Anno XXX n° 4 - Aprile 2005
Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati
In copertina: Pittori Verolesi Giuseppe Pelucchi: Ulivi in primavera.
La parola del prevosto (don Luigi)
la visita pastorale
Il Vescovo ci scrive (2a parte)
vita parrocchiale
Riscopriamo
Dal C. P. P. (Don Luigi)
Il Consiglio Pastorale Uscente
Una bella sorpresa (Sr. Emilia)
Briciole Francescane (A. Rossi)
Dalle parole ai fatti (R. Fontana)
Dove sei? (L.D.B)
Mondo Unito (Domenica)
dagli oratori
Colorandia
Il Rogo della Vecchia
Oratorio Sport (R. Moscarella)
le nostre rubriche
Per te casalinga (L.D.B)
Verola sport (R. Moscarella)
arte & cultura
Le Poesie di Rosetta (R. Mor)
Radici (R. Bonera)
L'angolo di Massimo (M. Calvi)
Storie Verolesi (V.B.)
Voi che ne pensate? (L. A. Pinelli)
varie - cronaca
La galleria dei ricordi
Tempi lontani (G. Pini)
Siamo nella realtà della Pasqua!
Cristo è la nostra vita, è la nostra speranza, è la certezza di un futuro, personale e sociale.
La Pasqua coincide con l'inizio della Primavera; anche la natura, anche il mondo, partecipa a questo progetto di Dio che è un progetto di rinnovamento e di ripresa.
Questo è stato proposto a tutti noi, così che ognuno si trova a percorrere una strada più sicura e più agile verso i grandi ideali umani e cristiani.
È opportuno che ciascuno verifichi se questo è avvenuto nella sua vita e in che misura.
Pensando al territorio della nostra Verolanuova, quale carica, quale modo di affrontare e cercare di risolvere i problemi è maturato fra noi? Un serio cammino spirituale non può non diventare un impegno concreto anche nella vita sociale! Perché tutti si trovino meglio e possano realizzare le attese più vere e più profonde è necessaria una presenza più incisiva di tutti.
Un appuntamento importante saranno le votazioni per eleggere il nuovo Consiglio Pastorale Parrochiale (CPP); credo che a tutti sia chiaro che non si tratta di una formalità ma di una tappa necessaria; è un traguardo da raggiungere e da maturare tutti insieme.
Chi sarà eletto il 17 aprile 2005 farà parte di questo organismo che per cinque anni, insieme ai Sacerdoti, condurrà la Parrocchia nei suoi aspetti più impegnativi.
Ecco alcuni dei campi in cui gli eletti nel CPP dovranno lavorare:
Dare corpo alle indicazioni che il Vescovo ci ha lasciato con la Visita Pastorale;
Collaborare con i Sacerdoti nella Nuova Evangelizzazione, nella Catechesi ai vicini e ai lontani, così che Cristo sia conosciuto, accolto e vissuto nella vita di tutti;
Aiutare a far sì che la legge dell'Amore, della Carità sia sempre più seguita: nessuno all'interno della nostra realtà, parrocchiale e civile, si deve sentire escluso, emarginato;
Far emergere indicazioni per una celebrazione sempre più adeguata dei Sacramenti (Battesimo, Cresima, Eucarestia, Matrimonio);
Far notare in modo puntuale i problemi e proporre cambiamenti; osservare attentamente che tutto proceda nel migliore dei modi;
Tenere in considerazione le strutture della Parrocchia e, unitamente alla Commissione Economica, portare a termine il restauro della Basilica, la ristrutturazione della Casa Canonica, la Chiesa della Disciplina, l'Oratorio ecc.
Come si vede non è poco il lavoro che ci aspetta.
Le persone che tutti eleggeremo dovranno collaborare col Parroco e i sacerdoti in questi e altri campi; che siano persone di Dio, preparate e capaci di portare avanti un progetto con lo stile di chi costruisce la Chiesa, una comunità di credenti e di fratelli.
Preghiamo perché sia così per tutti.
Grazie a tutti per la collaborazione.
Don Luigi
Calendario liturgico dal 3 aprile all'8 maggio
aprile
ORARIO SANTE MESSE
In Basilica:
Prefestiva: ore 18.30
Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
ore 18.15 Celebrazione Liturgica
Feriali: ore 7.00 - 9.00 - 18.30
S. Rocco:
Festiva: ore 9.00
S. Anna - Breda Libera:
Festiva: ore 10.00
Feriale: (solo giovedì): ore 20.00
Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.
3 Domenica Seconda di Pasqua (della Divina Misericordia) (proprio del salterio)
Dal Vangelo - ...(dopo aver detto questo) alitò su di loro e disse: - ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi. - .... (Gv 20, 20-23)
Sante Messe con orario festivo
ore 15.00 Oratorio: incontro per i genitori dei bambini di 1a elementare
ore 15.00 Dalle suore: incontro per i genitori dei bambini di 4a e 5a elementare
ore 17.00 Salone delle Suore: incontro con i genitori, padrini e madrine dei battezzandi del mese di aprile
4 lunedì Annunciazione del Signore. Solennità. Proprio del salterio.
ore 20.30: Dalle Suore: Incontro per gli animatori dei Centri di Ascolto
Da martedì 5 II settimana del salterio
6 Mercoledì ore 20.30 in Basilica: Santa Messa solenne in suffragio dell'anima di Giovanni Paolo II
10 Domenica Terza di Pasqua (III settimana del salterio)
Dal Vangelo - ...Ed egli disse loro: - Sciocchi e tardi di cuore, nel credere alla parola dei profeti - .... (Lc 24, 25)
Sante Messe con orario festivo
ore 11.00 Dalle suore: incontro per i genitori dei bambini di 2a elementare
ore 15.00 Oratorio: incontro per i genitori dei bambini di 3a elementare
11 Lunedì ore 20.30: Centri di Ascolto
16 Sabato Dalle suore: dalle 15.00 alle 18.00 ritiro in preparazione alla Prima Confessione per i fanciulli di 2a elementare
17 Domenica Quarta di Pasqua (IV settimana del salterio)
Dal Vangelo - ...Gesù disse: - ...io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza - .... (Gv 10, 10)
Sante Messe con orario festivo
Oggi si vota per eleggere il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale
ore 10.30 Santa Messa in via Aldo Moro in occasione della Festa degli Alpini. In caso di pioggia: in San Rocco
È sospesa
ore 10.30 Oratorio: incontro per i genitori dei ragazzi di 3a media
ore 15.00 In Basilica: Celebrazione della Prima riconciliazione per i fanciulli di 2a elementare
23 Sabato Dalle suore: dalle 15.00 alle 18.00 ritiro in preparazione alla Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare
24 Domenica Quinta di Pasqua (I settimana del salterio)
Dal Vangelo - ...Disse il Signore: - Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me - .... (Gv 14, 1)
Sante Messe con orario festivo
ore 11.00 In Basilica: Celebrazione della Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare
25 lunedì San Marco Evangelista - Festa. Sante Messe con orario feriale. (Proprio del Salterio)
maggio
ORARIO SANTE MESSE
In Basilica:
Prefestiva: ore 18.30
Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
ore 18.15 Celebrazione Liturgica
Feriali: ore 7.00 - 9.00 - 18.30
S. Rocco:
Festiva: ore 9.00
S. Anna - Breda Libera:
Festiva: ore 10.00
Feriale: (solo giovedì): ore 20.00
Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.
Mese Mariano
Si apre oggi il mese dedicato alla devozione verso la Vergine Maria. Ogni giorno le Messe delle 9.00 e delle 18.30 saranno precedute dalla recita del S. Rosario. Sono in programma sere di preghiera nelle varie Diaconie.
Il calendario sarà pubblicato nel prossimo numero.
Ogni sera alle ore 20.30 il S. Rosario è recitato nelle Chiese sussidiarie di S. Rocco, Cappella Casa Albergo, Madonna di Caravaggio (Stadio) e Chiesa di S. Donnino.
1 Domenica Sesta di Pasqua (II settimana del salterio)
Dal Vangelo - ...Disse Gesù: - Se mi amate, osservate i miei comandamenti - .... (Gv 14, 15)
Sante Messe con orario festivo
S. Giuseppe lavoratore
ore 11.00 S. Messa per il mondo del lavoro
ore 15.00 Dalle suore: incontro per i genitori dei ragazzi di 2a media
7 sabato Festa di S. Gottardo in S. Donnino
ore 9.00 e 11.00 Le Sante Messe del mattino sono celebrate in S. Donnino
ore 17.00 S. Rosario e benedizione con la reliquia del Santo
8 Domenica Ascensione del Signore - Solennità (Proprio del salterio)
Dal Vangelo - ...Il Signore disse: - Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo - .... (Mt 28, 19)
Sante Messe con orario festivo
ore 9.30 In Basilica: Redditio (consegna) del Padre Nostro per i fanciulli di 5a elementare
ore 10.30 Partenza per il ritiro in preparazione alla Cresima per i ragazzi di 3a media.
ore 15.00 Oratorio: incontro per i genitori dei ragazzi di 3a media
ore 18.00 Santa Messa seguita dalla processione Solenne in onore della Madonna
Da lunedì 9: Settima settimana di Pasqua III settimana del salterio
Riepilogo degli appuntamenti vari
Domenica 3 aprile - Genitori dei bambini di 1a elementare - 15.00 - Oratorio
Domenica 3 aprile - Genitori dei bambini di 4a e 5a elementare - 15.00 - Suore
Domenica 3 aprile - Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di aprile - 17.00 - Suore
Domenica 10 aprile - Genitori dei bambini di 2a elementare - 11.00 - Suore
Domenica 10 aprile - Genitori dei bambini di 3a elementare - 15.00 - Oratorio
Sabato 16 aprile - Ritiro per
Domenica 17 aprile - Genitori dei ragazzi di 3a media - 10.30 - Oratorio
Domenica 17 aprile - Prima riconciliazione per i fanciulli di 2a elementare - 15.00 - Basilica
Sabato 23 aprile - Ritiro per
domenica 24 aprile - Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare - 11.00 - Basilica
domenica 1 maggio - Genitori dei ragazzi di 2a media - 15.00 - Suore
Redditio del Padre Nostro per la 5a elementare - domenica 8 maggio - 9.30 - Basilica
domenica 8 maggio - Ritiro dei Cresimandi di 3a media - dalle 10.30 - Basilica
domenica 8 maggio - Genitori dei ragazzi di 3a media - 15.00 - Oratorio
Difendiamo la vita come difendiamo la pace
Intervista a Luigi Bobba presidente nazionale delle Acli
Dott. Bobba, siamo abituati a vedere le Acli impegnarsi sui problemi del lavoro, della solidarietà sociale, della pace: perché, oggi, hanno deciso di partecipare alla campagna riguardante la legge sulla procreazione artificiale?
«Da quando la scienza è uscita dai laboratori e la tecnologia si è introdotta nei meccanismi di generazione della vita, fino a intervenire sul patrimonio genetico dell'uomo, un insieme di nuovi problemi etici ha fatto ingresso nella vita pubblica, e coinvolge la vita delle persone come le aule dei parlamenti. Oggi siamo posti di fronte a una vera e propria battaglia culturale. Se, come cattolici, promuoviamo e difendiamo la vita, è per le stesse ragioni per cui promuoviamo e difendiamo la pace. Ci sta a cuore l'embrione, la vita nascente così come i milioni di bambini che muoiono di fame. Siamo per tutelare la libertà, i diritti, la salute delle donne così come quelli del concepito. Non mi rassegno, personalmente, essere classificato come oscurantista medievale e di destra solo perché sollevo domande, avanzo dubbi, chiedo che si utilizzi almeno quel principio di precauzione che, quando si dibatte di organismi geneticamente modificati (Ogm), viene ampiamente riconosciuto: dovremmo avere attenzione nei confronti delle piante, e non verso gli esseri umani?».
Lei ha sostenuto che lo strumento referendario risulta inadatto per affrontare questo tipo di problemi: per quali motivi?
«I quesiti, così come verranno proposti nel giorno del referendum, sono astrusi, ma non dobbiamo lasciarci confondere: quella che abbiamo davanti, in realtà, è una sola domanda. Se, di fronte a questo meraviglioso e straordinario potere che la scienza mette nelle nostre mani, vogliamo assecondare l'idea del lasciar fare agli scienziati, o se crediamo necessario che cittadini e parlamenti abbiano qualche parola da dire sui limiti da imporre alla scienza quando vuole modificare o comunque intervenire sulla vita umana. Se la questione ha questa portata e rilevanza, è chiaro che lo strumento referendario è inadatto».
Eppure, contro la proposta di non andare a votare, è stata sollevata una vera e propria campagna...
«La campagna condotta contro coloro che scelgono di non partecipare al voto è incomprensibile. È del tutto lecito respingere non solo i quesiti, ma anche lo strumento scelto, ovvero il referendum. Di fronte a un referendum, infatti, per il quale il legislatore ha espressamente previsto un quorum, le alternative non sono solo due, ma tre. E quella di mandare a monte il referendum è non solo legittima, ma esprime una carica di impegno civico tanto quanto le altre: un modo per chiamare in campo la politica partendo dal principio che della vita non si può mai fare mercato (compreso quello elettorale) e che compito anche della politica sarà di giungere, attorno a questi problemi, a un'etica pubblica condivisa. Perché la vita non è un referendum».
Da: Città Nuova - n° 5 2005
"Ti accolgo come mio sposo"
Matrimonio: così cambia il rito
Domenica 28 novembre, la prima dell'Avvento, è entrato in vigore l'adattamento del rito del matrimonio (la parola giusta è questa, non, dunque, soltanto una traduzione e tanto meno un nuovo rito).
Il testo prevede, infatti, tre riti distinti. Il primo, inserito nella Messa, il secondo inserito nella Liturgia della Parola, il terzo riguardante il matrimonio in cui solo uno dei due sposi sia battezzato. Specie per le prime due tipologie, ci sono dei cambiamenti rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi.
Come il verbo accolgo te anziché il prendo te come mio sposo (sposa), o come l'inserimento dell'espressione con la grazia di Cristo in una delle formule che possono essere pronunciate al momento del consenso.
Il cambiamento della formula
L'attenzione dei mass media si è naturalmente subito concentrata sul cambio di verbo prendo-accolgo. Non si tratta, però, come si potrebbe pensare, di semplici adattamenti terminologici.
«Dietro ogni cambiamento testuale o dei gesti c'è un preciso studio teologico. Si è scelto io accolgo te perché il verbo della formula latina è accipere, che il nostro accogliere traduce meglio rispetto a prendere. Inoltre gli sposi, dicendo io accolgo te, riconoscono che l'altro non è possesso ma dono che viene dalle mani di Dio, Signore della vita».
In questo senso, dunque, «l'accogliere del matrimonio cristiano non è un puro ospitare, magari a tempo determinato ma è un accettare nella propria esistenza il dono di un'altra esistenza. Subito dopo con la promessa di essere fedele sempre viene la dimensione della scelta, con una consapevolezza in più: che questa promessa, come attesta l'esplicito riferimento alla grazia di Cristo, ognuno dei due sposi non la fa da solo, ma sostenuto proprio da questa grazia, che è vittoria sulla morte, sull'odio e sulla divisione».
Matrimonio con e senza
Anche la previsione di un rito inserito nella Liturgia della Parola ha suscitato notevole interesse e qualche perplessità. Si tratta di una possibilità minore? E a chi è diretto? «Cominciamo col dire che è sbagliato parlare di un rito di serie A quando c'è
Tanto meno si deve distinguere tra un matrimonio per i praticanti e una celebrazione per i non praticanti. Quello che l'adattamento del rito introduce è una possibilità in più, una ricchezza maggiore, poiché non si può non prendere atto che la situazione in Italia è cambiata anche da un punto di vista religioso, come ricordano i vescovi nel recente documento sulla parrocchia.
Non tutti gli sposi arrivano al matrimonio nelle stesse condizioni di fede. Vi sono coloro che hanno alle spalle un significativo cammino ma anche coloro che scelgono di sposarsi in Chiesa - e ne hanno diritto in quanto battezzati - pur non avendo maturato pienamente la scelta della vita cristiana. L'adattamento offre ai parroci gli strumenti per far fronte a questa diversità. Ma è una possibilità, non certo un'imposizione».
Detto in altri termini, l'esistenza di un doppio rito non significa l'obbligo di applicare automaticamente il rito con
Al contrario è auspicabile che i parroci e gli sposi valutino insieme quale rito scegliere. All'inizio penso che saranno ben pochi quelli che sceglieranno il rito all'interno della Liturgia della Parola. Ma se nel corso prematrimoniale due fidanzati riconoscono di essere in cammino verso una fede matura e consapevole, allora questo rito può davvero esprimere tutte le sue potenzialità».
Allo stesso modo, quando si presenterà la necessità di celebrare un matrimonio senza
Il rito inserito nella Liturgia della Parola
Vediamola più da vicino, dunque, questa novità. La mancanza della Messa non deve essere vissuta come una sottrazione ma deve diventare un desiderio.
Per questo il rito abilita a mettersi in cammino verso l'Eucaristia, partendo proprio dalla memoria del Battesimo, proseguendo con la proclamazione della Parola, l'espressione del consenso (io accolgo te e tutto ciò che segue), la benedizione nuziale, la preghiera dei fedeli, lo scambio della pace, la consegna della Bibbia e la benedizione finale».
Proprio la consegna della Bibbia, è indice di questo incamminarsi verso la comunione. «Ricevete
La maggiore ricchezza liturgica
Altro che serie B, verrebbe da dire. L'adattamento, infatti, renderà più belle e partecipate le liturgie nuziali, sia quelle inserite nella Messa, sia le altre. Testi e gesti sono stati curati nei minimi dettagli, sono state inserite le litanie dei santi sposati ed è stato ampliato anche il numero dei brani della Bibbia utilizzabili per le letture e il Vangelo. Prima erano una quarantina, ora sono 82.
Nuova è anche la formula per la benedizione sugli sposi. Il testo accentua la lode trinitaria: al Padre Creatore, al Figlio che si dona senza chiedere nulla in cambio e allo Spirito Santo. Sviluppa inoltre la supplica, affinché gli sposi, «segnati con il fuoco dello Spirito, diventino Vangelo vivo tra gli uomini». E introduce l'aspetto escatologico: la profonda nostalgia di Dio «fino al giorno in cui potranno, con i loro cari, lodare in eterno» il suo nome. Insomma, la celebrazione del matrimonio sarà sempre di serie A.
Qualunque sia il rito prescelto.
Così si dice Sì
Prima formula del Consenso
Sposo: Io N, accolgo te, N, come mia sposa.
Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
La sposa ripete
Seconda formula del Consenso
Sposo: N, vuoi unire la tua vita alla mia, nel Signore che ci ha creati e redenti?
Sposa: Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.
E tu, N, vuoi unire la tua vita alla mia, nel Signore che ci ha creato e redenti?
Sposo: Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.
Insieme: Noi promettiamo di amarci fedelmente, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di sostenerci l'un l'altro tutti i giorni della nostra vita.
Quel dialogo davanti all'Altare:
ecco cosa cambia
1. Nel Rito di Ingresso è stata inserita la memoria del Battesimo, con una formula a scelta tra tre, pronunciata dal sacerdote se possibile vicino al fonte battesimale. Ci sono inoltre due gesti nuovi: il sacerdote segna se stesso con l'acqua benedetta, poi asperge gli sposi e l'assemblea dei fedeli.
2. Nella Liturgia della Parola la novità è nell'arricchimento del lezionario, che contiene 82 brani tra cui scegliere anziché una quarantina, compresi i salmi. C'è anche una novità gestuale, cioè la venerazione del Vangelo da parte non più solo del sacerdote celebrante ma anche degli sposi.
3. Nella Liturgia del Matrimonio ci sono diverse novità.
L'interrogazione prima del consenso prevede una forma consueta (Siete venuti a celebrare il matrimonio senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli dei significato della vostra decisione?, eccetera) e una seconda forma totalmente rinnovata, in cui gli sposi anziché essere interrogati e rispondere con un si, dichiarano le loro intenzioni a se stessi, pronunciando insieme la seguente formula:
«Compiuto il cammino del fidanzamento, illuminati dallo Spirito Santo e accompagnati dalla comunità cristiana, siamo venuti in piena libertà nella casa dei Padre perché il nostro amore riceva il sigillo di consacrazione. Consapevoli della nostra decisione, siamo disposti, con la grazia di Dio, ad amarci e sostenerci l'un l'altro per tutti i giorni della vita. Ci impegniamo ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarci e a educarli secondo
Un'altra novità riguarda la benedizione nuziale, che ora è possibile anticipare al momento immediatamente successivo allo scambio degli anelli. Per la benedizione nuziale il celebrante può scegliere tra quattro preghiere:
accanto alle tre formule consuete, ne compare una nuova, composta appositamente dalla Chiesa cattolica, che prevede l'intervento dell'assemblea con acclamazioni. A conclusione della preghiera dei fedeli, il sacerdote può invitare a invocare i santi sposati, come Aquila e Priscilla, Zaccaria ed Elisabetta, Gioacchino e Anna, Mario e Marta, fino a Giovanna Beretta Molla. Dopo la celebrazione del matrimonio, al posto dell'applauso, l'assemblea può intonare un canto di ringraziamento o un'acclamazione di lode.
del nostro Vescovo continua
Il nostro Vescovo, mons. Giulio Sanguineti, a conclusione della Visita Pastorale ci ha inviato la lettera con le sue considerazioni; in essa sottolinea e propone alcune indicazioni. Desideriamo proporla alla riflessione della comunità. La prima parte è stata pubblicata nell'Angelo di marzo, in questo numero pubblichiamo la seconda... Sarà utile per tutti e, particolarmente, per chi opera al servizio della Parrocchia e per quanti entreranno a far parte del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. La lettera del Vescovo indica con chiarezza la strada che la nostra Comunità dovrà seguire.
La lettera del Vescovo
Seconda parte
Ritengo opportuno richiamare i seguenti altri punti.
1. Fra la nostra gente tutta la pastorale sia finalizzata al sorgere e al crescere della fede: dalle varie forme di annuncio alle celebrazioni liturgiche, alle molteplici iniziative ed opere caritative, alla integrazione del messaggio cristiano nella nuova cultura dei media; fra questi è da intensificare la diffusione del nostro settimanale diocesano La voce del Popolo': chiedo che i Sacerdoti e i membri dei Consigli programmino abbonamenti e lettura perché
2. Si tenga come impegno prioritario di attenzione pastorale quello di curare la preparazione e lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche, vera «fonte e culmine di tutta l'evangelizzazione».
Questa visita pastorale coincide con l'Anno dell'Eucaristia: ciò chiede alcune attenzioni.
Ad un posto preminente della vita ecclesiale si ponga la celebrazione del Giorno del Signore con al centro l'Eucaristia. Le celebrazioni generino comunione e alimentino quello spirito missionario proprio dell'Eucaristia. Anche i fedeli laici siano partecipi e animatori assumendo in proprio quanto compete loro e lasciando ai sacerdoti ciò che concerne la presidenza. Si educhi l'assemblea ad una partecipazione orante anche col canto. Sia rivalutato il ruolo delle corali' che affianchino a pezzi propri canti eseguiti da tutti; si trovi per il coro un posto adatto dentro l'assemblea.
I fedeli preghino, rispondano a voce chiara al celebrante, siano attenti nell'ascolto reso possibile da una proclamazione preparata.
Un impegno rinnovato in vista di celebrazioni più evangelizzanti chiede anche una saggia cautela nel programmare il numero delle SS Messe perché lo zelo verta più sul modo di celebrare piuttosto che sul moltiplicarne la quantità. Nel determinare numero e orari delle SS Messe il criterio sia dettato anche dalle esigenze delle parrocchie vicine, e non solamente della singola parrocchia. Venga dato giusto rilievo anche agli altri riti che non sono
3. Nella catechesi e nella prassi pastorale si dia rinnovata premura per la presentazione e la celebrazione della Penitenza, Sacramento del perdono di Dio e della riconciliazione con
4. Nella prospettiva di una Nuova Evangelizzazione che tende a rifare il tessuto cristiano delle stesse comunità ecclesiali e della società umana, i destinatari privilegiati dell'annuncio del Vangelo sono gli adulti. Li esorto a diventare sempre più adulti nella fede e quindi a dare tempo per la propria formazione cristiana e sfruttare tutte le opportunità che nella diocesi, nella zona, nella parrocchia vengono offerte.
Quindi le parrocchie intensifichino le varie modalità delle catechesi agli adulti: in occasione della celebrazione dei Sacramenti dei figli, in altri modi adottati in parrocchia, nella forma dei centri di ascolto'.
I consigli pastorali individuino persone, preferibilmente adulte, chiamate a farsi catechisti e/o animatori di Centri di Ascolto e sia loro offerta la possibilità di una preparazione adeguata. Analoga preparazione, iniziale e permanente, sia offerta ai membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali, ai vari operatori degli Oratori, ai membri dei Consigli Parrocchiali per gli affari economici.
5. Circa l'Azione Cattolica richiamo quanto hanno scritto i Vescovi italiani negli orientamenti per il decennio': noi Vescovi diamo il nostro sostegno con attenzione e speranza verso il cammino dell'Azione Cattolica. E chiediamo all'Azione Cattolica un'esemplarità formativa e un impegno sensibile alle necessità pastorali delle parrocchie e un rinvigorimento del dialogo e della condivisione della speranza evangelica in tutti gli ambienti della vita quotidiana' (cfr n. 61). La raccomando come associazione in diretta collaborazione con la diocesi e la parrocchia.
Anche associazioni e movimenti sono una opportunità da valorizzare per la formazione dei laici, per la testimonianza e l'annuncio che possono far giungere là dove risulta più difficile alle organizzazioni tradizionali della parrocchia. Vanno aiutati a collocarsi in un progetto pastorale unitario.
6. Un dono per le parrocchie sono le religiose, vere consacrate a tempo pieno per
Le comunità cristiane hanno bisogno di molteplici operatori pastorali per essere vive e incidere sul territorio. Questi devono essere preparati.
Crescano la competenza e disponibilità dei laici che portino un contributo originale alla realizzazione dell'unica missione della Chiesa. Un progetto per rispondere a tale esigenza è messo in atto dall'istituto Superiore di Scienze Religiose dell'Università Cattolica a Brescia.
Raccomando di dare seguito alle Missioni Popolari celebrate nelle varie parrocchie, intensificando e rendendo permanenti i Centri di Ascolto attivati o da avviare.
L'attenzione ai lontani presenti nelle nostre parrocchie non ci faccia dimenticare la missionarietà ad gentes: le associazioni missionarie ne sono una proposta eloquente. Tutte le comunità sentano propria la vocazione missionaria.
7. Una oculata pastorale giovanile chiede che sia coinvolta la scuola, soprattutto nei luoghi dove c'è una concentrazione di alunni:
- devono essere sensibilizzati gli insegnanti credenti mediante una pastorale scolastica che miri innanzitutto ad una buona qualità della scuola, contenutistica e pedagogica;
- occorre un coinvolgimento ed un coordinamento degli insegnanti di Religione Cattolica, per favorire il loro ruolo di insegnanti dei principi della Religione Cattolica nella scuola e anche per alimentare un contatto formativo con i ragazzi che la parrocchia non raggiunge;
- va incoraggiata e sostenuta la scuola cattolica presente in zona, come primaria nella parrocchia di Pontevico e come scuola per l'infanzia a Pontevico e Verolanuova.
8. All'interno dell'impegno per
Sia adottato lo stile vocazionale nella preparazione remota dei giovani al Matrimonio al fine di insegnare a leggere la scelta del Matrimonio come una vocazione.
9. Ogni parrocchia o unità pastorale si preoccupi di darsi un organismo, o deputi qualche membro del consiglio pastorale, che coinvolga la comunità nella testimonianza della carità, all'interno e nel territorio in cui è inserita: è compito della Caritas parrocchiale educare alla carità per far conoscere le realtà caritative esistenti, sensibilizzare ai bisogni emergenti, coordinare le diverse espressioni caritative ed anche stimolare il dialogo della comunità cristiana con Immigrati ed emarginati ed offrire loro la conoscenza e l'esperienza della fede cristiana.
È da apprezzare e incoraggiare l'esperienza in atto nelle varie realtà circa il volontariato quale attività spontanea e gratuita verso l'altro. Raccomando la formazione, iniziale e permanente, dei volontari perché siano garantite la competenza e l'ispirazione di fede.
Gli immigrati che giungono assai numerosi nei nostri paesi sollecitano la nostra Chiesa all'accoglienza e non al rifiuto, all'aiuto, al dialogo, alla fraternità.
L'atteggiamento accogliente verso i fratelli immigrati non esclude di richiamarli anche a rispettare la nostra cultura e le leggi dello Stato.
Una particolare attenzione di accompagnamento pastorale va data agli immigrati di religione cattolica. La nostra diocesi sta portando avanti una missione popolare per gli immigrati per l'accoglienza dei fratelli di religione cattolica. Prevedo tuttavia che nella vostra zona sarà effettuata verso l'anno 2006.
Anche con le religioni non cattoliche si instauri un buon rapporto di dialogo.
Affido comunità e fedeli alla protezione della Madonna, della Beata Paola Gambara, dei Beati Arcangelo Tadini e Ludovico Pavoni e dei SS. Patroni delle comunità parrocchiali.
Vi benedico tutti
Brescia, 9 febbraio 2005, Mercoledì delle Ceneri.
+ Giulio Sanguineti
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Il Vescovo si fa piccolo con i piccoli
È stato bello vedere un Vescovo che si è chinato a distribuire le caramelle ai bambini della scuola materna. Questo è avvenuto venerdì 28 gennaio durante la visita pastorale che Monsignor Vescovo Giulio Sanguineti ha fatto alla nostra parrocchia.
Importante per noi è stato il suo desiderio di visitare l'Asilo Nido, le due scuole materne. I bambini, pur non cogliendo il significato profondo di tale visita, hanno goduto per la presenza del Messaggero del Signore.
Imparare un canto, preparare un cartellone da donare, ricevere delle caramelle dalla mano di un Vescovo: sarà tutto questo un piacevole ricordo quando la loro fede diventerà più matura? Chissà!
Lo ringraziamo e gli assicuriamo il nostro affettuoso ricordo e diciamo grazie anche al Parroco che si è fatto accompagnatore, favorendo a noi la gioia dell'incontro.
Le Educatrici della Scuola Materna S. Capitanio
Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui
Riscopriamo
Prefazio:
Il Signore sia con voi, In alto i nostri cuori, Rendiamo grazie al Signore nostro Dio... e poi segue la preghiera di ringraziamento che il Sacerdote a nome di tutta l'Assemblea rivolge al Signore per i doni che continuamente ci offre, in modo particolare per il dono del Corpo e del Sangue di Cristo.
Epiclesis:
È la preghiera successiva che si rivolge allo Spirito Santo perché il pane e il vino presentato all'Offertorio li trasformi in Corpo e Sangue di Cristo. È un momento importante, per questo dopo il Santo è stato proposto un momento di silenzio perché la nostra partecipazione alla preghiera innalzata dal Sacerdote fosse consapevole e non scontata.
Presentazione all'assemblea del Corpo e del Sangue di Cristo:
Per sottolineare la consapevolezza del dono ricevuto da Dio nel Corpo e Sangue di Cristo, come espressione della nostra adorazione abbiamo ripetuto davanti al Corpo di Cristo: Signor mio e Dio mio. Davanti al Sangue di Cristo: Signor mio e Dio mio.
a cura di don Paolo
Pubblichiamo una breve sintesi delle catechesi che il nostro Prevosto, don Luigi, ha dettato a Radio Basilica nel corso della scorsa Quaresima.
Gesù segno dell'alleanza
Le profezie si compiono nella persona di Gesù Cristo, uomo e Dio, nato a Betlemme di Giudea: in Lui si realizza la nuova alleanza fra Dio e gli uomini ed egli ne è il segno visibile e perenne.
Dio fa alleanza con l'umanità non più a parole, nel sangue di animali, o attraverso teofanie, ma in se stesso che ha reso visibile e assumendo in sé la natura umana: «Io ti sposerò, ti condurrò nel deserto, sposerò la mia creatura» (cfr. Os 2, 21). Dio si unisce a noi tramite Gesù Cristo e noi, tramite lui entriamo in Dio, nella Trinità, partecipiamo alla vita di questa e diveniamo nuovo popolo con il comandamento dell'amore, essendo uniti in Dio.
La messa contiene, attua, rinnova e diffonde gli effetti dell'alleanza con Dio. Quando andiamo a messa rinnoviamo, perché Dio la rinnova, ci apriamo e approfondiamo la nostra alleanza con Dio, nel sangue di Cristo: «Questo è il mio corpo dato per voi, questo è il sangue della nuova ed eterna alleanza». La nuova alleanza si attua nella fede, nella speranza.
La messa infiamma la carità. I santi lo capivano bene: il beato Allamano, divideva la giornata in tempi di ringraziamento e di preparazione alla messa, quasi con un metodo da ragioniere. Mi sembra importante per ogni cristiano l'intuizione della messa come centro in cui si realizza il piano di Dio e punto di partenza per l'azione e la vita. Oggi dobbiamo ringraziare, perché molti cristiani hanno riscoperto l'Eucarestia anche nei giorni feriali e la vivono nel suo significato più autentico: è un segno dello Spirito che ci dice la dilatazione del regno, l'accoglienza che sta ricevendo nel cuore del popolo cristiano.
A conclusione desidero sottolineare il valore della messa e quindi della vita cristiana come gioia e festa. Ciascuno di noi, quando è segnato dall'esperienza del dolore e della croce, trova più difficile comprendere la gioia dell'incontro con Dio e cogliere i segni di speranza nel proprio cammino. La messa è sacrificio, perché alleanza nel sangue di Cristo, ma è anche Eucarestia, rendimento di grazie per l'alleanza.
Questi due significati sono importanti: nella comunione eucaristica, ciascuno di noi, da un lato vive per la forza che Gesù gli comunica e, dall'altro, vive per Lui, per il suo regno. La lettera ai Filippesi al capitolo 2 dice: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù» (2,5). Nella comunione, riceviamo con Cristo stesso riassunto della sua vita per suscitare in noi gli stessi sentimenti che furono in lui.
Un secondo momento teologico non secondario della comunione consiste nel legame con il Corpo mistico di Cristo: unendomi a Cristo nell'Eucarestia, entro in una relazione più stretta e più forte con tutti, quindi devo sentire una vicinanza più forte; per «sentire» non intendo sensibilmente se accade, può essere un aiuto, ma intendo sperimentare nel profondo della fede.
a cura di don Luigi
Lunedì 14 marzo 2005
Noi siamo il corpo di Cristo
I Corinzi 12, 12-27
Proviamo a vivere il Vangelo
Cristo è come un corpo che ha molte parti
Non poteva esserci brano migliore per l'approssimarsi delle elezioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Sì, perché questa Prima Lettera ai Corinzi, 12, 12-
Cristo - dice San Paolo - è come un corpo che ha molte parti. (...) L'occhio non può dire alla mano: - Non ho bisogno di te - o la testa non può dire ai piedi: - Non ho bisogno di voi -. Anzi, proprio le parti che ci sembrano più deboli sono quelle più necessarie. (...) Se una parte soffre, tutte le altre soffrono con lei; e se una parte è onorata, tutte le altre si rallegrano con lei.
Siamo un unico corpo con Cristo e ciascuno di noi si deve sentire parte integrante della Sua Chiesa. Dobbiamo, dunque, essere in comunione tra noi, corresponsabili della Missione che Cristo ci ha affidato, secondo le nostre possibilità e per il bene e la salvezza di tutti.
Così, uniti e solidali, dobbiamo affrontare gli eventi che precedono la costituzione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale, in modo che esso rappresenti democraticamente ognuno di noi, nell'impegno e nella volontà di portare avanti armoniosamente le linee di un cammino pastorale comune, del quale siamo consapevolmente parte viva.
L'occasione, quindi, è propizia per parlare delle prossime elezioni del 17 aprile 2005 e per prepararci a questo evento con serietà assoluta e senso pieno di responsabilità.
L'incontro termina con una preghiera dedicata anche a coloro che, per motivi di salute, non hanno potuto recare il loro fattivo contributo alla vivace, amichevole discussione.
Rosetta Mor
per il Centro di Ascolto della Diaconia
Madonna di Caravaggio
Rispondiamoci
con il Catechismo
Uniti e solidali come un corpo per vivere dentro e fuori di noi, grazie all'aiuto del Consiglio Pastorale Parrocchiale, tre atteggiamenti: Comunione (tutti uniti nel nome del Signore), Corresponsabilità (tutti corresponsabili gli uni degli altri nel nome del Signore), Missione (nel mondo portatori del Vangelo, con le parole e la vita, nel nome del Signore). Uniti e solidali per essere nel mondo il Corpo di Cristo.
787 Fin dall'inizio Gesù ha associato i suoi discepoli alla sua vita; 199 loro rivelato il Mistero del Regno; 200 li ha resi partecipi della sua missione, della sua gioia 201 e delle sue sofferenze. 202 Gesù parla di una comunione ancora più intima tra sé e coloro che lo seguiranno: «Rimanete in me e io in voi... Io sono la vite, voi i tralci» (Gv 15, 4-5). Annunzia inoltre una comunione misteriosa e reale tra il suo proprio Corpo e il nostro: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui» (Gv 6, 56).
788 Quando la sua presenza visibile è stata tolta ai discepoli, Gesù non li ha lasciati orfani.
789 Il paragone della Chiesa con il corpo illumina l'intimo legame tra
«Un solo corpo»
790 I credenti che rispondono alla Parola di Dio e diventano membra del Corpo di Cristo, vengono strettamente uniti a Cristo: «in quel Corpo la vita di Cristo si diffonde nei credenti che attraverso i sacramenti vengono uniti in modo arcano ma reale a Cristo che ha sofferto ed è stato glorificato» 207 Ciò e particolarmente vero del Battesimo, in virtù del quale siamo uniti alla Morte e alla Risurrezione di Cristo, 208 e dell'Eucaristia, mediante la quale «partecipando realmente al Corpo del Signore» «siamo elevati alla comunione con lui e tra di noi». 209
791 L'unità del corpo non elimina la diversità delle membra:
«Nell'edificazione del Corpo di Cristo vige la diversità delle membra e delle funzioni. Uno è lo Spirito, il quale per l'utilità della Chiesa distribuisce i suoi vari doni con magnificenza proporzionata alla sua ricchezza e alle necessità dei servizi». L'unità del Corpo mistico genera e stimola tra i fedeli la carità: «E quindi se un membro soffre, soffrono con esso tutte le altre membra; se un membro è onorato, ne gioiscono con esso tutte le altre membra» 210 Infine, l'unità del Corpo mistico vince tutte le divisioni umane: «Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è più né giudeo ne greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù » (Gal 3. 27-28).
«Capo di questo corpo è Cristo»
792 Cristo «è il Capo del Corpo, cioè della Chiesa » (Col 1, 18). È il Principio della creazione e della redenzione. Elevato alla gloria del Padre, ha «il primato su tutte le cose» (Col 1, 18), principalmente sulla Chiesa, per mezzo della quale estende il suo regno su tutte le cose.
793 Egli ci unisce alla sua Pasqua. Tutte le membra devono sforzarsi di conformarsi a lui finché in esse «non sia formato Cristo» (Gal 4, 19). «Per ciò siamo assunti ai misteri della sua vita... Come il corpo al Capo veniamo associati alle sue sofferenze e soffriamo con lui per essere con lui glorificati » 211
794 Egli provvede alla nostra crescita. 212 Per farci crescere verso di lui, nostro Capo, 213 Cristo dispone nel suo Corpo,
795 Cristo e
Rallegriamoci, rendiamo grazie a Dio, non soltanto perché ci ha fatti diventare cristiani, ma perché ci ha fatto diventare Cristo stesso. Vi rendete conto, fratelli, di quale grazia ci ha fatto Dio, donandoci Cristo come Capo? Esultate, gioite, siamo divenuti Cristo. Se egli è il Capo, noi siamo le membra: siamo un uomo completo, egli e noi... Pienezza di Cristo: il Capo e le membra. Qual è
Redemptor noster unam se personam cum sancta Ecclesia, quam assumpsit, exhibuit - Il nostro Redentore presentò se stesso come unica persona unita alla santa Chiesa, da lui assunta. 215
Caput et membra, quasi una persona mystica - Capo e membra sono, per così dire, una sola persona mistica. 216
Una parola di santa Giovanna d'Arco ai suoi giudici riassume la fede dei santi Dottori ed esprime il giusto sentire del credente: «A mio avviso, Gesù Cristo e
Prossimo Centro di Ascolto
lunedì 11 aprile ore 20.30
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito in assemblea il giorno 11 marzo 2005 alle ore 20.30, presso le rev. Suore.
All'Ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) Preghiera.
2) Elezione del Nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale: relazione della Commissione Elettorale.
4) Varie ed eventuali.
Dopo la preghiera iniziale, 1° argomento all'O.d.G., è stato approfondito il:
2° argomento all'O.d.G.
Elezione del Nuovo C.P.P.:
relazione della Commissione Elettorale.
Sono state apprezzate l'efficacia e lo stile dei tre volantini distribuiti, nelle tre domeniche concordate, per quanto riguarda la sensibilizzazione nei confronti della Comunità alla elezione del Nuovo C.P.P.
Unico rammarico, non essere riusciti a raggiungere, per la sensibilizzazione, tutti i gruppi ecclesiali che lavorano in parrocchia, come prefissato.
Poi sono stati discussi e decisi i seguenti punti:
1) L'urna elettorale sarà a disposizione della Comunità fino al 16 marzo e ciò per dare la possibilità di esprimere le preferenze e presentare i loro nominativi anche ai Centri di ascolto che si riuniranno il 14 marzo.
2) Sarà candidato, alle votazioni del 17 aprile, chi avrà ricevuto almeno 5 preferenze, fino ad un massimo di 51 nominativi complessivi (17 per ogni fascia di età).
3) La scheda Elettorale presenterà pertanto i 17 nominativi per ogni fascia di età,
4) Le schede si potranno deporre nelle varie urne situate: in Basilica, a San Rocco, alla Casa Albergo e alla Breda Libera, dalle ore 15 di sabato 16 Aprile alle ore 19 di lunedì 18 Aprile; il lunedì 18 Aprile l'urna elettorale sarà presso le Suore.
5) I membri del C.P.P. eserciteranno, a turno, un controllo sulle urne elettorali sia in Basilica che presso le altre postazioni (senza comunque prendere nominativi, né spulciare schede).
6) La scheda elettorale verrà portata in ogni famiglia da alcuni membri delle Diaconie. Il modo più bello per esprimere il voto, comunque, è che i componenti di ogni famiglia si ritrovino insieme (genitori, figli, nonni...) ed insieme esprimano la preferenza per le varie fasce di età.
7) Saranno invitati a votare anche i malati e gli anziani (per questo verrà chiesto ausilio alle Suore e ai Ministri straordinari dell'Eucarestia, per i residenti in Casa Albergo verrà chiesto il supporto delle animatrici).
8) Lo spoglio delle schede verrà effettuato la settimana seguente, dalla Commissione Elettorale, e verranno confermate le 5 persone più votate per ogni fascia di età, per un totale complessivo di 15 persone elette.
9) Il Nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale avrà quindi questa fisionomia:
15 persone elette
7 persone che partecipano di diritto e sono:
il Parroco
i due Curati
don Angelo
una Suora
una Angelina
il futuro Diacono Permanente
5 persone si aggiungeranno per nomina del Parroco.
I componenti, possibilmente, saranno equamente divisi tra uomini e donne.
10) La domenica 24 Aprile, durante le S.S. Messe, verrà presentato il Nuovo C.P.P.
11) Si terrà poi una riunione congiunta tra il Vecchio ed il Nuovo C.P.P. per salutare i Vecchi e ringraziarli per la collaborazione ed il proficuo lavoro svolto, con tanta abnegazione, per il bene della Comunità, ed iniziare con i Nuovi.
3°) argomento all'O.d.G.:
Varie ed eventuali.
Nessuna osservazione.
Esauriti i vari argomenti la seduta è tolta alle ore 22.00.
Pastorale Parrocchiale uscente
Pubblichiamo i nomi dei componenti il Consiglio Pastorale Parrocchiale uscente. A tutti un grande ringraziamento per il lavoro svolto in tutti questi anni al servizio della Comunità Parrocchiale. Un pensiero riconoscente va anche a tutti coloro che, per vari motivi, hanno lasciato il Consiglio negli scorsi anni.
Presidente Don Luigi Bracchi
Vice Presidente Checchi Francesco
Segretaria Domenica Lina Smalzi
Componenti:
Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Suor Emilia Marchesi
Baronio Giuliano - Baronio Portesani Teresa - Bertolini Pierangelo - Bertoni Maria - Bonanomi Maria - Bonera Rino - Bonetti Mauro - Cattina Tedoldi Giancarla - Checchi Francesco - Ferrazzoli Merzoni Ivana - Fontana Rita - Girelli Sergio - Gogna Caprini Laura - Merzoni Francesco - Mor Abbiati Rosetta - Sala Piero - Smalzi Staurenghi Lina - Zanoli Tiziano - Zarnetti Nocivelli Barbara.
Ancora Grazie.
Mercoledì 17 marzo è stato effettuato lo spoglio delle schede votate domenica 13 per formare la lista elettorale.
Si dice che il bene non fa scalpore; se vogliamo che la nostra comunità diventi sempre più consapevole del suo cammino di fede, è importante che ognuno di noi si renda corresponsabile, cioè che metta a servizio, in comune, i doni che ha per il bene di tutti.
Grazie a tutti coloro che si sono resi disponibili. Ora saremo chiamati a scegliere fra questi nomi i quindici eletti che faranno parte del Consiglio. Buon Lavoro.
Suor Emilia Marchesi
Nominativi usciti dalle votazioni
preparatorie del 13 marzo 2005
Età dai 18 ai 30 anni
26 voti: De Angeli Ettore
4 voti: Colla Lorenzo
3 voti: Cervati Simone, Labinelli Marilisa, Simonini Stefano
2 voti: Bonera Federica, Conti Marina, De Angeli Matteo, Montani Angelo
1 voto: Anni Chiara, Barbieri Stefano, Baronio Angelo, Bodini Anna, Botta Paola, Cattaneo Emanuele, Girelli Chiara, Guerreschi Claudio, Micheli Damiano, Mombelli Thomas, Montani Stefano, Panizza Emanuel, Pezzoli Michela, Ubiali Itala
Età dai 31 ai 50 anni
20 voti: Cocchetti Francesco, Ferrazzoli Ivana
14 voti: Zani Luciano
10 voti: Biaggi Rachele, Montani Lorenzo
6 voti: Baronio Giuliano, Bertolini Pierangelo, Cervati Giacomo, Checchi Basilio, Fontana Angela
4 voti: Baiguera Francesco, Checchi Francesco, Ghidelli Franca, Salini Alba
3 voti: Girelli Sergio, Mazzoleni Daria, Zanoli Tiziano
2 voti: Baronio Mario, Gavazzoli Giambattista, Micheli Luciano, Migliorati Ambra, Vesco Annalisa
1 voto: Azzini Caterina, Azzola Fiorlorenzo, Biasio Ilario, Bosio Giambattista, Branca Catullo, Brusinelli Terry, Cavedo Lorella, Checchi Mariangela, Goldani Elena, Pezzoli Maristella, Pinelli Luigi,Pizzamiglio Luigi, Preti Giandomenico, Rossi Attilio, Scaratti Maria, Tanfoglio Domenico
Età superiore ai 50 anni
25 voti: Smalzi Lina
13 voti: Azzini Mario, Baronio Teresa
11 voti: Caprini Laura
10 voti: Cervati Tiziano
9 voti: Brescianini Giovanni, Sala Pasqua
8 voti: Fontana Rita, Minini Bernardo
7 voti: Bodini Angelo, Lipomani Claudio, Merzoni Francesco, Mor Rosetta, Nocivelli Bruna, Venturini Angelo
4 voti: Monteverdi Angelo
3 voti: Ghidelli Guido, Lò Stefano, Loda Carla, Marianni Sandro, Mazzola Gabriella, Monfardini Baldassarre
2 voti: Adami Andrea, Amighetti Franco, Branca Graziella, Cattina Giancarla, De Angeli Federico, Fontana Giuseppe, Olivetti De Angeli Giulia, Pelosi Diana, Riccadonna Paola, Rossini Alfredo, Savio Piero
1 voto: Angelozzi Maria, Barbieri Giuseppe, Bertoni Walter, Bodini Luigi, Del Balzo Luisa, Farina Luigi, Zarnetti Nocivelli Barbara, Pari Pietro, Tedoldi Giambattista, Tomasoni Giovanni, Venturini Luigia, Vesco Giovanni, Zacchi Laura, Zanardini Pari Bruna
Parrocchia di San Lorenzo Martire - Verolanuova
Votazione per l'Elezione del Consiglio Pastorale Parrocchiale
Domenica 17 Aprile 2005
Nominativi sulla scheda elettorale
Fascia 18 - 30 anni
Anni Chiara
Barbieri Stefano
Baronio Angelo
Bodini Anna
Bonera Federica
Botta Paola
Cataneo Emanuele
Cervati Simone
Colla Lorenzo
Conti Marina
De Angeli Ettore
De Angeli Matteo
Girelli Chiara
Guerreschi Claudio
Labinelli Marilisa
Montani Angelo
Simonini Stefano
Fascia 31 - 50 anni
Baiguera Francesco
Baronio Giuliano
Bertolini Pierangelo
Biaggi Rachele
Cervati Giacomo
Checchi Basilio
Cocchetti Francesco
Ferrazzoli Ivana
Fontana Angela
Ghidelli Franca
Girelli Sergio
Mazzoleni Daria
Montani Lorenzo
Salini Alba
Vesco Annalisa
Zani Luciano
Zanoli Tiziano
Fascia oltre i 50 anni
Adami Andrea
Amighetti Franco
Azzini Mario
Baronio Teresa
Bodini Angelo
Brescianini Giovanni
Caprini Laura
Cervati Tiziano
Fontana Rita
Ghidelli Guido
Lipomani Claudio
Marianni Sandro
Minini Bernardo
Monteverdi Angelo
Mor Rosetta
Sala Pasqua
Smalzi Lina
Come si vota:
1. La scheda elettorale ti sarà consegnata direttamente a casa;
2. Il voto deve esprimere il parere di tutta la tua famiglia; riunisciti con i tuoi familiari e parlane;
3. Votate due nomi per ogni fascia di età facendo una X sulla casella che precede il nome;
4. Deposita la scheda nelle urne che saranno predisposte in Basilica, a partire dalle ore 16.00 di sabato 16 e fino alle ore 19.00 di lunedì 18 aprile 2005. Nella Chiesa di San Rocco, di Sant'Anna e alla Casa Albergo la scheda si deposita in corrispondenza delle Sante Messe. Lunedì 18 l'urna per il voto sarà disponibile presso le Suore. Chi non ricevesse la scheda elettorale, la può ritirare presso il parroco o dalle suore.
Grazie per questo segno di partecipazione alla vita della Comunità Parrocchiale!
per il rinnovo
del Consiglio Pastorale
Signore Dio,
desideriamo eleggere
donne e uomini
che nel Consiglio Pastorale Parrocchiale
abbiano il compito di prestare
un servizio per il bene della nostra Parrocchia.
Il Tuo Santo Spirito ci aiuti a sceglierli
coraggiosi nel manifestare la loro opinione,
capaci di agitare idee
e di promuovere iniziative,
perchè possiamo
diventare più vivi e santi.
Concedi loro volontà sincera
di amarti con tutto il cuore,
di essere utili alla Parrocchia.
Concedi loro
tempo per realizzare i Tuoi Progetti su di noi,
comprensione per le necessità di tutti
pazienza quando le cose
non procedono come si vorrebbe.
Signore Dio
il Tuo Santo Spirito ci guidi nella loro scelta.
Amen
(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)
La buona novella
Francesco dichiarava candidamente «Ecco la parola viva di Dio Egli ci sta parlando oggi. Di quale altra regola abbiamo bisogno?.» Ciò che Francesco intendeva per «Vangelo» era Gesù la parola vivente Di Dio fatto carne viva che vive con noi oggi.
Aprire il Vangelo è come entrare in un giardino. E scorrere fra le pagine è come passeggiare fra le aiuole. Forse non lo hai mai provato!
Quando siamo stanchi e affaticati il bisogno di ritemprare le forze ci spinge a procurarci una pausa di ristoro.
Lasciamo tutto e andiamo a passeggio il giardino ci aspetta, senza fare nulla ci lasciamo andare avanti e indietro. Se un filo d'erba attira la nostra attenzione ci fermiamo a guardare. Se un fiore ci colpisce lo raccogliamo. Dove c'è una sorgente ci avviciniamo, e tutto questo ci ricrea. Tornando a casa abbiamo un fiore tra le mani, lo guardiamo ancora e poi lo regaliamo. Accade così quando apri il Vangelo. Passeggiare in questo Giardino è leggere tranquilli, senza «voler» capire, lasciarsi portare dalla musica del resto e accogliere tutto, fermarsi qua e là dove
«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò» (Mt 11, 28)
Incontrare Dio Trinità
Cammino per una spiritualità comunitaria
Il colloquio spirituale
Riflessione
Come per mantenere la salute del corpo non sono sempre sufficienti le nostre cure, ma ci affidiamo a persone esperte, come, magari, un check-up completo, così è bene controllare di tempo in tempo l'andamento della nostra anima con chi conosce più di noi la vita dello Spirito.
È il caso del colloquio spirituale con un sacerdote. Occorre però viverlo con gli atteggiamenti giusti, che sono:
* guardare in faccia la realtà
* essere veri, non fingere
* essere liberi da pregiudizi
* voler cercare insieme la volontà di Dio
* comunicare le proprie esperienze e le proprie difficoltà sulla strada della santità.
Senza queste condizioni, ogni colloquio è perdita di tempo, vuoto chiacchierio!
Testimonianza
Ma il dubbio c'era...
Quattro milioni e mezzo al mese (tutto spesato) per suonare su una nave da crociera? Un'opportunità da non perdere!!!
Antonio, questo il nome del fortunato cui è stata fatta la proposta, si sta specializzando in sassofono... «Nel contempo mi esibisco anche in concerti, suono in alcuni gruppi e mi è anche capitato di accompagnare cantanti abbastanza noti a livello nazionale». Ovviamente Antonio ha talento da vendere!
Un giorno gli viene proposto un contratto di sei mesi (rinnovabili) per suonare su una nave... «In più, chi mi proponeva questo lavoro mi ha fatto comprendere che ci sarebbe stato molto da divertirsi durante i viaggi».
Non ci sono dubbi, il tipo di divertimento accennatogli non si accorda con la sua volontà di vivere pienamente il Vangelo, oltretutto questo lavoro lo avrebbe separato per sei mesi dalle persone più care e da tutti quei suoi amici con cui condivideva gli stessi ideali. Tuttavia, l'ottima opportunità da un punto di vista professionale e gli alti guadagni sono una forte tentazione.
Il dubbio c'è e col passare dei giorni cresce. Decide di parlarne con una persona di fiducia: don Claudio. Subito si dichiarano la presenza di Gesù fra loro, dopo di che, con molta libertà, Antonio gli confida ciò che ha in cuore. È un momento speciale, in cui cerca di fare il vuoto dentro di sé, per comprendere fino in fondo l'opinione di don Claudio.
Il giorno successivo, telefona alla persona che gli aveva offerto il posto di lavoro... «È un'occasione buonissima, vi ringrazio molto di aver pensato a me, ma... no, non mi interessa».
In ogni caso, ci confida Antonio, «Gesù non mi ha lasciato senza lavoro! Continuo a ricevere delle buone proposte che mi permettono di suonare senza perdere la possibilità di vivere a stretto contatto con le persone care».
Preghiera
dal Salmo 11
Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi:
«Fuggi come un passero verso il monte?
Ecco, gli empi tendono l'arco,
aggiustano la freccia sulla corda
per colpire nel buio i retti di cuore.
Quando sono scosse le fondamenta,
il giusto che cosa può fare?
Ma il Signore nel tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi sono aperti sul mondo,
le sue pupille scrutano ogni uomo.
Il Signore scruta giusti ed empi,
egli odia chi ama la violenza.
Farà piovere sugli empi brace, fuoco e zolfo;
vento bruciante toccherà loro in sorte.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti vedranno il suo volto.
Impegno
Fissiamo col nostro don l'appuntamento per il colloquio spirituale.
Leggi: Lc 12, 54-56
a cura di Rita Fontana
Preghiera di un'anziana sola
Dove sei, Signore? Certamente anche accanto a me, perché sento che con la tua presenza mi aiuti, mi conforti, mi tieni compagnia. Se non ti sentissi, Signore, come potrei continuare a camminare per una via tortuosa, accidentata, tanto solitaria?
Invece, Signore, sento la tua presenza quando, guardandomi attorno in casa, non scorgo anima viva accanto a me; quando, coricandomi la sera, mi si affollano alla mente tanti fantasmi: malori improvvisi, situazioni di pericolo, improvvise calamità...; quando, al risveglio, vedo davanti a me, come su uno schermo, lo scorrere delle ore di un'altra solitaria giornata.
Allora penso a te e ti invoco: Non abbandonarmi, Signore, ma rimani sempre anche accanto a me.
Pensieri di una pellegrina verolese a Roma
Obiettivo: un mondo unito nella fraternità universale, nell'amore di Gesù come insegnamento evangelico personale.
Bisogna iniziare con frammenti di fraternità nel quotidiano, amando col cuore di Gesù e con l'aiuto della spiritualità di comunione, mettendo l'accoglienza e l'ascolto del fratello al primo posto, creando una famiglia intorno a noi, crescendo insieme, pur nelle diversità, ma con un unico obiettivo: amore con disinteresse.
La cultura dell'amore è vincente perché è disarmante. Amando si insegna l'arte di amare, è una conseguenza logica. Non chi dice Signore Signore ma chi fa la volontà del Padre mio nell'attimo presente. Chi ama poi, senza accorgersi, dissoda il cuore del prossimo predisponendolo a dare frutto. Ma, come tutto il terreno, deve essere curato giorno dopo giorno e stiamo sicuri che, per fare questo, non saremo mai soli; con noi ci sarà sempre Gesù risorto e lo Spirito Santo che ci darà la forza e la motivazione per andare avanti perché, se facciamo la volontà di Dio, ci sentiamo accompagnati e non saremo soli.
La cultura del dare è alla base di questo amore scambievole. Su questa base l'ingiustizia scomparirà da questo mondo e così la povertà; la solidarietà diventerà l'ordinario e non lo straordinario. Se il seme di questa cultura verrà seminato in ogni famiglia, il mondo stesso diventerà una famiglia. La spiritualità dell'economia di comunione completa questo ideale di vita come servizio al prossimo; facendosi servo per amore, mettendo al primo posto la fraternità universale, facendosi uno con il prossimo. Così facendo sentiremo e vivremo il trascendente nell'attimo presente e ognuno diventerà un tassello in un puzzle che è la famiglia universale nell'amore di Dio.
Utopia? No, realtà! Se amiamo con il cuore di Gesù.
Domenica
Cor Unum
...colui che prega deve dirigere il cuore verso il cielo. Colui che prega deve considerare se stesso come se
Si consolida la presenza del Gruppo di Canto Gregoriano Cor Unum. Continuano gli incontri ogni domenica sera alle 20.30, in Basilica, che sono costituiti da una prima parte (20 min) teologico - liturgica aperta a coloro che ne sono interessati, e dalla seconda parte (1 ora e 30 min) di educazione al canto gregoriano che invece richiede la continua presenza con la preparazione di 3 esecuzioni, in Basilica.
Il gruppo Cor Unum è seguito da don Valentino
Programma incontri aprile - maggio
oltre alle date degli incontri, riportiamo anche il tema formativo liturgico - teologico di cui si parlerà, uniremo sempre la formazione tecnica alla formazione storico liturgica
- Domenica 10 aprile, ore 20.30. Impostazione del Vespro di Pentecoste. L'ottava di Pasqua. elementi tipici e teologici. Il comando di Gesù.
- Domenica 17 aprile, ore 20.30. Vespro di Pentecoste. Il tempo pasquale: 50 giorni di gioia di vita e, ancora, di preparazione al dono di Gesù.
- Domenica 24 aprile, ore 20.30. Vespro di Pentecoste. Il Kyriale. Imparare a gustare i salmi. il salmo della domenica.
- Domenica 1 maggio, ore 20.30. Vespro di Pentecoste. La festa di Pentecoste: origini ebraiche e liturgia romana.
- Domenica 8 maggio, ore 21.30. Ultime prove per il Vespro di Pentecoste. Il ruolo del canto.
Quando il diavolo, l'ingannatore, udì che l'uomo per ispirazione divina aveva cominciato a cantare e tramite il canto veniva indotto a ricordare la dolcezza dei cantici della patria celeste, vedendo andare a vuoto le macchinazioni della sua astuzia, ne fu atterrito
(Ildegarda di Bingen, 1141)
Domenica 13 marzo
Una simpatica pausa nella lunga Quaresima e una bella occasione di incontro.
foto di T.C.
Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui
Fotocronaca delle attività e dei gruppi di lavoro
Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui
L'Oratorio Maschile di Verolanuova organizza una gita a Lago d'Orta e Stresa
25 aprile 2005
Programma
Ritrovo alle ore:
Mattinata:
Orta: incontro con la guida alle ore: 9.00
Passeggiata di circa 15 minuti (Orta è zona pedonale) per raggiungere il centro storico lungo l'antica via di Orta, con panoramiche di ville e alberi secolari.
Arrivo in centro e visita del paese (piazza del mercato, antico broletto, salita della Motta, chiesa Parrocchiale).
Dalla piazza Mercato in battello si raggiunge l'Isola di San Giulio.
Sull'Isola si visita
Passeggiata sull'Isola intorno al monastero di clausura delle Suore Benedettine.
Rientro ad Orta.
Pranzo al sacco (Sacro Monte o Stresa)
Pomeriggio:
Stresa: libero
Alternative: Passeggiata lungolago della Cittadina, visita Villa Pallavicino (per gli appassionati di Botanica) oppure con il battello di linea chi vuole può raggiungere le Isole Borromee (Bella, Pescatori e Madre)
Rientro in Serata.
Quota di partecipazione e 20,00
Quota di Iscrizione e 10,00
La quota comprende:
Viaggio A/R in pullman GT
Guida come da programma e battello per l'isola San Giulio
Le iscrizioni si ricevono presso le Rev.Suore entro il 16 aprile
calcio
Con il mese di marzo siamo giunti al termine della fantastica avventura delle due squadre di calcio del nostro oratorio nel campionato C.S.I. Con la fine della fase zonale arrivano di conseguenza anche i verdetti, decisamente positivi per le formazioni verolesi.
Per quanto riguarda l'Acli Verolanuova a dir il vero non ci è possibile commentare con precisione l'epilogo della prima fase della stagione, in quanto al momento della stesura di questo articolo i ragazzi allenati da Bruno Bodini (sempre egregio nel complicato doppio ruolo di tecnico e portiere titolare) dovevano recuperare una partita. Ad oggi ciò che è certo è che Diego Cataneo e compagni si stanno battendo come leoni e stanno marciando spediti verso la qualificazione (primo o secondo posto che sia) alla seconda fase; nonostante i ragazzi abbiano mostrato tutte le loro migliori qualità però l'ambito risultato non è stato ancora conseguito perché Verolavecchia e Casazza si sono dimostrate avversarie agguerritissime e in grado, dal canto loro, di concorrere fino in fondo alla qualificazione. Nello scontro diretto, giocato qualche settimana fa contro il Casazza in casa, i grintosi atleti dell'Acli non sono riusciti ad imporsi, come avrebbero peraltro meritato in virtù di una partita giocata tutta all'attacco, con gli avversari cinici e chiusi in difesa, pronti ad ergere barricate per difendere il prezioso risultato di parità (2-2) conquistato grazie a due tiri due in porta. Una bella occasione persa dai nostri che comunque non hanno nulla da rimproverarsi, visto che hanno fatto tutto il possibile per ottenere la vittoria. La speranza è che l'Acli possa raggiungere comunque l'obiettivo; sarebbe davvero un peccato se una squadra, oggettivamente molto forte come questa, restasse fuori dalla seconda fase.
Capitolo a parte per quel che riguarda l'U.S.O. Gaggia, del quale possiamo parlare più approfonditamente, in quanto i ragazzi allenati da Raimondo Oliva hanno già terminato il loro girone e possono legittimamente festeggiare la vittoria del campionato. Sì, proprio così, la squadra del nostro oratorio ha concluso più che positivamente il proprio raggruppamento, regalando ai propri tifosi una grande gioia. Tutti i ragazzi protagonisti di questa splendida cavalcata entrano così nella, pur piccola, storia sportiva di questo paese; è infatti la prima volta in assoluto che il nome del nostro oratorio viene portato così in alto a livello provinciale. L'occasione ci fornisce lo stimolo per approfondire la conoscenza di questi ragazzi, che meritano un plauso e un ringraziamento particolare. L'idea è presto detta, per festeggiare il campionato vinto e per stilare i doverosi giudizi, come si conviene ad ogni osservatore-scrittore che si trovi ad analizzare l'andamento di un'intera stagione sportiva, in questo articolo il sottoscritto darà i voti agli artefici di quest'impresa, sperando naturalmente di non toccare la sensibilità di nessuno (i calciatori si sa a queste cose fanno sempre caso, e con le pagelle vivono uno strano rapporto di amore-odio) e di mantenersi il più obbiettivo possibile, pur nella comprensibile enfasi del momento (questo pezzo è stato scritto nelle ore immediatamente successive all'ultima decisiva vittoria), con l'entusiasmo che questo si porta dietro.
Partiamo naturalmente dal portiere: Oscar Sala: 9, il voto più alto di questa pagellona, meritatissimo per il portiere storico del Gaggia. La carta di identità dice che sta per spegnere quaranta candeline, ma a vederlo volare da un palo all'altro della porta non lo si direbbe di certo. In più di un'occasione ha letteralmente tolto le castagne dal fuoco, sfoderando interventi da gran campione: una sola parola: decisivo! Sebastiano Rosini: 6,5, il re delle multe (memorabile il suo contributo personale all'autofinanziamento della cena finale dello scorso anno) in questa stagione ha dimostrato professionalità e serietà, impegnandosi a fondo in allenamento nonostante non sia stato impiegato con assoluta continuità (soprattutto dopo il ritorno di Geroldi). Professionalità e serietà che, sommate alle ben note doti di duro e arcigno marcatore, gli hanno permesso di ben figurare allorché è stato chiamato in causa, prendendosi tra l'altro il lusso di annullare, nella partita casalinga giocata col Bassano, l'attaccante più forte del campionato: roccioso! Davide Tosca: 7,5.
Una stagione double face per il laterale destro che ormai da anni onora con grande impegno la maglia bianco-granata, con un girone d'andata in chiaro-scuro, complice una condizione non ottimale, nel quale non è riuscito a meritarsi un posto da titolare inamovibile, cosa che gli è riuscita invece in quello di ritorno, nel quale ha convinto, a suon di prestazioni positive e di volate continue sulla fascia, Oliva a metterlo in campo per non toglierlo più. Il suo tipo di gioco presuppone una condizione atletica ottimale e quando il nostro Davide entra in forma non ce n'è per nessuno: inesauribile! Luigi Geroldi: 8. Il suo addio due anni fa è stato motivo di rammarico per la società e le prestazioni del giovane marcatore nel girone di ritorno hanno chiarito ancora una volta perché il Gero è un lottatore nato, sa calciare le punizioni (il suo gol a S. Polo è valso un pareggio decisivo) e recentemente ha eliminato il difetto passato di prendere troppi cartellini. In più ha una dote straordinaria: sa trasmettere una grinta esagerata a tutta la squadra: trascinatore! Andrea Cervati: 7. Arrivato a stagione iniziata avrebbe meritato maggior spazio, visto l'impegno profuso in allenamento dove è spesso incontenibile. Grintoso e determinato ha saputo scegliere bene il momento per segnare. Il suo unico gol contro il S. Francesco si è rivelato più che decisivo... vitale! Lottatore! Stefano Grazioli: 8. Il velocissimo centrale verolese anche quest'anno è stato decisivo. Le sue accelerazioni e le sue conclusioni dalla distanza sono valse reti molto pesanti. A volte croce in fase difensiva (e soprattutto croce quando si gioca il sabato pomeriggio, allorché viene penalizzato dai pranzi troppo pesanti) ripaga con la delizia della sua fase offensiva dove sa far tutto, segnare e mandare in rete i compagni. La sua serata magica? Il derby di andata, nel quale mette a segno due reti fantastiche:imprevedibile! Francesco Amighetti: 7. Titolare inamovibile nelle passate stagioni, quest'anno ha dovuto fare i conti con la nutrita concorrenza che si è venuta a creare in attacco.
L'affollamento del reparto avanzato non ha comunque influenzato il nostro potente attaccante, che semmai ha pagato una serie di malanni fisici che ne hanno minato il rendimento. Il voto è giustificato da alcune reti pesanti nel girone d'andata, da un impegno smisurato in allenamento e dalla tripletta decisiva messa a segno a Verolavecchia partendo dalla panchina: uomo-derby! Roberto Moscarella: voto sospeso, lo lascio a voi, sarebbe troppo facile scadere nel favoritismo, il sottoscritto si limita a gioire per un successo che, dopo anni di sacrifici sui campi sterrati della provincia, forse è davvero meritato! Sergio Geroldi: 8 Dopo aver passato la scorsa stagione più in giro per il mondo per motivi lavorativi che sui campi da calcio, quest'anno il biondo attaccante è tornato e ha deciso di farlo alla grande. Numerose le reti pesanti, straordinario il contributo di esperienza e malizia dato ai compagni più giovani, avesse vent'anni potrebbe ambire ad un futuro calcistico ricco di soddisfazioni, ma non si può avere tutto caro Sergio! Bomber! Enrico Barezzani: 6,5. Poco impiegato ha avuto modo di mostrare il suo valore nelle gare con Leno e Verolavecchia, nelle quali ha messo in evidenza le solite straordinarie qualità tecniche. E poi mai una polemica, mai una parola fuori posto:professionista!Simone Dalai: 6,5. Chiuso dal mitico Sala ha comunque fatto il suo mostrandosi un buon secondo quando è stato chiamato in causa.Utile! Michele Bartolini: 8,5. Il capitano quest'anno non ha tradito le attese. Duttile, schierato come esterno, centrale o marcatore ha saputo fornire in tutti i ruoli ottime prestazioni. Un trascinatore per indole, se schierato in mezzo al campo cuce e riparte con ritmo da forsennato: inamovibile! Matteo Maggioni: 7. Un girone d'andata positivo a cui fa da contraltare un ritorno non eccezionale. Ha comunque confermato di essere un prezioso uomo tattico, che sa garantire certi equilibri e che sa segnare reti pesanti (come le due messe a segno a Montirone): tattico! Nicola Brunelli: 7. Arrivato a Gennaio in condizioni fisiche non ottimali, ha recuperato in fretta la forma e ha dato il suo contributo, in particolare nell'ultima gara, aprendo le danze con un bel gol. Estroso, a volte eccede in brasilianismi, ma il calcio è divertimento no?? Giocoliere! Raimondo Oliva: non mi posso permettere di dare un voto ad un'icona del calcio verolese, inoltre rischierei un conflitto d'interessi (in fin dei conti la formazione la fa lui). Mi limito a dire che ha saputo gestire alla perfezione una rosa molto ampia, stimolando tutto il gruppo.
Roberto Moscarella
Polisportiva Under 10
GSO Giacinto Gaggia
Continua la bella avventura dei bambini verolesi che, stimolati da educatori molto bravi, stanno regalando belle emozioni ai tanti tifosi (su tutti i genitori) che li seguono nelle partite esterne ed interne (che disputano sul campo dell'Oratorio). Invitiamo tutti a continuare a accompagnare i giovani atleti nel loro cammino, che speriamo possa essere ricco di soddisfazioni!
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Per te casalinga...
a cura di L.D.B.
(continuazione dell'argomento Il pane)
Il pane lievitato cominciò a diffondersi in Europa soltanto quando i fornai cominciarono a potersi procurare facilmente il lievito; con il diffondersi della fabbricazione della birra, tutto fu più facile.
Da allora si poté mescolare il lievito di birra alla pasta del pane. Nel Padre Nostro , la preghiera insegnataci da Gesù, tutte le necessità dell'uomo sono riassunte nella parola pane. Nel Nuovo Testamento, l'Evangelista Giovanni prefigura la felicità senza fine con le parole: Mangiare il pane del Regno di Dio e dopo la moltiplicazione dei pani, si arriva alla sublimazione dell'Ultima Cena quando Gesù prese un pane e lo spezzò offrendolo agli Apostoli come simbolo del proprio Corpo: il pane, con il vino, diventava così materia di uno dei misteri centrali della Fede cristiana: l'Eucarestia.
Il parere del medico: il medico consiglia un pane non troppo bianco né troppo salato; il pane più diffuso, quello bianco di farina doppio zero, fornisce soltanto calorie, ma è privo di sostanze importantissime che stanno nell'involucro del chicco di grano come le vitamine del gruppo B.
In alcune nazioni, il pane fatto con farina 00 va obbligatoriamente integrato con vitamine di gruppo B. Il pane migliore dovrebbe essere confezionato con farina ed un po' di crusca fonte naturale delle vitamine del gruppo B e di minerali non meno preziosi. Il pane non deve essere troppo salato e deve avere poca mollica (deve cioè essere ben cotto anche in profondità per essere più digeribile).
Non è affatto vero che i grissini fanno ingrassare meno del pane. A parità di peso fanno ingrassare più del pane perché contengono meno acqua:
I fondi di caffè, mescolati al terriccio, formano un ottimo fertilizzante per le piante in vaso.
I mozziconi di sigaretta, sbriciolati e sparsi attorno alle piante in vaso, proteggeranno le piante stesse dai parassiti.
Mettersi in ginocchio davanti a Dio è l'unico modo per stare in piedi davanti agli uomini.
a cura di Roberto Moscarella
CALCIO
Come ogni mese analizziamo l'andamento delle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:
Eccellenza girone C
25a gior. (27.02.05): Castelcovati - Verolese 0 - 2
26a gior. (06.03.05): Verolese - Boca Juniors rinv.
27a gior. (13.03.05): Feralpi Lonato - Verolese 2 - 2
28a gior. (20.03.05): Verolese - Bedizzolese 0 - 0
Continua il momento positivo della Nuova Verolese, che è tornata da qualche tempo, dopo gli affanni iniziali, a vincere e convincere, ma che è soprattutto tornata ad occupare una posizione in classifica più consona alle ambizioni della società e alla passione crescente di un paese sempre più identificato con la propria squadra. L'arrivo sulla panchina bianco-blù di Franco Pancheri anche quest'anno (già nella scorsa stagione aveva condotto la squadra ad una difficile salvezza subentrando a Franco Pasquetti) ha rappresentato un vero e proprio toccasana per il sodalizio del presidente Antonini. La squadra ha infatti ritrovato gioco e risultati ma soprattuto ha riacquistato il furore agonistico e la voglia di lottare col coltello tra i denti contro qualsiasi avversario, con l'allenatore che ha costruito un team a sua immagine e somiglianza, tutto grinta e determinazione. Nessun traguardo è ora precluso alla Nuova Verolese che, messo un buon margine di sicurezza in termine di punti e di avversarie alle spalle, può ora guardare serenamente al proseguo della stagione, cercando magari di continuare a vincere per sperare nel quinto posto che vorrebbe dire play-off. Quinto posto che dista in questo momento 7 punti, un gap non incolmabile considerando anche il fatto che i nostri dovranno recuperare una gara contro il giovane Boca Juniors, che da qualche tempo a causa di problemi finanziari è costretto a schierare la squadra juniores e che non può (e non deve) rappresentare un ostacolo verso la corsa alle posizioni più ambite per
Juniores regionali - girone M
18a gior. (19.02.05): Orceana - Verolese 0 - 2
19a gior. (26.02.05): Verolese-Bagnolese 3 - 0
21a gior. (10.03.05): Verolese-Soresinese 3 - 1
La squadra occupa il secondo posto in classifica con 40 punti.
Allievi - girone B
15a gior. (20.02.05): Dellese - Verolese 2 - 1
16a gior. (27.02.05): Verolese - Alfianello 1 - 2
18a gior. (11.03.05): Orceana - Verolese 2 - 0
Gli Allievi sono quinti in classifica con 29 punti.
Giovanissimi - girone B
15a gior. (19.02.05): Verolese - Alfianello 7 - 0
16a gior. (26.02.05): Gabiano - Verolese 1 - 1
18a gior. (10.03.05): Verolese - Rocca 2003 5 - 0
La squadra occupa la seconda posizione in classifica generale con 41 punti.
Per quanto riguarda il calcio giovanile da segnalare che l'intera giornata del week-end calcistico 2-3 marzo è stata rinviata causa neve e verrà recuperata più avanti.
Basket
Promozione
17a gior: Verolese-Offanengo 72 - 96
18a gior: Verolese-Adda Basket 93 - 84
19a gior: Borgo S.Giov.-Verolese 66 - 72
Serie D
19a gior: Lic Verolese-Orzinuovi 76 - 74
20a gior: Ombriano-Lic Verolese 80 - 69
21a gior: Lic Verolese-Mazzano 84 - 76
Le poesie di Rosetta
Il ridestarsi della primavera, con l'armonia delle sue voci e dei suoi colori, reca con sé il desiderio di scordare tutte le nebbie dell'inverno e della vita, per rinnovare apertamente anche i pensieri d'amore e renderli vivi e palpitanti, in sintonia assoluta con l'ambiente che ci circonda.
(Poesia tratta da R. Mor, Inno d'amore e di speranza, Massetti Rodella Editori. 2002)
Apro la finestra
alla luce
dei fiori di prato
appena rinati.
Apro la finestra
alle umili voci
che levano inni
di gioia all'azzurro
già nuovo.
Chiudo gli occhi
a ogni ombra
del mondo:
tutta la natura
è un inno.
E si sgrana il rosario
dei canti di primavera
e si stringe
il mio pensiero a te,
che per tutta la vita
ho amato,
che per tutta la vita,
in questa tenera,
echeggiante
luce d'aprile,
ho sentito mio.
All'U.A.V. - Presentato il libro Radici di Rosetta Mor
di Rino Bonera
Presidente dell'Università Aperta
Soltanto motivi di salute, purtroppo, mi hanno costretto a disertare l'incontro straordinario del pomeriggio del 25 febbraio scorso organizzato presso la locale Università Aperta. In programma: la presentazione ufficiale del libro Radici, una nuova raccolta di poesie della poetessa verolese Rosetta Mor.
Anche se, per quanto mi è stato riferito, potrei essere in grado di fare una cronaca dell'avvenimento, da ciò, invece, mi astengo per non cadere in involontarie inesattezze dovute al fatto di non essere stato testimone oculare. Della lacuna, qui, mi scuso col mio lettore che, certo, saprà giustificare.
Dalla stessa Rosetta, però, avevo avuto il privilegio e l'onore di aver ricevuto in omaggio, ancora il 1° febbraio, fresca di stampa, una copia di questo Radici, con tanto di affettuosa quanto gradita dedica. Sicché potei subito tuffarmi nella lettura di quelle poesie e goderne i pensieri e lo spirito che le avevano ispirate. Leggerle, una ad una con pacata attenzione, è stato per me come colmare l'arsura creata da un lento riandare al passato rivivendo le tappe di una storia indimenticabile: le radici della nostra storia, appunto.
Fu, davvero, un dissetarmi ad un'unica sorgente: lei, Rosetta, fattasi sorgente-dono nei suoi versi la cui purezza è, infatti, come quella della più cristallina acqua sorgiva.
Così, per quel pomeriggio del 25 febbraio, le inviai un mio personale messaggio che qui trascrivo:
Carissima Rosetta,
cosa significhi per me essere assente alla presentazione della tua nuova raccolta di poesie Radici tu puoi immaginare ed io so che mi giustificherai.
Quanto avrei dato volentieri la mia voce, anche quest'oggi come nel passato, almeno ad una delle tue poesie! Vero è che questo Radici incontrerà il più vivo successo perché stai conquistando, di volta in volta, le vette più alte della poesia e le raggiungi affondandone sempre più l'indolore bisturi nel cuore, negli affetti e nella vita dell'uomo e della natura. Sempre più scopri e ci scopri: noi, così, ne usciamo puliti, o quasi, nel quadro del nostro povero esistere. Tutto ciò grazie alla tua bontà, alla tua generosità, alla tua fede, alla tua squisita capacità di leggere là dove soltanto gli spiriti eletti sanno cogliere quei messaggi di cui l'uomo è in affannosa costante ricerca.
Verola ed i Verolesi, questa Università in particolare, di tanto ti sono grati come di gratitudine è impastata questa mia povera voce che ti abbraccia e, quale sempre più umile invisibile radice, ti offre linfa per darti più coraggio e forza per guardare in alto, sempre ed ancora più in alto, là dove le cime non conoscono bufere ed il cuore dell'uomo conquista la vera pace.
Con affetto ti abbraccio
Rino Bonera
Verolanuova, 25 febbraio 2005
Meno di tre giorni dopo la sua risposta. Troppo personale perché io la ripeta qui e, comunque, con espressioni commoventi e lusinghiere al di là di ogni mio merito.
Ma chi ha letto, ormai, questa raccolta, penso vorrà condividere il contenuto del messaggio di cui sopra e da me inviatole. Non soltanto: penso che ad una sempre più attenta lettura ciascuno sia stato invogliato dalle efficaci indovinate ed apprezzate declamazioni (mi è stato detto) di alcuni testi da parte dei bravi Daria Cremaschini e Tiziano Cervati mentre le belle tavole della concittadina Orsola Rossini, che compaiono nel volume, si offrono come luce che accompagna il lettore nelle ristoratrici rievocazioni di un passato che è proprio lì, radicato nei cuori e nello spazio e che nulla e nessuno mai potrà distruggere.
Radici: dalle quali hanno preso vita e si sono sviluppati i più sani principi morali, nella famiglia hanno preso un volto chiaro gli autentici valori, le cose hanno rivelato un aspetto ancora da scoprire, nelle più eloquenti manifestazioni della natura hai colto miracoli sempre nuovi; l'uomo-sofferente e la speranza che gli fanno volgere lo sguardo fiducioso verso l'alto. Alla fine: un sorriso; le radici non hanno tradito.
Grazie, Rosetta, che ci hai aiutato a scoprirle.
Verolanuova, 18 marzo 2005
Radici di Rosetta Mor contiene: una Prefazione di Gian Mario Andrico; una Postfazione di Stefano Valentini; nove tavole (collages) a colori di Orsola Rossini.
Dopo unaNota dell'autrice seguono le poesie raccolte in nove capitoli: 1) Radici, 2) I colori della vita, 3) Introspezione, 4) Carezze dell'anima, 5) I figli crescono, 6) Dolore, 7) Vivere, 8) Presenza, 9) Sete. In tutto: centoundici composizioni (da pag.
Concludono (da pag.
Il volume è stato stampato nel mese di gennaio 2005 presso la Tipolito Moderna di Due Carrere (PD) per conto della Venilia Editrice di Giacomo Luzzagni. (Pagg.
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XVI° Anno Accademico 2004-2005
Calendario delle attività dall'1 al 15 aprile 2005
1 aprile venerdì ore 15.15
Scienze biologiche: Gli OGM Organismi Geneticamente Modificati
Conoscere le biotecnologie e riflettere prima di decidere: caute riflessioni e sane curiosità sui pro ed i contro dei prodotti transgenici. Brevi cenni anche sui prodotti biologici. Relatore: prof. Maria Gazzoldi
5 aprile martedì ore 7.00
Visita turistica e culturale all'Acquario di Genova + Giro della città.
Mattino: Visita libera all'acquario più grande d'Europa con 71 vasche che contengono 6 milioni di litri d'acqua e oltre 6000 animali di circa 600 specie diverse; pranzo: libero; pomeriggio: visita guidata alla città (una parte, facoltativa, a piedi e una parte in pullman). Ore 6.50 ritrovo in piazza della Chiesa; ore 7.00 partenza in pullman (Pontevico, ore 7.10).
8 aprile venerdì ore 15.15
Filo rosso:
Turismo e avventura: Un'escursione sul Monte Olimpo, a quasi
È difficile guardare negli occhi degli Dei: una dei nostri qualche anno fa ci ha provato, arrampicandosi sulla cima del trono di Giove.
Relazione, parole ed immagini: ma Dalma Torri
12 aprile martedì ore 15.15
Musica: Concerto di fine anno accademico: «Revival ?» «Si! Grazie...»
Il tradizionale saluto musicale a tutti i Soci: suoni, parole, animazione, con i Sigg. Angelo Guarneri, Giuseppe Spalenza ed i loro amici di Quinzano d'Oglio.
15 aprile venerdì ore 15.15
Chiusura dell'Anno Accademico 2004-2005.
Programma: Saluto del Presidente - Resoconto del Segretario sull'attività svolta - Eventuali interventi delle Autorità presenti - La voce dei Soci per osservazioni e proposte - Consegna delle medaglie d'oro e d'argento e degli attestati di frequenza. Al termine, per... addolcire la fine delle lezioni, un rinfresco offerto, preparato e servito dai Soci e dalle Socie più volonterose. Previo accordo con i Segretari, sarà possibile esporre all'ammirazione dei presenti i disegni, le pitture, le foto, le collezioni, i ricami, i lavori, ecc. frutto degli hobbies dei nostri Soci.
Buone vacanze! Arrivederci al prossimo anno accademico!
Gli occhi della fame (Gibran)
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Un disgustoso incidente
Il 25 aprile del 1940, festa di San Marco, l'Italia non era ancora in guerra. Vi sarebbe entrata una quarantina di giorni più tardi, precisamente il 10 giugno dello stesso anno, a fianco della Germania, allora vittoriosa su tutti i fronti. Quel giorno, un nostro amatissimo curato, don Marco Amighetti, da tutti amato, anche perché era di Verolanuova ed i suoi condividevano l'esperienza di agricoltori in una cascina del nostro comune, celebrava il venticinquesimo della sua consacrazione. Gli altri sacerdoti e tutta la comunità religiosa gli avevano organizzato una grande festa, con una Messa solenne, alla presenza delle autorità cittadine. Fra le stesse si trovava anche il nuovo tenente dei carabinieri, da pochi giorni arrivato in paese, piuttosto avanti con gli anni e quindi richiamato in servizio in vista delle attività belliche, con la sua fiammante divisa e la spada al fianco. Costui non risultava molto simpatico, non solo per il suo atteggiamento, ma anche per quei due baffetti e quel viso terreo, che lo facevano stranamente assomigliare ad Hitler, subito così soprannominato dai belli spiriti locali.
Guardava infatti tutti dall'alto in basso, con il volto sempre aggrondato come se fosse lui il padrone del paese. I verolesi, invece, erano abituati in modo del tutto diverso ad accostare i tutori della legge, alcuni dei quali, qui da molti anni, conoscevano mezzo paese ed erano assai comprensivi, per cui ad essi si ricorreva per i problemi più gravi, nella certezza di essere accolti come degli amici. Con il nuovo comandante non era così. Pareva che avesse incarnato la divisa delle S.S. con tutta la loro intransigente dottrina. Per la festa del curato, il parroco aveva invitato per l'omelia, un Monsignore bresciano, (Mons. Paolo Guerrini N.d.R.) noto fra noi per aver scritto una storia di Verolanuova e per fare memoria delle cose della Bassa Bresciana. Il Monsignore era un uomo schietto ed amante della verità, dotato di una eloquenza veemente e di una capacità di critica notevole.
Dal pulpito della nostra basilica, allora non ancora disgraziatamente venduto, aveva dapprima iniziato a tessere le lodi del curato, ma poi si era addentrato nel campo minato della politica e si era scagliato, con tutto il suo fervore, contro il nazismo, per quanto aveva fatto contro
Un gelido silenzio e un senso di timore si erano immediatamente diffusi per
Il Monsignore intanto era sceso dal pulpito e, fra lo sconforto del festeggiato e di tutti i presenti, accompagnato dal parroco e rivestito dei sacri paramenti, si era avviato a piedi verso la caserma. Vi era rimasto qualche ora e non si seppe mai cosa sia effettivamente accaduto fra lui e il suo inquisitore. Si pensò che fossero intervenute le autorità d'allora che pur avevano grande amicizia con il sacerdote festeggiato, allo scopo di chiudere rapidamente un fatto tanto increscioso.
Il Monsignore, alla chetichella, era stato fatto ripartire per Brescia e non lo si vide più a Verolanuova. Poche settimane più tardi anche il tenente veniva rispedito altrove, dove si spera non abbia più avuto l'occasione di battere la spada a terra.
In paese la cosa fece molta impressione, anche perché nessuno avrebbe mai potuto immaginare che una santa Messa potesse essere troncata in quel modo brutale.
Chi ne fece materialmente le spese fu il festeggiato e coloro che non poterono, pur essendo invitati, gustare quel pranzo succulento che era stato preparato in suo onore.
V.B.
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Senza perdono non serve a niente aver torto o ragione
di Luigi Andrea Pinelli
Lord, we don't need another mountain, There are mountains and hillsides enough to climb. There are oceans and rivers enough to cross, Enough to last till the end of time. What the world needs now is love, sweet love (Burt Bacharach Compositore Pop anni 60-70)
trad. Signore non abbiamo bisogno di un'altra montagna, ci sono abbastanza montagne e colline da scalare, ci sono abbastanza oceani e fiumi da attraversare, ce ne sono abbastanza da durare fino alla fine dei tempi: Ciò di cui il mondo ha bisogno ora è AMORE, dolce AMORE
Basta pensare alle complicazioni di ogni giorno per accorgerci che molte delle situazioni che viviamo come problemi sono create da noi, forse inconsciamente, o dalla nostra incapacità ad uscire dagli schemi e prendere posizioni meno rigide e conflittuali.
Il brano di Bacharach che apre l'articolo (non è famosissimo nelle classifiche, ma, a parer mio, risulta apprezzabilissimo per la sua immediatezza musicale, ed è valorizzato anche dalla maturità del testo) mi ha colpito perché esprime un concetto semplice: se noi dovessimo valutare ciò di cui abbiamo veramente bisogno, nel senso più intimo e concreto del termine, non disperderemmo le nostre energie vitali in infruttuose quanto dannose discussioni che, tra l'altro lasciano solo tracce amare nella nostra quotidianità. Il risultato è un intestardirsi nel mantenere i propri punti di vista, chiudendo la mente e rompendo i ponti con il resto del mondo.
In altre parole, se cerchiamo la verità dobbiamo ammettere che ne esista almeno un'altra fonte oltre a quella dalla quale partiamo noi (v. Edith Stein Santa e filosofo - una suora di clausura carmelitana vittima del nazismo) questo per dire che è meglio preferire il dialogo alla discussione e se proprio ci rendiamo conto una comunicazione non è possibile, è preferibile cercare sempre una conclusione morbida e civile anche perché una conclusione urlata o offensiva illude chi ne fa uso di aver avuto la meglio, ma spesso lascia un fondo amaro e porta molte divisioni.
Questa dinamica di pensiero e azione è rilevabile nel seguente episodio: la discussione per un parcheggio
La protagonista è una signora che insiste con un altro automobilista per parcheggiare di fronte alla propria abitazione manifesta il suo disappunto perché non è d'accordo di dover sempre parcheggiare lontano dal proprio cancello visto che lei abita lì e con tono scocciato e minaccioso intima all'altro di spostare la di lui autovettura. Nasce una accesa discussione sul diritto al parcheggio (peraltro libero nella zona in questione) si viene quasi alle offese (che spettacolo deprimente Voi cosa avreste fatto al posto dell'autista che, senza colpa aveva parcheggiato di fronte alla casa della signora?).
A sorpresa la situazione si risolve con l'autista che sposta la macchina e augura una Buona Pasqua all'inviperita e attonita signora che privata della motivazione per la frustrante e accanita rivendicazione del suo diritto a parcheggiare davanti a casa sua si ritira, anche se nessuna garanzia abbiamo che possa aver compreso l'infondatezza e la superficialità, (nonché maleducazione) della sua rivendicazione
Da parte sua il gentile automobilista non avrebbe comunque fatto che alimentare il nervosismo, proprio e della signora, e nel maltrattarla (anche con possibili offese) non avrebbe comunque tratto nessun vantaggio e si sarebbe trascinato un peso emotivo abbastanza opprimente (un'ombra nella serenità della sua giornata) meglio lasciar correre e mantenersi un fegato sano. Infatti, se si finisce per urlare la propria ragione, non si favorisce una comunicazione fluida ma intossicata da orgoglio e pregiudizio, quindi lontana dalla risoluzione efficace della contesa.
Voi che ne pensate ?
PS: mi associo all'automobilista della storiella esprimendo i più cordiali auguri (ahimé posticipati) di Buona Pasqua a tutti i lettori
il circolo acli di verolanuova
organizza per tutti
sabato 21 maggio 2005 una gita sociale/culturale a
Bologna
Programma:
Ore 6.00: partenza da piazza Malvestiti (Chiesa)
Ore 9.00: incontro con la guida. L'itinerario si svolge a piedi nell'area pedonale del centro storico; inizia in Piazza Maggiore, cuore monumentale e civile di Bologna. Si visitano gli scavi archeologici in sala borsa con i resti della basilica e il foro romano, il monumento ai partigiani, il Palazzo Comunale (all'interno lo scalone del Bramante, la sala e la cappella Farnese), il Palazzo Apostolico, la fontana del Nettuno, capolavoro del Giambologna, la grande Basilica di San Petronio con il prezioso portale di Jacopo della Quercia.
Percorrendo il portico del Pavaglione, si raggiunge il cinquecentesco palazzo dell'Archiginnasio (all'interno il teatro anatomico) già sede della più antica università d'Europa, attraverso i vicoli medievali del mercato di mezzo si raggiunge il complesso monastico di Santo Stefano, detto anche
Ore 12.30: pranzo in ristorante tipico
Dalle ore 15,00 alle 16,00 - shopping libero
ore 16,00: con il pullman si sale al colle di San Luca, sempre con la guida, e si visita il Santuario della Madonna di S. Luca (la tradizione vuole che l'icona che si venera all'interno sia stata portata dall'evangelista Euca).
Al termine: rientro con sosta per la cena a base di panini . torte ..vino .bibite.
Prezzo, tutto compreso, euro 50,00
Le iscrizioni sono aperte a tutti e si ricevono presso il Circolo ACLI in via Dante, fino al 15.05.05 e ad esaurimento dei posti, versando l'acconto di euro 25.00.
Siete tutti invitati a partecipare.
Le acli ci sono e ci puoi essere anche tu.
Il patronato acli a Verolanuova ti offre tanti servizi utili a te stesso e ai tuoi familiari.
rivolgiti al nostro ufficio in via Dante 13, il giovedì dalle ore 08.30 alle 12.30, troverai cordialità e competenza in qualsiasi ricerca ai tuoi problemi.
La nostra onestà é al servizio di tutti.
Tel. 030.932174
Se hai fatto il servizio militare e non hai richiesto l'accredito dei contributi.
Se non hai mai controllato i tuoi contributi
Se vuoi sapere quando potrai andare in pensione
Se stai per compiere l'età pensionabile e non hai ancora fatto la domanda.
Se vuoi sapere se hai diritto all'integrazione della pensione.
Se sei una casalinga e non sai come iscriverti all'INAIL.
Se sei iscritto al fondo del 10% e vuoi sapere se potrai avere diritto a una pensione e in quale misura.
Se sei un dipendente della pubblica amministrazione ed hai ricevuto l'estratto del Progetto Sonar e devi farlo verificare.
Se hai bisogno dei consigli di un'assistente sociale o di un avvocato che ti possa assistere in tutte le problematiche giuridiche legate alla famiglia.
Se hai subito un infortunio sul lavoro e non sai come comportarti.
Se necessiti di un consulto medico ai fini del riconoscimento di invalidità o per eventuali aggravamenti o ricorsi.
Se hai bisogno della compilazione del mod. 730
Il circolo ACLI inoltre vi ricorda che:
· Ogni Domenica di fine mese, Daria organizza al piano superiore una tombolata per tutti, la partecipazione è sempre numerosa e si svolge con tanta allegria dei partecipanti.
· Il circolo ACLI è dotato di collegamento a SKY per passare le serate sportive in allegria con la propria squadra del cuore. Il servizio è gratuito.
· Il patronato ACLI è sempre disponibile ogni giovedì mattina dalle ore 08.30 alle 12.30 per il disbrigo delle solite pratiche pensionistiche, per la denuncia dei redditi e altro. Il servizio informazioni è sempre attivo al 030/932174
· Al piano superiore è sempre disponibile una sala (50 posti a sedere) per riunioni di qualsiasi genere. Se qualcuno è interessato all'utilizzo della sopra citata, deve recarsi al bar del circolo e compilare l'apposito documento di richiesta, il servizio richiede un piccolo contributo.
· Il circolo, nell'occasione del periodo Pasquale augura a tutti i suoi iscritti e familiari i migliori
La mia infanzia è stata più o meno un tormento, ho vissuto con il terrore di mio padre e l'incapacità di mia madre di proteggere se stessa e le sue figlie.
Credevo che mio papà avesse problemi mentali, o fosse semplicemente cattivo; e credevo che mia mamma fosse esaurita.
Crescendo, dopo anni, mi sono resa conto che mia mamma beveva, e che, quindi, non era una questione di esaurimento, bensì d'alcolismo... ma come poteva una mamma trascurare le sue figlie per attaccarsi ad una maledetta bottiglia? Come poteva non ascoltare le nostre suppliche? Come poteva distruggerci la vita? Che diritto aveva lei di farci questo?
Dopo averle provate tutte (con le buone e con le cattive) senza ottenere nessun risultato, iniziai a frequentare i gruppi dei familiari degli alcolisti (Al-anon), non per me, non per mio papà (che ne avrebbe avuto bisogno, ma la sua situazione dal mio punto di vista era irrecuperabile), ma per mia mamma.
Al gruppo mi hanno spiegato che l'alcool è una malattia progressiva, irreversibile e mortale, una malattia dunque, non un vizio come pensavo. Mi hanno spiegato che non è colpa mia se la situazione a casa è drammatica, che io non posso farci niente se non cercare di stare bene IO; mi stanno insegnando a vivere la mia vita e non quella degli altri, a lasciare che ognuno risolva i propri problemi da solo, perché io non posso obbligare nessuno a smettere di bere contro la propria volontà.
Da lì a poco mia mamma ha iniziato a frequentare il gruppo degli alcolisti (A.A.) e con tanta forza e buona volontà ha smesso di bere, non immediatamente, ma lottando un giorno alla volta.
Inutile dire che la situazione a casa è cambiata completamente, a distanza di un anno quell'orco di mio padre si è trasformato (pur non partecipando al gruppo) in una persona e da quando ha iniziato a limitare le sue bevute è diventato persino ragionevole; mia mamma sta imparando a fare la mamma, ed io e le mie sorelle le siamo vicine e le vogliamo bene; ed io... io sto finalmente pensando a me stessa, non vivo più nel terrore di cosa mi può aspettare a casa, sono più serena ed affronto i problemi uno alla volta e se da sola non ce la faccio... chiamo gli amici del gruppo, persone buone e generose che hanno vissuto ciò che ho vissuto io, che mi capiscono e mi vogliono bene, che non sono li per giudicarmi, ma per ascoltarmi.
Con questo li ringrazio di cuore... grazie perché ci siete.
I gruppi degli Alcolisti Anonimi e dei familiari Al-Anon (familiari e amici di alcolisti) si riuniscono a Manerbio tutti i lunedì e giovedì dalle 20.15 alle 22.15
Per informazioni: 030 2301624 - 333 2300315
Dal Club Alcolisti in trattamento
di Verolavecchia e Quinzano D'Oglio
Cambiare in relazione al bere e al modo di pensare
Astenersi dall'alcool significa liberarsi dal biberon e dal bambino; in altre parole, il cambiamento deve interessare molto di più del bere; anche l'uomo interiore deve cambiare e crescere.
Se le azioni cambiano ma la personalità rimane, l'alcolista non farà che sviluppare un'altra dipendenza dannosa, oppure tornerà al bere.
Molti smettono di bere ma sviluppano poi dei disturbi della nutrizione, oppure diventano maniaci del lavoro o schiavi del gioco d'azzardo e così via.
L'alcolista in via di recupero può pensare: Che cosa c'è di male? Almeno non bevo!. E' vero che uno sfogo di qualche genere può essere salutare ma una qualsiasi sostanza o attività viene usata per non affrontare la realtà; il senso di sicurezza che se ne ricava non è che falso e temporaneo. In effetti, l'eccessiva sicurezza di sé può essere un passo falso e portare alla ricaduta.
Mariuccia
Porte aperte alla Casa di Riposo
Buongiorno a tutti,
in questo spazio a nostra disposizione vogliamo dare voce a due esperienze fatte da persone che frequentano occasionalmente la nostra casa per trasmettervi le loro sensazioni, emozioni, le loro difficoltà superate al momento del contatto con i nostri nonni.
Ciao sono Paola. Il 24 dicembre con tre mie amiche, ho passato il pomeriggio della Vigilia di Natale alla Casa di Riposo di Verolanuova. L'iniziativa era stata presa dal nostro catechista Ettore, che aveva esteso l'invito a tutto il gruppo della Catechesi. Per numerosi e vari problemi solo io, Anna, Jessica e Marta abbiamo potuto partecipare.
Vi racconto le nostre ore passate con i nonni che vi assicuro nessuno di noi immaginava così emozionanti, belle, divertenti ed utili.
Alle 14.15 siamo arrivate nel salone del bar del centro diurno ed abbiamo fatto conoscenza di Elisabetta e Caterina, le due animatrici che ci hanno accolto con molto calore facendoci conoscere le numerose e simpaticissime persone che si preparavano per giocare ad una emozionante tombola in occasione del Natale.
Ci siamo posizionate in varie parti della stanza ed abbiamo cominciato a giocare con i nonni. Molte erano le domande che ci venivano poste e noi eravamo felicissime di poter rispondere. Numerosi furono i premi che le signore e i signori riuscirono a vincere: candele, portamonete, stelle di Natale Successivamente, dopo la tombola, abbiamo avuto un compito molto importante ed abbiamo consegnato a tutti la merenda: pandoro e thè caldo che è stato offerto anche a noi e alle persone in visita ai propri parenti. Abbiamo mangiato e parlato insieme fino alle 16.00, quando è avvenuto il momento dei saluti. Noi tutte ed Ettore abbiamo fatto gli auguri ed abbiamo consegnato dei biglietti fatti dal nostro gruppo di catechismo appositamente per loro, per dimostrare che tutti noi avremmo voluto passare dell'altro tempo con loro. Dopo aver promesso che saremmo tornate a trovarli, abbiamo fatto visita a tutte le persone che non erano scese a giocare e che si trovavano nelle stanze o nelle sale di ritrovo a guardare la televisione, ad aspettare i parenti, a chiacchierare tra loro o a riposare. Grazie a tutti per averci permesso di passare del tempo con queste persone per portare un po' di serenità in un mondo che molto spesso è pieno di tristezza e solitudine. Torneremo sicuramente a passare pomeriggi con loro per divertirci nuovamente e rivivere quest'esperienza unica. (Paola, Anna, Marta e Jessica).
Mi presento sono la parrucchiera, da poco più di un anno svolgo questo servizio e sono veramente contenta. Lavorare qui è stata e continua ad essere una bellissima esperienza. Non pensavo di trovare ancora persone così disponibili ad aprirsi e ad ascoltarti. Non ci sono formalità, né distacco nei loro modi, ma solo voglia di raccontarsi. Vite semplici, povere, difficili, serene ti regalano ricordi dell'infanzia rimasti nel loro cuore, sentimenti, l'affetto per le persone che non ci sono più Portano un bagaglio d'amore Loro che hanno bisogno del nostro aiuto non si dimenticano mai di salutare per primi e chiedere come si sta, come vanno le cose in famiglia. Ringrazio di cuore queste persone estremamente semplici, ma maestri di vita. Per me sarà sempre una gioia stare in loro compagnia. Spero e devo avere il coraggio d'essere una buona cristiana nel quotidiano e di non vergognarmi di testimoniare anch'io l'amore per gli altri. (Luisa)
Nonostante l'esperienza sia fatta da persone in età diversa (adolescenza, età adulta) ne ha toccato profondamente il cuore e l'anima arricchendole di valori, perché nel donare si riceve molto di più. Auspichiamo nuovamente che
Caterina ed Elisabetta
Scrivo questi ricordi di prima dell'ultima guerra come li ho vissuti io, così che anche quelli della mia generazione li ricorderanno.
Verola, fino agli anno '60, è stata un paese prevalentemente agricolo. Automobili non se ne vedevano, forse una o due; quando sentivamo il rumore di un motore correvamo sul portone di casa e, appena passata l'auto, correvamo tutti insieme in mezzo alla strada a saltare e ad annusare l'odore della benzina.
Sotto Pasqua si facevano le pulizie e a noi bambini era affidata la pulizia delle catene del camino, quelle a cui si appendevano le pentole. Prendevamo una corda o un filo di ferro da legare intorno alla vita; all'altra estremità si legava la catena e poi, a piedi nudi, via di corsa, finché la catena era lucida.
Era bella quell'età. Le stagioni erano veramente quattro; ora non si capisce più niente. D'inverno c'erano i santi portatori di neve, e non sbagliavano. La priva nevicata veniva a Santa Lucia, poi veniva Natale e, prima o dopo, non sbagliava; all'Epifania altra nevicata; Sant'Antonio dalla barba bianca era un altro mercante di neve e poi si arrivava ai giorni della merla. San Faustino, al 15 febbraio, era l'ultimo mercante di neve ma anche capo di primavera. La vita era così, scandita dai proverbi che sbagliavano di poco.
Durante l'inverno la legna era poca e allora si andava nelle stalle per scaldarsi. Noi bambini eravamo tollerati perché non stavamo mai fermi. A volte arrivavano i burattinaie e alla sera c'era gran fermento. Quelli si accontentavano di poco: qualcosa da mangiare e un posto per dormire, magari nel fieno. Che festa per i Giupì e le tragedie che davano, erano sempre tragedie, finivano sempre a bastonate e il giustiziere era, naturalmente, Gioppino.
Altre sere dalla strada giungeva un grido: Luì, luì; óna palànca al manistrì. Era il venditore di lupini che ne vendeva un mestolino per una palanca, cinque centesimi.
Le stagioni passavano e con esse gli anni.
La primavera era anche tempo di bucato. D'inverno le lenzuola si cambiavano di rado; a quei tempi non c'erano le lavatrici. Si cominciava al pomeriggio a far bollire l'acqua in un grande pentolone (el paröl) e poi veniva rovesciata, bollente, in una tinozza che conteneva le lenzuola coperte a loro volta da un lenzuolo di stoffa grezza con sopra della cenere che, filtrata, serviva da detersivo. Il mattino successivo, di buon'ora, si procedeva al lavaggio vero e proprio. Per il risciacquo si andava al fosso più vicino. Noi bambini portavamo al fosso con la carriola le ceste del bucato. In quei giorni noi bambini non potevamo giocare perché il cortile era pieno di lenzuola stese ad asciugare.
Gino Pini
(Continua)
Quattro traguardi tutti da invidiare
Angela Loda 90
La signora Angela Loda ha compiuto 90 anni! I figli, i generi, la nuora e tutti i figli le augurano tanta felicità.
Chiara Pinelli 98
Lo scorso 19 marzo ha compiuto 98 anni Chiara Pinelli, vedova Azzini, una nonna sempre allegra e ancora vispa. L'hanno festeggiata i sette figli: Giacomina, Valentina, Pierina, Giannino, Luigi, Rita e Franca con i generi, la nuora e gli ormai numerosi nipoti e pronipoti. Auguri di cuore.
Luigia Clarina Guerreschi 100
Quota 100, festeggiata il 15 marzo scorso, per la signora Luigia Clarina Guerreschi. Un augurio grandissimo da tutti i suoi familiari.
Felicita Ruggeri 101
La signora Felicita Ruggeri vedova Migliorati il 24 marzo scorso ha compiuto 101 anni.
Alla cara mamma e nonna auguriamo un sereno e felice futuro, accanto ai figli, nuore, generi, nipoti e pronipoti con un abbraccio e tanti bacioni, con tanto affetto, da tutta la sua grande famiglia.
Tutta la famiglia de L'Angelo di Verola si unisce agli auguri e alla festa.
Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui
Pierino
-Mio papà dice sempre che bisogna gettare acqua sul fuoco.
-Mi sembra che sia un tipo molto pacifico e riflessivo.
-No, è un pompiere!
In drogheria
Una signora entrando in drogheria, dice:
-Mi scusi, signore, questa mattina le ho dato 100
e lei mi ha dato il resto sbagliato.
-Mi dispiace, signora, ma doveva accorgersene e farmelo notare subito!
Adesso non so cosa dirle.
-Capisco capisco terrò i 10 che lei mi ha dato in più
Effetti del mestiere
Un tale va dall'oculista ed espone il suo disturbo:
-Ecco dottore, mi succede un fatto strano!
-Che cosa precisamente?
-Il mattino ci vedo benissimo, il pomeriggio un po' meno e la sera vedo doppio!
-Oh, perbacco! Che mestiere fa?
-L'assaggiatore di vini.
Cielo a pecorelle:i segni del tempo nella meteorologia popolare
Aprile
È il mese della buona stagione, definito gentile per il clima e l'aspetto della campagna già coperta di verde. È il tempo in cui muore la radice dell'inverno, come se venisse sradicato dagli angoli, le stanze, le grotte più nascoste dove si annida il più ostinato freddo. Il consiglio è di non alleggerirsi troppo perché possono esserci in questo mese i nodi del freddo: il nodo del cuculo e il nodo di S. Marco (25)
Aprile
freddo gentile
Aprile Aprile
Non t'alleggerire una goccia o un fontanone
La Parrocchia di Verolanuova organizza un viaggio
Toscana e Isola del Giglio
8.gg. dal 28 agosto al 04 settembre 2005
Domenica, 28 agosto 2005: Verolanuova-Arezzo-Cortona-Poggibonsi
Ritrovo dei Signori Partecipanti in piazza della Chiesa di Verolanuova alle ore 5.30, poi partenza alla volta di Arezzo; sosta lungo il percorso, arrivo, incontro con la guida e visita del centro storico della città: la chiesa di San Francesco e la Pieve di Santa Maria, la Piazza Grande, il Palazzo della Fraternità dei Laici, il Palazzo delle Logge, il Duomo e San Domenico. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita di Cortona, borgo medioevale racchiuso da mura, nelle quali sono tratti della cinta etrusca. Poi, partenza per Poggibonsi, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Lunedì, 29 agosto 2005: Poggibonsi-Siena-Poggibonsi
Prima colazione in hotel e partenza per Siena; visita con guida della magnifica città: San Domenico, Palazzo Salimbeni, San Francesco, Palazzo Tolomei, il Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo della visita con il Duomo, la libreria Piccolomini e il Battistero; tempo a disposizione, poi, partenza per rientro in hotel, cena e pernottamento.
Marterdì, 30 agosto 2005:Poggibonsi-Monte Oliveto-Pienza- Grosseto
Prima colazione in hotel, poi, partenza per Monte Oliveto Maggiore, visita del magnifico monastero, casa madre dei Benedettini Olivetani; prosieguo per Pienza, e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita di Pienza, poi partenza Castiglione, arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Mercoledì, 31 agosto 2005: Grosseto- Massa Marittima-Vetulonia- Grosseto
Prima colazione in hotel e partenza per Massa Marittima, arrivo e con la guida visita del centro storico: Piazza Garibaldi, il Duomo, il Palazzo Comunale, il Palazzo Pretorio e Piazza Matteotti:~ Pranzo. Nel pomeriggio, escursione a Vetulonia per la visita della Necropoli Etrusca. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Giovedì, 1 settembre 2005: Grosseto-Isola del Giglio- Grosseto
Prima colazione in hotel, incontro con la guida e trasferimento a Porto Santo Stefano. Imbarco sul traghetto per l'Isola del Giglio, situata di fronte al Monte Argentario e visita guidata di Giglio Porto, Giglio Castello e Campese. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, imbarco a Giglio Porto per Porto Santo Stefano. Durante il ritorno, si ammirerà Orbetello, graziosa cittadina sita sulla lingua di terra che separa le due parti della laguna omonima. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Venerdì, 2 settembre 2005: Grosseto- Pitigliano-Sovana-Sorano-Grosseto
Prima colazione in hotel e con la guida partenza per Pitigliano, cittadina di antichissime origini; visita del bel centro storico col Palazzo Orsini e il Duomo; prosieguo per Sovana, borgo medioevale di origine etrusca. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita di Sorano, bella cittadina di aspetto medioevale; rientro in hotel, cena e pernottamento.
Sabato, 3 settembre 2005: Grosseto-Viterbo-Tarquinia-Grosseto
Prima colazione in hotel e partenza per Viterbo, arrivo, incontro con la guida e visita del centro storico della città: Piazza San Lorenzo, la Cattedrale, il Palazzo Papale, il Quartiere medioevale, la Fontana Grande, Santa Maria della Verità e San Francesco. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo per Tarquinia, pittoresca cittadina, famosa per la sua necropoli etrusca; visita della necropoli; rientro in hotel, cena e pernottamento.
Domenica, 04 settembre 2005: Grosseto- Pisa-Verolanuova
Prima colazione in hotel e partenza per Pisa, incontro con la guida e visita della splendida città, in particolare il Campo dei Miracoli con il Duomo, il Battistero, il Camposanto e la Torre pendente, la Piazza dei Cavalieri e San Francesco. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, partenza per il rientro(possibile sosta a Viareggio) a Verolanuova previsto in serata.
La quota individuale di partecipazione è di 820,00-
Supplemento camera singola 150,00-
La quota comprende:
* Viaggio A/R in pullmanG.T.;
* Sistemazione in ottimi hotel;
* Trattamento di pensione completa;
* Pranzi in ristorante ove previsti;
* Bevande ai pasti: 1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale;
* Traghetto A/R per l'Isola del Giglio;
* Bus per il giro dell'Isola del Giglio;
* Escursioni e guide come da programma;
* Assicurazione Europe Assistance;
* Organizzazione tecnica dell'Aliantour.
La quota non comprende:
* Ingressi, mance ed extra personali;
* Tutto quanto non espressamente menzionato alla voce comprende.
Le iscrizioni si ricevono presso Calzature Geroldi tel. 030.931129 versando un acconto di E 220,00 entro il 20 maggio 2005 e il saldo entro il 31 luglio 2005
Turni domenicali di guardia farmaceutica dell'Azienda S.L. 19
aprile
3
San Paolo
Leno (dr. Sartirana)
10
Verolanuova (Comunale)
Bagnolo Mella (dr. Ingardi)
17
Manerbio (dr. Bresadola)
Quinzano
24
Verolavecchia
Ghedi
Maggio
1
Verolanuova (dr. Colosini)
Cigole
N.B.: L'elenco è provvisorio.
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell'elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.
Battesimi
9 Martiri Camilla di Ronni e Delpietro Barbara
10 Grossi Angela di Ferdinando e Portesani Teresa
11 Preti Dennys di Sergio e Giuffrida Lidia
Matrimoni
Mattarozzi Michele con Patrizia Bordonali (a Verolavecchia)
Defunti
13 Zani Battista di anni 62
14 Pea Pietro di anni 58
15 Sala Federica di anni 52
16 Antonioni Beniamina ved. Bertolini Serra di anni 91
17 Stella Giulia ved. Amighetti di anni 95
18 Burdin Gemma ved. Zarnetti di anni 85
19 Roberto Paolo di anni 90
20 Filippini Giuseppe di anni 65
21 Marazzi Bruna ved. Bonizzoni di anni 85
22 Tadini Caterina (Emma) ved. Sartorelli di anni 93
23 Ferrandi Riccardo di anni 81
24 Montani Angelo di anni 76
25 Trezza Angela di anni 96
26 Gennari Angelo di anni 71
Offerte pro restauri
tele e affreschi della Basilica
Giornata celebrata nel mese di Febbraio 1.220,38
Dalla Casa Albergo 325,00
Dalla chiesa di San Rocco 150,00
Tele e affreschi 80,00
Per libri Basilica 85,00
Breve guida al tempio 50,00
N.N. 5,00
N.N. 30,00
N.N. 10,00
N.N. 30,00
N.N. 80,00
N.N. 25,00
N.N. 30,00
N.N. 100,00
N.N. 100,00
N.N. 30,00
N.N. 80,00
N.N. 10,00
In ricordo di Zani Battista, la moglie e i figli 50,00
N.N. 30,00
N.N. 10,00
N.N. 160,00
N.N. 100,00
N.N. 30,00
N.N. 60,00
B.C.C. per la festa del ringraziamento 150,00
N.N. 30,00
N.N. 10,00
Amici di Michele in memoria di Mirella 30,00
N.N. 30,00
N.N. 10,00
N.N. 80,00
N.N. 30,00
N.N. 30,00
N.N. 30,00
N.N. 10,00
N.N. 20,00
N.N. 50,00
In ricordo del marito Carlo 100,00
N.N. 10,00
N.N. 50,00
N.N. 30,00
N.N. 50,00
N.N. 10,00
N.N. 20,00
N.N. 50,00
In ricordo del marito e papà Giuseppe 100,00
N.N. 200,00
N.N. 30,00
N.N. 10,00
Giornata celebrata nel mese di Marzo 2.340,62
Dalla Casa Albergo 205,00
Dalla Chiesa di San Rocco 210,00
Tele ed affreschi 35,00
Per libri Basilica 30,00
Totale 6.871,00
Amici della Basilica adesioni alla
Confraternita del Restauro
Omaggio a Mirella 1.000,00
N.N. 300,00
N.N. 500,00
In ricordo della mamma 250,00
N.N. 1.000,00
N.N. 300,00
N.N. 1.600,00
Nel 25° della morte del papà 250,00
N.N. 500,00
TOTALE 5.700,00
per Radiobasilica
Omaggio a Mirella 1.000,00
I familiari per i 101 anni di nonna Felicita 20,00
In ricordo di Rosina e Andrea 100,00
Totale 1.120,00
NUMERI UTILI DI TELEFONO:
Servizio Sanitario | 118 |
Ambulatori medici via Grimani | 030 9362609 |
Gruppo Verolese Volontari Soccorso | 0309361662 |
Problemi con le droghe? | 0309937210 |
Alcolisti in trattamento | 0309306813 - 0309361869 |
Vigili del Fuoco | 030931027 |
Carbinieri - Pronto intervento | 112 |
N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.
Per i collaboratori de L'Angelo di Verola
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 22 Aprile. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
Importante
Per facilitare la pubblicazione degli articoli:
gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche
Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.
Gli articoli vanno fatti pervenire:
direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
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Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.
Sito principale della Parrocchia www.verolanuova.com
Oratorio www.verolanuova.com/oratorio
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Parrocchia di san Lorenzo parrocchia@verolanuova.com
Oratorio Giacinto Gaggia oratorio@verolanuova.com
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Calendario Manifestazioni eventi@verolanuova.com
Coro San Lorenzo corosanlorenzo@iol.it
Casa Tabor casatabor@verolanuova.com
Riepilogo appuntamenti di Aprile (solo di quelli che ci sono stati ufficializzati) a cura di Radio Basilica di Verolanuova
Il calendario completo del 2005 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti
Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com
Date e Luoghi | Tema | Promotori |
Venerdì 1Aprile ore 15.15 | Università Aperta | Università Aperta |
Martedì 5 Aprile dalle ore 6.50 | Università Aperta | Università Aperta |
Venerdì 8 Aprile ore 15.15 | Università Aperta | Università Aperta |
Sabato 9 Aprile ore 16.00 | Teatro nelle Case di Riposo | Provincia di Brescia |
Domenica 10 Aprile dalle 14.30 | COLORANDIA | Oratorio di Verolanuova |
Lunedì 11 Aprile - ore 20.30 | La Missione prosegue | Parrocchia di Verolanuova |
Martedì 12 Aprile dalle ore 15.15 | Università Aperta | Università |
Venerdì 15 Aprile ore 15.15 | Università Aperta | Università |
15 - 16 - 17 Aprile | Gita Pellegrinaggio | Coro |
Sabato 16 Aprile ore 21.00 | Concerto | Gruppo Alpini |
Domenica 17 Aprile ore 10.30 | INAUGURAZIONE | Gruppo Alpini |
Domenica 24 Aprile ore 11.00 | SANTA MESSA | Parrocchia di Verolanuova |
Lunedì 25 Aprile | Gita Turistica | Oratorio di Verolanuova |
Giovedì 28 Aprile ore 15.00 | CONCORSO INTERCOMUNALE | Scuole Medie |
Sabato 30 Aprile, Domenica 1 Maggio | FESTA DEI VIGILI DEL FUOCO | Vigili del Fuoco |
Anno dell'eucaristia - Questo pane che mangiamo faccia di noi un sol cuore che arda di vero amore.
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