L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale

Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXVI
n° 6-7-8 Giugno Luglio Agosto 2001

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Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

SOMMARIO

Speciale 1:
Felice Bonini - Novello Sacerdote

Speciale 2:
Don Angelo Calegari - 60° di sacerdozio

 23 Calendario liturgico
 32 Ai fidanzati (I sacerdoti)
 33 Rimetti a noi i nostri debiti (5) (D. Giovanni)
 36 Chiamati ad essere santi (D. Giovanni)
 38 Ogni mese... una preghiera (D. Giovanni)

vita parrocchiale

 40 Centro di Ascolto
 44 Diaconia S. Antonio in festa
 45 Dalla Scuola di Vita Familiare

dagli Oratori

 46 Quando lo Spirito vive in me  (D. Giovanni)
 49 Vita di oratorio (D. Giovanni)
 51 In Giugno all'oratorio
      Scuola RUM 2001 (Le Suore)
 52 GiadAdesso (D. Giovanni)
 54 Estate 2001: appuntamenti (D. Giovanni)

le nostre rubriche

 57 L'Apostolo missionario  (Gr. "Conoscerci")
 60 Verola sport (R. Bonera)
      Chiamata dalla fiducia...

varie - cronaca

 61 "Tornerò" (R. Mor)
 62 Dalla Scuola "Capitanio"
 64 Elezioni Politiche: i risultati a Verolanuova
 65 Informagiovani (a.z.)
 67 Turni delle farmacie
      Numeri utili
      Per i collaboratori dell'Angelo
      Orario Ferroviario
 68 "Cori in Primavera" (r.b.)
 69 Relax...iamoci (errebi)
 72 Per i più piccoli
 73 È stata benedetta l'agenzia San Paolo Imi
      Dall'AVIS (C. Direttivo)
 74 Notizie dall'estero...
      Auguri a Felicita
 75 Radio Basilica...Tutto tace? (T. Cervati)
 77 50° di don Giuseppe Ottolini
 78 Anagrafe parrocchiale
 79 Offerte pro opere parrocchiali
      Buone Vacanze


Calendario Liturgico
dal 3 Giugno al 2 Settembre 2001

Giugno
ORARIO SANTE MESSE GIUGNO

In Basilica:  
Prefestiva : ore 18.30
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
    : ore 16.00 Celebrazione Liturgica
   Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 S. Rocco:  Festiva : ore 9.00
 S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
   Feriale : giovedì ore 20.00
 Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30


2 sabato ore 20.30: in Basilica veglia di Pentecoste con la partecipazione dei ragazzi candidati alla S. Cresima insieme ai loro genitori e con i responsabili e interessati ai Centri di Ascolto e delle Diaconie

3 Domenica PENTECOSTE - solennità

Dal Vangelo - "In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimango con voi per sempre". (Gv. 14, 16)

 Sante messe con orario festivo
ore 11.00 Santa messa solenne con il conferimento della santa Cresima. I cresimandi si troveranno alle 10.30 presso l'Oratorio maschile per il corteo che si snoderà verso la Basilica.

ore 17.00 All'Oratorio femminile - rev.de Suore - incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di giugno.

ore 18.00 Vespri solenni seguiti dalla santa messa

7 giovedì Primo del mese. Sante messe con orario feriale. Dopo la santa messa delle ore 9.00 esposizione del Santissimo e adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00
ore 20.30 Santa messa al cimitero

8 venerdì Alle ore 19.00 - da piazza della Basilica parte il pellegrinaggio al santuario della Madonna di Caravaggio che conclude il mese di maggio in onore della B.V. Maria


10 Domenica SANTISSIMA TRINITA' - Solennità

Dal Vangelo - "Gesù disse: - Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera -.
(Gv. 16, 13)


 Sante messe con orario festivo
ore 12.00 Celebrazione comunitaria dei battesimi

                                N.B. A partire dalla  presente
celebrazione i Battesimi saranno celebrati una volta al mese con orari alternati:
 Giugno: solo la seconda domenica del mese alle ore 11.50
 Luglio: solo la seconda domenica del mese alle ore 17.00
 Agosto: solo la seconda domenica del mese alle ore 11.30
 Quindi: Settembre solo la seconda domenica del mese alle ore 17.00
 Così per i mesi seguenti (alternativamente).

ore 18.00 Vespri solenni seguiti dalla celebrazione della santa messa

14 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30: Santa messa al cimitero


17 Domenica SS. CORPO e SANGUE di CRISTO. Solennità

Dal Vangelo - "Gesù prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla". (Lc. 9.16)

Sante messe con orario festivo

ore 11.00 Don Angelo Calegari, il Cappellano della Casa Albergo e curato aggiunto della parrocchia, celebra la santa messa solenne nel 60° della sua ordinazione sacerdotale.
ore 16.00 Esposizione del Santissimo, canto del vespro.
Il Santissimo rimarrà esposto alla adorazione privata fino alle ore 18.00
ore 18.00 S. messa seguita dalla processione del Corpus Domini che si concluderà nella piazza della Basilica dove sarà impartita la Benedizione Eucaristica.

21 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 Santa messa al cimitero

22 venerdì Sacratissimo Cuore di Gesù. Solennità
 Sante messe con orario feriale

23 sabato Cuore Immacolato della B.V. Maria
 Sante messe con orario feriale
 Alle ore 16.00 - a Brescia - nella chiesa dei Padri Piamartini, viene ordinato sacerdote Padre Felice Bonini. La parrocchia sarà presente ufficialmente


24 Domenica Natività di S. Giovanni Battista

Dal Vangelo - "Per Elisabetta si compì il tempo della maternità e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia e si rallegrarono con lei". (Lc. 57, 58)

ore 11.00 Prima S. Messa solenne del Sac. Novello Padre Felice Bonini
ore 16.00 Celebrazione liturgica
ore 17.00 Presso il salone dell'Oratorio femminile incontro con l'Azione Cattolica Adulti

28 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 Santa messa al cimitero

29 venerdì S.s. Pietro e Paolo Apostoli. Solennità
 Sante messe con orario feriale
 Festa del Papa. Questa giornata deve essere l'espressione della devozione del popolo cristiano al Vicario di Cristo.

30 sabato S.S. Primi martiri della Chiesa Romana
 Sante messe con orario feriale


LUGLIO

ORARIO estivo SANTE MESSE: luglio-agosto

 In Basilica:   Prefestiva : ore 18.30
   Festive : ore 7.30 - 10.30 - 18.30
    : ore 16.00 S. Rosario, Vespro,
                      Benedizione
   Feriali : ore 7.00 - 9.00
 S. Rocco:  Festiva : ore 8.30
 S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 9.30
 Cimitero:  Giovedìì : ore 20.30
 Cappella Casa Albergo: Feriale e Prefestiva : ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

1) Attenzione all'orario estivo delle sante messe. Nei mesi di luglio e di agosto è sospesa la messa vespertina dei giorni feriali, eccetto il sabato e le vigilie delle solennità.
2) Attenzione al nuovo orario delle sante messe dei giorni festivi.


1 Domenica XIII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Mentre andavano per la strada un tale disse a Gesù: "Ti seguirò dovunque tu vada". Gesù gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". (Lc. 9, 57-58)

 Sante messe con orario festivo estivo

**  Oggi si celebra la giornata per la carità del Papa. Ogni parrocchia raccoglierà l'offerta per aiutare il Santo Padre nella carità verso i poveri del mondo.

ore 16.00 Celebrazione liturgica
ore 17.00 Nel salone dell'Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di luglio

4 mercoledì Anniversario della consacrazione della Cattedrale di Brescia

 Sante messe distinte con orario feriale

5 giovedì Primo del mese. Dopo la santa messa delle ore 9.00 adorazione del Santissimo fino alle ore 12.00
ore 20.30 S. messa al cimitero

6 venerdì Primo del mese - dedicato alla devozione del Sacro Cuore
 Sante messe con orario feriale


8 Domenica XIV del tempo ordinario

Dal Vangelo - "In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sè in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: "La messe è molta ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe". (Lc. 10, 1-2)

 Sante messe con orario festivo estivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica
ore 17.00 Celebrazione dei battesimi

12 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 S. messa al cimitero


15 Domenica XV del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Un dottore della legge disse a Gesù: "Chi è il mio prossimo?". Gesù rispose: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti..." (Lc. 10, 25-26) Segue la parabola del buon samaritano...

 Sante messe con orario festivo estivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica

16 lunedì Beata Vergine Maria del Carmelo
 Sante messe con orario feriale

19 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 S. messa al cimitero


22 Domenica XVI del tempo ordinario

Dal Vangelo - "In quel tempo Gesù entrò in un villaggio e una donna di nome Marta lo accolse nella sua casa... poi disse: "Marta, Marta tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore"... (Lc. 10, 38-41)

 Sante messe con orario festivo estivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica

26 giovedì S.s. Gioacchino ed Anna. Sante messe con orario feriale
ore 20.30 S. messa al cimitero
 Anniversario della morte del vescovo Mons. Morstabilini (1989). Lo ricordiamo nelle preghiere.


29 Domenica XVII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore insegnaci a pregare... "Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite: Padre nostro..." (Lc. 11, 1-2)

 Sante messe con orario festivo estivo
 Oggi si fa memoria di S. Anna presso la chiesa di Breda Libera dedicata alla madre della B.V. Maria.
ore 16.00 Celebrazione liturgica


AGOSTO

2 giovedì Primo del mese. Dopo la s. messa delle ore 9.00 adorazione del Santissimo fino alle ore 12.00
 Sante messe con orario feriale

                                N.B. La S. messa al cimitero è anticipata alle ore 19.30

3 venerdì Primo del mese, dedicato alla devozione del Sacro Cuore.
 Sante messe con orario feriale
4 sabato Sante messe con orario feriale

               *** A mezzogiorno si apre il tempo per l'acquisto dell'indulgenza plenaria del "Perdon d'Assisi"
 Condizioni richieste:
1 - Confessione e Comunione Eucaristica.
2 - Preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice (almeno un Pater e un'Ave).
 L'adempimento di queste due condizioni non è legato al giorno; si possono adempiere anche nei giorni precedenti o seguenti.
3 - Visita alla Basilica, la nostra parrocchiale. Tale visita deve essere compiuta nel tempo prescritto che inizia dal mezzogiorno del 4 agosto e si estende a tutta la domenica seguente; nella visita si deve recitare almeno un Pater, Ave e Gloria e il Credo.
4 - Reale distacco dai peccati, non solo mortali, ma anche veniali.
L'indulgenza si può applicare anche ai defunti a modo di suffragio. Si può acquistare una sola volta.

 "L'indulgenza che la Chiesa elargisce ai penitenti, è la manifestazione di quella meravigliosa Comunione dei Santi, che, nell'unico vincolo della carità di Cristo, misticamente congiunge la Beatissima Vergine Maria e la Comunità dei fedeli, o trionfante in cielo o vivente nel purgatorio o pellegrina in terra. Difatti l'indulgenza che viene concessa per mezzo della Chiesa, diminuisce o cancella del tutto la pena dalla quale l'uomo è in certo modo impedito di raggiungere una più
stretta comunione con Dio. Perciò il fedele pentito trova un aiuto efficace in questa speciale forma di carità della Chiesa per poter deporre l'uomo vecchio e rivestire l'uomo nuovo "il quale si rinnova nella sapienza secondo l'immagine di Colui che lo creò" (Col. 3, 10).  (Paolo VI Epist. Sacrosantae Portiunculae 14 luglio 1976).


5 Domenica XVIII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: "Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beni". (Lc. 12, 15)

 Sante messe con orario festivo estivo

ore 16.00 Celebrazione liturgica nel corso della quale si terranno le preghiere prescritte per ottenere l'indulgenza plenaria per sè oppure, a modo di suffragio, per i defunti
ore 17.00 Presso l'Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di agosto.

6 lunedì TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE. Festa
 Sante messe con orario feriale
 Anniversario della morte del Servo di Dio Papa Paolo VI (1978)

9 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 19.30 S. messa al cimitero

10 venerdì S. Lorenzo. Festa patronale
 Sante messe: ore 7.30 - 9.30
ore 20.30 Santa messa solenne


12 Domenica XIX del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse ai suoi discepoli: "Siate pronti con la cintura ai fianchi e le lucerne accese, siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa". (Lc. 12, 35-36)

 Sante messe con orario festivo estivo
ore 11.30 Celebrazione dei battesimi
ore 16.00 Celebrazione liturgica

14 mercoledì S. Massimiliano Maria Kolbe. Martire.
 Sante messe con orario feriale.
ore 18.30 S. messa prefestiva


15 Mercoledì ASSUNZIONE della BEATA VERGINE MARIA. Solennità.

Dal Vangelo - "In quel tempo Elisabetta, piena di Spirito santo esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?". (Lc. 1, 42-43).

 Sante messe con orario festivo estivo
ore 10.30 Santa messa solenne
ore 18.00 Vespro. Benedizione Eucaristica
ore 18.30 S. messa
ore 20.15 In S. Rocco si apre la festa in onore del Santo.
 S. Rosario e s. messa.

16 giovedì S. Rocco. Festa
 Le sante messe vengono celebrate in S. Rocco alle ore 7.30 - 9.30
ore 20.15 S. rosario, s. messa seguita dalla processione. Al termine
benedizione con la reliquia del santo.
 In piazza s. Rocco: CONCERTO


19 Domenica XX del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse ai suoi discepoli: "Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso". (Lc. 12, 49).

 Sante messe con orario festivo estivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica

22 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 19.30 S. messa al cimitero


26 Domenica XXI del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno". (Lc. 13, 24)

 Sante messe con orario festivo estivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica

30 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 19.30 S. messa al cimitero



Settembre

ORARIO SANTE MESSE


 In Basilica:   Prefestiva : ore 18.30
   Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
    : ore 16.00 Celebrazione Liturgica
   Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 S. Rocco:  Festiva : ore 9.00
 S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
 Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

N.B. a) Sabato 1 settembre riprende la celebrazione della s. messa vespertina, ogni sera alle ore 18.30;
b) In Basilica vengono riprese le celebrazioni delle sante messe festive delle ore 9.30 e 11.00;
c) In S. Rocco la s. messa festiva è posticipata alle ore 9.00;
d) Nella chiesa di S. Anna - Breda Libera - la s. messa festiva è posticipata alle ore 10.00.

1 sabato Sante messe con orario feriale
ore 18.30 S. messa prefestiva


2 Domenica XXII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: "Quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti". (Lc. 14, 13-14)

 Sante messe con orario festivo

ore 16.00 Celebrazione liturgica
ore 17.00 Presso l'Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di settembre.

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Ai fidanzati
che si preparano a celebrare
il Sacramento del Matrimonio



Carissimi, vi presentiamo il calendario del corso di preparazione al Matrimonio che si svolgerà in autunno nella nostra parrocchia.
Lo facciamo con le parole del "Direttorio di pastorale familiare" per la Chiesa in Italia.

La finalità di questa preparazione consiste nell'aiutare i fidanzati a vivere il fidanzamento e la prossima celebrazione del matrimonio come momento di crescita umana e cristiana nella Chiesa; nell'aiutarli a conoscere e a vivere la realtà del matrimonio che intendono celebrare, perché lo possano celebrare non solo validamente e lecitamente, ma anche
fruttuosamente e perché siano disponibili a fare di questa celebrazione una tappa del loro cammino di fede; nel portarli a percepire il desiderio e insieme la necessità di continuare a vivere nella fede e nella Chiesa anche dopo la celebrazione del matrimonio".

Ci auguriamo di potervi aiutare nel realizzare queste finalità.

Gli incontri si svolgeranno con il seguente calendario:
tutte le sere alle ore 20.30 da lunedì 10 a sabato 15 settembre

Quindi il corso si chiuderà domenica 16 settembre con il seguente orario:
ore 16.30 - relazione
ore 18.30 - S. messa e consegna del-l'attestato del corso.

I sacerdoti

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 Eredità del Giubileo


Rimetti a noi
i nostri debiti
(5)



Una realtà tragica, su cui il Santo Padre ci ha invitato a porre l'attenzione e che ci interpella, è la questione del debito estero.
Continuiamo a mediare, sintetizzandoli attraverso un'opera di selezione, i concetti e le informazioni, gli stimoli e gli appelli alla nostra coscienza contenuti nel libro: Un debito senza fine, curato in occasione del Giubileo dalla Commissione Diocesana per la riduzione del debito estero.

Il boomerang del debito Nei giochi di potere economico-finanziario di cui abbiamo parlato, a pagare non sono solo i cittadini dei paesi indebitati, quelli di Lazzaro, ma anche i cittadini dei paesi creditori, quelli di epulone.
Cerchiamo di vedere, più in sintesi che è possibile, alcuni degli "effetti boomerang" del debito estero dei Paesi (costretti a rimanere) poveri.

1) Le banche e le imprese. Tralasciamo di spiegare meccanismi un poco complicati per noi, comuni mortali estranei al mondo della finanza e cerchiamo di spiegarci con un esempio concreto: supponiamo che un'impresa italiana sia chiamata a costruire un ponte in Africa. Siccome il rischio di insolvenza del Paese africano è molto alto, l'impresa stipula una polizza presso la SACE (Servizi Assicurativi del Commercio Estero), una compagnia pubblica di assicurazione. Se il paese povero
paga, tutto bene; se non paga, la SACE risarcisce l'impresa italiana assumendo il credito nei confronti di quel Paese. Da questo momento, il debito in questione diventa dello Stato italiano. È tendenza nelle economie liberiste: privatizzare i profitti e socializzare i costi.
Detto con termini più semplici: i profitti se li gode la banca o l'impresa, i costi finiscono col gravare sulla collettività.

2) Per disporre dei dollari necessari per far fronte alle scadenze, i governi dei Paesi di Lazzaro indebitati devono esportare qualunque cosa a qualsiasi prezzo, dando fondo alle loro risorse naturali per trasformarle in valuta pregiata da destinare al pagamento dei creditori. Questo significa, per esempio, tagliare le secolari foreste in maniera indiscriminata, al fine di vendere legname pregiato all'estero in cambio di dollari. Ciò provoca evidentemente riflessi sempre più preoccupanti e
letali sul clima mondiale di cui stiamo già da tempo osservando i devastanti effetti. Paesi come Brasile, Messico, India, Indonesia, Nigeria, Venezuela, Filippine, Argentina, Cina e Corea del Sud si stanno spogliando delle loro foreste. E presto non le avremo più nemmeno noi per respirare. La foresta amazzonica è uno dei principali polmoni del pianeta: un po' alla volta, se ne sta andando e, con essa, se ne vanno gli indios che l'abitano, spesso fatti fuori come fossero bestie (a
proposito, amici ambientalisti: è bello far le campagne per alcune specie di animali in via di estinzione o contro la vivisezione,
ecc....ma gli esseri umani?).

3) Molti scienziati concordano: tra soli vent' anni, continuando l'attuale deforestazione, avremo sconvolgimenti tali che potranno causare l'innalzamento degli oceani e la conseguente scomparsa di città rivierasche in tutto il mondo. Anche nel mondo di epulone, per intenderci. Inoltre gli alberi svolgono la fondamentale azione di rigenerazione dell'aria, permettendo attraverso la fotosintesi clorofilliana di restituire l'ossigeno all'atmosfera. Se non lo fanno gli alberi, chi lo farà? I danni ambientali per la distruzione delle foreste li paghiamo tutti, in termini di qualità della vita ma anche in termini di aumento dei tumori e delle malattie respiratorie.

4) La necessità di pagare i debiti richiede anche l'uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti per aumentare le produzioni agricole. Si tratta di pesticidi altamente tossici, che avvelenano le persone che li usano fino ad ammazzarle. Ma avvelenano anche noi: se si sparge un pesticida tossico sul cotone, per esempio, questo potrebbe restare sulla fibra anche dopo che è stata trasformata in maglietta ed esportata per essere indossata dai tifosi di una squadra di calcio. Così, i figli di Epulone la indossano e si ritrovano sterili a causa delle sostanze tossiche che vengono a contatto con la pelle.

5) L'invasione delle droghe: è evidente che il contadino del paese impoverito cerca di coltivare ciò che gli rende di più. Se il mercato offre uno per il grano e cinque per la coca, la scelta è quasi obbligata. Così ci ritroviamo il mercato invaso di sostanze stupefacenti.

6) Il debito nei paesi poveri provoca inoltre un forte aumento dei flussi migratori, spesso veri e propri esodi biblici di proporzioni immani. I paesi poveri perdono così le migliori forze lavoro che vanno ad iniziare una guerra per la sopravvivenza nei paesi di Epulone. Guerra, perché verranno scacciati, insultati, derisi, umiliati, oppressi, sfruttati e, in seguito a superficiali generalizzazioni, accusati di essere delinquenti. Strana logica quella della globalizzazione: la maggioranza degli epuloni trova normale che alcune loro imprese esportino o si stabiliscano in Paesi lontani, ma trova
imbarazzante che degli stranieri vengano a lavorare da loro. La globalizzazione è forse unilaterale?

Che cosa possiamo fare?

Alcune possibili proposte. Ci si potrebbe chiedere, per alcune, che cosa c'entrino. Pensaci e t'accorgerai che, in qualche modo, c'entrano.

* Adotta una famiglia che si trova in quel Sud del mondo che affonda per il nostro spreco, anche a distanza, o un bimbo che non ha famiglia. Adotta un progetto di sviluppo fatto da chi offra garanzie.

* Condividi cominciando dai tuoi vicini, perché quest'atteggiamento non si improvvisa. Metti a disposizione locali inutilizzati: quanta fatica (praticamente, impossibilità) a trovare alloggio, qui a Verola, anche per onesti lavoratori che vengono da fuori!

* Compra bene: leggi le etichette delle cose che comperi, per sapere da dove vengono, come sono stati ottenuti e da chi sono commercializzati.
Partecipa alle campagne di boicottaggio e pressione rivolte a società che violano sistematicamente i diritti dei lavoratori, in particolare donne e bambini, e offendono l'ambiente (se ne avremo la possibilità, torneremo su questo; intanto cominciamo a  fare qualche nome: ananas Del Monte, Mitsubishi, Nestlé, Nike, Shell, Unilever - quella del tè Lipton - Mac Donald's). Favorisci, per quanto possibile, i prodotti di chi cerca di non inquinare e rispetta l'ambiente; rifiuta i prodotti transgenici per salvaguardare la biodiversità come patrimonio di tutta l'umanità. Fruisci del Commercio equo e solidale (v. "Angelo" di marzo; se ci sarà possibile, ne riparleremo, in futuro).

* Riduci i consumi e rispetta l'ambiente: impara a non lasciarti condizionare troppo dalla pubblicità: va a fare la spesa con la lista delle cose necessarie, per non cedere agli allettamenti delle offerte di cose che non ti servono. Non usare l'automobile per percorrere i trecento metri che ti separano dalla scuola, dalla chiesa quando vai a Messa, dalla fabbrica, dall'ufficio, dall'abitazione della persona a cui vuoi fare visita: muoviti il più possibile a piedi o in bicicletta e fruisci quanto più puoi dei mezzi pubblici. Non sprecare l'acqua. Se ne hai la possibilità, attua la raccolta differenziata dei rifiuti. Usa i detersivi meno inquinanti.

* Fai festa : lo Spirito della Pentecoste, dono del Risorto, che fa nuova ogni cosa, ti invita a guardarti dentro e attorno e a scoprire il Bello, per amarlo e rispettarlo. Celebra dunque la vita con riconoscenza. Fermati e contempla volti, cielo, mare, monti, piante e animali. Insegna a gustarli anche ai bambini. Pianta alberi e fiori.
Divertiti rispettando i ritmi del tuo corpo e del tuo cuore, del giorno e della notte. Non spingere sempre oltre l'oggetto dei tuoi desideri, accetta i limiti tuoi e degli altri.

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Chiamati ad essere Santi

Eredità del Giubileo


Abitati dallo Spirito, continuamente effuso sull'umanità e, quindi, anche in noi, dalla Pentecoste in poi, Spirito santo e santificatore, siamo chiamati a divenire santi. La santità ci è indicata dal santo Padre come prospettiva capace di fare sintesi di tutti gli altri aspetti della vita cristiana: vivendo la preghiera, il nostro rapporto con Cristo, il nostro essere comunità raccolta intorno all'Eucaristia, offrendo testimonianza di servizio e di attenzione ai poveri nella carità di Dio, che è lo Spirito stesso, realizziamo sempre di più quanto già, in germe, siamo, dal giorno del nostro Battesimo e della nostra Cresima: santi. Giorno dopo giorno, mentre realizziamo le nostre quotidiane occupazioni e facciamo fronte ai doveri e alle incombenze del
nostro stato di vita, lo Spirito ci spinge a realizzarci quali "uomini nuovi, creati secondo Dio, nella giustizia e nella santità vera" (cfr. Ef. 4, 23).

Nel documento da lui firmato la mattina dell'Epifania, dopo aver richiuso la Porta Santa, la Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte, nel quale egli traccia un primo bilancio spirituale del Giubileo e indica le prospettive del cammino che ci sta di fronte, risuona forte l'appello alla santità. Così scrive il Papa al n° 30:

«Non esito a dire che la prospettiva in cui deve porsi tutto il cammino pastorale è quella della santità. Non era forse questo il senso ultimo dell'indulgenza giubilare, quale grazia speciale offerta da Cristo perché la vita di ciascun battezzato potesse purificarsi e rinnovarsi profondamente?».

Scopo della grazia del Giubileo era dunque una rinnovata tensione verso la nostra santificazione, giacché, scrive l'apostolo Paolo, "Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione" e perciò ci ha "donato il suo santo Spirito" (1Ts. 4, 7.8).
Il Papa sottolinea come l'impegno di corrispondere alla Grazia dello Spirito per santificarsi costituisca l'eredità del Giubileo. Così continua:

«Mi auguro che, tra coloro che hanno partecipato al Giubileo, siano stati tanti a godere di tale grazia, con piena coscienza del suo carattere esigente. Finito il Giubileo, ricomincia il cammino ordinario, ma additare la santità resta più che mai un'urgenza».

Il santo Padre sa di non dire nulla di nuovo, ma di farsi eco dell'esigenza che promana dalla parola di Dio e dall'insegnamento della Chiesa, mirabilmente espresso nel Concilio. Lo richiama egli stesso:

«Occorre allora riscoprire, in tutto il suo valore programmatico, il capitolo V della Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium, dedicato alla "vocazione universale alla santità"... I Padri conciliari diedero a questa tematica tanto risalto. La riscoperta della Chiesa ... come popolo "adunato dall'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito", non poteva non comportare anche la riscoperta della sua "santità", intesa nel senso fondamentale dell'appartenenza a Colui che è per
antonomasia il Santo, il "tre volte Santo" (cfr. Is. 6, 3). Professare la Chiesa come santa significa additare il suo volto di Sposa di Cristo, per la quale egli si è donato, proprio al fine di santificarla (cfr. Ef. 5, 25-26). Questo dono di santità... è offerto a ciascun battezzato».

Prosegue il Papa:

«Il dono si traduce a sua volta in un compito, che deve governare l'intera esistenza cristiana: "Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione" (1Ts. 4, 3). È un impegno che non riguarda solo alcuni cristiani: "Tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità"».

La perfezione della carità. È il caso di spendere due parole su questo punto, che è di capitale importanza. "Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo", affermava la voce di Dio nell'Antico Testamento (Lv. 19, 1). Gesù non è meno esigente: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli" (Mt. 5, 48). Se si legge il seguito del versetto del Levitico e ciò che precede la frase riportataci da Matteo, è possibile constatare che il discorso si riferisce prevalentemente all'amore verso il prossimo. Non si tratta di una santità rituale, di uno stato di cose che ci fa sentire su un
piedistallo rispetto ad altri: non è questa la santità cristiana. Essa consiste invece nella pienezza dell'amore: la carità (da non confondere, riduttivamente, con l'elemosina). Perciò Luca preferisce riferire in questo modo il comando di Gesù: "Siate misericordiosi come il Padre" (cfr. Lc. 6, 36) e Giovanni, infine, formula il comandamento nuovo, che tutti gli altri sintetizza:

"Amatevi" (vedi capitoli 13 e 15), strada maestra della santità. Proprio perché consiste nell'amore con cui siamo chiamati a realizzare le nostre relazioni e a fare quanto facciamo, la santità cristiana è cosa che, insieme con lo Spirito che ce ne rende capaci, costruiamo nella quotidiana ordinarietà.

Aggiunge il Papa, al n° 31:

«Ricordare questa elementare verità, ponendola a fondamento della programmazione pastorale che ci vede impegnati all'inizio del nuovo millennio, potrebbe sembrare, di primo acchito, qualcosa di scarsamente operativo. Si può forse "programmare" la santità? ...In realtà, ...significa esprimere la convinzione che, se il Battesimo è un vero ingresso nella santità di Dio attraverso l'inserimento in Cristo e l'inabitazione del suo Spirito, sarebbe un controsenso accontentarsi di
una vita mediocre, vissuta all'insegna di un'etica minimalistica e di una religiosità superficiale. ...
Come il Concilio stesso ha spiegato, questo ideale di perfezione non va equivocato come se implicasse una sorta di vita straordinaria, praticabile solo da alcuni "geni" della santità. Le vie della santità sono molteplici, e adatte alla vocazione di ciascuno. Ringrazio il Signore che mi ha concesso di beatificare e canonizzare, in questi anni, tanti cristiani, e tra loro molti laici che si sono santificati nelle condizioni più ordinarie della vita. È ora di riproporre a tutti con convinzione questa "misura alta" della vita cristiana ordinaria: tutta la vita della comunità ecclesiale e delle famiglie cristiane deve portare in questa direzione».

"Voglio farmi santa, presto santa, grande santa!": venga lo Spirito e accenda in noi tutti l'ardore di amore che si esprime in queste parole di s. Bartolomea Capitanio.

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ogni mese... ... una preghiera

(109)

3 giugno, domenica di Pentecoste. Il signore Gesù, morto, risorto ed esaltato nella gloria, effonde il suo Spirito di amore e santità. La nostra invocazione non può essere rivolta, principalmente, che a Lui.
Per questo motivo due delle tre preghiere che vengono presentate (una per ogni mese coperto da questo numero de "L'Angelo") sono invocazioni a Lui dirette. La prima tiene presente vari fatti che riguardano i sacerdoti: in questo mese avremo l'ordinazione sacerdotale di un nostro concittadino, p. Felice; festeggeremo il 60° di ordinazione di don Angelo Calegari, parroco emerito di Verolavecchia e da anni preziosa presenza nella nostra Parrocchia; in giugno avranno luogo le oridinazioni diocesane e ricorrono i vari anniversari di ordinazione degli altri preti. Per tutti loro, essa rappresenta un concentrato di spunti di meditazione, per noi un'invocazione da rivolgere ripetutamente;  preghiamo spesso lo Spirito
per coloro che egli ha consacrato con l'ordinazione: dalla loro santità personale può dipendere molto del fervore di vita cristiana che caratterizza una comunità, come anche il fiorire di nuove vocazioni.
La seconda preghiera - più che altro, una serie di spunti di contemplazione - si presta alla visita o all'adorazione eucaristica che, è un augurio e una speranza, almeno ogni tanto faremo, anche  e ancor di più, nel tempo estivo.
Allo stesso scopo, ma anche come ringraziamento alla comunione o per altro momento di preghiera, si presta la terza, un "classico" di s. Ignazio di Loyola.

Invocazione allo Spirito Santo per i sacerdoti

Vieni, o Spirito Santo, e dà ai tuoi ministri, dispensatori dei misteri di Dio un cuore nuovo, che ravvivi in essi tutta l'educazione e la preparazione che hanno ricevute, che avverta come una sorprendente rivelazione il sacramento da loro ricevuto, e che risponda sempre con freschezza nuova ai doveri incessanti del loro ministero verso il tuo Corpo Eucaristico e verso il tuo Corpo Mistico: un cuore nuovo, sempre giovane e lieto.

Vieni, o Spirito Santo, e dà ai tuoi ministri, discepoli e apostoli di Cristo Signore, un cuore puro, allenato ad amare Lui solo, che è Dio con te e con il Padre, con la pienezza, con la gioia, con la profondità che Egli solo sa infondere, quando è il supremo, il totale oggetto dell'amore di un uomo che vive della tua grazia; un cuore puro, che non conosca il male se non per definirlo, per combatterlo e per fuggirlo; un cuore puro, come quello di un fanciullo capace di entusiasmarsi e di
trepidare.

Vieni, o Spirito Santo, e dà ai ministri del Popolo di Dio un cuore grande, aperto alla tua silenziosa e potente parola ispiratrice, e chiuso ad ogni meschina ambizione, alieno da ogni miserabile competizione umana e tutto pervaso del senso della santa Chiesa; un cuore grande e avido di eguagliarsi a quello del Signore Gesù, e teso a contenere dentro di sé le proporzioni della Chiesa, le dimensioni del mondo; grande e forte a sostenere ogni tentazione, ogni prova, ogni noia, ogni stanchezza, ogni delusione, ogni offesa, un cuore grande, forte, costante, quando occorre fino al sacrificio, solo beato di
palpitare col Cuore di Cristo, e di compiere umilmente, fedelmente, virilmente la divina volontà. Amen.

(da Leonardo Sapienza, Pregare per le vocazioni, ed. Rogate, Roma1991)


Spirito Santo che ci unisci a Cristo,

Tu che ci fai conoscere e amare Gesù, donaci di scoprirlo nella sua presenza eucaristica.
Rivelaci l'immenso amore e la traboccante tenerezza che si nasconde nel tabernacolo.
Facci gustare questa presenza così povera, così semplice, ma così ricca di vita.
Sotto il velo dell'ostia, mostraci il Cristo del Vangelo, così potente e generoso;
facci vedere il Buon Pastore che conosce ciascuno di noi, ci guarda e ci chiama per nome, e ascoltare il Maestro impareggiabile che ci presenta la sua dottrina e vuole illuminarci su tutte le cose.
Facci toccare il Salvatore, il cui contatto guarisce, trasforma i corpi e le anime.
Facci discernere l'Amico, felice di vivere con noi e di condividere la nostra esistenza umana, e riconoscere la vittima del Calvario, che non risparmia nulla del dono di sé per ottenerci perdono e santità.
Donaci un attaccamento profondo a Gesù eucaristia; che al suo desiderio ardente di rimanere in mezzo a noi, risponda la nostra sollecitudine nell'accoglierlo!

(da Jean Galot, Preghiere Eucaristiche, ed Benedettine, Sorrento, 1982)


Offerta di sé

Accogli, Signore, l'intera mia libertà. Accetta l'offerta della mia memoria, dell'intelletto e di ogni mia volontà.
Tutto ciò che io sono, ho e possiedo, tu me lo hai dato: tutto io ti restituisco, e mi consegno pienamente alla tua volontà.
Dammi solo il tuo amore, con la tua grazia, e io mi sento ricco abbastanza, e non ti domando altro.

S. Ignazio di Loyola

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vita parrocchiale


Centro
di Ascolto
vissuto il
14 maggio 2001

"Erano assidui
nella frazione
del pane"



Dopo i doni-relazione offerti gli altri mesi dalle Diaconie Sacro Cuore, S. Anna, S. Lorenzo, Crocifisso, ringraziamo in questo numero la Diaconia S. Rocco per la sintesi giuntaci da un suo Centro di Ascolto.

Dopo l'introduzione con il canto di preghiera allo Spirito Santo si è attentamente ascoltato la lettura dei due brani della Sacra Scrittura proposti.

Si sono lasciati alcuni minuti di riflessione personale sulla Parola letta, proseguendo poi con la riflessione proposta dal testo.
Anche con tutte le spiegazioni possibili e immaginabili, viene detto, non si riuscirà mai a capire il mistero eucaristico se non con una forte fede nelle parole di Gesù Cristo "Questo è il mio corpo ....".

L'Eucaristia è il culmine della messa; non c'è messa senza Eucaristia e non è possibile dire di avere partecipato alla messa senza aver partecipato all'Eucaristia.

Sarebbe auspicabile accostarsi sempre all'Eucaristia anche se forse interiormente non ci si sente particolarmente o intensamente preparati: Gesù Cristo ci riscalderà con il suo corpo.

Sorge il problema della confessione finalizzata all'Eucaristia, ma ci si rende conto che non necessariamente bisogna accostarsi al sacramento della riconciliazione per accostarsi all'Eucaristia perché nella messa, proprio nella prima parte, partecipiamo alla confessione comunitaria attraverso la quale il sacerdote ci assolve delle nostre quotidiane mancanze.

L'Eucaristia ci fa comunità, ci fa fratelli in quanto tutti partecipi della stessa mensa. "Fratelli"; dovremmo sul serio diventare tali e non solo a parole. Molte volte invece si tratta solo di una parola svuotata del suo vero significato.

Ci si inoltra poi per un attimo nel valutare la differenza fra la celebrazione eucaristica prima e dopo il Concilio Vaticano II,
constatando che ora, nonostante tutto, la messa può essere veramente partecipata, solo lo si voglia.

Viene detto che L'Eucaristia è un momento di personale incontro e di intima partecipazione al corpo di Gesù Cristo, ma non deve essere solo un fatto personale: deve diventare anche un fatto comunitario di compartecipazione al banchetto eucaristico con tutta la comunità cristiana.

Si termina con il canto finale alla Madonna (per la verità non molto ben riuscito, ma da parte della Madonna, ne siamo certi, ben accettato) e la preghiera proposta seguita dall'Ave Maria.

Ci si saluta dopo una buonissima fetta di torta e un buon bicchiere di... coca-cola!

Rispondiamoci con il Catechismo

Nella relazione ora presentata è stato posto il problema delicato del rapporto che esiste fra il partecipare alla Messa e ricevere il Corpo di Cristo (la comunione). È un rapporto che bisogna affrontare senza cadere negli estremismi come "sensi di colpa esagerati che ci fanno sentire sempre indegni per ricevere il corpo di Cristo" o una "esagerata superficialità che non ci permette di capire la serietà da vivere per ricevere il Corpo di Cristo". Diciamo la verità: fare la comunione è bello, ma richiede altrettanta serietà. Riteniamo allora interessante dare alcune indicazioni attraverso le risposte del Catechismo della chiesa Cattolica alle seguenti domande:

Quando ci si può comunicare?

La Chiesa raccomanda vivamente, ai fedeli che sono disposti, di ricevere la santa Comunione ogni volta che partecipano alla celebrazione dell'Eucaristia; ne fa loro obbligo almeno una volta all'anno. (165, 304)

Quali sono le condizioni per accostarsi degnamente alla Comunione eucaristica?

Chi vuole ricevere Cristo nella Comunione eucaristica deve essere in stato di grazia. Se uno è consapevole di aver peccato mortalmente non deve accostarsi all'Eucaristia senza prima aver ricevuto l'assoluzione nel sacramento della Penitenza. (256, 178)

Quali sono i frutti dell'Eucaristia ricevuta degnamente?

 La santa Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo accresce in colui che si comunica l'unione con il Signore, gli rimette i peccati veniali e lo preserva dai peccati gravi o mortali. Poiché vengono rafforzati i vincoli di carità tra colui che si comunica e Cristo, ricevere questo sacramento rafforza l'unità della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.

Fatti di Vangelo

Qualcuno deve pur iniziare


Vivere l'Eucaristia deve diventare il punto di riferimento della nostra esistenza. Intorno a questo nostro incontro con il Corpo di Gesù deve ruotare la nostra vita personale e comunitaria: solo così renderemo presente il Signore a Verolanuova, solo così diventeremo credibili davanti al mondo. Lasciamoci guidare, interrogare da questa interessante esperienza vissuta nella Parrocchia di Vò di Brendola, Italia.

Don Gianni: ? Nel documento dei Vescovi italiani "Eucaristia, Comunione e Comunità", si legge: "Non si può essere Chiesa senza Eucaristia, non si può fare Eucaristia, senza fare Chiesa. Non si può mangiare il Pane Eucaristico senza fare comunione nella Chiesa". E questo è quanto ci preoccupiamo di fare ogni domenica. Cerchiamo di preparare bene e in
ogni dettaglio questo momento che è effettivamente per molti l'unico incontro settimanale con la Parrocchia. Abbiamo istituito una Commissione Liturgica apposta. Cerchiamo di preparare tutto bene, dalle Letture, ai chierichetti, ai canti ?
Non c'è il rischio di creare un bell'appuntamento che finisce nel momento stesso della Benedizione?
Un parrocchiano: "Il rischio c'è. Ed è proprio per evitarlo che cerchiamo di fare della Messa domenicale il momento culmine, il punto di riferimento dell'intera vita cristiana. A cominciare da noi stessi. Ci incontriamo, ogni lunedì, una quindicina di persone con il parroco per preparare la liturgia della domenica successiva. Leggiamo i testi della Scrittura e scegliamo la frase che verrà proposta come "Parola da vivere". Durante la settimana cerchiamo di metterla in pratica e di
comunicare le esperienze e così il parroco, durante la spiegazione dal Vangelo, può donare alla assemblea esempi di vita concreta. Questa frase, viene poi esposta in Chiesa su un cartellone ben visibile che rimane per tutta la settimana. La stampiamo poi su un foglietto settimanale, che viene portato in tutte le famiglie, con un breve commento e una esperienza. Così la Messa domenicale sta diventando il punto di riferimento della vita cristiana della nostra comunità".

Come reagisce la gente di fronte a tutto questo?
Un parrocchiano: "Molti colgono, nel partecipare alla Messa, un clima diverso. È il frutto di un intreccio di amore scambievole fra il gruppo del canto, i lettori e i chierichetti. È il frutto della presenza di Gesù fra i suoi perché cerchiamo di volerci bene. Ne sono una testimonianza alcuni effetti su alcune persone.
Una coppia diceva "Per noi la Messa domenicale è un momento che ci dà luce e motivazioni per vivere nell'amore durante la settimana". Una bambina di 10 anni, appena terminata la Messa corre a casa per raccontare al papà e alla mamma l'esperienza narrata nell'omelia. In una famiglia, la sera della domenica, non si accende la televisione, ma si dialoga insieme e sovente sull'argomento presentato durante la Messa, tanto che la bambina più piccola si è accorta che ora i genitori
si vogliono più bene e stanno volentieri insieme.

Don Gianni: un episodio. Un sabato dovevo celebrare un matrimonio. Puntuale attendo con due chierichetti vicino all'altare, ma gli sposi non arrivano. Nell'attesa abbiamo cominciato a parlare del Vangelo che si doveva vivere durante la settimana e ci raccontavamo i vari momenti in cui l'avevamo messo in pratica. Non ci siamo accorti del tempo che passava. Dopo tre quarti d'ora arrivano finalmente gli sposi. Li abbiamo accolti con cordialità, senza manifestare alcun disagio. Alla fine della
cerimonia, si avvicina un uomo che pure era rimasto in Chiesa un'ora ad attendere e chiede di potersi confessare. Erano più di 15 anni che non lo faceva. Andandosene mi confida: "Mi ha colpito il modo con cui, dopo tanta attesa, ha accolto gli sposi, e la serenità dei chierichetti: ho capito che Dio c'è e mi ama ancora".

Una parrocchia in cammino

Prossimo Centro di Ascolto
Lunedì 11 giugno
"Lo Spirito Santo"

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Diaconia S. Antonio in festa


Anche quest'anno per festeggiare S. Antonio organizzeremo una bella festa nel campetto sito all'interno di via Brodolini-Amendola-Moro.

Ci troveremo lì nel pomeriggio di Sabato 16 giugno dove verranno organizzati giochi per bambini ragazzi e, perché no, adulti.

Alle ore 19,30 ci sposteremo davanti alla statua del santo dove ci riuniremo in preghiera.

Poi di nuovo nel campetto e qui saremo in compagnia di buona musica e sano divertimento.

Siete tutti invitati!!!
Vi aspettiamo numerosi.

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Attenzione!


Scadrà il prossimo 15 giugno il termine ultimo per le iscrizioni al pellegrinaggio a

Loreto, nella Grecia Classica, alle Meteore e da Padre Pio.

Il viaggio avrà luogo dal 1° all'8° settembre prossimo e, per i partecipanti, sarà un vero tuffarsi nella storia, un indimenticabile incontro con la grande arte, una convinta riconferma nella fede.
Ricordiamo che all'atto dell'iscrizione dovrà essere versato un acconto di L. 330.000 - (trecentotrentamila) mentre il saldo (L. 1.300.000) dovrà essere effettuato entro il 29 luglio.
Iscrizioni: presso "Calzature Geroldi" (tel. 030931129).

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Scuola di Vita Familiare


Lunedì 7 maggio u.s. la Scuola di Vita Familiare ha concluso la sua attività per l'anno 2000-2001. Animatori, ragazze e ragazzi si sono impegnati in un processo di crescita individuale, interpersonale, sociale e spirituale durante l'incontro settimanale del lunedì. C'è stato, infine, un convegno nazionale delle Scuole a Vico Equense a cui hanno partecipato alcuni giovani verolesi. Ecco qualche riflessione sull'attività svolta.

La Scuola di vita Familiare da anni accompagna i lunedì sera di molti ragazzi e ragazze. Gli incontri sono di vario genere, incentrati soprattutto sulle tematiche proposte dalle nostre educatrici.
Non sono mancate, però, anche quest'anno, le serate all'insegna della creatività.
Abbiamo fatto anche educativi incontri con gli esperti come quello in cucina, quello con l'estetista e con quello che trattava l'argomento delle sette sataniche.
È stata un'occasione per incontrarci, conoscerci meglio, divertirsi; tutto questo, però, anche con uno scopo morale ed educativo. Per questo noi vorremmo ringraziare molto le nostre educatrici che ci sono state vicine e hanno permesso la realizzazione di questa bella esperienza.

All'anno prossimo con la Scuola di Vita Familiare!
Chiara e Federica

Il Convegno di Vico Equense (Racconto di un'avventura)

28 aprile 2001
ore 5.30 a.m. - Sveglia! Paura!
ore 6.00: zaini in spalla e via per Manerbio
ore 6.30: partenza per il napoletano.
Il lungo viaggio dura circa tredici ore e Vico Equense è un paesino sperduto paragonabile a Paspardo. Arriviamo stanchi ma contenti di conoscere i ragazzi e le ragazze che avrebbero condiviso con noi questa avventura.
Dopo una lunga serata in compagnia, si va a letto dopo la mezzanotte. La mattina seguente sveglia traumatizzante alle sette. Si va a visitare Pompei e la città di Napoli. Il terzo giorno è dedicato al convegno. Argomento: "Il sesso senza amore" con lavoro finale di gruppo. È stato interessante e abbiamo conosciuto anche qui molti ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia.
L'ultima serata è stata indimenticabile: sull'immensa terrazza dell'hotel i soliti gruppetti che si erano formati, seduti per terra a
guardare le stelle. A malincuore l'ultimo giorno abbiamo lasciato Napoli diretti all'Abbazia di Montecassino. Già le prime lacrime scendevano sui visi delle ragazze e già all'autogrill di Firenze si stavano consumando gli ultimi addii.
Ed eccoci arrivati alla fine della nostra avventura, durata appena quattro giorni, ma che per noi saranno indimenticabili.

Franco e Francesco

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dagli  oratori


Quando lo Spirito vive in me...


...io canto come David

Così un canto che, qui da noi, non è conosciuto. Davide rimase famoso anche per il fatto che egli era cantore del suo Signore e Dio, fin da fanciullo. A lui sono attribuiti molti dei salmi contenuti nella sacra Scrittura. Egli manifestò in varie maniere questa sua attitudine, per es. quando l'Arca dell'alleanza fu portata sul monte Sion, a Gerusalemme. Come invasato dallo Spirito di Dio, "Davide danzava con tutte le forze davanti al Signore" (2Sam. 6, 16). "Davide e tutta la casa d'Israele facevano festa davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, timpani, sistri e cembali" (2Sam. 6, 5).
Questo numero de "L'Angelo" esce proprio il giorno di Pentecoste: Il Signore risorto e asceso al cielo ci dona lo Spirito che ci infonde la vita risorta del Signore Gesù, ci crea uomini nuovi, ad immagine dell'Uomo Nuovo,  Figlio di Dio e Figlio dell'Uomo. Ci fa figli. Lo Spirito grida in noi con gemiti inesprimibili (Rm. 8, 26) la nostra gioia di poter dire, sempre grazie alla sua presenza in noi: " Abbà, Padre" (Rm. 8, 15; Gal. 4, 6). Frutto dello Spirito (Gal. 5, 22), la gioia del cristiano si esprime nella lode, nel rendimento di grazie (= Eucaristia). La vita nuova del cristiano non può che esprimersi nel "canto nuovo", anzi, la vita stessa del cristiano dev'essere questo canto, ci dice sant'Agostino. A dare voce al nostro canto nuovo
dev'essere dunque soprattutto la vita: "Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli" (Mt. 5, 16).

Si conclude con la Pentecoste e i vari momenti di preghiera, soprattutto i ritiri, che l'hanno preparata, l'anno catechistico. Di nuovo, in questi mesi, con fanciulli, ragazzi, adolescenti e giovani abbiamo cercato di camminare, perché, aperti all'azione dello Spirito, la nostra vita diventi il canto nuovo, la danza festosa in onore del Signore. Quanto è stato seminato, quello che i cuori hanno saputo ricevere e accogliere, è affidato ancora a Lui, lo Spirito che, Acqua viva, divina Pioggia, irriga e fa germogliare e fruttificare. È affidato perciò alla preghiera di tutti. Questo vale anche per l'attività formativa realizzata in Parrocchia e non strettamente legata all'Oratorio in quanto tale: Centri di Ascolto, Cammini di vario tipo.

Se l'intera esistenza è chiamata a diventare il "canto nuovo" ("Canta e cammina", ci incalza Agostino), segno della ricerca di renderla tale è anche la volontà di lasciarsi coinvolgere nel canto e nella preghiera comune, espressi nella Liturgia. Le due cose sono legate tra loro. La celebrazione liturgica è momento fondamentale per fare esperienza dello Spirito: dentro di essa Egli agisce per elargire la Grazia, in essa riempie di sé coloro che gli si rendono disponibili. Per la sua azione i cuori si fondono, esprimendosi ad una sola voce: viene rappresentata così quell'unità che Egli crea tra i convocati attorno alla stessa
duplice Mensa della Parola e del Pane.

Non è un caso che buona parte del cammino formativo catechistico, quello stesso che cerca di educare a fare della vita un canto di lode, conduca a vivere tappe fondamentali del Cammino di Iniziazione Cristiana quali sono i Sacramenti: la presa di coscienza del Battesimo, la Cresima, l'Eucaristia.

Per il credente vi è uno stretto legame tra vita e liturgia. Credere che si possa essere buoni cristiani senza andare a Messa è frutto della presunzione (che spesso maschera la pigrizia) di chi pensa di poter essere buono per virtù propria. Invece è lo Spirito che ci viene donato che agisce in noi, naturalmente se trova il nostro consenso e il nostro impegno che, però, da soli, non bastano. Si può essere brave persone anche senza andare a Messa la domenica, ma non buoni cristiani: cristiano è uno che sa di essere salvato per grazia, non per merito di opere; sa di aver bisogno in continuazione di essere confermato in
questa Grazia e nell'Amore di Dio, sa di essere debole, bisognoso di non staccarsi da Lui e di alimentare la sua unione con la Sorgente della Vita. Perciò partecipa all'Eucaristia. Lo Spirito potrà allora, un po' alla volta, rendere Eucaristia tutta la sua vita. Eucaristia: rendimento di grazie, cioè "Risplenda la vostra luce ... perché vedano ... e rendano gloria ..." (v. sopra).
Se la vita diventa il canto nuovo, dicevo poco sopra, essa sente il bisogno di esprimersi anche attraverso il canto e la preghiera liturgica. Anche a questo l'Oratorio ha il compito di educare.

Ma qui rimaniamo nel mondo dei sogni. Quello che dovrebbe costituire uno dei più alti atti di catechesi, la celebrazione dell'Eucaristia, spesso fallisce questo suo scopo. Una Messa animata, partecipata, vivace, gioiosa, un gruppo di canto che traina tutta l'assemblea, i ragazzi stessi che si fanno protagonisti dell'animazione liturgica non solo proclamando la Parola e proponendo preghiere, ma accompagnando il canto, completando il suono dell'organo con quello di qualche chitarra: tutto
questo potrebbe aggiungersi all'elenco dei "sogni nel cassetto" dello scorso numero dell'"Angelo".

Rispetto a diciotto anni or sono, la situazione delle chiacchiere mi pare essere meno disastrosa, più che altro a causa del diminuito numero di ragazzi; comunque, non c'è da stare del tutto allegri: non è raro registrare le reazioni scandalizzate di persone di passaggio che si trovano in chiesa alle 9.30 o la voglia di scapparsene fuori, quasi con le mani nei capelli, da parte di altre venute a stare da noi. In più, da qualche anno, ormai, non si riesce a mettere insieme un coretto, del quale si sente (nel senso che tante volte non si sente un bel niente) l'assenza.

Durò solo pochi anni l'usanza di far animare la Messa ai fanciulli e ai ragazzi dei gruppi catechistici: resistette fino a poco dopo la metà degli anni Ottanta. Non stiamo ora ad analizzare i motivi per cui questo venne meno. Comunque è necessario accorgersi che lo Spirito sta da tempo, mi pare, suggerendo alla Chiesa, dei modi concreti per rendere vive le nostre
liturgie, piene di un canto che risiede anzitutto nel cuore. Anche per quanto riguarda le messe dei ragazzi, Egli forse ci invita a fermarci, a pensare forme nuove, a coinvolgere diversamente i laici, compresi i ragazzi. Forse è questione di capire che la "Messa dei Ragazzi" è cosa da rivedere già in se stessa, pur presentando qualche vantaggio, o forse no. Certo è che ci sono cose da ripensare, non tanto a motivo del rincrescimento causato dal fatto che in nessun modo, fino ad ora, si è riusciti a risolvere i problemi dell'animazione della Messa dei Ragazzi e a stimolare in modo efficace la loro partecipazione, quanto,
piuttosto, perché se la Liturgia non diventa viva e, anziché vissuta, viene subita, non può diventare veicolo dello Spirito che trasforma in nuovo canto la vita e crea la comunità.
A partire dalle possibilità offerte fin dal 1975 dal Direttorio per le Messe dei fanciulli, il prossimo anno, sarà necessario affrontare con impegno e buona volontà questo aspetto, che è, come s'è detto, determinante per la vita del cristiano e, quindi, nell'azione formativa alla fede da parte dell'Oratorio.

Don Giovanni

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Vita di Oratorio Notizie in breve

di don Giovanni


In Giugno, all'Oratorio,
ti attendono tre appuntamenti
con lo spettacolo:



Il Festival Stassera debutto
sabato 23 giugno, alle ore 21.00


La rappresentazione drammatizzata
Kolbe

in onore di p. Felice, novello sacerdote
lunedì 25 giugno alle ore 21.00


il Torneo notturno di calcio

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Pensando all'estate/2

Scuola RUM 2001


Presto, presto arriveranno le vacanze e la calda estate e con esse la gioia di poter fare cose diverse.
Alla scuola Rum, dalle suore, si potrà giocare con tante amiche, si imparerà a ricamare, cucire e lavorare a maglia con tante ore di libertà nelle gite fuori porta e in piscina.
Saranno tre settimane di impegno e di serenità e tanto gioco.
La scuola Rum inizierà il 9 luglio e terminerà il 27 perciò sarà bene iscriversi entro la metà di giugno per poter avere il tempo di organizzarsi.
Si verserà L. 40.000 per tutte e tre le settimane.
Vi aspettiamo in tante e con la voglia di condividere.

Le vostre suore

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Pensando all'estate/3


GiadAdesso
Il Grest 2001



Così viene presentato il sussidio, elaborato a cura dell'Ufficio Oratori della nostra Diocesi: "All'inizio del nuovo millennio l'UNICEF ha lanciato un messaggio: " i diritti dei bambini hanno 10 anni: facciamoli crescere ancora". La proposta delle attività estive parte da questo annuncio e lo ripropone, elaborando una serie di obiettivi educativi per bambini e adulti".

GiadAdesso - dritti ai diritti è dunque il titolo del sussidio, il cui gioco di parole è sollecitazione (già da adesso) a prendere coscienza dei diritti dei bambini, simboleggiati da Giada, protagonista dell'avventura estiva.

Due i percorsi, che dovranno integrarsi a vicenda:
1) "I diritti dei bambini visti dalla parte dei bambini e delle bambine:
sono una domanda di vita che riconosce le difficoltà constatate nel mondo dei bambini, lontano o vicino a noi. Ai bambini è proposto un modello educativo che [...] li coinvolga, in sintonia con il mondo degli adulti, in percorsi di solidarietà.

2) I diritti dei bambini, visti dalla parte degli adulti:
sono domande di vita che sollecitano un impegno alla solidarietà e uno sforzo educativo. [...] Con un'attenzione sempre più matura alla crescita e all'educazione dei bambini, offrendo modelli di uguaglianza e di rispetto, di tenerezza e di dolcezza, di giustizia e di verità.

Su questi obiettivi, viene costruito un racconto in cui la parabola del viaggio accompagna la vita dei bambini".

Il sussidio, che racconta "la storia di Giada sulle ali di un giornale e sulle ruote di un treno", si qualifica per l'offerta diversificata secondo i destinatari: i fanciulli delle elementari e i ragazzi delle medie; gli animatori - adolescenti e i genitori. Tale diversificazione intendiamo valorizzare. Si sta cercando di partire per tempo nell'organizzazione, in attuazione di quanto scritto nella relazione sul Grest 2000 (v. "Angelo" di ottobre) e ampiamente condiviso dagli animatori in sede di verifica.

Il Grest è destinato a fanciulli e ragazzi a partire dalla 1a elementare (già frequentata) alla 3a media; durerà tre settimane, da lunedì a sabato. Come da sempre, occuperà l'ultimissimo periodo delle vacanze estive: inizierà venerdì 24 agosto e terminerà giovedì 13 settembre. Le iscrizioni si aprono a partire da lunedì 2 luglio e si chiuderanno domenica 19 agosto.

Si fa viva preghiera di evitare l'arrivo di nuovi iscritti a Grest già avviato: è sempre fonte di disagi; quando, appena prima di cominciare il Grest, si dividono i fanciulli e i ragazzi in squadre, si cerca di fare in modo di distribuirli in maniera equilibrata. Iscriversi dopo che le squadre sono state formate comporta spesso la rottura di questo equilibrio, oltre che una noiosa perdita di tempo per i ragazzi che attendono di poter iniziare le attività di quel pomeriggio e devono invece aspettare che altri vengano iscritti e poi inseriti nelle squadre, previa inchiesta sui numeri di ognuna, per vedere dove sia possibile aggiungere nuovi membri e dove no: è una fiera a cui si sta cercando di porre fine. Già negli ultimi due anni è andata meglio.
Perciò, visto anche il fatto che abbiamo davanti due mesi e mezzo per pensarci e deciderci, non si accettano iscrizioni a Grest già iniziato.

Verrà predisposto quanto prima l'apposito pieghevole con il tagliando.

Buona estate a tutti.

Don Giovanni

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Pensando all'estate/4

Estate 2001:
gli appuntamenti
di don Giovanni



Per l'utilità di coloro che sono impegnati in qualcuna delle attività estive dell'Oratorio, o vi sono interessati in quanto fruitori,
pubblichiamo le date dei vari appuntamenti. Gli incontri, salvo indicazione contraria hanno luogo all'Oratorio maschile.

Camposcuola

Martedì 12 giugno: alle 20.45, 1° incontro per gli animatori del Camposcuola Ragazzi (1° e 2° turno)

Venerdì 15 giugno: - alle 20.30, incontro per gli aiutanti di cucina - apprendisti animatori del Camposcuola Ragazzi (1° e 2° turno)  - alle 21.15, 2° incontro per gli animatori del Camposcuola Ragazzi

Lunedì 18 giugno: - alle 20.30, riunione per le cuoche dei tre turni.  - alle 21.15, incontro per gli animatori del 1° turno

Mercoledì 20 giugno: alle 20.45, incontro per ragazzi e genitori del 1° turno

Giovedì 21 giugno: alle 21.15, incontro per gli animatori del 2° turno

Venerdì 29 giugno: alle 20.45, incontro per ragazzi e genitori del 2° turno

Sabato 30 giugno:  alle ore 9.00 parte il 1° turno. Inizia il Camposcuola Ragazzi e si apre l'intera esperienza di "Paspardo 2001"

Mercoledì 4 luglio: alle 20.30, Radiobasilicafilodirettopaspardo Domenica 8 luglio: giornata dei Genitori, a Paspardo, per il 1° turno

Mercoledì 11 luglio: alle 20.30, Radiobasilicafilodirettopaspardo

Venerdì 13 luglio: termina il 1° turno

Sabato 14 luglio: alle ore 9.00, parte il 2° turno

Mercoledì 18 luglio: alle 20.30, Radiobasilicafilodirettopaspardo

Domenica 22 luglio: giornata dei Genitori, a Paspardo, per il 2° turno

Mercoledì 25 luglio: alle 20.30, Radiobasilicafilodirettopaspardo

Venerdì 27 luglio: con il rientro del 2° turno, si conclude il Camposcuola Ragazzi

Sabato 28 luglio: alle 21.00, incontro per gli animatori del 3° turno

Lunedì 30 luglio: - alle 19.00, ritrovo davanti all'Oratorio maschile degli animatori del Camposcuola Ragazzi, per la riunione di verifica  - alle 21.00, incontro per gli iscritti al 3° turno e i loro genitori

Giovedì 2 agosto sera/ Venerdì 3 mattino: inizia il Camposcuola Adolescenti - Giovani (3° turno)

Mercoledì 15 agosto: termina il Camposcuola Adolescenti - Giovani.
 Si conclude l'intera esperienza di Paspardo 2001.

NB: non rispondiamo in nessun modo, in qualunque circostanza, compresa la Festa dei Genitori del 1° e 2° turno, dei minorenni presenti nella sede del Camposcuola, non iscritti.

 

Scuola R.U.M. (Scuola di Lavoro)

Lunedì 4 giugno:  presso l'Oratorio femminile, si aprono le iscrizioni

Domenica 17 giugno: si chiudono le iscrizioni

Data da definire  riunione per le animatrici, all'Oratorio femminile

Lunedì 9 luglio:  inizia la Scuola di Lavoro, all'Oratorio maschile

Venerdì 27 luglio:  termina la Scuola di Lavoro


Grest

Mercoledì 13 giugno: alle 20.45, 1° incontro per animatori e viceanimatori del Grest

Sabato 16 giugno: alle 15.00, 2° incontro per animatori e viceanimatori del Grest

Lunedì 2 luglio: all'Oratorio femminile, si aprono le iscrizioni

Venerdì 13 luglio: alle 20.45, 3° incontro per animatori e viceanimatori del Grest

Mercoledì 1 agosto: alle 20.45: 4° incontro per animatori e viceanimatori del Grest

Domenica 19 agosto:  si chiudono le iscrizioni

venerdì 24 agosto: - alle ore 10.30, incontro per gli animatori.  - nel pomeriggio, inizia il Grest.

Domenica 9 settembre: festa del Grest

Giovedì 13 settembre:  termina il Grest e, con esso,  si concludono le Attività Estive 2001 dell'Oratorio

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le nostre rubriche

Verola
missionaria


a cura del
Gruppo Volontari delle Missioni "Conoscerci"



L'Apostolo missionario:
Paolo di Tarso
Riflessioni di un viaggio sulle strade di S. Paolo



Come si può non provare ammirazione e stupore; pur percorrendo anche una sola parte dei suoi viaggi, per il missionario più importante della Chiesa "Primitiva"; colui che per primo ha formulato l'evangelo biblico, annunciato la buona novella del Cristo risorto con il suo messaggio di salvezza in mezzo ad un ambiente ostile e l'ignominia e ha creato la libera Chiesa dei popoli.

Tutto egli ha sopportato: la fatica dei lunghi viaggi missionari, il dolore nei momenti di malattia e di persecuzione; tristezza e paura nelle notti gelide e buie nelle grotte delle montagne: tutto subiva ma in tutto vinceva".

San Giovanni Crisostomo parla dell'apostolo Paolo come di un soldato, che da solo ha il mondo intero in guerra con lui, e si aggira in mezzo alle schiere nemiche, senza subire gravi colpi. Solo fra i barbari, i greci, in ogni angolo della terra allora conosciuta, e ne usciva sempre vittorioso, trasportando tutti verso la verità, abbracciando il mondo con il solo suo corpo e rovesciando tutti con la propria lingua ispirata. Sollevava coloro che venivano travolti e sommersi, consolava e rincuorava coloro che turbati cadevano. Seduto alla poppa teneva lo sguardo sulla prua, manovrava i remi, tendeva le vele guardando in alto il cielo, facendo tutto da solo: il nocchiere, il prodiere, la vela e la nave e tutto per portare gli altri fuori dalla sventura.

"Un giorno e una notte sono stato in balia delle onde sull'abisso del mare, ma avevo come bussola il Cristo e come timone lo Spirito Santo". Paolo era più che un ansioso viaggiatore, un instancabile lavoratore della terra dello Spirito. Un piccolo ebreo che procedeva sempre di corsa senza nessuna stima di sè, ignorante e filosofo, povero e ricco insieme.

In qualità di pensatore ha contribuito a fondare la dottrina di fede del cristianesimo e la teologia fissata nelle sue lettere è stata continuamente letta, interpretata e ulteriormente sviluppata nella Chiesa dato che Paolo quasi ogni domenica e, in molte altre occasioni, è letto, ascoltato e predicato. Egli contribuisce di continuo a dare a questa Chiesa una sua forma liturgica molto apprezzata, anche se le sue lettere non sono sempre di facile comprensione ed interpretazione.

Paolo ha la consapevolezza di aver ricevuto l'evangelo "non dagli uomini ma per mezzo della rivelazione di Dio stesso". Quindi anche se non è stato scelto da Gesù come i dodici, Paolo si sente apostolo a tutti gli effetti con lo stesso diritto dei dodici e chiama se stesso" Apostolo con grande forza". Sulla via di Damasco accadde la svolta radicale per l'allora Saulo

La conversione al Dio Gesù che lui aveva ostacolato, avversato, ha del miracoloso. Paolo stesso parla di quella folgorazione da parte del Cristo risorto nella lettera ai Galati (1 - 15). "Ma quando a Colui che mi ha scelto fin dal seno materno e mi ha chiamato con la sua grazia piacque di rivelarmi il Suo Figlio finché io lo annunciassi come buona notizia in mezzo ai pagani". Questa apparizione significa un cambiamento totale della sua vita. "Per amor Suo ho lasciato perdere tutto, e lo ritengo spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in Lui" e poi ancora: "Io ho imparato ad accontentarmi della mia situazione: tutto io posso in colui che mi dà forza e se il vivere è Cristo, il morire è un guadagno".

Nelle sue predicazioni si trovano dei pensieri sull'agire di Dio fra i popoli, parla dei pagani con rispetto e apprezzamento perché sembrano cercare nella missione un collegamento tra i popoli. In ogni caso il suo discorso è una magistrale omelia di missione davanti al mondo greco o giudaico e in cui compaiono parole di autentica dottrina paolina come fede, evangelo, servizio, Chiesa, Spirito.

Dagli Atti degli Apostoli si apprende che Paolo è il missionario eminente creativo, il fondatore, il maestro e il Padre della Missione ed anche il martire fra molte sofferenze. Un grande e continuo desiderio del Paolo degli Atti è quello dell'unità
della Chiesa in quanto cominciavano già allora delle pericolose spaccature a causa di missionari (abusivi) "Lupi rapaci" ma anche da quelli "provenienti dalla vostra cerchia". At. 20-29.

Paolo comprende la giustizia come dono di Dio e non come capacità dell'uomo: l'uomo è giustificato dalla sola fede perché la fede autentica compie azioni giustificate nell'amore, mentre le azioni, anche importanti, senza la fede e l'amore a nulla valgono". In base alla descrizione degli Atti possiamo avere un'idea della nobile figura di Paolo; una persona piena di cordialità: ora appare come uomo, ora avere con l'aspetto di un angelo'. Nella sua città, Tarso, c'era una forte comunità ebraica di cui la sua famiglia faceva parte.

Egli si richiama a queste sue origini dicendo: (Cor.)" Sono essi Ebrei?, anch'io; sono Israeliti? Io pure; sono discendenti di Abramo? Anch'io lo sono, come pure giudeo di nascita ed Ebreo di religione e fariseo quanto alle legge". La condotta di Paolo si attenne sempre a quella povertà ascetica che Gesù aveva ordinato agli annunciatori del Vangelo: "Vivere senza beni né famiglia è sentirsi inviati da Dio, vivere il suo mandato di apostolo di Cristo e Cristo è di Dio".

Paolo di Tarso: S. Paolo


Ecco la descrizione fisica dell'apostolo che riecheggia l'immagine esteriormente confusa di Socrate: "Uomo di bassa statura, con testa calva, barba folta, con sopraccilia fra loro avvicinate e naso leggermente sporgente, le gambe arcuate, una persona piena di cordialità ma con un carattere da abbattere ogni resistenza in nobile portamento". Tale descrizione è assurta a norma per le raffigurazioni di Paolo nell'arte cristiana a cominciare dai mosaici delle Chiese antiche fino ai giorni nostri.

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VEROLA SPORT
(a cura di Rino Bonera)



CALCIO

I campionati provinciali sono terminati e nessuna delle squadre del
Gruppo Sportivo Verolese è stata promossa alla Categoria superiore.

Speriamo e auguriamo migliori fortune a Dirigenti ed atleti per il
prossimo anno calcistico che speriamo di poter seguire come sempre e per
poter tenere aggiornati i nostri lettori.
Vogliamo contare, però, sulla collaborazione del G.S.V. anche per quanto
riguarda tutte le altre discipline sportive e portarne a conoscenza
l'attività e i risultati.



IPPICA

Presso il Centro Ippico - Scuderia Casc. S. Giorgio, continueranno i
Concorsi Ippici Nazionali di Formula "C" di salto ad ostacoli. Essi si
svolgeranno, infatti, nelle prossime domeniche 8, 22 luglio e 2
settembre. Le manifestazioni estive si concluderanno la domenica 7
ottobre.

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Chiamata dalla fiducia ad importante incarico


La figlia del nostro concittadino Franco Nocivelli, già presidente dell'A.I.B., è la prima donna chiamata a ricoprire un incarico sociale nell'Associazione industriale bresciana. Infatti essa è stata designata a guidare il Gruppo Giovani Imprenditori per il prossimo biennio.
Nata nel 1961, è laureata in ingegneria al Politecnico di Milano e oggi svolge il suo incarico di manager nel gruppo di famiglia, l'Elfi. È responsabile dei progetti organizzativi e informativi per la Divisione Freddo del gruppo Brandt-Moulinex.
Ci congratuliamo con lei per l'importante incarico che è stata prescelta a ricoprire e le auguriamo buon lavoro.

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varie - cronaca
Arte & cultura
Le poesie di Rosetta

Giunge l'estate, con il caldo invito a godere la dolcezza di una vacanza. È lecito, dunque, almeno sperare di tornare là dove la vita canta, sulle spiagge e tra le onde inquiete del mare, là dove respira la nostalgia.
La poesia ha ricevuto, nel 2000, il Premio Internazionale "Ville d'Arcachon", città francese sulle coste dell'Atlantico, in gemellaggio con Gardone Riviera, ed è stata pubblicata, nello stesso anno, sull'Antologia del Premio Letterario "G. D'Annunzio".


Tornerò


Un giorno da te verrò
specchio di mare
dai riflessi di piuma,
tornerò, candida schiuma
d'ali, di sole, d'amore,
inquieta schiuma
che danzi leggera
sulla cresta dell'onda
e avanzi, galoppi,
ti chini alla sabbia,
ti adagi e scompari
negli umidi pori
del suo velluto brunito.

Un giorno non lontano
verrò.
E certo, specchio
di mare,
affonderai sguardi
di pace
sotto l'anima calda
del tuo movimento,
tra la vita che canta
in fondo, sotto il mondo
di onde, d'alghe, di pesci,
di conchiglie e sotto chiglie
ondeggianti e manti
di puri cristalli di luce.

Da te tornerò
a trovare respiro.

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Dalla scuola Materna S. Capitanio


Siamo ormai alla fine dell'anno scolastico e, voltandoci indietro, ci accorgiamo di aver fatto un cammino intenso per e a misura di bambino. Gli itinerari programmati sono stati raggiunti egregiamente; la collaborazione, tra le docenti e con i genitori, benefica, perché ha permesso di lavorare con serenità e fiducia.
Il P.O.F. (Piano dell'Offerta Forma-tiva), il progetto educativo e l'impegno didattico hanno fatto sì che ogni intervento educativo raggiungesse la meta pensata e voluta.
Inoltre ci ha dato la gioia di raggiungere la parità scolastica riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione. Lascio esprimere le mie insegnanti cui segue la risposta dei genitori riconoscenti per ciò che è stato fatto.
Ascoltate:

Carissimi genitori,
siamo liete, e molto orgogliose di comunicarvi che la  nostra scuola ha ottenuto dallo Stato la parità scolastica.
È un traguardo che ci lusinga e ci ripaga del lavoro fatto in questi anni: una programmazione attenta, l'apertura di nuovi spazi nella scuola, i laboratori, le uscite didattiche, i vari "progetti", l'adeguamento alle norme antinfortunistiche, l'aggiornamento delle insegnanti.
Intendiamo perciò impegnarci a mantenere sempre alto il livello della "nostra" e "vostra" scuola certe di poter contare sempre su di voi come abbiamo fatto in questi anni.
La parità scolastica ci porterà tra l'altro fondi che ci permetteranno di realizzare nuovi progetti al fine di continuare ad essere, come espresso nel nostro Piano dell'Offerta Formativa, una scuola accogliente, una scuola finestra sul mondo,
una scuola per tutti.

Ancora felici e riconoscenti
Vi salutiamo
Le insegnanti

--------------------------------------------------------

Alla cortese attenzione della Direttrice e delle Insegnanti

Siamo venuti a conoscenza proprio in questi giorni che all'asilo Capitanio è stato concesso il contributo Gover-nativo per la parità scolastica. Il Presidente e il Comitato Genitori, rappresentando con questo gesto tutti i genitori, vogliono esprimere con la presente alla Direttrice Suor Emiliana e alle insegnanti la massima soddisfazione per quanto ottenuto, tenendo presente che non si tratta solo di un riconoscimento economico ma anche personale e professionale a chi, come
voi insegnanti e voi suore, si impegna con tanta cura e passione alla preparazione e allo svolgimento dei programmi scolastici.
A voi e a tutte le altre persone che collaborano esprimiamo i nostri più fervidi complimenti, puntualizzando che, al di là delle critiche personali e dei vari punti di vista, che si riscontrano in ambienti come la scuola, le cose migliori vengono sempre premiate.

Complimenti!
Il presidente del Comitato Genitori

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Elezioni Politiche 13 maggio 2001


I verolesi hanno espresso i seguenti voti:


Camera dei deputati - uninominale

Conti Casa delle Libertà 2905
Gardoni Lista Di Pietro 271
Tomasoni L'Ulivo per Rutelli 1785
Capitanio Democrazia Europea 215
Totale  5176
Schede bianche  225
Schede nulle  194
Totale  5595

Senato della Repubblica

Magra Rifondazione Comunista 197
Buizza L'Ulivo per Rutelli 1377
Carbotta Lega per l'autonomia 431
Cupolo Liberaldemocratici 9
Agoni Casa della Libertà 2119
Finazzi Pannella-Bonino 87
Trovato Lista Di Pietro 130
Orini Liberal Popolare 5
Spallina Pensionati 172
Bonomi Democrazia Europea 105
Torchiani Fiamma Tricolore 69
Morosini Forza Nuova 19
Totale  4720
Schede bianche  157
Schede nulle  129
Totale  5006

Camera dei deputati proporzionale

Lega Nord 1107
La Margherita 795
Comunisti Italiani 76
Forza Italia 1525
Rifondazione Comunista 199
Alleanza Nazionale 419
C.C.D. - C.D.U. 136
Lista Di Pietro 154
Pensionati 167
Nuovo P.S.I. 50
Abolizione Scorporo 0
Fiamma Tricolore 40
Democratici di Sinistra 282
Pannella - Bonino 103
Liberaldemocratici 5
Democrazia Europea 100
Il girasole 82
Totale voti 5240
Schede bianche 205
Schede nulle 150
Totale 5595

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Informagiovani


Questa primavera si è fatta veramente desiderare...

Quand'ero piccola e, a primavera, pioveva, la mamma mi consolava insegnandomi che... "Marzo marzo pazzerello ogni giorno con l'ombrello" e "Aprile apriletto ogni giorno il suo goccetto"... Ma ora che sono grande vale anche per maggio, giugno...

NO!! ... giugno sarà splendido anche perché le iniziative all'aperto non devono essere "disturbate"...

COMUNE DI VEROLANUOVA
Assessorato alla Cultura

MUSICA IN PIAZZA

Venerdì 15 giugno: Rumori Molesti
Sabato 16 giugno: Senza Patria
Domenica 17 giugno: Tiratardi

Piazza Gambara - ore 21.00 - Ingresso Gratuito

E NON FINISCE QUI...

Domenica 24 giugno alle ore 21.00 il Complesso Bandistico Stella Polare
e la Parrocchia offrono a tutti il

3° CONCERTO PER LE DIACONIE
DELLA PARROCCHIA

Presso il Parco Giochi di Via Tito Speri

29, 30 giugno e 1, 6, 7 e 8 luglio l'AVIS di Verolanuova ci propone la

FESTA DELLA SOLIDARIETA'

Presso lo Stadio Comunale

(non serve aggiungere altro perché ormai si tratta di un appuntamento
fisso che noi verolesi non ci lasciam scappare)

e poi IL CINEMA ALL'APERTO...

a.z.

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118
Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)
Problemi con le droghe?: 030 993 7 210
Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45
Vigili del Fuoco: 030 93 10 27
Carabinieri - Pronto intervento: 112

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

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Per i collaboratori de «L'Angelo di Verola»

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 24 agosto. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE

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Orario Ferroviario

Al momento di andare in sampa non è ancora disponibile, nelle edicole, il nuovo orario ferroviario estivo.

Ci dispiace, pertanto, di non poter offrire ai nostri lettori questo utile servizio che, in passato, abbiamo sempre messo a loro disposizione tenendo conto, sopratutto, che, in tal periodo, le variazioni non sono poche specialmente nel mese di agosto e nei giorni festivi.
Pertanto, chi viaggia, sarà bene consulti con attenzione e con un certo anticipo gli orari che saranno esposti nella locale stazione ferroviaria.

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Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell'Azienda S.L. 19


giugno
3
Pontevico (dr. Romano)
Offlaga

10
Bassano Br.no
Borgo S. Giacomo

17
Alfianello
San Paolo

24
Verolanuova (Comunale)
Bagnolo Mella (dr. Ingardi)

luglio

1
Manerbio (dr. Bresadola)
Quinzano d'O.

8
Verolavecchia
Ghedi

15
Verolanuova (dr. Colosini)
Dello

22
Manerbio (dr. Parati)
Bagnolo Mella (dr. Donini)

29
S. Gervasio
Castelletto

agosto

5
Pontevico (dr. Pinzi)
Leno (dr. Bravi)

12
Pontevico (dr. Romano)
Offlaga

19
Bassano Br.no
Borgo S. G.

26
Verolanuova (Comunale)
Bagnolo Mella (dr. Ingardi)


settembre
2
Manerbio (dr. Bresadola)
Quinzano d'O.

9
Verolavecchia
Ghedi

16
Verolanuova (dr. Colosini)
Dello

N.B.: L'elenco è provvisorio.

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell'elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

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"Cori in primavera"

13a Edizione


Splendida serata quella dello scorso sabato 12 maggio organizzata dal coro locale "Virola Alghise" per la 13a edizione della rassegna "Cori in Primavera". Davanti ad un foltissimo pubblico i cori partecipanti si sono esibiti su di un palco collocato sotto l'elegante porticato di palazzo Gambara. Per la prima volta la manifestazione si è svolta in così artistica cornice la cui perfetta acustica ha  favorito l'interpretazione e l'ascolto dei brani eseguiti. La rassegna ha visto al via il coro "Virola Alghise" il quale, diretto, come sempre, dalla maestra Elena Allegretti Camerini, con le sue esecuzioni ha voluto esprimere il più cordiale saluto di benvenuto ai due complessi partecipanti che si sono susseguiti: il "Voci del lago" di Lovere (Bg),
diretto dal M° Enrico Ruffini e il "Natissa" di Aquileia (Ud) diretto dal M° Luca Bonutti. A ciascuno di questi cori è stato lasciato spazio per l'esecuzione di otto brani come dal programma riportato più sotto.
Vivo, grande e meritato il successo ottenuto da tutti. A conclusione della rassegna è avvenuto lo scambio, tra i presidenti dei cori, degli omaggi - ricordo della manifestazione. Per il coro "Virola Alghise" gli omaggi sono stati consegnati dal Sindaco e dal suo Vice e Assessore alla Cultura presenti tra il pubblico sin dall'inizio della rassegna. Ha presentato: Rino Bonera.
A.S.


I Programmi:

Coro "Virola Alghise"
Verolanuova (Bs)
1) La Sagra B. De Marzi
2) Oh Happy Day Elab. E. Allegretti
3) Benia Calastoria B. De Marzi
4) Hava Nagila Arm. Mongioje
5) Sanmatìo B. De Marzi

Coro "Voci del lago" Lovere (Bg)
1) Un lago da amare M. Torri
2) E canterà B. De Marzi
3) Gerusalemme B. De Marzi
4) Il cielo in una stanza M. Torri
5) Non dimenticar le mie parole M. Torri
6) Se stasera son qui M. Torri
7) Blue Moon G. Malatesta
8) Yesterday G. Malatesta

Coro "Natissa" Aquileia (Ud)
1) Tenti Biel Strente mus. C. Seghizzi
2) Rapsodia Carnica mus. C. Noliani
3) Stelutis Apinis A. Zardini
4) Frut Maman F. Favero
5) Lipa Ma Mariza elab. O di Piazza
6) Luna mus. C. Seghizzi
7) La montanara di Ortelli-Pigarelli
8) Ti Puabc Ja Kna Lumpaj mus. P. Kerniak

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Relax...iamoci un po'


I pensieri...

"Ridi, e il mondo riderà con te;
piangi, e piangerai da solo".
(Ella Wheeler Wilcox, Solitudine)

"Perché civile, esser civile, vuol dire proprio questo:
dentro, neri come corvi; fuori, colombi;
in corpo fiele; in bocca miele".
(Pirandello, L'uomo, la bestia e la virtù)

"Questo triste mondo, che veste chi è vestito
e spoglia gli ignudi".
(Calderon de la Barca, Il grande teatro del mondo)

...e i proverbi dei mesi:

"El murus l'è come el pès
l'è catif se no l'è fresc".
(Il fidanzato è come il pesce
se non è fresco è cattivo)

"Chèl che vèns la prima mà
el va a casa co le braghe 'n mà".
(Chi vince la prima posta si lusinga
e poi perde tutto)

"Mèi fidas dei öcc
Che dè le orèce".
(Meglio fidarsi degli occhi
che delle orecchie)


Il Santo del mese

S. Eliseo - 14 giugno - giovedì
Eliseo è il continuatore dell'opera di Elia. Visse tra l'850 e l'800 a.C. Fu profeta altamente taumaturgo. La sua vita è costellata di prodigi di ogni genere. Il capitolo 19 del Primo libro dei Re lo descrive dotato di decisione e prontezza.

Beata Maria Maddalena Martinengo - 27 luglio - sabato
Beata bresciana. Nata nel 1687 entrò giovanissima nel convento delle
monache cappuccine. Ricoprì con successo le cariche di maestra delle
novizie e di priora.

S. Monica - 27 agosto - lunedì
È la madre di S. Agostino. Per sedici anni seguì il figlio in tutte le
sue peregrinazioni implorandone la conversione con preghiere, digiuni e
lacrime. Finalmente, nel 386 ebbe luogo la sospirata conversione. Nello
stesso anno Monica morì.

Le "Risposte"

Qual è il significato del detto: "Capire l'antifona"?
Intendere il succo di un discorso pur velato da parole caute ed esitanti, afferrare un'allusione, un avvertimento nascosto,
un'intenzione non apertamente dichiarata. Nella liturgia cristiana, l'antifona è una breve frase recitata o cantata prima e dopo il salmo, e talvolta tra i versetti dello stesso, che ne riassume il senso o gli conferisce particolare significato secondo la festa o il momento liturgico per il quale si usa.
C'è anche il detto: È più lunga l'antifona del salmo, per significare che è più lunga la premessa del discorso.

Che s'intende quando si afferma: "Essere un franco tiratore"?
Mandare a monte i progetti di qualcuno, approfittando dell'anonimato, senza manifestarsi apertamente.
La locuzione è stata adoperata per la prima volta nel linguaggio politico, in Italia, nel 1951, in seguito a dissensi sorti in seno alla Democrazia Cristiana. Alcuni deputati, dovendo esprimere il loro voto a scrutinio segreto, invece di dimostrarsi a favore, come esigeva la disciplina di partito, votarono contro. L'espressione, comunque, deriva dal francese franctireur che forse prende origine dal tedesco freischutz, e sta ad indicare i tiratori scelti (cecchini) che agiscono separatamente dalle truppe regolari e tendono imboscate al nemico, appostati in luoghi ben nascosti.

"Il gioco non vale la candela". Che vuol dire?
C'era l'uso, un tempo, che i giocatori lasciassero una piccola parte del loro guadagno al padrone di casa per la spesa della candela. Così, con questo modo di dire, s'intende che non vale la pena di andare incontro a un sacrificio, se non farà ottenere un utile proporzionato. Si dice anche: È più la spesa che l'impresa per indicare un affare che promette più spesa, o fatica, che profitto.

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Per i più piccoli


Dall'indovina
- Cara signora, vedo nella mia sfera di cristallo che lei presto farà uno splendido matrimonio.
- E quando sarà?
- Presto, anzi, prestissimo. Al massimo, tra un paio di mesi.
- E del marito che ho adesso cosa devo farne?

Diminutivi
Se uno si chiama Massimiliano lo chiamano Max. Se uno si chiama Alessandro lo chiamano Alex. E perché se uno si chiama Fabrizio non lo chiamano Fax?

In carcere
Due uomini stanno mettendo a punto un'evasione.
- Io ho un piano - dice il primo.
E il secondo:
- Ma ti sembra questo il momento di suonare?

Tra amici
- Tu che lavori a teatro, non potresti regalarmi un paio di biglietti?
- E tu che lavori in banca, non potresti regalarmi un paio di
bigliettoni?

Tra cantanti
- Oggi è un gran giorno per me, vado a cantare alla Scala!
- Oh, come sei arretrato: io canto già all'Ascensore!

Telegramma
Una donna si rivolge all'uomo che sta battendo il telegramma:
- Mi raccomando, lo batta forte: mio marito è sordo...

RAPINA
Un uomo si presenta in banca deciso a commettere una rapina.
Davanti allo sportello, estrae dalla tasca un insettino verde e grida:
- Mi dia i soldi, altrimenti premo il grilletto!

Indovina
Come si chiama il cane più dolce?
Can...dito!

Dall'oculista
L'oculista al paziente:
- Come si chiama?
- Crespi.
- Miope?
- No, Giacomo!

Pierino
La maestra chiede a Pierino
- Dimmi una parola che comincia per "L".
- Ieri - risponde lui.
- Non comincia per "L".
- Come no? Era lunedì...

Colmi
Qual è il colmo per un manichino?
Sentirsi a pezzi!

Qual è il colmo per un detective al mare?
Indagare a fondo!

In campagna
Un ragazzo di città sta cercando un lavoro. Un suo amico contadino gli
offre un posto:
- Ho bisogno di qualcuno che tiri fuori le patate.
- Perché non lo chiedi all'uomo che le ha piantate? Lui sa dove le ha
nascoste!

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È stata benedetta la nuova agenzia "San Paolo - IMI" a Verolanuova


In occasione dell'inaugurazione ed alla presenza di un folto gruppo di cittadini verolesi, venerdì 11 maggio 2001, in Verolanuova - via Roberto Sandri, 12 - su invito diretto dei responsabili il nostro reverendissimo don Luigi si è recato nei nuovi locali dell'Istituto Bancario "San Paolo Imi" per la benedizione.
L'attività dell'Istituto San Paolo Imi, trae le proprie origini sin dal 1563 su iniziativa di sette cittadini torinesi come confraternita dedita al soccorso dei poveri. Negli oltre 438 anni della propria storia il San Paolo Imi non ha mai rinnegato quella materia di soggetto attento alle esigenze ed emergenze della società. Anzi: in ogni fase della sua trasformazione (recenti le fusioni con la Banca Provinciale Lombarda, Banco Lariano, Banca Nazionale delle Telecomunicazioni, Imi ed
acquisizione del Banco di Napoli) e del suo sviluppo che l'hanno portato ad essere, oggi, la prima Banca Italiana ed una delle più presenti all'estero, ha cercato di coniugare in forme umane il proprio impegno e la propria responsabilità verso i bisogni e le domande di "qualità della vita" espresse dalla collettività.
A Verolanuova dunque una grande realtà bancaria per un nuovo impegno con vecchie radici.

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L'AVIS Comunale di Verolanuova...

...come vuole la tradizione, organizza la XXVI° FESTA DELLA SOLIDARIETA' che si svolgerà presso lo Stadio Comunale il 29-30 giugno 1-6-7-8 luglio, il programma verrà pubblicizzato in seguito. Tutta la popolazione è invitata a parteciparvi e il Consiglio Direttivo della Vostra AVIS Vi aspetta numerosi come gli anni scorsi.
Approfittando dell'ospitalità dell'Angelo di Verola comunichiamo ai nostri Soci Donatori che durante i mesi estivi saranno sospese le visite sanitarie di controllo, Nonostante il periodo di vacanza non dimentichiamo che ci sarà sempre bisogno di sangue.

Auguriamo a tutti i Verolesi buone vacanze.
Il consiglio direttivo

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Notizie dall'estero:
50° anniversario di matrimonio



Correva l'anno 1949. La 2a guerra mondiale era finita da poco, ancora si respirava un clima d'incertezza, di difficoltà economiche e le prospettive di vita non erano certo delle migliori. Un nostro concittadino, Pietro Basilico - classe 1923 - allora poco più che ventenne, ancora scosso dalle miserie e dalle mostruosità della guerra, non esitò a riempire le proprie valigie con i pochi indumenti che possedeva ed a partire per l'avventura verso il nuovo mondo: l'Argentina. La grande distanza certo non precludeva che i contatti con la madrepatria e con i familiari fossero oggetto d'intensa corrispondenza; ma la vera attrazione era l'amore per la fidanzata Rosa Bonetti (figlia di Bernardo Bonetti e di Paola Rossini) il legame e
l'affetto erano tali che dopo circa un anno, ed esattamente il 25 aprile 1951, i fidanzati convolarono a giuste nozze; il matrimonio, come del resto si usava e si usa tuttora in queste circostanze, venne celebrato "per procura" alla presenza del testimone sig. Vittorio Zacchi. La felicità per i novelli sposi fu grande, un po' meno per i genitori Bernardo e Paola che vedevano la giovane figlia partire con il piroscafo "Conte di Biancamano" per un altro mondo dal quale forse non sarebbe più ritornata (così purtroppo fu). Sorrisi e lacrime, avventura e speranze, il dado era tratto!
Difficoltà e duro lavoro li attendevano, ma il loro impegno e determinazione fecero sì che le fatiche profuse dessero i risultati
sperati: oggi, a cinquant'anni di distanza, alla guida del loro impero industriale, proprietari della più grande industria argentina di pressofusione che utilizza la sofisticata tecnologia italiana, di una fonderia di alluminio nonché di una grande azienda agricola, unitamente ai due figli Giovanni e Bernardo con le rispettive mogli Silvia e Maricel oltre ad otto meravigliosi nipoti, festeggiano, idealmente con i parenti tutti, sorelle, fratelli, nipoti e pro, il ricordo di un evento che ha cambiato la loro vita.
Auguri da tutta la comunità verolese: ad multos annos...

 Verolanuova, 25 aprile 2001
***

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Auguri...


Tantissimi auguri a nonna Felicita Ruggeri ved. Migliorati che il 24 marzo ha festeggiato le 97 primavere festeggiata dai suoi figli, nuore e generi, nipoti e pronipoti.
Auguri di una vita serena, in salute e con bacioni da tutta la sua grande famiglia.

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Radiobasilica ... Tutto tace?


Come ricorderete, sul numero di maggio dell'Angelo abbiamo lanciato un allarme per la situazione di Radio Basilica. Sono stati molti, ma non tantissimi, gli ascoltatori che hanno espresso la loro preoccupazione e la loro speranza per una soluzione dei problemi che ci troviamo sul piatto. Altri ci hanno chiesto spiegazioni, altri ancora ci hanno accusato di aver fatto decadere "una proprietà della parrocchia", altri ancora... lasciamo perdere.

Non voglio entrare in polemica con nessuno ma ci sembra doveroso chiarire, non solo a chi ci accusa, che l'attuale gruppo dirigente della radio ha la responsabilità legale dell'emittente ma non dispone di nessun tipo di autonomia amministrativa. I fondi necessari al funzionamento della radio vengono erogati di volta in volta dalla Parrocchia e, in base alle disponibilità, i volontari lavorano.

Ci è stato detto che il volontariato non costa e che si potrebbe fare di più e di meglio. È vero: la forza lavoro è gratis e lo sono anche le idee, quello che costa è realizzarle. Un servizio non si realizza con l'aria fritta: realizzare e trasmettere un programma radiofonico costa, non tantissimo ma neanche pochissimo. Costa in apparecchiature, in elettricità, in telefonia, in riscaldamento e in tasse: costa in molte ore di disponibilità. I pochi volontari fanno tutto quello che possono e, ve lo garantiamo, ci mettono anche molto del loro. Non va dimenticato che non lavorano per se stessi ma realizzano un servizio che la parrocchia offre alla comunità parrocchiale e a tutta la comunità verolese, un servizio che è stato loro richiesto da chi guida questa comunità e non un giochino che si sono inventati per diletto personale.

Se si ritiene che qualcun altro, con gli stessi mezzi, possa fare di più e meglio non c'è che da dirlo: siamo pronti a farci da parte.

Un'altra precisazione: qualcuno ci ha chiesto "Che cosa fa Radio Basilica"?
Chi ascolta lo sa ma, poiché la matematica non è un'opinione, ridiamo... i numeri:

Nell'anno 2000:

Ore di trasmissione totali 8.784
Ore programmi realizzate nel nostro studio 2.825
 (escluse le celebrazioni liturgiche)
Ore notiziari autoprodotti 222
Ore di programmi acquisiti o ritrasmessi 5.727
Radiobasilica inoltre:
- Documenta, registra e archivia tutti i più importanti avvenimenti della comunità;
- Ricerca e archivia documenti sonori storici e li ripropone, quando possibile, in trasmissioni dedicate;
- Realizza documenti sonori e audiovisivi anche per le parrocchie vicine;
- Promuove, realizza e mantiene il Sito Internet della Parrocchia composto attualmente da oltre 4000 pagine consultabili anche con un motore di ricerca interno. Il sito è già stato visto da oltre 16000 visitatori di oltre quaranta nazionalità diverse;
- Promuove, realizza e mantiene il Sito Internet dell'Archivio dell'Angelo di Verola che contiene, per ora, tre annate complete (circa 2500 pagine), con motore di ricerca interno;
- Ha dato origine al Sito del Coro San Lorenzo che ora, grazie all'opera di un altro volontario che lo cura e lo mantiene, è divenuto autonomo. Grazie allo stesso volontario è nato anche il Sito Internet dedicato al nostro splendido Organo Lingiardi;
- Promuove, realizza e mantiene il Sito Internet delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, doveroso omaggio al Beato Arcangelo Tadini.

Ai nostri volontari curatori del Sito Internet è stato chiesto inoltre, per la loro disponibilità e capacità, di curare una parte importante del Sito Internet della Diocesi di Brescia.

Una nota che non vuole essere polemica, anche se è una constatazione amara: tutta l'attività che riguarda i Siti Internet e la Radio non è mai stata presentata al Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Per gli amanti della traduzione in vile denaro di quanto si fa ricordiamo che:
- La gestione ordinaria annua di Radio Basilica e dei Siti Internet costa dai 12 ai 15 milioni, la metà dei quali a carico della Parrocchia e il rimanente coperto grazie ad ascoltatori generosi;
- Per continuare a lavorare Radio Basilica ha ora bisogno di un investimento in apparecchiature per circa 40.000.000 (vedere l'Angelo di maggio)...

Conclusione:
A noi sembra che quanto abbiamo sopra esposto sia un non piccolo patrimonio di attività, di cultura e di professionalità che merita di essere curato, difeso, conservato e aiutato a crescere.

Noi lo crediamo ma la comunità parrocchiale cosa ne pensa e cosa intende fare?

Aspettiamo risposte, ma la situazione attuale non ci permette di farlo a lungo.

Per la redazione di Radio Basilica

Tiziano Cervati

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50° di ordinazione sacerdotale di

Don Giuseppe Ottolini

- Il 24 giugno 2001 ricorre il 50° anniversario della consacrazione sacerdotale di Don Giuseppe Ottolini
- Nella cappella della Domus Salutis, in Brescia, alle ore 10.00, Don Giuseppe celebrerà la Santa Messa in comunione di preghiera e gioia con chi desidera partecipare alla sua ricorrenza.
- Successivamente verso le ore 12.30, sempre presso la Domus, seguirà il pranzo.

- Chi intende partecipare al pranzo deve prenotare presso Suor Elisa tel: 03037091 otto giorni prima del 24 e precisamente entro il 17/06/2001.

Caro don Giuseppe,  la parrocchia di Verolanuova non ti ha dimenticato.
Il tuo servizio presbiterale accompagnato da una chiara testimonianza di fede continua a rendere vivo il ricordo di te.
Ti siamo vicini con le preghiere e partecipiamo alla gioia della tua "Messa Giubilare'.
Il nostro augurio è accompagnato da sentimenti di gratitudine, e che la tua vita sacerdotale, impreziosita dalla sofferenza, possa essere consacrata ancora a lungo a bene della Chiesa e della nostra comunità che ti porta sempre nel cuore.

Don Luigi

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Ultimi abbonati a l' "Angelo di Verola" anno 2001
ORDINARI: Bettoncelli-Gennari, Gennari Francesco, Brognoli-Signorelli
SOSTENITORI: Tadini Domenico
BENEMERITI: Mariani, Calvaca Rita

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ANAGRAFE PARROCCHIALE
Battesimi

16 Andoni Elena di Roberto e di Bolda Giacomina
17 Loda Valentina di Osvaldo e di Raggi Rosella
18 Bertoldo Elisa di Roberto e di Bertoni Maria Pia


Matrimoni

9 Malinverno Marco con Salini Alba
10 Romano Claudio con Ferrari Lara
11 Lorandi Fabrizio con Barozzini Alessia
12 Farina Alessio con Sala Monica
13 Cigolini Ivan con Pagliardi Assunta
14 Brunelli Francesco con Renzi Michela
15 Baiguera Ilario con Molinari Cristina


Defunti

29 Este Agnese di anni 66
30 Alghisi Giacomo di anni 81

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Offerte pro restauri
tele e altari della Basilica


Giornata celebrata nel mese di maggio 2.330.000
N.N. 10.000.000
Per il 25° di matrimonio di Mario e Angela 100.000
In memoria di Emanuela 100.000
N.N. 100.000
Basilico Pietro e Bonetti Rosa nel 50° di matrimonio 500.000
N.N. 500.000
N.N. 1.000.000
Per il 50° di matrimonio 120.000
I bambini della Prima Comunione 1.265.000
I condomini della "Filanda" in memoria della defunta Este Agnese 400.000

Offerenti S. Donnino in occasione della conclusione del mese di Maggio 900.000
Istituto Bancario San Paolo - Imi
in occasione dell'apertuara dell'Agenzia di Verolanuova 5.000.000
Dalla Cappella Madonna di Caravaggio
per la celebrazione del mese di Maggio 610.000
Dalla Cappella Casa Albergo 205.000
N.N. 80.000

Totale 23.200.000

 

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Ai nostri abbonati e lettori
a tutti i Verolesi
L'ANGELO
augura per la prossima estate
una vacanza serena gioiosa ristoratrice
per una ripresa pronta dinamica costruttiva

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