Inserto Speciale: Relazione sulla Missione 2000
Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati
Archivio 2000 | Angelo di Verola | Parrocchia di Verolanuova |
SOMMARIO 3 Buona Pasqua (D.L. Corrini) vita parrocchiale 22 Carissimo... (Le Diaconie) dagli oratori 32 Pasqua e Pentecoste le nostre rubriche 40 S.O.S. Mozambico (A. Landolfi) varie - cronaca 47 Vento (R. Mor) |
la parola del Prevosto
Buona Pasqua
Vorrei confessare ad alta voce un mio forte desiderio: potervi incontrare uno ad uno, singolarmente, stringervi la mano ed augurarvi con tutto il cuore: Buona Pasqua. Retorica sentimentale? No! È un bisogno. È la venticinquesima Pasqua che celebro con voi e la consuetudine di vita mi ha portato ad intessere relazioni fraterne con tutti coloro che me lo concedono.
Non sapendo dirvi, in sintesi, la gioia, lo stupore per levento centrale della fede cristiana: la morte e risurrezione di Gesù, non trovo altro modo, per esprimermi, al di fuori di questo augurio.
In questo tempo in cui molti battezzati non si professano più cristiani, il credente è continuamente provocato dal confronto a riscoprire e a vivere la sua identità. Non solo.
Siccome la cultura dominante non è più ispirata al cristianesimo (vedi mezzi della comunicazione sociale), il cristiano si sente come straniero in questo mondo e deve andare spesso controcorrente.
Mentre Dio è assente dalla concezione della vita, questa si va popolando di idoli molto esigenti, ma affascinanti: il successo, il denaro, il piacere.
Il cristiano è colui che si ostina a credere in Dio. La sua fede non è adesione ad una dottrina astratta, ma ad una Persona.
La fede nel Dio di Gesù Cristo abbatte tutti gli idoli, li riduce a rango di strumenti e libera luomo da ogni padrone.
* * *
In un mondo in cui si esalta luomo come unico valore e contemporaneamente lo si calpesta nella sua dignità, il cristiano crede in Gesù Cristo, uomo e figlio di Dio morto e risorto. Egli è il senso della vita per cui il credente sa che la sua vita trova significato in riferimento a Gesù.
La fede in Cristo è vivere come lui è vissuto in un amore disposto a dare se stesso per Dio Padre e per i fratelli.
Questa fede trova la sua verifica quotidiana nellamore per luomo. Un impegno, questo, mai pienamente attuato che esige continua conversione verso lamore.
Per questo il cristiano crede nello Spirito, amore vivente e personale che lo porta a
cercare lunità, ad essere segno e sorgente dunione.
* * *
Mentre va sempre più aumentando il numero di coloro che credono solo nella terra, il cristiano crede nella vita oltre la terra inaugurata dalla Pasqua di Cristo.
Lavventura della persona e dellumanità non si conclude nelle tenebre del nulla, ma nella pienezza della vita di Dio. Una fede e una speranza che non alienano ma spingono a moltiplicare limpegno per rendere questo mondo più abitabile.
Il cristiano vive la fede, la speranza e lamore non da solitario ma nella Chiesa.
La solitudine è morte. Lunione è vita.
Senza la Chiesa come comunità di credenti, il cristiano è nessuno.
Il credente non considera la ragione come unico metro di valutazione, ma si rifà alla Parola di Dio e a chi nella Chiesa ha la missione di guidare e servire.
Esprime e vive la sua fede nei segni dei sacramenti. La Messa è per lui una esigenza per celebrare lamore di Dio che ci giunge attraverso Cristo per rinsaldare lamore con i fratelli.
Nella preghiera, ogni giorno, il cristiano incontra il Signore della sua vita in un dialogo damore.
Nellimpegno dellamore ai fratelli ogni cristiano è nel mondo testimone visibile del Dio invisibile.
Sono pensieri che offro alla riflessione mia e vostra nella preparazione alla venticinquesima Pasqua che celebrerò con voi.
Mi auguro che sullonda ancora viva della Missione parrocchiale la Pasqua del Giubileo ci offra lo stupore dellincontro con Gesù Risorto in modo che lo possiamo annunciare ai fratelli in novità di vita.
Ancora, cordialmente, Buona Pasqua.
Calendario liturgico dal 2 aprile al 7 maggio 2000
Aprile
ORARIO SANTE MESSE
In Basilica: Prefestiva :ore 18.30
Festiva : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
: ore 15.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.30
S. Rocco: Festiva : ore 9.00
S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
Feriale (giovedì): ore 18.30
Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30
N.B.: In Basilica , ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a
disposizione per le confessioni degli adulti.
2 Domenica IV di Quaresima
Dal Vangelo - Gesù disse: Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. (Gv. 3-16)
Sante Messe con orario festivo
Ore 15.00 Visita al cimitero della comunità parrocchiale. Celebrazione della santa messa
e benedizione delle tombe.
ore 17.00 Presso lOratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei
bambini che saranno battezzati nel mese di aprile.
3 lunedì ore 20.30: Nel salone delle Suore incontro di formazione per gli animatori dei Centri di Ascolto
4 martedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 Via Crucis in Breda Libera - Diaconia S. Anna
5 mercoledì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 in Basilica: Rivisitiamo i sacramenti.
6 giovedì Primo del mese. Dopo la s. messa delle ore 9.00 adorazione del Santissimo fino
alle ore 12.00.
ore 20.30 Via Crucis nella Diaconia S. Antonio
7 venerdì Primo del mese. Dedicato alla devozione del S. Cuore.
ore 15.00 in Basilica Via Crucis
ore 20.30 Via Crucis nella Diaconia S. Rocco - Zona via Indipendenza
8 sabato Sante messe con orario feriale
ore 15.30 Sante confessioni
9 Domenica V di Quaresima
Dal Vangelo - Gesù disse: È giunta lora che sia glorificato il Figlio delluomo. In verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore produce molto frutto. (Gv. 12,23-24)
Sante messe con orario festivo
ore 9.30 Nel corso della s. messa, solenne Traditio Symboli (consegna della professione di
fede - Credo) ai ragazzi della 2a media.
ore 11.50 Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dellOratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi di 3a
media
10 lunedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 Incontro nei Centri di Ascolto di tutte le Diaconie
11 martedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 Via Crucis nella Diaconia S. Cuore. (Quartiere Rinascita)
12 mercoledì Sante messe con orario feriale
ore 15.00 In Basilica si apre la preparazione alla Pasqua della donna. Recita del Vespro,
s. messa con riflessione.
ore 20.30 Via Crucis nella Diaconia Crocifisso (Vie Lombardia, Italia, Rovetta,
Circonvallazione)
13 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 15.00 In Basilica vespro e s. messa con riflessione per le donne
ore 20.30 Via Crucis nella Diaconia Madonna di Caravaggio (zona Stadio)
14 venerdì Sante messe con orario feriale
ore 15.00 Celebrazione della Pasqua delle donne.
In Basilica s. messa solenne
ore 20.30 Via Crucis nella Diaconia S. Donnino (zona Castellaro)
15 sabato Sante messe con orario feriale
ore 15.30 Sante confessioni pasquali per i ragazzi della 4a e 5a elementare.
INIZIO della Settimana Santa
È la settimana più significativa dellanno, quella che la tradizione liturgica e
popolare chiama Santa. Su questa settimana deve puntare limpegno
spirituale dei credenti. Sempre la liturgia, ma specialmente in questa settimana, ci fa
rivivere il mistero pasquale nel quale Gesù, Figlio di Dio, incarnatosi e fatto
obbediente fino alla morte di croce, è talmente esaltato nella Risurrezione e Ascensione
da essere costituito Signore e poter così comunicare la sua vita divina affinché gli
uomini, morti al peccato e configurati a Cristo, non vivano più per se stessi, ma per
Gesù che morì e risuscitò per noi.
I primi giorni della Settimana Santa, nella nostra parrocchia, sono caratterizzati dalla
celebrazione della Quarantore. Sono giorni di preghiera, di ascolto della Parola di Dio,
di conversione che devono servirci da introduzione al triduo pasquale in cui si celebra il
mistero di Cristo che per noi muore e risorge.
16 Domenica delle Palme. Inizio delle Quarantore
Dal Vangelo - Gesù era ormai vicino alla discesa del Monte degli Ulivi quando tutta la folla esultando cominciò a lodare Dio a gran voce: Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. (Lc. 19,37-38)
Sante messe con orario festivo
ore 9.15 AllOratorio maschile: benedizione degli ulivi. Processione verso la
Basilica seguita dalla S. messa
ore 11.00 Santa Messa Solenne
ore 15.00 Apertura delle S. Quarantore. S. messa. Esposizione del Santissimo
Sacramento. Breve riflessione.
NB = Il Santissimo rimane esposto alladorazione dei gruppi e dei
singoli.
ore 20.30 S. messa. Predica. Reposizione. (Partecipa il Coro parrocchiale)
17 lunedì della Settimana santa
ore 7.00 S. messa. Esposizione del SS. Sacramento
ore 9.00 S. messa per gli alunni delle elementari
ore 10.30 Omaggio alunni delle medie
ore 13.00 Adorazione individuale
ore 15.00 Celebrazione per tutte le donne della parrocchia
ore 17.00 Adorazione delle Figlie di S. Angela
ore 18.00 Adorazione delle Rev.de Suore
ore 20.30 S. messa. Meditazione. Reposizione. (Partecipa il Coro parrocchiale)
18 martedì della Settimana santa
ore 7.00 S. messa. Esposizione del SS. Sacramento
ore 9.00 S. messa per gli alunni delle elementari
ore 10.30 Omaggio alunni delle medie
ore 13.00 Adorazione individuale
ore 15.00 Celebrazione per tutte le donne della parrocchia
ore 17.00 Adorazione delle Figlie di S. Angela
ore 18.00 Adorazione delle Rev.de Suore
ore 20.30 S. messa. Meditazione. Benedizione Eucaristica solenne. Chiusura delle
Quarantore (Partecipa il Coro parrocchiale)
Presiederà la celebrazione il Vescovo di Lodi mons. Giacomo Capuzzi
19 mercoledì della Settimana santa
Sante messe con orario feriale
Vengono celebrate nella Cappella delle Rev.de Suore
ore 15.00 Presso loratorio femminile sante Confessioni per i ragazzi delle medie
ore 16.30 Ragazze delle medie
ore 20.30 Solenne Via Crucis nel centro cittadino: si svolgerà in piazza della Libertà
20 GIOVEDÌ SANTO
ore 9.30 Nel Duomo di Brescia S. Messa celebrata dal Vescovo con i sacerdoti delle
diocesi (viene trasmessa da Radiobasilica)
ore 16.30 S. messa per i ragazzi, gli anziani e gli ammalati
ore 20.30 S. messa nella Cena del Signore. (Partecipa il Coro parrocchiale)
21 VENERDÌ SANTO
ore 15.00 In Basilica solenne Via Crucis per tutti
ore 20.30 Liturgia della Passione e bacio del Crocifisso (Partecipa il Coro parrocchiale)
22 SABATO SANTO
ore 7.00 I sacerdoti sono a disposizione per le Sante Confessioni
ore 15.00 Confessioni per gli uomini, i giovani e le signorine
ore 21.00 Solenne Veglia pasquale
È lora più solenne di tutto lanno liturgico. S. Agostino la chiama
Madre di tutte le veglie; si veglia nellattesa della Risurrezione:
mistero centrale della nostra fede
Santa Messa con la partecipazione del Coro parrocchiale.
23 DOMENICA DI PASQUA NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE
Solennità con ottava
Dal Vangelo - Nel giorno dopo il sabato. Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quandera ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro... (Gv. 20,1)
Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. messa solenne (con la partecipazione del Coro parrocchiale)
ore 18.00 Vespri solenni. Benedizione Eucaristica seguita dalla s. messa
24 LUNEDÌ DELLANGELO
Sante messe con orario festivo
La santa messa delle ore 11.00 è celebrata in S. Rocco
Nel pomeriggio è sospesa la celebrazione liturgica
ore 16.00 Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 18.30 S. messa
25 martedì S. Marco - Evangelista
Sante messe con orario feriale
30 Domenica II di Pasqua. In Albis Depositis
Ottava di Pasqua
Dal Vangelo - Otto giorni dopo... venne Gesù... e disse a Tommaso: Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani: stendi la tua mano e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente. (Gv. 20,27)
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Salone Oratorio femminile: incontro con lAzione Cattolica Adulti.
ore 16.00 Salone Oratorio maschile: incontro per i genitori dei fanciulli di 4a e 5a
elementare
ore 17.00 Salone Oratorio maschile: incontro con i genitori dei ragazzi di 1a e 2a media
maggio
1 lunedì S. Giuseppe lavoratore
ore 9.00 S. messa per il mondo del lavoro
* * * Si apre oggi il mese dedicato alla pietà verso la Madonna. Ogni sera del mese la s.
messa vespertina è preceduta dalla recita del S. Rosario. Sono in programma sere di
preghiera nelle varie Diaconie. Il calendario verrà pubblicato con il prossimo numero
dellAngelo.
Ogni sera alle 20.30 il S. Rosario è recitato nelle chiese sussidiarie di S. Rocco,
Cappella Casa Albergo, Madonna di Caravaggio, Stadio e Chiesa di S. Donnino
4 giovedì Primo del mese. Dopo la s. messa delle ore 9.00 esposizione del Santissimo e adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00
5 venerdì Primo del mese, dedicato alla devozione del sacro Cuore
6 sabato Festa di S. Gottardo in S. Donnino
Sante messe alle ore 9.00 e alle 11.00
ore 17.00 S. Rosario e benedizione con la reliquia del santo
Nella Cappella della casa Albergo la S. Messa prefestiva è posticipata alle ore
17.00
7 Domenica III di Pasqua
Dal Vangelo - In quel tempo, di ritorno da Emmaus, i due discepoli riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane. (Lc. 24,35)
Sante messe con orario festivo
ore 9.30 Nel corso della messa avrà luogo la Redditio del Padre nostro per i
fanciulli della 5a elementare
ore 16.00 Celebrazione liturgica
ore 17.00 Presso lOratorio femminile (Rev. Suore) avrà luogo lincontro per i
genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di maggio
ore 16.00 Nel salone dellOratorio maschile avrà luogo lincontro con i
genitori dei bambini della 2a elementare in vista della Prima Confessione
Da questa domenica la celebrazione liturgica pomeridiana in basilica è spostata
alle ore 16.00
SETTIMANA SANTA
La vita
dei credenti
esprima
il mistero
pasquale
Riprendiamo questo servizio sulla Settimana Santa. In essa si celebra il centro della fede cristiana. Abbiamo davanti un mese, un tempo prezioso per riflettere su quanto qui ci viene proposto. Dedichiamo qualche momento, possibilmente ogni giorno, alla lettura meditata di questo servizio. Scopriremo la gioia di essere cristiani e la bellezza della Settimana che introduce a gustare la Pasqua per annunciarla agli altri come il vero senso della vita.
Con la Domenica di Passione o delle Palme si inaugura la Settimana santa.
È la settimana dedicata alla celebrazione delle fasi conclusive e supreme del
mistero della salvezza operata da Gesù Cristo.
In questa settimana vi è il Triduo sacro che la caratterizza propriamente
come settimana pasquale.
La Chiesa così descrive il Triduo sacro: Il Triduo pasquale della Passione e della
Risurrezione del Signore ha inizio con la Messa vespertina In Coena Domini, ha
il suo centro nella Veglia pasquale e termina con i Vespri della Domenica di
Risurrezione.
1. Domenica delle Palme
Cristo umiliò se stesso...: per questo Dio lha esaltato!
La regalità di Cristo sconvolge i nostri schemi di interpretazione e di
esercizio del potere. Gesù Cristo è Re-crocifisso!.
Il suo potere Egli non lo esprime con il prestigio, il successo e limposizione ma lo
vive dolorosamente annullandosi nella umiliazione della croce, sulla quale redime tutto il
peccato delluomo. Questo cambiamento di significato del potere e questo nuovo stile
nellesercitarlo si spiegano nel fatto che Gesù Cristo ha inteso essere il
Signore degli uomini con lamore verso tutti indistintamente. La sua
regalità infatti è servizio: per questo Egli merita ascolto ed
imitazione da parte nostra, da parte di ogni uomo.
La nostra partecipazione quindi alla processione ed alla Eucaristia della Domenica delle
Palme deve esprimere pubblicamente che noi intendiamo accettare latteggiamento e lo
stile di carità. Il maggiore fra voi, colui che governa, (Egli ci
raccomanda), si comporti come colui che serve (Lc. 22,26). E subito ci
conforta con la sua promessa precisa e sicura: Se uno mi serve, il Padre lo
onorerà (Gv. 12-26).
Come Cristo, il Figlio diletto, anche noi in ogni evenienza dobbiamo pregare con animo
filiale obbediente: Padre... sia fatta la tua volontà (Mt. 26,42).
2. Giovedì Santo
(mattino)
In cattedrale a Brescia.
Cristo ha fatto di noi...
dei sacerdoti per il Padre.
Il Giovedì santo comporta in mattinata una celebrazione solenne assai significativa,
la Messa crismale.
Tale celebrazione si svolge soltanto nella chiesa Cattedrale.
Ormai da qualche anno, con la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, il rito della
consacrazione degli Olii santi si svolge più snello e semplice, e la celebrazione poi nel
suo insieme sè fatta più breve e comprensibile a tutti.
La celebrazione della Messa crismale è presieduta dal Vescovo, circondato dal suo
Presbiterio e dai suoi ministri (diaconi, ecc.) e domanda la partecipazione attiva dei
fedeli. Si tratta della celebrazione che più di ogni altra manifesta come la Chiesa -
popolo santo di Dio - sia costituita gerarchicamente; è la celebrazione che
concretizza ed esprime al massimo lunità del sacerdozio comune e del
sacerdozio ministeriale. Il ministero del prete, infatti, è al servizio della
fede e del senso battesimale-eucaristico (= sacerdozio comune) della vita dei fedeli.
Daltra parte i fedeli vivono il loro servizio a Dio ed ai fratelli mediante
lazione pastorale propria del prete. Sacerdozio e ministero, fedeli e preti non si
distinguono per contrapporsi, ma si richiamano necessariamente..., per la gloria di Dio
con la vita santa di tutti!
3. Triduo Sacro
a) Giovedì Santo
ore 20.30: in Basilica
Li amò sino alla fine.
Il Giovedì comporta anche, in tutte le comunità parrocchiali, la Messa vespertina
In Coena Domini. È lanniversario della cena pasquale ultima di Gesù
Cristo, il Signore, è il ricordo della prima cena eucaristica del Signore con
i suoi.
Questa sera con noi, come già allora con gli Apostoli, Cristo compie lofferta di
sè al Padre nel segno sacro del pane e del calice. LEucaristia è
infatti il sacramento dellamore del Figlio di Dio per gli uomini fino al gesto
supremo, cioè la lavanda dei piedi e la morte in croce!
In questo modo la nostra carità, anzi ogni gesto ed ogni espressione dellamore
umano resta per sempre giudicato: Vi ho dato infatti lesempio, dice il
Signore perché come ho fatto io, facciate anche voi (Gv. 13,15).
Ma occorre notare bene che Cristo, della sua morte obbediente, non ce ne ha lasciato
soltanto lesempio da imitare, ma pure ci ha comandato di perpetuarne lofferta
in sua memoria. Ne consegue allora che la Messa In Coena Domini
non significa semplicemente fare un sincero ricordo di Lui, ormai passato...; ma esige
invece che nella celebrazione della Eucaristia - di ogni Eucaristia! - noi ci doniamo a
quel movimento di carità da cui essa proviene.
E cioè: nutrendoci del pane che è corpo offerto in sacrificio per noi e del
vino che è sangue versato per la nostra comunione con Dio e tra di noi,
dobbiamo anche noi progressivamente diventare offerta viva fino al sacrificio
del servizio dei fratelli, specie più bisognosi, iniziando da casa nostra, dal nostro
ambiente di lavoro o professionale.
b) Venerdì
ore 20.30: in Basilica
Egli è stato trafitto per i nostri delitti.
Ogni espressione umana viene meno davanti alla tragedia del Calvario, sul quale si
consuma il sacrifico di Gesù Cristo, Figlio di Dio! Nella azione liturgica di questo
giorno la Chiesa, commemorando la morte del Signore, ci guida alla intelligenza del
mistero suscitando in noi i sentimenti ed indicandoci gli atteggiamenti della vera
devozione.
Il silenzio innanzitutto: solo il desiderio ripieno di fede e di carità, permette di
raccogliere il senso profondo e salvifico della parola di Dio che ci svela come il
sacrificio di Cristo sia stato offerto per noi: Trafitto per i nostri
delitti, schiacciato per le nostre iniquità (Is, 53,5).
E poi la preghiera. Solo la preghiera umile e fiduciosa ci conduce prima ad adorare
nellimmagine del Crocifisso e poi ad accogliere nella comunione della Eucaristia la
realtà viva e personale di Colui che, sospeso al legno della croce, è la salvezza
del mondo!.
Ma intanto, lo sappiamo bene, la Passione di Cristo e la sua Morte continuano nelle sue
membra sofferenti, perseguitate ed uccise... La vera devozione alla croce, allora, domanda
attenzione quotidiana al dolore umano di quanti ci stanno accanto o che veniamo a
conoscere.
c) Sabato Santo ore 21:
e Domenica in Basilica
Gesù Nazareno,
il crocifisso, è risorto!.
La solenne Veglia pasquale costituisce il vertice del Triduo
sacro. In essa si delinea, in quattro momenti, tutto litinerario della vita
cristiana: Liturgia della Luce, Liturgia della Parola, Liturgia del Battesimo, Liturgia
dellEucaristia. La Messa della notte pasquale è la Messa della Risurrezione di
Cristo innanzitutto e risurrezione nostra in Cristo!
La fede cristiana infatti è essenzialmente fede pasquale. È la fede cioè in
Cristo risorto, vivo e contemporaneo agli uomini di ogni tempo, quindi anche a noi; è la
fede in Cristo! Signore, fonte di vita e di salvezza per tutti coloro che credono in Lui:
In nessun altro si trova la salvezza! (Atti 4,12); è la fede che in Cristo
già è incominciata la risurrezione dei morti e quindi, di conseguenza, a tutti è
offerta la speranza infallibile della vittoria sulla sua morte, perché con la croce è
perdonato il peccato ad ogni uomo che si pente e si confessa; e la fede che con Cristo,
morto e risorto per noi, è incominciato ormai il tempo ultimo definitivo: la storia è di
Cristo, costituito da Dio giudice e Signore dellumanità.
Dalle nostre chiese, dove celebriamo la Pasqua del Signore, questo annuncio deve essere
portato nel mondo agli uomini. La nostra vita salvata da Cristo nella fede e
nei sacramenti, deve testimoniare che la redenzione non è un pio desiderio, ma già
sè iniziata in noi con un nuovo stile di rapporto umano, improntato
appunto sulla carità del Signore.
Il mondo soffre già troppe e gravi delusioni... Guai a noi, se gli mancasse anche
la speranza cristiana che Dio appunto ci ha donato per parteciparla ai fratelli:
Cristo è veramente risorto per noi!.
4. Conclusione
Compiere nelle opere ciò che abbiamo celebrato nel sacramento.
La vita dei credenti porti in sè il mistero pasquale, e ciò che onoriamo con la
festa liturgica venga pure celebrato con i costumi cristiani della vita! così S.
Leone I, papa, raccomanda ai fedeli nella notte pasquale dellanno 443 (cf. Serm.
LXXXI, I). Poco prima il Venerdì santo dello stesso anno, nella solenne commemorazione
della Passione del Signore, Leone aveva ricordato ai fedeli gli impegni
battesimali della lotta contro satana, dello spirito di sacrificio per le virtù
evangeliche, della testimonianza cristiana dinanzi al mondo, ecc., affermando nella
conclusione: Onora veramente Cristo sofferente, morto e risorto per noi soltanto,
colui che in Cristo sa soffrire, morire e risorgere appunto in questa fedeltà
morale cristiana al Vangelo (cf. Serm. LXX 4).
Si tratta cioè, come dice anche la preghiera del Messale Romano, di testimoniare
nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede (cf. Coll. Domen. VI
di Pasqua).
Occorre - in breve - che questa Pasqua, segni in noi comunitariamente e personalmente un
passo avanti nella vita cristiana, secondo i frutti dello Spirito che la devono
caratterizzare (cf. Gal. 5,22). Allora il discorso di vita che siamo chiamati
a fare nella nostra società, nella quale si diffonde una cultura di
morte troverà credibilità e forza nelle nostre comunità e nelle nostre
persone rinnovate dalla grazia pasquale.
Dal Sinodo:
Nuova evangelizzazione dellEuropa
compito principale dei cristiani del Terzo Millennio
don Franco Dorofatti
Giovanni Paolo II, dando lannuncio del nuovo sinodo europeo nello stadio di
Berlino allAngelus del 26/6/98, ne precisò lo scopo: al fine di analizzare la
situazione della Chiesa in vista del Giubileo, nella speranza di unepoca
di autentica rinascita a livello religioso, sociale e d economico... frutto di un nuovo
annuncio del Vangelo.
In preparazione a tale sinodo da celebrarsi dall1 al 23 ottobre 99 è stato
diffuso lInstrumentum laboris che porta il titolo Gesù Cristo
vivente nella sua Chiesa sorgente di speranza per lEuropa, nel quale viene
offerto il Vangelo della Speranza a unEuropa che conosce anche segni di una nuova
vitalità cristiana, ma che è abitata dal materialismo ateo marxista e dal materialismo
pratico di stampo edonista, dallindifferentismo religioso, nonché dallapatia
religiosa, che inducono a un relativismo etico e un nichilismo morale. In pratica la
Chiesa è chiamata a interrogarsi sullo stato della fede cristiana e ad aiutare i credenti
a riscoprirla e a viverla, nella prospettiva di Gesù Cristo risorto, vera speranza
delluomo e della storia. La speranza diviene il motivo dominante di tutto il sinodo.
Il Papa nella omelia tenuta, il 1° ottobre, durante la celebrazione dapertura così
affermava: Con lAssemblea sinodale il Signore vuole rivolgere al popolo
cristiano, pellegrino nelle terre comprese tra lAtlantico e gli Urali un forte
invito alla speranza, donando lintramontabile messaggio della salvezza, proclamato
da Cristo. E proseguiva: Europa del terzo millennio, la Chiesa a te propone
Cristo unico mediatore di salvezza ieri, oggi e sempre (Eb. 13,8). Te lo propone non tanto
a parole, ma specialmente con la testimonianza eloquente della santità.
Il Cardinal Varela ha aperto i lavori, delineando i problemi che assillano il continente
(crisi familiare demografica, i giovani senza lavoro, violazione dei diritti umani,
problemi della guerra, nazionalismi, migrazione, smarrimento valoriale...) e evidenziando
i segni di speranza (allargamento del processo unitario ai paesi dellest, una
nuova vitalità della Chiesa a ovest e a est...), alimentati da una Chiesa
annunciatrice del Vangelo a un continente che va verso una tranquilla scristianizzazione.
LEuropa non è più lEuropa dei muri, ma non è ancora lEuropa cristiana
dei secoli passati. Secondo il relatore lEuropa è a un bivio di fondamentali
decisioni: o la conversione al Dio dei nostri padri, il cui Figlio si è fatto uomo per
amore delluomo, o lallontanamento dalle radici spirituali dalle quali è nato
il vero umanesimo cristiano. Dopo la relazione del cardinale si sono susseguiti gli
interventi dei vescovi nel tentativo di definire una precisa diagnosi del continente, con
luci e ombre, e di enucleare orientamenti per un futuro migliore dellEuropa sia a
livello civile che religioso. Il cardinal Poupard ha parlato di una cultura europea
divenuta meno cristiana e anche meno umana. Secondo
larcivescovo di Bordeaux, Pierre Eyt, siamo di fronte a unapostasia
tranquilla da parte della maggioranza degli europei, per lo meno in occidente, e in
modo particolare tra gli adolescenti e i giovani.
Lanima europea è ormai naturalmente non cristiana. Simpone, perciò, come
necessaria la nuova evangelizzazione. Larcivescovo di Genova Dionigi
Tettamanzi, ha dichiarato che il primo e fondamentale problema riguarda noi cristiani e la
nostra fede: fin dove siamo cristiani? NellEuropa di oggi la priorità non consiste
nel battezzare i convertiti, ma nel convertire i battezzati. Per
molti cristiani è grande la tentazione di vivere etsi Christus non daretur:
come se Cristo non ci fosse. Di qui la sfida per la Chiesa: rifare il tessuto cristiano
delle stesse comunità ecclesiali e formare i cristiani. Il cardinal Martini ha insistito
sulla importanza della Bibbia, libro del futuro del continente europeo, sulla necessità
della parrocchia che attualizza la presenza di Cristo, con laiuto
dellinserzione dei movimenti nella comunione pastorale, parrocchiale e diocesana, e
sulla possibilità di nuove e più ampie esperienze di collegialità.
Stimolanti sono state le proposte di alcuni vescovi (Ablandi, Egger, Antonelli...) che
hanno suggerito di ripartire da una nuova alfabetizzazione biblica, da un ascolto della
Parola unito con la vita, da itinerari formativi biblico-spirituali che favoriscono un
inserimento vivo nella comunità e una più soda spiritualità che si riverbera nella vita
ecclesiale e nellimpegno dei fedeli nella società: la Bibbia può dare un
supplemento danima allEuropa. Un filo rosso univa vari interventi: una Chiesa
concepita come mistero, comunione e missione deve puntare sulla Bibbia e la spiritualità
per una riqualifica del cristianesimo nelletà del benessere, che va smarrendo il
senso della trascendenza. Mons. Nicora nel suo intervento asseriva: Il processo di
unificazione europea merita di essere valutato in chiave positiva, anche se, per ora, gli
aspetti economici finanziari sono prevalenti. Occorre fare crescere un progetto
dEuropa sempre più condiviso e ispirato ai grandi valori umanistici della
tradizione cristiana. E, commentando levento del Sinodo dalle pagine di
Avvenire, affermava che lopera di evangelizzazione deve partire da una
forte spiritualità, tema questo molto sentito dai vescovi.
Dopo tre settimane si è chiusa lassise ecclesiale con la Messa e lallocuzione
del Papa. Va ricordato il Messaggio dei vescovi ai credenti e a tutti i
cittadini dEuropa. Il testo è un grido di speranza, lanciato alla
Chiesa europea e a tutte le nazioni. I vescovi danno atto del crescente concentrarsi della
Chiesa sulla sua missione spirituale e auspicano che sia garantito, nellEuropa
unita, il primato dei valori etici e spirituali su quelli economici e politici. Il Papa
nellomelia ha indicato la sfida che interpella la Chiesa: la nuova
evangelizzazione dellEuropa. Levangelizzazione è antica per quanto
riguarda il nucleo essenziale, ma nuova per il metodo e le forme della sua espressione
apostolica e missionaria. La Chiesa è chiamata a ripetere agli uomini e alle donne del
terzo millennio e a quanti vivono immersi nel relativismo e materialismo: Accogliete
Cristo nella vostra esistenza. Cristo è il futuro delluomo. Per Giovanni
Paolo II ci vuole un più incisivo annuncio, corroborato da una coerente testimonianza.
E lauspicio finale del Papa: LEuropa sappia garantire, in atteggiamento
di fedeltà creativa alla sua tradizione umanistica e cristiana, il primato dei valori
etici e spirituali.
Genitori, separati ma non in guerra
I figli hanno diritto di frequentare papà e mamma, anche se non vivono più
insieme.
Nessuno può impedirlo. Lo hanno stabilito i giudici della Cassazione
I genitori, come i bambini, non sono tutti uguali. Ci sono papà e mamme che sanno affrontare i problemi con calma e cercano di ragionare insieme. Altri che cominciano subito a litigare e magari si rivolgono parole offensive. E può accadere, purtroppo, che papà e mamma arrivino a lasciarsi. Vedere uno dei propri genitori andare a vivere da unaltra parte è uneventualità molto triste.
Però purtroppo succede: in questi ultimi anni le separazioni sono molto aumentate. Pensate, ogni anno in Italia ci sono 60 mila genitori che decidono di non vivere più insieme.
In questa situazione già difficile, i bambini si trovano spesso al centro di una guerra, vittime dellincomprensione che divide gli adulti. Tuttavia, i piccoli hanno sempre il diritto di vedere i propri genitori, di stare con loro.
Unimpresa a volte difficile, anche se i genitori dovrebbero agevolare le visite periodiche e, soprattutto, non dovrebbero mettersi in cattiva luce luno con laltro. Guai se il papà parla male della mamma quando lei è assente. E ancora peggio se le impedisce di stare un po di tempo con i suoi figli. Se questo succede deve intervenire il giudice.
Qualche giorno fa la Cassazione, che è il tribunale più importante di tutti, ha
pronunciato una sentenza di condanna nei confronti di un papà che si comportava proprio
in questo modo. Non permetteva che le sue bambine trascorressero qualche giorno con la
mamma. È sbagliato - hanno detto i giudici - anche quando papà e mamma vivono separati,
quello che ha in affido il bambino deve favorire lincontro con il genitore che vive
in unaltra casa.
Per risolvere queste situazioni senza ricorrere ai tribunali una soluzione ci sarebbe. Si potrebbe pensare di affidare i bambini non a un solo genitore ma a entrambi.
Questa formula si chiama affido congiunto. Peccato che i genitori non ci pensino e che i giudici non sempre lo propongano.
ogni mese...
... una preghiera
a cura di don Giovanni
Dalla sublime liturgia della Chiesa doriente traiamo queste lodi al Signore
Crocifisso e risorto. Il mistero pasquale vi è contemplato nei suoi due aspetti di morte
e risurrezione; lo sguardo contemplante è sempre fisso sulla Trinità, che realizza la
salvezza. Alla lode è sempre associata la Madre di Dio, invocata come interceditrice.
Il linguaggio, ricco di reminiscenze bibliche, non è sempre facile; però, il riferimento
a concetti teologici, per quanto possibile omessi nella riduzione che presentiamo, non è
mai finalizzato a fare accademia, bensì vuole aiutare colui che prega ad innalzarsi alle
vette dello stupore e della contemplazione.
Prossimi alla celebrazione della Passione e della Risurrezione di Gesù, dono del Padre e opera dello Spirito, in questanno giubilare possiamo pregare respirando con il polmone della Chiesa di Oriente.
Per la tua croce, Cristo salvatore, è disciolto il potere della morte,
ed è annientata la seduzione del diavolo;
il genere umano poi, salvato con la fede, ogni giorno ti offre un inno.
Tutte le cose sono illuminate dalla tua risurrezione, o Signore,
e il paradiso è riaperto; tutto il creato ti benedice e ogni giorno ti offre un inno.
Glorifico la potenza del Padre e del Figlio,
inneggio allautorità dello Spirito santo,
Divinità indivisa, increata, Triade consustanziale che regna per i secoli dei Secoli.
Adoriamo la tua croce preziosa, o Cristo,
e inneggiamo e glorifichiamo la tua risurrezione;
poiché dalle tue piaghe noi tutti fummo guariti.
Inneggiamo il Salvatore incarnato dalla Vergine;
poiché per noi fu crocifisso,
e il terzo giorno risorse, per dare a noi la grande misericordia.
Noi che siamo indegni di stare nella tua casa immacolata, ti cantiamo linno,
gridando dal profondo:
Cristo Dio, che illuminasti il mondo risorgendo il terzo giorno,
strappa il tuo popolo dalla mano dei tuoi nemici, o Amico degli uomini.
Lode alla Madre di Dio
Come non stupiremo per il tuo divino e umano parto,
o degna dogni venerazione?
Poiché senza avere avuto conoscenza duomo,
o tutta Immacolata,
partoristi un Figlio senza padre nella carne,
lui che prima dei secoli fu generato dal Padre senza madre,
senza per nulla subire mutazione, o inquinamento, o divisione,
ma conservò salva la proprietà delle due sostanze.
Perciò, Madre Vergine Sovrana,
supplicalo a salvare le anime di quanti con retta fede ti conoscono Madre di Dio.
Cristo, con la tua passione accecasti il sole,
e con la luce della tua risurrezione schiaristi luniverso,
accogli il nostro inno, o Amico degli uomini.
La tua vivificante risurrezione, o Signore,
illuminò tutta la terra,
e richiamò a vita la tua creatura rovinata.
Perciò liberati, acclamiamo: Onnipotente Signore, gloria a te!
Per redimere da morte la nostra stirpe,
o Cristo, sopportasti la morte,
e risorto dai morti il terzo giorno,
risuscitasti con te quelli che ti riconobbero Dio,
illuminasti il mondo; Signore gloria a te!
Si allietino i cieli, esulti la terra,
poiché il Signore ha operato con la potenza del suo braccio;
con la sua morte schiacciò la morte;
divenne primogenito fra i morti;
ci liberò nel seno dellAde e concesse al mondo la grande misericordia.
Lode alla Madre di Dio
Te, mediatrice di salvezza per la nostra stirpe,
noi inneggiamo, vergine Madre di Dio;
poiché in quella carne che aveva preso da te, il Figlio tuo e Dio nostro,
accettando di patire in Croce,
ci riscattò dalla perdizione nel suo amore per gli uomini.
vita parrocchiale
Carissimo Centro dAscolto...
Carissimo Centro dAscolto, grazie per i
momenti belli vissuti con te in questo mese di marzo.
Grazie al Signore, per averci dato loccasione di incontrarci nel Suo nome, intorno
al Suo Santo Vangelo, per riflettere sui nostri giorni.
Grazie perché con te, Centro dAscolto, la Parola del Signore è uscita dalla nostra
Basilica, dalle aule di Catechismo, dagli ambienti di formazione Cristiana,
per entrare dove viviamo, nelle nostre case. Grazie perché questa Parola del
Signore labbiamo scoperta Parola di vita.
* non più solo dovere da vivere per poterci dire Cristiani,
* ma soprattutto nostra esigenza, risposta che può aiutarci a
dare un senso alla nostra vita.
Grazie, carissimo Centro dAscolto, perché con te abbiamo scoperto che qualche
cosa da dire sul Vangelo, non spetta solo ai preti, ma a tutti: anche noi laici
possiamo dare tanto. Forse grandi disquisizioni teologiche dalle nostre bocche non
usciranno, ma in compenso tanta vita, tante belle esperienze quotidiane: e lo sappiamo
benissimo, il Signore ci ha donato la Sua Parola non perché rimanga solo sui libri, ma
diventi vita quotidiana. Uniti nel nome di Gesù, preti e laici, cercando di volerci bene
in questi incontri di marzo, ci siamo sentiti non solo Assemblea di Dio, ma
soprattutto Famiglia di Dio. Per tutto questo, carissimo Centro
dAscolto, ti ringraziamo, e nel nostro interesse Ti affidiamo al Signore. La tua
esperienza in mezzo alla Comunità di Verolanuova, sia sostenuta dal Suo Santo Spirito: il
Signore ti ha fatto nascere nella nostra Parrocchia durante la S. Missione, Lui certamente
ti farà crescere.
Anzi, rettifichiamo, ci farà crescere.
Con affetto ti salutiamo e ci diamo appuntamento in aprile. Le tue Diaconie: S. Anna,
Crocifisso, S. Cuore, S. Antonio, S. Rocco, S. Lorenzo, S. Donnino, Madonna Caravaggio.
CENTRO DI ASCOLTO: 2° lunedì del mese
lunedì 10 APRILE - ore 20.30
presso i 25 Centri dascolto prescelti e già resi noti.
Le persone che hanno dato la disponibilità per lanimazione dei 25 Centri Ascolto, si incontreranno il primo lunedì di ogni mese
In Aprile: lunedì 3 ore 20.30 dalle Suore
Riprendiamo da Famiglia Cristiana del 20 febbraio scorso la seguente
lettera al direttore e la sua risposta in merito ai Centri di Ascolto. È
sicuramente di grande attualità per noi che sentiamo ancora vivo il ricordo della
Missione al popolo e riteniamo tale corrispondenza motivo di attenta riflessione su questa
realtà alla quale si sta dando, in parrocchia, piena attuazione.
Centri di ascolto
nelle parrocchie
Due animatori hanno scritto:
Nella nostra parrocchia, nellottobre 1997 è stata realizzata una Missione
popolare: in 18 abitazioni del quartiere si svolsero altrettanti centri
dascolto. Il nostro ancora oggi continua il suo cammino. Crediamo che
parte del futuro della Chiesa sia in questi centri, perché in essi la Chiesa
si fa missionaria.
Durante gli incontri qualche persona si è sciolta in pianto, altre hanno posto
interrogativi che non osavano esporre a un sacerdote. Noi animatori ci siamo preoccupati
di trasmettere la gioia della preghiera, di rispondere agli interrogativi, di offrire la
possibilità di leggere il Vangelo riportandolo alla realtà quotidiana.
È importante che il Vangelo sia portato da gente comune come noi: fa più effetto sentire
certe realtà da studenti, mamme o papà che non da chi porta il Vangelo per
mestiere.
Ed ecco la risposta:
Capita spesso che, al termine di una missione popolare, i cosiddetti centri di ascolto continuino lesperienza di comunione e di condivisione nella preghiera e nella riflessione sul Vangelo. È una forma di catechesi valida e originale, che stimola il dialogo e la partecipazione fraterna. Di solito gli animatori di questi centri sono laici della parrocchia in cui si è svolta la missione, formati alla scuola dei missionari. È appunto fondamentale che i gruppi non si isolino dalla vita della comunità parrocchiale, ma siano anzi stimolati a una partecipazione sempre più attiva. La testimonianza di un laico è spesso accolta più facilmente, ma è importante che gli animatori siano in relazione costante con i sacerdoti, perché la loro catechesi sfoci nel ministero pastorale e sacramentale di questi.
Soltanto adesso siamo venuti in possesso del testo della Benedizione che il vescovo emerito di Brescia, mons. Bruno Foresti, ha impartito, lo scorso 1° gennaio 1999, alle tele restaurate della nostra Basilica. Lo pubblichiamo volentieri soprattutto per i pensieri ed i sentimenti di elevata spiritualità che lhanno ispirato. Un documento prezioso che si ricollega allomelia pronunciata dallo stesso vescovo nellottobre 1997 in occasione del 350° anniversario della consacrazione della Basilica.
Benedizione del Vescovo: Preghiamo
Signore Dio Onnipotente creatore delluomo, effusore della bellezza nel mondo, noi
ti ringraziamo perché ci hai resi partecipi del creato e hai infuso la genialità negli
artisti perché potessero davvero non solo amare la bellezza, ma comunicarla ai fratelli.
Vogliamo dunque benedirti per quelli che nei secoli hanno dipinto queste stupende tele, ma
vogliamo anche benedirti per quelli che amando Te, amano la bellezza che sei Tu, e la
bellezza che è qui incarnata, hanno fatto sacrifici perché potessero essere restaurate.
Vogliamo ringraziarti per la perizia che hai infuso in coloro che le hanno restaurate
rendendole eloquenti, parole vivaci, colorite, parole che colpiscono locchio, ma
soprattutto entrano nel cuore.
Vogliamo ringraziarti, Signore, per lamore e lo spirito di sacrificio che hai messo
in tanti che davvero hanno rinunciato a qualche cosa di cui potevano godere, specialmente
per la famiglia, perché davvero i fratelli potessero fruire di questa ricchezza che
certamente è gloria del popolo di Verolanuova, ma diventa Osanna, Alleluia a Te che sei
nei cieli.
Fa o Signore che sempre coloro che entreranno in questa Basilica possano essere
affascinati non solo dalle linee architettoniche e dagli stupendi colori di queste tele,
ma siano soprattutto affascinati dai tuoi misteri; vedano che attraverso le realtà
visibili che Tu hai suggerito e espresso, ci sta una realtà invisibile alla quale
ciascuno è chiamato.
Apri dunque gli occhi di questo popolo verso il cielo di cui questi misteri raccontati
nelle tele diventano parziale rivelazione.
La benedizione dunque che io chiedo a Te Dio Onnipotente, Signore della storia, Padre di
questo popolo, è che davvero il sacrificio di tanti venga così da Te retribuito secondo
la dimensione che sfugge, perché misteriosa alla nostra verifica, anche se sappiamo
superiore alle nostre speranze. Benedici dunque al di là di questo mistero che noi
abbiamo celebrato nella Maternità Divina della Vergine Santissima, questo popolo, e
fa sentire che esso figlio dello stesso Padre, figlio della stessa Madre, è un
popolo che ha bisogno di Te. Signore Gesù io te lo affido.
Vergine Santissima, rinnovando la consacrazione di un popolo che più volte lha
espressa, io ti dico, Madre, che questo popolo ti ama. Te lo affido dunque, sia in
benedizione di te e Tu sii in benedizione di lui. Per questo la benedizione che io
impartisco attraverso un segno, che è quello dellacqua benedetta, è qualche cosa
di più grande, di più sublime, di più misterioso, di più tremendo, in un certo senso,
perché rivela il mistero di Dio di cui questa Basilica è solo un piccolo segno, perché
il Signore è infinito. La benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito
discenda su queste tele e vi rimanga sempre.
Giubileo
2000
Le pratiche per
lindulgenza giubilare
Lindulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa. Il Giubileo è un anno di grazia, finalizzato al rinnovamento interiore. Tutti i fedeli, convenientemente preparati, possono abbondantemente fruire, lungo larco dellintero Giubileo, del dono dellindulgenza.
Luso salutare dellindulgenza insegna in primo luogo quanto sia triste e amaro laver abbandonato il Signore Dio. I fedeli, infatti, quando acquistano le indulgenze comprendono che con le proprie forze non sarebbero capaci di riparare al male che con il peccato hanno arrecato a se stessi e a tutta la comunità. Luso dellindulgenza, inoltre, ci dice quanto intimamente siamo uniti in Cristo gli uni con gli altri, perché anche questi più facilmente e più intimamente possano essere uniti al Padre. (Paolo VI I. D. iv, 9).
Lindulgenza indica la compassione e la bontà di Dio, unita alla connotazione
della dolcezza paterna nei confronti dei figli peccatori. ...lindigenza è la
misericordia di Dio che la Chiesa, forte del mistero della redenzione di Cristo e della
sua propria santità, offre ai credenti perché sperimentino la pienezza del perdono
portato fino alle sue estreme conseguenze, in vista di unesistenza alla luce
dellamore.
Condizioni
1. La Confessione sacramentale che porti ad una vera conversione del cuore (entro 15 giorni dalla visita ai luoghi giubilari).
2. La Comunione eucaristica (possibilmente nel giorno stesso della visita ai luoghi giubilari) è necessaria per ogni indulgenza.
3. Il Padre nostro, La professione di fede (Credo), Ave Maria e una preghiera secondo lintenzione del Papa.
4. Le attività caritative. La nostra Diocesi indica le seguenti opere di carità,
verso cui orientare le varie raccolte:
- contributo alla remissione del debito estero
- casa di accoglienza per donne sottratte alla prostituzione
- altre che verranno indicate
Modi per lucrare lindulgenza
Pellegrinaggio o itinerario giubilare comunitario nei luoghi indicati: si acquista lindulgenza partecipando alla celebrazione liturgica o al pio esercizio.
Visita in gruppo o singolarmente a una chiesa giubilare: si acquista lindulgenza attraverso un congruo momento di meditazione personale e di preghiera, e recitando il Padre Nostro, la professione di fede e una invocazione alla Beata Vergine Maria.
Visita ai fratelli che si trovano in necessità o in difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, handicappati, ecc.) quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro.
Iniziative che attuino in modo concreto e generoso lo spirito penitenziale che è come lanima del Giubileo. Così, daccordo con la guida spirituale o con il confessore, si può decidere di astenersi, almeno durante un giorno, da consumi superflui (fumo, bevande alcoliche, digiuno e astinenza secondo le norme della Chiesa, ecc.) ed evolvere una proporzionata somma di denaro ai poveri; sostenere con un significativo contributo opere caritative; dedicare una congrua parte del proprio tempo ad attività che rivestono interesse per la comunità, o altre simili forme di personale sacrificio.
Lindulgenza può essere acquistata soltanto una volta al giorno e può essere applicata per modo di suffragio alle anime dei defunti.
Credo o simbolo Apostolico
Io Credo in Dio, Padre Onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese allinferno;
e il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
I dieci comandamenti di Dio o Decalogo
Io sono il Signore Dio tuo:
1. Non avrai altro Dio fuori di me.
2. Non nominare il nome di Dio invano.
3. Ricordati di santificare le feste.
4. Onora il padre e la madre.
5. Non uccidere.
6. Non commettere atti impuri.
7. Non rubare.
8. Non dire falsa testimonianza.
9. Non desiderare la donna daltri.
10. Non desiderare la roba daltri.
I sette Sacramenti
1. Battesimo
2. Cresima
3. Eucaristia
4. Penitenza
5. Unzione dei malati
6. Ordine
7. Matrimonio
I due Misteri principali della fede
1. Unità e trinità di Dio.
2. Incarnazione, Passione, Morte e Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
I due comandamenti della Carità
1. Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con
tutta la tua mente.
2. Amerai il prossimo tuo come te stesso.
I cinque precetti generali della chiesa
1. Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate.
2. Santificare i giorni di penitenza, secondo le disposizioni della Chiesa.
3. Confessarsi almeno una volta allanno e comunicarsi almeno a Pasqua
4. Soccorrere alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi e le usanze.
5. Non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti.
Giubileo
2000
Per quanti intendessero andare a Roma per il Giubileo soli, con la propria famiglia o anche in piccoli gruppi, pubblichiamo il seguente servizio che li porrà in condizioni di poter usufruire di quelle facilitazioni che li metteranno al riparo da incresciosi imprevisti o da indesiderate sorprese.
La Carta del Pellegrino
La Carta del Pellegrino, personale e non cedibile, è innanzitutto lo strumento che
garantisce al pellegrino in arrivo a Roma la partecipazione allEvento o agli Eventi
desiderati del Calendario del Giubileo.
In aggiunta a ciò, la Carta consente di usufruire dei seguenti servizi:
- assicurazione;
- trasporto libero, nel limite di validità della carta, su tutti i mezzi pubblici della
rete urbana di Roma (autobus, metropolitana, ferrovie nel tratto urbano), considerato che
nellAnno 2000 la circolazione dei pullman e delle autovetture private in Roma sarà
fortemente limitata;
- prenotazione di Basiliche/Chiese per celebrazioni specifiche;
- servizio telefonico, con possibilità di effettuare conversazioni telefoniche per un
importo di Lit. 10.000 con il sistema del prepagato. Tale servizio potrà essere
utilizzato in Italia ed allEstero sino al 30 giugno 2001, fruendo del beneficio di
tariffe ridotte;
- riduzioni sul biglietto dingresso ai Musei Capitolini, ai Fori imperiali e alla
Galleria Doria Pamphilj, presso il cui bookstore il possessore di Carta potrà fare
acquisti con sconti del 10%; riduzione sullingresso alla Mostra dei 100 Presepi
Internazionali presso le sale del Bramante a P.zza del Popolo fino al 25 aprile 2000 e
sullingresso allo spettacolo teatrale Gli anni del Giubileo nella storia della
Chiesa e nella storia degli uomini nel giardino dellIstituto di Studi Romani
allAventino dal 20 giugno al 31 luglio 2000;
- prenotare pranzi, cene (Lit. 15.000) o cestino (Lit. 10.000) da consumare presso i
servizi di ristorazione convenzionati situati nei dintorni delle Basiliche;
- inoltre, ai possessori della Carta verrà consegnata gratuitamente la Carta Romea
(venduta al pubblico a Lit. 15.000), che le FS italiane hanno predisposto per facilitare i
viaggi in treno da e verso Roma per periodi prestabiliti con sconti del 20-30% sulle
tariffe ordinarie e possibilità di prenotare gratis il posto in treno. La suddetta Carta
è valida fino al 30 giugno 2001.
Il costo dei servizi offerti dalla Carta, valida tre giorni, è di Lit. 65.000 per
persona per i pellegrini italiani e Lit. 75.000 per quelli stranieri (in quanto il credito
telefonico è in questo caso di Lit. 20.000) che non desiderano prenotare anche
lalloggio o che utilizzano pacchetti predisposti da tour operator di loro scelta.
Per coloro, invece, che utilizzano pacchetti logistici predisposti dal S.A.C., il costo
della Carta sarà di Lit. 55.000 se sono italiani e di Lit. 65.000 se sono stranieri.
Essendo la Carta personale, non sono previste gratuità. Per ogni giorno di permanenza
successivo al terzo, vanno aggiunte Lit. 5.000 per lutilizzo dei mezzi pubblici.
La prenotazione delle Carte da tre giorni per gruppi di minimo 25 unità va effettuata
tramite la nostra interfaccia nella Vostra Regione (in questo caso Brevitours 0302895311).
Esiste una seconda tipologia di carta, denominata Carta 1 giorno, che ha validità 24
ore e costa Lit. 10.000. Essa permette di prenotare la partecipazione ad un Evento
giubilare ed è comprensiva di assicurazione. Al costo base possono essere aggiunte Lit.
5.000 per usufruire del trasporto pubblico e Lit. 10.000 di credito telefonico. Le Carte 1
giorno disponibili sono:
Carta 1 giorno (Evento + Assicurazione) Lit. 10.000
Carta 1 giorno (Evento + Assicurazione + Trasporto) Lit. 15.000
Carta 1 giorno (Evento + Assicurazione + Trasporto + Credito tel.) Lit. 25.000
La prenotazione delle Carte da 1 giorno per gruppi di minimo 25 unità va effettuata
tramite la nostra interfaccia nella Vostra regione (vedi sopra).
Gli individuali, le famiglie e i piccoli gruppi fino a 24 persone possono prenotare la
Carta da tre giorni telefonicamente al numero 06/72985566. Il costo delle Carte per gli
individuali è di Lit. 55.000 per persona se italiani e Lit. 65.000 per persona se
stranieri.
I dati sanitari non servono ai fini dellemissione delle Carte del Pellegrino.
Una testimonianza - ricordo di una verolese che ha partecipato al
Giubileo del Malato 2000
Roma, 11 Febbraio 2000
Questa mattina mi sono recata in piazza S. Pietro per la Celebrazione Eucaristica,
presieduta dal Santo Padre.
Durante la S. Messa, lemozione era così forte che riuscivo a stento a trattenere le
lacrime. Osservavo le persone a me vicine, notavo nei loro volti la stessa commozione e la
stessa felicità che, soltanto il Papa, così vicino, poteva trasmetterci.
Scena toccante, quella di una mamma in carrozzella che si avvicina allaltare tenendo
fra le braccia il suo bambino anchesso ammalato, e la successiva imposizione delle
mani da parte del Pontefice sul suo piccolo capo.
Che atmosfera magnifica! Quelle parole rivolte a tutti noi ammalati, annullavano anche il
freddo, e il tempo, seppur lungo, scorreva veloce.
Durante la Messa ho pregato per tutti: le dame, i barellieri che operano con tanto amore.
In particolare ho ricordato gli organizzatori dellUnitalsi, che si sono impegnati a
renderci importanti con questa esperienza indimenticabile. Ho pregato tanto per gli
ammalati, per tutti i giovani perché ascoltino la Parola del Padre e la mettano in
pratica dedicando cura e attenzione ai più bisognosi e agli anziani che vivono nelle case
di riposo.
Una richiesta particolare lho rivolta alla Madonna di Lourdes, perché sostenga la
vita del S. Padre: Colui che rappresenta la pace nel mondo e gli doni tanta salute e
forza.
Auguro a tutti, in particolare ai giovani, di poter vivere queste esperienze, che hanno
lasciato in me il desiderio di essere sempre testimone serena nella mia vita accettata
come dono da trasmettere a quanti avvicino, particolarmente ai sofferenti. È
laugurio mio che di cuore faccio a tutti!
Un caro saluto.
A.M.
Giubileo 2000
Gli itinerari giubilari nella diocesi (3)
Chiesa Giubilare
Santuario della Stella
Gussago
Referente
Don Federico Festa (rettore)
Tel. 0302770718
Orari
8.00 - 11.00
14.00 - 17.00 (18.00)
Chiese Stazionali
Abbazia (parrocchiale)
Rodengo
Referenti
Don Alfono Serafini (priore) (Olivetani)
Don Simone Telch (parroco)
Tel. 030610182 - Fax 0306811009
Orari
9.00-12.00
15.00-18.000
Chiese Stazionali
Antica Pieve
Gussago
Referenti
Cavagnola Marì Tel. 0302770264
Via S. M. Vecchia, 11
Don Pierviglio Begni Tel. 0302770841
Via Della Chiesa, 32
Orari
Su richiesta
Chiese Stazionali
S. Antonio
(parrocchiale fonte battesimale di Paolo VI)
Concesio
Referenti
Mons. Dino Osio (parroco)
Tel. 0302751184
Orari
7.30-12.00
e su richiesta
Chiese Stazionali
Antica Pieve alla Mitria
Nave
Referenti
Don Antonio Tomasoni (parroco)
Tel. 0302530119
Orari
Su richiesta
Chiese Stazionali
Santuario di Conche
Nave
Referenti
Don Antonio Tomasoni (parroco)
Tel. 0302530119
Orari
Su richiesta
Case di accoglienza
Villa Pace
Gussago
Referente
Lina Tomberli Tel. 0302770616
Via Cavalletto, 1 (trav. di V. Nava)
Gussago
Note
Chiesa Giubilare
Madonna
della Ceriola
Montisola
Referenti
Don Paolo Bonardi (parroco)
Tel. 0309825245
Archetti Luigi (fraz. Cure)
Tel. 0309886172
Orari
8.30-17.30
Chiese Stazionali
S. Pietro in Lamosa
Provaglio dIseo
Referenti
Don Bracchi Giovanni (parroco)
Tel. e Fax 030983504
Orari
9.00-12.00
14.00-18.00
Chiese Stazionali
Pieve di S. Andrea
Iseo (parrocchiale)
Referenti
Don Angelo Nassini (parroco)
Tel. 030980206
Orari
7.30-12.00
15.00-18.30
Chiese Stazionali
Monumento al
SS. Redentore
Monte Guglielmo
Referenti
Da giugno a settembre: Rifugio Almici
Berardi Flavio Tel. 0309870990
Inverno: Don Raffaele Donneschi (parroco)
Tel. 0309870918
Orari
N.B.: cè un valigetta per la S. Messa
Casa di accoglienza
Casa delle Suore
Operaie
Fantecolo
Referente
Suore
Tel. 0309823847
Fax 0309882552
Note
Chiesa Giubilare
Eremo dei Santi
Pietro e Paolo
Bienno
Referente
Don Fausto Manenti (direttore)
Tel. 036440081
Orari
Sempre aperta
Chiese Stazionali
Via Crucis
Cerveno
Referenti
Don Salvatore Ronchi (parroco)
Tel. 0364434014
Orari
8.00-12.00
14.30-18.00 (17.30)
Chiese Stazionali
Santuario
dellAnnunciata
Piancogno
Referenti
Minori Cappuccini
Padre Pietro (superiore)
Tel. 036445005
Orari
6.30-11.45
14.30-18.00 (17.30)
Chiese Stazionali
Santuario della
Madonna delle Nevi
Boario T. (parrocchiale)
Referenti
Don Giuseppe Chiminelli (parroco)
Tel. 0364531425
Suore della Consolata
Tel. 0364532604
Orari
7.00-12.00
15.00-19.00
Presenza
del confessore
Chiese Stazionali
S. Maria Nascente
Edolo (parrocchiale)
Referenti
Don Aldo Delaidelli (parroco)
Tel. 036471059
Orari
7.00-12.00
15.00-19.00
Chiese Stazionali
Antica Pieve
S. Maria in Silvis
Pisogne
Referenti
Don Arrighetti Giovanni (parroco)
Tel. / Fax 036486535
Orari
9.00-12.00
15.00-18.00
Casa di accoglienza
Eremo dei Santi Pietro e Paolo
Bienno
Referente
Don Fausto Manenti (direttore)
Tel. 036440081
Note
//
Chiesa Giubilare
Santuario della
Madonna di Monte
Castello - Tignale
Referente
Donatella Ghidotti Campadelli
(custode) Tel. 036573019
Via XXIV Maggio, 22 - Tignale
Orari
Su richiesta
Chiese Stazionali
Chiesa del Crocefisso
Bogliaco
Referenti
Don Sergio Fapppani (parroco)
Tel. 036571088
Cell. 0368233645
Orari
8.00-18.00
Chiese Stazionali
Casa Natale
del Beato Comboni
Limone
Referenti
Padre Renzo (superiore) (Comboniani)
Tel. 0365954091
Orari
Sempre aperta
Chiese Stazionali
Duomo (parrocchiale)
Salò
Referenti
Mons. Francesco Andreis (parroco)
Tel. 0365521700
Orari
8.00-12.00
14.30-19.00
Case di accoglienza
Eremo di Montecastello
Referenti
Don Dino Capra (direttore)
Sr. Pieranna
Tel. 0365760255 - Fax 0365760055
Note
Solo per ritiri e momenti di preghiera per vivere il Giubileo
Case di accoglienza
Centro Parrocchiale
Bogliaco
Referenti
Don Sergio Fappani (parroco)
Tel. 036571088
Cell. 03683233645
Note
Ospitalità diurna
Case di accoglienza
Sala presso il Santuario di Montecastello
Referenti
Donatella Ghidotti Campadelli
(custode)
Tel. 036573019
Note
Ospitalità diurna
dagli oratori
Cammino annuale oratoriano
Pasqua e Pentecoste
23 aprile 2000 - 11 giugno 2000
Nella verità
di Gesù risorto
la memoria dei martiri
Nellitinerario dellAnno Santo il fanciullo è passato attraverso la porta della vita e la porta della grazia, la porta del mondo alla ricerca della pace e della giustizia, la porta del perdono e la porta della riconciliazione. La decima porta sarà Gesù: nella Pasqua di morte e risurrezione Gesù è la porta che ci rivela il volto paterno di Dio, in lui solo troviamo salvezza. È Gesù la strada da percorrere per giungere al Padre. Chi cerca il vero senso della vita deve passare da questa porta, ma attraverso questa porta potranno passare solamente coloro che il Padre ha invitato, chiamandoli per nome. Gesù è una porta umile e bassa. Chi vuole entrare per questa porta deve umiliarsi e abbassarsi. Chi non si umilia ma si fa grande, evidentemente pensa di entrare scavalcando il muro. Ma arrampicarsi lungo il muro significa salire per precipitare (S. Agostino). Lundicesima è la porta dei martiri che hanno lavato le loro vesti nel sangue dellAgnello. NellAnno Santo del Giubileo si vogliono ricordare tutti coloro che per primi hanno seguito Gesù, i santi e soprattutto i martiri, coloro insomma che hanno donato la propria vita fino alla fine, durante le persecuzioni antiche e moderne. Il Papa scrive che il credente che abbia preso in seria considerazione la propria fede cristiana, per la quale il martirio è una possibilità annunciata, non può escludere questa possibilità dal suo orizzonte di vita.
Progetto Educativo
dellOratorio:
rileggiamolo (3)
di don Giovanni
Dopo qualche mese, continuiamo la rilettura del PEO, a partire da dove lavevamo interrotta (numero di dicembre 99). Per essere più precisi, ne leggiamo i primi paragrafi.
PROGETTO EDUCATIVO
DELLORATORIO DI VEROLANUOVA
PARTE PRIMA
PRINCIPI GENERALI
1 - NATURA DELLORATORIO
a - LOratorio è lespressione della sollecitudine educativa della comunità cristiana parrocchiale nei confronti delle giovani generazioni. È strumento del quale essa si serve per educare alla fede coloro che alla fede ha generato attraverso il battesimo.
b - LOratorio, dopo la famiglia, è pertanto il luogo privilegiato, anche se non lunico delleducazione alla fede.
c - LOratorio non è perciò, prima di tutto, il bar, il campo o altre strutture. Esso è dato invece dalle persone che vi operano e da quelle che lo frequentano, dai rapporti educativi che esse instaurano.
d - In quanto è espressione di una comunità cristiana consapevole della sua vocazione missionaria, lOratorio riconosce la possibilità di una appartenenza diversificata: esso non ha preclusioni nei confronti di nessuno e non pone come condizione lessere credenti o disponibili, comunque, ad una proposta di fede. LOratorio è aperto a tutti purché, da parte di ciascuno, non vi siano preclusioni nei confronti delle sue specifiche finalità e vi si rispettino le elementari norme della convivenza sociale civile.
e - LOratorio, nelleducazione alla fede, tiene conto della gradualità della maturazione umana e cristiana e perciò non si limita a proporre la catechesi ma offre un vasta gamma di attività, capaci di coinvolgere educativamente quante più persone è possibile, partendo dal diverso livello di maturazione umana e cristiana in cui ciascuno si trova. Le attività che lOratorio propone, per una educazione globale della persona, vanno da quelle specificatamente formative a quelle ludiche (gioco), sportive o di altro genere. In tal modo, lOratorio non trascura nulla di ciò che può aiutare la persona a raggiungere in pienezza la maturità umana e cristiana.
In sintesi:
LOratorio è laboratorio di evangelizzazione, cantiere
nel quale si testimonia, si annuncia, si celebra, si accoglie, si progettano e
sperimentano iniziative, ponendo attenzione alleducazione globale della persona,
chiamata ad accogliere il dono della vita e a viverla. A tutti vengono proposti i valori
cristiani, nel rispetto della libertà di ciascuno che liberamente li accoglie, nella
misura della propria disponibilità a crescere e a vivere in Cristo, nella gioia di una
vita liberamente donata a Lui e ai fratelli.
Si tratta, come ben si può capire, della pagina fondamentale e fondante. In essa sono
contenuti quei principi che stanno alla base di tutto quello che segue: da come si
concepisce lOratorio deriva anche il modo di gestirlo, la scelta di uno stile, delle
attività da promuovere. Se, per es., si fosse messa alla base la concezione
dellOratorio come ambiente la cui funzione è unicamente la comunicazione della fede
e leducazione alla preghiera, avremmo un luogo ove ci si reca solo per andare a
catechismo e a qualche incontro di preghiera. Viceversa, se lidea dellOratorio
corrispondesse a quella di un centro puramente ricreativo, tutto sarebbe concentrato su
questa finalità.
Ancora: lOratorio non è uno spazio sacro, riservato ai soli battezzati o ai soli
praticanti: è aperto a tutti (v. d). Non si chiede il certificato di Battesimo a chi
vuole entrarvi: cristiano o musulmano, cattolico o ortodosso, credente o meno, praticante
o grande assente dallEucarestia domenicale, chiunque vi entra è accetto; vi permane
tranquillamente se rispetta le finalità del luogo in cui si trova; non è a casa sua se
assume atteggiamenti o linguaggio che contrastano con la natura dellambiente e le
sue finalità.
Natura: questo primo capitolo - che stiamo brevemente commentando - cerca di
delinearla. Definire la natura di una cosa significa esprimere ciò che essa è, in che
cosa consiste, la sua origine, la motivazione del suo esistere. Essa trova ulteriore
chiarimento nelle finalità, di cui si parla in un successivo capitolo; queste, a loro
volta, sono conseguenza della natura.
Laffermazione iniziale, al paragrafo a), è fondamentale: loratorio non
nasce dal pallino di una o alcune persone; non viene eretto come luogo di parcheggio dei
figli o altro. Esso è frutto della sollecitudine educativa della comunità
cristiana. La comunità sente in sè il bisogno e la preoccupazione di educare: si
dota di una struttura attraverso la quale può assolvere in parte a tale compito. Scrivo
in parte, poiché non è lunica; privilegiata per quanto riguarda
leducazione alla fede, ma non la sola e, anche in questo campo, nemmeno la più
importante: prima cè sempre la famiglia (o ci dovrebbe essere - v. b).
Educare è, dunque, la parola magica che svela il senso
dellOratorio. Più precisamente, educare alla fede. Tale educazione specifica,
però, non spunta come fungo isolato, ma è aspetto delleducazione globale della
persona. Si ha di mira la maturità umana e cristiana nel suo complesso (v. e). La persona
è un tuttuno. Anche il suo bisogno di giocare fa parte di lei ed è progetto di
Dio; lo stesso dicasi del bisogno di incontrarsi, stare insieme, esprimersi, dare corso
alle proprie potenzialità. Per questo non ci sono solo le aule di catechismo e la
cappellina, ma troviamo anche altri ambienti e attività che con la formazione cristiana
sembrano non avere a che fare gran che; sottolineo il sembrano. Oltre alla
catechesi, troviamo allora lo sport, i Campiscuola, il Grest, la Scuola RUM, la festa per
Carnevale, ecc.
Leducazione è frutto del rapporto tra le persone. La persona è il nucleo fondamentale dellOratorio; a formarlo sono innanzitutto le persone (v. c). Il primo oratorio di s. Giovanni Bosco era essenzialmente questo: le persone, che si educavano a vicenda (perché anche gli educatori vengono educati da coloro che essi educano) e, al massimo, un cortile ove darsi appuntamento per imparare insieme a crescere e a guardare il futuro: il cortile dei sogni.
S.O.S. Cresima
Catechisti cercasi...
Un appello che
attende dei nomi...
...Si divide così limpegno e si moltiplica la gioia...
Il prossimo 11 maggio nel giorno di Pentecoste circa 50 ragazzi della nostra parrocchia
riceveranno dal Vescovo il sacramento della Cresima. Per ben tre anni si sono preparati a
questa importante tappa della loro vita, accompagnati da noi catechiste/i che, insieme a
loro, abbiamo cercato di riflettere su cosa voglia dire per un cristiano accogliere nella
propria vita questo sacramento, come dono e soprattutto come inizio di crescita personale:
per una fede più matura e responsabile.
In questi anni di preparazione, noi catechisti, siamo concordi nellaffermare che
questo percorso è importante per ognuno di noi, in quanto ci ha aiutato a riflettere su
questo sacramento e su come viviamo lessere cristiani ADULTI nella
parrocchia.
Molte catechiste di questo triennio hanno ricevuto la Cresima da bambine alletà in
cui i nostri figli ricevono la prima comunione: camminare insieme ai ragazzi in questo
percorso ci ha aiutato a prendere sempre più coscienza della nostra fede e a rafforzarla
con la testimonianza.
Forse i lettori si domanderanno il motivo che spinge dei catechisti a scrivere un articolo
per parlare di questa esperienza, o meglio ancora, penseranno che tutto quello che fino ad
ora è stato scritto non riguarda la maggior parte dei parrocchiani. Veniamo dunque subito
al punto: negli ultimi anni ci siamo accorti che aiutare i nostri ragazzi ad avvicinarsi
al sacramento della Cresima in modo serio, non imposto, ma, piuttosto, con un briciolo di
entusiasmo e desiderio, è un lavoro duro e paziente, soprattutto da quando, secondo le
indicazioni del nostro Vescovo, il sacramento della Cresima si amministra alla fine della
terza media, periodo cruciale di vita nella crescita dei ragazzi (i genitori sicuramente
avranno esperienze di come questetà sia particolare e difficile
soprattutto per quanto riguarda linstaurare rapporti significativi tra ragazzi ed
adulti). Inoltre i nostri gruppi di catechismo sono abbastanza numerosi e abbiamo notato
che tale situazione non favorisce, nella maggior parte dei casi, anzi, impedisce il
dialogo e la relazione personale con i ragazzi che rischiano, così, di ricevere solo
nozioni che li annoiano (se opportunamente interrogati gli interessati potranno
confermarlo).
Ebbene, dato che questo periodo di preparazione è importante per i ragazzi della
parrocchia (ma anche per gli adulti), noi catechiste/i chiediamo aiuto a tutti quei
genitori o a tutti quei parrocchiani di buona volontà che desiderano affrontare questa
esperienza. Non vogliamo raccontarvi che questo servizio è privo di difficoltà (come
nessun servizio del resto lo è), ma con laiuto della preghiera, del gruppo dei
catechisti e, non da ultimo, di don Giovanni, un po per volta le difficoltà si
affrontano e si provano a risolvere.
Risulta chiaro che con più catechisti i gruppi sarebbero meno numerosi e siamo certi
che i ragazzi potrebbero vivere il cammino di preparazione in un clima più
sereno e si riuscirebbe a creare lintimità necessaria che faccia vivere i singoli
con espressività nel gruppo e per proseguire insieme nelle varie tappe che il percorso
propone.
Le catechiste che sono anche mamme si sono rese conto di come un cammino di preparazione
al sacramento della Cresima sia sempre più necessario per i nostri figli anche perché si
auspica che a traguardo raggiunto lesperienza fatta possa essere
continuata dai ragazzi nella concretezza di una vita cristiana vissuta nella comunità e
non risolversi, come spesso accade, in un abbandono parziale o totale perché si è
assolto lobbligo.
In definitiva, siamo certe/i che questo nostro appello sarà recepito da moltissime
persone e chi deciderà di rispondere può rivolgersi a don Giovanni. Noi vi aspettiamo a
braccia aperte.
Infiniti saluti.
Le catechiste e i catechisti delle medie
Carnevale 2000
Ballo in maschera
In occasione del carnevale, loratorio maschile ha organizzato il tradizionale
ballo in maschera.
La serata è stata animata con musiche e balli di vario genere che hanno coinvolto
numerosi giovani, i quali hanno messo da parte la loro timidezza e si sono lanciati in
pista. Grande sorpresa la presenza di molti bambini che hanno allietato la festa con la
loro voglia di divertirsi e di scherzare. Ci rivediamo alla prossima sempre con tanta
allegria.
Back to the past
(ritorno al passato)
Finalmente dopo qualche anno è tornata a Verolanuova una delle tradizioni perse: La
sfilata di carnevale per le vie del paese.
Nonostante la presenza di un solo carro e di tre gruppi mascherati, il pomeriggio è stato
animato con balli e la caccia al tesoro. Che cosera il tesoro? Una bustina di
zucchero!
Anche se il nostro non era il carnevale di Viareggio o Venezia, siamo comunque riusciti a
coinvolgere un numero di persone paragonabili al modesto carnevale di Rio, dai
più piccoli ai più maturi; ognuno con il proprio costume.
Tutti sono stati fondamentali per la fantastica riuscita di questa manifestazione.
LOratorio questanno ha ripreso con grandi risultati, lidea di poter
realizzare una sfilata più coinvolgente (non limitandosi ad animare solo i piccoli
allinterno dellOratorio) e spera di raggiungere traguardi ancora più ambiti.
Ciò sarà possibile, se si otterrà per i prossimi anni, la promessa di collaborazione di
un maggior numero di persone.
Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di tutto questo, agli
organizzatori del ballo in maschera e a tutte le mamme che hanno offerto dolciumi da loro
preparati.
Gruppo animazione
Informagiovani
Occhio ai manifesti... !
Anche questanno abbiamo contattato le Associazioni verolesi al fine di stilare un
programma delle manifestazioni per la stagione primavera e estate 2000.
Al più presto il manifesto sarà pronto e distribuito nei negozi del centro.
Qui di seguito in anteprima alcune iniziative previste per il mese di aprile:
8 aprile - Assessorato alla cultura
c/o Auditorium Biblioteca ore 21.00
Spettacolo Teatrale Compagnia Primadonne
14 aprile - Assessorato alla cultura
c/o Auditorium Biblioteca ore 20.30
Serata conferenza Turismo Responsabile
16 aprile - Gruppo Sportivo Verolabocce
c/o Bocciodromo Comunale di Verolanuova - Inizio ore 14.00
Gara sociale individuale
30 aprile - Terra & civiltà
Contattare lAssociazione al numero 03388011766
per conoscere la meta prevista in tale data
Visite guidate (gratuite) ai siti storico-artistici
e ambientali della Bassa Bresciana
2 maggio - Gruppo Sportivo Verolabocce
c/o Bocciodromo Comunale di Verolanuova
Gara serale - 7° Trofeo Carrozzeria Lombarda di Verolanuova
Gara Provinciale individuale
... Fai parte di unAssociazione verolese di cui non siamo a conoscenza e che
quindi non abbiamo contattato?
Fatti sentire e ti inseriremo immediatamente nel nostro elenco.
a.z.
Sulle montagne non è facile trovare alberi diritti; ma nel mondo è ancora meno facile trovare uomini retti. (Antico proverbio cinese)
le nostre rubriche
Verola
missionaria
a cura del
Gruppo Volontari delle Missioni
Conoscerci
Questo bambino mozambicano, probabilmente rimasto orfano, fa raccolta di legna da ardere in cambio di cibo.
S.O.S. appello urgente
per il Monzambico
Il gruppo volontari per le missioni Conoscerci già da un ventennio è in
contatto e collabora con lAIFO, Associazione Italiana Raoul Follereau di Bologna per
la lotta contro la lebbra nel mondo e per tutte quelle emergenze che periodicamente
colpiscono i paesi più poveri. Questa volta ci interpella per soccorrere la popolazione
del Mozambico dove il ciclone Eline ha praticamente distrutto le abitazioni di circa
duecentomila famiglie e allo stesso modo le infrastrutture principali (strade, ponti,
ospedali e linee elettriche) sono completamente distrutte. Quasi 150.000 ettari di terreno
sono andati distrutti, 30.000 capi di bestiame sono morti. Circa 100.000 sono i senzatetto
e 1.000.000 di persone a causa della mancanza di acqua potabile sono a rischio di colera,
malaria e diarrea. A Moputo, nei centri di accoglienza lAIFO sta effettuando la
profilassi per il colera, il vaccino per la meningite e sta disinfettando i pozzi
dellacqua. Il governo mozambicano ha lanciato un appello per la richiesta di 130-150
miliardi per far fronte allemergenza. Non si hanno dati attendibili sul numero delle
vittime.
LAIFO è presente in Mozambico dal 1981 quando ancora la guerra insanguinava il
paese. Fu il governo mozambicano a chiedere allassociazione di Bologna di
intervenire come coordinatori del piano nazionale di lotta alla lebbra, problema di salute
per il paese. Successivamente gli interventi si sono estesi nel campo della sanità di
base e della tubercolosi. Attualmente il personale AIFO è presente a Moputo, a Nampula,
nel distretto di Funhalouro e nella provincia di Homoine. Queste province sono
completamente isolate, manca lelettricità, sono quasi prive di carburante e quel
poco che rimane è riservato allambulanza per i casi gravi. Tutto il personale
medico disponibile per tali emergenze è già stato inviato sul posto, conosce il paese ed
ha contatti consolidati con le istituzioni locali ed è dunque prezioso per far fronte
allemergenza, ma avrà bisogno di ripristinare quanto il ciclone ha distrutto.
Cè bisogno di ricostruire la rete sanitaria delle zone più devastate, di far
fronte ai bisogni alimentari, igienici, sanitari di centinaia di migliaia di persone. È
con la trasparenza e laffidabilità con cui lavoriamo da ventanni nel paese
che chiediamo: Aiutateci ad aiutare la popolazione del Mozambico.
Per iniziare a dare risposta a questa drammatica situazione, recependo le esigenze dei
nostri responsabili in loco, il nostro Consiglio di Amministrazione AIFO ha deciso di
stanziare un primo contributo straordinario di lire 10.000.000 (diecimilioni).
Chiediamo a voi tutti unimmediata mobilitazione per una raccolta straordinaria di
fondi e di dare allavvenimento ampia divulgazione. Certi del vostro consueto
prezioso impegno, ci è cara loccasione per inviare cordialissimi saluti.
Settore Educazione allo Sviluppo
il responsabile Antonio Landolfi
N.B. Per linvio dei contributi, indicare sempre la causale S.O.S
Mozambico intestato a AIFO Via Borselli 4-6 Bologna n. c/c 7484. Oppure rivolgersi
al gruppo dei volontari per le missioni Conoscerci che ha già inviato
5.000.000 (cinquemilioni) e sembra intenzionato a raddoppiarli.
Grazie.
Aiutateci ad aiutare la popolazione del Mozambico.
(Da Kiremba, febbraio 2000)
Ci difenderemo con i muri
da chi sogna lEuropa?
Non era indirizzata a noi, ma non può lasciarci indifferenti, la lettera che due
giovani della Guinea, Yaguine Koita e Fodè Tounkara, rispettivamente di 5 e 14 anni,
hanno scritto mentre si accingevano, con forte determinazione e con la coscienza di
mettere a repentaglio la propria vita, al tentativo di raggiungere il
continente più bello e ammirabile fra tutti, lEuropa, dove realizzare il
sogno di poter studiare, di costruirsi una vita meno travagliata, e farsi portavoce
dellaspirazione dei bambini e ragazzi dellAfrica a progredire.
Dopo aver scritto la lettera si sono nascosti nel vano del carrello di un aereo della
Sabena in partenza domenica 1 agosto da Conakry e diretto a Bruxelles. Sono morti
assiderati: le tre paia di pantaloni, il grosso maglione, la giacca e il cappello non sono
bastati a proteggerli dai 50 sottozero del volo a 10.000 metri di quota. La lettera è
stata rinvenuta sul petto di uno di loro ed è diventata il loro testamento: un grido di
aiuto per sè e per i giovani dellAfrica, nella speranza di trovare ascolto presso
le autorità europee, a cui la lettera è rispettosamente rivolta. Ma quel grido di aiuto
e di speranza interpella tutti noi cittadini di un continente la cui ricchezza è anche
frutto di secoli di colonialismo. Il tono gentile e ossequioso delle espressioni di
Yaguine e Fodé non può attenuare latto di accusa e la carica di sofferenza che in
esse si cela:
Eccellenze, signori membri e responsabili dEuropa, abbiamo lonore, il piacere e la grande fiducia di scrivervi questa lettera per parlarvi dellobiettivo del nostro viaggio e della nostra sofferenza di bambini e giovani dellAfrica. Ma, prima di tutto, vogliamo presentarvi i saluti più deliziosi, adorabili e rispettosi di questa vita. Siate il nostro appoggio e il nostro aiuto. Voi siete per noi, in Africa, coloro a cui chiedere soccorso. (...) Aiutateci, noi in Africa soffriamo enormemente, noi abbiamo dei problemi e alcune mancanze a livello di diritti dei bambini. A livello di problemi, noi abbiamo la guerra, le malattie, la penuria di cibo. Quanto ai diritti dei bambini, in Africa abbiamo scuole, ma una gran mancanza di istruzione e insegnamento. Salvo nelle scuole private dove si può avere una buona istruzione e buon insegnamento, ma ci vogliono forti somme di denaro. Ora, i nostri genitori sono poveri e ci devono nutrire (...) Dunque, se vedete che ci sacrifichiamo e mettiamo a repentaglio la nostra vita è perché in Africa si soffre troppo e cè bisogno di lottare contro la povertà.
Yaguine e Fodé non ce lhanno fatta a superare il muro che il Nord ricco ha
costruito a difesa del proprio benessere. I loro corpi sono stati rimpatriati, ma il loro
sogno di dignità, di uguaglianza, di riscatto vive nel cuore e nella mente di milioni di
persone del Sud. I muri della fortezza del Nord, in Europa e negli Stati
Uniti, alzano e si allungano, perfino nei deserti e nei mari.
La frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti è diventata una cortina di
ferro lunga 1200 chilometri, con muro e torrette di guardia: alcune centinaia di
persone vi muoio ogni anno, uccise dal freddo notturno o dalla disidratazione
nellattraversamento del deserto. Le enclaves spagnole di Ceuta e Melilla, in
territorio marocchino, hanno costruito nei mesi scorsi, con una spesa di quasi 100
miliardi, due barriere alte tre metri, separate da una strada costantemente pattugliata
dalla polizia di frontiera. Il canale dOtranto, il canale di Sicilia, lo stretto di
Gibilterra in questo ultimo decennio hanno contraddetto la loro identità e sono diventati
luoghi di non-comunicazione e di morte: uno degli ultimi tragici episodi è stato
lannegamento a ferragosto di 40 persone di etnia rom, in fuga dal Kosovo, non
pacificato dalla guerra umanitaria della NATO.
Allora continueranno ad alzarsi ed allungarsi i muri di separazione. Ma le guerre e le
divisioni, le bombe e le frontiere non sono un destino. Sono il frutto di politiche e di
visioni del mondo veicolate da gruppi di potere che catturano consenso nella zona
grigia della società.
Yaguine e Fodé hanno messo a repentaglio la loro vita per ribadire che la lotta contro la
povertà e muri di separazione è una necessità: lo è per tutti, anche per noi: e
dobbiamo affrontarla non esportando o imponendo al Sud il modello di sviluppo del Nord, ma
incoraggiando con il nostro sostegno di solidarietà le organizzazioni e le comunità che
nelle società del Sud provano ad inventare soluzioni appropriate ai loro problemi,
resistendo ad una subdola colonizzazione culturale che disintegra le loro identità e i
loro valori.
I profeti (4)
Da Geremia a
Ezechiele
(a cura di Rino Bonera)
Nella Bibbia, dopo le lamentazioni di Geremia, si incontra il libro di
Baruc (nome che significa benedetto) che fu discepolo e segretario dello
stesso profeta.
Baruc doveva appartenere ad una famiglia nobile perché suo fratello Seraia era un alto
dignitario della corte di Sedecia. Egli lesse gli oracoli di Geremia al re Joiachim che,
però, diede il volume alle fiamme. In seguito a ciò Baruc, sotto dettatura di Geremia,
li riscrisse tutti. Condotto a forza in Egitto assieme a Geremia riuscì a raggiungere
Babilonia dove scrisse il suo libro e sembra sia rimasto fino alla morte fra gli ebrei
esiliati.
Il piccolo libro può essere diviso in un Prologo che è una breve introduzione storica, e
in altre tre parti di cui la prima contiene una confessione dei peccati del popolo puniti
con lesilio di Babilonia ed una invocazione divina; la seconda è un inno alla
Sapienza, identificata con la legge mosaica; la terza è un messaggio di consolazione e
conforto agli ebrei ai quali annuncia la fine dellesilio e il ritorno a Gerusalemme.
Si incontra, poi, il profeta Ezechiele. Questi, di stirpe sacerdotale, fu deportato con
la moglie a Babilonia nel 597. Nel 593, aveva circa trentanni, cominciò il suo
ministero profetico e per almeno ventidue anni fu la guida morale dei deportati. Morì in
esilio, sembra, ucciso da un principe di Giuda da lui rimproverato per la sua idolatria.
Egli annunciò il compimento delle minacce divine e profetizzò ladempimento delle
promesse di Dio con la fine dellesilio, il ritorno in patria e la restaurazione
dIsraele col regno del Messia.
Il suo libro è diviso in due parti. Nella prima annuncia i tremendi giudizi di Dio contro
il popolo eletto, contro le nazioni idolatre e, dopo il Prologo, annuncia la caduta di
Gerusalemme e le sue cause; infine annunzia anche la rovina delle nazioni idolatre e
specialmente dellEgitto. Nella seconda parte, resa pubblica la notizia della caduta
di Gerusalemme, Ezechiele passa subito alle profezie di consolazione per Israele: prima
quelle delle sua restaurazione e della sua futura gloria; quindi viene descritto il nuovo
regno dIsraele.
VEROLA
SPORT
attività
risultati
commenti
(a cura di Rino Bonera)
Risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:
CALCIO
Terza Categoria - Girone A
7 rit. (05.3): Rudianese - Verolese 1 - 3
8 rit. (12.3): Verolese - Mairano 6 - 1
9 rit. (19.3): Torbole - Verolese 1 - 2
10 rit. (26.3): Verolese - Cignano 2 - 1
Allievi - Girone B
6 rit. (05.3): Verolese - Joung n.d.
7 rit. (12.3): Orceana - Verolese 1 - 1
8 rit. (19.3): Castelcovati - Verolese 1 - 0
9 rit. (26.3): Verolese riposa
Giovanissimi - Girone H
5 rit. (04.3): Verolese - Olimpia 1 - 1
6 rit. (11.3): S. Paolo - Verolese 0 - 1
7 rit. (18.3): Verolese - Orzinuovi 0 - 5
8 rit. (25.3): Quinzano - Verolese
Esordienti - Girone H
5 rit. (04.3): Voluntas - Verolese 5 - 0
6 rit. (11.3): Verolese - Pontevichese 2 - 0
7 rit. (18.3): Villaclar - Verolese 7 - 1
8 rit. (25.3): Verolese riposa
Queste le posizioni delle varie squadre nelle rispettive Classifiche Generali:
Terza categoria: 8° posto con 29 punti
Allievi: 11° posto con 12 punti
Giovanissimi: 10° posto con 9 punti
Esordienti: 4° posto con 30 punti
BASKET
Juniores masch. Girone C
Verolese - Leno 2000 106 - 66
(classificata al 5° posto con 18 punti)
Cadetti masch. - Girone C
Gamabara - Verolese 52-96
(classificata al 3° posto con 20 punti)
VOLLEY
2 Div. Femminile - Girone B
Offlaghese - Verolese 3 - 0
Verolese - Fornaci 2 - 3
Chiari - Verolese 2 - 3
Verolese - Pol. Vbf 2 - 3
3 Div. Femminile - Girone C
Verolese - Idra 3 - 1
Leno - Verolese 3 - 2
Verolese - Torbole 3 - 1
Gottolengo - Verolese 3 - 0
Ragazze - Girone E
Verolese - Botticino 3 - 0
Fornaci - Verolese 3 - 0
Verolese - Bovezzo 0 - 3
La morte di Gesù è una storia di mani, di povere mani che denudano, inchiodano, giocano ai dadi, spaccano il cuore. Il Signore lo sa, lo vede. Ci sono dentro anche le nostre mani... Mani che contano volentieri il denaro, che legano le mani agli umili, che applaudono le prepotenze dei violenti... mani che cercano di lavare le proprie viltà, che scrivono contro la verità, che trapassano i cuori. Se potessimo dimenticare queste mani, se ci fosse unacqua per lavare questi mani...
(Don Primo Mazzolari)
varie - cronaca
Arte
&
cultura
Le poesie di Rosetta
La poesia Vento ha ottenuto a Parma, il 5 giugno 1999, una segnalazione di
merito, un premio in argento e la pubblicazione sullAntologia della IV Edizione del
concorso Letterario Nazionale Ermanno Minardi.
Essa vuole porsi come auspicio di primavera e voto pasquale di serenità e di pace per
tutti i lettori de LAngelo di Verola.
Vento
Fronde ingiallite e rami senza foglie
muove il vento nel cielo cristallino;
ondeggiano gli arbusti ridestati
da forze pure di potenza immane.
Splende ogni cosa, saprono già i prati
allinvito di spire sovrumane;
seleva un canto di passeri lieti
dellauspicio di luce e di tepore.
Rintocchi netti di campane a festa
si librano nellaria trasparente,
come aprissero un varco prepotente
nella volta celeste illuminata.
È sparita la nebbia e lampia scia
ha lasciato ogni appiglio di tristezza
appeso ai rami grigi, in riva a gore,
a presagire incanti di germogli.
Turni domenicali di guardia farmaceutica
dellAzienda S.L. 19
aprile
2
Pontevico (dr. Pinzi)
Manerbio (dr. Bresadola)
9
Offlaga
Pontevico (dr. Romano)
16
Bassano Br.no
Gambara
23
S. Paolo
Alfianello
30
Verolanuova (comunale)
Bagnolo M. (dr. Ingardi)
maggio
7
14
Al momento di andare in stampa gli organi competenti non hanno ancora definito il relativo calendario.
N.B.: Lelenco è provvisorio.
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nellelenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.
NUMERI UTILI DI TELEFONO:
Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118
Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)
Problemi con le droghe?: 030 993 7 210
Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45
Vigili del Fuoco: 030 93 10 27
Carabinieri - Pronto intervento: 112
N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina
alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore
8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso
telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00;
inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.
Per i collaboratori de «LAngelo di Verola»
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 21 aprile. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione
degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati
entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE
Nel nostro Comune,
Sabato 19 febbraio 2000 alle ore 14.30 è stata indetta unadunanza ordinaria del Consiglio Comunale, presso la Biblioteca Comunale, per la trattazione, in seduta pubblica di prima convocazione, dei seguenti principali argomenti:
- Determinazione tariffe per lo smaltimento rifiuti presso centro raccolta differenziata da parte delle ditte convenzionate - anno 2000;
- Determinazione aliquota I.C.I. e detrazioni anno 2000;
- Inclusione del 100% del costo di spazzamento ai fini della determinazione del costo di esercizio della nettezza urbana per lanno 2000;
- Conferma tariffe per luso dei locali del centro culturale del capoluogo e del centro civico sociale della frazione Cadignano;
- Determinazione per lanno 2000 dei prezzi di cessione delle aree P.E.E.P., P.I.P. e prezzi cessione dei fabbricati nel P.E.E.P.;
- Servizi pubblici a domanda individuale. Definizione costi complessivi e quadro di accertamento della copertura preventiva per lanno 2000;
- Esame ed approvazione modifica al regolamento I.C.I.;
- Imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni - conferma anche per lanno 2000 delle tariffe applicate con decorrenza 01.01.1998;
- Addizionale comunale IRPEF: non applicazione;
- Esame ed approvazione bilancio di previsione esercizio 2000 e suoi allegati: relazione previsionale e programmatica, bilancio pluriennale 2000/2002 e programma opere pubbliche 2000/2002. Approvazione esercizio provvisorio anno 2000.
Relax...iamoci un po
(a cura di errebi)
Il pensiero...
Gli uomini prima sentono il necessario, di poi badano allutile, appresso
avvertiscono il comodo, più innanzi si dilettano nel piacere, quindi si dissolvono nel
lusso, e finalmente impazzano in istrapazzar le sostanze.
(Vico, La scienza nuova)
...e il proverbio del mese:
Letare et bene facere
e lasà cantà le pàsere
(Star lieti e fare bene
e lasciar chiacchierare le passere)
La Santa del mese
Santa Zita (protettrice dei domestici), 27 aprile, giovedì
Nata nel 1218 a Montesegrati presso Lucca. Alletà di dodici anni entrò al servizio
di una famiglia nobile lucchese, presso la quale rimase tutta la vita. Era generosa e
umile e donava tutto ai poveri.
La Risposta
Da che deriva il detto: fare la gatta morta?
Fingere di non capire, in una determinata situazione, o di mostrarsi distratto, per poi
approfittare e agire a proprio vantaggio.
Lespressione deriva senzaltro dallabitudine di questo felino, quando va
a caccia per procurarsi il cibo. Nelle favole di Fedro e di La Fontaine, si parla di un
gatto che si lasciava penzolare dal soffitto, al quale si teneva saldamente ancorato con
le unghie, per dare limpressione di essere morto e incoraggiare quindi i topi ad
uscire dalla tana. Capita spesso, ancora oggi, di vedere un gatto, magari nel giardino di
casa, appostato nei pressi di un cespuglio, o in cortile, in atteggiamento del tutto
simile alla morte, ma pronto a balzare non appena appare la preda.
Per i più piccoli
FRA AMICI
Mio padre dice sempre che bisogna gettare acqua sul fuoco.
- Beh, mi sembra un tipo molto riflessivo.
- No, è un pompiere!
PIERINO/1
- Scusa - chiede la mamma a Pierino - dove vai così imbacuccato?
- A un... rinfresco!
PIERINO/2
- Sai, Pierino - si confida la mamma - quando sono costretta a sculacciarti, soffro quanto
te.
- Sì mammina: ma non nello stesso posto!
Ricordi per un figlio, personali sì; ma quanti di noi hanno dimenticato queste realtà vissute nella speranza affannosa in un avvenire migliore? E oggi?
La roba
Durante tutto lanno, anche in casa mia come in tutte le famiglie, si parlava (non
solo a parole) di risparmio. Si rivoltavano gli abiti e i cappotti. Il rammendo era
unarte. Da un cinturone della divisa di un ufficiale di mio padre furono ricavati
sandaletti estivi a frate per noi bambini.
Smesse da mio cugino, diventarono mie un paio di scarpe color bianco. Come prima cosa le
scarpe furono tinte di nero e le punte furono riempite di cotone. Con queste non riuscivo
a correre spedito, ma se camminavo senza fretta, facevo una bella figura.
Gli indumenti intimi, quelli invernali, erano fatti in casa, con la lana. Una lana
pungente. Le maglie facevano fagotto ai gomiti perché le maniche risalivano, mentre le
calze scendevano alla caviglia. Tutta questione di elastico. Io avevo le scarpe, ma avrei
preferito - se fosse dipeso da me - portare gli zoccoli chiusi alla caviglia, che potevano
chiamarsi in un brutto italiano, troccoli. La preferenza era dovuta
probabilmente al rumore che facevano camminando.
Da bambino non capivo e non vedevo le differenze tra benestanti e poveri soprattutto tra noi bambini. Al botteghino dellOratorio avrei potuto confondermi se non avessi saputo che la maggiore disponibilità di qualche amico dipendeva dalla generosità della parentela, nonni e zii. I miei parenti purtroppo erano distanti e poi - come si trattasse del pizzo della camorra - dovevo versare una parte della paghetta nel salvadanaio della San Paolo.
A S. Lucia diventavano insistenti alcune raccomandazioni della mamma. Leggeva le
letterine e osservava che le nostre richieste non tenevano presenti i bambini poveri.
Dovevamo chiedere sempre meno, accorciare la lista delle richieste, pensare anche ai più
bisognosi. Con sapienza la mamma orientava i nostri desideri anche se si trattava di
semplice colore. Se scrivevo alla Santa di portarmi una palla rossa, la mamma mi
suggeriva, verde. La Santa ascoltava puntualmente la mamma.
Quando alla mamma chiedevo perché la Santa non pensasse ai poveri, mi rispondeva che alla
Santa piaceva che fossimo noi e non lei a preoccuparci di loro.
Come vedi F., i genitori sanno molte cose.
Radiobasilica
Verolanuova
(91.2 Mhz)
Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche
dalla Basilica di San Lorenzo in Verolanuova
SANTE MESSE:
Feriali: 7.00 - 9.00 - 18.30 - Festive: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
NOTIZIARI:
Nazionali: 6 - 10 - 11 - 12 - 13 - 20 - 22
Locali: 7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 - 20.30
Notiziari Radio Vaticana: 8 - 12 - 19 - 21 - 23.30
Oltre ai consueti programmi vi segnaliamo:
OGNI GIORNO
ore 7.30
APRO GLI OCCHI E TI PENSO
Tre Salmi, una lettura, un canto e un pensiero per cominciare bene la giornata
a cura di Don Paolo
Ogni mattina, dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.30 alle 10.00
CALEIDOSCOPIO
Le Lenti Colorate
Rassegna stampa, fatti del giorno, notizie da Verola e dintorni
commentati ed approfonditi da
Mirella Raneri
Ogni Martedì e Giovedì dalle 10.00 alle 11.00
PAROLA DI VITA
a cura di Rita Fontana
OGNI SABATO
ore 9.30
QUI FILA TUTTO LISCIO
con Daria Cremaschini
ore 14.00
TIME OUT
con don Paolo Goffi e Marilisa Labinelli
ore 15.00
SLOW HAND
Jazz, blues, funky, fusion
a cura di Alessandro Sala
ore 16.00
INTORNO AL MONDO
a cura di Marco e Michele
OGNI DOMENICA
ore 10.20
ACCORRETE NUMEROSI
a cura di Sergio Ferrari
ore 12.00
RADIOGIORNALE VEROLESE
a cura di Tiziano Cervati
ore 12.30
TAVOLA GRANDE
con Daria Cremaschini e Marco Barbieri
ore 13.30
SCALA MERCALLI
con Giacomo Cervati,
Alberto Rossi e Luca Vigna
PROGRAMMI SPECIALI DI APRILE 2000
È in preparazione in data e orario da stabilire
CENTRO DASCOLTO R.B.V.
per gli ammalati
Tutti i Mercoledì - ore 20.30
RISCOPRIAMO I SACRAMENTI
Tutti i Venerdì - ore 15
VIA CRUCIS DALLA BASILICA
Ogni giorno dal 4 al 14 Aprile - ore 20.30
VIA CRUCIS
in diretta dalle Diaconie
Nella Settimana Santa le trasmissioni normali di Radiobasilica saranno sospese
ad eccezione dei programmi religiosi e dei collegamenti con la Basilica
Last updates
Ultimi aggiornamenti - Nouveau sur ce site - O que ha de novo
Tutte le novità nel Sito Internet della Parrocchia
Ecco gli ultimi aggiornamenti:
in Luce Sale Lievito / Don Arcangelo Tadini / Scritti:
1. Inserite Due nuove Omelie
2. Inserite pagine del Concorso Artistico e della Tadini Fest
in Luce Sale Lievito / Beata Paola Gambara
1. Nuovo look per la pagina della Beata
in Home Page
1. Aggiornate le Pagine della Missione 2000
2. Inserita pagina dei Credits - Autori e ringraziamenti
in Luoghi amici - Friend Links:
1. Inseriti nuovi ed interessanti collegamenti
in LAngelo di Verola:
1. Nuovo archivio delle annate precedenti
in Parrocchia S. Lorenzo:
1. Nuova pagina top chierichetti
Tutte le novità saranno prontamente segnalate nella Home Page in Ultimi Aggiornamenti.
Contatti al sito della Parrocchia al 26/03/2000 n° 9700
Contatti al Sito del Coro San Lorenzo alle stessa data n° 460
Non dimenticate di votare il sito della parrocchia nei Top Ten di Profeta cliccando sullapposito pulsante in fondo alla Home Page.
Tutti gli indirizzi si trovano in retrocopertina.
Il Sito Internet della Parrocchia di San Lorenzo
è una iniziativa di Radio Basilica di Verolanuova
ed è redatto da Piero Lò, Tiziano Cervati e Mauro Loda.
Anche il sito del coro è una iniziativa di Radio Basilica
ed è redatto da Stefano Barbieri.
DallAVIS
Dallinizio di questanno, la nostra Sezione effettua direttamente la
chiamata dei Soci per la donazione del sangue, contrariamente a quanto avveniva in
passato.
Il bilancio di questi primi tre mesi è largamente positivo; le donazioni sono ben
scaglionate e i donatori si sono presentati regolarmente il giorno della chiamata.
Tutto ciò è possibile grazie ad un attento lavoro telefonico che si preoccupa di
stabilire con i soci il giorno a loro più conveniente per la donazione.
Rimane però il problema dei donatori che per vari motivi sono sospesi, che per
correttezza e serietà dovrebbero preoccuparsi di eseguire gli esami ematici di controllo
per la riammissione al termine del periodo di sospensione.
Considerando che questi ultimi rappresentano un numero consistente, quindi una buona fonte
di donazioni, con il nuovo metodo di chiamate abbiamo bisogno di nuovi donatori. Certi
della vostra collaborazione vi chiediamo di comunicarci eventuali difficoltà conseguenti
al nuovo metodo di chiamate.
È possibile comunicare con la vostra Sede anche tramite posta elettronica al seguente
indirizzo:
avisverolanuova@libero.it
Auguriamo ai nostri Soci e a tutta la popolazione di Verolanuova i nostri migliori
auguri di Buona Pasqua.
Francesca Bodini
Abbonati a LAngelo di Verola
per lanno 2000
4° elenco
ABBONATI ORDINARI
Pesce Giancarlo, Cremaschini Domenico, Zorza Carlo, Croci - Barbieri, Piovani Carolina,
Brescianini - Capofuri, Pinelli Primo, Montani Rita, Geroldi Annibale, Pari Silvano,
Amighetti Francesco, Penocchio Bruno, Anelli Maria, Affaticato Monica, Laffranchi Marisa,
Fam. Pugnetti, Beltini Vittorio, Platto Ezio, Fam. Alessandrini, Fam. Zanoli - Mor, Pini
Giovanni, Rota Piero, Montani - Zorza, Fam. Labinelli, Raggi Giuseppe, Bassini Domenico,
Bellomi Angelo, Abrami Manfredo, Abrami Gianbattista, Tomasoni Chiara, Biondi Gianfranco,
Belli Maffoni Savina, Molina Claudio.
ABBONATI BENEMERITI
Ledda Marisa, Galperti Guido, Ferrari Angelo, Pirani Franco, Ghaleb Antonietta, Venturini
G. Battista, Bonini Natale, Briancesco Luciano, Palazzo Aldo, Bettoncelli Luigi, Rossini
Angelo.
Ha lavorato con mani duomo
Concorso Artistico
A 100 anni dalla loro nascita le Suore Operaie della Casa di Nazareth propongono un
concorso artistico riservato a tutti i lavoratori, dal titolo: Ha lavorato con mani
duomo.
Regolamento:
1. Lopera potrà essere eseguita in qualsiasi materiale.
2. Lopera dovrà essere consegnata entro il 1° maggio 2000 presso la Casa Madre
delle Suore Operaie di Botticino Sera.
3. La premiazione avverrà Domenica 21 maggio 2000.
4. Verranno premiate le prime tre opere classificate. Le opere premiate rimarranno
proprietà delle Suore Operaie, e saranno conservate nelle comunità della Congregazione.
5. Le altre opere in concorso saranno destinate alla stessa finalità, eccetto richiesta
di restituzione da parte dellautore.
6. Tutte le opere in concorso saranno oggetto di una mostra allestita nella Casa Madre che
sarà aperta da Domenica 21 Maggio 2000.
7. La commissione giudicatrice sarà composta da: due esperti darte, da alcuni
rappresentanti delle realtà diocesane impegnate nella pastorale sociale e da una Suora
Operaia.
Premi:
1. Primo Premio: un soggiorno di una settimana a Roma per due persone
2. Secondo Premio: un week-end per due persone sulle Dolomiti del Brenta o sulla Riviera
Adriatica
3. Terzo Premio: una damigiana di vino di Botticino
4. Per tutti i partecipanti un gradito ricordo.
Per informazioni:
Comunità Nazareth di Passirano tel. 030653147
Sito Internet della nostra Parrocchia:
www.verolanuova.com
(nella sezione dedicata al Beato Tadini)
Auguri a...
Tantissimi auguri a nonna Felicita Ruggeri ved. Migliorati che il 24 marzo ha festeggiato le 96 primavere. Attorniata dai suoi sei figli Angelo, Giuseppina, Anita, Oliva, Maria, Domenico, da nuore e generi, dai 15 nipoti e dai 13 pronipoti che le augurano di godere buona salute e lucidità come lo è stata fino ad ora. Tantissimi auguri da tutta la sua grande famiglia che le vuole bene.
Il 20 marzo scorso nonna Chiara Pinelli ved. Azzini ha festeggiato 93 anni circondata dallaffetto degli otto figli, dei generi e della nuora, dei tredici nipoti e dieci pronipoti. È stato un gioioso incontro che ha confermato quanto, alla sua nonna, la grande famiglia sia riconoscente per tutto lamore e la serenità che in tutti ha sempre saputo infondere.
Alle festeggiate anche gli auguri de LAngelo.
ANAGRAFE PARROCCHIALE
Battesimi
7 Gilberti Daniel di Luciano e di Zavaglio Mara
8 Spinelli Gloria di Marco e di Pea Maria Teresa
Matrimoni
6 Fogazzi Simone con Accorinti Georgeta
7 Ferrari Alberto con Bariselli Gigliola
8 Lorenzetti Gianluca con Vesco Elena
Defunti
12 Camisani Teresa Mombelli di anni 85
13 Zanaglio Giovanni di anni 78
Offerte pro restauri
tele e altari della Basilica
Giornata celebrata nel mese di marzo 2.023.000
N.N. 100.000
Per il felice esito di un intervento 50.000
In memoria dei defunti 1.000.000
A ricordo dei cari defunti 200.000
Togni 100.000
Costanza e fratelli 100.000
In memoria della sposa Teresa 1.000.000
Bocciofili verolesi 100.000
N.N. 50.000
In memoria dei defunti 1.000.000
N.N. 100.000
N.N. 100.000
In memoria del caro Agostino 1.000.000
N.N. 1.000.000
In occasione del matrimonio 1.000.000
Per il 50° di matrimonio Cremaschini Pietro e Paola 200.000
N.N. 100.000
Dalla Cappella Casa Albergo 250.000
TOTALE 9.473.000
Sito Internet
Indirizzo : www.verolanuova.com
E-mail:
per la parrocchia: parrocchia@verolanuova.com
per Radio Basilica: rbv@verolanuova.com
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