L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale

Sussidio di preghiera e di riflessione per la Quaresima

Inserto allegato a “L’Angelo di Verola”
Anno XXVI - n. 3 - Marzo 2001


Ci pare opportuno ripresentare integralmente il testo di quella invocazione suggestiva, forte e “compromettente”, all’inizio di questa prima quaresima del nuovo millennio: essa ci può essere d’aiuto per una riflessione penitenziale personale, nella quale possiamo far nostri gli stimoli alla revisione dei nostri atteggiamenti, pratici e mentali. Può essere inoltre impiegata come liturgia penitenziale, comunitaria o personale.
La lunghezza del testo non deve scoraggiare: può essere utilizzato a più riprese, anziché tutto in una volta; non ci pareva giusto mutilare la riflessione profonda contenuta in questa serie di invocazioni e inviti alla riflessione.


Monizione iniziale

Il Santo Padre:

Fratelli e sorelle,
supplichiamo con fiducia Dio nostro Padre, misericordioso e compassionevole,
lento all’ira, grande nell’amore e nella fedeltà, perché accolga il pentimento del suo popolo,
che confessa umilmente le proprie colpe, e gli conceda la sua misericordia.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

I. Confessione dei peccati in generale

Un Rappresentante della Curia Romana:

Preghiamo perché la nostra confessione e il nostro pentimento
siano ispirati dallo Spirito Santo,
il nostro dolore sia consapevole e profondo, e perché,
considerando con umiltà le colpe del passato,
in un’autentica “purificazione della memoria”,
ci impegniamo in un cammino di vera conversione.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Signore Dio, la tua Chiesa pellegrina,
sempre da te santificata nel sangue del tuo Figlio,
in ogni tempo annovera nel suo seno membri che rifulgono per santità
ed altri che nella disobbedienza a te
contraddicono la fede professata e il santo Vangelo.
Tu, che resti fedele anche quando noi diventiamo infedeli,
perdona le nostre colpe e concedici di essere tra gli uomini
tuoi autentici testimoni. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

R. Kyrie, eleison; Kyrie, eleison; Kyrie, eleison.

Viene accesa una lampada davanti al Crocifisso.

II. Confessione delle colpe nel servizio della verità

Un Rappresentante della Curia Romana:

Preghiamo perché ciascuno di noi, riconoscendo che anche uomini di Chiesa,
in nome della fede e della morale, hanno talora fatto ricorso a metodi non evangelici
nel pur doveroso impegno di difesa della verità,
sappia imitare il Signore Gesù, mite e umile di cuore.

Preghiera in silenzio.

II Santo Padre:

Signore, Dio di tutti gli uomini,
in certe epoche della storia i cristiani
hanno talvolta accondisceso a metodi di intolleranza
e non hanno seguito il grande comandamento dell’amore,
deturpando così il volto della Chiesa, tua Sposa.
Abbi misericordia dei tuoi figli peccatori e accogli il nostro proposito
di cercare e promuovere la verità nella dolcezza della carità, ben sapendo che la verità
non si impone che in virtù della stessa verità. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

R. Kyrie, eleison; Kyrie, eleison; Kyrie, eleison.

Viene accesa una lampada davanti al Crocifisso.
 

III. Confessione dei peccati
che hanno compromesso l’unità del corpo di Cristo

Un Rappresentante della Curia Romana:

Preghiamo perché il riconoscimento dei peccati,
che hanno lacerato l’unità del Corpo di Cristo e ferito la carità fraterna,
appiani la strada verso la riconciliazione e la comunione di tutti i cristiani.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Padre misericordioso, nella vigilia della sua passione
tuo Figlio ha pregato per l’unità dei credenti in lui:
essi però, contraddicendo alla sua volontà, si sono opposti e divisi,
e si sono reciprocamente condannati e combattuti.
Invochiamo con forza il tuo perdono e ti chiediamo il dono di un cuore penitente,
perché tutti i cristiani, riconciliati con te e tra di loro
in un solo corpo e in un solo spirito,
possano rivivere l’esperienza gioiosa della piena comunione. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

R. Kyrie, eleison; Kyrie, eleison; Kyrie, eleison.

Viene accesa una lampada davanti al Crocifisso.
 

IV. Confessione delle colpe nei rapporti con Israele

Un Rappresentante della Curia Romana:

Preghiamo perché, nel ricordo delle sofferenze patite dal popolo di Israele nella storia,
i cristiani sappiano riconoscere i peccati commessi da non pochi di loro
contro il popolo dell’alleanza e delle benedizioni, e così purificare il loro cuore.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Dio dei nostri padri, tu hai scelto Abramo e la sua discendenza
perché il tuo Nome fosse portato alle genti:
noi siamo profondamente addolorati per il comportamento di quanti
nel corso della storia hanno fatto soffrire questi tuoi figli,
e chiedendoti perdono vogliamo impegnarci in un’autentica fraternità
con il popolo dell’alleanza. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

R. Kyrie, eleison; Kyrie, eleison, Kyrie, eleison.

Viene accesa una lampada davanti al Crocifisso.

V. Confessione delle colpe commesse con comportamenti
contro l’amore, la pace, i diritti dei popoli,
il rispetto delle culture e delle religioni

Un Rappresentante della Curia Romana:

Preghiamo perché nella contemplazione di Gesù, nostro Signore e nostra Pace,
i cristiani sappiano pentirsi delle parole e dei comportamenti
che a volte sono stati loro suggeriti dall’orgoglio, dall’odio, dalla volontà di dominio sugli altri,
dall’inimicizia verso gli aderenti ad altre religioni
e verso gruppi sociali più deboli, come quelli degli immigrati e degli zingari.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Signore del mondo, Padre di tutti gli uomini, attraverso tuo Figlio
tu ci hai chiesto di amare il nemico,
di fare del bene a quelli che ci odiano e di pregare per i nostri persecutori.
Molte volte, però, i cristiani hanno sconfessato il Vangelo
e, cedendo alla logica della forza, hanno violato i diritti di etnie e di popoli,
disprezzando le loro culture e le loro tradizioni religiose:
mostrati paziente e misericordioso con noi e perdonaci! Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

R. Kyrie, eleison; Kyrie, eleison; Kyrie, eleison.

Viene accesa una lampada davanti al Crocifisso
 

VI. Confessione dei peccati
che hanno ferito la dignità della donna e l’unità del genere umano

Un Rappresentante della Curia Romana:

Preghiamo per tutti quelli che sono stati offesi nella loro dignità umana
e i cui diritti sono stati conculcati;
preghiamo per le donne troppo spesso umiliate ed emarginate,
e riconosciamo le forme di acquiescenza di cui anche cristiani si sono resi colpevoli.

Preghiera in silenzio.

II Santo Padre:

Signore Dio, nostro Padre,
tu hai creato l’essere umano, l’uomo e la donna, a tua immagine e somiglianza
e hai voluto la diversità dei popoli nell’unità della famiglia umana;
a volte, tuttavia, l’uguaglianza dei tuoi figli non è stata riconosciuta,
ed i cristiani si sono resi colpevoli di atteggiamenti di emarginazione e di esclusione,
acconsentendo a discriminazioni a motivo della razza e dell’etnia diversa.
Perdonaci e accordaci la grazia di guarire le ferite ancora presenti nella tua comunità a causa del peccato,
in modo che tutti ci sentiamo tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

R. Kyrie, eleison; Kyrie, eleison; Kyrie, eleison.

Viene accesa una lampada davanti al Crocifisso.
 

VII. Confessione dei peccati
nel campo dei diritti fondamentali della persona

Un Rappresentante della Curia Romana:

Preghiamo per tutti gli esseri umani del mondo,
specialmente per i minorenni vittime di abusi,
per i poveri, gli emarginati, gli ultimi; preghiamo per i più indifesi,
i non-nati soppressi nel seno materno, o persino utilizzati a fini sperimentali
da quanti hanno abusato delle possibilità offerte dalla bio-tecnologia
stravolgendo le finalità della scienza.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Dio, Padre nostro, che sempre ascolti il grido dei poveri,
quante volte anche i cristiani non ti hanno riconosciuto
in chi ha fame, in chi ha sete, in chi è nudo,
in chi è perseguitato, in chi è incarcerato, in chi è privo di ogni possibilità di autodifesa,
soprattutto negli stadi iniziali dell’esistenza.
Per tutti coloro che hanno commesso ingiustizie
confidando nella ricchezza e nel potere,
e disprezzando i “piccoli”, a te particolarmente cari, noi ti chiediamo perdono:
abbi pietà di noi ed accogli il nostro pentimento. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen

R. Kyrie, eleison; Kyrie, eleison; Kyrie, eleison.

Viene accesa una lampada davanti al Crocifisso.
 

Orazione conclusiva

Il Santo Padre:

O Padre misericordioso, tuo Figlio Gesù Cristo, giudice dei vivi e dei morti,
nell’umiltà della prima venuta ha riscattato l’umanità dal peccato
e nel suo glorioso ritorno chiederà conto di ogni colpa:
ai nostri padri, ai nostri fratelli e a noi tuoi servi,  che mossi dallo Spirito Santo
ritorniamo a te pentiti con tutto il cuore, concedi la tua misericordia e la remissione dei peccati.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Il Santo Padre in segno di penitenza e di venerazione abbraccia e bacia il Crocifisso.
 
 


E dopo aver capito quale è la maschera che ci aiuta a difenderci da Dio e dai nostri fratelli, possiamo iniziare a toglierla per convertirci nel nostro cammino quaresimale lasciandoci guidare, di settimana in settimana, dalla proposta che verrà offerta ogni mercoledì sera nella celebrazione in Basilica.  
 

Da mercoledì 28 febbraio
(Sacre Ceneri) a Domenica 4 marzo

In questi giorni, con l’aiuto del Signore, cercheremo di togliere la maschera dell’egoismo, riflettendo e vivendo ogni giorno, la frase ascoltata il giorno delle Sacre Ceneri: “Ricordati che sei polvere, e polvere tornerai”.  

Da lunedì 5 marzo
a domenica 11 marzo

In questa settimana cercheremo di togliere la maschera dell’egoismo, leggendo e riflettendo ogni giorno il brano delle Beatitudini (Matteo 5, 3-11): camminando insieme, con l’aiuto del Signore cercheremo di concretizzarle nella nostra vita:

Beati quelli che sono poveri di fronte a Dio,
perchè Dio offre a loro il suo regno.
Beati quelli che sono nella tristezza,
perchè Dio li consolerà.
Beati quelli che non sono violenti,
perchè Dio darà loro la terra promessa.
Beati quelli che desiderano ardentemente
ciò che Dio vuole,
perchè Dio esaudirà i loro desideri.
Beati quelli che hanno compassione degli altri,
perchè Dio avrà compassione di loro.
Beati quelli che sono puri di cuore,
perchè vedranno Dio.
Beati quelli che diffondono la pace,
perchè Dio li accoglierà come suoi figli.
Beati quelli che sono perseguitati
per aver fatto la volontà di Dio,
perchè Dio darà loro il suo regno.
Beati siete voi quando vi insultano e vi perseguitano,
quando dicono falsità e calunnie contro di voi per il fatto che siete miei discepoli. Siate lieti e contenti, perchè Dio vi ha preparato una grande ricompensa: infatti, prima di voi, anche i profeti furono perseguitati.  

Da lunedì 12 marzo
a domenica 18 marzo

In questa settimana cercheremo di togliere la maschera  dell’egoismo, leggendo e riflettendo ogni giorno sull’Inno alla Carità (I Lettera ai Corinzi 13,4-7): camminando insieme, con l’aiuto del Signore cercheremo di concretizzarlo nella nostra vita.

Se io so parlare le lingue degli uomini e degli angeli
ma non posseggo l’amore:
sono come una campana che suona come un tamburo che rimbomba.
Se ho il dono di essere profeta
di svelare tutti i segreti,
se ho il dono di tutta la scienza
anche se ho una fede che smuove i monti:
se non ho l’amore
che vale?
Se distribuisco ai poveri tutti i miei averi
e come martire lascio bruciare il mio corpo:
senza l’amore
niente io ho.
Chi ama è paziente e premuroso.
Chi ama non è geloso
non si vanta
non si gonfia di orgoglio.
Chi ama è rispettoso
non va in cerca del proprio interesse
non conosce la collera
dimentica i torti.
Chi ama rifiuta l’ingiustizia
la verità è la sua gioia.
Chi ama, tutto scusa
di tutti ha fiducia
tutto sopporta
non perde mai la speranza.
Cesserà il dono delle lingue
la profezia passerà
finirà il dono della scienza
l’amore mai tramonterà.  

Da lunedì 19 marzo
a domenica 25 marzo

In questa settimana cercheremo di togliere la maschera del nostro egoismo, leggendo e riflettendo ogni giorno sulle Opere di Misericordi Corporali e Spirituali: camminando insieme, con l’aiuto del Signore cercheremo di concretizzarle nella nostra vita.

Le sette opere di misericordia corporale
1 Dar da mangiare agli affamati,
2 Dar da bere agli assetati,
3 Vestire gli ignudi,
4 Alloggiare i pellegrini,
5 Visitare gli infermi,
6 Visitare i carcerati,
7 Seppellire i morti.

Le sette opere di misericordia spirituali
1 Consigliare i dubbiosi,
2 Insegnare agli ignoranti
3 Ammonire i peccatori,
4 Consolare gli afflitti,
5 Perdonare le offese,
6 Sopportare pazientemente le persone moleste,
7 Pregare Dio per i vivi e per i morti.  

Da lunedì 26 marzo
a domenica 1 aprile

In questa settimana cercheremo di togliere la maschera del nostro egoismo, leggendo e riflettendo ogni giorno sui frutti che lo Spirito Santo potrebbe operare in noi se ci fidassimo di Lui: insieme, con l’aiuto del Signore cercheremo di gustarli nella vita nostra per poi donarli agli altri.

22Lo Spirito invece produce: amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà, 23mansuetudine, dominio di sè. La legge, certo, non condanna quelli che si comportano così.
24E quelli che appartengono a Gesù Cristo hanno fatto morire con lui, inchiodato alla croce, il loro egoismo con le passioni e i desideri che esso produce. 25Perciò, se è lo Spirito che ci dà la vita, lasciamoci guidare dallo Spirito. 26Non dobbiamo quindi più essere gonfi di orgoglio e provocarci a vicenda invidiandoci gli uni gli altri.

Galati 5, 22-26


Dal lunedì 2 aprile
al sabato Santo 14 aprile

In queste due settimane che ci separano dalla Pasqua ci prepariamo a gustare la gioia della Resurrezione di Gesù, riflettendo ogni giorno su un momento della Sua Passione. Ogni giorno mediteremo una Stazione della Via Crucis, per starGli vicino e dirgli con le nostre preghiere e la nostra vita: “Grazie Signore Gesù per il Tuo amore”.
 

LA VIA CRUCIS

Prima stazione

“Gesù è condannato a morte”.

Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perchè fosse crocifisso (Mt 27, 26).
 

Seconda stazione

“Gesù è caricato della croce”.

Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota (Gv 19, 17).
 

Terza stazione

“Gesù cade per la prima volta”.

Come acqua sono versato, sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, si fonde in mezzo alle mie viscere (Salmo 22, 15).
 

Quarta stazione

“Gesù incontra Maria Santissima”.

Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perchè siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc 2, 34-35).
 

Quinta stazione

“Il cireneo aiuta Gesù a portare la croce”.

Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù (Lc 23, 26).
 

Sesta stazione

“La Veronica asciuga il volto a Gesù”.

È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui difetto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevano alcuna stima (Is 53, 2-3).
 

Settima stazione

“Gesù cade per la seconda volta”.

Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti (Is 53, 5).
 

Ottava stazione

“Gesù incontra le pie donne”.

Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?”.
Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati (Lc 23, 27-32).
 

Nona stazione

“Gesù cade per la terza volta”.

Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti (Is 53, 6).
 

Decima stazione

“Gesù spogliato”.

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Era quella tunica senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo (Gv 19, 23).
 

Undicesima stazione

“Gesù è inchiodato in croce”.

Allora Pilato prese a interrogarlo: “Sei tu il re dei Giudei?”. Ed egli rispose: “Tu lo dici”.
Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere (Mc 15, 2-24).
 

Dodicesima stazione

“Gesù muore in croce”.

Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo; Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò (Lc 23, 44-46).
 

Tredicesima stazione

“Gesù deposto dalla croce”.

Dopo questi fatti, Giuseppe d’Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù (Gv 19, 38).
 

Quattordicesima stazione

“Gesù è sepolto”.

Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poichè quel sepolcro era vicino (Gv 19, 41-42).
 

Santa Quaresima