L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale Verolese


Anno XXIX   n° 3 - Marzo 2004

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Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

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SOMMARIO

In copertina - Ludovico Gallina: Il Golgota (particolare).

Basilica di San Lorenzo in Verolanuova.

La parola del prevosto (don Luigi) 

Calendario liturgico

Santa Quaresima

Film “quaresimali”

Il Papa sulla Quaresima (G.P. II) 

L’Iniziazione Cristiana

vita parrocchiale

Dal C.P.P

Centro di Ascolto

Centro per la Famiglia 

gruppi ed associazioni

Pie Madri Cristiane

Le Comunità Neocatecumenali 

dagli oratori

Presepio Vivente

Sii pronto...

Otto cuori e... uno chalet

Un’e-mail... per la vita

Ogni giorno è da vivere  

Oratorio sport (R. Moscarella)

CSI 

le nostre rubriche

Verola sport (R. Moscarella)  

Per te casalinga (LDB) 

Otto marzo (LDB)

arte & cultura

Le Poesie di Rosetta (R. Mor)

Echi di primavera (V. Branca) 

varie - cronaca

Gruppo ciclistico Avis

Dagli Alcolisti in trattamento

La galleria dei ricordi 

Dall’Asilo Boschetti

Auguri a nonna Oliva 

Guardare con i loro occhi...  

Orario delle farmacie 

Numeri Utili

Per i collaboratori

Relax... iamoci un po’

Per i più piccoli

Elenco abbonati

Anagrafe Parrocchiale

Offerte mese di gennaio

Appuntamenti di marzo

 


La parola del Prevosto

 Guarire con la solidarietà

Guarire con la solidarietà: è il titolo del messaggio del Papa per la Giornata Mondiale del Malato 2004. Mi ha interessato particolarmente.

Vivendo in questa società, con le sue caratteristiche, si scopre sempre di più la grande utilità di questo stile di vita.

La solidarietà è una virtù cristiana; ha un grande valore civile: riguarda l’atteggiamento personale, ma anche lo stile di costruire una comunità cristiana e civile sulla solidarietà.

Il traguardo è quello di realizzare la nostra realtà come un corpo solo, così che se un membro soffre tutte le altre membra soffrono con lui.

Ricordate la parabola del buon Samaritano? È la parabola della solidarietà. Conclude: “Va, e fa’ anche tu lo stesso”. È il comandamento nuovo di Gesù.

Questa strada è da percorrere ogni giorno: un invito da portare a compimento.

La strada di Gerico è la strada che porta al giudizio finale:

“...ero sofferente e siete passati oltre...”

“...ero sofferente e mi avete aiutato...”

I motivi possono essere tanti: la fretta, la paura, i   vari alibi e, ancora, l’insensibilità e soprattutto, l’egoismo.

“Chi è il mio prossimo”? È la domanda del dottore della legge: “Chi di questi tre...”?

La prima domanda riguarda gli altri.

La domanda di Gesù, invece, riguarda noi stessi.

Tutti sono il mio prossimo!

Semplicemente perché io sono il prossimo di tutti:

le distanze sono tutte colmate perché l’amore non conosce confini.

 

Che cosa significa la solidarietà?

Vuol dire perdersi, uscire da se stessi, portarsi al di fuori, servire.

È una virtù umana ma, soprattutto, cristiana.

Così facendo siamo imitatori di Dio:

“Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro”,

“Siate dunque perfetti come perfetto è il Padre vostro celeste”.

Ogni uomo, ogni persona è chiamata a scoprire le vecchie e le nuove povertà, le povertà conosciute e quelle nascoste, le povertà vicine e soprattutto quelle lontane.

 

Partendo da queste considerazioni prese dal messaggio del Papa per la Giornata Mondiale del malato, ecco disegnato un cammino di conversione per la Quaresima: mi pare molto opportuno per ogni cristiano, per ogni gruppo o associazione cristiana, per ogni realtà che cerca di camminare con i piedi per terra, su questo territorio di Verolanuova, un cammino che possiamo così sintetizzare:

•    dall’individualismo esagerato ad uno sforzo di comunione;

•    dall’attenzione prevalente al materiale ad un impegno più concreto e generoso nella vita spirituale;

•    da un atteggiamento passivo nella comunità ad una gioiosa ed operosa presenza in mezzo agli altri;

•    da un egoismo esasperante ad uno sforzo sincero di altruismo;

•    da un amore troppo angusto e limitato ad una carità vera e concreta anche verso il nemico.

 

Vi sono in questi cammini, spunti per un impegno di rinnovamento per tutti, perché fioriscano abbondanti in noi frutti di una vita cristiana più matura.

 

Buona Quaresima per tutti.

Don Luigi

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Calendario liturgico ndal 7 marzo all’11 aprile

 

Marzo

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00

Festive:   ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

         ore 18.15 Celebrazione Liturgica

Feriali:    ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 19.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.


 

> La S. Quaresima è il tempo più importante dell’anno liturgico perché ci prepara alla celebrazione della Pasqua di morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. È tempo caratterizzato:

1 -   Da un impegno particolare nell’ascolto e nella riflessione della Parola di Dio, infatti l’uomo non vive di solo pane;

2 -   Da una preghiera più frequente e intensa;

3 -   Dal particolare impegno di mortificazione che matura nella carità fraterna.

Sono questi i momenti essenziali per la nostra conversione se vogliamo recuperare la nostra vita cristiana alla quale siamo nati con il Battesimo e della quale ci dimentichiamo con tanta facilità.

La nostra parrocchia offre alcuni appuntamenti con il Signore che poniamo tante volte al margine della vita.

Sono momenti di grazia che devono stimolarci anche alla riconciliazione, alla carità e al perdono dei fratelli.

 

Per gli impegni quaresimali clicca qui


 7 Domenica   Seconda di Quaresima

(II settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -     “...Pietro disse a Gesù: Maestro, è bello per noi stare qui”. (Lc 9, 33)

 

Sante Messe con orario festivo

 

ore 15.00   Presso il salone dell’Oratorio Maschile incontro con i genitori dei ragazzi di 3a Media

ore 16.00   Presso l’Oratorio femminile - Rev. suore - incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di marzo

ore 18.00   Celebrazione Liturgica

 

8 lunedì
ore 20.30: Centri di Ascolto

 

10 Mercoledì
ore 20.30: Stazione Quaresimale “ La Comunità”. Convocazione alla Casa Albergo

 

12 venerdì
S.s. Messe con orario feriale. È giorno di magro e digiuno

ore 15.00   In Basilica: Via Crucis

ore 16.30   Incontro quaresimale per i ragazzi

 

13 sabato
Dalle 15.00 alle 18.00, presso le suore, ritiro quaresimale per la 4a elementare


 

 14 Domenica    III di Quaresima

   (III settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -     “...no, vi dico, ma se non vi convertirete perirete tutti allo stesso modo”. (Lc 13, 3)

Sante Messe con orario festivo

 

ore 15.00   Ritiro spirituale di Quaresima per tutti, presso le Rev.de Suore condotto da mons. Fortunato Spertini

ore 16.00   In Basilica, Celebrazione Comunitaria dei Battesimi

ore 18.00   Celebrazione Liturgica

 

17 Mercoledì
ore 20.30: Stazione Quaresimale “ La Carità”. Convocazione alla Cappella della Madonna di Caravaggio

 

19 venerdì  È giorno di magro e digiuno
S. Giuseppe - sposo della Beata Vergine Maria. Solennità -   S.s. Messe con orario feriale.

ore 15.00   In Basilica: Via Crucis

ore 16.30   Incontro quaresimale per i ragazzi

  

20 sabato
Dalle 15.00 alle 18.00, presso le suore, ritiro quaresimale per la 5a elementare


 

 21 Domenica    IV di Quaresima

(IV settimana del salterio)

 

Dal Vangelo - “...bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita...” (Lc 15, 32)

Sante Messe con orario festivo

 

ore   9.00    dalle 9.00 alle 12.00, presso le suore, ritiro quaresimale per la 1a media

ore 15.00   Santa Messa al Cimitero con benedizione delle tombe

ore 16.00   Nel salone dell’Oratorio Maschile, incontro con i genitori dei ragazzi di 1a e 2a media in vista della Traditio

 

24 mercoledì   
ore 20.30: Stazione Quaresimale “ La Testimonianza”. Convocazione al Castellaro

 

25 giovedì   Annunciazione del Signore. Solennità - S.s. Messe con orario feriale celebrate con liturgia solenne

ore 20.30   Via Crucis nella Diaconia Sacro Cuore

 

26 venerdì   S.s. Messe con orario feriale È giorno di magro e digiuno

ore 15.00   In Basilica: Via Crucis

ore 16.30   Incontro quaresimale per i ragazzi

ore 20.30   Via Crucis nella Diaconia Sant’Antonio

   

27 sabato   
dalle 15.00 alle 18.00, presso le suore, ritiro quaresimale per la 2a media in vista della Traditio Symboli


28 Domenica     V di Quaresima

(I settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -     “...e Gesù le disse: Neanch’io ti condanno: và, e d’ora in poi non peccare più”. (Gv 8, 11)

 

Sante Messe con orario festivo

 

ore   9.00    dalle 9.00 alle 12.00, presso le suore, ritiro quaresimale per la 3a media

ore   9.30    Traditio Symboli ai ragazzi di 2a media

ore 15.00   nel salone dell’Oratorio Maschile, incontro con i genitori dei bambini di 4a e 5a elementare in vista della Redditio

ore 16.00   presso le suore, incontro per l’Azione Cattolica Adulti

ore 18.00   Celebrazione Liturgica

 

29 lunedì     Sante Messe con orario feriale

ore 20.30   Via Crucis nella Diaconia Sant’Anna

 

30 martedì   Sante Messe con orario feriale

ore 20.30   Via Crucis nella Diaconia San Rocco

 

31 mercoledì Sante Messe con orario feriale

ore 15.00   In Basilica si apre la preparazione alla Pasqua della donna. Recita del Vespro, S. Messa con riflessione

ore 20.30   Via Crucis nella Diaconia Crocifisso


aprile

 

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00

Festive:   ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

         ore 18.15 Celebrazione Liturgica

Feriali:    ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

 


 

1 giovedì   Sante Messe con orario feriale

ore 15.00   Preparazione alla Pasqua della donna: Vespro, santa messa con riflessione

ore 20.30   Via Crucis nella Diaconia Madonna di Caravaggio

 

2 venerdì   Sante Messe con orario feriale. È giorno di magro e digiuno

ore   9.00    Dalle ore 9.00 alle ore 12.00 distribuzione Comunione agli ammalati

ore 15.00   Celebrazione della Pasqua della donna. In Basilica s. messa solenne

ore 16.30   Incontro quaresimale per i ragazzi

ore 20.30   Via Crucis nella Diaconia San Donnino

  


Inizio della Settimana Santa

È la settimana più significativa dell’anno, quella che la tradizione liturgica e popolare chiama “Santa”. Su questa settimana deve puntare l’impegno spirituale dei credenti. Sempre la liturgia, ma specialmente in questa settimana, ci fa rivivere il mistero pasquale nel quale Gesù, Figlio di Dio, incarnatosi e fatto obbediente fino alla morte di croce, è talmente esaltato nella Risurrezione e Ascensione da essere costituito Signore e poter così comunicare la sua vita divina affinché gli uomini, morti al peccato e configurati a Cristo, non vivano più per se stessi, ma per Gesù che morì e risuscitò per noi.

I primi giorni della Settimana Santa, nella nostra parrocchia, sono caratterizzati dalla celebrazione delle Quarantore. Sono giorni di preghiera, di ascolto della Parola di Dio, di conversione che devono servirci da introduzione al triduo pasquale in cui si celebra il mistero di Cristo che per noi muore e risorge.

 

 4 Domenica   delle Palme

(II settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -     “...ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi....” (Lc 22, 14)

 

Sante Messe con orario festivo

 

ore   9.15    All’Oratorio maschile: benedizione degli ulivi. Processione verso la Basilica seguita dalla s. messa

ore 11.00   Santa Messa

ore 12.00   partenza dei Catechisti per il loro ritiro. Rientro in serata

ore 15.00   Apertura delle S.s. Quarantore. S. Messa. Esposizione del Santissimo Sacramento. Breve riflessione

        N.B.: Il Santissimo rimane esposto all’adorazione dei gruppi e dei singoli

ore 20.30   S. Messa. Meditazione. Reposizione. (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

5 lunedì   Della Settimana santa

ore   7.00    S. Messa. Esposizione del SS. Sacramento

ore   9.00    S. Messa per gli alunni delle elementari

ore 10.30   Adorazione alunni delle medie

ore 12.00   Dalle ore 12.00 alle ore 15.00, adorazione guidata dalle Diaconie

ore 15.00   Celebrazione per tutte le donne della parrocchia

ore 20.30   S. Messa. Meditazione. Reposizione. (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

6 martedì   Della Settimana santa

ore   7.00    S. Messa. Esposizione del SS. Sacramento

ore   9.00    S. Messa per gli alunni delle elementari

ore 10.30   Adorazione alunni delle medie

ore 12.00   Dalle ore 12.00 alle ore 15.00, adorazione guidata dalle Diaconie

ore 15.00   Celebrazione per tutte le donne della parrocchia

ore 20.30   S. Messa. Meditazione. Benedizione Eucaristica solenne. Chiusura delle Quarantore (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

7 mercoledì Della Settimana santa

Sante Messe con orario feriale. (Solo la mattina vengono celebrate nella Cappella delle Rev.de Suore)

ore 15.00   Presso l’oratorio femminile sante Confessioni per i ragazzi e ragazze delle medie

ore 20.30   Solenne Via Crucis cittadina in Basilica e piazza Libertà

 

8 GIOVEDÌ SANTO

ore   9.00    Celebrazione delle Lodi e ufficio delle letture

ore   9.30    Nel Duomo di Brescia S. Messa Crismale celebrata dal Vescovo con i sacerdoti della diocesi (viene trasmessa da Radiobasilica)

ore 16.30   S. Messa per i ragazzi, gli anziani e gli ammalati

ore 20.30   S. Messa nella “Cena del Signore”. (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

9 VENERDÌ SANTO

ore   9.00    Celebrazione delle Lodi e ufficio delle letture

ore   9.30    Dalle ore 9.30 e dopo la Via Crucis i sacerdoti sono disponibili per le Confessioni

ore 15.00   In Basilica solenne Via Crucis per tutti

ore 20.30   Liturgia della Passione e bacio del Crocifisso (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

10 SABATO SANTO

ore   7.00    I sacerdoti sono a disposizione per le Sante Confessioni

ore   9.00    Celebrazione delle Lodi e Ufficio delle letture

ore 15.00   Confessioni fino alle ore 19.00

ore 21.00    Solenne Veglia Pasquale

È l’ora più solenne di tutto l’anno liturgico. S. Agostino la chiama “Madre di tutte le veglie”; si veglia nell’attesa della Risurrezione: mistero centrale della nostra fede - Santa Messa con la partecipazione del Coro parrocchiale


11 DOMENICA   DI PASQUA NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE

Solennità con ottava (proprio del salterio)

Dal Vangelo -     “Nel giorno dopo il sabato. Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro...” (Gv. 20, 1)

 

Sante Messe con orario festivo

  

ore 11.00   S. MESSA SOLENNE (con la partecipazione del Coro parrocchiale)

ore 18.00   Vespri solenni.


 

12 LUNEDÌ DELL’ANGELO

(proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -     “...Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. (Mt 28, 20)

  

Sante Messe con orario festivo

 

La santa messa delle ore 11.00 è celebrata in S. Rocco

ore 12.00   in Basilica, Celebrazione Comunitaria dei Battesimi

Nel pomeriggio è sospesa la celebrazione liturgica

ore 18.30   S. Messa


 

Riepilogo degli appuntamenti vari

Incontro con i genitori dei ragazzi/e di 3a media

Domenica 7 marzo - ore15.00 - Oratorio maschile

Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di marzo

Domenica 7 marzo - ore16.00 - Oratorio femminile

Ritiro spirituale di Quaresima per tutti

Domenica 14 marzo - ore 15.00 - Oratorio femminile

Ritiro quaresimale per i ragazzi/e di 1a media

Domenica 21 marzo - ore  9.00 - Oratorio femminile

Incontro con i genitori dei ragazzi/e di 1a e 2a media

Domenica 21 marzo - ore 16.00 - Oratorio maschile

Ritiro quaresimale per i ragazzi/e di 3a media

Domenica 28 marzo - ore  9.00 - Oratorio femminile

Incontro con i genitori dei bambini/e di 4a e 5a elementare

Domenica 28 marzo - ore 15.00 - Oratorio maschile

Azione Cattolica adulti

Domenica 28 marzo - ore 16.00 - Oratorio femminile

Ritiro per i Catechisti

Domenica 4 aprile - dalle ore 12.00 - Oratorio maschile

 

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Santa Quaresima 2004

 

Calendario delle opportunità che la nostra parrocchia propone per vivere bene lo straordinario Tempo di Grazia della Quaresima.

 

Ogni venerdì in Basilica: 

ore 15.00: Via Crucis Comunitaria

ore 16.30: Via Crucis per i ragazzi

 

Stazioni Quaresimali: 

Tutti i mercoledì alle 20.30 con partenza verso la Basilica dai luoghi indicati qui sotto:

3 marzo:    tema “ La Fede” Da San Rocco

10 marzo:    tema “ La Comunità” Dalla Casa Albergo per Anziani

17 marzo:    tema “ La Carità” Dalla Cappella della Madonna di Caravaggio

24 marzo:    tema “ La Testimonianza” Dal Castellaro

 

Via Crucis nelle Diaconie: 

giovedì 25 marzo: Sacro Cuore

venerdì 26 marzo: Sant’Antonio

lunedì 29 marzo: Sant’Anna in Breda Libera

martedì 30 marzo: San Rocco

mercoledì 31 marzo: Crocifisso

giovedì 1 aprile: Madonna di Caravaggio

venerdì 2 aprile: San Donnino

mercoledì 7 aprile: San Lorenzo - Via Crucis cittadina in piazza Libertà

 

Alla Radio: 

Il lunedì e il mercoledì alle ore 8.15 e alle ore 18.10: Breve catechesi sul Battesimo

 

Comunità Francescana “Santa Chiara”: 

Tutte le domeniche alle 20.30 nel salone delle suore: Cineforum con film sui Santi (per i titoli clicca qui)

 

Ritiro quaresimale per tutta la Comunità: 

Domenica 14 marzo alle ore 15.00 presso le Suore

 

Sante Quarantore: 

Da domenica 4 a martedì 6 Aprile: in Basilica

 

Triduo Pasquale: 

8-9-10 aprile in basilica

 

Al mattino, in sostituzione delle Sante Messe: Lodi e Ufficio delle Letture

•    In fondo alla chiesa sono disponibili: Il libretto dell’Ufficio Missionario.

•    Ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30 i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.

•    Attenzione! Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro. Il mercoledì delle Ceneri e il venerdì Santo sono giorni di magro e di digiuno.

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Film Quaresimali 2004

Anche per questa quaresima il gruppo Francescano di Verolanuova propone un cammino di preghiera e di riflessione attorno ad altre quattro figure di santi, come richiamo alla vocazione di tutti alla santità e inoltre come incentivo ad una vita impegnata e coerente col Vangelo. Ogni incontro è tenuto alle ore 20.30 di ogni domenica di Quaresima nel salone delle Suore.

Ecco la proposta:

 

1. Ester:

“La salvezza di un popolo è donna”

Regia di Raffaele Mertes,

con Umberto Orsini, Ornella Muti, Frank Baker

 

2. S. Filippo Neri:

“State buoni se potete”

Regia di Luigi Magni,

con Johnny Dorelli, Philippe Leroy, Angelo Branduardi

 

3. Santa Caterina da Siena:

“Io Caterina”

Regia di Oreste Palella,

con Nora Visconti, Folco Lulli, Guido Celano, Pina Renzi

4. S. Francesco d’Assisi:

“Francesco”

Regia di Liliana Cavani,

con Mickey Rourke, Helena Bonham Carter, Andrea Ferreol

 

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Documenti 1

 

Messaggio di sua Santità Giovanni Paolo II per la Quaresima 2004

Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. Con il suggestivo rito dell’imposizione delle Ceneri prende avvio il tempo sacro della Quaresima, durante il quale la liturgia rinnova ai credenti l’appello a una radicale conversione, confidando nella misericordia divina.

Il tema di quest’anno - “Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me” (Mt 18, 5) - offre l’opportunità di riflettere sulla condizione dei bambini, che anche oggi Gesù chiama a sé e addita come esempio a coloro che vogliono diventare suoi discepoli. Le parole di Gesù costituiscono un’esortazione a esaminare come sono trattati i bambini nelle nostre famiglie, nella società civile e nella Chiesa. E sono anche uno stimolo a riscoprire la semplicità e la fiducia che il credente deve coltivare, imitando il Figlio di Dio, il quale ha condiviso la sorte dei piccoli e dei poveri. In proposito, santa Chiara d’Assisi amava dire che Egli, “posto in una greppia, povero visse sulla terra e nudo rimase sulla croce” (Testamento, Fonti Francescane n. 2841).

Gesù amò i bambini e li predilesse “per la loro semplicità e gioia di vivere, per la loro spontaneità, e la loro fede piena di stupore” (Angelus del 18.12.1994). Egli, pertanto, vuole che la comunità apra loro le braccia e il cuore come a Lui stesso: “Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me” (Mt 18, 5). Ai bambini Gesù affianca i “fratelli più piccoli”, cioè i miseri, i bisognosi, gli affamati e assetati, i forestieri, i nudi, i malati, i carcerati. Accoglierli e amarli, o invece trattarli con indifferenza e rifiutarli, è riservare a Lui lo stesso atteggiamento, perché in loro Egli si rende particolarmente presente.

2. Il Vangelo racconta l’infanzia di Gesù nella povera casa di Nazareth dove, sottomesso ai suoi genitori, “cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini” (Lc 2, 52). Facendosi bambino, Egli volle condividere l’esperienza umana. “Spogliò se stesso, - scrive l’apostolo Paolo - assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2, 7-8). Quando dodicenne restò nel tempio di Gerusalemme, ai genitori che lo cercavano angosciati disse: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2, 49). In verità, tutta la sua esistenza fu contrassegnata da una fiduciosa e filiale sottomissione al Padre celeste. “Mio cibo - Egli diceva - è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la sua opera” (Gv 4, 34).

Negli anni della sua vita pubblica, ripeté più volte che solo quanti avessero saputo farsi come i bambini sarebbero entrati nel Regno dei Cieli (cfr Mt 18,3; Mc 10,15; Lc 18,17; Gv 3,3). Nelle sue parole il bambino diventa immagine eloquente del discepolo chiamato a seguire il divino Maestro con la docilità di un fanciullo: “Chiunque diventerà piccolo come questo bambino sarà il più grande nel regno dei cieli” (Mt 18, 4).

“Diventare” piccoli e “accogliere” i piccoli: sono questi due aspetti di un unico insegnamento che il Signore rinnova ai suoi discepoli in questo nostro tempo. Solo chi si fa “piccolo” è in grado di accogliere con amore i fratelli più “piccoli”.

3. Sono molti i credenti che cercano di seguire fedelmente questi insegnamenti del Signore. Vorrei qui ricordare i genitori che non esitano a farsi carico di una famiglia numerosa, le madri e i padri che, invece di additare come prioritaria la ricerca del successo professionale e della carriera, si preoccupano di trasmettere ai figli quei valori umani e religiosi che danno senso vero all’esistenza.

Penso con grata ammirazione a coloro che si prendono cura della formazione dell’infanzia in difficoltà e alleviano le sofferenze dei bambini e dei loro familiari causate dai conflitti e dalla violenza, dalla mancanza di cibo e di acqua, dall’emigrazione forzata e da tante forme di ingiustizia esistenti nel mondo.

Accanto a tanta generosità si deve però registrare anche l’egoismo di quanti non “accolgono” i bambini. Ci sono minori che sono feriti profondamente dalla violenza degli adulti: abusi sessuali, avviamento alla prostituzione, coinvolgimento nello spaccio e nell’uso della droga; bambini obbligati a lavorare o arruolati per combattere; innocenti segnati per sempre dalla disgregazione familiare; piccoli travolti dal turpe traffico di organi e di persone. E che dire della tragedia dell’AIDS con conseguenze devastanti in Africa? Si parla ormai di milioni di persone colpite da questo flagello, e di queste tantissime sono state contagiate sin dalla nascita. L’umanità non può chiudere gli occhi di fronte a un dramma così preoccupante!

4. Che male hanno fatto questi bambini per meritare tanta sofferenza? Da un punto di vista umano non è facile, anzi forse è impossibile rispondere a quest’interrogativo inquietante. Solo la fede ci aiuta a penetrare in un così profondo abisso di dolore. Facendosi “obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2, 8), Gesù ha assunto su di sé la sofferenza umana e l’ha illuminata con la luce sfolgorante della risurrezione. Con la sua morte ha vinto per sempre la morte.

Durante la Quaresima ci prepariamo a rivivere il Mistero pasquale, che illumina di speranza l’intera nostra esistenza, anche nei suoi aspetti più complessi e dolorosi. La Settimana Santa ci riproporrà questo mistero di salvezza attraverso i suggestivi riti del Triduo pasquale.

Cari Fratelli e Sorelle, iniziamo con fiducia l’itinerario quaresimale animati da più intensa preghiera, penitenza e attenzione verso i bisognosi. La Quaresima sia, in particolare, utile occasione per dedicare maggiore cura ai bambini, nel proprio ambiente familiare e sociale: essi sono il futuro dell’umanità.

5. Con la semplicità tipica dei bambini noi ci rivolgiamo a Dio chiamandolo, come Gesù ci ha insegnato, “Abba”, Padre, nella preghiera del “Padre nostro”.

Padre nostro! Ripetiamo frequentemente, nel corso della Quaresima, questa preghiera, ripetiamola con intimo trasporto. Chiamando Dio “Padre nostro”, avvertiremo di essere suoi figli e ci sentiremo fratelli tra di noi. Ci sarà in tal modo più facile aprire il cuore ai piccoli, secondo l’invito di Gesù: “Chi accoglie anche solo uno di questi bambini in nome mio, accoglie me” (Mt 18, 5).

Con tali auspici, invoco su ciascuno la benedizione di Dio per intercessione di Maria, Madre del Verbo di Dio fatto uomo e Madre dell’intera umanità.

Dal Vaticano, 8 dicembre 2003

GIOVANNI PAOLO II

 

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 Documenti 2

L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi (ICFR)

Il progetto della Diocesi di Brescia

(3)

La nostra Chiesa bresciana sta compiendo un grosso sforzo per rinnovare la catechesi ai bambini e ragazzi ed anche la nostra parrocchia vuole conoscere e approfondire questi temi. Tutti i nostri catechisti stanno facendo questo lavoro con don Valentino. Le difficoltà non sono poche, ma ne vale la pena.

Riprendiamo perciò la pubblicazione a puntate sull’Angelo del documento preparato dalla Diocesi con l’invito a leggerlo, approfondirlo, discuterne nei vari gruppi e far pervenire riflessioni, spunti e proposte ai sacerdoti o alle suore.

Vi accorgerete che la catechesi dei ragazzi dipende moltissimo dalla formazione e dalla fede matura dei loro genitori, degli adulti e cioè: se i genitori vivono sul serio la loro fede, la catechesi ai ragazzi ha valore, altrimenti vale ben poco allo scopo di educare cristianamente i nostri ragazzi.

 

PARTE I

 

ORIENTAMENTI FONDAMENTALI PER UNA NUOVA PRASSIDELL’ICFR

 

Indicazioni biblico teologiche fondamentali

 

12.   L’analisi delle situazioni socio-religiose non può determinare da sola le mète, gli obiettivi, i contenuti e le tappe dell’IC; questi devono corrispondere al significato teologico insito nella stessa IC, così come emerge dalla Rivelazione e da come è stato recepito dalla coscienza ecclesiale.

Che cosa significa diventare cristiano

13.   Se il fine dell’IC è quello di “far diventare cristiani”, nella ricerca di un nuovo progetto di ICFR il primo elemento da precisare, è proprio quello dell’identità cristiana: chi è il cristiano? come lo si diventa?

14.   Il NT indica che i “cristiani” sono i discepoli di Cristo1, i suoi “seguaci”, che, lasciando un loro autonomo progetto di vita, accettano che sia Lui il loro Signore perché hanno creduto che in Gesù Dio si è fatto vicino all’uomo e desidera renderlo partecipe del suo regno di amore2. Questa decisione fondamentale, attuabile solo in virtù della grazia, comporta di seguire Cristo insieme con gli altri fratelli, di accettare la sua parola, di imitare i suoi atteggiamenti e di vivere secondo il suo insegnamento, soprattutto quello dell’amore3, seguendolo precisamente là dove Egli cerca la sua dimora, cioè presso i peccatori, i piccoli, i malati e i poveri4.

 

15.   Se, però, l’essere cristiano consistesse solo in questo tipo di sequela, allora il Cristo non sarebbe molto diverso dai profeti, dal sapiente Salomone, da Socrate o da   Buddha e la vita cristiana potrebbe consistere nel prolungare, anche senza di Lui, il suo stile di vita. Ora, invece, Gesù non è solo un maestro, un profeta o un sapiente5: Egli è il Signore, l’unico Figlio di Dio, che si è fatto uomo, è morto ed è risorto per renderci figli di Dio, partecipi, mediante il dono dello Spirito Santo, del suo rapporto filiale con il Padre6. Accanto, allora, all’imitazione è quindi fondamentale e prioritaria per l’identità cristiana la relazione, anzi l’unione personale col Signore, in quanto la comunione col Padre, fine e mèta della nostra vita, è possibile solo entrando in questo particolare rapporto con Gesù7.

 

16.   La fede cristiana, mediante la quale Cristo è accolto e abita nei nostri cuori8, implica dunque questi due aspetti inscindibili: da un lato la ferma e consapevole adesione alla verità rivelata e ai comportamenti insegnati da Gesù (aspetto oggettivo della fede), dall’altro l’accoglienza di un rapporto personale di fiducia, amore e obbedienza con il Signore Gesù e, tramite Lui, con il Padre e i fratelli9 (aspetto soggettivo).

 

17.   La possibilità universale, cioè aperta a tutti, di questa particolare relazione portatrice di salvezza si fonda sull’evento straordinario ed unico della risurrezione, grazie alla quale Gesù Cristo è sempre vivo ed è Signore dei vivi e dei morti. Se, però, non vogliamo cadere nel rischio, oggi tutt’altro che inesistente, di relazionarci ad un Gesù inventato a nostro piacimento, col pericolo di “aver creduto invano”10, dobbiamo rifarci unicamente, come ha fatto anche San Paolo11, a quel Gesù che ci è stato trasmesso dagli apostoli, suoi testimoni diretti e autorevoli, scelti come tali da Cristo stesso, e la cui memoria è conservata fedelmente nella Chiesa e nelle Scritture apostoliche, che essa ci ha tramandato.

 

18.   Per diventare cristiani è necessario passare attraverso la testimonianza della Chiesa, a cui il Risorto ha garantito la sua presenza e affidato la sua parola di vita e le sue azioni di salvezza12. Pertanto nessun credente può inventarsi la fede cristiana: la riceviamo tutti dallo Spirito santo tramite la Chiesa, che è la garanzia dell’autenticità e dell’oggettività della fede personale stessa. L’accedere alla fede e alla comunione con il Cristo coincide allora con l’accoglienza della testimonianza della Chiesa13 e con l’ingresso in essa, secondo un percorso graduale indicato già in Atti 2, 37-42, che prevede in primo luogo l’accoglienza nella fede del Vangelo di Cristo morto e risorto, poi la celebrazione del Battesimo e il dono dello Spirito santo ed, infine, come conseguenza, il pieno inserimento nella comunità ecclesiale, che ascolta la Parola, spezza il pane, vive la comunione e rende pubblica la testimonianza del Signore risorto.

 

Il primato della parola e della fede

 

19.   La Chiesa “considera come sua prima missione suscitare e risvegliare in tutti una fede autentica ed operosa”14. Perché questa particolare attenzione al “primato” della fede?

   La tentazione ricorrente di ridurre il Vangelo di Gesù ad un insieme di norme morali da osservare nel comportamento umano fa correre il pericolo di dimenticare che il Vangelo prima di tutto è una “bella e gioiosa notizia” che ci rivela il volto paterno di Dio, l’avvicinarsi del suo regno, e ci comunica l’opera di salvezza attuata dal Padre mediante il Cristo. Pertanto il primo atteggiamento che viene richiesto non è tanto quello di fare chissà quali opere meritorie, ma di credere, di lasciarsi amare da Dio e di accogliere la sua amorevole sollecitudine per noi. Nell’ambito della fede l’uomo è in una posizione prima di tutto “recettiva” e per questo tale fede diventa salvifica15. È in questo senso che l’apostolo Paolo, parlando della fede, può dire “non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me”16.

   Certamente la fede cristiana ha un intrinseco e conseguente risvolto operativo: “La fede senza le opere è morta in se stessa”, afferma l’apostolo Giacomo17. Non è pensabile una fede staccata dalle opere, che imitano la vita di Gesù.

   Ma il NT insiste chiaramente nell’affermare che l’impegno etico della conversione e dell’amore non è il primum (in pratica il punto di partenza), bensì la conseguenza necessaria di quella trasformazione che Dio opera in noi mediante la fede. Il comando “devi comportarti da figlio–fratello” nasce e deriva dal fatto che prima “sei figlio–fratello”! Per il cristiano, dunque, ciò che conta non è semplicemente l’amore, ma “la fede che opera per mezzo della carità”18.

 

20.   Il discorso relativo a questa priorità della fede va pure affermato nei confronti dei Sacramenti.

   Pur essendo vero che la grazia sacramentale, infusa in noi dallo Spirito santo, genera e alimenta la vita di fede, speranza e carità, va ribadito che i Sacramenti sono pur sempre e in primo luogo “i Sacramenti della fede”, che presuppongono la grazia della fede, come condizione indispensabile per la loro efficacia salvifica. Ma è dall’ascolto della Parola di Dio, annunciata e meditata, che nasce e matura la fede. Tale condizione di partenza è il motivo fondante della priorità da dare all’evangelizzazione con l’annuncio della Parola, soprattutto là dove la fede non è più presente  o spesso è debole e dubbiosa.

   “Dalla Parola, al Sacramento, alla vita nuova: è questa la dinamica profonda dell’esistenza cristiana: la Parola svela progressivamente il disegno di Dio, la celebrazione inserisce nel mistero pasquale di Cristo, la testimonianza rende ragione della propria fede e la esplicita nella missionarietà”19. Questo “primato della Parola e della fede [vale] anche nella vita dei fanciulli e dei ragazzi, per accompagnarli ad un’autentica celebrazione dei sacramenti”20.

 

(continua)

 

Le parti precedenti sono state pubblicate sui numeri di dicembre 2003 e Gennaio 2004.

 

1 - Cfr. Atti 11, 26.

2 - Cfr. Mc. 1, 14-18.

3 - Cfr. Gv. 13, 14-15.34.

4 - Cfr. Mt. 25, 31 ss..

5 - Cfr. Mt. 12, 41-42.

6 - Cfr. Gv. 13, 13-14.

7 - Cfr. Gal. 2, 20.

8 - Cfr. Ef. 3, 17.

9 - Cfr. Gv. 15, 9-15.

10 - 1 Cor 15, 2

11 - Cfr. Gal. 1, 18; 2, 2.

12 - Cfr. Mt. 28, 16-20.

13 - Cfr. 1 Gv. 1, 1-4.

14 RICA, Intr. gen., n. 3.

15 - Cfr. Mc. 5, 34.

16 - Cfr. Gal. 2, 15-21; Rom. 3, 28.

17 - Gc. 2, 17.

18 - Gal. 5,6; cfr. 1 Gv. 3, 23; 4, 16.

19 - Nota, n. 5.

20 - Nota, n. 6.

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Vita Parrocchiale

Dal Consiglio Pastorale Parrocchiale

 

Martedì 3 febbraio 2004 alle ore 20.30, presso le rev. Suore, si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

 

All’Ordine del giorno i seguenti argomenti:

1)    L’intervento del Vescovo a conclusione del Convegno Ecclesiale del Maggio 2003;

2)    Il Decreto del Vescovo per il suono delle campane;

3)    Il programma della Quaresima 2004;

4)    Varie ed eventuali.

 

Il Prevosto don Luigi introduce il 1° argomento all’O.d.G. cui fa seguire alcune riflessioni.

Il tema del Convegno e le indicazioni che contiene sono talmente importanti che don Luigi preferisce si tralasci di riportare le sue riflessioni per dar spazio all’intervento del Vescovo che di seguito riportiamo:

 

Intervento finale del Vescovo al Convegno Diocesano “Generazioni di Fede”

Ho desiderato a lungo questa esperienza; ho temuto; ho sperato.

Godo ora del suo compimento e sono attento a quanto sta avvenendo.

Ho vissuto con voi la stessa passione per la nostra Chiesa e la gioia di farne esperienza.

Ho ascoltato le relazioni dei gruppi di discernimento raccogliendo soprattutto lo stato d’animo dei partecipanti, “il filo d’oro” che ha collegato i vari interventi.

 

Alcune brevi annotazioni.

1. il Convegno è stato una esperienza di Chiesa imperniata sul Vangelo: il cero acceso è Gesù, “il cielo sopra questa Chiesa”, “la nostra essenzialità”.

 

Momenti centrali sono stati:

•    l’ascolto della Parola di Dio e dell’altro, anche se piccolo come la ragazzina ebrea a servizio della moglie di Naaman, e i servi di Naaman, di cui alla “lectio” di ieri mattina;

•    il silenzio di riflessione;

•    la preghiera.

Questa esperienza è da adottare nel quotidiano delle comunità parrocchiali (consigli pastorali, di Oratorio ecc), delle comunità religiose, delle comunità familiari e altre.

 

2. Abbiamo adottato come metodo fondamentale della nostra Chiesa il discernimento spirituale, che significa

•    costante attenzione a Dio, allo Spirito per ponderare quale via scegliere e sceglierla insieme come comunità,

•    confronto e dialogo fra le differenti esperienze di fede;

•    il discernimento consegue alla fede, e impedisce il rinchiudersi nel proprio voler avere ragione.

 

3. Compito primario per la Chiesa in un mondo che cambia è la comunicazione della fede, della vita in Cristo sotto la guida dello Spirito.

La nostra Chiesa racconta la sua tradizione, la sua memoria: fra i grandi momenti della sua tradizione quest’anno ricorderà particolarmente la figura del Papa Paolo VI nel 25° della morte.

Condizione per la trasmissione della fede è che sia una Chiesa “fraterna e capace di dialogo, gioiosa, umana come una famiglia”.

La trasmissione della fede avviene dentro un concorso di persone che si innerva sull’opera grandiosa di Dio che dona la fede: non solo gli adulti trasmettono la fede alle nuove generazioni ma anche queste agli adulti.

La fede va intesa come scelta personale di aderire al Signore.

Comunicare la fede non significa estraniarsi dalla società: la fede comporta di essere vissuta nei luoghi della vita, nei luoghi di tutti, perché possa diventare luogo di offerta di ragioni di vita.

Estraniarsi dalla nostra società non è evangelizzare: questo tempo e questa cultura non sono meno adatti degli altri al Vangelo.

 

4. La comunicazione della fede comporta l’introduzione in una comunità concreta.

La Chiesa comunica in senso positivo o negativo con tutta se stessa:

comunità che si lascia accompagnare e formare, che si prefigge di rendere felici, che si confronta con la famiglia;

comunità concreta nella quale sia possibile condividere esperienze di relazioni umane nuove fondate nella celebrazione eucaristica, e questa ‘viva e gioiosa’: la preghiera è lo spazio della rivelazione;

comunità concreta che adotta la correzione fraterna come modo adulto di amarsi.

 

In questo tipo di comunità cristiana si ha la consapevolezza:

della necessità e complementarietà di ogni vocazione;

della corresponsabilità riservata a ciascuno;

del superamento della radicalizzazione della distinzione fra giovani e adulti.

 

5. Chiesa giovane e giovanile.

I giovani, oltre che un dono, sono il luogo nel quale si avverte particolarmente la fatica della comunicazione: cercano adulti significativi.

Non sono semplicemente i destinatari dell’azione evangelizzatrice della Chiesa: sono soggetti attivi e responsabili nella comunità cristiana.

Occorre ricuperare la soggettività pastorale dei giovani, ma anche stimolarla perché la loro fede diventi annuncio verso i loro coetanei e verso le situazioni dove il messaggio evangelico non è ancora penetrato.

 

Nodo cruciale è la famiglia

La progressione che sembra maggiormente corrispondere alla condizione delle nuove generazioni comporta che:

a)   si risponda al bisogno di aggregazione

b)    si favorisca l’incontro con Cristo che quindi va esplicitamente annunciato,

c)    si educhi ad essere Chiesa fino ad assumere responsabilità nella missione.

 

6. Trasmissione della fede attraverso l’iniziazione cristiana.

Parliamo non solo dei bambini ma anche dei giovani, degli adulti, degli stranieri.

Ci riferiremo al PLIC (Piano di Lavoro per l’Iniziazione Cristiana) che vuole essere uno stimolo per suscitare nelle nostre comunità cristiane una salutare inquietudine, affinché da una pastorale solo di conservazione si passi ad una pastorale di missione per una effettiva nuova evangelizzazione.

Il PLIC diventerà oggetto di studio e di graduale applicazione.

 

7. Il convegno ha aperto una stagione non soprattutto di nuove attività pastorali, ma ha avviato il ricupero di un metodo di Chiesa che necessitava di essere risvegliato: in questo senso il convegno non si chiude. Verrà ripreso nel riprendere i nodi del convegno nei modi che il discernimento suggerirà.

 

Ci guiderà la Vergine pellegrina della fede.


2° argomento all’O.d.G.:  il Decreto del Vescovo per il suono delle campane.

 

Sono pervenute al nostro Prevosto alcune critiche che lamentano il disagio del suono notturno delle campane e tra queste ne riportiamo una rappresentativa

 

Messaggio E-mail

Questo è il messaggio di posta elettronica ricevuto il 10 agosto 2003 al quale era allegato il Decreto del Vescovo Sanguineti sul suono delle campane

 

---- Original Message ----

From: “………….” ………….

To: parrocchia@verolanuova.com

Cc: sindaco@comune.verolanuova.bs.it

Sent: Sunday, August 10, 2003 7:53 AM

Subject: quiete pubblica

 

Fiduciosa che le parole del nostro vescovo Giulio Sanguineti vengano ascoltate e, soprattutto, rispettate, allego copia della disposizione di cui al prot. 82/03.

 

In attesa di un vostro riscontro, porgo cordiali saluti

 

E-mail Firmata

Riteniamo opportuno portare a conoscenza della Comunità il testo integrale del “Decreto per il suono delle campane” emanato dal nostro Vescovo il 15 febbraio 2003:

 

Giulio Sanguineti

Per grazia di Dio e della S. Sede Apostolica

Vescovo di Brescia

 

Prot. N. 82/03

 

Decreto per il suono delle Campane

Già i miei predecessori hanno ritenuto dare orientamenti per il suono delle campane onde, senza alterarne il significato, peraltro anche di cultura generale, siano evitati disagi a persone e istituzioni. Non posso non fare mio lo spirito di quegli interventi, tesi a salvaguardare il sapiente uso delle campane.

Preso atto che l’uso “perantiquus et probatissimus” del suono delle campane è il tradizionale e singolare modo immediato di comunicare della Chiesa con i suoi fedeli così da diventare espressione importante della sua libertà, per annunciare i tempi della preghiera, per segnare i momenti significativi della vita dei singoli fedeli e dell’intera comunità; Considerato che detto uso, benché non possa essere assimilato al rumore prodotto dagli impianti industriali moderni, necessita tuttavia nell’attuale contesto culturale di essere opportunamente disciplinato, per poter continuare a svolgere la sua funzione in sintonia con le mutate e diversificate esigenze del giorno d’oggi

 

DECRETIAMO

 

1    Affinché non si arrechi disturbo o molestia, sempre e in ogni modo si usi una vera moderazione nel suono e nell’utilizzo delle campane.

 

2    Il suono delle campane è consentito esclusivamente per i seguenti scopi:

--   indicare le celebrazioni liturgiche e gli altri momenti di preghiera e di pietà popolare;

-- essere segno che accompagna le suddette celebrazioni;

-- scandire i momenti più importanti della vita della comunità cristiana (feste, lutti, ecc.).

 

3  L’intensità del suono deve essere regolata in modo tale che, con attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto è inserito, le campane mantengano, laddove è possibile, la funzione di segno (siano quindi percepibili da parte dei fedeli), ma non siano fonte di disturbo.

 

4   Il suono delle campane è consentito:

- dalle ore 7.30 alle ore 21.00 sia nei giorni feriali che festivi.

Ovunque si potrà fare eccezione nel caso in cui ci sia una Celebrazione Eucaristica al mattino prima di tale orario, per la notte di Natale (Messa di mezzanotte) e per quella di Pasqua (Veglia pasquale).

 

5    Fatta eccezione per la Messa festiva delle Solennità dell’anno liturgico e per le celebrazioni particolarmente distinte, il numero dei segni per le diverse funzioni sia al massimo di due e della durata massima di tre minuti.

 

6    Il suono a distesa - o concerto - è consentito solo nella Messa  festiva delle Solennità dell’anno liturgico e in quella delle celebrazioni tradizionali della parrocchia. Anche in questi casi, tuttavia, la durata del concerto sia limitata nel tempo, nel rispetto degli orari indicati al punto 4.

 

7    Il suono di allegrezza (melodie, carillon, ecc.) sia riservato a momenti veramente significativi per tutta la comunità, secondo la tradizione del luogo. Anche in questi casi, tuttavia, il suono sia limitato nel tempo, nel rispetto degli orari indicati al punto 4 e delle modalità indicate al punto 5.

 

8    Si conservi il suono dell’Ave Maria al mattino (in ragione degli orari indicati al punto 4), a mezzogiorno e alla sera in onore del mistero dell’Incarnazione.

   Si conservi la cristiana consuetudine di annunciare il transito all’eternità di un membro della comunità secondo le consuetudini locali, avendo cura di rispettare i tempi di cui al punto 4 e i modi di cui al punto 5.

   Laddove queste consuetudini non siano più in uso, in ordine a un loro eventuale ripristino, si usi prudenza e sano discernimento pastorale consultando, se del caso, l’Ordinario.

   Si evitino accuratamente ulteriori utilizzi estemporanei delle campane (per es. quando nasce un bambino, ecc.).

 

9    Per avvenimenti straordinari della vita della Chiesa sia universale che particolare, l’Ordinario si riserva di dare opportune disposizioni in proposito.

 

10    Le presenti disposizioni si applichino, anche laddove il suono è riprodotto mediante strumenti elettromeccanici ed elettronici amplificati. In tal caso è opportuno che sia effettuata una adeguata taratura dei volumi di emissione dei suoni e che si adotti un sistema di esclusione dell’accesso alla manipolazione dei livelli di volume.

 

11    Nel suono delle campane, i campanari, i sacrestani e tutti gli altri addetti al culto dipendono esclusivamente dall’autorità del Rettore della Chiesa.

 

12    Dalle ore 22.00 alle ore 7.00, cioè negli orari notturni sia sospeso il battito delle ore. In ogni caso si limiti il battito alle ore piene e alla mezz’ora, eliminando ogni ulteriore segnale.

 

13    Qualora l’orologio del campanile fosse di proprietà dell’Amministrazione Comunale, se ne dia debita informazione alla popolazione e si cerchi di sensibilizzare le competenti autorità in ordine all’installazione del dispositivo per l’interruzione notturna del battito delle ore.

 

14    Per qualsiasi controversia relativa al suono o all’uso delle campane, si ricorra tempestivamente all’Ordinario.

Brescia, 15 febbraio 2003


 

Visto il sopraccitato decreto, il Consiglio Pastorale Parrocchiale, in ottemperanza alle disposizioni del Vescovo, ha deciso che:

 

- Le campane taceranno, tutti i giorni, dopo il rintocco delle ore 21.00

- Riprenderanno a suonare al mattino alle ore 7.30 con il suono dell’Ave Maria, sia nei giorni feriali che festivi.

- Si elimina il suono della Prima Messa, sia nei giorni feriali che festivi

- Si farà eccezione, per la notte di Natale  (Messa di mezzanotte), per il Giovedì Santo (Messa in Coena Domini) e per quella di Pasqua (Veglia pasquale).

Dalla domenica 14 marzo 2004 le decisioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale saranno applicate.


3° argomento all’O.d.G.: Programma della Quaresima 2004.

Il calendario delle opportunità che la nostra Parrocchia propone per vivere bene lo straordinario Tempo di Grazia è pubblicato a pag. 14-15 del nostro mensile di vita parrocchiale “L’Angelo di Verola” del mese di Marzo 2004.

La segretaria

Lina Smalzi

 

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Centro di Ascolto di febbraio

 

“Gesù incontra Giairo”

(La fede che si approfondisce nella prova)

 

Proviamo a vivere il Vangelo

 

Secondo lunedì del mese di febbraio, fa freddo; speriamo che la voglia di ritrovarci e la consapevolezza della forza della preghiera comunitaria prevalga sulla stanchezza e la pigrizia dell’uscire.

È bello scoprire come, mese dopo mese di pratica all’accoglienza, si passi gradualmente dalla preoccupazione dell’impegno all’attesa gioiosa dell’incontro.

Il brano del Vangelo proposto narra l’incontro di Gesù con Giairo (Mc 5, 21-24a. 35-43).

Giairo, uomo ricco, capo della Sinagoga, piange, manifesta tutta la sua debolezza; prega con insistenza Gesù di guarire e di far vivere sua figlia, lo aspetta con pazienza e non teme nulla perché crede in Lui, spera in Lui.

Dopo l’ascolto della Parola è calato il silenzio.

Forse perché è difficile condividere le prove che la vita ci impone, è difficile ammettere i propri limiti come ha fatto Giairo, è difficile interrogarsi sulla nostra fede, sul nostro cammino di fede.

 

Nella prova aumenta la mia fede?

Quando pensiamo alle prove che si incontrano nella vita pensiamo spesso alle malattie o alla perdita delle persone amate, soprattutto se figli.

Davanti a queste prove non sempre né automaticamente il nostro cammino di fede si approfondisce.

Si possono vivere momenti di profonda disperazione e angoscia che annullano la speranza, si possono vivere momenti di rabbia in cui diventiamo incapaci di affidarci a Dio, non siamo disponibili all’Incontro con lui, non sappiamo dire “Eccomi”.

Diventa importante allora l’amore di chi ci è prossimo perché potrebbe aiutarci a riprendere il nostro cammino di fede, se è stato interrotto, diventa importante pregare insieme, è più facile e la preghiera ci conduce all’Incontro con Lui.

 

Un altro aspetto che è emerso è il ruolo della “volontà”, bisogna volerlo l’incontro con Dio, ricercarlo, anche se molte cose ci distolgono da questo impegno dovremmo saper recuperare il tempo necessario per pregarLo ed ascoltarLo.

La fede non è mai acquisita e conservata per sempre, se non è vissuta e alimentata si può rischiare di perderla.

Inoltre molte prove ci vengono sottoposte ogni giorno nelle relazioni con gli altri, prove superabili solo se il fine di tali relazioni è amare l’altro.

La partecipazione attiva al Centro di Ascolto, anche da parte di alcuni adolescenti, la disponibilità di tutti ad interrogarsi e confrontarsi, a pregare insieme, è stato un grande dono.

 

“Senza di te, onnipotente, nulla:

né azione, né intenzione,

né pensiero, né respiro,

nessuna di tutte le cose,

anche quelle di migliore condizione,

conseguirà assolutamente il proprio fine”.

 

  

Rispondiamoci con il Catechismo

Il ricco Giairo colpito dalla morte della figlia va incontro a Gesù. La situazione di dolore lo porta ad uscire dal suo ruolo di caposinagoga e ad umiliarsi mettendosi ai piedi di Gesù: la prova lo rende non più autosufficiente e si affida a Gesù che accetterà l’invito a portarsi a casa sua, guarendo così la figlia.

Il percorso compiuto da Giairo è quello che ciascuno di noi può percorrere, un percorso di fede, non facile, che è caratterizzato dalla prova, dalla sofferenza. Approfondiamo questo aspetto, che ci accomuna, commentandolo con il Catechismo della Chiesa Cattolica.

 

164 Ora, però, “camminiamo nella fede e non ancora in visione” (2 Cor 5, 7), e conosciamo Dio “come in uno specchio, in maniera confusa..., in modo imperfetto” (1 Cor 13, 12). La fede, luminosa a motivo di Colui nel quale crede, sovente è vissuta nell’oscurità. La fede può essere messa alla prova. Il mondo nel quale viviamo pare spesso molto lontano da ciò di cui la fede ci dà la certezza; le esperienze del male e della sofferenza, delle ingiustizie e della morte sembrano contraddire la Buona Novella, possono far vacillare la fede e diventare per essa una tentazione.

 

Allora dobbiamo volgerci verso i testimoni della fede: Abramo, che credette, “sperando contro ogni speranza” (Rm 4, 18); la Vergine Maria che, nel “cammino della fede”, è giunta fino alla “notte della fede” partecipando alla sofferenza del suo Figlio e alla notte della sua tomba; e molti altri testimoni della fede. “Circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù. autore e perfezionatore della fede” (Eb 12, 1-2).

 

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Problemi di coppia: è necessario un medico del “cuore”?

La famiglia ha bisogno del medico di base al quale poter ricorrere quando uno o l’altro si ammala, dato che non sempre godiamo di perfetta salute.

Nel suo percorso di maturazione umana, la famiglia ha bisogno, a volte, di un aiuto per poter curare i mali del “cuore”. L’amore che ha unito due persone non sempre li rende felici e quando l’amore si ammala la famiglia è colpita dal male della divisione, del litigio continuo, dell’incapacità di relazionarsi in forma positiva e costruttiva.

Lasciati a se stessi, gli sposi utilizzano male la comunicazione, che dovrebbe essere la loro maggiore risorsa, e se uno manda un messaggio, I’altro lo legge in negativo, nascono paure e sospetti, fraintendimenti che feriscono e provocano dolore.

Per i disturbi fisici non siamo in grado di curarci da soli. Quando l’armonia di coppia si ammala, abbiamo bisogno dell’aiuto di persone capaci.

Si può telefonare al Centro Diocesano per la Famiglia (tel. 0302400243) da martedì a venerdì dalle 12.00 alle 20.00.

Ci sarà la possibilità di parlare con uno psicologo, di accordarsi per fare un cammino di crescita insieme ad altre coppie con esercitazioni e metodologie di gruppo.

 

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Gruppi ed associazioni 1

 

Pia associazione spose e madri Cristiane

Mi sposai nell’anno 1935, a ventidue anni. Trascorso poco tempo, mi iscrissi all’Associazione “Spose e Madri Cristiane”. Allora, la contabilità e i registri delle iscritte erano tenuti dalla signora Adele Galperti, madre del signor Rino Bonera.

Dopo qualche tempo, la signora Adele, con il consenso del Prevosto, mi chiese se potevo aiutarla a diffondere le adesioni all’Associazione e a scrivere le ricevute delle iscrizioni, in quanto, da sola, non riusciva, durante il triduo della Madonna Addolorata e della Beata Paola Gambara. L’aiutai per parecchi anni, finché, purtroppo, ella si ammalò e venne a mancare.

Allora Mons. Prevosto Don Pietro Faita mi chiese se potevo sostituirla e, nell’anno 1956, divenni personalmente responsabile dell’Associazione e iniziai a tenerne la registrazione.

Per qualche anno, in chiesa, durante le apposite funzioni, mi aiutò ad annotare le iscrizioni la signora Zanardini Bianca Pari, poi la sostituì la signora Pinelli Rosa Gritti ed ora, da parecchi anni, a collaborare concretamente viene la signora Gogna Laura Caprini. Ed io, Vittoria Adami Mor, tra il compito di aiutante e il dovere di responsabile, da più di cinquant’anni annoto tutto ciò che riguarda l’Associazione... Ora, però, data la considerevole età di novantun anni... vorrei dimettermi.

Di questa Associazione non saprei dire la precisa origine: penso sia stata fondata in onore della Beata Paola Gambara, sia per ricordarne i natali verolesi sia per rammentarne l’esempio di sposa amorevole e di donna forte nella Fede e grande nella Carità.

Ora le iscritte sono 272. Negli anni addietro erano molte di più, poiché il paese era totalmente agricolo e le donne avevano più tempo da dedicare alle funzioni religiose e alle riunioni. Con l’avvento delle industrie, i loro impegni di lavoro ne hanno impedito la piena partecipazione alle attività comunitarie.

Per questa Associazione esiste anche uno Stendardo con l’effigie dell’Addolorata. Prima si portava in processione, al Corpus Domini e alla “Seconda di ottobre” e accompagnava anche le iscritte in occasione... dei loro Funerali, dall’abitazione alla Basilica, per rendere visibile a tutti che quella era stata una “madre cristiana”.

L’Associazione vuol essere, quindi, un simbolo di unione fra tutte le Spose e Madri, che sentono profondamente la necessità di condividere e di diffondere, attraverso il loro pensiero, il loro esempio ed i loro sacrifici quotidiani, gli ideali della vita cristiana.

Verolanuova, 22 gennaio 2004

Vittoria Adami Mor

 

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 Gruppi e associazioni 2

Il Cammino Neocatecumenale: Cammino di iniziazione cristiana alla fede

Il Cammino neo-Catecumenale è un frutto dello Spirito Santo tra i Carismi della Chiesa post-conciliare che ha come prassi un itinerario post-battesimale che apre nella Parrocchia la strada all’evangelizzazione per tutti coloro che si ritrovano in crisi di fede o non hanno mai conosciuto la vita cristiana, percorrendo quelle fasi che nella Chiesa primitiva erano necessarie per giungere al Battesimo, riavvicinando le persone alla Chiesa e a Cristo (cfr. Catecumenato post-battesimale in “Notitie 96, 1974, 229”).

Il 29 giugno 2002, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo la Santa Sede, dopo un laborioso processo di collaborazione tra gli Iniziatori del Cammino Neocatecumenale e il Pontificio Consiglio per i Laici, che si è avvalso del contributo apportato nell’ambito delle competenze loro proprie da diversi Dicasteri della Curia Romana (Congregazione per la Dottrina della Fede e la Congregazione del Clero), ha approvato ufficialmente il Cammino Neocatecumenale, come “un’itinerario di formazione cattolica valida per la società e i tempi odierni” (art. 1).

In conformità al desiderio del Papa Giovanni Paolo II il quale scrive: “Auspico che i Fratelli nell'Episcopato valorizzino e aiutino - insieme con i loro Presbiteri - quest’opera per la nuova evangelizzazione, perché essa si realizzi secondo le linee proposte dagli iniziatori, nello spirito di servizio all’Ordinario del luogo e di comunione con lui e nel contesto dell’unità della Chiesa particolare con la Chiesa universale” (art. 2); Nel Decreto di approvazione si legge: “Il Cammino Neocatecumenale si pone al servizio dei Vescovi e dei Parroci come itinerario di riscoperta del Battesimo e di educazione permanente nella fede, proposto ai fedeli che desiderano ravvivare nella loro vita la ricchezza dell’iniziazione cristiana, percorrendo questo cammino di conversione e di catechesi.

Come ha scritto il Santo Padre, in tale processo un aiuto importante può essere dato anche da “una catechesi post-battesimale simile a modo di catecumenato, mediante la riproposizione di alcuni elementi del “rituale dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti” destinati a far cogliere e vivere le immense e straordinarie ricchezze e responsabilità del Battesimo ricevuto” (Cristifideles laici, n° 61).

Il cammino - il cui itinerario è vissuto nelle Parrocchie in piccole comunità costituite da persone di diversa età e condizione sociale - ha lo scopo ultimo di portare gradualmente i fedeli all’intimità con Gesù Cristo e di renderli soggetti attivi nella Chiesa e credibili testimoni della Buona Novella del Salvatore, ovunque. Il Cammino Neocatecumenale è inoltre uno strumento per l’iniziazione cristiana degli adulti che si preparano a ricevere il Battesimo.”

Il Canonista Prof. Ignacio Arrieta afferma: “In questo Statuto, il Cammino Neocatecumenale non è considerato né come un’Associazione, né come un Movimento, né come un’Aggregazione di persone che stabiliscono fra di loro uno speciale vincolo formale per raggiungere determinati obiettivi nella Chiesa (ma solo come un cammino di iniziazione alla fede - questa la sua natura giuridica).

L’intervento dell’Autorità Ecclesiastica si è limitato a verificare ed assicurare la conformità degli Statuti alla dottrina e alla disciplina della Chiesa, affinché l’esperienza del Cammino possa ancora dare maggiori frutti di quel “radicalismo evangelico e di straordinario slancio missionario che esso porta nella vita dei fedeli laici, nelle famiglie, nelle comunità parrocchiali (insieme alla) ricchezza delle vocazioni suscitate alla vita sacerdotale e religiosa assicurando altresì che questi buoni frutti si radichino sempre più nel terreno fecondo della Chiesa Cattolica”. (cfr Decreto del Pontificio Consiglio per i Laici 29/VI/2002).

Il Vescovo di Brescia S.E. Mons. Giulio Sanguineti, così inizia la sua lettera Apostolica del 25 dicembre 2003, inviata a tutti i fedeli e ai sacerdoti della diocesi, facendo proprie le parole del Santo Padre: “Le norme statutarie sono state sottoscritte nella fiducia che costituiscano ferme e sicure linee guida per la vita del Cammino e siano un importante sostegno ai Pastori nel loro paterno e vigile accompagnamento alle comunità neocatecumenali”.

Il Cammino neocatecumenale si iscrive nella ricchezza dei doni che lo Spirito Santo ha donato alla Chiesa universale, particolarmente a partire dal Concilio Ecumenico Vaticano II.

Con questa mia lettera intendo “valorizzare ed aiutare quest’opera di nuova evangelizzazione nel contesto dell'unità della Chiesa particolare con la Chiesa universale” (Giovanni Paolo II 30.08.1990) ed offrire alcune indicazioni che accompagnino in Diocesi l’attuazione del Cammino.

Il Cammino neocatecumenale è un itinerario d’iniziazione cristiana alla fede. Come durante i primi secoli della Chiesa esisteva un periodo di preparazione al Battesimo, detto “catecumenato”, così oggi si sente la necessità di un itinerario di riscoperta graduale e progressiva del significato del proprio battesimo, come Papa Paolo VI aveva confermato nell’udienza del 9 febbraio 1977.

Già dal 1972 è a disposizione il Rito di Iniziazione Cristiana degli Adulti: il Cammino neocatecumenale si ispira a questo documento.

Il Cammino Neocatecumenale ha avuto inizio nel 1964 in mezzo ai baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Li si era ritirato per vivere silenziosamente il Vangelo, come un povero tra i poveri, secondo l’ispirazione di Charles de Focauld, I’iniziatore del cammino, Francisco Arguello (Kiko), un pittore convertitosi alla fede cristiana dopo un periodo di profonda crisi esistenziale.

In Italia il Cammino giunse nel 1968, accolto nella Parrocchia dei Martiri Canadesi di Roma e da qui, presa la connotazione di neo-catecumenato, si è diffuso in tutto il mondo.

Nella Diocesi di Brescia, la prima comunità neocatecumenale nacque nel 1970 nella Parrocchia di Gottolengo e in seguito in altre 15 Parrocchie, su richiesta dei rispettivi Parroci.

A Verolanuova la prima catechizzazione da parte di una équipe di Catechisti della 2° Comunità di Gottolengo, conduce alla costituzione della prima Comunità il 1 marzo 1993 e negli anni successivi, non consecutive, sono state effettuate altre catechesi che hanno sempre avuto una limitata presenza di persone adulte e adolescenti battezzati che hanno iniziato questo itinerario di iniziazione alla fede. Attualmente si è costituita una sola comunità di 46 fratelli, alla tappa del 1° scrutinio Battesimale. Con l’autorizzazione del Parroco, si potranno riaprire annualmente l’annuncio e la catechesi.

Giammaria Cervati
responsabile del cammino neocatecumenale in Verolanuova

 

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Dagli oratori

Presepio Vivente - Natale 2003

Fotostoria della ripresentazione della Nascita di Gesù di don Valentino

Venne nel mondo la Luce vera, quella che illumina ogni uomo...A chi l’accoglie è dato di diventare figlio di Dio.

Lasciamo queste immagini che, come memoria, raccontano l’impegno di chi ha costruito le capanne, le ha decorate, ha preparato le luci, la scenografia... Sicuramente il grazie a loro e ai ragazzi del Gruppo Animazione che hanno accettato di far rivivere i personaggi della Natività del Signore, insieme a tutto il “villaggio” costituito da fabbri, falegnami, sarte, lavandaie, fruttivendole, calzolai, fornai, pastori, censitore, re Magi, odalische - corona del re Erode, angioletti e scribi, tutti ristorati e riscaldati dagli impeccabili locandieri!

Quest’anno non abbiamo brillato come invece avremmo potuto... Sia questo un insegnamento per il futuro!

Chissà... Nemmeno Gesù, forse, si aspettava di nascere in una stalla...

Un particolare “grazie” vada al Gruppo di Animazione e a tutti i collaboratori, che con impegno ed entusiasmo hanno fatto rivivere i personaggi attorno alla natività di Gesù.

 

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Mercoledì 11 febbraio

Incontro di spiritualità “per giovani”

Sii... pronto! quando Lui chiama

La Vocazione non è un privilegio di qualcuno, ma dono a tutti

 

È proprio vero: la vocazione non è diritto di qualcuno, come di solito si crede, affibbiata a sacerdoti, religiosi e altri più “fortunati”. Questo uno degli argomenti affrontati insieme dai giovani della nostra zona pastorale, nella sera di mercoledì 11 febbraio a Pontevico. Nel cuore della settimana vocazionale i giovani sono stati aiutati dalla riflessione di Padre Gino (il predicatore degli incontri mensili zonali) che, come suo stile, non ha cercato lunghi giri di parole: “non crediamo di essere fuori dal gioco, perché Dio ama tutti e tutti chiama a rispondere al suo progetto; che Dio sarebbe quello che chiamerebbe “solo” preti e religiosi?”. Si tratta anzitutto di una forte esperienza di comunione con la persona di Cristo, che passa lungo la nostra strada - la vita - e ci chiede di scendere “dal fico” tra le cui foglie si crede di star bene... “Zaccheo, scendi subito... perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Zaccheo scende in fretta, si sente chiamato per nome, si sente scovato, e finalmente trovato, amato. Gesù entra in casa sua, con tutto il significato di cui il Vangelo è carico: Gesù entrando in casa entra dentro la sua vita e, da dentro, la accoglie, la comprende, la converte... Alla fine Zaccheo, che era uno dei più ricchi del popolo, dimentica la sua sete per i soldi, per i quali aveva dato tutto, e li dona ai poveri. Ormai ha un tesoro più grande: ha incontrato Colui che è la Gioia.

L’incontro è poi continuato, come di solito, con la molteplice proposta: chi per la condivisione, chi rimaneva in chiesa per l’adorazione davanti a Gesù Eucaristia, chi per la confessione.

Ringraziamo i giovani di Pontevico che ci hanno ospitato e che hanno preparato il segno - simbolo dell’incontro: un adesivo con la scritta: Sii... pronto!!! Quando Lui chiama. Proviamo a leggerla nel duplice significato: come invito a essere pronti, ma anche come risposta a una chiamata impensata, come quando si risponde al telefono.

Un buon rinfresco e la simpatia di tutti hanno salutato questo significativo incontro, con l’appuntamento al 10 marzo, nella nostra bella Basilica. Tema dell’incontro: L’altro malfattore: insieme nella vita (Lc 23, 39-43).

Don Valentino

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8 cuori e... Uno chalet...

Non molto tempo fa, abbiamo avuto la fortuna di poterci immergere in un’“esperienza spirituale”, accompagnati da don Valentino.

Lasciate le macchine e carichi dei nostri bagagli (compresi di cibi e bevande...), abbiamo percorso il sentiero innevato, in direzione della piccola e fredda casetta che ci avrebbe ospitato, a Sant’Antonio, famosa frazione di Corteno Golgi, località alpina in terra bresciana.

Fin da subito i nostri cuori si sono scaldati, grazie al sorriso, alla fraternità e anche alla fatica di ogni giorno. Immaginate: entriamo tutti curiosi in una piccola casa, alla ricerca del riscaldamento; ci accorgiamo che la stufa sarà la nostra fonte di sicurezza contro il gelido freddo. Niente paura: dietro la casa dovrebbe esserci la legna, vero don? I fuochisti si mettono subito all’opera, ma manca ancora l’acqua...Angelo e il don cominciano a spalare - inutilmente - un po’ di neve alla ricerca del rubinetto che, guarda caso era proprio dietro i loro piedi! E arrivò anche l’acqua, e ne arrivò così tanta che riuscimmo ad allagare una stanza. Niente paura! Stracci e palette: tutti al lavoro. Ma “non era ancora sera”, direbbe un famoso detto delle nostre parti... Infatti proprio mentre si prepara la cena, salta la corrente, che tornerà solo in tarda mattinata! Ci industriamo anche per questo (forse il don ha ragione: siamo pronti per dare via libera agli scout a Verola!!!): si esce per il villaggio in cerca di candele.

Cena e serata a lume di candela... ma non crediate che la mancanza delle abituali comodità cittadine ci abbiano demoralizzati; al contrario sembra proprio che abbiano contribuito a “cementare” il nostro cammino di amicizia, improntato sul tema “Sui passi del Santo”.

Il don, infatti, ha voluto proporci un cammino di tipo esperienziale: dalla vita alla fede.

Proprio la vita, quella vissuta accanto agli amici, ma anche a quelli che ci passano accanto inosservati, è illuminata da una Presenza invisibile, ma fortemente sperimentabile, se appena si dà spazio all’ascolto, alla collaborazione, all’umiltà di riconoscere i propri difetti, allo stare insieme in semplicità, alla fede ritrovata, alla gioia di essere fratelli...

Ecco come l’esperienza di spiritualità ci ha cambiato: persone che con verità abbandonano i propri “sassi”, per correre più leggeri verso Dio; un correre non solitario, ma mano nella mano... Condividiamo con voi il cuore di queste giornate che resteranno impresse nella pagina dell’album di vita: cercate il Signore mentre si fa trovare; amate il prossimo come voi stessi... dov’è carità e amore lì c’è Dio.

Angelo, Chiara, Donato, Fabio, Mattia, Michela, Paola, don Valentino

 

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Un’E-mail per la vita

Parroccha di S. Lorenzo, diacono e martire

Oratorio Giacinto Gaggia - Via Zanardelli 14, 25028 - Verolanuova (BS)

www.verolanuova.com

oratorio@verolanuova.com

Tel. e fax 030931475

 

Spero che la guerra finisca perché secondo me è ingiusta.

Milanesi Marco

  

 

Az. Agr. Savazzi Bonaventura e Massimo ss

Via Canove, 63/65 - Gabbiana, Mantova

E-mail: massimo@libero.it

 

Ciao siamo Filippo e Beatrice, abbiamo trovato il biglietto di Milanesi Marco nelle nostre campagne il 14 febbraio.

Speriamo anche noi che la guerra finisca presto, perché oltre all’ingiustizia c’è molta cattiveria e dolore.

Congratulandomi per la bella iniziativa Vi auguro un mondo di felicità.

Ciao a tutti.

 

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Ogni giorno è da vivere

Ogni mattina

è una giornata intera

che riceviamo dalle mani di Dio.

Dio ci dà una giornata

da Lui stesso preparata per noi.

 

Non vi è nulla di troppo

e nulla di non “abbastanza”,

nulla di indifferente

nulla di inutile.

 

È un capolavoro di giornata

che viene a chiederci

di essere vissuto.

 

Noi la guardiamo

come una pagina d’agenda,

segnata d’una cifra e d’un mese.

 

La trattiamo alla leggera

come un foglio di carta.

 

Se potessimo frugare il mondo

e vedere questo giorno elaborarsi

e nascere dal fondo dei secoli,

comprenderemmo il valore

di un solo giorno umano.

 

M. Delbrêl

 

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Oratorio Sport

calcio

Continuano i tempi duri per il “Gaggia”, ormai rassegnatosi a dover interpretare un ruolo da comprimario nel campionato 2003/2004. Purtroppo una serie di difficoltà inaspettate ha frenato la corsa di una squadra forte (a detta di tutti) verso un traguardo certamente ambizioso ma decisamente alla portata: la vittoria del campionato.

Non ha giocato sicuramente al fianco dei ragazzi di mister Oliva la dea bendata; basti pensare ad esempio alla partita giocata in casa contro il Gedas Leno, nella quale i nostri, prima di venire puntualmente puniti da una squadra cinica che ha sfruttato alla perfezione le uniche 4 occasioni avute, hanno colpito addirittura 4 legni (particolarmente fortunato il sottoscritto, che ha stabilito forse un nuovo record di sventura con 3 pali personali in poco più di mezz’ora, e al quale il numero 5 deve portare particolarmente bene, visto che prima della rete liberatoria realizzata contro il S. Polo aveva collezionato 5 pali in 5 partite). Beh consoliamoci... come si dice... molto sfortunati al gioco... i nostri saranno almeno fortunati in amore...

Analizzando le altre gare disputate in questo periodo bisogna ammettere che per quanto riguarda l’1-1 casalingo col Collebeato e il 3-2 esterno con l’Offlaga gran parte del positivo esito finale va attribuito ad un Dalai monumentale, in grado di salvare la porta a più riprese, sfornando miracoli in serie.

In grande emergenza per le molte assenze i ragazzi hanno poi perso 4-2 contro il S. Francesco, uscendo dal campo a testa alta dopo una partita altamente spettacolare dall’esito finale incerto fino al termine.

Per chiudere, una bella vittoria casalinga contro il S. Polo, grazie anche all’ingresso in campo di Grazioli che, con le sue due reti, ha lanciato la rimonta dei bianco-granata contro un avversario tosto e gasato per esser passato nel primo tempo per ben due volte in vantaggio.

Comunque sia... pur in un contesto di risultati altalenanti, va elogiato il comportamento dei ragazzi che non hanno smesso di impegnarsi e di lottare, mantenendo tra l’altro un comportamento esemplare per lealtà e correttezza, mandando così a tutti un importante messaggio positivo, cosa rara in un mondo (quello dello sport) in cui lamentele e polemiche sono troppo spesso all’ordine del giorno; in un periodo in cui lo sport professionista mostra il suo lato peggiore con litigi tra giocatori, risse e pugni sferrati nei sottopassaggi, i nostri ragazzi... sono fuori dal tunnel!!!

Roberto Moscarella

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CSI

Dopo un mese di silenzio stampa riprendiamo ad informare i nostri tifosi sull’andamento dell’Acli Verolanuova.

Con l’inizio del nuovo anno e del girone di ritorno l’Acli Verolanuova si è presentato al via più determinato e concreto, infilando una serie di risultati utili consecutivi. Su cinque partite siamo riusciti ad ottenere ben quattro vittorie ed un pareggio a scapito anche di due concorrenti al primato.

Scusate se è poco!!!

Questi ottimi risultati hanno fatto si che la squadra diretta dal mister Bodini Bruno, si sia portata ad un punto dalla prima in classifica.

Questa posizione riempie di gioia e dà morale alla squadra che, galvanizzata, non si sente per nulla appagata e continua a dare il massimo impegnandosi in partita come in allenamento per poter riuscire nell’intento a superare le avversarie e raggiungere cosi il primato solitario.

Tutti i meriti di questi obiettivi finora raggiunti sono da riconoscere all’intero team  partendo dai giocatori e dirigenti arrivando agli sponsor ed ai tifosi che ad ogni partita danno il loro prezioso supporto.

Avendo poi in organico i terribili fratelli Cataneo, Diego e Luca, e Andrea Andrini che smuovono continuamente la classifica dei cannonieri, ed una coriacea difesa che frena e limita sempre al meglio le incursioni avversarie, l’Acli Verolanuova affronta sempre tutte le gare con lo spirito giusto degno proprio di un squadra vincente e convincente.

Non possiamo dimenticare le prodezze di Gottardo Federici, Mirco Bozzoni, Sergio Pietropoli, Diego Sementilli e Andrea Reboani.

Nonostante il fervore e la grinta espressa in campo è da mettere in rilievo la correttezza dei giocatori nei confronti degli avversari e degli arbitri incontrati, potendo così ambire anche alla Coppa Disciplina, sfuggita, per un giallo di troppo, lo scorso anno.

L’Acli Verolanuova ce la mette tutta pur di non deludere e per far divertire i tifosi e gli appassionati, primo fra tutti l’insostituibile Luigi Seccardelli, dirigente e guardalinee ufficiale.

 

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le nostre rubriche

verola sport 

a cura di Roberto Moscarella

CALCIO

Pubblichiamo come ogni mese risultati e classifiche delle squadre di calcio del Gruppo Sportivo Verolese:

Eccellenza - girone C

20a gior. (25.01.04): Caravaggio - Verolese  4 - 3

21a gior. (01.02.04): Verolese - Bedizzolese 1 - 2

22a gior. (08.02.04): Bagnolese - Verolese   1 - 1

23a gior. (15.02.04): Suzzara - Verolese    0 - 0

 

Il mese di febbraio non è stato dei più fortunati per la Nuova Verolese che ha dovuto subire due brucianti sconfitte con Bedizzolese e Caravaggio e non ha saputo sfruttare al meglio le sfide contro due rivali dirette per la salvezza, come Suzzara e Bagnolese, che potevano significare, in caso di vittoria, il definitivo allontanamento dei ragazzi di mister Pasquetti dalla zona “calda”.

Comunque la posizione in classifica resta buona (10° posto con 26 punti prima della sfida casalinga col Boca junior) ma, pur restando convinti che i ragazzi manterranno alta la concentrazione e l’attenzione, un monito è d’obbligo: attenzione a non rilassarsi troppo... il campionato di eccellenza è duro e la quart’ultima è a soli 4 punti.

Juniores regionale - girone M

15a gior. (24.01.04): Pontevichese - Verolese    4 - 0

16a gior. (31.01.04): Verolese - Sported Maris   1 - 0

17a gior. (07.02.04): Gabiano - Verolese     2 - 0

18a gior. (14.02.04): Verolese - S. Biagio   1 - 0

Posizione della squadra in classifica generale dopo 18 giornate: 5° posto con 32 punti.

 

Allievi - girone A

14a gior. (08.02.04): Fionda Bagnolo - Verolese    0 - 4

15a gior. (15.02.04): Verolese - Alfianello   1 - 4

Posizione della squadra in classifica generale dopo 15 giornate: 8°posto con 17 punti.

Giovanissimi - girone B

13a gior. (07.02.04): Dellese - Verolese     1 - 4

14a gior. (14.02.04): Verolese - Trenzano   2 - 1

Posizione della squadra in classifica generale dopo 14 giornate: 7° posto.

 

Basket

Torna ora l’appuntamento col basket verolese e prosegue l’ottimo cammino di entrambe le squadre. Grazie all’impegno dei ragazzi e al prezioso lavoro dei “coach” Linetti e Califano, il nome del nostro paese è costantemente in alto, motivo d’orgoglio per tutti noi, tenuto conto anche del fatto che entrambe le squadre sono impegnate nei campionati della prov. di Cremona e trovano nelle loro trasferte palestre particolarmente calde e ostili, dalle quali escono tuttavia spesso a testa alta e…col risultato pieno in tasca. Continuando così chissà che quest’anno non si possa festeggiare una doppia promozione…incrociamo le dita e vi invitiamo a assistere alle partite dei ragazzi per ottenere tutti insieme grandi risultati. Questi i risultati del mese di febbraio:

 

Cat. Promozione:

29.01.04: Canott. Baldesio - Verolese 57 - 66

06.02.04: Offanengo - Verolese 55 - 46

13.02.04: Verolese - Sforzesca 74 - 63

 

Cat. Prima Divisione:

27.01.04: A.S. Deportivo - Verolese    68 - 60

03.02.04: Verolese - Codogno  69 - 63

11.02.04: Bozzolese - Verolese 63 – 74

 

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Per te casalinga...

a cura di L.D.B.

Il mese di marzo apre le porte alla primavera: prepariamoci ad accoglierla con grande piacere...

Intanto ricordiamoci che il giorno otto ricorre “La festa della Donna”. Auguro a tutte un giorno di sollievo e di serenità, ma anche di riflessione e di consapevole conferma delle motivazioni del nostro quotidiano lavoro.

Questo mese ho scelto di parlarti di un frutto squisito e salutare, che il buon Dio ci ha donato: la mela.

 

“Una mela al giorno toglie il medico di torno”: la mela rappresenta, da sempre, un’autentica “tentazione”. Fin dai tempi più antichi, la mela è stata considerata la regina dei frutti. La sua coltivazione risale all’inizio dell’età della pietra; la sua presenza, poi, non si limita alla Bibbia, ma la ritroviamo nei miti delle antiche religioni, nelle leggende e nelle fiabe. Nell’Olimpo una mela, d’oro, fu messa in palio quale riconoscimento alla dea più bella e la rivalità fra le contendenti ne fece il “pomo della discordia”. E scatenò, addirittura, una guerra.

Questo frutto ha caratteristiche del tutto particolari, assai utili per la salute ed il benessere dell’uomo: contiene zuccheri, vitamine A-B-C, numerosi minerali come ferro, calcio, fosforo, un notevole contenuto di potassio, acido malico (disinfettante dell’intestino) e pectina che contribuisce a ridurre il tasso di colesterolo nel sangue.

Ippocrate, padre della medicina, conoscendo bene i benefici di questo frutto, prescriveva, come rimedio a molti mali, il sidro (vino di mele) e l’aceto di mele.

Oggi la scienza moderna, riconoscendo valide le sue intuizioni, attesta che l’aceto di mele ha la proprietà di fissare il calcio nelle ossa, di esercitare attività terapeutiche nelle forme di artrite e di artrosi, di distruggere i batteri nocivi contenuti nell’intestino. Ci sono tante ottime qualità di mele dalla buccia rossa, gialla, sfumata, screziata, verde ma, su tutte, eccelle la mela “renetta” dal profumo molto delicato e dal gusto particolare.

Il frutto che i medici hanno sempre concesso ai diabetici è proprio la mela ed in particolare la “renetta”. 

 


Impariamo ad usare meno sale ed a sostituire il suo sapore con quello delicato delle erbe aromatiche o, più forte, di aglio e peperoncino. L’aglio protegge le arterie e disinfetta l’apparato digerente; il peperoncino rosso è un buon tonico.

 

Se qualche volta, distrattamente, ti capita di mettere troppo sale nell’acqua della pasta o nella minestra, aggiungi alcune fette di patata cruda: assorbiranno tutto il sale.


 Frequentiamo persone semplici e serene che vanno verso il futuro, allenate alle realtà di gioia e di dolore.

 

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8 marzo

È festa anche per noi casalinghe...

Dalle lettrici del nostro “L’Angelo di Verola” ho ricevuto parecchi consensi per la rubrica dedicata alle casalinghe, non tanto per i semplici e pochi suggerimenti che offro alle massaie, ma perché, con una pagina dedicata a loro, si sono sentite, anch’esse, prese in considerazione.

Perciò, in occasione della “Festa della Donna”, ho pensato di dedicare a tutte questo mio scritto, sperando che riscuota il vostro consenso.

Il lavoro della casalinga è ed è sempre stato umile, oscuro, dato per scontato e poco considerato, a volte, anche in famiglia, fino a circa vent’anni fa, quando il MO.I.CA. (Movimento Italiano Casalinghe), iniziato proprio a Brescia, con la sua attività ha cominciato a prenderlo in considerazione facendolo diventare argomento di profonda riflessione, soprattutto per i cambiamenti  e le trasformazioni avvenute nel modo di porsi della donna e dei suoi ruoli.

La donna, che lavora nella quotidianità domestica, svolge un’attività preziosa, insostituibile che però non sempre offre gratificazioni tangibili, non premia: incomincia sempre daccapo con le stesse faccende che si ripetono, instancabilmente, giorno dopo giorno, con pesante monotonia.

La casalinga è il cuore della famiglia, il perno attorno al quale ruota ogni componente, è la persona che si dedica a tutti, che pensa a tutti, provvede a tutti, aiuta tutti anche quando è stremata dalla stanchezza.

Ha ruoli fondamentali nella società: di trasmissione della vita, di cultura, di valori, cresce ed educa i figli, assiste gli ammalati e gli anziani, si occupa del benessere e dei bisogni di ogni famigliare, della gestione della casa.

Una casalinga non si alza mai, al mattino, con la prospettiva di una giornata tranquilla, riposante: fin dalle prime ore è incalzata da mille incombenze, problemi, impegni che la tengono costantemente occupata e preoccupata.

Ma, non solo la famiglia, anche la società ha bisogno di donne che operino in ogni campo: della cultura, della convivenza umana, del sociale, della produttività; in questo modo la lavoratrice aggiunge lavoro a lavoro con sovraccarico di impegni e responsabilità ed arriva ad occupare posizioni di prestigio che evidenziano le sue indiscutibili capacità.

Oggi sono tante le conquiste di crescita, di emancipazione, di progresso fatte dalle donne: hanno acquisito sicurezza, capacità di imporsi e di farsi valere, anche se queste conquiste, spesso, evidenziano grosse problematiche fra le quali, la più preoccupante è quella della famiglia dove il ruolo della donna è sempre importantissimo, vitale, prezioso, ma dove, oggi, la figura femminile, in special modo quella della mamma, non sempre è preparata a svolgere questo ruolo in modo veramente consapevole e responsabile.

Sarebbe auspicabile che la mamma ritornasse al modello di famiglia dei “vecchi tempi” quando, trasmettendo esempi, consigli, messaggi positivi, compiva un importantissimo ed estremamente significativo ruolo nell’educazione e nella formazione dei figli.

Come si vede il compito della donna è molteplice ed è auspicabile che ognuna metta veramente al servizio della famiglia e della società quel “Genio Femminile” detto da Giovanni Paolo II, per il bene materiale, morale e spirituale di tutta la comunità.

L.D.B. 

 


Arte & cultura

Le poesie di Rosetta

In un mondo di rumori e di distrazioni che, a volte, non consentono di rimanere a riflettere o semplicemente di cercare di star bene con se stessi, sarebbe opportuno ripescare il profondo, salutare valore del silenzio. Sembra assurdo, ma esso, scavando piano piano in noi, potrebbe sicuramente darci una mano a ritrovare quell’equilibrio che invano cerchiamo altrove, per noi e per coloro che ci circondano.

(Poesia tratta dall’ultimo libro “Vibrazioni”, Guido Milano Ed., Milano, 2003)

 

Solo il silenzio

Echi e rumori sciolti nella sera

dilagano e si perdono nel vento.

 

Solo il silenzio si concede intatto

al mio pensiero, a risvegliare affetti,

a dissolvere spazi negli spazi

ad intrecciare terre, cieli e mari

in stuoie di ricordi e in geometrie

di versi che si spianano a me stessa.

 

Solo il silenzio mi rivela mondi

assottigliati, sradicati, obliati,

terre che l’uomo deve dissetare,

terre in cui l’uomo perde le battaglie

dell’essere fratello tra i fratelli,

del tendere una mano tra le mani.

 

Solo il silenzio (come escavatore

che sgretola la roccia e avanza lento

nel tunnel ricavando spazi nuovi)

riesce a penetrare nel groviglio

degli eventi donando occhi diversi

a meditare sulle ore spente

fra i tralci delle futili esperienze,

a frugare in se stessi e a riportare

fioriture tra i solchi della vita.

Rosetta Mor

 

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Storie Verolesi

Echi di primavera

La bella stagione si annunciava con le rogazioni. Un prete, solitamente un curato, in cotta e stola, con l’aspersorio dell’acqua santa in mano, accompagnato da un chierichetto, anch’esso con la sua tunichella, seguito talvolta da un breve stuolo di pie donne, si inoltrava per sentieri e capezzagne nei campi e li benediceva, pregando sulle messi in fiore. Ora non si fa più. Gli uomini hanno cessato di guardare ogni giorno il cielo, per scorgere se quel Dio, che manda loro l’acqua o la grandine, abbia il viso sorridente o sia invece aggrondato per i loro peccati. Ed al posto del cielo, gli uomini guardano ora, sopraggiunta la civiltà industriale, soltanto alla busta paga e fanno i conti di quanto manca alla pensione, salutando da lontano le rogazioni.

Il giorno di Pasqua, in quei tempi, cadeva in sabato. La sera precedente si faceva il giro delle cinque o sei macellerie, illuminate a festa, nelle quali, in bella mostra, agganciati alle pareti, figuravano i migliori tagli degli animali sacrificati per la tavola e ravvivati con rami d’olivo. In Chiesa, giaceva a terra, sul nudo pavimento, un grande crocefisso, meta di adorazione da parte dei fedeli. Durante la giornata i ragazzi andavano per le case chiedendo di poter lustrare le catene dei focolari. Le cingevano alla vita con una corda e correndo le trascinavano per le strade che, essendo sterrate, rimuovevano dagli anelli la fuliggine, ripristinando il loro argenteo colore. Le catene venivano riconsegnate pulite e il ragazzino prendeva una mancia. Le donne si affaticavano per le pulizie pasquali, tirando a lustro le pentole di rame appese alle pareti.

L’indomani, il giorno di sabato, alle dieci del mattino, giunti al Gloria, durante la messa, si slegavano le campane che suonavano a festa ed i loro rintocchi si sentivano ripercuotersi nei cuori, come se dicessero a tutti: “Cristo è risorto, è veramente risorto”. Nelle case vi era un via vai affannoso alla ricerca dell’acqua benedetta, conservata di solito in una bottiglietta o in quegli acquasantieri a figura d’angelo, appesi sul muro accanto al letto. Con l’acqua le nonne e le mamme spruzzavano le stanze, benedicendole e si bagnavano gli occhi. Chi si trovava in campagna e l’eco delle campane gli giungeva, si chinava su di un fosso e si bagnava anche lui gli occhi. Nel pomeriggio si andava alla Cava. A piedi, prendendo la via per Cadignano e dopo il Confortino, si imboccava una strada di campagna, sita sulla sinistra e si giungeva ad una rustica chiesetta, con il suo bravo portico davanti. Vi erano delle bancarelle che vendevano lo zucchero filato ed i palloncini che poi, strappati dalle mani dei bimbi, salivano alti nel cielo. Si percepiva una dolce aria primaverile e quei passi che occorrevano per raggiungere la chiesetta servivano per smaltire il gravoso pranzo pasquale.

Qualche anno fa la Cava divenne l’argomento del giorno. Si sentiva all’interno un sordo rumore e già si parlava di fantasmi e di anime dei trapassati che, attraverso quel rauco respiro, tentavano di farsi ascoltare. La vicenda aveva anche avuto riflessi giornalistici, tanto che il Giornale di Brescia, nelle sue cronache della provincia, ne aveva parlato. Quale fu però la delusione di tutti quando, ad una più accurata indagine e ad un attento sopralluogo, si scoperse che, dietro l’altare maggiore, si era insediato un nido di barbagianni, che, evidentemente, attratti dal luogo solitario, avevano pensato di stabilirvi la loro dimora. Ora pochi vanno, il giorno di Pasqua, in visita alla Cava ed è un peccato perché quella chiesetta, antica memoria di una viva fede campagnola, non dovrebbe essere lasciata andare in rovina.

V.B.

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Gruppo Ciclistico AVIS Verolanuova

 

in collaborazione con l’Oratorio “Giacinto Gaccia”

OrganizzaLunedì 12 aprile 2004

“Pasquetta in Bici”

Pedalata ecologica aperta a tutti coloro che hanno

una età compresa tra 0 e 99 anni,

con tanta voglia sia di divertirsi

nonché di trascorrere un pomeriggio immersi nella natura,

lasciandosi alle spalle la routine di tutti i giorni. 

 

Programma:

- ritrovo ore 14.00 in piazza Libertà (vicino all’ufficio delle entrate);

- partenza in gruppo alle ore 14.30;

- percorso Verolanuova - Pontevico - Monticelli - Verolanuova (strade basse);

- arrivo in Oratorio previsto per le ore 15.30;

- giochi e divertimenti per i bambini da parte degli animatori dell’Oratorio;

- il servizio durante la pedalata sarà garantito dai componenti della squadra ciclistica organizzatrice;

- l’intera pedalata è coperta da assicurazione in caso di incidenti.

Per informazioni rivolgersi a:

•     Don Valentino

•     Matteo Paolo Cervati (presidente GC Avis Verolanuova) 328-7438848

Per l’adesione rivolgersi al bar dell’Oratorio maschile

 

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Dal Club Alcolisti in Trattamento
di Verolavecchia e Quinzano d’Oglio

Alla “Scuola di Sensibilizzazione” svoltasi a Cremona nel giugno 2003, nel memorandum ci hanno lasciato questo scritto:

 

Il Cambiamento

Quando ero giovane e libero, la mia immaginazione non aveva limiti: sognavo di cambiare il mondo.

Quando divenni più grande e più saggio, scoprii che il mondo non avrebbe potuto essere cambiato; così ridussi la mia visione e decisi di cambiare solo il mio paese, ma anche questo mi sembrava irremovibile.

Come crebbi, al crepuscolo della mia vita, in un ultimo disperato tentativo, decisi di cambiare solo la mia famiglia, quelli più vicini a me, ma anche questi non volevano niente di tutto ciò.

E ora che sono legato al mio letto di morte, capisco che se avessi cambiato prima me stesso, forse, con l’esempio, avrei potuto cambiare la mia famiglia.

Dalla loro ispirazione e con il loro incoraggiamento avrei quindi potuto cambiare in meglio il mio paese; e chi lo sa, avrei potuto forse cambiare anche il mondo.

(dal racconto di un maestro degli Chassidim, rabbì Zussia di Annipol)

 

Rileggendolo viene spontaneo chiedersi:

Perché ognuno di noi non prova un cambiamento, o un nuovo stile di vita?

Perché non eliminare l’alcool?

Cambierebbero sicuramente alcune cose!

Proviamoci.

Mariuccia

 

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La Galleria dei ricordi...

Porte aperte alla Casa di Riposo

 

Buongiorno a tutti,       
vi stiamo aspettando! Le nostre porte sono aperte, anzi spalancate per accogliervi numerosi.

Per conoscerci dovete entrare, per entrare dovete lasciar da parte i pregiudizi, il timore e armarvi di coraggio e buona volontà.

Scopriamo la nostra vocazione, qualsiasi essa sia, facendo qualche cosa per gli altri; non viviamo solo per noi stessi, ma rendiamoci disponibili ed aperti ai bisogni del prossimo.

 

Nel frattempo, attraverso i nostri articoli, vogliamo accompagnarvi in un viaggio virtuale, che vi farà scoprire i nostri “segreti”. La nostra Casa di Riposo offre una gamma di servizi alla persona che hanno come obiettivo comune il benessere psico-fisico dell’anziano, promuovendone l’autonomia, stimolandone così gli interessi e le relazioni sociali (per questo abbiamo bisogno di voi!).

 

Come prima tappa del nostro viaggio vogliamo mostrarvi un luogo gustoso, ricco di cose buone, ed è per questo motivo che vi suggeriamo di mettere nella vostra valigia la voglia di assaporare i nostri piatti tipici.

Via si parte... entriamo in cucina!

Questo servizio offre pasti a circa 140 ospiti, possiede un menù che varia da stagione a stagione ed è steso in accordo con la direzione sanitaria.

Il nostro scopo è di garantire una buona e sana alimentazione dando anche la possibilità di scegliere, oltre al menù del giorno, varianti fisse (pasta in bianco, pollo e carne lessa, prosciutto crudo, macinato o carne macinata a pranzo; formaggi, prosciutto cotto e tonno a cena).

A conclusione di ogni pasto viene servita quotidianamente frutta fresca di stagione, per gli ospiti in difficoltà viene preparata mousse o frutta cotta, a seconda delle esigenze.

 

Per la felicità dei golosi, due volte alla settimana, inserito nel menù, è presente il dolce a sorpresa, che non solo stupisce, ma addolcisce tutti i palati, anche i più esigenti.

 

Ogni ospite è libero di presentare inoltre le proprie preferenze culinarie che vengono valutate e poi, eventualmente, inserite nel menù.

 

Ciò dimostra quanto la nostra cucina si dia da fare per offrire il massimo agli ospiti (nel limite del possibile).

Voi vi chiederete: “Mangiano tutti di tutto”?

In alcuni casi, su indicazione medica, sono anche predisposte diete personalizzate (diete per diabetici, ipertesi, ...) volte a garantire una corretta alimentazione.

 

In occasione di feste o di ricorrenze, come il Natale, il Carnevale, la Pasqua,... la cucina prepara dolci che riscuotono grande successo e danno modo agli ospiti di ricordare i tempi passati.

Un’altra opportunità che viene data in collaborazione con l’animatrice e nel rispetto di tutte le norme igieniche è l’angolo dolci, in cui si preparano biscotti di ogni genere che poi vengono consumati durante i pomeriggi ricreativi.

Questa attività è molto partecipata e dà un tocco di festa alle nostre giornate.

 

Come si può notare nel nostro piccolo, la cucina mantiene un ruolo molto importante ed inoltre va al di là del servizio ai soli ospiti tanto che ne usufruiscono anche i dipendenti e non solo, in quanto volontari e obiettori del comune distribuiscono mediamente 30 pasti al giorno, a tutte quelle persone del paese incapaci di provvedere all’acquisto di alimenti o alla preparazione del pranzo.

Speriamo di avervi stuzzicato non solo l’appetito ma anche la voglia di curiosare all’interno della nostra casa.

Come sempre vi aspettiamo... ciao a tutti e alla prossima!

Le animatrici

Caterina e Elisabetta

 

P.S.: Potete contattarci al seguente n. 030931148 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 16.30 oppure venire a trovarci personalmente.

 

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Lettera aperta al “Boschetti”

Verolanuova, il 18 febbraio 2004

 

Caro “Boschetti”,                   
sto ammirando la videocassetta dello spettacolo dello scorso   Natale e contemplo, con un misto di orgoglio e commozione, questi splendidi “piccoli grandi esseri umani”. In questo panorama scolastico di progetti, riforme e novità, penso che tu meriti una mozione d’onore: saranno 125 candeline il 15 settembre prossimo! La  tradizione passata, di te come istituzione Verolese, è rinomata e storica: quanti di noi hanno trascorso mattine e pomeriggi nei saloni o nel giardino, tra giochi, lavoretti e canzoni? Evidentemente, la fiducia si è protratta nel tempo ed abbiamo stabilito una linea di continuità, visto che ti abbiamo scelto come “Scuola Materna” per i nostri bambini!

È proprio per il periodo attuale che occorre consolidare le conoscenze dei compaesani: i nostri figli sono sotto l’ala protettiva di insegnanti serie, preparate, aggiornate e ludicamente innovative che si inventano ogni anno, con il supporto di una Amministrazione attenta, progetti concreti ed attuabili nei minimi dettagli. Accanto a loro, il personale ausiliario contribuisce a “viziarli” con piatti deliziosi,  attenzione e sorrisi incoraggianti.

 

Nel POF - ossia il Piano d’Offerta Formativa fatta dalla scuola alle famiglie - spiccano nuove “discipline educative” accanto alle consuete attività: inglese, musica, informatica e tennis fin dai “Mezzani”. Quest’anno, inoltre, il Prof. Ferrari, rinomato psico-pedagogista che da sempre opera con passione ed originalità con le scuole dell’infanzia, ha principiato un lavoro molto interessante che sicuramente aiuterà educatrici e famiglie a comprendere l’evoluzione personale di ogni alunno. Il Professore analizzerà 8 disegni per ciascun bambino (liberi e a tema) e ricaverà, dall’analisi scientifica di tali elaborati la “fotografia” della personalità del piccolo.

Questo profilo non sarà basato sulla mera intuizione o sulla semplice interpretazione casuale dei segni grafico-pittorici, ma sull’attenta osservazione sistematica di tutto ciò che forma il lavoro prodotto dal bambino: la tipologia del disegno, le sue caratteristiche, gli elementi inerenti la coordinazione, lo spazio, la proporzionalità, il colore, gli aspetti vari che lo completano. Tutto viene presentato personalmente ai genitori, come è accaduto in passato.

Perché ti scrivo, caro “Boschetti”? Per confermarti di essere all’avanguardia sugli aspetti concernenti la   psicologia dei nostri figli, per spronarti a continuare in questo percorso nonostante difficoltà o incomprensioni e per ringraziarti del contributo che offri a noi genitori. Ci risentiamo!

 

Un genitore

 

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Una speciale primavera

Per la ricorrenza del centenario di nonna Oliva Ruggeri ved. Migliorati, in segno della nostra consolidata amicizia, ho voluto ricordarla con questi umili versetti per dimostrarle il mio affetto e per congratularmi con lei per l’eccezionale traguardo raggiunto.

 

Or che alla soglia così ardita

sei giunta con un po’ di fatica

voglio dedicarti alcuni versi

che tra loro un po’ son diversi.

 

Tanti anni son passati

da quel dì che ci siam incontrati

ma il nostro reciproco affetto

non ha mutato il suo aspetto.

 

Quante cose ci siam detti

nei diversi nostri dialetti,

i tuoi consigli saggi e premurosi

han rinfrancato i miei passi timorosi.

 

Della tua di mamma esperienza

ti son di gran riconoscenza,

dei tuoi cari e preziosi suggerimenti

non potei far altrimenti.

 

Una mamma speciale tu sei stata

e la vita a tanti hai donata,

a questa gran mission fosti chiamata

da Colui che con amor t’ha creata.

 

Nel quotidian tuo tribolar

non ti scordasti mai di lodar

con incessante e fedel ringraziamento

chi un dì ti chiamerà nel suo firmamento.

 

Alla fin son giunto ora

per dimostrarti il mio affetto ancora,

un dolce ricordo di te rimarrà

finché la mia vita ci sarà.

 

Grazie nonna Oliva per l’amor tuo donato

che da nessun tesor mai verrà pagato,

con tutti i tuoi familiari voglio starti intorno

per festeggiar questo meraviglioso giorno.

 

Nonna Oliva tanti cari auguri

per i giorni ancor futuri.

 

Un caro amico

 

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 A.ge.

Lo scorso mercoledì 18 febbraio, nell’auditorium della Biblioteca Civica, si è tenuto un incontro sul tema: “Educare senza sopraffare. Una sfida vitale”. Relatore è stato il Prof. Dott. Domenico Barrilà, psicologo, psicoterapeuta e scrittore di vasta notorietà. L’incontro, che ha visto una larghissima partecipazione di pubblico, è stato promosso dall’Associazione Italiana Genitori nell’ambito del “Progetto Andrea - La scuola e i suoi dintorni”, in collaborazione con le scuole materne, elementari, medie e C.F.P. locali e con la Scuola di Vita Famigliare.

La serata è stata coordinata da Angelo Cervati, vice presidente dell’Age Lombardia e da Giuseppina Barbieri, corresponsabile del “Progetto Andrea”.

 

Il professor Barrilà, molto gentilmente, ha accettato di scrivere un breve articolo per il nostro mensile parrocchiale. Volentieri lo pubblichiamo.

 

Guardare con i loro occhi, udire con i loro orecchi

La prima volta sono venuto a Verolanuova 12 o 13 anni fa, su invito del parroco, in seguito sono tornato in varie occasioni, per la stessa parrocchia e per la scuola delle suore. L’ultima volta è accaduto due anni fa, quando ho partecipato al bellissimo convegno nazionale: “Cronaca: bambini, adolescenti e giovani”.

Dunque, un luogo familiare, che mi ha sempre accolto con estrema cordialità, come è accaduto la sera del 18 febbraio di quest’anno nel salone della Biblioteca.

 

In quella circostanza ho scelto di parlare delle sopraffazioni che, volontariamente o involontariamente, si generano sia nella società sia in famiglia, e di cui i minori finiscono per diventare vittime inconsapevoli. Non è un’emergenza nuova, tutt’altro, ma sovente è stata identificata con episodi molto gravi di cui sono vittime i ragazzini, atti di pedofilia ad esempio, e così si è finito per oscurare le piccole sopraffazioni quotidiane, quelle che viaggiano sotto il pelo dell’acqua, quelle che sono nascoste dietro il paravento delle abitudini, insomma quelle a cui non facciamo più caso ma che sono capaci di influenzare la vita delle persone di cui ci occupiamo.

 

È difficile individuarle nel nostro armamentario di modi di pensare e di agire, ma contano assai più delle azioni clamorose perché queste ultime, proprio per la loro natura “eccessiva”, sono eventi piuttosto rari, mentre quelle minute sono continue e dunque insidiose.

 

In realtà, anche quando non ce ne accorgiamo, noi adulti tendiamo a considerare come esatto il nostro punto di vista e lo applichiamo, o cerchiamo di applicarlo, ai ragazzi. È proprio in questo atteggiamento mentale la radice della sopraffazione, perché da un punto di partenza sbagliato possono derivare conseguenze sbagliate. Proviamo a immaginare, infatti, come ci sentiremmo se il cuoco del ristorante presso il quale abbiamo scelto di cenare, volesse imporci a tutti i costi i cibi che piacciono a lui. Di sicuro non la prenderemmo bene, neppure se avessimo la sicurezza assoluta della totale buona fede del cuoco.

 

Alfred Adler, il grande psicologo viennese vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, amava ripetere che è importante guardare il mondo con gli occhi delle persone di cui ci occupiamo e udire con i loro orecchi. Certo, non è facile, ma la facilità e l’educazione non sempre devono andare a braccetto.

 

Questo non significa che dobbiamo abbandonare il nostro punto di vista e abbracciare sempre quello dei nostri figli, significa solo che non dobbiamo scartare a priori l’idea che loro abbiano qualcosa da insegnarci. Un’educazione rispettosa non può fare a meno del contributo dell’educando.

 

Tutte le volte che si salterà questo gradino, il risultato sarà peggiore di quanto avrebbe potuto essere. Possiamo starne certi.

 

Domenico Barrilà 

 

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Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell’Azienda S.L. 19

marzo

Quinzano

Manerbio (dr. Bresadola)

 

14 

Verolavecchia

Ghedi

 

21 

Verolanuova (dr. Colosini) 

Dello 

 

28 

Bagnolo M. (dr. Donini) 

Manerbio (dr. Parati)

 

aprile

 

Leno (Castelletto) 

San Gervasio 


11 

Pontevico (dr. Pinzi) 

Leno (dr. Bravi) 

 

18 

Offlaga 

Pontevico (dr. Pinzi)

 

N.B.: L’elenco è provvisorio. 

 

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

 

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:

 

Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118

Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)

Problemi con le droghe?: 030 993 7 210

Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45

Vigili del Fuoco: 030 93 10 27

Carabinieri - Pronto intervento: 112 

 

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì. 

 

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Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”

 

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 19 marzo. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

 

Importante:

Per facilitare la pubblicazione degli articoli:

gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche

Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.

 

Gli articoli vanno fatti pervenire:

direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com

 

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

 

La Redazione

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Relax...iamoci un po’

(a cura di errebi)

 

 

Il pensiero... 

“I galantuomini sono i morbidi e soffici guanciali su cui i furfanti riposano e ingrassano”.

(Otway, Venezia salvata)

 

...e il proverbio del mese: 

“a fabricà e litigà sé consöma chèl chè sé gha”.

(A fabbricare e a far cause si consuma quel che si possiede)

 

Il Santo del mese 

S. Matilde - 14 marzo – Domenica

Regina tedesca. Moglie di Enrico I. Fu venerata e amata dal popolo per la pietà, la generosità, la prodigalità con cui aiutava i poveri. Morì nel convento di Quedlinburg nel 968. 

 

La “Risposta” 

Che significa dare risposte sibilline?

Intanto: per “sibilline” si intendono le risposte ambigue o enigmatiche. Ma l’espressione si fa comunemente risalire alle Sibille, personaggi molto importanti per i Greci e i Romani. Erano vergini con il dono della profezia, che venivano consultate in occasione di grandi o piccoli eventi. Le fanciulle, anche per trarsi d’impaccio, solevano dare risposte indecifrabili e, comunque, molto ambigue. Una delle più famose è la frase latina Ibis et redibis non morieris in bello che poteva significare, a piacere, un evento fausto o infausto: “Andrai, non tornerai, morirai in guerra” oppure “Andrai, tornerai, non morirai in guerra”. 

 

Antico proverbio cinese

Si può essere vecchi e conservare giovane il cuore; si può essere poveri e mantenere un animo nobile”.

 

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Per i più piccoli

 

Dal gioielliere

Un signore entra in una gioielleria e, indicando un anello, chiede:

“Quanto costa?”.

“Trecento euro” risponde il gioielliere.

“Caspita! - esclama il cliente - e questo bracciale?”.

“Seicento euro”.

“Caspita e ancora caspita! E quella collana allora?”.

“Otto caspita, signore”. 

 

Indovina

Qual è il pane più costoso al mondo?

Il pan... doro!

 

Qual è il colmo per un tipografo?

- Essere di vecchio stampo! 

 

In negozio

Una signora prova un vestito in un negozio di abbigliamento:

“Oh - esclama piacevolmente sorpresa - a vedermi nel vostro

specchio con questo vestito, sembro molto più magra”.

“Bene - dice la commessa - allora compra il vestito?”.

“No - replica la donna - voglio lo specchio!”. 

 

Pierino

Durante la lezione di scienze la maestra domanda a Pierino:

“Cosa succede all’oro quando viene esposto all’aria aperta?”.

E Pierino:

“Viene rubato!”.

 

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Cielo a pecorelle:

i segni del tempo nella meteorologia popolare

 

 

Alcune previsioni del tempo guardando il nostro amico gatto.

 

- Quando il gatto sbadiglia si avvicina un forte temporale.

- Quando il gatto si lava il muso con la zampa e continua a lavarselo insistentemente leccandosi le zampe, s’avvicina la pioggia.

- Se il gatto volge la schiena al fuoco è segno che presto nevicherà.

- Se il gatto pulendosi passa più volte la zampa dietro l’orecchio è segno di neve vicina.

- Gli occhi del gatto si presentano grandi e aperti se il tempo volge al brutto, mentre se sono stretti, come sottili falci di luna, si può prevedere tempo stabile sul bello.

- Quando il gatto fa la legna (con le unghie gratta le gambe dei tavoli, dei mobili, dei tronchi, la paglia delle sedie) certamente piove o nevica.

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Abbonati a “L’Angelo di Verola” anno 2004

 

3° elenco

 

ORDINARI:

Vigna Giuseppe, Galperti Mario, Bellomi Angelo, Moia Silvano, Laffranchi Emilio, Baronio Angelo, Cò Cesare, Anni Franco, Tomasini Franco, Favalli Silvio Carolina, Pietta Giuseppe, Nervi Bruno, Este Maria, Tomasoni Giovanni, Pelosi-Andoni, Cattaneo Matteo, Costantini Giovanni, Malanca Giuseppe, Bonini Costanzo, Reoletti Luigina, Gozzoli G. Battista, Guarreschi Angelo, Bettoncelli Valerio, Pesce G. Mario, Pesce Antonio, Ferrari Pietro, Geroldi, Bornati Primo, Scalvi Antonio, Stanga Aldo, Rivetti Giuseppe, Bertoni Walter, Mombelli Franco, Fam. Pugnetti, Zani Giuseppe, Migliorati Piero, Tadini G. Franco, Bozzoni-Bonetti Caterina, Bonetti Guido, Bonzio Angelo, Pietta Francesca, Amighetti Pietro, Venturini Natalina, Cremaschini Anacleto, Tadini Mario, Girelli Rina, Cremaschini Domenico, Venturini Angelo, Venturini G. Franco, Venturini Pierluigi, Grossi Maria, Zampedri Francesco, Baronio Aldo, Venturini Roberto, Venturini Massimo, Cervati Gottardino, Girelli Miriam, Pera Silvestro, Arcari Sergio, Boselli Roberto, D’Ascanio Giancarlo, Manfredini Libero, Varinelli-Taglietti, Nervi Carlo, Brognoli-Signorelli, Baiguera-Martani, Udeschini-Anelli, Gritta Mario, Bettoncelli Roberto, Pagliardi Lucia, Manfredi Battista, Venturini Angela, Cervati Guido, Cervati Francesco, Pietta Giovanni, Cervati Piera, Geroldi Teresa, Raggi-Cocchetti, Albini Lino, Trezza Giulia, Trezza Albino, Sala Santina, Brunelli Alfredo, Cervati Angelo, Abrami Angelo, Poli Vittorio, Cervati Paolo, Fontana Emanuele, Torri Erminia, Moro Beatrice, Poli Delfino, Franchi-Cenacchi, Roda-Togni, Baronio Caterina, Ghignatti Gina, Zacchi Bernardo, Molina Claudio, Gandini-Ciatti, Zavaglio Luciano, Penocchio Sesto, Romano Angelo, Bettoncelli Emilio, Cremaschini Maria, Mor Gottardo, Mor Aldo, Galperti Teresa, Pezzoli Angela, Bonini Roberto, Montani Bruno, Geroldi Angelo, Bodini Antonio, Zanini Alvaro, Flossi Giuseppe, Balbiani Livio, Bornati Napoleone, Zacchi Laura, Filippini Sr. Rosangela, Pertica Maria Angela, Cremaschini-Minini, Dosselli Ilario, Cremaschini-Lama, Pezzoli Antonietta, Fontana Franco, Montani Angela Massetti, Azzini Francesco, Burlini Maria Corsini, Vigna Emanuela, Fam. Caraggi-Favalli, Sartorelli-Pedratti, Camerini Rosa, Bertoni-Masotti, Pizzeria Amalfi, Guzzi Adriano, Alghisi Mariateresa, Alghisi Lina, Bellomi Paola, Tosoni-Zuccotti, Facchetti Santina, Gennari Antonio, Passi Luigina, Facchetti Armida, Cervati Salvatore, Brunelli Orazio, Labinelli Mario, Amighetti Giovanni, Tedoldi Palmira, Rossini Elisabetta, Marini Marino, Salemi Giuseppe, Gennari Sergio, Rossini Pietro, Girelli Angelo, Butturini G. Franco, Butturini Virginio, Zanolini Angelo, Lò Domenico, Rinaldi Adriano, Redana Rita, Moioli Ferruccio, Sorelle Dagani, Nicoli Luigi, Staurenghi Fabio, Anelli Maria, Geroldi, Camisani Luigi, Dorofatti Angelo, Dorofatti Giuliano, Penocchio Bruno, Tiberio-Raggi, Davide Carlo e Giuseppe, Alessandrini-Dalmazio, Laudati Antonio, Stabilini Regina, Paracchini Luigi, Pari Battista, Pari Silvana, Amighetti Mino, Gabber Rita, Bordonali-Lama, Zambotti-Settoni, Mondolo Angelo, Rubini Luigia, Sala Angelo, Fontana Lina, Fontana Valeria, Bellomi Pietro, Guarisco-Monti, Pizzamiglio Luigi, Zampedri Marco, Loda-Cremaschini, Savio Angela, Cavalli Ezio, Fogazzi-Azzini, Azzini Mario, Chiari Giancarlo, Colla Piergiuseppe, Tirelli Gianlino, Venturini-Faustini, Guarneri Luciano, Caprini Pierto, Rizzo Selvatico, Venturini Angelo, Briancesco Luciano, Zorza Franca, Gerevini Francesca, Canini Dionigi, Fogazzi Domenico, Azzini Mario, Pietta Maria, Bonzio Maria, Maffi-Corsini, Ferrari Paola Gritti, Barbieri-Cremascini, Stabilini Antonio, Quaranta Fausto, Fam. Manfredi Marco, De Angeli Oreste, Bonetti Alfio, Piovani Graziano, Pinelli Primo, Brescianini-Capoferri, Rossini Mauro, Benini Carlo, Rossini Mario, Staurenghi Gianfranco, Mancini Elide, Burlini Valerio, Meriti Mario, Cavalca Laura, Fam. Tadini Anna, Pezzoli Vincenzo, Pelosi Rosa, Pirani Rosa, Bertoldo Mario, Gavazzoli Mario, Toninelli Mario, Fogazzi Lucia, Marchesini Domenico, Meriti Libera, Fam. Zani, Farinia Alessio, Ongari Renato, Scaratti Maria, Fam. Sora, Pochetti Isacco, Ferrari Cesare, Pezzoli Franco, Rossini Giuseppe, Sementilli-Galvani, Zanoni Angelo, Camisani-Favalli, Favalli-Meriti, Este-Amighetti, Nicoli-Negrini, Amighetti Sergio, Carini Mari Rita, Zorza Carlo, Nervi Carlo, Garoldi Clelia, Anni Barbara, Zenoni-Zorza, Ferrari Giovanni, Loda Angela, Gritti Luigia, Agnelli Renato, Sala Franco, Sala Giacomo, Azzini Paola, Fam. Maia, Davide-Montani, Pagani-Capelli, Pari-Lama, Fam. Ghirardi, Arrobbio Lidia, Barbieri Armando, Montani-Amighetti, Cavagnini Lucia, Zini Michele e Romana, Savoldi Massimo e Silvia, Nervi Mario, Tanfoglio Domenico, Bettelli Giuliano, Fraschini Ezio, Staurenghi Angelo, Rossetti Domenico, Panizza Aghese, Panizza Emanuela, Premi Antonio, Premi Bruno, Montani Anna,Montani Andrea, Rossini Angelo, Girelli Angelo, Este Sergio, Dordi-Traversi, Fontana Carlo, Pedroni Niucci, Checchi-Pezzoli, Cremaschini, Cantoni-Bresciani, Gennari Francesco,Gritti, Renzi Graziella, Sorelle Sartorelli, Catani Ada, Alloisio Teresa, Abrami Gianbattista, Abrami Donato, Sabatti, Brunelli Giuseppe, Caprini Paola, Geroldi-Zani, Boldoni Angela, Girelli-Andoni, Pesce Giancarlo, Geroldi Mario, Labinelli, Sala Mino, Pedrinelli Raffaele, Renzi-Cattaneo, Vacchelli, Burlini Sergio, Burlini Domenico, Baronio Stefano, Zanoli Giuseppe, Raggi Giuseppina, Penocchio-Soregaroli, Penocchio Oliva, Torri Giuseppe, Tadini Rosa, Brunelli Claudio, Bonzio Giorgio, Merzoni Francesco, Aleazzi, Girelli-Botta, Venturini Fiorenzo, Mombelli-Lacomi, Cervati, Bertoni Battista, Rossini Elvira, Lampugnani, Camisani Rosina, Amighetti-Voltattorni, Sala Sabrina, Ariazzi Renato, Ghio Daniele, Meletti Anna, Ferrari Roberto, Mazzolari Mario, Pini Giovanni, Martinelli Anna, Vigna Angela, Spinoni Giuseppe, Affaticato, Fam. Alessandrini, Adami Giulio, Corradi-Nervi, Nervi Luigi, Zanoni-Migliorati, Mombelli Vincenzo, Rivetti Pasquale, Camisani Angelo, Baronio Bernardo, Pelucchi-Botturi, Zanoni Giacinto, Monteverdi-Gavazzoli, Cerutti Giulia, Staurenghi Simona, Bonini Eugenio, Mombelli Camillo, Barili Maria, Andreocchi Giuseppe, Rossini Angelo, Roda Pietro, Leni Giuliano, Leni Valerio, Lancini Daniela, Mambretti Vittoria, Tedeschi Francesco, Pezzoli Walter, Zanolini Maria Bonetti, Amighetti Giuseppina Fam. Zanoli-Mor, Ferrabò Giacinto, Oliveti-Penocchio, Colonna Osvaldo, Colosio Simoni, Fontana Antonio, Abrami Manfredo, Abrami Gian Battista, Tomasoni Chiara.

 

SOSTENITORI:

Ledda Marisa, Quaranta Pietro, Venturini Angelo, Ventura Eugenio, Amighetti Renato Mario, Rizzo Renzo, Zavaglio Angelo, Pinelli Bruno, Bodini Angelo, Tosoni Giorgio, Canini Martino, Brunelli Francesco, Brunelli Santa, Geroldi Paolo, Fam. Sala, Moro-Donini, Gandaglia-Andreoletti, Vittorio e Paolo Mor, Brunelli Angela, Fam. Azzini-Pini, Migliorati Cesare, Migliorati Gianlorenzo, Zanolini Emilio, Brunelli Giovanni, Alghisi Tedoldi Maddalena, Monteverdi Lorenzo, Sbarra Primo, Bertoldo-Pelucco, Cominelli Giuseppe, Cominelli Terzo, Pini Giuseppe, Galperti Jole Scio Enrico, Roda Aldo, Cerutti Maria, Fogazzi Giueppe Amighetti Vincenzo, Baronio Rosolino, Venturini Walter, Minini Mauro, Minini Marco, Godizzi Angiolino, Fornoni-Cervati, Cipollini Oreste, Andrini-Fogazzi, Penocchio Elio, Guerrini Dina Penocchio, Colosini Paolo, De Vito Angelo, Gandelli Vittorio, Ferrari Mario, Agazzi-Laini, Checchi Pietro, Betoncelli Bruno, Pietra Bernardo, Rossini-Rivetti, Abrami-Venturini, Barbieri Teresa, Soregaroli Achille, Pizzamiglio Francesco, Soregaroli, Marini Angelo, Marini G. Paolo, Cervati Maddalena, Trezza Luigi, Trezza Antonio, Trezza Francesco, Filippini-Trezza,

 

BENEMERITI:

Bonaglia Paolo, Quaranta Giuseppe Masserdotti Franco Celestino, Cattina Fausto, Fogazzi Luigi, Bonetti Domenico, Bonetti Sergio, Merzoni Luciano, Cremaschini Agostina, Bassini Domenico, Cervati Carlo, Abbiati-Mor, Trezza Albino e Marietta, Corradi Pasquale, Fam. Bertolini, Mirona Sebastiano, Amighetti, Aresi Angelo, Rossini Fiore, Bertoni, Ferrari Andreino, Lampugnani, Bonvicini Roberto, Cervati Primo Angelo, Portesani-Baronio, Cervati Primo, Alessandrini Luigi, Seniga Pietro, Abrami Giulio, Branca-Catullo, Fuochi Franco, De Angeli Ettore, Mosca-Anelli, Alloisio Mario, Anelli Caterina Abrami, Lanzini Giuseppe, Rossini Achille, Calzi Francesca, Barezzani Paolo, Morandi Girolamo, Dilda Egidio, Dolfini Paolo, Staurenghi-Smalzi, Cervati Angela, Magri Paola, Donini Maria, Regosa Marco, Pinelli Rina, Bonvicini Paolo, Bellomi Mauro, N.N., Rossini Federico, Villa Bruno, Preti Gian Domenico, Barezzani Fausto, Sarte F.lli, Loda Giuseppe, Farina Alessio, Vesco Giuseppe, Staurenghi-Guastalli, Parisio, Martinelli Gino, Penocchio Giorgio, Lupatini Mario, Camisani Giacomo, Lipomani Claudio, Sorelle Bonanomi, Buzzi Ivan, Bonera Rino, Dr. Dalè, Franchi Lidia Mensi, Franchi Oreste Grazia, Checchi Laura, Dossena Walter, Amighetti Luigi, Barbieri Silvestro, Cervati Pietro, Pelosi Alessandro, Amighetti Pierangelo, Fam. Zorza-Gerevini, Pavoni Massimiliano, A.C.L.I., Gilberti Virginio, Forneria Massetti, Donini Luigia, Amighetti Francesco, Forneria Superti, Baronio-Perego, Brognoli Anna, Moro Angelo, Baiguera Francesco, Brusinelli Carla, Anelli-Ghidoni, Abrami Angela, Pini-Azzini, Treccani-Abrami, Canini Vittorio, Di Terlizzi Michele, Vigna Battista, Sorelle Facchetti, Tomaselli Albino, Fam. Rivaroli Luciano, Bartolini Ascanio, Sartorelli Pietro, Azzini Gianfranco, Mollica Domenico, De Angeli-Baronio, Valota Silvio, Manfredini Valerio, Sala Pietro, Marmaglio Roberto, Cetara Franco, Venturini Giuseppe, Penocchio Angelo, Migliorati Franco, Galperti Santo, Cervati Guido, Loda Anna.

 

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Anagrafe parrocchiale

 

Battesimi
3     Calegari Mattia - Battezzato a Verolavecchia il 22/02/04

 

Matrimoni
2     Bettoncelli Roberto con Saleri Silvia 

 

Defunti
2     Spadarotto Vincenza Agnese ved. Rossini di anni 85
3     Seghizzi Rosa ved. Scazzoli di anni 93
4     Tomasini Severo di anni 87
5   Ubiali Germana di anni 62

 

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Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica

 

Giornata celebrata nel mese di febbraio     1.503,00

N.N.  20,00

N.N.  30,00

N.N.  150,00

N.N.  60,00

In memoria della mamma Agnese    160,00

N.N.  30,00

N.N.  30,00

In memoria di Rosa     200,00

N.N.  80,00

N.N.  150,00

N.N.  60,00

N.N.  100,00

Per guide Basilica  105,00

Dalla Cappella della Casa Albergo     205,00

Dalla chiesetta San Rocco     60,00

Tele e affreschi    35,00

 

Totale    2.978,00 

 

 

“Amici della Basilica” adesioni alla “Confraternita del Restauro”

 

Alla memoria sempre viva di Antonio 250,00

Per un compleanno    1.000,00

N.N.  300,00

N.N.  500,00

 

Totale    2.050,00

per Radiobasilica

 

N.N.  50,00

 

Totale    50,00

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Riepilogo appuntamenti di marzo

(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)

a cura di Radio Basilica di Verolanuova 

Il calendario completo del 2004 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti

Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com

 

Date e Luoghi

Tema

Promotori

Data da definire
Auditorium  Biblioteca  Comunale

Spettacolo teatrale
riservato ai bambini degli asili Verolesi

Assessorato
alla Cultura

Martedì 2 Marzo ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Lezione di Sociologia
"Immigrazione e Islam in Italia"
Rel. Don Marco Toffari

Università
Aperta
Verolanuova

Mercoledì 3 Marzo ore 20.30
Chiesa di San Rocco
e Basilica di San Lorenzo

Stazione Quaresimale
LA FEDE

Parrocchia di
Verolanuova

Venerdì 5 Marzo ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Lezione di Storia
"La grande Elisabetta I"
Rel. prof.sa Alessandra Bellometti

Università
Aperta
Verolanuova

Sabato 6 Marzo ore 20.30
Oratorio di Cadignano

CONCERTO DEL CORO
"VIROLA ALGHISE"

Assessorato
alla Cultura
e Oratorio di Cadignano

Domenica 7 Marzo
Intera Giornata

Gita sulla Neve
ANDALO (Trento)

AVIS
Verolese

Domenica 7 Marzo ore 20.30
Salone Suore di Maria Bambina
via Dante

Santa Quaresima
STATE BUONI, SE POTETE
film su san Filippo Neri
con Johnny Dorelli e Philippe Leroy
regia di Luigi Magni

Comunità
Francescana
Santa Chiara
e Oratorio di Verolanuova

Lunedì 8 Marzo - ore 20.30
Luoghi Previsti nelle Diaconie

La Missione prosegue
CENTRI DI ASCOLTO

Parrocchia
di Verolanuova

Martedì 9 Marzo ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Lezione di Letteratura Italiana
Presentazione del libro
"Occhielli, titoli, som(m)ari"
Rel. Giacomo Danesi e Alessia Biasiolo

Università
Aperta
Verolanuova

Martedì 9 Marzo ore 19.00
Salone Oratorio "Giacinto Gaggia"
via Zanardelli, 15

LA CENA DEL POVERO
Mangia minestra e pane
per aiutare un progetto missionario
clicca qui per informazioni

Fraternità Francescana
e
Oratorio di Verolanuova

Mercoledì 10 Marzo ore 20.30
Casa Albergo per Anziani
e Basilica di San Lorenzo

Stazione Quaresimale
LA COMUNITA'

Parrocchia di
Verolanuova

Venerdì 12 Marzo ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Lezione di Antropologia
"Le donne delinquenti"
Rel. Prof.sa Michela Zucca

Università
Aperta
Verolanuova

Domenica 14 Marzo
Intera giornata
Pista Motocross località Vallatelle

GARA CROSS REG. UISP

Sezione
Motocross
Verolese

Domenica 14 Marzo
Intera Giornata
Cascina San Giorgio
via San Rocco

Concorso Ippico Nazionale
Salto ad Ostacoli Formula "C"

Centro Ippico
Scuderia
San Giorgio

Domenica 14 Marzo ore 20.30
Salone Suore di Maria Bambina
via Dante

Santa Quaresima
IO CATERINA
film su santa Caterina da Siena
con Nora Visconti e Folco Lulli
regia di Oreste Palella

Comunità
Francescana
Santa Chiara
e Oratorio di Verolanuova

Martedì 16 Marzo ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Lezione di Sociologia
"Viaggio in Sudafrica""
Rel. Dott. Alessandro Zucchelli

Università
Aperta
Verolanuova

Mercoledì 17 Marzo ore 20.30
Cappella Madonna di Caravaggio
e Basilica di San Lorenzo

Stazione Quaresimale
LA CARITA'

Parrocchia di
Verolanuova

Giovedì 18 Marzo ore 20.30
Campo dell'Oratorio
via Zanardelli, 15

ROGO DELLA VECCHIA

Oratorio di Verolanuova
e
Diaconie

Venerdì 19 Marzo
Intera Giornata

Viaggio Culturale-Turistico
Parma e Rocca di Fontanellato

Università
Aperta
Verolanuova

Sabato 20 Marzo
Intera Giornata
Piscina Comunale

3° Prova Coppa Olimpica di Nuoto

Verolanuoto

Domenica 21 Marzo ore 20.30
Salone Suore di Maria Bambina
via Dante

Santa Quaresima
FRANCESCO
film su san Francesco d'Assisi
con Mickey Rourke e Helena B. Carter
regia di Liliana Cavani

Comunità
Francescana
Santa Chiara
e Oratorio di Verolanuova

Martedì 23 Marzo ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Lezione di Teatro
"Da Francesco a testa in giù"
testi di Baliani - con gli attori
Luciano Bertoli ed Elena Strada

Università
Aperta
Verolanuova

Mercoledì 24 Marzo ore 20.30
Castellaro
e Basilica di San Lorenzo

Stazione Quaresimale
LA TESTIMONIANZA

Parrocchia di
Verolanuova

Dal 25 al 31 Marzo ore 20.30
Luoghi diversi

VIA CRUCIS NELLE DIACONIE

Parrocchia di
Verolanuova

Venerdì 26 Marzo ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Lezione concerto di fine anno
"Fiori in concerto"
M° Giuseppe Spalenza e i suoi amici

Università
Aperta
Verolanuova

Sabato 27 Marzo ore 21.00
Auditorium della Biblioteca Civica

Compagnia Teatrale "Fil de fer"
di Villanuova sul Clisi
CHI VIFF SPERANDO ...

Assessorato
alla Cultura

Martedì 30 Marzo ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Chiusura dell'anno accademico
dell'Università Aperta

Università
Aperta
Verolanuova

 

 

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