L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale


Anno XXX   n° 1 - Gennaio 2005

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"Con la Visita Pastorale
il Signore viene in mezzo a noi"

Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

Messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II
Per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace
1° Gennaio 2005

 

SOMMARIO

In copertina: Il logo della Visita Pastorale e mons. Giulio Sanguineti

La parola del prevosto (don Luigi)

Calendario liturgico  

Il Papa per la Pace (M. Muolo)

Unità dei Cristiani (Mons. V. Paglia)

Riscopriamo la S. Messa

La liturgia della Parola

la visita pastorale

La lettera del Vescovo (Mons. Sanguineti) 

Preghiera per la V.P.     19

Il Calendario    20

La Zona Pastorale   22

vita parrocchiale

 

Dal Consiglio Pastorale (L. Smalzi)    24

Don Luigi nominato Monsignore     26

Novità nel suono delle campane   26

Centri di Ascolto (F. Merzoni) 27

Ti annuncio con gioia... (GMC)    30

Briciole Francescane (A. Rossi)   31

I corsi per i fidanzati   32

I danni del terremoto (Stefano Lò)     33

Il coro cerca voci (F. Azzola)    34

dagli oratori

 

Casa Tabor    36

Pesce... di Carnevale   37

Cor Unum   38

 

Scuola Vita Familiare (Carlotta)   39

Oratorio Sport (R. Moscarella)    40

La Festa dello sportivo (R. Moscarella)   42

 

le nostre rubriche

 

Verola Missionaria     44

Voi che ne pensate? (L. A. Pinelli)     45

Per te casalinga (L.D.B)   46

Verola sport (R. Moscarella)    48

arte & cultura

 

Le Poesie di Rosetta (R. Mor) 50

Storie Verolesi (V. Branca)    52

Università Aperta    54

varie - cronaca

Club alcolisti (Mariuccia)

Verolabocce (M. Tadini)

Casa di riposo

Orario delle farmacie

I volti... delle voci (T. Cervati)  

Anagrafe Parrocchiale 

Offerte mese di dicembre   

Numeri Utili 

Per i collaboratori dell'Angelo

Servizio Informatico Parrocchiale

Gli appuntamenti

L'anno dell'Eucaristia


La parola del Prevosto

Gesù è venuto e viene in mezzo a noi

Abbiamo celebrato il Natale; ci siamo accorti forse un po' di più che la nostra storia personale, della nostra famiglia, della nostra comunità, del mondo intero, possiede all'interno un seme, un “virgulto” di eternità, di bontà, di amore e di pace. Gesù, il Figlio di Dio, è sempre in mezzo a noi, garanzia e sicurezza di novità.

Ci siamo meravigliati perché Dio continua a interessarsi di noi, ad amarci, ad accoglierci così come siamo, tutti, nessuno escluso. Ci ha donato motivi per sperare in un mondo migliore, in un mondo più umano, più giusto. Ci ha invitato a gridare tutto questo con la nostra vita e ad annunciarlo ai nostri fratelli, a parlare con loro, a cercare vie nuove per portare la Buona Notizia.

La nostra comunità certamente è diventata un cantiere più vivo, più attento a tutto questo.

La Visita Pastorale

Dal 14 al 30 gennaio 2005 le Parrocchie della nostra Zona Pastorale ospiteranno il Vescovo mons. Giulio Sanguineti, che verrà a visitarci.

Come possiamo prepararci a questo evento? Come viverlo?

Il nostro Vescovo verrà in mezzo a noi:

-     per incontrarci a nome di Gesù, come comunità e come singoli cristiani; viene per conoscere, per rendersi conto della nostra fede, del nostro stile comunitario, per conoscere problemi e difficoltà;

-     per sottolineare alcune verità, per indicarci alcune linee di impegno perché il nostro vivere da cristiani progredisca;

-     per rincuorarci, per sostenere i nostri sforzi, motivare la nostra speranza e spronarci a uscire dalle nostre stanchezze e dalla sfiducia;

-     per rimproverarci e, se occorre, correggerci, per indirizzarci, sicuramente sempre, verso traguardi di fede più maturi.

A noi il compito di accogliere volentieri e con fede il nostro Vescovo, che viene a noi come l'Apostolo mandato da Gesù.

Facciamo in modo di incontrare il nostro Pastore in una delle tante occasioni in cui sarà in mezzo a noi nel corso della Visita; ascoltiamo la sua parola e, soprattutto, sforziamoci di viverla.

Chiedo a tutti di pregare perché questo importante evento di Chiesa raggiunga i suoi obiettivi, i suoi traguardi.

Con profonda stima ed affetto

Don Luigi

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Calendario liturgico dal 9 gennaio al 6 febbraio

Gennaio 2005

 

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00

Festive:  ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

     ore 17.45 Celebrazione Liturgica

Feriali:   ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 18.30

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.

 1 Sabato   Ottava di Natale. Maria Santissima Madre di Dio.  (proprio del salterio)

 

Giornata della Pace

Dal Vangelo -  “...In quel tempo, i pastori andarono senza indugio e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia... Dopo gli otto giorni prescritti, gli fu messo nome Gesù come era stato detto dall'Angelo”. (Lc. 2, 16-21)

   Sante Messe con orario festivo

ore 11.00   Santa Messa solenne

ore 17.30   Canto del vespro, preghiere per la Pace, benedizione Eucaristica solenne


 2 Domenica    Seconda dopo Natale (II settimana del salterio)

Dal Vangelo -  “(Gesù) venne tra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio”. (Gv. 1, 11-12)

   Sante Messe con orario festivo

ore 16.00   Nel salone dell'Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di gennaio

ore 17.45   Celebrazione liturgica

5 mercoledì   ore 18.00: Santa Messa prefestiva


 6 Giovedì  EPIFANIA del SIGNORE - Solennità (proprio del salterio)

Dal Vangelo -  “I magi entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre e prostratisi lo adorarono e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra”. (Mt. 2, 11)

   Sante Messe con orario festivo

ore   9.30    Arrivo in Basilica del corteo dei Magi con i doni per l'infanzia nel mondo

ore 11.00   S. Messa solenne in canto con la partecipazione del Coro San Lorenzo. Annuncio delle feste solenni dell'anno

ore 15.00   In Basilica celebrazione per i ragazzi/e degli Oratori

ore 16.00   Omaggio a Gesù Bambino dei piccoli della Parrocchia

ore 17.30   Vespro solenne. Professione di fede. Benedizione Eucaristica

7 venerdì     Primo del mese - consacrato alla devozione del Sacro Cuore. Si porta la Comunione agli ammalati


 9 Domenica    Battesimo del Signore. Festa (III settimana del salterio)

Dal Vangelo -  “...Ed ecco una voce dal cielo le disse: - Questi è il figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”. (Mt 3, 17)

   Sante Messe con orario festivo

ore 11.00    Festa dei bambini battezzati nel 2004

ore 12.00    Celebrazione dei battesimi

ore 15.00    Oratorio Maschile - Incontro con i genitori dei ragazzi di 1a media
ore 17.45    Celebrazione liturgica

10 lunedì     (I settimana del Tempo Ordinario del salterio)

14 Venerdì     SI APRE LA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO 
    (per il programma completo clicca qui)

 

ore 10.00    (Casa della Carità a Verolavecchia) Il Vescovo incontra i sacerdoti
15.00 - 18.00    Il Vescovo dà udienza ai laici (Casa della Carità a Verolavecchia)  (prenotarsi al n° 030 931083)

ore 20.30    (Teatro Montini a Verolavecchia) Incontro con i Consigli Pastorali Parrocchiali e con i Catechisti

 

15 Sabato  

ore 15.30    (Salone delle Suore a Verolanuova) Il Vescovo incontra il Consiglio Pastorale Zonale e la Consulta 

    Giovanile


16 Domenica  II del tempo ordinario (II settimana del salterio)

Dal Vangelo -  “...Ed io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio...”. (Gv 1, 34)

   Sante Messe con orario festivo

ore 15.00    Oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi di 3a elementare

ore 15.00    Dalle Suore incontro con i genitori dei ragazzi di 4a e 5a elementare

ore 16.00    (Pontevico - Salone Cremonesini) Il Vescovo incontra le giovani coppie

ore 17.45    Celebrazione liturgica

ore 18.00    Santa Messa con il Vescovo in Visita Pastorale

17 lunedì     S. Antonio abate. Ore 9.00  S. Messa distinta
La giornata è dedicata all'approfondimento e allo sviluppo del dialogo ebraico-cristiano. “Scrutando il mistero della Chiesa, il Sacro Concilio - afferma la Dichiarazione “Nostra Aetate” - ricorda il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato alla stirpe di Abramo”.

Scopo della giornata dell'Ebraismo è la sensibilizzazione delle comunità cristiane a non dimenticare la “propria radice santa” ossia “il popolo d'Israele a cui appartengono Gesù e Maria, gli Apostoli e la prima comunità cristiana di Gerusalemme”

18 martedì     Santa Margherita d'Ungheria. Sante Messe con orario feriale  

Oggi si apre l'ottavario di preghiera per l'unità dei Cristiani. Sante messe con orario feriale

Ogni giorno fino al 25 c.m. dopo la lettura del Vangelo, nel corso delle Sante Messe, breve riflessione

Ogni sera alle ore 18.30 servizio di Radiobasilica

21 venerdì   S. Agnese. Sante Messe con orario feriale

ore 15.00    (Casa Albergo per Anziani a Verolanuova) Il Vescovo incontra gli Anziani
ore 15.00    In Basilica si apre il triduo per la festa della Beata Paola. Recita del Vespro, santa Messa con riflessione

ore 20.30    Per la Visita Pastorale il Vescovo incontra gli adolescenti all'oratorio di Cadignano

22 sabato    Sante Messe con orario feriale

ore 15.00    Recita del vespro, S. Messa con riflessione in preparazione alla festa della Beata Paola


23 Domenica  III del tempo ordinario (III settimana del salterio)

Dal Vangelo -  “...E disse loro: - Seguitemi, vi farò pescatori di uomini. - Ed essi, subito, lasciate le reti, lo seguirono...”. (Mt 4, 19)

   Sante Messe con orario festivo

   Giornata mondiale dell'Unità della Chiesa

 

  Festa della Beata Paola Gambara Costa

    Si conclude l'ottavario di preghiera per l'unità dei cristiani

 

ore 15.00    Oratorio Maschile - Incontro con i genitori dei ragazzi di 3a media  

ore 15.00    S. Messa solenne in onore della Beata Paola. Dopo la celebrazione, presso le Rev.de Suore, omaggio a

    tutte le donne della Parrocchia

ore 15.00    (Pontevico - Istituto Cremonesini) Il Vescovo incontra le religiose e le consacrate
ore 16.00    Presso le Rev.de suore incontro con l'Azione Cattolica Adulti
ore 18.00    Santa Messa del Vescovo alla Breda Libera

25 martedì     Conversione di San Paolo Apostolo.  Sante Messe con orario feriale

27 giovedì      S. Angela Merici. Sante Messe con orario feriale. Ore   9.00 S. Messa distinta

28 venerdì

ore 10.00    Per la Visita Pastorale il Vescovo incontra i i bimbi delle Scuole Materne e dell'Asilo Nido
ore 15.30    Per la Visita Pastorale il Vescovo incontra i sacerdoti per una prima verifica

ore 20.30    (Teatro Parrocchiale a Pontevico) Incontro del Vescovo con i Gruppi di Volontariato

29 sabato

ore 15.30    (Verolanuova - Salone delle Suore) Incontro di verifica con il Consiglio Pastorale Zonale e con la

    Consulta Giovanile

ore 20.30    (Oratorio di Chiesuola) Incontro del Vescovo con i giovani


30 Domenica  IV del tempo ordinario (IV settimana del salterio)

Dal Vangelo -  “...Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli...”. (Mt 5, 3)

   Sante Messe con orario festivo

ore 15.00    Oratorio Maschile - Incontro con i genitori dei ragazzi di 2a elementare

ore 15.00    Dalle Suore incontro con i genitori dei ragazzi di 2a media

ore 16.00    (Salone della Biblioteca) Il Vescovo incontra gli Amministratori Pubblici e i Politici

ore 18.00    In Basilica Concelebrazione con il Vescovo a conclusione della Visita Pastorale

 

31 lunedì     S. Giovanni Bosco, patrono dei giovani e dei ragazzi del nostro Oratorio - Sante Messe con orario feriale


Febbraio

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00

Festive:  ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

     ore 17.45 Celebrazione Liturgica

Feriali:   ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 18.30

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni. 

2 Mercoledì  Presentazione del Signore. Festa

La festa della Presentazione del Signore è collocata a metà strada fra le due più importanti solennità dell'anno liturgico. Vuole fare da ponte fra il Natale e la Pasqua, unificandole intorno al tema della luce

ore 18.00    S. Messa preceduta dalla benedizione delle candele e processione

3 giovedì     S. Biagio, vescovo e martire. Sante Messe con orario feriale.
È consuetudine impartire la benedizione della gola. Il rito avrà luogo unicamente al termine delle Sante Messe. Primo giovedì del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00.

4 venerdì     Consacrato alla devozione del Sacro Cuore. Sante Messe con orario feriale.
  Si porta la Comunione agli ammalati.

5 sabato   S. Agata vergine e martire. Sante Messe con orario feriale


6 Domenica    V del tempo ordinario (I settimana del salterio)

Dal Vangelo -  “...Voi siete il sale della terra ... Voi siete la luce del mondo”. (Mt 5, 13.14)

 

   Sante Messe con orario festivo

 

Oggi si celebra la giornata in difesa della vita per educare all'accoglienza della vita e contrastare l'aborto e ogni forma di violenza contro la vita presenti nella cultura e nella società contemporanee

 

ore 16.00    Presso le Rev.de Suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di febbraio

ore 17.30    Celebrazione liturgica con preghiere a favore della vita


9 Mercoledì delle CENERI. Inizio della Quaresima (IV settimana del salterio)

ore 7.00 - 9.00    Santa Messa

ore 16.30    Santa Messa per i ragazzi e gli anziani - Imposizione delle Ceneri

ore 20.30    Apertura solenne della Quaresima

Con il mercoledì delle Ceneri si apre la S. Quaresima che è il tempo più importante dell'anno liturgico perché ci

prepara alla celebrazione della Pasqua di morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
È tempo caratterizzato:

   1 Da un impegno particolare nell'ascolto e nella riflessione della Parola di Dio, infatti l'uomo non vive di solo pane;

   2 Da una preghiera più frequente e intensa;

   3 Dal particolare impegno di mortificazione che matura nella carità fraterna.

Sono questi i momenti essenziali per la nostra conversione se vogliamo recuperare la nostra vita cristiana alla quale siamo nati con il Battesimo e della quale ci dimentichiamo con tanta facilità.

La nostra parrocchia offre alcune occasioni, alcuni appuntamenti con il Signore, che poniamo tante volte al margine della vita. Sono momenti di grazia che devono stimolarci anche alla riconciliazione, alla carità e al perdono dei fratelli.

Impegni quaresimali:

a) Per tutti:     Ogni giorno, a tutte le Messe sarà proposta una breve riflessione

   Ogni mercoledì, ore 20.30: Stazione Quaresimale

   Ogni venerdì, in Basilica:

   - ore 15.00: Via Crucis

   - ore 16.30: Via Crucis per i ragazzi

   Ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30 i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti

 

b) Per le donne:

   Ogni venerdì, in Basilica, ore 15.00: Via Crucis

c) Per i ragazzi delle elementari e delle medie:

   Ogni venerdì in Basilica, ore 16.30: incontro quaresimale

 

d) Per i giovani:

   Partecipazione alla Via Crucis nelle Diaconie - ore 20.30.

Attenzione!

Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro. Il mercoledì delle Ceneri e il venerdì Santo sono giorni di magro e di digiuno


Riepilogo degli appuntamenti vari

Genitori dei ragazzi/e di 1a media - Domenica 9 gennaio - 15.00 - Oratorio maschile

Genitori dei fanciulli/e di 3a elementare - Domenica 16 gennaio - 15.00 - Oratorio maschile

Genitori dei ragazzi/e di 4a e 5a elementare - Domenica 16 gennaio - 15.00 - Oratorio femminile

Genitori dei ragazzi/e di 3a media - Domenica 23 gennaio - 15.00 - Oratorio maschile

Incontro con L'Azione Cattolica Adulti - Domenica 23 gennaio - 16.00 - Oratorio femminile

Genitori dei fanciulli/e 2a elementare - Domenica 30 gennaio - 15.00 - Oratorio maschile

Genitori dei fanciulli/e di 2a media - Domenica 30 gennaio - 15.00 - Oratorio femminile

Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di febbraio - Domenica 6 febbraio - 16.00 - Oratorio femminile

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La giornata della pace

Un commento al messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II

per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace

1° gennaio 2005

 

Fatica & pace

 

Il Papa: vincere il male promuovendo il bene

La necessità di una “mobilitazione morale ed economica” “La gestione delle risorse economiche destinate allo sviluppo dei Paesi poveri segua criteri di buona amministrazione”

Nel Messaggio per la Giornata della pace del 2005, dedicato al tema: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male” (Rm 12, 21), il Papa sottolinea che la violenza è un male inaccettabile e che mai risolve i problemi. E invoca il ricorso alla “grammatica della legge morale universale”, che “impone di impegnarsi sempre e con responsabilità per far sì che la vita delle persone e dei popoli venga rispettata e promossa”.

La strada che porta alla pace è quella che vince il male con il bene. Perciò il Papa torna a ribadire che “la violenza è un male inaccettabile e che mai risolve i problemi”. Fa riferimento a quella che definisce “la grammatica della legge morale universale”. E chiede a tutti gli uomini - in virtù della “comunanza di origine e di supremo destino”, che configura per ogni persona “una specie di cittadinanza mondiale” (concetto nuovo per la dottrina sociale) - di coniugare questa grammatica nelle situazioni concrete. A cominciare da quelle più difficili: Palestina, Iraq, Africa, condono del debito pubblico, lotta al terrorismo, destinazione universale dei beni, compresi quelli che sono il frutto della conoscenza scientifica e del progresso tecnologico”. Tocca tutti questi argomenti il messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata mondiale della Pace che verrà celebrata il prossimo Capodanno. Il Papa, infatti, prende spunto dall'esortazione di san Paolo nella Lettera ai Romani, che fa anche da titolo al messaggio pubblicato ieri: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene”. E a partire da questa frase sviluppa il suo discorso. 

La pace si promuove con il bene

“La pace - scrive il Pontefice - è il risultato di una lunga e impegnativa battaglia, vinta quando il male è sconfitto con il bene”. La pace stessa è un bene “da custodire e coltivare mediante scelte e opere di bene”. E il male “non è una forza anonima”, ma “passa attraverso la libertà umana” e, dunque, “ha sempre un volto e un nome: il volto e il nome di uomini e di donne che liberamente lo scelgono”. Sotto il profilo morale, il male “implica precise responsabilità da parte del soggetto e chiama in causa le relazioni fondamentali della persona”. Ecco perché il Papa ricorda le “molteplici manifestazioni sociali e politiche del male” (disordine, anarchia, guerra, ingiustizia, violenza contro, l'altro la sua soppressione) e invoca il ricorso alla “grammatica della legge morale universale”. Una grammatica che “impone di impegnarsi sempre e con responsabilità per far sì che la vita delle persone e dei popoli venga rispettata e promossa”. Quattro le situazioni a cui si fa particolare riferimento: le guerre africane, la Palestina, il terrorismo e il dramma iracheno. 

Il bene della pace e il bene comune

“Per promuovere la pace vincendo il male con il bene occorre soffermarsi con particolare attenzione sul bene comune e sulle sue declinazioni sociali e politiche”. Ciò implica “il rispetto e la promozione” dei diritti della persona, ma anche di quelli delle nazioni “in prospettiva universale”. Tuttavia il bene comune non è “semplice benessere socio-economico, privo di ogni finalizzazione trascendente”. Occorre sempre ricordare che “è Dio il fine ultimo delle sue creature”. 

Pace e uso dei beni della terra

La pace è strettamente collegata allo sviluppo dei popoli. Perciò anche in questo messaggio il Papa richiama uno dei principi fondamentali della dottrina sociale della Chiesa. “I beni creati devono pervenire a tutti con equo criterio”. “L'appartenenza alla famiglia umana conferisce ad ogni persona una specie di cittadinanza mondiale, rendendola titolare di diritti e doveri”. Anche i nuovi beni, che provengono dalla conoscenza scientifica e dal progresso tecnologico “vanno posti a servizio dei bisogni primari dell'uomo”. E perciò bisogna abbattere “le barriere e i monopoli che lasciano ai margini tanti popoli”. Anche i beni cosiddetti “pubblici” vanno tutelati con “equità e solidarietà”, se si vuole garantire la pace. Specie in un mondo sempre più interdipendente. 

Pace e lotta alla povertà

“Il principio della destinazione universale dei beni - ricorda inoltre il Papa - consente di affrontare adeguatamente la sfida della povertà”. Al primo posto Giovanni Paolo II mette la riduzione del debito estero. E anche se “i recenti meccanismi hanno migliorato la qualità della crescita economica”, essa “risulta quantitativamente ancora insufficiente”. Così “i Paesi poveri restano prigionieri di un circolo vizioso: i bassi redditi e la crescita lenta limitano il risparmio e, a loro volta, gli investimenti deboli e l'uso efficace del risparmio non favoriscono la crescita”. Perciò il messaggio propone “di fornire le risorse necessarie mediante finanziamenti esteri concessi a condizioni accessibili”. E invoca da un lato una “mobilitazione morale ed economica”, ma dall'altro sollecita che “la gestione delle risorse economiche destinate allo sviluppo dei Paesi poveri segua scrupolosi criteri di buona amministrazione”.

Insomma, conclude il Papa, “nonostante i peccati personali e sociali che segnano l'agire umano”, bisogna avere “fiducia nella possibilità di costruire un mondo migliore”. Perché, come sanno bene i cristiani, “è in virtù della morte e risurrezione di Cristo, che siamo salvati dal male e resi capaci di fare il bene”. E specie in questo Anno dell'Eucaristia bisogna testimoniarlo concretamente.

Mimmo Muolo

(Da: L'Avvenire - Venerdì 17 dicembre 2004 - pag. 3)

Attenzione:
Per il testo integrale del messaggio del Papa clicca qui

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settimana di preghiera

 

Ottavario di Preghiera per l'Unità Cristiani

18-25 gennaio 2005

Presentazione

L'unico fondamento della Chiesa è Gesù Cristo!

Questa è un'affermazione comune e cara a tutte le Chiese cristiane - è anche un inno famoso in alcune tradizioni protestanti -, non solo perché ne focalizza l'identità, ma anche perché costituisce un programma di vita per ciascun cristiano, in qualsiasi contesto si trovi. Il tema di preghiera per l'unità proposto quest'anno alle nostre chiese e comunità, offre l'opportunità di riflettere sui modi in cui Cristo viene percepito come fondamento della sua Chiesa.

1. Le chiese della Slovacchia ci invitano a pregare assieme a loro. Il Signore le ha benedette concedendo loro nuove opportunità per servire, riconciliare, e ricevere doni spirituali. Ispirati dal loro stesso ministero, riflettiamo insieme a tutti i cristiani del mondo, sul fondamento della nostra fede comune: Gesù Cristo Signore.

2. Potremmo chiederci: “Qual è la relazione fra la struttura della Chiesa e il suo fondamento?”. Quando descrive il grado di preparazione dei cristiani di Corinto a ricevere ed assimilare il cibo solido, Paolo, in realtà, sta parlando della relazione fra la struttura della Chiesa, che siamo noi, e il suo fondamento. Paolo nota come tutti, uomini e donne, manchino di maturità dal momento che discutono e litigano nel tentativo di stabilire quale dei loro predicatori sia il migliore. Essi hanno perso di vista il legame spirituale con la sorgente; si sono insuperbiti, confidando più sulle capacità umane, che su Colui che è il vero “datore dei doni”: Dio.

Non dobbiamo forse chiederci se e in quale misura questo quadro possa riferirsi anche alla situazione odierna? Sarebbe forse opportuno che le chiese al loro interno, ed ogni cristiano nella propria comunità, meditassero su che cosa accade quando perdiamo di vista che Dio, e non noi, deve essere considerato sempre al centro del nostro universo come creatore e datore dei doni. Per Paolo, infatti, questa tendenza indica il medesimo peccato dell'Eden: voler prendere il posto di Dio.

3. Paolo si rende conto che, sebbene egli avesse gettato le fondamenta, altri sarebbero sopraggiunti e avrebbero edificato sopra ciò che lui aveva costruito. Questo è naturale in ogni costruzione, giacché nessuno può far tutto; questo è il motivo per cui l'Autore di tutti i doni ha elargito molti e diversi carismi. La competizione fra rivali spesso conduce all'invidia e alla gelosia. Paolo esorta perciò i suoi discepoli a gareggiare nella carità. Ciò richiede umiltà; riconoscere che Dio è il solo datore dei doni è l'unica condizione che ci impedisce di inorgoglire, di diventare narcisisti, di pensare solo a noi stessi. Ogni altro atteggiamento offusca il fondamento vero e unico, Gesù Cristo, che è stato “sottoposto alla prova del fuoco”, e di cui è stata “provata la consistenza”.

Le chiese e tutti i cristiani sono chiamati ad imitare Cristo in tutto, ad “entrare nel piano di Cristo”, a seguire i suoi passi, a vivere in obbedienza perfetta alla volontà di Dio e, perciò, ad essere uniti con il Padre. Forse oggi noi vacilliamo nella ricerca di questa comunione e di questa unità fra i credenti, perché siamo diventati troppo chiusi in noi stessi.

4. Non diversamente dai Corinti, anche noi forse abbiamo dimenticato che siamo il tempio di Dio e a Lui sacri. Che cosa può voler dire ciò per la vita dei cristiani di oggi? Meditando questo testo nel corso dell'anno, sarebbe bene chiederci quanto abbiamo testimoniato questa sacralità al mondo. In quale misura abbiamo testimoniato insieme la nostra comune fede nell'affermazione che siamo il popolo di Dio, un sacerdozio santo, una nazione regale?

5. Paolo ancora oggi ci sfida. Ci sfida ad imparare ad essere gli “stolti” che rifiutano la “saggezza umana” per accogliere la saggezza di Dio. Vivere secondo la sapienza di Dio significa accettare ciò che le chiese hanno già in comune cioè il Signore, Gesù Cristo, il Pantocratore della Chiesa che unisce in sé tutti i battezzati. Per amore del vangelo i cristiani devono imparare la “follia”, rifiutando continuamente il peccato della divisione e testimoniando la loro appartenenza a Cristo, unico fondamento su cui poggia la Chiesa. Se apparteniamo a Cristo, apparteniamo anche a Dio. Paolo sa quanto Dio ha operato nella creazione attraverso Cristo per “fare nuove tutte le cose” e riconciliare tutto. Quali servitori e cooperatori al ministero, saremo uniti quando finalmente discerneremo che il nostro servizio inizia in Cristo ed è diretto a Dio che ha gettato le fondamenta della nostra fede, e da cui proviene l'unità. 

Vincenzo Paglia

Vescovo di Terni-Narni-Amelia

Presidente, Segretariato CEI per l'Ecumenismo e il Dialogo

Da Radio Basilica, dal 18 al 25 gennaio, ogni giorno alle 18.30, andrà in onda un momento di preghiera per l'Unità dei Cristiani.

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l'anno dell'eucaristia - 1

Riscopriamo la Santa Messa

In questo anno pastorale 2004-2005 il Papa ha invitato tutte le comunità Cristiane a pregare e a riflettere sul terma della Eucaristia: per questo nella nostra Parrocchia ci siamo presi l'impegno, domenica per domenica, di approfondire i vari momenti della Celebrazione Eucaristica. Ricordiamo, pubblicandoli, quelli vissuti fino ad oggi. 

Gesù ci chiama

Il sacerdote si veste dei paramenti sacri all'altare per ricordare che la S.Messa non inizia con il suono della campanella, ma prima, perché bisogna prepararsi adeguatamente. Così pure per l'Assemblea la preparazione alla S. Messa inizia già da quando si esce di casa, perché è bello camminare per la strada pensando: “Vado ad incontrare Gesù”. 

Entrato in Chiesa saluto Dio e i fratelli

Il sacerdote compie la genuflessione in modo ben visibile davanti all'altare, per ricordare che appena entrati in Chiesa, la prima cosa da fare è salutare Gesù Eucaristia con una genuflessione ben fatta. Ma Gesù oltre che essere presente nell'Eucaristia è presente pure nei fratelli: per questo, dopo aver preso posto nel banco, mi preparo facendo in modo che fra chi è alla mia destra e alla mia sinistra, non ci sia vuoto, indifferenza, ma Gesù e questo lo ottengo stabilendo una relazione fatta di un saluto, di un sorriso (non faccio mercato!) con chi mi è vicino. 

Segno della Croce

Dopo il suono della campanella, prima dell'inizio della Santa Messa tutti insieme eseguiamo un segno che concluderà pure la Celebrazione: il Segno della Croce. Questo è segno che tutto il tempo che vivrò in Chiesa sarà vissuto nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Non è questo un Dio generico, ma io testimonio di credere al Padre che ha creato l'universo, di credere al Figlio che ha dato la vita per la Salvezza di ciascuno di noi, di credere allo Spirito Santo che mi dà la forza per affrontare la vita con le sue difficoltà. Con il Segno della Croce tocco la fronte; Signore ti dedico i miei pensieri. Tocco il cuore: Signore ti dedico i miei sentimenti. Tocco le spalle: Signore ti dedico le mie forze, le mie azioni.

 

Atto penitenziale

Iniziata la S. Messa, dopo il saluto del celebrante, si vive il momento penitenziale perché tutti insieme riconosciamo di trovarci con le nostre debolezze, miserie, peccati di fronte alla Santità di Dio. Noi vogliamo celebrare degnamente i Santi Misteri e allora prima di esprimere la richiesta di perdono con le parole, per chiederlo sentitamente, viviamo un momento di silenzio che ci permette di riflettere su come abbiamo vissuto con pensieri, parole, opere, la nostra fedeltà a Dio. Solo così il nostro pentimento sarà sincero e avremo creato le condizioni per vivere santamente la Messa.

a cura di don Giampaolo

 

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l'anno dell'eucaristia - 2

La liturgia della Parola

Nel tempo dell'Avvento, don Luigi ha curato una serie di Catechesi dai microfoni di Radio Basilica che hanno avuto per tema “La liturgia della Parola”. Pubblichiamo alcuni brani di un libro che ci sembra ben riassumano quanto proposto nelle trasmissioni.

Come la terra accoglie il seme

Scendiamo in alcuni dettagli pratici, perché avvenga veramente l'incontro con Dio nella Parola.

Innanzi tutto è fondamentale accogliere la Parola proclamata perché porti frutti.

Mi pare che sia il tempo della semina: si arano i campi, si mette nei solchi molli il seme, perché venga accolto dal grembo della terra e fruttifichi. Se il seme va sull'asfalto non produce: lo dice anche la parabola di Gesù. Come la terra accoglie il seme, così va accolta la Parola di Dio dentro di noi, perché possa portare frutto. [...]

Metterei alcuni punti fermi: ciascuno, mentre li pronuncio, si confronti e si chieda se forse deve crescere in questa o in quella dimensione. Facendo così, incominciamo a scavare dentro di noi.

Primo punto fermo, forte: fede nella Parola, che è viva e trasforma; ascolto il Vangelo in atteggiamento di fede: credo che quello che mi viene detto è Parola di Dio, non incomincio a metterlo in dubbio, a dire che lo si poteva leggere meglio o a fare altri rilievi possibili, ma credo che veramente la presenza di Cristo risorto mi viene incontro?

Secondo punto fermo: perché la Parola possa penetrarmi devo ascoltare. E ascoltare cosa vuol dire? Innanzi tutto sentirla bene. Quindi evitare in quel momento distrazioni per dare importanza alla lettura della Parola di Dio. [...] L'atteggiamento interiore di ascolto si costruisce preparandosi, facendo silenzio nel cuore, venendo già con l'intenzione di ascoltare un messaggio, chiedendo al Signore di poterlo ascoltare, invocando che la Parola mi dica qualcosa. [...]

Ecco l'ascolto; ho fede che la Parola di Dio è veramente Dio che mi parla e che dentro la Parola c'è una potenza di risurrezione di Gesù.

 

Terzo punto fermo per accogliere la Parola di Dio: prepararsi a quest'ascolto. So che molti di voi leggono la Parola di Dio, prima di andare alla messa. È importante, bello, fruttuoso: ci sono tanti messalini, foglietti. L'annuncio ufficiale è nell'assemblea, la domenica che è il giorno del Signore, quando solennemente vengono pronunciate le Scritture. [...]

Un altro punto fermo è portare con sé la Parola nel cuore. Se io vi chiedessi adesso: ricordate il Vangelo di domenica? Cosa vi ha colpito della prima lettura? E della seconda cosa vi è rimasto? Portare con sé la Parola nel cuore come un seme che rimane nella terra: se c'è una frase che vi ha colpito, che vi è rimasta più impressa, raccoglietela, ripetetevela durante la settimana, non lasciatela cadere. Questo vale per tutti, anche per il celebrante, per chi serve messa, per chi canta nel coro: nessuno è esonerato. Provate a rispondere a questa domanda: “Sì, in genere, mi porto la Parola nel cuore”, oppure: “No, mi è capitato poche volte, o non mi è mai capitato”. Allora, non scoraggiamoci, miriamo. Da lunedì prossimo provate a chiedervi se qualcosa vi ha colpito nelle letture della messa della domenica.

Provate e vedrete che qualcosa comincia a cambiare.

Ultimo punto fermo: perseverare. Ascoltare, credere che è Parola di Dio, prepararsi, portarsi via un pezzo della Parola è già una bella cosa, ma una volta sola non basta. Se si entra in quest'atteggiamento si incomincia a scoprire la messa come qualcosa di grande: oggi mi parla il Signore, oggi c'è un annuncio per me, oggi mi porto via un pezzo della Parola di Dio, mi offro nell'offertorio, incontro Cristo nel corpo e nel sangue, mi dò agli altri.

Come esco allora dalla messa? Esco diverso o per lo meno con una spinta e un fuoco dentro? [...]

Pur essendo un seme piccolino, un'Eucarestia di mezz'ora o quaranta minuti, una Parola di Dio pronunciata, un pezzetto di pane ricevuto è corpo di Cristo, Parola di Dio, mistero di salvezza e di guarigione: tu ne esci, corpo di Cristo, Parola di Dio, mistero di salvezza e di guarigione per gli altri.

Quando la messa comincia poco alla volta a operare questo in me è necessaria la perseveranza: trattenere la Parola, riprenderla per conto nostro.

Dal testo: “Eucarestia principio e fine” di Francesco Peyron - Effata Editrice

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la visita pastorale

La Lettera del Vescovo

per la Visita Pastorale

Brescia, 12 Aprile 2001, Giovedì Santo

Carissimi sacerdoti e fedeli, grazia e pace a voi in abbondanza.  
Perché i doni del Signore abbondino sempre più ho deciso di intraprendere la visita pastorale secondo le norme affidate alla carità pastorale del Vescovo.

“Il Signore è colui che è, che era e che viene...” (Ap 1, 8). Mi pare rivolta a noi la premura del Signore “che viene”: Dio è colui che viene e abita con noi: Egli è l'”Emmanuele”. Il Natale celebra l'evento cardine della venuta del Signore; la sua visita non avrà termine finché si concluderà nei cieli nuovi e terra nuova.Gesù continua la sua visita sulla terra per mezzo degli Apostoli e dei loro successori, i Vescovi. Continuatore della peregrinazione di Cristo vengo a voi nel suo nome e col suo mandato, “principio visibile e fondamento dell'unità nella Chiesa particolare, formata a immagine della Chiesa universale” (LG 23).

Vostro vescovo, assecondando desideri molteplici, ho potuto incontrare diverse realtà pastorali. Ho apprezzato la vostra accoglienza e sono diventato partecipe di tante gioie, di qualche sofferenza e del desiderio di tanta speranza.

La visita pastorale viene come ad offrire completezza alle altre visite, ne manifesta in modo più esplicito il significato e ad esse si unisce in ricchezza di modi e di spirito. Vengo per collaborare a creare un clima di comunione e per stimolare la missione che si concretizza nella nuova evangelizzazione verso la quale ho indicato lo strumento delle unità pastorali: con voi vorrò rendermi conto delle situazioni concrete e cercare insieme le soluzioni possibili. [...]

La visita procederà seguendo la divisione della diocesi in zone pastorali e all'interno delle zone privilegia la distribuzione delle parrocchie in attuali o ipotetiche unità pastorali, e agli incontri verranno chiamati principalmente quanti sono destinatari di attenzione secondo le indicazioni della ‘scelta pastorale' di questi anni.

Intendo far tesoro della visita del compianto Mons. Luigi Morstabilini e di quella ultima di Mons. Bruno Foresti.

Insieme con me ogni zona ed ogni Parrocchia la prepari nella preghiera e nella riflessione: non si tratterà infatti di un evento esigente da un punto di vista organizzativo, ma eccezionale come dono di grazia, straordinario nell'ordinario.

Esorto quindi i presbiteri, i diaconi, i membri della vita religiosa e consacrata, particolarmente le claustrali, i fedeli laici a sostenere spiritualmente la visita pastorale perché sia recepita come dono singolare del passaggio di Dio e a dare la loro generosa collaborazione per la sua buona riuscita. Affido alla Madonna, visitata nell'Annunciazione e visitatrice nel viaggio verso la casa di Elisabetta, di insegnarmi a portare Gesù alle comunità. Ai SS. Patroni Faustino e Giovita chiedo di dare al pastore la forza del testimone e ai fedeli la generosità della risposta.

Benedico di cuore tutti.

+ Giulio Sanguineti – Vescovo

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Preghiera per la Visita pastorale

 

Signore,
Accogliamo dalle tue mani
la Visita Pastorale del Vescovo,
tuo rappresentante,
distributore dei tuoi divini misteri
e dei tuoi doni, memoria dei tuoi esempi.

 

La Visita è tua grazia, è rivelazione
del tuo Amore di Pastore.

 

Tu vieni e semini nella nostra vita
la speranza.

Tu sei il Salvatore
e noi non possiamo fare a meno di Te.

La nostra santità sta nel riceverti,
nell'accoglierti.

Sei Tu, Signore, che ci fai Chiesa
con il tesoro della tua Parola,
con la grazia dei sacramenti,
con l'esperienza della carità.

Abbiamo un solo desiderio: rimanere cristiani, non di nome ma convinti.

Dacci di trarre dalla fede applicazioni concrete:
la pastorale sia unitaria perché il mondo creda,
i pastori abbiano la fecondità della tua bontà,
i fedeli diventino pietre vive e lavorate
per la tua Chiesa, gli adulti siano capaci
di comunione e di missione, i sofferenti
sappiano vivere ogni giorno la tua volontà.

La nostra Chiesa bresciana rifletta la tua luce,
parli di Te, faccia trasparire Te.

Sia sensibile alla tua chiamata ad evangelizzare,
a trasmettere al mondo la salvezza
della tua redenzione;

dacci di annunciare che Tu sei il Pastore buono,
sei il Padre, il Redentore di tutti.

Madre del Signore e Madre della Chiesa:
ti contempliamo pellegrina nella fede,
vicina a noi che sentiamo così faticoso
il nostro cammino.

Abbiamo bisogno della tua compagnia
per intensificare la sequela di Cristo,
per continuare a sperare e a credere
che il Figlio tuo Gesù
è l'unico nostro Salvatore.

 

+ Giulio Sanguineti – Vescovo

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Calendario per la Visita Pastorale del Vescovo

Zona X della Beata Paola Gambara

14 - 30 Gennaio 2005

Venerdì 14 gennaio

10.00 - 12.00  Verolavecchia - Casa della Carità

   Incontro per i sacerdoti di Verolanuova - Verolavecchia - Cadignano - Monticelli

15.00 - 18.00    Verolavecchia - Casa della Carità - Udienze per i laici

 

20.30   Verolavecchia - Teatro Montini

   Consigli Pastorali Parrocchiali e Catechisti di Verolanuova - Verolavecchia - Cadignano - Monticelli

Sabato 15 gennaio 

15.30   Verolanuova - Suore di Maria Bambina - Consiglio Pastorale Zonale e Consulta Giovanile

18.00   Santa Messa a Verolavecchia - Chiesa Parrocchiale

Domenica 16 gennaio

  9.15   Santa Messa a Monticelli

10.45   Santa Messa a Cadignano

15.00   Pontevico - Salone Cremonesini - Incontro per le giovani coppie

18.00   Santa Messa a Verolanuova - Basilica di San Lorenzo

Venerdì 21 gennaio

10.00 - 12.00  Pontevico - Suore

   Incontro per i sacerdoti di Pontevico - Torchiera - Chiesuola - Bettegno - Alfianello.

15.00   Verolanuova - Casa di Riposo e Case Albergo - Il Vescovo incontra gli anziani

20.30   Cadignano - Salone dell'Oratorio - Incontro con gli adolescenti

 

Sabato 22 gennaio

9.00 -12.00  Pontevico - Suore Canossiane - Udienze per i Laici

18.30   S. Messa a Bettegno

20.30   Pontevico - Salone Cremonesini

   Consigli Pastorali Parrocchiali e Catechisti di Pontevico - Torchiera - Chiesuola - Bettegno - Alfianello

Domenica 23 gennaio

  9.15   Santa Messa a Chiesuola

10.45   Santa Messa a Torchiera

17.00   Pontevico - Istituto Cremonesini - Vespro e incontro con religiose e consacrate

Venerdì 28 gennaio

15.30   Torchiera - Verifica con i sacerdoti

20.30   Pontevico - Teatro Parrocchiale - Incontro con i gruppi di volontariato

Sabato 29 gennaio

  9.30   Santa Messa all'istituto Cremonesini di Pontevico

15.30   Verolanuova - Suore di Maria Bambina - Consiglio Pastorale Zonale e Consulta Giovanile per la verifica

18.00   Santa Messa ad Alfianello

20.30   Chiesuola - Oratorio - Incontro con i giovani

Domenica 30 gennaio

  9.30   Santa Messa a Pontevico

11.00   Santa Messa a Breda Libera

16.00   Verolanuova - Auditorium della Biblioteca - Incontro con gli amministratori pubblici e con i politici

18.00     Santa Messa conclusiva nella Basilica di San Lorenzo in Verolanuova

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La Zona Pastorale

 

 

Cosa è

 

Con le parrocchie Chiesa tra le case

 

La Zona pastorale è una costellazione di parrocchie, la rete delle comunità cristiane che popolano un territorio. È il Sinodo della Chiesa bresciana nel 1979 a definire la Zona come segue: “Data la vastità e l'estensione della diocesi sono stati definiti dei riferimenti territoriali intermedi tra parrocchie e diocesi col nome di Zone pastorali. La Zona è una circoscrizione più vasta della vicaria e, solitamente, contiene due o più vicarie”.

Un organismo a servizio del territorio

 

“La determinazione delle Zone - spiega il Libro del Sinodo - ha come giustificazione il fatto di una comunanza di problemi, di interessi, di fisionomia economica, sociale, religiosa, di cui è necessario tener conto agli effetti pastorali, soprattutto per la realizzazione di una pastorale d'insieme”.

La Zona “ha la funzione: di “sussidiare”, aiutare la parrocchia non in grado oggi di costruire, da sola, una vita pastorale capace di rispondere pienamente alle esigenze della propria popolazione, dato anche l'alto numero di piccole o piccolissime parrocchie; di favorire una pastorale più partecipata e più condivisa; di promuovere, coordinare e adattare le varie iniziative promosse in loco, particolarmente quelle per la attuazione di programmi e attività diocesane; di realizzare un illuminato servizio ai cristiani impegnati nelle nuove strutture costruite dal decentramento amministrativo dello Stato”.

La Zona è dunque il luogo della collaborazione per una pastorale più incisiva ed efficace. Lo stile è quello della comunione ecclesiale. I mezzi e le vie per questa azione partecipativa sono dati a livello istituzionale dal Consiglio Pastorale Zonale e dalle sue commissioni, dal Vicario delegato per la Zona e dalla Caritas zonale, ove formalmente costituita; iniziative e proposte sono possibili anche come cooperazione tra parrocchie.

La nostra è la Zona 10a - Bassa Centrale Ovest della Beata Paola Gambara

Vicario Zonale: Don Pierino Boselli

Rappresentante Laico: Gianfranco Arcari

Parrocchie:     9

Presbiteri:    16

Abitanti:   20.029

Comunità Religiose Maschili:     0

Comunità Religiose Femminili:  4

I paesi e le Parrocchie della nostra Zona

Parrocchia   Abitanti    Presbitero      Ministero

Alfianello     2.377   Leonesio Giovanni    Parroco

Bettegno     289   Civera Carlo       Parroco

Cadignano     830    Tomasini Alberto   Parroco

Chiesuola    587    Assoni Mauro  Parroco

Monticelli :     223    Boselli Piero    Parroco

Pontevico    5.136    Corbelli Francesco   Parroco

      Moré Roberto      Vic. parr.

     Davo Giuseppe  Vic. parr.

     Fusari Giuseppe (n.i.)  Residente

Torchiera    430    Assoni Mauro     Parroco

Verolanuova    6.821     Bracchi Luigi       Parroco

       Goffi Gian Paolo     Vic. parr.

       Picozzi Valentino     Vic. parr.

       Calegari Angelo   Residente

Verolavecchia  3.516   Boselli Piero      Parroco

       Ottelli Davide      Vic. parr.

       Benazzi Giuseppe   Residente 

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Vita Parrocchiale

Dal Consiglio Pastorale Parrocchiale

Lunedì 29 novembre 2004 alle ore 20.30, presso le rev. Suore, si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

All'Ordine del giorno i seguenti argomenti:

1)    Programma per l'Avvento

2)    La catechesi sulla Messa per l'Anno dell'Eucaristia

3)    Il programma della Visita Pastorale del Vescovo

4)    Varie ed eventuali 

Dopo la preghiera iniziale il Prevosto don Luigi introduce il:

-     1° argomento all'O.d.G. : Programma per l'Avvento.

   Il C.P.P. viene informato sul Calendario Liturgico, ampiamente sviluppato sull'Angelo di Verola del mese di 

   dicembre 2004, riguardante il Nuovo Anno Liturgico e l'Avvento, le Proposte Liturgiche per il tempo di Avvento, 

   il Natale del Signore e l'Epifania del Signore.

-     2° argomento all'O.d.G.: La Catechesi sulla Messa per l'Anno dell'Eucaristia.

Per quanto riguarda l'Anno dell'Eucaristia:

•     Ogni domenica verrà proposto un gesto che ricorda un momento della Celebrazione

•     Ci sarà la Catechesi alla radio sulla S. Messa nei 3 momenti particolari:

-     La Liturgia della Parola in Avvento

-     La Liturgia Eucaristica in Quaresima

-     La Missione a Pentecoste

•     Adorazione del 1° giovedì del mese, verrà messo a disposizione anche un libretto per aiutare nell'adorazione.

•     In questa linea verrà data particolare importanza alle Quarantore, incrementando i momenti di adorazione.

•     Si vuole riproporre l'apertura della Chiesa di San Rocco, la sera del 1° venerdì del mese, per dare la possibilità

   anche a chi lavora di vivere un momento di adorazione personale.

A livello giovanile:

•     Incontri Eucaristici Zonali, settimanali, da definire se itineranti o in un luogo ben definito, con la presenza dei Padri

   Cappuccini di Cremona.

•     Verrà dato particolare risalto al Corpus Domini, cercando di dare un valore anche alla processione.

   Il problema vero, comunque, è riscoprire intensamente il “Valore dell'Eucaristia” testimoniandolo anche con

   manifestazioni esterne (anche se secondarie).

-     3° argomento all'O.d.G.: Il Programma della Visita Pastorale del Vescovo.

   La Visita Pastorale inizia il 14 gennaio 2005; il programma degli incontri lo troveremo stampato sul bollettino

   parrocchiale del mese di gennaio 2005.

-     4° argomento all'O.d.G. :  Varie ed eventuali.

•     Elezione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale:

-     È opportuno portarsi avanti per la suddetta elezione pensando alla Commissione Elettorale che si occuperà del

    come e del chi..., partendo dalla sensibilizzazione della Comunità, anche perché il C.P.P. deve diventare sempre di

    più l'Organo che cammina e lavora con i Sacerdoti.

-     Il nuovo C.P.P. sarà formato da persone che hanno maturato il senso di Chiesa e con i  Sacerdoti portano avanti

    quello che fino ad oggi è stato fatto.

•     Calendari Liturgici:

-     Verrà affisso un Calendario illustrativo con gli orari delle Messe delle Parrocchie limitrofe.

-     Sarà affisso anche un Calendario con luoghi ed orari delle Messe per Ortodossi.

•     Suono delle campane:

-     Da gennaio 2005 le campane ritorneranno a suonare per i Battesimi

-     Per la morte di un nostro parrocchiano suoneranno lo stesso giorno della morte, per renderne partecipe la

    comunità, e non la sera prima del funerale, come attualmente si fa.

•     Un plauso al nostro Prevosto don Luigi Bracchi per la recente nomina:

   “Ad multos annos” ... Monsignore.

La seduta è tolta alle ore 22.00.

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Il nostro Prevosto è stato nominato “Cappellano di Sua Santità”

In data 9 novembre 2004 il Vescovo di Brescia mons. Giulio Sanguineti attraverso la Cancelleria ha diffuso una lettera della Segreteria di Stato dell'8 ottobre di quest'anno, che accoglie una richiesta avanzata precedentemente dallo stesso Ordinario.

Di seguito il testo del documento:

“Eccellenza reverendissima, con riferimento alla lettera del 31 luglio scorso, sono lieto di comunicarLe che la richiesta avanzata è stata benevolmente accolta.

Mi do premura, pertanto, di rimettere i documenti di nomina a Prelato d'Onore del rev.do mons. Serafino Corti e a Cappellano di Sua Santità dei Reverendi Luigi Bracchi, Severino Chiari, Francesco Bonfadini e Gian Franco Mascher, sacerdoti benemeriti di codesta Diocesi”.

A don Luigi, a monsignor Luigi, vanno le più cordiali felicitazioni della famiglia de “L'Angelo di Verola” e di tutta la Comunità Parrocchiale, con la certezza che il titolo ricevuto sarà per lui un ulteriore stimolo nel mettersi sempre più al servizio di Dio, dei fratelli e di tutta la comunità.

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Novità nel suono delle campane

Dall'inizio del Gennaio 2005 ci saranno due piccole novità nel suono delle campane.

Ne abbiamo parlato al Consiglio Pastorale Parrocchiale e si è concordato che:

•     Il suono “a morto” non si farà più la sera prima del funerale ma appena si avrà la notizia della morte di un nostro fratello. In questo modo la Comunità viene subito resa partecipe del dolore che colpisce una famiglia. Viene così ripristinato il suono che, una volta, era chiamato “il transito” e, si diceva, accompagnava il defunto nel passaggio dalla vita terrena a quella eterna.

•     Quando si celebreranno i Battesimi si suoneranno le campane con melodie di allegria per partecipare alla Comunità la gioia della “nascita” di nuovi figli di Dio. Si ripristina così il suono che era detto “di allegrezza”.

Ci auguriamo che tutta la Comunità accolga con favore queste decisioni.

 

Don Luigi

per il Consiglio Pastorale Parrocchiale

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13 dicembre 2004

Centro di Ascolto

presso Raffaele Marini

“Il buon samaritano”

dal Vangelo di Luca

Proviamo a vivere il Vangelo

Dopo l'introduzione radiofonica, che mette in comunione la comunità parrocchiale riunita nei vari centri di ascolto, per meglio introdurre alla lettura del brano del Vangelo proposto, viene spiegato succintamente l'antefatto, inquadrandolo anche nel momento storico.

Viene poi letto il racconto del Vangelo di Luca 10, 29-37.

Presa in esame la parabola, abbiamo cercato di individuare prima i personaggi e poi, partendo dal loro modo di comportarsi e dal loro operato, abbiamo cercato di raccogliere gli insegnamenti o i non insegnamenti che ne conseguivano, portando il tutto nella nostra realtà quotidiana.

Il primo personaggio, che a volte sfugge all'attenzione, è proprio quell'uomo che scendeva da Gerusalemme a Gerico.

Probabilmente quel poveretto non si aspettava un trattamento come quello ricevuto dai briganti. Stava andando per la sua strada, per i suoi affari e non aveva fatto male a nessuno. Eppure viene spogliato, percosso e lasciato mezzo morto.

Nella nostra realtà è stato paragonato a chi, senza nessuna colpa, ma solo perché si trova lì in quel determinato momento, viene preso di mira e deve subire rimbrotti o qualcosa di peggio da chi non ha altri su cui scaricare l'eventuale suo malumore.

 

Questo può succedere sul lavoro o in altro luogo, ma sopra tutto in famiglia, quando, per esempio, stanchi del lavoro o di qualche contrasto con altri, scarichiamo la nostra ansia o il nostro malumore sul coniuge o sui figli, ingenerando dissidi e rancori che, probabilmente, in altre occasioni, con animo più sereno, non avremmo fatto nascere.

Quindi grande attenzione perché il nostro eventuale cattivo umore non vada a gravare su chi non ne ha assolutamente colpa.

Due personaggi molto simili tra loro nell'atteggiamento verso il malcapitato sono il sacerdote ed il levita.

Oggettivamente, i due si sono comportati, per il modo di pensare del tempo, secondo la legge. Visto il poveraccio, si voltano dall'altra parte e proseguono, probabilmente in fretta, il loro cammino. Eh sì! perché se malauguratamente quel malcapitato fosse morto si sarebbero contaminati e, toccandolo, sarebbero rimasti impuri con la conseguenza di doversi sottoporre a lunghe cerimonie per recuperare la loro “purità” ed essere riammessi al tempio ed al culto divino.

Da non sottovalutare poi che la “disgrazia” accaduta a quell'uomo poteva anche essergli stata inflitta da Dio stesso ... come punizione dei suoi peccati. E poi i due probabilmente avevano anche fretta di andare ad officiare al tempio.

 

Tutto questo ai nostri giorni è poco comprensibile, ma doveva essere ben chiaro al tempo di Gesù.

Gesù però, come si legge in altra parte del Vangelo, condanna molto duramente questo atteggiamento e annuncia la buona novella, che l'amore deve venire prima e superare anche la legge, se necessario.

Dal comportamento negativo di questi due personaggi abbiamo colto alcuni insegnamenti per la nostra realtà di tutti i giorni:

-     cercare di superare la paura o il timore di essere coinvolti in atti o in fatti che potrebbero “guastare” la nostra tranquilla quotidianità; la paura di compromettersi ed essere giudicati dagli altri,

-     frenare la nostra frettolosa attività, in particolare per chi svolge attività lavorativa (anche se la maggior parte dei presenti sono casalinghe o pensionati), per avere più capacità di rivolgere lo sguardo verso gli altri per scoprire le loro difficoltà e renderci disponibili ad un loro concreto aiuto;

-     forse anche l'affinamento della sensibilità verso i problemi e le difficoltà del nostro prossimo può farci superare l'indifferenza verso gli altri che a volte subdolamente si insinua nel nostro modo di pensare.

Il personaggio però che attira tutta la nostra cristiana simpatia, e che lo stesso Gesù nella parabola mette in primo piano e propone come protagonista della vicenda, è il samaritano.

Non era ebreo e non avrebbe avuto l'obbligo di aiutare l'uomo ferito, essendo considerato nemico degli ebrei, straniero e pagano.

Dal racconto sembra benestante: viaggia con un asino (il fuoristrada di allora), ha con sé olio, vino e soldi.

Fin da questa osservazione è nata una considerazione sul valore della ricchezza. E cioè che i beni non devono essere considerati un male. Importante però che non allontanino dall'uomo ma diventino strumento che avvicina all'uomo. Il samaritano, se non avesse avuto con sé l'asino, l'olio e il vino, non avrebbe potuto prestare un valido soccorso al ferito.

Ma l'attenzione subito si pone sulla domanda finale che Gesù rivolge allo scriba che l'aveva interpellato: Chi di questi tre (sacerdote, levita, samaritano) ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?

Risponde lo scriba: Chi ha avuto compassione di lui.

Che cosa intendiamo quando sentiamo queste due parole: Prossimo e compassione?

 

La Compassione cristiana è l'immedesimarsi nei problemi degli altri, il farsene partecipi. Il che vuol dire non solo togliersi un po' di peso dalla coscienza, magari con la solita offerta per sentirsi rassicurati d'aver fatto quanto si doveva. Vuol dire anche però donare e dedicare del proprio tempo alle situazioni di bisogno che ci vengono proposte o che ci capitano senza averle cercate. Per esempio mettendosi a disposizione per aiutare bambini e famiglie in situazioni di disagio, non solo economico.

 

Per arrivare a questo è necessario però che riusciamo noi a farci prossimo per gli altri.

Il samaritano si è fatto lui prossimo per il malcapitato, non ha aspettato che venisse chiamato ma si è reso subito compassionevole verso il ferito.

Il prossimo non è solo la persona con cui hai in comune qualcosa, ma è chiunque incontri per via. Gli altri, dice un canto, siamo noi.

E sarebbe un grandissimo passo in avanti se davvero vedessimo gli altri come persone, indipendentemente dal colore della pelle, dalla provenienza, dalla mentalità, perché tutti siamo figli dello stesso Padre che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi, fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Un ultimo personaggio che, quasi di sfuggita, viene proposto nella parabola è l'albergatore.

Era necessaria anche la sua presenza nell'evento perché, diversamente, quel poveretto non si sarebbe potuto salvare.

L'albergatore non viene proposto come un benefattore a titolo gratuito. Viene retribuito, ma dà comunque la sua disponibilità ad accogliere; non ha rifiutato il ferito.

Ne abbiamo tratto la conclusione che anche il nostro lavoro, più o meno ben retribuito, deve essere fatto ponendo una particolare attenzione a chi ha più bisogno, distinguendo naturalmente i ruoli del datore di lavoro dal lavoratore dipendente.

Al termine, proseguendo nell'ormai tradizionale nostra usanza, recitiamo una parte del rosario con la famiglia, pregando il Padre in particolare per le anime dei defunti della diaconia e di tutti i parenti e conoscenti.

Dopo lo scambio degli auguri per il Natale non lontano, ci diamo appuntamento per il centro di ascolto comunitario del mese di gennaio.

Francesco Merzoni

Centro di Ascolto San Rocco 

Il prossimo Centro di Ascolto sarà Comunitario il 10 gennaio alle 20.30 in Basilica.

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Ti annuncio con gioia che...

Amato fratello nel Signore, la nostra epoca vive una nuova evangelizzazione, come ci ricordano il Concilio ed il Papa Giovanni Paolo II che, instancabilmente, porta la buona novella per il mondo. Annunciare il Vangelo: questa è la missione a cui è chiamata la nostra comunità parrocchiale di Verolanuova; è la chiamata per ogni cristiano, ognuno con il proprio carisma.

“Amatevi l'un altro come io ho amato voi. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli”. (GV 13, 34-35).

Se questo non è quello che esprime la tua vita, la tua famiglia, la tua diaconia, la tua parrocchia, se non si vede Cristo nell'altro, non c'è cristianesimo.

Non c'è il cristianesimo, ma solo religiosità cristiana; esistono le credenze, le consuetudini, le convinzioni le proprie idee di Dio che non partono dalla verità, che Cristo è morto e risorto per te, come ci è rivelato per opera dello Spirito Santo.

È necessario recuperare l'amore a Cristo Gesù, risorto per te, l'unico che ha il potere di portare l'uomo alla dimensione adulta, quella della responsabilità, della vera libertà di poter amare l'altro anche quando ti è nemico, come Lui ha fatto per noi perdonando i nostri peccati, il nostro rifiuto, sul legno della Croce.

Questo recupero, come insegna la Chiesa, non si può vivere da soli, non si può diventare cristiani con la propria religiosità o con gesti soltanto esteriori, ma è necessario camminare con un popolo e condividerne il cammino.

In questa generazione è necessario che la Chiesa si scopra comunità di comunità e per questo con l'autorizzazione e la benedizione del Parroco Mons. Luigi, il 23 gennaio ci sarà un Annuncio e si apriranno le Catechesi per costruire una nuova comunità di battezzati alla riscoperta dei tesori del loro battesimo, nell'itinerario del Cammino Neocatecumenale.

Un invito di Iniziazione Cristiana la cui natura è definita da S.S. Giovanni Paolo II quando scrive: “Riconosco il Cammino Neocatecumenale, come un itinerario di formazione cattolica valida per la società e per i tempi moderni”. “In una società secolarizzata come la nostra, dove dilaga l'indifferenza religiosa e molte persone vivono come se Dio non ci fosse, sono in tanti ad aver bisogno di una nuova scoperta dei sacramenti dell'iniziazione cristiana. Il Cammino è senz'altro una delle risposte provvidenziali a questa urgente necessità” (Giovanni Paolo II, 21.09.2002).

Proposta accolta dal nostro Vescovo S.E. Mons. Giulio Sanguinetti, che il 3 novembre 2004, ha affermato: “Il Cammino Neocatecumenale si iscrive nella ricchezza dei doni che lo Spirito Santo ha donato alla Chiesa Universale, particolarmente a partire dal Concilio Ecumenico Vaticano II”. L'invito all'ascolto della Buona Notizia è aperto a tutti coloro che sono desiderosi di incontrare Cristo risorto nella loro vita.

“Venite e vedrete”

 

G.M.C. per le Comunità Neocatecumenali

 

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Briciole francescane

(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)

Prendere un bambino per mano

Prendere un bambino per mano

accompagnarlo verso il suo domani

Dargli fiducia nel cammino

Prendere un bambino come un re

Prendere un bambino fra le braccia

E per la prima volta

Asciugargli le lacrime soffocandolo di gioia

Prendere un bambino fra le braccia.

Prendere un bambino per il cuore

Per lenire i suoi dispiaceri

Dolcemente senza parole senza pudore

Prendere un bambino sul cuore

Prendere un bambino fra le braccia

Ma per la prima volta

Versare lacrime soffocandolo di gioia

Prendere un bambino su di sé.

Prendere un bambino per mano

Cantargli delle canzoni

Perchè si addormenti alla fine della giornata

Prendere un bambino con l'amore

Prendere un bambino come viene

E consolare i suoi dolori

Vivere la sua vita negli anni che verranno

Prendere un bambino per la mano

Guardando all'orizzonte del cammino

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Ai fidanzati che si preparano al Sacramento del Matrimonio

Itinerari di fede

 

Carissimi, vi presentiamo il calendario degli incontri di preparazione al Sacramento del matrimonio con le parole del “Direttorio di Pastorale Familiare” per la Chiesa in Italia:

“La finalità di questa preparazione consiste nell'aiutare i fidanzati a vivere il fidanzamento e la prossima celebrazione del Matrimonio come momento di crescita umana e cristiana nella Chiesa, nell'aiutarli a conoscere e a vivere la realtà del Matrimonio che intendono celebrare, perché lo possano celebrare non solo validamente e lecitamente ma anche fruttuosamente e perché siano disponibili a fare di questa celebrazione una tappa del loro cammino di fede; nel portarli a percepire il desiderio insieme alla necessità di continuare nella fede e nella chiesa anche dopo la celebrazione del Matrimonio”.

Ci auguriamo di potervi aiutare nel realizzare questa finalità.

 

I sacerdoti delle zone

Zona Pastorale X

Beata Paola Gambara

Pontevico

Unico percorso

Gennaio: 3 - 10 - 13 -17 - 20 - 24 - 27

Il giovedì alle ore 20.30 e la domenica alle ore 16.00 presso l'Oratorio

Verolanuova

Primo percorso

Dal 3 febbraio al 5 marzo

Il giovedì e il sabato alle ore 20.30

 

Secondo percorso

Dal 3 settembre al 2 ottobre

Il giovedì e il sabato alle ore 20.30 presso le Suore in Via Dante

Verolavecchia

Unico percorso

Ottobre: 13 - Novembre: 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12

Alle ore 20.30 presso il Teatro G. Montini

Zona Pastorale XI

Venerabile Alessandro Luzzago

Manerbio

Primo percorso

Aprile: 7- 9 - 14 - 17 (Domenica del Ritiro Spirituale) - 21 - 23 - 28 - 30 - Maggio: 5 - 7

Secondo percorso

Ottobre: 13 - 15 - 20 - 23 (Domenica del Ritiro Spirituale) - 27 - 29

Novembre: 3 - 5 - 10 - 12

il giovedì e il sabato alle ore 20.30 presso l'Oratorio Via S. Martino, 10 

Note organizzative

Mettetevi in contatto per tempo (almeno un mese prima dell'inizio del corso) con i vostri Parroci, che vi rilasceranno un biglietto di presentazione, qualora vogliate frequentare un corso fuori della vostra Parrocchia.

Di seguito riportiamo il numero di telefono per l'iscrizione al corso

•     Pontevico   030930153

•     Verolanuova    030931210

•     Verolavecchia  030931273

•     Manerbio   0309938138

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I danni del terremoto alla Basilica

Resoconto del sopralluogo dei docenti

dell'Università degli Studi di Brescia

Il giorno 15 dicembre 2004 un gruppo di ingegneri ed architetti, professori del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Brescia, ha proceduto ad un primo sopralluogo alla Basilica per accertare la situazione di fatto delle strutture dopo il terremoto del 24-25 novembre 2004.

In linea di massima si è ritenuto che la lesione verticale visibile in via Dante, che si riscontra anche nel cornicione in corrispondenza dell'altare dell'Angelo, sia dovuta all'assestamento del terreno in fase post costruttiva. La nuova chiesa è sorta infatti su un dosso, che è stato oggetto di spianamento, declinante verso la valle del fiume Strone ed il maggior peso della torretta nella parte di facciata, potrebbe aver contribuito a determinare tale sconnessione di assestamento. Di fatto questa crepa è stata risistemata più volte.

Per quanto riguarda la lesione nella volta, che non è collegata alla precedente, si ha ragione di credere che si sia determinata probabilmente col terremoto del 1901.

Già prima di dar corso alla stesura della rete a protezione dalla caduta di eventuali altri calcinacci, si è provveduto ad effettuare un sopralluogo sulla volta stessa. Nell'occasione si era constatato che la struttura portante del tetto non aveva subito dissesti strutturali nelle parti lignee; così anche, per quanto riscontrabile, per gli archi di nervatura e le relative modanature di collegamento cui è sottesa la volta. Si è altresì constatato che la struttura è realizzata, nelle parti fra la linea di sconnessione e il muro sull'ingresso, con archi di nervatura ad interasse maggiore e senza alcune modanature di collegamento in difformità col resto della volta.

Tale situazione è stata riscontrata anche in occasione di questo sopralluogo ed è stata oggetto di particolare valutazione da parte del gruppo di docenti che ha ritenuto opportuno far predisporre un rilievo puntuale ed accurato della situazione di fatto per poter interpretare i motivi della realizzazione di questa parte della volta con modalità differenti. Si resta quindi in attesa di proposte in merito che tengano conto della delicatezza dell'intervento di restauro da programmare. Per affrontare tale progetto è stato proposto il rilievo della situazione, che sarà oggetto di tesi di laurea, da elaborare con il supporto dei docenti del Dipartimento dell'Università di Brescia, della cui disponibilità sin d'ora si dà atto.

 

Dott. Ing. Stefano Lò

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Il Coro Parrocchiale “S. Lorenzo” attende nuove voci

Il Coro Parrocchiale “S. Lorenzo” della Basilica di Verolanuova ha recentemente compiuto otto anni e, dopo un primo annuncio alla comunità attraverso “L'Angelo di Verola”, torna a chiedere ospitalità su questo periodico, giusto per dare notizie della sua attività.

Doveroso un breve cenno sulle origini: voluto dal Consiglio Pastorale Parrocchiale in occasione delle celebrazioni del 350° di edificazione della Basilica, questo coro ha permesso che riecheggiassero nuovamente per le volte della Chiesa sobrie armonie o “giochi” polifonici dopo circa venticinque anni di silenzio.

Tale incarico ufficiale ha giustificato scopi e ruolo fondamentale di questo gruppo corale, ovvero il servizio liturgico; infatti, compito pressoché unico del coro è la preparazione di canti per animare e solennizzare le principali celebrazioni dell'anno. L'obiettivo finale che per altri cori o gruppi vocali può essere il concerto o altro tipo di esibizione, per noi si traduce semplicemente nel compito più umile (o più nobile - a seconda dei punti di vista) di “Servire Messa”, nel nostro caso con il canto. E questo, giusto per rassicurarci un po', giustifica anche le eventuali imperfezioni di carattere tecnico, di certo non dovute a mancanza di volontà da parte dei coristi.

Questo “umile servizio” non ci ha comunque impedito di fare esperienze importanti: nel settembre 1998 allo stadio di Brescia in occasione della visita del Papa c'eravamo anche noi insieme a tutte le corali della diocesi e l'ottobre 1999 ci ha visti protagonisti in piazza S. Pietro a Roma in occasione della beatificazione di Don Arcangelo Tadini.

In questi otto anni il coro non si è mai fermato, se non per la pausa estiva, via via arricchendo il proprio repertorio, che attualmente consta di circa un centinaio di  canti, tutti a quattro voci. Inoltre, da qualche anno a questa parte, abbiamo una sede fissa, nella casa dell'ex sacrista, a fianco della Chiesa, presso la quale ci ritroviamo ogni martedì e giovedì sera dalle 20.30 alle 22.30, compatibilmente con gli impegni di ognuno.

Il coro, però, è anche un gruppo di amici (nonostante il numero importante di persone che lo compongono, ognuna con un proprio carattere e una opinione o visione diversa sul da farsi) e come tale cresce un po' come una famiglia, con i normali “alti e bassi”, con qualche battibecco, ma anche con tante soddisfazioni che rinfrancano tutti: oltre al “bel cantare”, per chi non lo sa, anche qualche cenetta qua e là, gite, ecc. (a proposito abbiamo in programma per la prossima primavera una gita di 3 giorni ad Assisi e dintorni per i coristi e i loro familiari, che riteniamo parte integrante del gruppo, sempre vicini e pronti nel sostenere e “sopportare” il nostro impegno).

A proposito di alti e bassi, e qui veniamo al dunque, esistono anche alti e bassi di carattere numerico. Nato all'inizio come esiguo gruppo di volontari, il coro è andato via via aumentando numericamente: attualmente la nostra corale è costituita da circa 45 cantori divisi in 4 sezioni: soprani, contralti, tenori e bassi.

È normale che in un gruppo così numeroso si verifichino ricambi fisiologici: defezioni o “congedi” temporanei per vari impegni e problemi personali o familiari, e nuovi ingressi (in merito a ciò un cenno di elogio agli ultimi coristi arrivati, i quali, anche se partiti con qualche difficoltà in più rispetto ai “veterani”, hanno in breve tempo accorciato le distanze). Ultimamente, però, siamo andati un po' in carenza di organico per tutte le sezioni e in particolare per quelle maschili.

 Questo nostro intervento sull'Angelo vuole essere un caloroso invito a persone di buona volontà a spendere bene qualche ora della propria settimana per dare una mano a noi e soprattutto per dare il proprio contributo alla Chiesa nel servizio liturgico.

Vale la pena di ricordare che non servono né qualità canore eccezionali, né si deve saper di musica; e neppure deve spaventare l'idea che il coro sia già “troppo avanti”: un canto nuovo è sconosciuto per tutti, vecchi e nuovi cantori. E comunque, il recupero da parte dei coristi di canti già imparati avviene, come ricordato,  di solito velocemente e senza problemi.

Morale: per non dilungarci oltre: serve solo un po' di voglia di stare assieme per realizzare qualcosa di utile per la Comunità e di credere nell'importanza del bel canto nella liturgia. Il tutto ripagato da una buona dose di soddisfazione personale e di gruppo.

Vi aspettiamo!!!

F. A. a nome di tutti

Così ha affermato recentemente il Papa rivolgendosi agli operatori impegnati nel campo della musica sacra:”Siamo entrati in un nuovo millennio e la Chiesa è tutta impegnata nell'opera della nuova evangelizzazione. A voi è domandato di valorizzare al meglio le vostre doti artistiche, conservando e promuovendo lo studio e la pratica della musica e del canto in quegli ambiti e con quegli strumenti che il Concilio Vaticano II ha indicato come privilegiati: la polifonia sacra, il canto gregoriano e l'organo”.

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dagli  oratori

La casa di spiritualità Tabor

Da alcuni mesi la Provvidenza di Dio mi sta guidando nel compiere uno dei suoi Disegni a favore dei giovani e di tutte le persone che sentono il bisogno di vivere la fede in modo contemplativo e fraterno, nutrendola con la contemplazione e il silenzio.

Ecco la proposta che ho condiviso con don Luigi e don Paolo, col vescovo Giulio e con quanti, a vari livelli, mi aiuteranno a sistemare la vecchia casa canonica della Breda Libera, che fa capo alla Parrocchia di Verolanuova, che diventi luogo privilegiato di riflessione, di preghiera e di incontro per i ragazzi, i giovani e di coloro che, in silenzio, vorranno restare a “pregare e riposarsi con Gesù”.

Si tratta di una casa che avrà 5/6 camere da letto, che potrebbero contenere ciascuna due o tre letti a castello, per permettere ai forestieri di alloggiare la notte. Sarà presente una cucinetta con un piccolo refettorio: i pasti verranno autogestiti dagli stessi forestieri. Un salone potrà accogliere l'incontro di  Lectio Divina e Centri di Ascolto della Parola, unitamente a qualche incontro di catechesi per giovani. Ci saranno incontri aperti di preghiera serali.

C'è bisogno di ricostruire l'impianto elettrico e idraulico, predisponendo il riscaldamento adeguato per ogni stanza. Occorrerà affrontare la spesa dei materiali edili per la sistemazione dei muri e dei mobili indispensabili perché la casa abbia il necessario.

Verrà allestita una grande stanza come Cappella per la preghiera, aperta da mattina a sera: all'esterno un piccolo giardino potrà aiutare nella contemplazione della Bellezza del silenzio e del Creato.

“Venite in disparte e riposatevi un po', Restate qui e vegliate con Me”: questo invito di Gesù, di mettersi in disparte a riposarsi con Lui diviene il motivo fondante della spiritualità della casa, che sarà chiamata Tabor. Proprio sul monte Tabor il Signore si trasfigura: quello stesso uomo Gesù che i discepoli sono abituati a vedere camminare per le loro strade è Dio stesso.

Il progetto, la spiritualità e le regole, della casa Tabor potrà essere seguito e conosciuto prossimamente anche in internet all'indirizzo www.verolanuova.com/casatabor

Ringrazio fin d'ora le persone che con il loro aiuto contribuiranno a rendere concreta la Casa Tabor, nelle sue finalità e proposte.

Per ogni aiuto contattare don Valentino, per tel. e/o fax al numero 030931475; o all'indirizzo di posta elettronica casatabor@verolanuova.com
o con lettera all'indirizzo: don Valentino Picozzi, Oratorio G. Gaggia, via Zanardelli 14, 25028 Verolanuova – Brescia

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...Pensando al Carnevale...

Il mondo sommerso

Ci troveremo immersi in mondi marini,

avventure sulle navi di pirati,

mondi sperduti e fantastici,

pesci e mostri marini di ogni genere...

Sabato 5 febbraio

In Oratorio ci sarà la serata di

“Ballo in maschera”

Domenica 6 febbraio

ci sarà la tradizionale

Sfilata dei carri

Tutti parteciperanno alla

premiazione del carro più originale e della

Maschera più bella

Itinerario e orari verranno pubblicati su appositi depliant

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Gruppo di Canto Gregoriano "Cor Unum"

“...colui che prega deve dirigere il cuore verso il cielo. Colui che prega deve considerare se stesso come se la Presenza (Shekinah) gli stesse di fronte, poiché sta scritto: Io pongo il Signore sempre di fronte a me (Ps 16,8)” (b. Sanhedrin 22a)

Dopo la prima tappa, culminata nei Vespri Solenni del Natale, ogni domenica sera alle 20.30, in Basilica, continuano gli incontri del Gruppo di Canto Gregoriano “Cor Unum”. Questi incontri sono costituiti da una prima parte (20 min) teologico - liturgica aperta a coloro che ne sono interessati, e dalla seconda parte (1 ora e 30 min) di educazione al canto gregoriano che invece richiede la continua presenza con la preparazione di 3 esecuzioni, in Basilica.

Il gruppo “Cor Unum” è seguito da don Valentino

Programmi incontri

gennaio - febbraio - marzo

Oltre alle date degli incontri, riportiamo anche il tema formativo liturgico - teologico di cui si parlerà, uniremo sempre la formazione tecnica alla formazione storico - liturgica

 

Domenica 23 gennaio, ore 20.30. preparazione al vespro di Pasqua. Breve catechesi sulla messa: il piano d'amore, il sacrificio di Gesù, la cena della Memoria, la Chiesa e la messa, le parti della messa.

Domenica 30 gennaio, ore 20.30. Vespro di Pasqua. La liturgia delle ore, romana e monastica.

Domenica 6 febbraio, ore 20.30. Vespro di Pasqua. Le principali forme del canto rituale

Domenica 20 febbraio, ore 20.30. Vespro di Pasqua. Cos'è la Liturgia?

Domenica 27 febbraio, ore 20.30. Vespro di Pasqua. Canto religioso, canto sacro e canto liturgico: alcune precisazioni. Cantare la liturgia. musica espressiva o impressiva?

Domenica 6 marzo, ore 20.30. Vespro di Pasqua. Cantare per Dio, cantare col popolo. il gregoriano: una poesia che svela il Mistero.

Domenica 13 marzo, ore 20.30. Vespro di Pasqua. La quaresima. I canti propri quaresimali. Il tempo quaresimale nel repertorio liturgico gregoriano e italiano.

Domenica 20 marzo, ore 20.30. prove finali del Vespro di Pasqua. La Pasqua, rito di passaggio. il triduo pasquale. L'ufficio delle tenebre.

Domenica 27 marzo: Pasqua di Resurrezione. Vespri Solenni

“Quando il diavolo, l'ingannatore, udì che l'uomo per ispirazione divina aveva cominciato a cantare e tramite il canto veniva indotto a ricordare la dolcezza dei cantici della patria celeste, vedendo andare a vuoto le macchinazioni della sua astuzia, ne fu atterrito”

(Ildegarda di Bingen, 1141)

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Dalla Scuola di Vita Familiare

Ci è stato chiesto di descrivere questi nostri incontri di SVF.

Come animatrice, posso asserire che sono stupende opportunità per vivere un'ora insieme alle ragazze che ci sono affidate, per ascoltare i loro problemi, le loro gioie, le loro piccole e grandi delusioni e, dalla discussione comune, trarre spunti per impostare seriamente il futuro.

Non mancano, in questo contesto, oltre alle discussioni aperte, anche le esperienze concrete della vita (cucina, cucito, galateo, ecc.): sono momenti reali di preparazione alla vita futura, momenti che forniscono strumenti concreti di conoscenza pratica tali da valorizzare la dimensione della donna come perno della famiglia e della società, insieme al compagno della propria vita.

Non mancano neppure momenti di formazione civile, morale, religiosa, poiché i valori della vita sono alla base di ogni crescita umana.

È talmente gratificante stare assieme in questo modo che la serata trascorre in un volo e già si pensa all'appuntamento successivo, con tanta serenità nell'anima.

Il parere di Carlotta

Scuola di Vita Familiare, per me, è un modo per stare insieme, per condividere momenti belli e momenti, magari, meno belli, per affrontare argomenti nuovi, approfondirli ed esporre le proprie idee. Veniamo a conoscenza di tante realtà che altrimenti ci rimarrebbero oscure.

La SVF è anche un'opportunità per conoscere persone e quindi per far nascere nuove amicizie.

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Oratorio Sport

A seguire presentiamo un articolo che narra della prima vittoria della Virtus Volley in campionato, alla quale hanno fatto seguito altri tre emozionanti successi.

Ricordando che entrambe le squadre stanno facendo benissimo, diamo appuntamenti agli appassionati calciofili al prossimo numero dell'Angelo di Verola, nel quale riprenderemo le nostre mensili relazioni sul cammino dell' “Acli” e del “Gaggia”.

Virtus Verola: Che spettacolo!!!  

Atteso... sperato... per molte settimane sognato... finalmente è arrivato il gran giorno…il giorno della festa... la Virtus ha ottenuto la sua prima grande vittoria in campionato!!! (però... ne è uscita anche una rima!)

Domenica 14 novembre 2004, contro il Lograto, al calar della sera, al termine di una partita combattuta e sofferta, i nostri prodi cavalieri erranti giunti da Verolanuova (vedrei molto bene il buon Lodro e altri fedeli compari vestiti da antichi, con tanto di armatura ed elmetto) hanno violato il fortino avversario, in barba ai numerosi film sul Medioevo e su numerose altre vicende storiche, con corsi e ricorsi annessi, che vogliono spesso gli eroi locali compatti a difendere con successo la propria preziosa roccaforte, ai danni dei malcapitati guerrieri venuti da fuori. I nostri ragazzi corsari e motivatissimi hanno meritatamente ottenuto un successo importantissimo. Invero gli atleti della Virtus sono molto meno bellicosi dei romani del tempo che fu, ma anche i rivali logratesi erano ben più mansueti rispetto ai galli dalla “r” arrotondata e le spade appuntite, quindi, fatte le debite proporzioni, il paragone regge alla grande! Lasciati paragoni eccessivi e allegorici, e le teoriche spade dalle lame affilate, ciò che resta di pungente nella palestra di Lograto è il tifo incessante dei tifosi verolesi, giunti in buon numero dal nostro caro paese, che non hanno fatto mancare ai giocatori sostegno e affetto. Grinta, determinazione, voglia e soprattutto entusiasmo... quante Virtu'(s) ha messo in mosta la nostra squadra in questa partita!!! (la “s” stile francese del plurale è d'obbligo!).

Nel bel mezzo del match, accesso e divertente, un evento straordinario ha sconvolto la partita e scatenato la passione dei supporters della Virtus…un evento più raro di una fonte d'acqua nel bel mezzo del deserto del Sahara, di un eclissi lunare, di una giornata di sole da spaccare le pietre in Lapponia…Un ace in battuta del mitico, straordinario, idolo dei tifosi, Lodrini Fabio (per tutti sempilcemente il Lodro)... so cosa state pensando... no... gli avversari non erano legati, forse erano semplicemente frastornati dal vivace inizio di gara dei nostri (o forse rintronati per il tifo dei ragazzi verolesi che hanno invaso le tribune? In effetti il coro ci nasce incessante e spontaneo dentro perché davvero non sembra di essere in trasferta... ”Si gioca in caaasaaa... la la la la la la... si gio-ca in caaasaaaaaa... la la la la la la...”). L'evento, straordinario e incredibile, comunque provocava l'impazzita reazione dell'allenatore del Lograto, che si abbandonava ad un pittoresco show folkloristico, con tanto di calcio nervoso alla palla e annesse urla di disapprovazione nei confronti dei suoi giocatori (invitati platealmente a fare una bella gita a quel paese... “Sapessi quanta gente che ce va....” cantava Alberto Sordi in un celebre film).

Ma i possibili errori avversari non sminuiscono il valore della prodezza del Lodro, che in realtà sorprendeva i rivali con un autentica Cannonau (il ragazzo è di origini sarde come il noto liquore...) sulla quale nulla han potuto i malcapitati ricevitori abitanti la metà campo al di là della rete! Diciamoci la verità, il nostro mitico “cipollino” non sarà Andrea Giani, ma nell'occasione mostrava una qualità insospettata…è in grado di far piangere senza essere sbucciato (netto vantaggio sulle vegetali più grandi frutto della terra). La partita ci regalava altre prodezze dei vari giocatori, tutti molto bravi nell'occasione, che hanno mostrato tutti i miglioramenti, frutto del lavoro del mister Girelli.

La vittoria finale veniva giustamente festeggiata, con tanto di striscione di “ispirazione motociclistica”, grazie all'astuzia e all'ottimismo di un Simo in versione “faina”, che nel preparare armi e bagagli per la battaglia (sportiva s'intende...) inseriva il prezioso drappo con messaggio festante nella borsa. Che altro dire... questa splendida vittoria meritava riferimenti storici di alto livello e merita soprattutto l'ammirazione di noi appassionati e osservatori esterni... siamo convinti che i ragazzi sapranno regalarci e regalarsi altre belle affermazioni, sempre portando avanti comunque nella competizione sportiva i valori di lealtà e sportività nei quali giustamente credono! Continuate, tifosi, a seguire questa squadra…ci darà ancora soddisfazioni! Forza Virtus!

 

Roberto Moscarella

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Festa dello Sportivo

Mercoledì 15 dicembre il salone dell'Oratorio maschile è stato animato da una serata di festa all'insegna dello sport, della quale si sono resi protagonisti atleti, dirigenti e accompagnatori di tutte le squadre che svolgono la propria attività agonistica in oratorio. Presenti quindi i calciatori dell'Acli Verolanuova e del G.S.O. Gaggia, allenate rispettivamente da Bruno Bodini e Raimondo Oliva, i pallavolisti della Virtus S. Lorenzo, guidati da Sergio Girelli e i graditissimi giovani ospiti di quest'anno: i pulcini della Nuova Verolese, che in questa stagione giocano le partite di campionato sul mitico campo del nostro oratorio, sul quale molti verolesi hanno tirato i primi calci ad un pallone cullando il sogno di diventare un giorno campioni, ma soprattuto custodendo dentro di sé la convinzione di crescere in un ambiente sano, lontano anni luce dagli eccessi e dalle esasperazioni, alle quali ci ha abituato il calcio professionistico.

Con lo stesso spirito questi bambini affrontano la loro piccola grande avventura, e così pure gli educatori che li guidano, persone delle quali lo stesso sottoscritto ha avuto modo di saggiare la professionalità e la serietà; faranno sicuramente del proprio meglio per far sì che questi giovanissimi diventino un giorno dei bravi calciatori ma soprattutto degli uomini veri con valori veri, da custodire dentro di loro più gelosamente di quanto potrebbero fare con un “pallone d'oro”. Avendo avuto la fortuna di lavorare 10 anni fa con Roberto Cantaboni, attuale responsabile e coordinatore delle squadre giovanili della Nuova Verolese, mi posso dire certo che quando cresceranno questi ragazzi ricorderanno gli insegnamenti del loro maestro ogni qualvolta si accorgeranno di aver fatto un passo in avanti nella propria maturazione, in qualsiasi ambito, proprio come capita al sottoscritto.

La serata ha avuto lo scopo (oltre che di scambiarsi gli auguri natalizi) di ricordare a tutti coloro che fanno sport in Oratorio che l'obiettivo della nostra attività deve si essere quello di ottenere risultati sportivi, ma soprattutto di onorare il nome del nostro oratorio e di difenderne fieri i valori dei quali ognuno dei nostri atleti deve essere arcigno scudiero. Tutte le squadre sono state quest'anno esemplari nel loro comportamento da questo punto di vista, impegnandosi sempre al massimo e tenendo sempre ben presenti gli obblighi morali che comporta un'attività di questo tipo. Don Valentino ha ringraziato per questo tutti i presenti, invitandoli a riflettere sull'importanza di coltivare passioni “pulite” da vivere intensamente dando il massimo e cercando ogni giorno di imparare e di cogliere qualcosa di positivo nei compagni e negli avversari che si affrontano durante il cammino. Gli atleti di tutte le squadre hanno dimostrato di avere delle qualità che vanno al di là di quelle strettamente tecniche e agonistiche, qualità che serviranno loro per avere le soddisfazioni che meritano nel grande campionato della vita!

Roberto Moscarella

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le nostre rubriche

 

Verola Missionaria   

A cura del Gruppo Volontari delle Missioni “Conoscerci”

 

“Domani accadrà!

Con l'amore nulla è impossibile

È lo slogan che il 30 gennaio prossimo accompagnerà la 52.ma Giornata mondiale dei malati di lebbra. Ne anticipiamo le iniziative, possibili grazie all'opera dei volontari Aifo.

La Giornata mondiale dei malati di lebbra (Gml) è la principale ricorrenza promossa dall'Aifo. Fu istituita nel gennaio 1954 da Raoul Follereau. Il giornalista e scrittore francese volle con questa celebrazione dare voce a coloro che più di altri al mondo soffrivano per le conseguenze della malattia e per quelle, non meno dolorose, dell'emarginazione, dell'abbandono, della riduzione ad una condizione meno che umana.

In 52 anni questa giornata ha raggiunto proporzioni tali da superare anche le aspettative del suo ideatore. Già nel 1963, in occasione della 10ª Giornata Mondiale, Follereau ricordava che le nazioni aderenti all'iniziativa erano ben 116 e aggiungeva: “l'anno scorso, un messaggio del Presidente Kennedy, un discorso di S.M. Farah Diba, imperatrice dell'Iran, un appello del capo spirituale dei Buddisti della Cina, sottolinearono la risonanza ormai universale di questa crociata che, dieci anni fa, iniziai da solo”.

Oggi la Giornata mondiale dei malati di lebbra continua a rappresentare per l'Aifo un impegno fondamentale per dar voce agli Ultimi. Ogni anno i volontari della nostra associazione organizzano in tale giornata la distribuzione del Miele della Solidarietà, allestendo banchetti in centinaia di piazze italiane e coinvolgendo altre associazioni, istituzioni, cittadini. Questa iniziativa mira a sensibilizzare la popolazione nei confronti della lebbra e dei temi legati allo sviluppo socio-sanitario nei Paesi a basso reddito, e a raccogliere fondi a favore dei progetti promossi dall'Aifo per la cura dei malati di lebbra. Il miele utilizzato proviene da piccoli produttori delle aree rurali del Nicaragua, del Brasile e della Croazia attraverso il circuito del Commercio equo e solidale.

Anche la Comunità di Verolanuova è invitata ad acquistare il miele della solidarietà dalla bancarella che il gruppo “Conoscerci” allestirà, Domenica 30 Gennaio, davanti alla Basilica. Anticipiamo il nostro grazie.

L'hanseniasi - malati di lebbra nel 2004 Dati dell' OMS

Regione      Casi in trattamento    Nuovi casi rilevati nel 2003

Africa     50.691    46.205

America       86.652    52.435

Mediterraneo orientale     5.798      3.940

Asia sud orientale   304.292     405.150

Pacifico occidentale     10.359   6.068

Europa -    -

Mondo    457.792     513.798

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Voi che ne pensate?

I buoni propositi per il nuovo anno

di Luigi Andrea Pinelli

La tradizione popolare si è arricchita negli ultimi anni al giungere del Capodanno di abitudini “amene” quali l'acquisto di calendari dove i VIP campeggiano da poco vestiti ad affatto vestiti (a seconda dei mesi questo mi pare ovvio, per evitare qualche antipatica infreddatura). Oltre a questo si è aggiunta la consuetudine dei bigliettini di “buoni propositi”, quasi un pro memoria che una persona scrive per poter ricordare “almeno” nella parte iniziale dell'anno che cosa si propone di fare per migliorarsi o cambiare il proprio atteggiamento di fronte ai propri “difetti” o comportamenti che riconosce in sé poco accettabili. Già il fatto di riconoscere tali comportamenti è un grande traguardo, visto che come giudici di noi stessi siamo portati ad esse molto clementi oppure per “dare a Cesare quel che è di Cesare” almeno apparentemente: confessiamo il male minore per apparire anche noi un po' migliorati.

Facendo questa riflessione mi sono andato a rileggere il passo di Geremia capitolo 7 - Contro il Tempio (lascio a voi la lettura del brano), che attualizzato mi porta a pensare che spesso, proprio perché facciamo tutto bene: andiamo in chiesa, facciamo opere buone ecc. ci sentiamo a posto ed è come se meritassimo un premio che la volontà divina continua ostinatamente a volerci negare.

 

In questo inizio d'anno e, pensando a come ho passato le feste del Natale, preferirei aver vissuto più la concretezza che l'esteriorità e non aver detto, a volte (come le “persone menzognere” del brano di Geremia citato sopra): “Signore, Signore” come una medaglia da mostrare sul petto o una garanzia di buona condotta e rispettabilità. È vero, guardandomi dentro e attorno ho constatato, con un certo disappunto che in alcuni episodi, (per quanto riguarda me anche recenti), riusciamo a offendere i fratelli, anche solo nel modo di parlare loro, oppure ci sentiamo superiori a loro o più a posto di loro. Che presunzione!!!

 

Come proposito personale mi riprometto di fare molta più attenzione a non cadere in questa caratteristica abbastanza antipatica e negativa e spero che le persone che sono state “vittime”, mie e di altri che si sono comportati in modo simile, abbiano la pazienza e il coraggio di perdonare.

Un caloroso augurio per l'anno appena iniziato. Di seguito una poesia che ho letto e mi piace per fare gli auguri veramente a tutti e fatemi sapere, se vi va : Voi che ne pensate?

Anno nuovo - Anno vecchio

L'anno vecchio se ne và, e mai più ritornerà,

io gli ho dato una valigia di capricci e impertinenze,

di lezioni fatte male, di bugie e disubbidienze,

e gli ho detto: “Porta via! questa è tutta roba mia”.

Anno nuovo, avanti avanti,

ti fan festa tutti quanti,

tu la gioia e la salute porta ai cari genitori,

ai parenti ed agli amici rendi lieti tutti i cuori,

d'esser buono ti prometto, anno nuovo benedetto.

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Per te casalinga...

a cura di L.D.B.

Nei numeri precedenti ci siamo soffermate su uno dei piatti preferiti da noi italiani: la pastasciutta; anche la minestra, specialmente a cena, è gradita da tante persone soprattutto se si tratta di un buon minestrone o di una squisita pasta e fagioli magari con le cotiche od alla bolognese, o di minestra di porri e patate, di quadrucci e piselli, di minestra alla toscana o di una varietà di altre minestre per soddisfare ogni palato.

 

La parola “minestra” si riallaccia al verbo “minestrare” ossia scodellare; nell'antica Roma era sempre un servo che serviva la minestra: a lui i commensali porgevano, uno dopo l'altro, la propria scodella, mentre le altre pietanze venivano collocate in mezzo alla tavola ed ognuno se ne serviva usando le mani.

 

A rigore, il termine minestra indicherebbe tanto quelle in brodo che quelle asciutte; nell'uso corrente, invece, si riferisce esclusivamente ai primi piatti “al cucchiaio”. Se con la pasta ed il riso compaiono anche le verdure ed i legumi, allora diventa minestrone.

 

L'origine della minestra risale agli albori della civiltà mediterranea; nell'alimentazione dei Cartaginesi era un cibo primario, in Grecia erano molto in uso le minestre di tipo cremoso, mentre presso i Romani erano comunissime quelle di cereali e vegetali. Tali minestre costituivano il principale pasto nelle campagne dove la carne era quasi sconosciuta ed il pesce difficilmente reperibile. Nel medioevo ed in epoca comunale, la minestra era il piatto forte specialmente per i meno abbienti, preparata con miglio, panìco e ceci impastati con acqua e latte. Alla fine dell'ottocento troviamo minestre e minestroni uguali a quelli dei giorni nostri e cioè a base di pasta, riso e verdure.

 

Per preparare minestre e minestroni, zuppe e creme di qualsiasi tipo, bisogna sempre partire da un brodo di base; i principali sono cinque: di carne, di pollo, consommé, di verdura, crema semplice o vellutata. Sono certa che ognuna di voi sa preparare un brodo di qualsiasi tipo e conoscerà anche i metodi per sgrassare ed all'occorrenza, chiarificare quelli di carne o di pollo. Io vi propongo la ricetta per un buon brodo di carne ristretto o consommé: per due litri.

2 l. e mezzo di brodo di carne

g. 350 polpa magra di manzo tritata

una carota, una costa di sedano

3 chiare d'uovo.

 

In una casseruola mescolate le chiare d'uovo alla carne in modo da farle amalgamare bene. Sempre mescolando aggiungete le verdure tritate (carota e sedano), quindi versate, su tutto, il brodo di carne freddo. Mettete la casseruola sul fornello regolato a calore moderato e, sbattendo spesso con una frusta, portate ad ebollizione. Abbassate la fiamma al minimo, coprite la casseruola e lasciate bollire il tutto per circa un'ora. Versate il consommé su un tovagliolo bagnato e strizzato steso su un colino: ne uscirà limpido.

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Se hai delle piante che abbelliscono il tuo appartamento, non eccedere nelle innaffiature, ma tieni le foglie spolverate e lavate e non somministrare concime perché la pianta riposa.

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Se qualche volta ti trovi sprovvista di detersivo per la pulizia dei pavimenti, usa detersivo per i piatti ed aceto bianco.

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Il prosciutto crudo assicura un indubbio apporto energetico; la sua assimilabilità e digeribilità sono ottime, pertanto è un alimento consigliabile per anziani, bambini, convalescenti, malati, astenici.

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“Nella vita si è felici non per tutto ciò che si riesce a prendere, ma per quello che si sa dare” (R. Battaglia)

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verola sport

a cura di Roberto Moscarella

Anche questo mese pubblichiamo risultati e classifiche delle squadre del Gruppo Sportivo Verolese:

CALCIO

Eccellenza - girone C

13a gior. (28.11.04): Suzzara - Verolese    1 - 0

14a gior. (05.12.04): Verolese - Trevigliese  1 - 1

15a gior. (08.12.04): Franciacorta - Verolese  1 - 2

16a gior. (12.12.04): Castiglione - Verolese    2 - 1

17a gior. (19.12.04): Verolese - Colognese  1 - 0

Continua il momento negativo per la Nuova Verolese, che era partita in campionato col vento in poppa, con una serie di vittorie roboanti nelle prime giornate del torneo che l'avevano portata in vetta alla classifica, ma che poi ha smarrito la rotta ed è entrata in una fase di buio pesto, di mari agitati, con un crack improvviso e quasi inarrestabile (interrotto solo dalla vittoria ottenuta contro il Franciacorta) che l'ha portata a trovarsi invischiata negli abissi pericolosi della zona retrocessione. Comunque nessuno a Verola ha perso la voglia di lottare e la società farà di tutto per permettere alla squadra di risalire la china (gli acquisti di Pelosi e Grignani sono da ritenere segnali positivi in questo senso). L'impegno del mister Gilardi è garantito; l'allenatore gode della fiducia della società anche grazie alla sua determinazione che giustamente l'ha portato a non cambiare la propria filosofia calcistica che mai abbraccierà il principio del “primo non prenderle” in voga tra gli allenatori di vecchia scuola calcistica. La speranza di tutti noi è che il Natale ci regali non una “Nuova” ma una “vecchia” Verolese, quella brillante di qualche mese fa! 

Juniores regionale - girone M 

10a gior. (19.11.04): Casalpusterlengo - Verolese    4 - 4

11a gior. (26.11.04): Verolese - Gabiano   2 - 0

12a gior. (03.12.04): S. Martinese - Verolese  2 - 2

13a gior. (10.12.04): Verolese - Pontevichese 3 - 1

La squadra occupa il terzo posto in classifica con 24 punti.

 

Allievi - girone B 

  9a gior. (20.11.04): Verolese - Rudianese  4 - 1

10a gior. (27.11.04): Pontoglio - Verolese    0 - 2

11a gior. (04.12.04): Verolese - Pontevichese 5 - 0

Gli Allievi occupano la quinta posizione in classifica con 23 punti. 

Giovanissimi - girone B 

  9a gior. (19.11.04): Pralboino - Verolese   1 - 2

10a gior. (26.11.04): Verolese - Pontoglio    0 - 0

11a gior. (03.12.04): Pontevichese - Verolese 0 - 2

I Giovanissimi occupano il secondo posto in classifica generale con 28 punti. 

basket

Da questo numero in poi pubblichiamo, oltre ai risultati della Verolese iscirtta al campionato di Promozione, anche quelli di una nuova realtà che sta appassionando sempre di più in verolesi: la SAS Lic Verola, che partecipa al campionato di serie D, nel quale sta ben figurando

Promozione 

  6a gior. Verolese - Borgo S. Giov.    85 - 68

  7a gior. Cavasport - Verolese    62 - 56

  8a gior. Verolese - Gilbertina 78 - 81 

Serie D 

  4a gior. Orzinuovi - Lic Verolese    72 - 81

  5a gior. Lic Verolese - Ombriano   72 - 78

  6a gior. Mazzano - Lic Verolese  75 - 67

  7a gior. Lic Verolese - Flero  90 - 76

  8a gior. Cus - Lic Verolese    60 - 74

  9a gior. Lic Verolese - Sansebas.   67 - 80

10a gior. Lic Verolese - Roncad.    78 – 63

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Arte & cultura

Le poesie di Rosetta

L'anno nuovo, in questa poesia, appare come un bimbo appena nato, stupito per i botti e gli spari della mezzanotte. A lui si vuole consegnare, come auspicio, una preghiera di pace universale e un grido volto alla conquista della dignità dell'esistenza.

La lirica è dedicata ai piccoli, perché crescano con il senso della gioia e con la fiducia nella vita futura.

Come bimbo appena nato

(All'Anno Nuovo)

Sei giunto a noi

come bimbo appena nato,

sperduto

tra botti e luci

e fuochi d'artificio,

del tutto ignaro

di come vada il mondo.

Ti sei accostato

tra schiocchi spumeggianti

e grida piene,

infreddolito, muto,

nel colmo della notte

illuminata.

Vieni,

ti voglio dare in mano

una preghiera,

perché sia pace al mondo

finalmente

e tacciano gli spari

e le violenze

e tu trascorra i giorni

nella luce

in cui l'inno alla vita

sia gridato,

piccolo Anno Nuovo

ora spuntato.

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Storie Verolesi

Disavventure guerresche

ovvero: la bomba dè Cadegnà

La strada bassa per Cadignano, durante la guerra, divenne teatro di una vicenda memorabile che ancora si racconta nelle sere d'inverno, quando non si guarda la televisione. Eravamo nel mese di novembre ed i carri, trainati da un cavallo, trasportavano, per San Martino, le povere cose dei salariati agricoli che, dopo due anni, allo scadere dell'undici novembre, erano costretti a mutare padrone e cascina. Il carro agricolo, costruito solo per il trasposto dei prodotti del campo, a malapena recava ammassati i modestissimi beni di quei contadini, alcuni materassi, vecchi mobili sgangherati e con difficoltà riusciva a contenere anche le gabbie con i quattro polli ed i due conigli e poche altre masserizie ammonticchiate alla rinfusa.

Quel mattino, all'alba, uno di quei carri, riempito oltre misura, se ne veniva arrancando con difficoltà lungo la salita che precede il cimitero di Cadignano e che presenta, sulla sinistra, uno scoscendimento di una cinquantina di metri, fino ad arrivare ad un fosso circondato da piante e da ceppaie. In cielo, la notte, erano passati sulla zona aerei nemici, non si sa verso qual luogo diretti e per quale missione. Il mattino dopo, ad un tale, che in bicicletta si spingeva da Cadignano a Verolanuova, lasciati i pedali lungo la discesa, era scappato l'occhio verso la scarpata ed in fondo gli era parso di scorgere qualcosa di strano che affiorava tra le piante. Ne aveva subito parlato con gli amici e costoro, curiosi, recatisi in fretta sul posto, avevano scoperto, meraviglia delle meraviglie, che quell'oggetto misterioso che si scorgeva laggiù in basso, non poteva che essere una bomba, sganciata da uno di quegli aerei passati durante la notte e rimasta fortunatamente inesplosa.

La voce si era immediatamente sparsa e molti accorrevano sul posto, mantenendosi tuttavia a prudente distanza. E fecero bene, perché un pubblico funzionario, venuto sul posto per ragioni d'ufficio, sdraiatosi a terra e posato l'orecchio sul suolo, dichiarò solennemente che si udiva il tic tac di un meccanismo ad orologeria e che la bomba avrebbe potuto esplodere da un momento all'altro. Già si pensava di avvertire gli artificieri di Brescia, quando, il giorno successivo, un ragazzotto, ignaro del pericolo che stava correndo e non preavvertito da alcuno, essendo il luogo ormai completamente deserto, si era avventurato, sospinto da bisogni fisiologici impellenti, lungo la scarpata, inoltrandosi sul fondo tra il fogliame. Ne era poi riemerso, esaurita l'urgenza, recando in braccio un rotolo di stoffa scura, simile a quelli che si trovano ai lati di una vecchia ottomana, presumibilmente scivolato da uno di quei carri del San Martino, all'insaputa del conducente.

Il fatto imprevedibile fece subito scalpore e quietati gli animi, ormai liberi dallo spavento provato, nell'osteria, davanti ad un buon bicchiere di vino, tra una frase e l'altra, venne alla luce una simpaticissima canzone, con parole e musica, che cominciava dicendo “Viva la bomba de Cadegnà che l'éra la sponda de un sofà” e proseguiva, con variazioni appropriate, sul medesimo tono. È pur vero che noi bresciani siamo un po' rustici e pensiamo soltanto al lavoro, così almeno dicono i forestieri, ma, quando capita, ci scappa di fare anche dell'umorismo, magari su noi stessi ed in versi rimati nel nostro dialetto.

Non fu così qualche tempo più tardi, quando, nel cielo, ogni giorno, passavano squadriglie di quadrimotori nemici per raggiungere, presumibilmente, la Germania. Anche in tempo di guerra, il giovedì si teneva il mercato al centro della piazza grande e quel mattino vi era confluita una folla notevole. Vi sperava di trovare sul mercato quello che ormai era divenuto introvabile nei negozi a causa delle restrizioni alimentari. Ad un certo momento, un rombare sordo e pesante, che faceva tremare la terra, annunciò il passaggio dei quadrimotori e la gente, come al solito, levò gli occhi al cielo, ma con spavento si accorse che, dal ventre di uno di quegli aerei, si erano sganciati due oggetti oblunghi e scintillanti che somigliavano in tutto e per tutto ad una bomba. Fu un fuggi fuggi generale. La gente scappava per ripararsi sotto i portici, travolgendo ceste e bancarelle, ma i due oggetti, raggiunto il suolo, singolarmente, non esplosero.

Questa volta non vi furono poesie. Era stata tanta la paura che la musa era anche lei fuggita. I due oggetti, simili in tutto ad un ordigno esplosivo, si rivelarono essere invece due serbatoi supplementari, dei quali il quadrimotore si era disfatto, dopo aver esaurito il carburante negli stessi contenuto. Subito dopo vennero trasferiti in Comune ed i rimasugli della benzina, rimasti sul fondo, fecero la gioia di coloro che riuscirono a riempire i propri accendini con un liquido divenuto ormai introvabile a causa della guerra. E vi assicuro, era benzina di prima qualità.

V.B.

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Università Aperta

XVI° Anno Accademico 2004-2005

Calendario delle attività

dal 11 al 28 gennaio 2005

11 gennaio martedì ore 15.15

Diapositive sulla montagna: 4 passi sui sentieri e... anche un po' più in là!

Immagini e parole sulle montagne di casa nostra.

Relatore: dott. Fabrizio Bonera

14 gennaio venerdì ore 15.15

Filo Rosso: La Grecia, la sua storia e la sua civiltà

Filosofia (seconda parte): Dalle scuole di Atene alle dottrine dei Padri della Chiesa : il contributo della filosofia classica al cristianesimo.

Relatore: dott. Mario Ubiali

18 gennaio martedì ore 15.15

Musica: Canti, suoni e melodie con la fisarmonica. La fisarmonica nelle tradizioni popolari.

Relatore & fisarmonicista: maestro Pasquino Zanotti

21 gennaio venerdì ore 15.15

Medicina: Le nostre gambe e le malattie delle vene (le “varici”). I consigli pratici del medico angiologo e chirurgo vascolare.

Relatore: dott. Giovanni Lò

25 gennaio martedì ore 15.15

Filo Rosso: La Grecia, la sua storia e la sua civiltà

Letteratura: Le donne nella letteratura greca. Da Pandora e il suo vaso, in poi.

Relatore: dott.ssa Francesca Ziletti

28 gennaio venerdì ore 15.15

Storia locale: Le radici di Verolanuova nella storia del casato Gambara.

Anche dalle pagine di due antichi volumi recentemente entrati in possesso del Comune, gli appunti, le curiosità e le note sul passato di “Virola Alghise”.

Relatore: Sig. Angelo Locatelli

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varie - cronaca

Dal Club Alcolisti in Trattamento

di Verolavecchia e Quinzano d'Oglio

L'alcolismo si può sconfiggere

Tutti i lunedì e i giovedì sera, alle otto e un quarto, a Manerbio, in via Palestro al numero 55/b (di fronte alle scuole elementari) si riunisce il Gruppo dell'Associazione Alcolisti Anonimi. L'incontro è sempre aperto.

Chi ha problemi di dipendenza dall'alcool sa quanto è difficile vincere da soli questa schiavitù. Ma quel che da soli non si riesce a fare, insieme diventa possibile.

Per informazioni è possibile chiamare il numero 0302301624. Negli stessi giorni si incontra anche l'Associazione Gruppi Familiari AL-ANON, un sostegno alle famiglie che vivono il problema di un familiare o di un amico alcolista. Per saperne di più si può chiamare il numero 0309383504.

Mariuccia

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verolabocce

Consuntivo dell'anno 2004

10 maggio 2004: 1° G.P. M.P.M. - Gara Provinciale a coppie separate Cat. AB - CD.

11 e 12 settembre: a Cervia sono stati disputati i campionati italiani, organizzati dalla “Associazione Italiana Cultura e Sport - AICS”. Dopo le fasi eliminatorie, nella cat. C si sono classificate le seguenti coppie della verola Bocce, che si fregiano del titolo italiano: campioni: Amighetti F. e Pelosi C.; vice campioni: Brunelli L. e Ongari R.

Ai campioni vanno i nostri complimenti per lo splendido risultato.

5° G.P. San Michele disputato con le finali il 18 settembre 2004.

1° Memorial Rossini Vincenzo (Briciola)

I Soci del circolo AICS Verola Bocce ringraziano i familiari per l'opportunità di organizzare la manifestazione per ricordare Vincenzo, persona conosciuta e stimata nel mondo delle bocce, primo presidente della nostra società che fu fondata nel 1976, con altri nostri concittadini, presso il Circolo ACLI. Al termine della manifestazione sono risultate vincitrici le seguenti coppie:

1a Class.: Fratelli Venturini M e Venturini G.

2a Class.: Amighetti A. e Carrera M.

3a Class.: Bettoncelli C. e Vignaroli F.

4a Class.: Botta L. e Gilberti C.

Grazie a tutti i concorrenti per la loro partecipazione.

Grazie anche a tutti i nostri sponsor per il sostegno economico, necessario per organizzare e gestire l'attività della bocciofila.

 

Il Presidente del Circolo AICS Verolabocce

 

Mario Tadini

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La Galleria dei ricordi...

Porte aperte alla Casa di Riposo

Buongiorno a tutti, siamo ormai in gennaio e come tradizione il detto è: “Anno Nuovo Vita Nuova”.

Ebbene sì, noi animatrici avendo riflettuto sull'anno trascorso siamo riuscite a stilare un ricco bilancio riguardo al nostro lavoro.

 

La nostra quotidianità, nonostante le varie difficoltà, ci ha regalato soddisfazioni e momenti di vera gioia; gli ospiti hanno sempre ben accettato le nostre proposte con entusiasmo stimolandoci a proseguire con grinta verso obiettivi reali quali: il miglioramento della qualità di vita e il raggiungimento di una serenità con se stessi e con gli altri.

Entrando nella nostra casa di riposo si respira un'aria diversa da come di solito si pensa.

 

Le nostre attività sono varie, la mattina ci si dedica alla ginnastica di gruppo con successiva lettura e discussione del quotidiano per essere al corrente di ciò che avviene nel mondo.

Nel pomeriggio poi ci si diverte sfruttando “giochi” che stimolino e mantengano in allenamento la memoria, senza tralasciare l'importanza della manualità per la quale offriamo la possibilità di lavorare a maglia, di ritagliare, di piegare e, perché no, di giocare a carte, a tombola...

Insomma non c'è molto tempo per annoiarsi!!!

 

Le settimane volano velocemente, ma ogni giorno che passa lascia nel cuore di ognuno di noi quel qualcosa di particolare, di unico che ci rende forti per continuare ad andare avanti senza arrenderci mai.

Lo stare insieme è fonte di Crescita, di Amicizia, di Amore non solo da ricevere, ma soprattutto da dare.

Con l'anno nuovo facciamo affidamento alle nostre speranze che si avverino e ci diano la possibilità di condividerle con qualcuno di voi.

 

Sotto il nostro albero di Natale ci sono stati numerosi regali, che ci hanno invogliato a sorridere e ad essere felici: incontri con i ragazzi di terza media di Verolanuova, la S. Vincenzo, i ragazzi di Verolavecchia, i Cantur, i Francescani, il Sindaco..., insomma persone che si sono ricordate e avvicinate a noi.

Un altro bel regalo è il premio qualità vinto dalla nostra Fondazione “Gambara- Tavelli”.

 

Il riconoscimento è stato assegnato sulla base di precisi standards o parametri individuati dalla Regione circa la qualità dei servizi offerti dalla R.S.A e che, nel caso della Gambara-Tavelli, sono stati reputati tra i migliori nel Bresciano.

Queste per noi sono grandi soddisfazioni, speriamo che anche voi, Comunità Verolese, siate orgogliosi del nostro servizio e condividiate la nostra felicità.

Buon Anno a tutti

Caterina ed Elisabetta

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Turni domenicali di guardia farmaceutica dell'Azienda S.L. 19

gennaio

Bassano Br. 

Pavone M. 

Leno (dr. Santirana) 

San Paolo 

16 

Verolanuova (comunale) 

Bagnolo M. (dr. Ingardi) 

23 

Manerbio (dr. Bresadola) 

Quinzano 

30 

Verolavecchia 

Fiesse 

febbraio

Verolanuova (dr. Colosini) 

Cigole 

13 

Bagnolo M. (dr. Donini) 

Pralboino 

N.B.: L'elenco è provvisorio. 

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell'elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

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I volti delle voci di RBV

3 x 2 - Tre Per Due

3 conduttori:

ai confermatissimi Gianni e Doson si affianca Andrea, o se preferite, “il cremonese”, e questa la dice già lunga su di lui...

2 ore di trasmissione,

l'appuntamento raddoppia, sempre al sabato, sempre dalle 11.00, ma stavolta per 2 ore di fila, fino alle 13.00.

Nuova formula:

un tema che verrà sviluppato, discusso, dibattuto per tutta la durata del programma, fino a giungere ad una classifica finale degli aspetti più importanti.

Nel mezzo, tante rubriche e curiosità: la recensione gastronomica de “la colazione della settimana”, quella cinematografica di “a spasso con Claudio”, la nuova entusiasmante telenovela a puntate “Doson crazy story”; ma anche informazioni e curiosità, gossip e notizie, e tanta, tanta buona musica. Insomma, come nei migliori supermercati: un 3x2 imperdibile! 

Ed ora: Personaggi e interpreti:

Gianni Scaglia

“Non è colpa mia se sono finito qui. Dovete chiedere a Daria. Lei mi ha trascinato per la prima volta negli studi di questa radio e da allora... bè da allora non sono più riuscito a uscirne. Siamo di Alfianello, intendo io e il vecchio Doson, e vi garantisco che non è simpatico svegliarsi tutti i sabato mattina per venire a trasmettere un programma. Ci ho provato, cioè ho provato a smettere, ma non c'è stato niente da fare. E da quest'anno ci si è messo pure un cremonese!...”

“Insomma cos'è che mi frega tutte le volte? Forse la musica, forse le cose da dire alla gente, forse il fatto che basta guardarci in faccia per scoppiare a ridere o forse solo l'emozione di trasmettere emozioni?... non so di preciso. Quel che resta è che anche quest'anno Radio Basilica mi ha incastrato e che io sarò maledettamente felice di parlare ancora, con i miei amici, ai suoi microfoni.”

Angelo “Doson” Barbieri

Doson, all'anagrafe alfianellese Angelo Barbieri, è uno dei miei 27 soprannomi. Mi piace il calcio (segretario G.S. Pralboino, assistente C.T. Juniores Alfianello, ex giocatore Amatori Calcio Alfianello). Mi piacciono il Jack Daniel's, le ragazze “cerùse” e la bella compagnia. Ho suonato, cantato, recitato insomma un tipico animale da palcoscenico. Mi piace molto la musica, di qualsiasi tipo, basta che per me trasmetta qualcosa a chi l'ascolta e la poesia (ne ho scritte anche alcune) ma questo ed altro potrete scoprirlo ascoltandoci. Ho iniziato con il programma “S'i fosse...” l'anno scorso insieme al mio “fratellone” Gianni (è lui il più vecchio) e quest'anno con l'ingresso in squadra di Andrea proponiamo un nuovo programma che vi assicuro vi piacerà moltissimo. Loro sono le menti, io dovrei essere, più o meno, il braccio.

Andrea Fontana

Nasco a Milano 29 anni fa, e dopo una parentesi comasca, per la precisione a Cantù, abito da più di vent'anni a Corte de' Cortesi (CR). Sono diplomato geometra, sommelier e barman, e svolgo la mia attività all'interno di un ristorante. Mi piacciono la musica (suono la chitarra), il cinema, la letteratura, il basket e le donne, non necessariamente in quest'ordine! Sono alla mia prima esperienza radiofonica, spinto a provare quest'avventura dalla curiosità e dall'amicizia e la profonda stima intellettuale che mi lega a Gianni.

Per ascoltarli: Tutti i sabati dalle 11.00 alle 13.00

Per contattarli: rbv@verolanuova.com

Sito internet: www.verolanuova.com/rbv/giannidosonandrea

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Anagrafe parrocchiale

Battesimi

   44  Geroldi Mattia di Giovanni e Venturini Alessandra

   45  Zini Giacomo Leonardo di Michele e Cavagnini Romana

   46  Dore Lorenza di Filippo e Nervi Marcella

   47  Cremaschini Leonardo di Alberto e Peverada Vanda Giuseppina 

Matrimoni

   19  Alessandro Venturini con Amalia Branca

   20  Juri Pietro Bertini con Adele Benedetta Lazzaroni 

Defunti

   47  Davide Maria ved. Rossini di anni 83

   48  Giuseppe Brera di anni 77

   49  Luigi Piva di anni 65

   50  Battista Girelli di anni 88

   51  Jole Zanoni ved. Sora di anni 88

   52  Adele Alessandrini ved. Gritti di anni 84

   53  Bellomi Maria ved. Cremaschini di anni 88

   54    Mazzolari Alessandro di anni 76

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Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica

Dicembre

 

In memoria del defunto marito Luigi   50,00

La Classe 1927   50,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    10,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    100,00

N.N.    45,00

N.N.    50,00

N.N. in occasione del 25° di matrimonio     150,00

N.N.    20,00

Domenica e Gino per la morte di Vincenzo    50,00

N.N. in memoria dei defunti   200,00

N.N.    30,00

N.N.    10,00

Per il Battesimo di Mattia, i nonni Giuseppe ed Irene    100,00

N.N.    10,00

N.N.    100,00

N.N. per la Basilica   150,00

N.N.    200,00

N.N.    10,00

N.N.    90,00

N.N.    50,00

N.N. in memoria di Bosio Giovanni    150,00

N.N.    10,00

N.N.    30,00

Per un caro defunto    100,00

N.N. in memoria dei defunti   150,00

N.N.    120,00

N.N.    50,00

In memoria di Vincenzo Amighetti   100,00

N.N.    50,00

N.N.    80,00

N.N.    5,00

N.N.    100,00

N.N.    30,00

N.N. in ricordo del papà     100,00

N.N.    60,00

N.N.    100,00

N.N.    10,00

N.N.    30,00

N.N.    50,00

N.N.    30,00

Per il defunto Luigi     50,00

N.N.    50,00

N.N. in memoria di Giovanni e Rina   50,00

N.N.    100,00

N.N.    30,00

N.N.    100,00

N.N.    100,00

N.N.    40,00

N.N.    120,00

N.N.    30,00

N.N.    50,00

In memoria dei nostri defunti     100,00

N.N. pro restauri    200,00

I dipendenti della Roditor    41,57

In ricordo dei miei defunti    70,00

N.N.    100,00

N.N.    30,00

N.N.    25,00

Giornata celebrata nel mese di dicembre     1.462,00 

Dalla Casa Albergo    215,00

Dalla chiesa di San Rocco   85,00

Tele e affreschi 115,00

Per libri Basilica   25,00

Breve guida al tempio   55,00

Totale  6.193,57 

per Radiobasilica

LDB    250,00

SL    750,00

RM   50,00

Coniugi C.     50,00

Totale  1.100,00

“Amici della Basilica” adesioni alla “Confraternita del Restauro”

Per i lavori dalle Diaconie    500,00

Azione Cattolica Adulti    250,00

Coniugi Amighetti Vincenzo e Togni Santa     500,00

N.N.    250,00

N.N.    2.500,00

N.N. per i nostri morti  1.500,00

Raniero per la nostra Basilica    250,00

L.S.  750,00

N.N.    250,00

N.N.    500,00

N.N.    500,00

In ricordo della cara zia    500,00

N.N.    500,00

In ricordo della cara Teresa   250,00

N.N.    250,00

Sorelle S. in ricordo dei cari defunti    250,00

N.N. in memoria     500,00

N.N.    1.000,00

Rosa e Franco nel 30° di matrimonio    300,00

In ricordo dei genitori Carla, Lucia e Battista Girelli   500,00

In ricordo della cara mamma Maria    500,00

In memoria dei cari defunti     300,00

Totale  12.600,00

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario
(soltanto nei casi di emergenza)
118
Ambulatori medici via Grimani  030 9362609
Gruppo Verolese Volontari Soccorso  
via Grimani
0309361662
Problemi con le droghe?    0309937210
Alcolisti in trattamento 0309306813 -  0309361869
Vigili del Fuoco   030931027
Carbinieri - Pronto intervento 112  

 

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

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Per i collaboratori de “L'Angelo di Verola”

 

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 21 gennaio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

Importante:

Per facilitare la pubblicazione degli articoli:

gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche

Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.

Gli articoli vanno fatti pervenire:

direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

La Redazione

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Riepilogo appuntamenti di Gennaio

(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)

a cura di Radio Basilica di Verolanuova  

Il calendario completo del 2005 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti

Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com

Date e Luoghi

Tema

Promotori

Fino al 6 Gennaio
Salone Oratorio
"G. Gaggia"
via Zanardelli
Orari apertura oratorio

ARTE INSIEME
Esposizione di Artisti Verolesi

Oratori
di Verolanuova

Martedì 4 Gennaio ore 21.00
Basilica di San Lorenzo

Concerto
Orchestra e coro Adrara
ORATORIO DI NATALE
di J. S: Bach
direttore Sergio Capoferri

Comune di Verolanuova
e
Parrocchia di Verolanuova

Giovedì 6 Gennaio ore 9.00
Dall'Oratorio "Giacinto Gaggia" e
vie del centro

CORTEO DEI MAGI
(manifestazione annullata)

Oratorio di Verolanuova

Giovedì 6 Gennaio ore 21.00
Scuole Elementari
Cadignano

CONCERTO DELL'EPIFANIA
Complesso Bandistico "Stella Polare"

Comune di Verolanuova
e
Complesso Bandistico
"Stella Polare"

Lunedì 10 Gennaio - ore 20.30
Basilica di San Lorenzo

La Missione prosegue
CENTRO DI ASCOLTO COMUNITARIO IN BASILICA

Parrocchia
di Verolanuova

Martedì 11 Gennaio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Università Aperta
Diapositive sulla montagna
rel. dott. Fabrizio Bonera

Università
Aperta
Verolanuova

Venerdì 14 Gennaio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Università Aperta
Filo Rosso:
La Grecia, la sua storia e la sua civiltà.
Lezione di Filosofia
"Dalle scuole di Atene
alle dottrine dei padri della Chiesa"
rel. dott. Mario Ubiali

Università
Aperta
Verolanuova

Dal 14 al 30 Gennaio
Orari e luoghi diversi

VISITA PASTORALE DEL VESCOVO MONS. GIULIO SANGUINETI
Calendario completo sul sito

Parrocchie
della Zona X

Domenica 16 Gennaio dalle 15 alle 18
Istituto "B. Pascal"
presso ITC "Mazzolari
via Rovetta

SCUOLA APERTA
per genitori e alunni

Istituti
"B. Pascal"
e
"D.P. Mazzolari"

Martedì 18 Gennaio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Università Aperta
Lezione di Musica
"La fisarmonica nelle tradizioni popolari"
rel. m° Pasquino Zanotti

Università
Aperta
Verolanuova

Venerdì 21 Gennaio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Università Aperta
Lezione di Medicina
Le nostre gambe e le malattie delle vene.
I consigli del medico angiologo.
rel. dott. Giovanni Lò

Università
Aperta
Verolanuova

Martedì 25 Gennaio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Università Aperta
Filo Rosso:
La Grecia, la sua storia e la sua civiltà.
Lezione di Letteratura
"Le donne nella letteratura greca"
rel. dottoressa Francesca Ziletti

Università
Aperta
Verolanuova

Venerdì 28 Gennaio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica

Università Aperta
Lezione di Storia Locale
"Le radici di Verolanuova
nella storia del casato Gambara"
rel. Sig. Angelo Locatelli

Università
Aperta
Verolanuova

Sabato 29 Gennaio ore 21.00
Auditorium Biblioteca Civica

Teatro Distratto
CIRCO POLENTA
di Lorenzo Baronchelli

Assessorato
alla Cultura

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anno dell'eucaristia

La sorgente della pace

La sorgente della pace è vicina: Gesù nel sacramento! Il pensiero che Egli è là, mi vede, mi ama, placa ogni tempesta, fortifica ogni minaccia, ravviva la speranza, dà l'amore al sacrificio. E ciò che consola tanto è il pensare alla tenerezza di quel sacro Cuore verso ciascuno che a Lui ricorre: e quel Sacro Cuore palpita vivente davanti a noi.

Servo di Dio

Felice Prinetti

(1842-1916) 

Ai suoi collaboratori,ai distributori,

a tutti i lettori, vicini e lontani,

L'Angelo di Verola augura

un felice, felicissimo 2005

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Messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II
Per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace
1° Gennaio 2005


SERVIZIO INFORMATICO PARROCCHIALE

530 archivi; 5.900 documenti 2.100 immagini.

In marzo  abbiamo superato 1.000.000 di pagine viste da 360.000 visitatori

da 110 nazioni di tutto il mondo.

(fonte statistiche: Webalizer)

Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.

 

Siti Internet

Sito principale della Parrocchia www.verolanuova.com

Oratorio www.verolanuova.com/parrocchia/oratorio

L'Angelo di Verola www.verolanuova.com/angelo

Archivio de “L' Angelo di Verola” http://digilander.libero.it/angeloverola

Coro San Lorenzo http://digilander.libero.it/corosanlorenzo

Casa Tabor www.verolanuova.com/casatabor

Siti Ospiti www.verolanuova.com/ospiti

Indirizzi di Posta Elettronica

Parrocchia di san Lorenzo parrocchia@verolanuova.com

Oratorio “Giacinto Gaggia” oratorio@verolanuova.com

Radio Basilica rbv@verolanuova.com

L'Angelo di Verola angelo@verolanuova.com

Calendario Manifestazioni eventi@verolanuova.com

Coro San Lorenzo corosanlorenzo@iol.it

Casa Tabor casatabor@verolanuova.com

 

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