La parrocchia di San Lorenzo in VerolanuovaAngelino

GRAZIE DON LUIGI

 

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E questa?

Che foto è?

 

Conclusione 

Questa è una fotografia molto particolare perché... è diversa per ogni verolese. Qui idealmente ciascuno può mettere una sua immagine di don Luigi, quando se lo è sentito vicino in un momento di gioia, di serenità, di convivialità, in un momento di dolore, di difficoltà, di disperazione, in un momento di misericordia, di perdono, o lontano (perché no?), in un momento di discussione, di tensione o di disaccordo, di debolezza o di avversione, come del resto accade in ogni famiglia. Le luci e le ombre sono le umanissime facce della stessa medaglia.

Don Luigi sul numero di settembre dell’Angelo ha scritto: “Mio primo dovere è quello di confessare il saldo negativo della mia vita di parroco. Lo vedo con chiarezza confrontando sul monitor della memoria, quello che dovevo essere con ciò che sono stato: si evidenzia uno scarto notevole tra il progetto e la realtà”.

Caro don Luigi, il bilancio lasciamolo a Dio. E’ vero che la Parola dice:
“Quando hai fatto ciò che devi, ricordati che sei un servo inutile “
ma è altresì vero che dice anche:

“Dio non è ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi”. (Ebrei cap. 6, 10)

E se Dio non è ingiusto, possiamo esserlo noi?

Grazie, don Luigi. Grazie perché “el mé preòst....l’è on prét”.

Tiziano Cervati


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