, Barbieri Andrea, Colla Ernesto, Colla Francesco, Colla Roberto, Colla Giovanni Maria, Gritti Natalina, Pea Giuseppe, Penocchio Tino, Compiani Amedeo, Venturini Giordano, Zavaglio-Pedraccini, Prandini Claudio, Garoli Enrico, Tomasoni Valeria, Anelli Giuseppe, Venturini Giuseppe, Bergamaschi Lucio, Morandi Paolo, Fontana Fausto, Pelosi Luigi, Urbani Marcello, Lama Giuseppe, Ferrazzi Giuseppe, Lanzani Federico, Mombelli-Geroldi, Minini Silvio, Ciatti Bruno, Barbieri Virginio, Trioni Giuseppe, Cominelli Giuseppe, Gandini-Ciatti, Minini Francesco, De Vito Angelo, Sterza Paolo, Vezzoli Luciano, De Angeli Oreste, Manenti Giulio, Sbarra Giuseppe, Cavalli-Nervi, Piovani Graziano, Cervati Federico, Girelli Bruno, Gambassi Luigi, Rizzi Guido, Bonetti Alfio, Cremaschini Giusy, Cervati Giuliano, Cervati Gino, Burlini Valerio, Staurenghi G. Franco, Cavalca Enzo, Fam. Bertani, Amighetti Franco, Mancini Elide, Lanzanova Ernesto, Gambassi Giuseppe, Alessandrini Gianfranco, Barbieri Paolo, Mombelli Callisto, Nervi Luigi, Cremaschini Luigi, Mariotti Giovanni, Nervi Umberto, Bordonali Giuseppe, Boffini Agostino, Anelli Silvio, Checchi Silvano, Loda Giovanni, Quinzanini Cesare, Meriti Mario, Manenti Renato, Pelosi Angelo, Cavalca Anna Laura, Trioni Fam., Serci Elisabetta, Pansera Luigi, Ferrari Mario, Amighetti Sergio, Zani Gino, Raggi Carlo, Fontana Giancarlo, Superti Mauro, Quaranta Caterina, Fam. Rambaldini, Carini Alfredo Rita, Lò Maria, Gennari Sergio, Rossini Angela, Rossini Pietro, Butturini Virginio, Girelli Angelo, Labinelli Mario, Tedoldi Palmira, Zanolini Maria Bonetti, Sallemi Giuseppe, Bonetti (bar), Labiani Giuseppe, Baronio Nello, Staurenghi Angelo, Abrami Angelo, Anelli Maria, Zani Luciano, Dolfini-Stabilini, Venturini Luigina, Venturini Innocenza, Venturini Battista, Pizzamiglio Giuseppe, Pizzamiglio Angelo, Pizzamiglio-Palestri, Rossini Pietro, Corradi Francesco, Pesce Carlo, Burlini Antonio, Regorelli Emilio, Regorelli Bruno, Stella Graziano, Tosca Giovanna, Galletti Adriano, Zani Giuseppe, Rossi Angelo, Baitelli Angela, Torri Apollonio Ottavia, Cremaschini-Pistoni, Mazzoleni-Ferracini Giuseppina, Milanesi Giulio, Sala Battista, Suor Caterina Pelosi, Suor Salghetti Fausta, Minini Elisabetta, Migliorati Rosa, Migliorati Domenico, Staurenghi Rita, Geroldi Bernardino, Venturini G. Battista, Bordonali Claudio, Miglioli Giovanni, Pinelli Franco, Girelli Franco, Girelli Andrea, Baronio-Arcari, Massadi Isabella, Maestrini Orsola, Torri Erminia, Pinelli Lorenzo, Seccardelli Fiore, Guzzi Adriano, De Poli Emiro, Pelosi Domenico, Poli Luciana, Minini Maria, Cremaschini Maria, Adami Domenica, Bonvicini Bruna, Amighetti Mary, Penocchio Primo, Maggioni Checchi, Alghisi Battista, Bertoni Orsola, Cremaschini Angelo, Manfredi Penocchio, Camisani Rosina, Amighetti Mario, Pezzoli Checchi, Pezzoli Vincenzo, Pezzoli-Gobber, Pezzoli Walter, Bonini Costanzo, Reoletti Luigina Gozzoli Gianbattista, Guerreschi Angelo, Bettoncelli Valerio, Pesce G. Mario, Pesce Sergio, Ferrari Pietro, Bornati Primo, Scalvi Antonio, Stanga Aldo, Rivetti Giuseppe, Bertoni Walter, Mombelli Franco, Zani Giuseppe, Bonetta Giuseppe, Mondini Paolo, Andoni Fausto, Bossoni Angelo, Gavazzoli Francesco, Monteverdi Giovanni, Tirelli Giuseppe, Venturini Domenico, Vitalini Andrea, Zani-Tomaselli, Amighetti Laura, Bettoncelli Oslavina, Moioli Mario, Pinella Rina, Amighetti Mario, Cotali Domenica, Gennari Antonio, Mattarozzi Carolina, Zanoli Annunciata, Camisani Giuditta, Manera Rina, Merico Paola, Mombelli Andrea, Sacchi Angelo, Stella Giuseppe, Toninelli Felice, Tosini Giuseppe, Venturini Santo, Bossoni Mario, Cremaschini Ferrari, Loda Luigi, Montani G. Battista, Pelosi Renzo, Tomasoni Silvio, Venturini Paolo, Bonetta Giuseppe, Rossini Angelo, Fam. Tedoldi, Rossini Silvano, Fam. Calvi, Rinaldi Adriano, Pini Giuseppe, Geroldi Paolo, Geroldi Giulio, Gaggia Gerolamo, Colla-Ungari, Pini Geroldi Francesca, Nervi Bocchio, Redana Rita, Bianchi-Alessandrini, Labinelli Giovanni, Maggioni-Pelosi, Ferrari Bertolotti Linda, Bodini Lina, Girelli Battista, Baronio Angela, Pini Santa, Labinelli Angela, Sina Domenica, Andrini Piero, Benassi Paola, Moia Luigina, Scio Enrico, Monteverdi Dario.
 

ABBONATI SOSTENITORI:

Girelli Paolo, Anelli Angelo, Valota Bruna, Checchi Renato, Colla Pietro, De Angeli Federico, Frigerio Giuseppe, Rossetti Tomaso, Gambassi Walter, D’Amico Giuseppe, Alghisi Maria, Alghisi Antonietta, Baiguera Andrea, Moioli Ferruccio, Fam. Zani, Amighetti Giovanni, Amighetti Teresa, Fontana Beatrice, Ferrami Giovanni, Roda Maria, Pelosi Domenico, Pelosi Dino, Venturini Angelo, Tirelli Angelo, Anelli Sorelle, Anelli Domenica, Caprini Lucia, Ferrari-Pelosi, Stanga Luigi, Geroldi Domenico, Antonioni Beniamina, Fam. Lorefice, Mazzola Giacomo, Quinzanini Lucia, Fam. Venturini Colla, Fam. Parenti, Bellomi Luca, Pelosi Mario, Fontana Margherita, Rinaldi Giuseppe, Rinaldi Renato, Cervati Ernesto, Loda Migliorati, Fam. Valsasina, Mosca Lucia, Girelli Sergio, Pagliardi Carlo, Sala Francesco, Gambassi Agnese, Cervati Rosy, Marini Amabile, Alghisi Teresa, Ghidelli Guido.
 

ABBONATI BENEMERITI:

Staurenghi Fratelli, Ranghetti Franca, Monfardini Baldassarre, Muraro Marzio, Cremaschini-Lò, Lò Stefano, Baggio Antonio, Spinelli Francesco, Bettinetti Rinaldo, Geroldi Carlo, Zavaglio Bruno, Penocchio Gnocchi Mari, Butturini Luigi, Quinzanini Angelo, Piovani Angelo, Mazzola Gabriella, Rossini Angelo, Nervi Pietro, Rossini Mario, Cisternino Angelo, Fidanza Virginio, Pesce Tommaso, Minini Antonio, Iseppi Marco, Raggi Cesare, Andrini Lorenzo, Torri-Lanzi, Pistolesi Giusy, Bellomi Mauro, Rossetti Serafino, Sorelle Bonanomi, Minini Battista, Gandini Luigi, Ferrari Paolo, Fontana Giovanni, Venturini Giorgio, Geroldi Luigi, Bettoncelli Maria, Zorza Andrea, Zanoli Giulio, Alghisi Giuseppe, Zani Gianbattista, Bonaglia Giuseppe, Cavalli Anna, Cervati Salvatore, Brunelli Orazio, Montani Mario, Andoni Giacomina, Allieri Paolo, Amighetti Marco, Moioli Vigilio, Pelosi Ferrari, Seccardelli Lucio, Tedoldi-Cattina, Bertoni Fedele, Venturini Luigina, Pelosi Bruno, Girelli Frosi Martina, Lampugnani Angela, Toninelli Pietro, Pelosi Paolo, Camisani Mario, Pezzoli Franco, Pezzoli Luigi, Sala Venturini Orsola, Zappa Iole, Gennari Giuseppe, Caprini Cecilia, Scanzioli Lucio, Marini Domenica, Bertoni Sorelle, Meletti Niny, Vigna Maria, Brunelli Bruno, Fam. Fadini, Azzini Pinelli, Venturini Giuseppe, Venturini Abrami Fulvia, Assini Gabriella, Assini-Bianchi, Pari Pietro, Panini dott. Giovanni, Panini dott. Annibale, Penocchio Aldo, Barbieri Luigi, Abbiati Mor, Trezza Albino, Fam. Consolandi, Nocivelli Luigi, Nocivelli Gianluigi, Nocivelli Gianfranco, Bragadina Mario, Bragadina Giovanni, Bragadina Ernesto, Pirani-Fontana, Penocchio Angela, Barezzani Paolo, Tomaselli Albino, AVIS, Mondini Grazioli, Fortuna Andreina, Ciatti Rosa, Ferrari Pietro, Franchi-Mensi, Checchi Laura, Franchi Oreste, Bonera Rino, Fam. Fontana, Andoni-Cavedo, Farina Luigi, Ratti Donini, Sala Marta, Tomasoni Franco, Paracchini Farina, Vietina Ruggeri, Baronio Giuliano, Camisani Faustino, Dottorini Bruno, Mosca Carlo, Rossini Maria, Cremaschini Mario, Ferrari Giacomo, Barbieri Mario, Riccardi Gottardo, Cossetti Stefano, Milanesi Santo, Pizzamiglio Luigi, Tedoldi Luigi, Barbieri Elvira, Bettoncelli Remigio, Bonzio Paola, Cervati Teresa, Linetti Giuliano, Sala Pertica, Seruggeri Fratelli, Bresciani G. Luigi. (continua)

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ANAGRAFE PARROCCHIALE

Battesimi
44 Schilirò Emanuele Vincenzo di Giuseppe e Ravani Carla
45 Fanchini Leonardo di Giampaolo e di Nocivelli Francesca

Matrimoni
40 Le Canh Dzu Giuseppe con Lepri Claudia

Defunti
62 Calvazacca Domenico di anni 85
63 Cremaschini Maria Geroldi di anni 93
64 Roda Mario di anni 59
65 Pezzoli Maddalena Girelli di anni 75
66 Battezzi Battista di anni 73
 

All’elenco, pubblicato nel numero di dicembre, delle coppie che hanno celebrato il 25° di matrimonio sono da aggiungere:
Cavalca Enzo con Pelosi Luigina.
Ci scusiamo per l’involontaria omissione.
 

Prospetto anagrafico parrocchiale
degli ultimi cinque anni

                        1995    1996   1997   1998   1999
Battesimi             45        51       57        47       45
Matrimoni           24        27       25        22       40
Defunti                 70        59       66        78       66

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Offerte pro restauri
tele e altari della Basilica

Giornata celebrata nel mese di dicembre 2.761.000
N.N. 200.000
N.N. 50.000
Classe 1949 100.000
N.N. 50.000
N.N. 300.000
Leopolda Quaranta ricorda il fratello sacerdote
nel primo anniversario della morte 500.000
N.N. 200.000
N.N. 50.000
N.N. 1.000.000
In memoria del marito Luigi e cognato Gigi 100.000
Felice e Agostina nel 67° anno di matrimonio 500.000
In memoria dei nipoti Massimiliano e Ombretta 100.000
In memoria della mamma Pertica Angela 200.000
In memoria del caro defunto Domenico 1.000.000
N.N. 50.000
Antonio e Luisa nel 60° di matrimonio 2.000.000
In memoria dei cari defunti 100.000
N.N. 50.000
N.N. 100.000
N.N. 100.000
Classe 1927 100.000
In memoria dello sposo 100.000
In memoria dei cari defunti 300.000
In memoria del defunto Piero 200.000
Luisa e Paolo 5.000.000
In memoria di Bosio Giovanni 150.000
In memoria dello sposo Lorenzo 200.000
N.N. 200.000
In memoria di una cara sorella 3.000.000
Fabiana 100.000
I figli in memoria della cara mamma Maria 1.000.000
In memoria dei defunti 100.000
In memoria del caro sposo e papà 500.000
N.N. 200.000
Lions Club Bassa Bresciana Verolanuova
per restauro Deposizione di A. Mainardi 16.000.000
Roditor e Philadelphia - Verolanuova 1.000.000
In memoria dei defunti 100.000
N.N. 50.000
In memoria dei cari defunti 500.000
N.N. 100.000
Gli alunni dell’I.T.C. in memoria degli amici Roberto, Paolo ed Evelina 80.000
N.N. 50.000
In memoria dei cari defunti 50.000
N.N. 100.000
N.N. 50.000
N.N. 500.000
N.N. 1.000.000
N.N. 1.000.000
In memoria del caro papà 1.000.000
N.N. 100.000
In memoria dei cari defunti 300.000
N.N. 500.000
N.N. 230.000
Dalla Cappella Casa Albergo 380.000
N.N. 100.000
N.N. 500.000

                                                                                         Totale 44.551.000
 

Pro restauri
DISCIPLINA

Per la nostra Disciplina: Raniero 500.000
 

Pro restauro
APPARATO QUARANTORE

N.N. 25.000.000
 

Offerte per
Radiobasilica

Da un amico di R.B.V. 500.000
L.D.B. 1.000.000
L. E. 50.000
 
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“L’angelo di Verola on-line”

agli abbonati
agli amici lettori
ai verolesi tutti
anche lontani
ai collaboratori in particolare
ed alle loro famiglie
porge Vivissimi Auguri
per un Buon Anno
e per un proficuo anno Giubilare.


Sito Internet

Nuovo indirizzo : www.verolanuova.com
(entro breve tempo anche www.verolanuova.it)
Queste le nuove E-mail, gli indirizzi di posta elettronica:
per la parrocchia:    parrocchia@verolanuova.com
per Radio Basilica:  rbv@verolanuova.com


Archivio 2000 Angelo di Verola Parrocchia di Verolanuova