L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale


Anno XXX   n° 5 - Maggio 2005

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Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

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In copertina: Pittori Verolesi - Don Valentino Picozzi, Trinità come storia. Acrilico su tavola.

Esso rappresenta la Trinità nel momento in cui si rivela all'uomo come amore: in principio (nella notte dei tempi evidenziata dal blu di fondo) Dio crea il cosmo (sole, firmamento, stelle, acque, terra, natura) e si incarna. Nel cerchio sono visibili i simboli della Trinità: Dio è quel cerchio perfetto e quel triangolo che converge nelle labbra del Cristo sul quale scende lo Spirito Santo. Cristo sembra quasi emergere dalle montagne rosse, simbolo della natura umana segnata dal peccato. La storia della salvezza voluta da Dio è evidente in altri due simboli: l'albero del bene e del male, e un altro albero da cui verrà la vita: la Croce, tracciata leggermente con due sottili linee rosse.

SOMMARIO

Omelia di Benedetto XVI

Le Poesie di Rosetta (R. Mor)

Giovanni Paolo II - L'ultimo messaggio

La parola del prevosto (don Luigi ) 

Calendario liturgico

Maria, specchio del mistero  

Il Mese di Maggio

Il nuovo Consiglio Pastorale

Pensieri sulla Trinità (V.B.)

 

rino bonera

Ricordando Rino Bonera (M. Bertoni)

Maestro e Testimone (Mons. L. Corrini)

L'Angelo... parla (T. Cervati) 

Al nostro Presidente (R. Mor)

Una nota... ( La Banda)

Il Coro... (Virola Alghise)

Ricordi dell'Oratorio (G. Pini)

Radio Basilica ricorda... 

 

vita parrocchiale

Centri di Ascolto

Dalle parole ai fatti (R. Fontana)

Briciole Francescane (A. Rossi)  

Dalla Scuola di Vita Familiare 

Camposcuola famiglie

 

dagli oratori

Colorandia (don Valentino) 

I Campiscuola (don Valentino)

14 ore di coda (E. De Angeli)

Oratorio Sport (R. Moscarella)

le nostre rubriche

Per te casalinga (L.D.B)

Verola sport (R. Moscarella) 

 

arte & cultura

Storie Verolesi (V.B.)

Voi che ne pensate? (L. A. Pinelli)

 

varie - cronaca

Verso la Letizia (Il Coro)  

Luoghi dello spirito (A. Pizzamiglio)

Manifestazioni di Maggio (L.B.)

Tempi andati (G. Pini)

Accade a Radio Basilica

Dalle ACLI  

In gita con le Diaconie

Alcolisti Anonimi

Alcolisti in trattamento (Mariuccia)

Un bel disegno

Per i più piccoli 

Orario delle farmacie  

Numeri Utili  

Per i collaboratori dell'Angelo

L'8x1000 

Anagrafe Parrocchiale 

Offerte

Gli appuntamenti

Anno dell'Eucaristia


 

Omelia di Benedetto XVI

Brani dall'Omelia di Benedetto XVI

nel giorno dell'assunzione del ministero petrino

Roma, 24 aprile 2005

“Io debole servitore di Dio devo assumere questo compito inaudito, che realmente supera ogni capacità umana. Come posso fare questo? (...) Non sono solo. (...) La schiera dei santi di Dio mi protegge... e la Vostra preghiera, il Vostro amore e la Vostra fede mi accompagnano”. (...)

“La Chiesa è viva. La Chiesa è giovane. Essa porta in sé il futuro del mondo e perciò mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro. La Chiesa è viva e noi lo vediamo: noi sperimentiamo la gioia che il Risorto ha promesso ai suoi. La Chiesa è viva perché Cristo è vivo, perché egli è veramente risorto”. (...)

“Il mio vero programma di governo è quello di non fare la mia volontà, di non perseguire mie idee, ma di mettermi in ascolto, con tutta quanta la Chiesa, della parola e della volontà del Signore e lasciarmi guidare da Lui, cosicché sia Egli stesso a guidare la Chiesa in questa ora della nostra storia”. (...) 

“Il Pallio, che mi viene posto sulle spalle è un'immagine del giogo di Cristo, che il Servo dei Servi di Dio, prende sulle sue spalle. Il giogo di Dio è la volontà di Dio, che noi accogliamo. E questa volontà non è per noi un peso esteriore, che ci opprime e ci toglie la libertà. La volontà di Dio non ci aliena, ci purifica e così ci conduce a noi stessi. In tal modo, non serviamo soltanto Lui ma la salvezza di tutto il mondo, di tutta la storia”. (...) 

“La santa inquietudine di Cristo deve animare il pastore: per lui non è indifferente che tante persone vivano nel deserto. E vi sono tante forme di deserto. Vi è il deserto della povertà, il deserto della fame e della sete, vi è il deserto dell'abbandono, della solitudine, dell'amore distrutto. I deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi”. (...)

“Non è il potere che redime, ma l'amore! Questo è il segno di Dio: Egli stesso è amore. (...) Il Dio, che è divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall'impazienza degli uomini”. (...)

“L'anello del pescatore. (...) Gesù aveva invitato Simone ad andare al largo ancora una volta. E Pietro, diede la mirabile risposta: Maestro, sulla tua parola getterò le reti! Ed ecco il conferimento della missione: “Non temere! D'ora in poi sarai pescatore di uomini” (Lc 5, 1-11). Anche oggi viene detto alla Chiesa e ai successori degli apostoli di prendere il largo nel mare della storia e di gettare le reti, per conquistare gli uomini al Vangelo - a Dio, a Cristo, alla vera vita”. (...)

“Facciamo tutto il possibile per percorrere la via verso l'unità. Facciamo memoria di essa nella preghiera al Signore, come mendicanti: sì, Signore, fa' che siamo un solo pastore ed un solo gregge! Non permettere che la tua rete si strappi ed aiutaci ad essere servitori dell'unità!”. (...)

“Cari amici - in questo momento io posso dire soltanto: pregate per me, perché io impari sempre più ad amare il Signore. Pregate per me, perché io impari ad amare sempre più il suo gregge - voi, la Santa Chiesa, ciascuno di voi singolarmente e voi tutti insieme. Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi. Preghiamo gli uni per gli altri, perché il Signore ci porti e noi impariamo a portarci gli uni gli altri”. (...)

“Non abbiate paura! Aprite, spalancate le porte a Cristo”.

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Papa Giovanni Paolo II

 

Le poesie di Rosetta

Omaggio al nostro grande Papa Giovanni Paolo II, questa poesia riassume in poche righe una vita di intensa Fede vissuta, di amore immenso, volto al bene dell'intera umanità.

A Lui un grazie riconoscente per quanto ha voluto offrirci con la Sua presenza, con il Suo esempio e con il sacrificio dell'estrema dedizione al compito che Dio gli aveva affidato, con la mediazione di Maria, Madre santissima e Sua dolce protettrice. 

 

a Karol Wojtyla

 

Sorriso della terra,

sei passato tra noi

dolce come preghiera che permane.

Mano di tenerezza, Tu sei stato

trionfo della vita,

condanna ferma delle iniquità,

carezza senza fine.

 

Testimone di Fede,

preso in seno il dolore degli oppressi,

Tu l'hai reso preghiera.

Nessuno ha cancellato l'ottimismo

dalla pagina in pena del Tuo volto,

nessuno ha caricato sulle spalle

le croci amare dell'umanità

quanto l'essere Tuo. Eppure avevi

parole di speranza volte a tutti,

bagnate di saggezza e d'umiltà.

 

Pellegrino di Cristo,

hai cantato la pace in ogni tempo

per quelle sentinelle del domani

radunate da Te, protette e amate.

 

Adesso dormi nella nuda terra,

ma assorbi, nel silenzio delle notti

e in abissi di luce,

la presenza di Dio e la carezza

della Madonna che ha scortato, accorta,

i passi Tuoi verso la santità.

Rosetta Mor

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Giovanni Paolo II

 

 

 

 

 

L'ultimo messaggio

“Urbi et Orbi”

 

“Abbiamo bisogno di Te!”. È la grande invocazione che Giovanni Paolo II ha elevato nel Messaggio “Urbi et Orbi” (alla Città e al Mondo) della Santa Pasqua dell'Anno dell'Eucaristia.

Il testo del Messaggio è stato letto, all'ora di mezzogiorno della Domenica di Pasqua, dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, al termine della Santa Messa da lui stesso celebrata - a nome del Santo Padre - in Piazza San Pietro, nella mattina del 27 marzo. Il Papa ha impartito la Benedizione dalla finestra del Palazzo Apostolico.

Ecco il testo del Messaggio “Urbi et Orbi” di Giovanni Paolo II:

1.   “Mane nobiscum, Domine! Resta con noi, Signore! (cfr LC 24, 29). Con queste parole i discepoli di Emmaus invitarono il misterioso Viandante a restare con loro, mentre volgeva al tramonto quel primo giorno dopo il sabato in cui l'incredibile era accaduto. Secondo la promessa, Cristo era risorto; ma essi non lo sapevano ancora. Tuttavia le parole del Viandante lungo la strada avevano progressivamente riscaldato il loro Cuore. Per questo lo avevano invitato: “Resta con noi”. Seduti poi intorno alla tavola della cena, lo avevano riconosciuto allo “spezzare del pane”. E subito Egli era sparito. Dinnanzi a loro era rimasto il pane spezzato, e nel loro cuore la dolcezza di quelle sue parole.

2.   Fratelli e sorelle carissimi, la Parola e il Pane dell'Eucaristia, mistero e dono della Pasqua, restano nei secoli come memoria perenne della passione, morte e risurrezione di Cristo! Anche noi oggi, Pasqua di Risurrezione, con tutti i cristiani del mondo ripetiamo: Gesù, crocifisso e risorto, rimani con noi! Resta con noi, amico fedele e sicuro sostegno dell'umanità in cammino sulle strade del tempo! Tu, Parola vivente del Padre, infondi fiducia e speranza in quanti cercano il senso vero della loro esistenza. Tu, Pane di vita eterna, nutri l'uomo affamato di verità, di libertà, di giustizia e di pace.

3.   Rimani con noi, Parola vivente del Padre, ed insegnaci parole e gesti di pace: pace per la terra consacrata dal tuo sangue e intrisa del sangue di tante vittime innocenti; pace per i Paesi del Medio Oriente e dell'Africa, dove pure tanto sangue continua ad essere versato; pace per tutta l'umanità, su cui sempre incombe il pericolo di guerre fratricide. Rimani con noi, Pane di vita eterna, spezzato e distribuito ai commensali: dà anche a noi la forza di una solidarietà generosa verso le moltitudini che, ancor oggi, soffrono e muoiono di miseria e di fame, decimate da epidemie letali o prostrate da immani catastrofi naturali. Per la forza della tua Risurrezione siano anch'esse rese partecipi di una vita nuova.

4.   Anche noi, uomini e donne del terzo millennio, abbiamo bisogno di Te, Signore risorto! Rimani con noi ora e fino alla fine dei tempi. Fa' che il progresso materiale dei popoli non offuschi mai i valori spirituali che sono l'anima della loro civiltà. Sostienici, Ti preghiamo, nel nostro cammino. In Te noi crediamo, in Te speriamo, perché Tu solo hai parole di vita eterna (cfr Gv 6, 68). Mane nobiscum, Domine! Allejuia! 

Buona Pasqua a tutti!

Dal Vaticano, 27 Marzo 2005, Pasqua di Risurrezione.

Giovanni Paolo II

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 la parola del Prevosto

 

Due tappe importanti

Il mese che si chiude e quello che si apre segnano due tappe importanti anche per la nostra comunità.

Giovanni Paolo II ci ha lasciato e, anche con la sua morte, ha scritto delle pagine bellissime per tutti noi: ci ha fatto gustare di nuovo che aprire il nostro cuore a Cristo è il fondamento per una vita autentica, che andare incontro a tutti con semplicità e umiltà è la strada maestra per un incontro vero, che scommettere sui giovani in maniera forte è la carta vincente per smuovere la società e la Chiesa, ma non solo...

Benedetto XVI, il nuovo Papa, umile servitore nella vigna di Dio, in quell'omelia splendida pronunciata ai funerali del suo predecessore, ha più volte proclamato “Seguitemi...” e ci ha convinti che continuerà sulla strada tracciata e ci indicherà puntualmente la meta da raggiungere e la strada da seguire...

In questo alternarsi di persone così “grandi”, in questo susseguirsi di sentimenti, di passioni, di considerazioni, noi non possiamo semplicemente stare a guardare o soffermarci soltanto alla superficie.

Provo per me e per tutti ad annotare alcune indicazioni utili alla nostra vita personale e comunitaria.

Fondare la nostra vita in Cristo, scegliere veramente il Vangelo per incarnarlo nella nostra esistenza, è l'avventura più avvincente per ciascuno di noi.

Rompere il grigiore, superare la superficialità così facile, andare al di là del tirare a campare non è perdere, non significa non assaporare la vita, ma vuol dire aver scoperto il segreto per la nostra vita cristiana.

Individuare il nostro compito, il nostro servizio nella Chiesa e nel mondo e impiegare tutte le nostre energie per realizzarlo è entusiasmante.

Oggi, più che mai, è importante, è necessario rompere ogni individualismo di religione, di cultura, di razza per mettere alla base della nostra convivenza l'amore, la solidarietà, l'interesse attivo e concreto agli altri.

Nel mese di maggio noi onoriamo in modo particolare la Madonna. Maria ha ricevuto una missione da Dio e l'ha portata a termine fino in fondo, nell'obbedienza al Padre e per il bene di tutti noi. Ci ha dato un esempio molto chiaro da seguire. La invochiamo e le chiediamo la sua intercessione e protezione.

In quella folla accalcata per rendere omaggio a Giovanni Paolo II, nella folla che domenica 24 aprile in Piazza San Pietro, all'inizio del Pontificato di Benedetto XVI, ho intravisto qual è il progetto di Dio: fare di tutti gli uomini, di ogni razza e di ogni lingua, di ogni cultura, di ogni religione, un unico popolo convocato dall'Amore di Dio per testimoniare questo amore al mondo, ciascuno al suo posto, con le sue energie, talenti e difetti. 

Noi abbiamo trovato il nostro posto, il nostro servizio? 

Buon lavoro.

Nessuno manchi all'appello.

Don Luigi

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Calendario liturgico dal 7 maggio al 5 giugno

maggio

ORARIO SANTE MESSE

 

 

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.30

Festive:  ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

    ore 18.15 Celebrazione Liturgica

Feriali:   ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni. 

Mese Mariano

Si apre oggi il mese dedicato alla devozione verso la Vergine Maria. Ogni giorno le Messe delle 9.00 e delle 18.30 saranno precedute dalla recita del S. Rosario. Sono in programma sere di preghiera nelle varie Diaconie.

 

Ogni sera alle ore 20.30 si prega con il S. Rosario nelle Chiese sussidiarie di S. Rocco, Madonna di Caravaggio (Stadio) e chiesa di S. Donnino. Nella Cappella della Casa Albergo, il Rosario viene recitato alle ore 20.00

 

7 sabato   Festa di S. Gottardo in S. Donnino

ore 9.00 e 11.00     Le Sante Messe sono celebrate in S. Donnino

ore 17.00    S. Rosario e benedizione con la reliquia del Santo


 

 8 Domenica    Ascensione del Signore - Solennità (Proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Il Signore disse: - Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo - ...”. (Mt 28, 19)

 

   Sante Messe con orario festivo

ore   9.30   In Basilica: Redditio (consegna) del Padre Nostro per i fanciulli di 5a elementare

ore 10.30    Partenza per il ritiro in preparazione alla Cresima per i ragazzi di 3a media.

 

Oggi si celebra la festa in onore della Madonna di maggio e la giornata delle Comunicazioni Sociali

ore 18.00    Santa Messa seguita dalla processione Solenne in onore della Madonna

 

Da lunedì 9:    Settima settimana di Pasqua  III settimana del salterio

 

  Novena di Pentecoste: Lodi alle ore 9.00 e riflessione a ogni S. Messa

 

    ore 20.30: CENTRI DI ASCOLTO

13 venerdì      Madonna di Fatima

 

14 sabato  ore 20.30: Veglia di Pentecoste e Confessione per i ragazzi/e di 3a media e per i loro genitori in 

    preparazione alla S. Cresima


 

15 Domenica  Pentecoste - Solennità (Proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...(Gesù) alitò su di loro e disse: - Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi - ...”. (Gv 20, 22-23)

 

   Sante Messe con orario festivo

ore 10.30   I cresimandi sono attesi all'Oratorio per il corteo verso la Basilica

ore 11.00   S. Messa solenne con l'amministrazione della Santa Cresima ai ragazzi di 3a media

ore 18.00   Vespri solenni seguiti dalla santa Messa

 

Da lunedì 16    VII settimana del Tempo Ordinario, III del salterio

 

18 mercoledì    Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa. Fondatrici delle Suore di Maria Bambina.

   La Santa Messa delle ore 7.00 sarà celebrata nella Cappella delle Suore

 

21 Sabato   Beato Arcangelo Tadini. Verolese

   Sante Messe con orario feriale


 

 22 Domenica  Santissima Trinità - Solennità (Proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: - Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna - ...”. (Gv 3, 16)

 

   Sante Messe con orario festivo

ore 15.00   Dalle Suore: incontro per i genitori dei ragazzi di 1a media

 

Da lunedì 23, VIII settimana del Tempo Ordinario, IV del salterio

 

24 martedì    Madonna Ausiliatrice

 

 

25 mercoledì     Ore 20.30: Serata di preghiera con le Suore Operaie presso la casa natale del Beato Arcangelo Tadini (ingresso da via Mazzini)

 

26 giovedì  Beata Vergine Maria di Caravaggio - Se ne fa memoria nelle Sante Messe.

   Alle 20.30: Santa Messa alla Cappella di via Stadio (se non piove)

 


 

 29 Domenica  Corpus Domini - Solennità (Proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...In quel tempo Gesù disse alla folla dei Giudei: - Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo - ...”. (Gv 6, 51)

 

   Sante Messe con orario festivo

ore 16.00   Canto Solenne del Vespro. Esposizione del SS. Adorazione personale fino alle ore 18.00

ore 18.00   Santa Messa seguita dalla solenne Processione Eucaristica

 

Da lunedì 30, IX settimana del Tempo Ordinario, I del salterio

 

31 martedì    Visitazione della B. V. Maria. Festa - Sante Messe con orario feriale


 

giugno

 

 

ORARIO SANTE MESSE

 

 

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.30

Festive:  ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

    ore 18.15 Celebrazione Liturgica

Feriali:   ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni. 

 

2 giovedì    Primo del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00, adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00

    ore 19.00   Pellegrinaggio zonale al Santuario della Madonna di Caravaggio per la chiusura del mese 

    Mariano. Partenza da piazza della Basilica. Iscrizioni presso le suore

 

3 venerdì     Primo del mese. Dedicato alla devozione del Sacro Cuore. S.S. Messe con orario feriale. Si porta la

    Comunione agli ammalati


 

 5 Domenica    Decima del Tempo Ordinario (Seconda settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “Gesù li udì e disse: - Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati”. (Mt 9, 12)

 

   Sante Messe con orario festivo

ore 17.00   Dalle Suore: incontro con i genitori dei battezzandi di giugno

 


 

Riepilogo degli appuntamenti vari

 

 

Fanciulli di 5a elementare Consegna del Padre Nostro

Domenica 8 maggio 9.30 Basilica

 

Ragazzi di 3a media ritiro in preparazione alla Cresima

Domenica 8 maggio 11.45 Davanti alla Basilica

 

Confessione per i ragazzi/e di 3a media e per i loro genitori

Sabato 14 maggio 20.30 Basilica

 

Ragazzi di 3a media - Santa Cresima

Domenica 15 maggio 11.00

 

Incontro per i genitori dei ragazzi di 1a media

Domenica 22 maggio 15.00 Suore

 

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Maria, specchio del mistero cristiano

 

Nell'anno mariano del 1954 Giorgio La Pira scrisse una circolare mariana (porta la data del 3 marzo e la chiama “lettera divenuta un piccolo libricino”): essa ricerca un nesso organico fra Maria, il cristianesimo, i monasteri di clausura e la civiltà meccanica del presente.

Cogliamo la profondità e l'attualità di alcune riflessioni.

La prima è una domanda colma di speranza, una domanda che con gli anni si fa più difficile e più urgente.

“In questo mondo moderno così carico di problemi terrestri, così alieno, in apparenza, dai “temi” trascendenti del cristianesimo, così contrastante, alla superficie, coi supremi valori della vita orante e contemplativa, non c'è forse modo. di scoprire che proprio questi “temi” essenziali del cristianesimo, questi valori supremi della vita orante e contemplativa costituiscono, proprio, essi! le attese più profonde e le speranze più elevate?”

Molti di noi si lamentano delle difficoltà del nostro tempo (indifferenza, arrivismo, tecnicismo, consumismo e via di seguito).

Le difficoltà esistono e noi dobbiamo tenere gli occhi ben aperti, nella consapevolezza che le difficoltà stanno lì non per bloccare il nostro impegno, ma per stimolare la nostra fede.

 

La seconda riflessione: il mistero di Maria è scelto come angolo visuale per vedere tutti i misteri del cristianesimo; “dal prisma del Cristianesimo, così ricco di facce, noi accogliamo la luce che ci trasmette Maria e in quella, approfondiamo tutti gli altri valori”. Cosi La Pira.

Dieci anni dopo i Padri del Concilio Vaticano II approveranno la costituzione dogmatica sulla Chiesa dove al capitolo VII è scritto:

“Maria è immagine e primizia della chiesa (LG 53, 68).” La suggestione di La Pira ci invita a passare da un atteggiamento puramente devozionale ad un atteggiamento di contemplazione dove non cessa la lode ammirata della Madre del Signore né l'invocazione della sua potenza interceditrice, ma dove anche, e più, si fa spazio all'imitazione e ci si fa condurre per mano cercando ogni giorno di ubbidire alla sua parola: “fate ciò che vi dirà”.

 

La terza riflessione: in Maria il cristianesimo appare verginale nel suo essere, contemplante nel suo operare.

Che significa cristianesimo verginale? Che ha un solo radicamento: Cristo; ha una sola scelta: l'amore; ha un solo atteggiamento: il servizio; ha un solo desiderio: la gloria di Dio è il bene degli uomini.

Un Cristianesimo verginale non cerca altri amori non fa altre alleanze, vive senza finzioni, fugge ogni compromesso.

Radicato sopra un tronco immacolato e vergine, esso ha fiorito; fiorisce, fiorirà rami di immacolatezza e di verginale bellezza.

 

Che significa cristianesimo contemplante nell'operare?

Che la contemplazione, la preghiera, l'adorazione di Dio è la radice da cui ogni azione concreta nasce, prende forza, misura l'ampiezza che, inoltre, questa è la linfa vitale che rende l'operare cristiano costante, senza fissità, gioioso senza superficialità, promozione senza umiliazione; che, infine, il vertice di ogni azione, il fine di ogni sforzo, il termine di ogni scelta è la gloria di Dio: la parte che non ci verrà mai tolta.

 

La Voce del Popolo, 16 maggio 1988 - pag. 2

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santo rosario

 

 

Mese di maggio

Recita del Santo Rosario nelle Diaconie

 

Diaconia San Lorenzo

Martedi 3 maggio    Cortile Condomini, Filanda

Martedi 10 maggio    Fam. Pea, Via Grimani

Martedi 17 maggio    Piazza Gambara

Martedi 24 maggio    Rev. Suore

 

Diaconia Sant'Antonio

Martedì 10 maggio    Via Gentile

Lunedi 16 maggio   Via M.L. King

Martedi 24 maggio    Condominio, Via Colombo

Venerdi 27 maggio    Stele S. Antonio

 

Diaconia San Donnino

Sabato 7 maggio     Festa San Gottardo

Giovedì 12 maggio    Fam. Gritti, Via Castellano 53

Giovedì 19 maggio    Fam. Cervati, Cascina Pero

Martedi 24 maggio    Chiesa S. Donnino

 

Diaconia Sacro Cuore

Venerdi 6 maggio    Fam.Moro, Via B. Croce 3

Venerdi 13 maggio    Fam.Brunelli-Alghisi, Via De Amicis 33

Venerdi 20 maggio    Fam Cervati, Via Slargo Gallina

Venerdi 27 maggio    Fam. Zani, Via Galperti

 

Diaconia Madonna di Caravaggio

Giovedì 5 maggio    Condomino Gescal, Via Puccini

Giovedì 12 maggio    Fam. Penocchio, Via Ponchielli 13

Giovedì 19 maggio    Fam. Zorza, Via Leonini 13

Giovedì 26 maggio    Festa Madonna di Caravaggio

 

Diaconia San Rocco

Mercoledì 4 maggio  Fam. Alloisio, Via S. Rocco 30

Mercoledì 11 maggio   Fam. Amighetti, Via Bredadasso 13

Mercoledì 18 maggio   Fam. Baronio, Via D'Annunzio 1

Lunedì 23 maggio   Fam. Rossini, Via Prevostura 1

 

Diaconia Crocifisso

Mercoledì 4 maggio  Fam. Marini, Via Grandi

Mercoledì 11 maggio   Porticato Dilogica

Lunedi 23 maggio   Giardini villette, Via Lombardia

 

Diaconia Sant'anna

Tutti i Rosari saranno recitati presso la Chiesa

 

Serata di chiusura del mese di maggio per tutte le Diaconie martedì 31 maggio, presso le Suore. (La recita dei Rosari comunitari è sospesa).

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Consiglio

È stato eletto il nuovo

Consiglio Pastorale Parrocchiale

 

Nelle votazioni del 17 aprile scorso sono stati eletti:

 

Dai 18 ai 30 anni

 

1. Bonera Federica (scuola)

2. Cervati Simone

3. Colla Lorenzo (Caritas)

4. De Angeli Ettore (Catechisti)

5. Simonini Stefano

 

Dai 31 ai 50 anni

 

1. Baronio Giuliano (Mondo del lavoro)

2. Cervati Giacomo (Oratorio)

3. Cocchetti Francesco (Diaconie e Centri di ascolto)

4. Ferrazzoli Ivana (Caritas)

5. Salini Alba (Famiglia)

 

Oltre i 51 anni

 

1. Azzini Mario (Famiglia)

2. Bodini Angelo (Francescani)

3. Mor Rosetta (Cultura)

4. Sala Pasqua

5. Smalzi Lina (Coro)

 

Membri di Diritto

 

1. Don Luigi Bracchi

2. Don Paolo Goffi

3. Don Valentino Picozzi

4. Don Angelo Calegari

5. Suor Emilia Marchesi

6. Francesco Checchi (Futuro Diacono)

7. Gabriella Mazzola (Religiose)

8. Tiziano Cervati (Consiglio Pastorale Diocesano e Comunicazione)

 

Membri Nominati dal Parroco

 

1. Bertolini Pierangelo

2. Fontana Rita

3. Ghidelli Franca

4. Savio Elena

 

Al nuovo Consiglio l'augurio di buon lavoro e un grazie anticipato per il servizio che presterà alla Parrocchia.

 

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Pensieri di un laico sulla Trinità

Quando S. Patrizio, attorno al 420 dopo Cristo, sbarcò in Irlanda, con l'intenzione di convertirla, si trovò di fronte ad un popolo di pastori, non del tutto aperti ad accogliere la nuova religione. Dopo alcuni anni di intenso apostolato, S. Patrizio era pervenuto a far accettare dai pastori una larga parte del cristianesimo, ma rimaneva lo scoglio della Santissima Trinità, del Dio Unico e Trino, che i nuovi catecumeni non riuscivano a digerire. Un bel giorno S. Patrizio ne aveva riunito in aperta campagna un notevole numero e cercava invano di spiegare loro la natura di questo mistero, ma si trovava di fronte ad un netto e testardo rifiuto. Lo Spirito del Signore gli venne però in aiuto. Chinò il capo verso terra e cosa vide, un trifoglio che spuntava in su, come per dirgli, coglimi!. Lo prese in mano e lo mostrò all'assemblea e tutti esplosero in un grido liberatorio, avendo visto in quella piantina, il simbolo dell'unico Dio in tre persone, uguali e distinte. Il trifoglio entrò poi nella bandiera dell'Irlanda e San Patrizio ne divenne il santo protettore.

So di un maestro che mostrava ai suoi alunni un tridente, ma direi che questo sia un simbolo un po' crudo, anche se efficace, al quale è senz'altro da preferire il verde trifoglio. A questo punto mi domando se sia proprio necessaria una simbologia di tal genere e non sia invece più opportuno considerare la Santissima Trinità, che costituisce uno dei misteri fondamentali della nostra fede, come la sorgente dell'amore, la fonte della misericordia, la culla della giustizia, la dispensiera della pace, senza inoltrarci nel misterioso rapporto che ne fa un unico Signore. A Lei che, assieme alla Incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo, è senza dubbio uno dei pilastri del Cristianesimo, non rivolgiamo di solito grandi preghiere, se non un rapido segno di croce, attraverso il quale, senza nemmeno rendercene conto, nominiamo le tre persone che la compongono. Molti padri della Chiesa e lo stesso S. Agostino hanno scritto su di essa pagine e pagine, ma rimane, tuttavia, nella sua dinamica interna, un glorioso mistero.

Pare anzi che, proprio a S. Agostino che ne andava meditando, sia comparso, sulla spiaggia, un fanciullino che stava scavando una buca, il quale rispondendo ad una domanda del santo, gli confidò che intendeva farvi rientrare tutto il mare. Significativo questo esempio di quanto sia, per tutti noi, impossibile far entrare nella nostra povera mente limitata un così imperscrutabile mistero. A me pare che il nostro Dio, unico e trino, sia nella sua costituzione, il più alto esempio d'amore che sia possibile immaginare, essendovi un Padre, lento all'ira e grande nell'amore, un Figlio che, con la sua passione e la sua morte, ha insegnato a noi tutti, come non vi sia amore più forte e significativo di chi sacrifica la propria vita per i propri fratelli ed uno Spirito Santo Paraclito, nostro avvocato difensore, anch'esso donatore di vita e d'amore. Ne risulta, come conseguenza, che alla radice dell'essenza di Dio vi sia l'amore e su questo sentimento e dell'uso che ne abbiamo fatto saremo giudicati, quando, dopo aver alzato le vele al vento, approderemo al giudizio finale.

V.B.  

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Ricordando il Maestro Bonera

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

“È morto il Maestro Bonera”.

La notizia è rimbalzata improvvisa ieri pomeriggio (18 aprile). Si sapeva che il Maestro era gravemente ammalato, ma nessuno pensava ad una fine così repentina.

Con lui scompare una figura che ha permeato la vita di Verolanuova con la sua presenza, la sua generosità e intelligenza, la sua multiforme attività in tutti i settori: politico, religioso, culturale.

È stato il sindaco che ha guidato la comunità civile negli anni del dopoguerra, anni indubbiamente difficili, in cui la popolazione si trovava a vivere in una situazione piuttosto precaria, basata su un'economia essenzialmente agricola.

Nel lontano 1975 fu chiamato da Don Luigi Corrini a far parte dei redattori del periodico parrocchiale “L'Angelo di Verola”. A tale periodico di vita pastorale si dedicò interamente fino al 2003, quando rinunciò all'incarico, già sentendo diminuirele proprie forze.

A Lui spettò l'incarico di raccogliere i vari articoli e le fotografie più significative, provvedere all'impaginazione, prendere accordi col tipografo. In sostanza divenne e fu la vera anima del mensile.

Fu pure lettore della parola di Dio. Anche “Radio Basilica” gli è debitrice. Ma se il M° Bonera ha dato tutto se stesso alla Parrocchia, nel settore culturale è diventato l'ideatore, il fondatore dell'“Università Aperta”, la vera anima di tale attività. Iniziò nel 1989 e da allora l'Università Aperta rinnovò continuamente i suoi programmi e trovò nel M° Bonera l'organizzatore, il responsabile, preoccupato che tutto si svolgesse nei migliori dei modi, interpellando e sondando

la disponibilità dei docenti, mettendo a disposizione la sua carica di entusiasmo, il suo tempo e la sua intelligenza. Tante volte ha lui stesso animato gli incontri con la sua drammatizzazione, nella lettura dei brani, suscitando l'entusiasmo e l'applauso dei presenti. Fu proprio la validità del suo progetto che contribuì ad allargare il numero dei soci presenti, non solo verolesi, ma provenienti da molti paesi vicini. Molto altro si potrebbe dire.

Ho presentato solo alcune tappe fondamentali della sua vita. In questo momento di particolare sofferenza per la sua perdita il mio pensiero va alla moglie Mariuccia, alla figlia Federica, la sua “Cilì”.

La comunità verolese non può dimenticare ed esprime il suo grazie riconoscente - Grazie, Maestro Bonera -.

Maria Bertoni

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Rino Bonera

Maestro e Testimone

di mons. Luigi Corrini

Testo del ricordo, pronunciato dal Prevosto Emerito di Verolanuova, mons. Luigi Corrini, nel corso dei funerali di Rino Bonera, celebrati il 20 Aprile scorso.

La fraterna amicizia vissuta per trent'anni con il compianto maestro Bonera è motivo che crea in me il bisogno del cuore a prendere la parola in questa assemblea mentre affida con tanta tristezza e speranza all'amore del Padre il fratello Rino: lo sposo, il papà, il maestro, l'amico che ha fatto della sua vita un servizio fedele, competente, entusiasta con lo stile della discrezione, sempre, a bene della parrocchia e della comunità civile. Per me l'incontro con il maestro Bonera è stato un dono del Signore. In lui ho esperimentato il fratello ricco di fede e di umanità, aperto al rapporto entusiasta e discreto.

I nostri incontri erano quotidiani. Si aprivano il mattino qui in Basilica con la partecipazione all'Eucarestia.

Il maestro prestava la sua voce per la proclamazione della Parola di Dio. Era facile cogliere nel corso di questo servizio la risonanza che aveva nel suo cuore la Parola del Signore. E poi caricato spiritualmente si apriva ai doni dello Spirito che riversava sul servizio ai fratelli e sulla comunità.

L'Angelo di Verola, il mensile di vita parrocchiale, frutto prevalentemente della sua intelligenza e della sua dedizione entrava nelle famiglie come strumento di collegamento religioso e civile.

Radio Basilica, avviata grazie alla sua inventiva e alla sua eccezionale costanza, propria di uno spirito maturo, contribuiva a far condividere all'interno della comunità gioie, tristezze e speranze.

E poi, innamorato del bello, del vero e del bene, curava e animava il sorgere della prima esperienza culturale,nel suo genere, della Bassa Bresciana: “l'Università Aperta di Verola”.

E si ricordano, inoltre, le ricerche e gli studi, con relative pubblicazioni, sulla Basilica e la ricchezza delle sue opere d'arte, la promozione dei convegni sul concittadino Don Primo Mazzolari con la stampa degli atti. L'amore alla musica lo portava a presentare al pubblico le esecuzioni del coro cittadino “Virola Alghise” con raffinata competenza un po' ovunque. Anche quando la malattia iniziò a condizionare la sua attività, quasi preso da santa ostinazione, continuò, per quanto gli fu possibile1a prestare la sua opera, fino a collaborare sul letto della sofferenza all' ultimo numero dell' Angelo di Verola.

E tutta questa attività fu mossa da una fede grande, da un appassionato amore per la comunità parrocchiale e civile.

Ho avuto l'opportunità di essere accanto al maestro Bonera e di condividere la passione che ha animato la vita di questo fratello: non mi è stato difficile leggere in lui, talora, i segni della presenza dell'Invisibile e oso pensare che quelli che lo hanno avvicinato abbiano avuto la stessa impressione.

Sul letto della malattia che lo associava alla passione di Cristo un'invocazione frequente usciva dal suo cuore e dalle sue labbra: “Vieni, Signore”.

E' la preghiera che sta alla conclusione della Bibbia come invocazione dell'umanità redenta.

Se è vero come è stato scritto che ogni credente è chiamato ad offrire il suo contributo per continuare a completare la Bibbia, storia di Dio tra gli uomini, il fratello Rino, maestro e testimone, mi è caro pensare, ci ha offerto una meravigliosa pagina della Bibbia che noi insieme alla sposa, signora Mariuccia e alla figlia Federica accogliamo con devozione e intendiamo portare nel cuore come suo estremo messaggio.

 

Don Luigi Corrini

 

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L'Angelo … parla …

Attento che si scivola; in due su questa palla si stà un po' stretti e tu, Rino, scusa, sai … le ali non le hai ancora.

Perché ci siamo fermati qui? Era il meno che potessi fare per te che mi hai dato tante volte la voce e che, praticamente sempre, ci hai azzeccato nell'interpretare i miei pensieri. Io sono, forse, un po' meno enfatico … ma è andata benissimo così.

Beh, che te ne sembra? La vista da quassù è davvero strepitosa. E' bella la nostra Verola … anche se è cambiata tanto. In oltre trecento anni ne ho viste di cose e trasformazioni. No, io non giudico; guardo e vigilo, pronto a rispondere a chi mi chiede aiuto.

Fanno tenerezza, vero? Nel vederli da qui i verolesi sono così … piccoli e … indifesi. Sorprendente, vero? Da qui puoi leggergli dentro, nel profondo, e li vedi per quello che davvero sono; vedi tutto: gioie e dolori, grandezze e miserie, speranze e delusioni …

Sì, è cambiata tanto, la nostra Verola. Tu, Rino, l'avevi trovata davvero diversa da come la lasci.

Perché quella faccia seria? Tu la tua parte per farla cambiare in meglio l'hai fatta, fin da ragazzo. Hai avuto buone guide, come don Benedetto e don Angelo, che ti hanno preparato a prenderti le tue responsabilità, come Sindaco, come insegnante, in oratorio, in Parrocchia, nella cultura, nella famiglia … ne hai fatte talmente tante che ci vorrà un bel po' di tempo lassù per vagliarle tutte.

A chi le ha sapute cogliere hai lasciato tracce importanti. Per tanti, tanti Verolesi tu eri una “istituzione” e questo, talvolta, ti pesava non poco anche perché ti veniva sempre chiesto il massimo e questo significava essere lasciato solo, esposto ai giudizi,  con la pretesa che tu non sbagliassi mai.

Preoccupato per gli errori? Caro Rino, chi non ne fa? A Verola c'è il proverbio che dice “Chi no' treèca, no' treàca” (chi non fa, non sbaglia) e tu hai fatto così tanto che qualche errore non potevi non farlo. D'accordo, avevi anche un bel caratterino e, quando piantavi un chiodo … lo piantavi davvero. Non eri un santo, ma hai fatto il possibile per vivere in coerenza la tua vita. Da noi si usano bilance ben diverse da quelle umane per pesare il bene e il male. Quassù ogni grammo di bene non viene dimenticato … neanche gli errori, per la verità … ma Lui è tanto buono che … ma lo vedrai tu stesso, tra poco. E poi, tra l'altro, hai avuto anche tu la tua bella parte di sofferenza che ti ha purificato come l'oro nel crogiuolo.

Che fine faranno tutte le cose che hai messo in piedi? Tu hai fatto la tua parte e hai seminato a piene mani. Molti semi sono caduti in terra buona e molti frutti sono già cresciuti. Tu hai conservato e tramandato la memoria storica di Verolanuova … adesso tocca ai Verolesi, se non sono sciocchi, non disperdere l'immenso patrimonio di conoscenza, di disponibilità, di fede e di esempio che tu hai lasciato. La Radio e il Bollettino sono già in altre mani, che non sono le tue, certo, ma che si faranno. L'Università Aperta troverà la sua strada e così il Coro e tutte le altre innumerevoli cose che hai contribuito a creare. E poi ci sono gli scritti … tanti. Con quelli che hai lasciato, i Verolesi camperanno di rendita per molto, molto tempo. E poi, tra l'altro, tu sarai sempre qui, accanto a loro, basta che lo chiedano… Come? … Tu credevi di aver già finito con Verolanuova? … Ma, tesoro mio, per te il vero lavoro comincia adesso. I Verolesi hanno un gran bisogno di Angeli, anche se sono tanto orgogliosi da non ammetterlo.

Cosa stai guardando con tanta tenerezza? … Sì, quella è casa tua! ... Non preoccuparti per Mariuccia e per “Cilì”. Certo, stanno soffrendo molto ma hanno il grande dono della fede e poi, quando guarderanno quassù, sulla cupola,   con gli occhi del cuore, invece di un Angelo ... ne vedranno due.

Rino, adesso dammi la mano. Dobbiamo fare un salto in su. C'è “il Maestro” che ci aspetta insieme a tanti tuoi vecchi amici. Non ci vorrà molto. Solo il tempo di metterti le ali e poi torniamo giù.

 

T.C.

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Al nostro Presidente,

Rettore dell'Università Aperta

Che dire di una figura culturalmente poliedrica e intimamente sensibile come quella del nostro Presidente, Rino Bonera?

Ricordo che un giorno, discutendo di Letteratura all'Università Aperta e sentendo con quale intensità emotiva egli desse lettura di alcune liriche e con quale minuziosa precisione avesse preparato gli opportuni interventi, fummo d'accordo nel riconoscere: “Se non ci fosse Rino, bisognerebbeinventarlo!”.

È vero, Rino sapeva organizzare e seguire le lezioni (qualunque fosse il relatore e di qualsiasi argomento si trattasse) con estrema competenza e compiutezza, con assoluta partecipazione umana, con evidente entusiasmo per ogni spunto di cultura che arricchisse spirito e mente.

Per questo, aveva fondato, sedici anni fa, con l'ausilio di alcuni validi collaboratori, l'Università che molti comuni della Bassa c'invidiano: un'istituzione culturale sua, amata, vezzeggiata, seguita fino all'estremo, con impareggiabile dedizione.

E, quando la malattia gl'impedì, purtroppo, di proseguirne l'impeccabile Rettorato, non vennero mai meno il suo incoraggiamento, il suo saluto, fatti pervenire ai Soci, mediante l'amico collaboratore e Vicepresidente Sarre Monfardini.

Questa nostra Università terrà cari i suoi insegnamenti, le capacità profuse a dismisura, l'anima che egli sapeva infondere in ogni minuscolo dettaglio degli incontri presieduti.

 

Grazie Presidente! Onoreremo questo tuo prezioso dono culturale con la nostra presenza e il nostro sostegno, anche

negli anni a venire.

Questo avresti voluto. Questo sarà il nostro impegno nel ricordare te, quale intramontabile esempio di forza, di creatività, di simpatia, di coraggiosa dedizione alla vita e ai suoi valori.

Sarai con noi, vivo più che mai, sempre.

 

Rosetta Mor,

a nome di tutti i Soci dell'Università Aperta

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Necrologio pubblicato sul Giornale di Brescia

Il Gruppo Dirigente ed i Soci tutti dell'Università Aperta di Verolanuova hanno perso il Fondatore, il Presidente e l'animatore dell'Associazione, e in questa dolorosa circostanza sono vicini alla Sig.ra Mariuccia e a Federica nel bel ricordo di un uomo non facilmente uguagliabile per le sue capacità, la sua disponibilità, il suo carattere e la sua personalità.

Maestro Rino Bonera con il suo modo di fare, Lei ha lasciato in noi un segno profondo.

 

Verolanuova, 19.04.2005

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Il ricordo della "Stella Polare"

Una nota per ricordare

Suona la Banda...

Ma la sua non è una musica come le altre...

Ogni nota manda una eco che ripercorre i sentieri della sua storia, fa rivivere momenti di gioia, di fatica, di entusiasmo e di delusione.

Una eco che è un “grazie” senza fine a quanti l'hanno voluta, amata, sorretta, aiutata, con passione e competenza.

Risuonerà sempre in particolare un nome fra tanti in quella eco: Rino Bonera.

 

Grazie Maestro.

 

La Banda

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Un ricordo del “Virola Alghise

 

Se n'è andato il nostro “Maestro Bonera”.

Così era conosciuto da tutti, non solo perché per decenni è stato insegnante, ma anche perché per tante persone è stato maestro di vita.

Il coro “Virola Alghise” gli deve molto: per anni ha seguito il nostro percorso, ci ha accompagnato con entusiasmo e con passione, ha condiviso con noi gioie e dolori, doveri e onori. Nel tempo, non ha mai perso la sua ironia, la sua acuta

intelligenza, la sua disponibilità, la sua professionalità e la sua bontà.

Una presenza importante che non è più qui, ma noi lo vogliamo immaginare mentre già ha preso per mano un coro ben più importante e più in gamba del nostro: il coro degli angeli in Paradiso e, ne siamo certi, sarà apprezzatissimo anche lassù.

Con immenso dolore ed altrettanta gratitudine vogliamo salutarlo come fanno oggi i ragazzi con i loro insegnanti: Ciao, maestro, siamo orfani di te, ma da dove sei seguici ancora col tuo sorriso. Arrivederci, maestro, da tutte le voci del “tuo” coro”.

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Ricordi dall'Oratorio

Con la scomparsa dell'amico Rino Bonera non posso fare a meno di pensare agli anni del dopo guerra quando l'unico posto di ritrovo per noi era l'Oratorio.

Eravamo un gruppo di “giovani” dai venti ai sessant'anni e il nostro unico divertimento era far divertire gli altri.

Fu fondato il gruppo “Cooperatori dell'Oratorio”. Il Direttore era Don Vito Ranzenigo. L'attività andava dall'Azione Cattolica, al teatro, al cinema, allo sport, ai giochi per la festa di S. Luigi, alle manifestazioni canore.

Con gli anni che passavano a uno a uno cominciammo a mettere su famiglia, l'impegno diventava un po' più difficile ma

non per questo ci perdemmo di vista.

Sento mio dovere ricordare quanti ormai ci hanno lasciato: dal sopracitato Rino Bonera ecco gli altri, tutti nei pascoli verdi

del Paradiso: Giancarlo Bonanomi, Antonio Del Balzo, Carlo Uberti, Giuseppe Pini, Francesco Tedoldi, Martino Canini, Luigi Montani, Luigi Lariani, Battista Azzini.

Ne sono rimasti due, Gino Bonanomi che abita in quel di Milano, ed il sottoscritto. Devo aggiungere anche Agostino Boffini, ma quello era la mascotte.

Tempi lontani che solo gli anziani ricorderanno, ma a noi sempre presenti.

 

Gino Pini

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Radio Basilica ricorda Rino Bonera ... con la sua voce

Come già è stato scritto, nel 1982, Rino Bonera è stato uno dei fondatori di Radio Basilica. Fino al 1991 ha condotto il Radio Giornale Verolese e successivamente ha collaborato alla realizzazione di numerosi programmi, sia come consulente

che in prima persona. La radio, ci diceva spesso, gli era rimasta nel cuore.

Il programma al quale era più affezionato è stato “Forse ac e forse gnac” (Forse che si, forse che no), realizzato nel 1993 per ricordare il 50° anniversario della morte di Angelo Canossi. In quell'occasione Rino realizzò una splendida introduzione, recitò magistralmente numerosi brani, alternandosi con Tiziano Cervati e fece poi una altrettanto splendida conclusione.

Quale omaggio al “Maestro”, abbiamo deciso di rimettere in onda le quattro storiche puntate che ci permetteranno di riascoltare la sua voce in alcune memorabili letture.

Forse ac e forse gnac

un programma di Tiziano Cervati in collaborazione con Rino Bonera per ricordare il grande poeta dialettale Angelo Canossi

Il programma sarà trasmesso nelle Domeniche 8 - 15 - 22 - 29 maggio 2005 alle ore 13.00.

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Vita Parrocchiale

 

Centro di Ascolto

“La semina”

(Marco 4,3-9)

Successo ed insuccesso del Regno di Dio

Proviamo a vivere i1Vangelo

 

Da un Centro di Ascolto della Diaconia S.Antonio ci giunge questa sintesi dell'incontro:

Di questa parabola abbiamo esaminato attentamente la figura del seminatore. Il contadino dedica tante ore al suo lavoro che è molto faticoso. Sceglie con cura il seme ed il tempo adatto alla semina. Largheggia in quantità perché è certo che non tutta la semente attecchirà; troppi sono gli eventi che portano all'infruttuosità del seme. Lavora con molto impegno ma, non sa mai di preciso quale quantità e qualità avrà il suo raccolto. Si affida al domani, un raccolto ci sarà. E' così per ogni contadino, anche per Gesù seminatore della parola di Dio.

C'è chi lo osanna, chi lo deride, chi lo insulta, i suoi lo credono folle e Gesù? Continua a seminare anche fuori dal campo, quella parola efficace che guarisce, perdona, salva, resuscita. Molti sentono e vedono ma non credono, anzi, liberano un criminale e crocifiggono Lui. Chi incolpare? Successo o insuccesso?

“Così è per i genitori” — “Mi viene in mente la parabola dei Talenti” — “Penso alla vita del Santo Padre e alla Sua tenacia — Ho osservato in ospedale tanti piccoli gesti d'amore gratuito che mi hanno sorpresa” — “Sono criticata dalla famiglia perché dedico molto tempo alla Parrocchia”... Piovono gli interventi. Condividiamo esperienze e speranze.

Crediamo in Dio Padre che attraverso Gesù ci ha assicurato che il Regno di Dio alla fine dei tempi si estenderà al mondo intero.

Accettiamo come lo ha accettato Cristo Gesù che il nostro seminare non produca un successo facile, immediato e scontato.

Concludiamo con il bellissimo Salmo 65 e con la preghiera di un anonimo che sembra scritta apposta per stimolarci e rincuorarci.

Viene fotocopiata all'istante da Fausto e distribuita per portarla a casa. Condividiamo il tutto con Voi.

 

L'importante è seminare

 

Semina, semina:

l'importante è seminare

poco, molto, tutto _

il grano della speranza.

Semina il tuo sorriso

Perché splenda intorno a te

Semina le tue energie

Per affrontare

Le battaglie della vita.

Semina il tuo coraggio

per risollevare quello altrui.

 Semina il tuo entusiasmo

 la tua fede

il tuo amore.

Semina le più piccole cose

I nonnulla.

Semina e abbi fiducia:

ogni chicco arricchirà

un piccolo angolo della terra.

 

Rispondiamoci con il Catechismo

Al di là dei successi o degli insuccessi è importante credere all'importanza di seminare la Parola di Dio con le parole,ma soprattutto con la vita. Dobbiarno credere noi per primi alla necessità di questa testimonianza che si riduce a far regnare amore in noi, fra di noi, intorno a noi: mentre aiutiamo gli altri a dare un senso alla vita, la diamo pure alla nostra. Vivendo cosi, infatti, con l'aiuto di Dio, diventiamo discepoli di Cristo, suoi apostoli, viviamo l'apostolato che deve essere di ogni Cristiano.

900 I laici, come tutti i fedeli, in virtù del Battesimo e della Confermazio­ne, ricevono da Dio l'incarico dell'apostolato; pertanto hanno l'obbligo e godono del diritto, individualmente o riuniti in associazioni, di impegnarsi affinché il messaggio divino della salvezza sia conosciuto e accolto da tutti gli uomini e su tutta la terra; tale obbligo è ancora più pressante nei casi in cui solo per mezzo loro gli uomini possono ascoltare il vangelo e conoscere Cristo. Nelle comunità ecclesiali, la loro azione è così necessaria che, senza di essa, l'apostolato dei pastori, la maggior parte delle volte, non può rag­giungere il suo pieno effetto. 412

 

L'Apostolato

863 Tutta la Chiesa è apostolica in quanto rimane in comunione di fede e di vita con la sua origine attraverso i successori di san Pietro e degli Aposto­li. Tutta la Chiesa è apostolica, in quanto è «inviata» in tutto il mondo tutti i membri della Chiesa, sia pure in modi diversi, partecipano a questa missione. «La vocazione cristiana infatti è per sua natura anche vocazione all'apostolato ». «Si chiama apostolato» «tutta l'attività del Corpo misti­co» ordinata alla «diffusione del regno di Cristo su tutta la terra ». 357

864 «Siccome la fonte e l'origine di tutto l'apostolato della Chiesa è Cri­sto, mandato dal Padre, è evidente che la fecondità dell'apostolato», sia quello dei ministri ordinati sia quello «dei laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo». 358 Secondo le vocazioni, le esigenze dei tempi, i vari doni dello Spirito Santo, l'apostolato assume le forme più diverse. Ma la carità, attinta soprattutto nell'Eucaristia, rimane sempre «come l'anima di tutto l'apostolato». 359

 

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Dalle parole ...ai fatti

 

Incontrare Dio Trinità

cammino per una spiritualità comunitaria

6. Come Maria a Nazareth

 

Riflessione

Maria ha vissuto a Nazareth con Gesù lavorando, facendo i mestieri, gestendo l'economia domestica, preparando da man­giare, lavando per terra, ecc... Non ha fatto cose clamorose. Dove era la straordinarietà?  -In quel “con Gesù”. Ecco il segreto. Se c'è Gesù con noi, e per averlo dobbiamo amarci gli uni gli altri come ci ha amato Lui, allora tutto quello che facciamo sarà vissuto come Maria a Na­zareth.

Saremo come lei: “Madre di Dio”. Si realizzeranno per noi le parole di Gesù: «Chi è mia madre...? Chi fa la volontà del Padre...».

 

 

Testimonianza

Essere Maria... tra ”le armi”.

Francesco M., trent'anni, Ufficiale dei Carabinieri a Lodi

Il suo è un ambiente non facile ove, oltre alle difficoltà del lavoro (spesso capitano situazioni delicate e non prive di ri­schi), si sommano anche quelle personali e familiari dei suoi colleghi. E' proprio con loro che Francesco sperimenta quel­l'essere “come Maria”, colei che genera Gesù, l'Amore. Così decide di non essere solo un superiore, un collega, ma un fra­tello, una madre per ognuno di loro.

 

Preghiera

dal Salmo 76

Dio è conosciuto in Giuda,

in Israele è grande il suo nome.

È in Gerusalemme la sua dimora,

la sua abitazione in Sion.

Qui spezzò le saette dell'arco,

lo scudo, la spada,  la guerra.

Splendido tu sei, o Potente,

sui monti della preda;

furono spogliati i valorosi

furono colti dal sonno,

nessun prode ritrovava la sua mano.

Dio di Giacobbe alla tua minaccia,

si arrestarono carri e cavalli.

Tu sei terribile; chi ti resiste

quando si scatena la tua ira?

Dal cielo fai udire la sentenza:

sbigottita la terra tace

quando Dio si alza per giudicare,

 per salvare tutti gli uomini della terra.

L'uomo colpito dal tuo furore ti dà gloria,

gli scampati dall'ira ti fanno festa.

Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli,

quanti lo circondano portino doni al Terribile,

a lui che toglie il respiro ai potenti;

è terribile per i re della terra

«Un giorno, uno dei miei collaboratori, dopo essersi sfo­gato con me perché lasciato dalla sua fidanzata, mi chiama per telefono e mi dice: “Lo so che non bisogna disturbare gli uffi­ciali per certe cose, ma le persone che ti vogliono bene e che ti stanno vicino sì e allora grazie per tutto quello che ha fatto per me ».

Francesco ci racconta di non aver mai parlato coi suoi col­leghi delle sue scelte di vita, dei suoi ideali, eppure: «Hanno in­tuito che c'è qualcosa!».

«Una domenica, passeggiando con Graziamaria, abbiamo incontrato uno dei miei uomini, il quale, tra le diverse cose ha detto: “Da quando c'è il tenente, in caserma non si bestemmia più! Addirittura c'è qualcuno che prima ne diceva 20 o 30 al giorno e adesso nemmeno una! “A dire il vero, per me è stato “un centuplo”, perché non ho mai detto o imposto che non sì dovesse bestemmiare».

Francesco non si limita ad essere madre e fratello solo con i colleghi: «Dovevamo arrestare un ragazzo. Siamo piombati in piena notte a casa sua e l'abbiamo prelevato. Nel viso sconvol­to di quel giovane ed in quello di sua madre ,è come vedessi il volto di Gesù sulla croce. Senza pensarci, mi son buttato ad amare Gesù in queste persone, con piccole cose, come per esempio consigliare la mamma di preparare il borsone del figlio senza metterle fretta.

Arrivati in caserma, con calma gli ho spiegato i motivi per cui l'avevamo arrestato. Verso le cinque del mattino, mentre compilavamo gli atti, mi dice di aver fame. Senza far­mi vedere sono riuscito a svincolarmi dal lavoro e gli ho pro­curato due brioches. E rimasto molto colpito dal mio modo di fare e, quasi volesse dare un taglio col passato, si è messo a piangere.

Per amarlo fino all'ultimo, decido di accompagnarlo per­sonalmente in carcere dove, dandomi la mano, mi saluta con un sentitissimo grazie».

 

IMPEGNO

·Trattate ogni persona come se foste “sua madre”

·Leggi: Lc2, 51-52.

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Briciole francescane

(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)

 

 

Il 2 aprile alle ore 21.37 è tornato alla casa del Padre Giovanni Paolo II. 

Egli è stato per noi un Padre amorevole e una guida sicura, che rimarrà sempre nei nostri cuori.

 

 

 

E piansi anch'io

 

Quel mesto suono di campane

ne annunciò la morte

e il mondo intero pianse;

scese il buio

sulla grande luce

e quelle forti mani

d'un lavoro antico

inermi stettero

incapaci

ancor di benedire.

 

Il mondo intero pianse

tacque quella voce amica

ai giovani paterna

dal male affievolita

e poi zitta.

 

Il mondo intero pianse

il forte corpo

di battaglie stanco

come una vecchia quercia

ormai svuotata

cedette al vento della morte.

 

Il mondo intero pianse

e piansi anch'io.

Guido Massarelli

 

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 Scuola di Vita Familiare

 

 

Matrimonio felice

impossibile?

No!!

Parole di chi ha visto rifiorire l'amore

 

Questo è un incontro organizzato dalla Scuola di vita famigliare per “tutti” perché la vita di coppia si rifletta sulla serenità educativa dei figli.

La relazione verrà tenuta dalla Dott.ssa Marisa Metelli della quale tanti di noi hanno avuto l'opportunità di conoscere e apprezzarne la competenza.

 

Domenica 22 maggio all'Oratorio Maschile

L'orario esatto verrà comunicato in seguito.

Vi aspettiamo tutti.

Gli operatori

 

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Per tutte le giovani famiglie

 

vacanze insieme

dal 14 al 21 agosto 2005

 

Informazioni presso don Luigi o don Paolo

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

 

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dagli oratori

Colorandia 2

E' stata una giornata parti­colare, quella di domenica 10 aprile: l'ora­torio, benché piovesse, ha visto molti bim­bi riempire il proprio portico dagli artisti più svariati: maghi del pastello ed esperti cono­scitori della tempera... chi è passato a trovarci si sarà accorto anche dei simpatici ragazzi del G.A.O. uniti agli educatori e ai pittori di Verola, giunti a bottega dei più piccoli. Grazie! Grazie anche ai ragazzi SCOUT del Ma­nerbio 1, impegnati in prove di abilità e giochi per tutti. L'occasione è stata preziosa perché lo scoutismo fosse molto più concreto di qualche isolata e vaga idea

Attraverso il gioco e l'espressione artistica ogni per­sona ritrova il gusto delle cose belle e serene; trova pace con se stesso e con gli altri e magari il coraggio di credere nelle cose impossibili alle creature, ma possi­bilissime a Dio!

Nel modellare un'opera, l'artista esprime di fatto se stesso a tal punto che la sua produzione è riflesso del suo essere, di ciò che egli è e di come lo è. (Dalla Lettera agli artisti di papa Giovanni Paolo II)

Alla prossima edizione!

 

don Valentino

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 Campiscuola 2005

Vizi e virtù ... scegli la vita!

"La Verità vi farà liberi"

Pronti a partire insieme con l'Oratorio e tutti gli amici verso le esperienze estive? Sono sicuro di sì!L'anno precedente, prendendo spunto dal libro dell'Esodo e dalle avventure di Harry Potter abbiamo scoperto l'importanza del saper scegliere e discernere il bene dal male. I primi due turni di CAMPOSCUOLA continueranno quel discorso, centrandolo stavolta sui vizi e il loro superamento nella virtù. Alcuni esempi: bullismo - rispetto; razzismo - tolleranza; pessimismo - gioia di vivere; invidia - autostima...

Per i giochi e le attività ci lasceremo aiutare ancora dall'ambientazione di Harry, in modo particolare per la conquista del manuale di difesa contro le Arti Malvage e oscure!

Il terzo turno è in preparazione, esso richiederà più impegno, nei lavori di gruppo...nei servizi di comunità...nelle camminate…Presto riceverete il modulo di iscrizione, che potete trovare anche dalle suore.Vi aspettiamo! Il don e gli animatori

 

 

DATE DA NON PERDERE

 

1° turno (TEMÙ) - dal 17/06 al 28/06

(per la 4ª, 5ª elementare e 1 media)

2° turno (TEMÙ) - dal 30/06 al 14/07

(per la 2ª e 3ª media)

3° turno - dal 17 al 30 luglio.

(per la 1ª 2ª e 3ª sup.)

4° turno (Colonia—GMG) - dal 16 al 21 agosto (dalla 4ª superiore e giovani)

 

 

RTV: RADIO TEMU' VEROLANUOVA

L'appuntamento in diretta con i ragazzi del camposcuola:

Giovedì 23 giugno - ore 20.30

Giovedì 7 luglio - ore 20.30

 

 

Iscrizioni

Le iscrizioni si ricevono presso don Valentino dal 16 al 30 maggio, in oratorio, dalle 14.30 alle 17.00, nei giorni:

lunedì, giovedì e venerdì

Il modulo di iscrizione verrà consegnato a scuola; chi vuole lo può ritirare anche dalle suore

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Ricordando Giovanni Paolo II

14 ore di coda?

Sì, ma ne valeva la pena!

Alcuni ragazzi di Verolanuova sono stati a Roma

per dare un ultimo omaggio a Giovanni Paolo II

Lunedì 4 aprile alle ore 17 la salma di Giovanni Paolo II viene traslata dal Palazzo Apostolico alla Basilica di S. Pietro. Una folla commossa ed ordinata attende il passaggio del feretro in Piazza S. Pietro. In quell'istante un solo pensiero: “Voglio esserci anch'io!”. Il tempo di qualche telefonata e, senza pensarci troppo, ecco la decisione di partire l'indomani pomeriggio alla volta di Roma. A Roma siamo ospitati per la notte in un convento di suore Canossiane.

Come prestabilito, armati di buona volontà, alle 6 del mercoledì ci uniamo alla folla per l'estremo saluto al nostro Papa. Sapevamo che l'attesa sarebbe stata lunga ma mai ci saremmo aspettati 14 ore di coda!!! Senza dubbio l'aiuto più grande è venuto dallo Spirito Santo in quanto la fede ha calpestato la fatica di stare ammassati l'un con l'altro facendo pochi passi all'ora. Lungo il tragitto si alternavano momenti di preghiera a momenti di canto collettivo; c'era addirittura chi per ingannare il tempo leggeva un libro o giocava a carte.

Arrivati in via della Conciliazione ecco che l'idea di abbandonare la coda, che ogni tanto ci punzecchiava, svanisce e aumenta in noi la voglia e la forza di proseguire. Col passar del tempo ci avviciniamo alla Basilica, il raccoglimento e l'emozione si fanno sempre più intensi. All'interno della Basilica si scorre lentamente, ma ormai più nessuno ha fretta, abbiamo tutti un solo scopo, fermarci anche solo per pochi secondi a rendere omaggio a quello che è stato il nostro grande Papa Giovanni Paolo II. All'uscita dalla Basilica sono le otto di sera, ma è poca la stanchezza nelle gambe in confronto alla grande gioia del cuore per aver salutato un grande uomo che anche nella sua morte ha saputo radunare attorno a sé il popolo che ha tanto amato.

Chiara, Lorenzo, Alberto,

Stefano, Lollo, Jack, Ettore

 

 

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Oratorio Sport

calcio

Ci sono eventi nello sport che vale la pena vivere, indipendentemente dall'epilogo finale. Serate che da sole ripagano di tanti sforzi e sacrifici fatti in tanti anni di fatiche e sudore.

Serate che restano nei ricordi, che rimangono dentro, nel cuore e nella mente per tanto tempo.

Chi è stato protagonista, da tifoso o da giocatore, del doppio appassionante derby tra le squadre dell'Acli Verolanuova e del G.S.O. Gaggia, valevole per i quarti della fase finale provinciale, sa cosa intendo.

Alla fine solo una delle due squadre ha passato il turno, ma un grande fratello delle due compagini è risultato in realtà vero vincitore morale nell'occasione:lo sport!

Tutto ciò non è da considerare particolare di scarso rilievo, soprattutto oggi, visti gli andamenti infausti di alcuni ultimi tanto decantati derby, dall'appeal certamente maggiore, ma dall'esito molto meno lodevole dal punto di vista morale.

Ancora una volta, pur nella legittima battaglia sportiva, gli atleti verolesi (tutti indistintamente) si sono dimostrati all'altezza della situazione, tenendo un comportamento esemplare, come si conviene a chi pratica qualsiasi attività in Oratorio.

Del resto le due squadre avevano meritato un plauso da questo punto di vista già nella prima fase della loro stagione.

Basti pensare che entrambe hanno avuto pochissimi ammoniti e che addirittura la squadra del Gaggia, allenata da Raimondo Oliva, è risultata vincitrice della coppa disciplina, titolo assegnato alla squadra più corretta, che nelle scorse stagioni era sempre stata appannaggio di formazioni modeste di bassa classifica, agonisiticamente meno impegnate.

Così non è stato per la squadra bianco-granata che ha vinto anche (con grande merito) il proprio girone, centrando uno storico “double” che aumenta ulteriormente il valore morale, oltre che sportivo, della compagine verolese.

Tornando al doppio confronto acceso tra le due formazioni, diciamo subito che a passare il turno è stata la forte squadra dell'Acli, che ha come sempre puntato sull'intesa dei tremendi fratelli Cataneo, protagonisti di un campionato da incorniciare, che ha vinto il primo confronto 3-2, grazie anche ad uno strepitoso Diego Cataneo, vero e proprio leader della squadra.

A tenere in linea di galleggiamento il Gaggia le reti, entrambe segnate nella ripresa, di Brunelli e Luigi Geroldi.

La gara di ritorno era comunque apertissima ad ogni verdetto, con il Gaggia che aveva l'obbligo di fare la partita per rimediare al pur minimo svantaggio.

Ma a partire meglio è stata ancora una volta l'Acli, capace di chiudere il primo tempo in vantaggio 3-1.

La seconda frazione però vedeva in campo un Gaggia strepitoso, che si riversava all'attacco segnando le reti (Barezzani, mezzo punto in più nelle pagelle per lui, e Geroldi Sergio) che portavano la situazione sul 3-3.

A questo punto una rete sarebbe bastata agli uomini di Oliva per vincere, ma l'Acli serrava le fila della difesa e resisteva strenuamente, lasciando ai rivali solo il rammarico per un palo e qualche occasione fallita nei minuti finali.

Alla fine capitan Bartolini e compagni hanno dovuto arrendersi, fieri comunque per la gara disputata, epilogo (purtroppo finale) di una stagione da sogno.

Lo spettacolo più bello però i protagonisti lo hanno riservato per la fine della gara, quando dopo il triplice fischio arbitrale, hanno abbandonato il campo insieme, gli uni felici, gli altri delusi, con i primi a consolare i secondi, sportivi comunque nell'accettare il verdetto del campo.

Tutti uniti comunque nella convinzione di avere regalato a Verolanuova due serate indimenticabili.

Chi non c'era avrà di che mangiarsi le mani per molto tempo!

Il cammino dell'Acli prosegue, la speranza è che almeno una squadra verolese possa vincere il titolo provinciale.

La società G.S.O. Gaggia e i suoi giocatori, in occasione della fine del campionato, tengono a ringraziare tutti gli sponsor che hanno attivamente contribuito alle spese di sostenimento della squadra per la stagione 2004-2005. Protagonisti indispensabili, al pari dei giocatori in campo, di una stagione fantastica.

Un rigraziamento veramente sentito a: Costruz. Edili Fogazzi, Cattina Fausto, Edil 3 di Venturini, Perego Alessandro, Bar Portici, Punto Auto, Edil A.B.A., Avis Verolanuova, Bragadina Mario e Figli legnami, G.A.G s.n.c., Agenzia funebre Pavoni, Calze S.Lorenzo, Calz. Simon s.n.c., Rinaldi Adriano, Bonetti Michele, Officina artigiana Burlini Luigi, Impresa Edile Sala Alessandro.

Roberto Moscarella

 

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le nostre rubriche

Per te casalinga...

a cura di L.D.B.

È maggio il mese più bello per la natura che esplode in tutta la sua magnificenza e per quanto questo risveglio comporta, soprattutto nel nostro animo: ci sentiamo più ottimisti, più fiduciosi, più sereni... Nei giardini, nei prati, nei campi, sugli alberi è un tripudio di fiori di tanti colori e fra questi il più appariscente, il più bello, quello che viene definito “la regina” è la rosa. Un fiore che dà gioia agli occhi, piacere all'olfatto, ha forme splendide che incantano. Sfogliando un libro di mitologia, una leggenda dice che la rosa viene considerata come il dono degli dei a Venere che sorge dal mare. Rosa che s'imporporò quando Cupido la irrorò di vino, ma quando il capriccioso dio dell'Amore volle odorarla, venne punto da una vespa. Per vendicarsi Cupido scoccò una freccia nel cespuglio e fu così che, sugli steli, crebbero le spine.

Questo bellissimo fiore vanta anche straordinarie qualità curative: l'acqua di rose è un ottimo idratante della pelle; i petali di rosa canina servono a preparare eccellenti infusi per curare infezioni della bocca e della gola ed anche un buon te.

In questo numero vi scrivo alcune notizie sul “riso” che ritengo sia considerato, in cucina, meno importante della pasta. Al Centro Sud i rapporti fra le massaie e il riso sono improntati ad un po' di diffidenza forse perché questo cereale, alcune volte, pur trattandolo con buone maniere, fa fare brutte figure. Infatti il risotto, qualche volta, non riesce bene e quando lo togliamo dalla pentola assomiglia ad una “colla”, oppure non è al punto giusto di cottura, per questo il riso richiede una particolare attenzione quando è sul fuoco. Il riso è il più povero di tutti i cereali in fatto di proteine, grassi e sostanze minerali, ma non si tratta di una povertà naturale, ma della lavorazione che scortica, dal chicco, gran parte delle suddette sostanze. Il riso è molto digeribile, non ha cellulosa e l'amido va in circolo rapidamente lasciando, nell'intestino, pochissime scorie, per questo è consigliabile anche per gli ammalati. Nei paesi asiatici, il riso è l'unico piatto per i poveri che spesso si ammalano di beri-beri, malattia conseguente al troppo consumo di questo cereale.

Il riso non va lavato; se necessita si può pulirlo e strofinarlo entro un canovaccio. 

 

Il Bene che più conta e più merita è quello fatto in silenzio.

 

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verola sport

a cura di Roberto Moscarella

Come ogni mese analizziamo l'andamento delle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese: 

 

 

CALCIO

Eccellenza - girone C

 

Recupero della

26a gior. (26.03.05): Nuova Verolese - Boca junior     8 - 0 

29a gior. (10.04.05): Nuova Verolese - Suzzara     1 - 2

30a gior. (17.04.05): Travigliese - Nuova Verolese   1 - 3

31a gior. (20.04.05): Nuova Verolese - Franciacorta  3 - 2

 

Prosegue la caccia ai playoff per la Nuova Verolese allenata da Franco Pancheri. Ora i giocatori vivono un periodo molto positivo, che ha fatto dimenticare le sofferenze della precedente fase di campionato. Una fase molto negativa, nella quale la squadra bianco-blù era sprofondata nelle sabbie mobili della zona retrocessione, trovandosi a lottare con avversarie disperate (e tecnicamente inferiori) e a vivere la triste e frustrante realtà di dover disputare un campionato diverso da quello che era stato preventivato in estate, allorché la società, con a capo il presidente Antonini, aveva confermato i migliori elementi e acquistato giocatori funzionali al progetto, allestendo una squadra completa in tutti i reparti e a detta di tutti potenzialmente in grado di competere con le compagini più forti.

Finalmente ora la squadra ha ritrovato la sua legittima dimensione e guarda con un piccolo distacco, ma con ritrovato ottimismo, alla zona play-off. Recentemente la Verolese ha mostrato tutte le sue qualità, vincendo nettamente la sfida casalinga contro il Boca Junior (junior davvero, visto che a causa di problemi economici la squadra mantovana schiera in campo ormai da qualche mese la squadra juniores), Addirittura 8 le reti con le quali gli uomini di Pancheri hanno matato i malcapitati (quanto volenterosi) rivali.  La seconda sfida casalinga consecutiva non ha però avuto lo stesso esito purtroppo. Il Suzzara infatti ha provveduto a vendicare i cugini del Boca, imponendosi per 2-1 sul campo del Bragadina, al termine di una gara comunque ben giocata dai nostri. Successivamente due vittorie in tre giorni per i nostri, che hanno sconfitto Trevigliese e Franciacorta. In queste ultime giornate la squadra tenterà il disperato assalto al quinto posto che consentirebbe ai tifosi verolesi di continuare a cullare nell'appendice dei play-off il sogno della promozione.

 

Juniores regionali - Girone M

 

22a gior. (18.03.05): Pianenghese - Verolese  1 - 4

23a gior. (09.04.05): Gabiano - Verolese   1 - 2

24a gior. (16.04.05): Verolese - Sanmart.     3 - 0

 

La squadra juniores sta facendo molto bene ed occupa la seconda posizione in classifica generale con 52 punti. 

 

Allievi - Girone B

 

19a gior. (18.03.05): Verolese - Rocca 2003  5 - 0

20a gior. (09.04.05): Verolese - Pontoglio     2 - 2

21a gior. (16.04.05): Pontevichese - Verolese 1 - 0

 

Gli allievi sono quinti in classifica con 33 punti. 

 

Giovanissimi - Girone B

 

19a gior. (18.03.05): Quinzanese - Verolese     2 - 1

20a gior. (09.04.05): Pontoglio - Verolese     1 - 1

21a gior. (16.04.05): Verolese - Pontevichese 2 - 0

 

La squadra occupa la seconda posizione in classifica con 46 punti. 

 

 

Basket

 

 

Promozione

 

20a gior: Red Thanks - Verolese   63 - 55

21a gior: Verolese - Sergen  70 - 66 

 

Serie D

 

22a gior: Flero - Lic Verolese  70 - 84

23a gior: Lic Verolese - Cus Brescia    67 - 86

24a gior: Sanseb. Cr - Lic Verolese   87 – 62

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arte & cultura

Storie Verolesi

“Il Corpus Domini”

 

Era dichiaratamente la festa del Paese.    

Ci si preparava con una settimana di anticipo.

La processione, uscendo dalla Chiesa, avrebbe percorso via Dante, via Carducci, via Zanardelli e poi girando sulla destra via Roma, il tratto davanti al Palazzo Comunale e sarebbe poi discesa verso la piazzetta, attraverso via Cavour.

Era d'obbligo che essa, almeno per via Dante e per via Carducci, passasse sotto dei grandi teloni bianchi, tesi a copertura fra un lato e l'altro della strada.

Il tratto scoperto, davanti alla Chiesa, veniva sistemato con dei pali infissi a terra, in appositi fori predisposti, in maniera che potessero completare la copertura in teloni sino a giungere all'ingresso di via Dante.

Noi ragazzi ci divertivamo un mondo a guardarci fra una finestra e l'altra al di sopra dei teloni e a farvi scorrere sopra i nostri giocattoli lanciati da un lato all'altro.

 

Al di sotto dei teloni vi erano le “sandaline”, lunghe strisce di tela, variamente colorata, che andavano anch'esse da un lato all'altro della strada con intervalli di una decina di metri.

Alcune, alte non più di 70- 80 cm, erano azzurre costellate di stelle, altre rosse con il bordo dorato ed altre infine gialline con vari disegni.

Erano talmente importanti che ricordo di aver visto in un atto notarile testamentario l'assegnazione agli eredi di un certo numero di sandaline.

 

Costituivano indubbio segno di festa e di gioia e coprivano i rammendi delle bianche tele situate al di sopra e ormai sbiadite dal sole o consumate dall'uso.

Era bello, prima della processione, correre in questo tunnel pieno di colori e di gente animata ed ansiosa di sistemare in fretta gli ultimi addobbi prima della processione. All'ora convenuta uscivano dalla Chiesa in due file, ciascuna a fianco di uno dei due marciapiedi, le figlie di Maria con velo bianco, seguite dalle donne ornate da un velo nero ed infine un gruppo di pastorelli che spingevano avanti una decina di pecore.

 

Sotto il baldacchino sorretto da alcuni fedeli, ed a mezzo del parroco, contornato da alcuni sacerdoti paludati in vesti dorate, veniva portato l'ostensorio con il Santissimo Sacramento.

Alle spalle sopraggiungeva la banda comunale che a passi lenti suonava musiche religiose ed al termine vi era un codazzo di uomini, questi non in fila, ma raggruppati fra loro in ordine sparso.

Quello che più interessava noi ragazzi erano i “santi” che a breve distanza l'uno dall'altro, al centro della processione, facevano la loro apparizione.

 

Si trattava in genere di ragazzi di 9-10 anni addobbati con grande fantasia per rappresentare ciò che le loro madri intendevano fosse l'esatta rappresentazione di un santo esistente nel calendario.

Ricordo un S. Lorenzo che portava in mano una pesante graticola e che al termine della processione, se la trascinava dietro non avendo più la forza di sostenerla. Ricordo un S. Rocco, accompagnato da un cane, che doveva zoppicare per tutto il percorso avendo una piaga sul ginocchio.

 

Ricordo un S. Vittore splendidamente vestito da soldato romano, ma bianco in viso, mentre il suo corrispondente, elevato in Milano agli onori degli altari, era proveniente dall'Africa.

Forse tutto ciò era un tantino folcloristico, ma per noi era il giorno più atteso dell'anno e molto dispiacque a tutti quando le autorità religiose soppressero i santi, stabilendo che la Fede avrebbe dovuto tramutarsi in qualcosa di maggiormente spirituale.

 

A corredo di tutto questo e per rendere, specialmente ai ragazzi, la festa ancora più gradita, la piazza veniva riempita di autoscontro, di altri baracconi, tra i quali spiccava un alto pozzo rotondo di legno nel quale girava un uomo in motocicletta, mentre ai suoi piedi un leone verace lo guardava con aria bellicosa.

Pare anzi che a Montichiari il motociclista sia caduto ed il leone gli abbia reso omaggio con alcuni segni tangibili.

I baracconi della fiera portavano, attraverso i loro altoparlanti, le ultime novità delle quattro o cinque canzoni che uscivano allora durante l'anno e con poca soddisfazione degli abitanti in quella zona echeggiavano sino ad ora tarda.

 

V.B.

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Voi che ne pensate?

Anche l'occhio vuole la sua parte... di sofferenza?

di Luigi Andrea Pinelli

 

 

Sunshine and rainy wheather go hand in hand together all my life... (Freddy Mercury - cantante Rock da “Pain and Pleasure”)

Trad. Sole e tempo piovoso si alternano durante tutto il corso della mia vita...

 

Le immagini che vogliamo tenere di fronte agli occhi sono solo immagini di forza, benessere, potenza e persone in gran forma... paesaggi soleggiati, famiglie felici, bambini che giocano in serenità magari in compagnia di nonni vitali ed in ottima salute...

 

Si sente spesso dire... “Dei miei genitori vorrei ricordare quando erano in forza e non le loro sofferenze, i momenti felici e non le agonie che hanno messo in luce il loro indebolirsi, il loro lento spegnersi... non lo accetto”

 

Noi, spesso radicati nella nostra ricerca dell'apparire e non dell'essere, non riusciamo a capacitarci che la sofferenza è parte della nostra vita e non è solo una poetica citazione in una poesia (magari di Gibran - si nota da anni un grande apprezzamento de “Il Profeta” che appare su molti comodini e in molti salotti... ma la Bibbia... è molto più adatta per conservare erbe alpine e fiori essiccati?)

Giovanni Paolo II nel suo ultimo periodo è stato mostrato sofferente, debole e “crocifisso” da tutto ciò che in quel momento lo affliggeva... tanto più è stato attivo nei primi anni del suo pontificato, quanto più lo abbiamo visto spegnersi ed apparire impotente.

Certo le tecnologie della comunicazione rendono immediatamente un fatto o un'immagine, ribaltandolo in un evento e magari questo vedere il papa debole e sofferente sarà sembrato, ad alcuni, un'immagine negativa da evitare o un'inutile ossessione mediatica, ma come nel caso dei nostri familiari, i nostri vicini di casa, i bambini dello Tsounami... spesso noi stessi, non dobbiamo rifiutare di accettare di accogliere nei nostri occhi, prima, e nel nostro cuore e cervello, poi, le persone che stanno male... loro non hanno colpa del loro dolore e non possono mutare la loro situazione... sono lì forse a ricordarci che “il seme porta frutto solo quando muore...”

Il mio invito è molto semplice: “Voi che ne pensate ?”

PS: Mentre riflettevo sul nostro atteggiamento verso la sofferenza, che, ribadisco, secondo me, deve essere visibile come realtà di vita, che si contrappone e dà significato alla gioia, mi sono imbattuto in questo passo del libro del profeta Isaia (6, 9-10) che propongo a me e a voi nell'ottica di quanto ho espresso sopra.

 

Voi udrete, ma non comprenderete,

guarderete, ma non vedrete.

Perché il cuore di questo popolo

si è indurito, son diventati duri di orecchi,

e hanno chiuso gli occhi,

per non vedere con gli occhi,

non sentire con gli orecchi

e non intendere con il cuore e convertirsi,

e io li risani.

 

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varie - cronaca

 

Luoghi dello Spirito

In cammino verso... la letizia

Assisi-La Verna - 15/16/17 aprile

Da mesi, alcuni tra noi stavano dedicando tempo ed impegno all'organizzazione di un viaggio che potesse permettere al coro parrocchiale di trascorrere un fine settimana insieme ai familiari, in un luogo dove fosse possibile riscoprire la gioia di essere gruppo e lodare Dio con una delle preghiere più belle: il canto. Quali località migliori di Assisi e La Verna?

Il viaggio è iniziato venerdì 15 aprile, giorno in cui la nostra grande famiglia ancora ignorava che l'esperienza che stava per fare sarebbe divenuta un vero pellegrinaggio. L'arte, la fede e la preghiera si sono fuse a tal punto da permettere ad ognuno di offrire se stesso a Dio e agli altri: i bambini inconsapevolmente hanno donato la tenerezza e l'innocenza; i giovani la forza, la gioia e la speranza nel futuro; i meno giovani hanno offerto i loro momenti sereni, ma altresì le loro preoccupazioni più o meno dolorose che hanno tracciato segni indelebili nella loro vita.

 

Alle parole di “Crux fidelis” e “Ave Regina”, l‘emozione ha preso il sopravvento tanto da mozzare il fiato e riempire gli occhi di lacrime.

Conoscere la storia dei Santi Francesco e Chiara d'Assisi ha permesso a ognuno di noi di capire che non siamo soli, anche nei momenti più difficili; non siamo soli perché Dio è sempre con noi ed è un Dio che perdona e benedice. E allora “Regina coeli laetare, alleluja” questa famiglia ha ricevuto una grande lezione di fede.

Grazie agli ideatori ed agli organizzatori del viaggio.

Grazie a Marcella, splendida portavoce di un passato sempre vivo fra noi.

Grazie a don Giampaolo, guida umile, fraterna e allegra.

Grazie a tutti per la buona riuscita del pellegrinaggio.

Ma soprattutto... grazie a Dio.

 

Il coro “San Lorenzo”

P.S. - Per la cronaca, abbiamo avuto l'onore di cantare nella Basilica del Santo, a San Damiano, a Santa Chiara e, a Santa Maria degli Angeli, abbiamo avuto un piacevole incontro con il Vescovo di Assisi. 

 

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Luoghi dello Spirito

 

In cammino sulla Via Lattea...

Santiago de Compostela

 

“L'uomo non vive pienamente secondo verità, se non riconosce quell'amore liberamente”. 

“L'uomo non vive pienamente secondo verità se non si affida al creatore”

Sono le parole di Paolo VI che Anita e Toni Beraudo hanno inciso sul loro bordone, la prima parte di questa frase è intagliata sul legno di Anita, la seconda su quello di suo marito. Appare subito chiaro quanto questa impresa sia stata voluta e pensata per la coppia quando, per leggere l'intera frase, i due bordoni devono essere avvicinati

Tre anni fa, il 20 gennaio, partirono da Belluno diretti a Compostela, pellegrini dell'epoca moderna, ma naturalmente a piedi: 2406 km percorsi in 85 giorni con una media di 29,4 km giornalieri, quasi una follia per il comune pensiero.

Cosa ha spinto questa coppia del nostro tempo a compiere il miracolo: a fidarsi del mondo nonostante le brutture che ogni giorno i media ci propongono, un unico cambio nello zaino, senza cellulare per le emergenze e dal confine Italo-Francese una incondizionata fiducia nell'ospitalità e nella provvidenza?

“La vita!” dicono, “Vogliamo assaporare la vita con libertà, fidandoci del Creatore, senza limiti imposti, godendo di ogni attimo, dando valore ai sentimenti, alle emozioni e lasciando volare la fantasia”.

Se lo zaino era povero di biancheria il loro animo era colmo di gioia e ben predisposto ai contatti umani che avrebbero avuto.

Ci accolgono nella loro casa con un'ospitalità genuina e si instaura subito una bella conversazione, è come incontrare vecchi amici, una sensazione davvero affettuosa quella che ci trasmettono.

Sono due persone serene, appagate da una semplicità voluta, cercata e cosciente:

 

“Ogni giorno qualche dettaglio ci riporta con gioia sul ‘cammino' e la carica di energia ci dà pace nella ripresa di un ritmo di vita quotidiano che ci accerchia e ci soffoca. Questo cerchio che ci mette di fronte a una gran quantità di cose, che chiamano altre cose e che ci fa credere che la felicità è possedere, riempire gli armadi, i cassetti, avere sete di ideali materiali e difficilmente accessibili, di cose commerciali. Si libera allora da questo imballaggio una società lavata, triste e fuori uso dove ognuno spera di ricevere il massimo dando il minimo, e noi non vogliamo entrare in questo circolo... ma è difficile”.

 

Fuori dalla loro casa il mondo corre, ma qui si ha l'impressione che il tempo abbia rallentato e sia in sintonia con il naturale ritmo dell'uomo.

Sono affiatati e si sente, consapevoli dell'importanza di esperienze comuni che leghino e facciano crescere la coppia, esperienze che possano trasformarsi in ricordi da rivivere, su cui riflettere ed insieme sognare nuovi orizzonti.

Mentre ne parlano tutto sembra semplice, hanno vissuto tre mesi senza perdersi di vista un attimo e ambedue confermano di non aver sentito il peso dell'altro, anzi:

 

“È stato meraviglioso, unico, emozionante”.

 

C'è una considerazione profonda tra loro che va oltre le parole, è la loro gestualità che racconta, mentre insieme sfogliano l'album delle foto, di un'incredibile complicità.

Ci stanno raccontando la loro esperienza, la stanno nuovamente condividendo, è bellissimo stare ad ascoltare e ancor prima del vissuto colpisce il loro modo di essere Ci parlano del cammino di San Giacomo come di un cammino per tutti, ognuno fa ciò che riesce, ciò che può, i pochi km della persona in difficoltà contano, e contano molto, il cammino, sull'onda del loro entusiasmo, ora mi pare più accessibile:

 

“Ognuno ha il proprio scopo: per una performance fisica, per una ricerca interiore o per avvicinarsi alla Fede, per un motivo religioso o spirituale o alla ricerca di un equilibrio tra tutti questi motivi”.

 

Con queste parole sottolineano l'importanza di ogni obbiettivo, è bello che si possa dare uguale considerazione a tutte le necessità che l'uomo ricerca, è il modo più semplice per poter dialogare con tutti, senza pregiudizi si è liberi ed i rapporti vengono agevolati.

 

“Sul cammino non eravamo mai soli. Il Signore era presente, ci mandava lo Spirito Santo che ci sosteneva quotidianamente, attraverso la salute, la forza, la volontà, lo sforzo, la sofferenza, il tempo, la fede. Le preghiere ci hanno colmato, le testimonianze ci ritornano spesso: noi abbiamo chiesto ed il Signore ci ha dato, abbiamo donato le nostre preghiere ed Egli ha distribuito rispondendo al nostro grido. Ognuno ha ricevuto qualcosa, forse non esattamente come voleva in quel momento ma l'importante è aver ricevuto, aver sentito, sapere che la sua porta è aperta e credere fermamente che non ci abbandonerà”.

 

Noi abbiamo incontrato Anita e Toni per parlare di un impresa fisica notevole, volevamo comprendere le motivazioni che stanno dietro ad una scelta così contro corrente, intuivamo che ci potesse essere anche una motivazione spirituale, ma abbiamo trovato molto di più.

Abbiamo incontrato nuovi amici che ci hanno testimoniato come sia bello affidarsi al Signore, la loro vita è vissuta intensamente e con gratitudine, ma c'è anche spazio per donare gioia e serenità nel volontariato, abbiamo visto la voglia di vivere a pieno il loro stare insieme condividendo ogni progetto. Li abbiamo sentiti parlare dei diversi paesaggi che hanno incontrato, della voglia di stare a contatto della natura, del rispetto e dell'amore per la terra, riuscendo a cogliere il bello nella diversità di ogni territorio incontrato, nel cammino: l'umidità e la nebbia della Bassa che creava un atmosfera surreale e che sussurrava al loro cuore di tornare per poter meglio cogliere la sua essenza, le splendide colline Liguri con i loro saliscendi stupendi, le Alpi Marittime francesi ed i boschi esuberanti della Provenza, i Pirenei dei Paesi Baschi con gli splendidi monti, così famigliari per loro, il paesaggio Spagnolo selvatico ed ancora intatto. Hanno saputo apprezzare la diversità nell'unità di un'unica madre terra e l'unità nella diversità mentre il loro essere si armonizzava con ogni ambiente. Raccontano e ci portano a calpestare con loro la ghiaia sui sentieri, a percepire l'odore intenso delle pinete, lo stupore per la bellezza delle foreste di eucalipto, il profumo dell'erica e della ginestra che inebria. È meraviglioso cosa può trasmettere in emozioni chi ama la natura.

Anita e Toni hanno camminato lungo i sentieri della fede e del creato:

 

“Tutto ci sembrava buono e positivo; il buono era migliore e il meno buono si dimenticava e il sapore delle nostre immagini mentali e spirituali respirava la tranquillità, una pace interiore profonda; arriveremo così ad avere una memoria grata. Questo pellegrinaggio non è stato per noi un pilastro di rinforzo ma una colonna che ha reso più bello il nostro credo”.

 

Angela Pizzamiglio

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 Informagiovani

Appuntamenti culturali

di maggio 2005

 

La primavera ci offrirà diversi appuntamenti, Vi segnaliamo i seguenti da non perdere assolutamente!!!

 

Mercoledì 4 e giovedì 5 maggio, ore 21.00, presso il Salone della Biblioteca Comunale, i ragazzi del 1° gruppo di teatro, organizzato dall'Assessorato ai Servizi Sociali, propongono lo spettacolo teatrale: “Dentisti, inventori e dolci Casarecci”, liberamente ispirato ai testi di Achille Festa Campanile - Regia Pietro Arrigoni

 

Sabato 7 maggio, ore 20.30, nel giardino del Palazzo Municipale, si terrà il tradizionale concerto “Cori in Primavera”, con la partecipazione dei Cori:

Virola Alghise di Verolanuova, Rocce Roche di Brescia e Concordia Flacht di Stoccarda (Germania). In caso di pioggia la manifestazione si terrà   nel Salone della Biblioteca Comunale.

 

Venerdì 13 e sabato 14 maggio, ore 21.00, presso il Salone della Biblioteca Comunale, i ragazzi del 2° gruppo di teatro, organizzato dall'Assessorato alla Cultura, propongono: “In una selva oscura” tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri - Regia Pietro Arrigoni.

 

Sabato 21 maggio, alle ore 16.00, presso il Salone della Biblioteca, si terrà il Saggio degli allievi dei “Corsi di musica 2004/2005” organizzati dalla Biblioteca Comunale.

 

Domenica 22 maggio, dalle ore 20.30 in poi, in Piazza Gambara, concerto dei gruppi giovanili emergenti.

 

Mercoledì 1 giugno, ore 21.00, Basilica di S. Lorenzo, per la rassegna “Quinto Festival di Musica Sacra della Provincia di Brescia”, l'Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Parrocchia di Verolanuova, propone il concerto:

Antonio Vivaldi

“Credo” in mi minore per coro e orchestra

“Beatus Vir” per soli, coro e orchestra

“Gloria” per soli, coro e orchestra

 

Soprano: Silvia Mapelli - Alto: Paola Pittaluga

 

Brixia Sinergy Chorus - Brixia Symphony Orchestra

 

Maestro del coro: Sonia Franzese - Direttore: Giovanna Sorbiù

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Tempi andati

Le Novene

 

Nelle sere d'inverno, quando c'era la novena in preparazione di una festa importante, la chiesa era piena di gente, infagottata nei mantelli per gli uomini, negli scialli di lana, lunghi dalla testa alle caviglie, per le donne, perché le donne dovevano entrare in chiesa a capo coperto. Io mi rannicchiavo contro il mantello di mio padre per scaldarmi perché allora non c'era il riscaldamento.

Sul pulpito, posto al centro della navata saliva il predicatore “forestiero” chiamato per l'occasione, di solito era sempre quello, ma alla gente piaceva. Era un uomo molto corpulento, parroco di non so quale paese.

 

Le prime sere passavano abbastanza bene; molti uomini, stanchi del lavoro dei campi, durante la predica si addormentavano; le ultime due sere però era il massimo.

Il predicatore si presentava sul pulpito, si appoggiava con le mani sul parapetto e guardava a destra e sinistra senza dire una parola; nella Chiesa si poteva sentire volare una mosca, la gente aspettava con trepidazione che cominciasse a parlare, intuiva che da un momento all'altro una fiumana di parole, come fiamme dell'Inferno, l'avrebbe investita.

 

Stavamo per diventare peccatori della peggior specie, le porte dell'Inferno si sarebbero aperte per l'eternità. Quando cominciava a parlare sembrava che sopra tutte quelle teste rivolte all'insù le parole si trasformassero in angeli con spade fiammeggianti pronti a trafiggerli tutti quanti.

Dal pulpito era una caterva di parole, di episodi; persone che magari avevano ucciso, rubato, bestemmiato e quella notte stessa erano morti senza potersi confessare. Anche qualcuno dei presenti poteva morire durante la notte: dove sarebbe andato a finire?

 

Il sabato era il giorno delle confessioni per donne e bambini, gli uomini preferivano la domenica mattina. In quelle occasioni tutti andavano a confessarsi in barba al demonio che avrebbe potuto portarli via senza essere confessati. Erano altri tempi, ma eravamo felici.

 

Gino Pini

(continua)

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Accade a Radio Basilica

 

Lo scorso 2 aprile è stato il compleanno di Daria Cremaschini, collaboratrice della nostra radio. In quell'occasione ha ricevuto un regalo speciale: una poesia di Rosetta Mor che qui pubblichiamo.

Un onore meritato da Daria che da anni è di gioiosa compagnia ai nostri ascoltatori. Grazie anche da tutto lo staff della Radio.

 

Forse non sai

(A Daria di Radio Basilica)

 

Squillante ripropone la tua voce

musiche d'oggi, musiche d'un tempo

che l'aria effonde in tutta la pianura

e il cuore accoglie, docile ai messaggi

che vuoi vibrare al mondo, in consonanza.

 

Dono frizzante e arguto, questa voce

penetra in noi, attenti ad ogni cenno

di parola tua ardente, incanalata

a offrire gioia, a rinfrancare l'anima

di coloro che seguono i programmi.

 

Forse non sai che il tuo comunicare

è dolce compagnia, è tocco lieve

di gentilezza immane, è simpatia

che sa annidarsi in cuori solitari,

contagiati da te, dal tuo esultare.

 

E quando, in cenni di canzoni e note

di rubriche attraenti, sai sbrigliare

la fantasia che contraddistingue

il tuo immergerti schietto

nei fatti che commenti con passione,

 

allora resta in noi appagamento,

serenità, calore ed armonia,

voglia di benedire il tuo sorriso,

perché rimanga sempre spalancato

a frequenze del cielo e della terra.

 

Buon compleanno, Daria,

con tutto il cuore.

 

Rosetta Mor

Verolanuova, 2 aprile 2005

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

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1° maggio 2005 - Festa del lavoratore

“60 anni aperti al futuro”

Solidali con le ACLI provinciali nell'anno di fondazione

 

Il Circolo ACLI di Verolanuova, invita tutti, Domenica 1° maggio 2005 alle ore 9.30 presso la sede in Via Dante 13, per uno scambio di idee sul futuro dell'associazione.

Il presidente dichiarerà aperto il tesseramento per l'anno in corso.

Seguirà un piccolo rinfresco prima della Santa Messa delle ore 11.00 in Basilica.

Partecipare è un segno di appartenenza a un movimento che è al servizio di tutti

 

Il Circolo ACLI di Verolanuova è solidale con le ACLI provinciali nel 60° anno di fondazione.

Molte cose sono state fatte e tante restano ancora da fare.

Come Associazione ci siamo occupati inizialmente di vari servizi di patronato, ma ultimamente ci occupiamo anche di:

 

-    Lega consumatori con assistenza legale.

-    Successioni di ogni genere.

-    Tenere la contabilità di piccole aziende con partita I.V.A.

-    Contratti di affitto.

-    Buste paga badanti.

-    Assicurazioni varie.

-    CTA centro turistico ACLI, soggiorni estivi per famiglie e viaggi turistici.

-    Raccolta offerte di lavoro per chi ne ha bisogno.

-    CAF-SICET mod. 730.

-    Banca Etica per il solidale.

-    U.S. ACLI, ente che si occupa di vari sport.

 

Voglio ricordarvi che c'è ancora posto per la gita a Bologna del 21 maggio, le iscrizioni si chiuderanno il 15 maggio.

 

Inoltre...

 

-    Ogni domenica di fine mese, Daria organizza, al piano superiore, una tombolata per tutti, la partecipazione è sempre numerosa e si svolge con tanta allegria dei partecipanti.

 

-    Il circolo ACLI è dotato di “SKY” per passare le serate sportive in allegria con la propria squadra del cuore, il servizio è gratuito.

 

-    Il Patronato ACLI è sempre disponibile ogni giovedì mattina dalle ore 8.30 alle 12.30 per il disbrigo delle solite pratiche pensionistiche, per la denuncia dei redditi e altro. Il servizio informazioni è sempre attivo al 030932174.

 

-    Al piano superiore è sempre disponibile una sala (50 posti a sedere) per riunioni di qualsiasi genere. Se qualcuno fosse interessato all'utilizzo della sopra citata, deve recarsi al bar del circolo e compilare l'apposito documento di richiesta.

 

Nonostante tutto il nostro impegno, non comprendiamo come mai ci hanno soffiato la festa del 1° maggio... forse è perché noi non abbiamo una sede nuova?

 

Le Acli ci sono e ci puoi esser anche tu!

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2 giugno 2005

Gita per tutte le Diaconie

Iseo - Montisola

 

Programma:

•     partenza ore 8.30 piazza della Chiesa;

•     ore 9.45 arrivo a Iseo e visita al paese;

•     ore 11.30 partenza con battello per Montisola dove un pulmino ci porterà al Santuario della Madonna della Ceriola, posto sulla sommità dell'isola;

•     rientro in serata.

 

Pranzo al sacco con possibilità di acquistare panini imbottiti (e 2,00) da prenotare al momento dell'iscrizione.

 

Quota di partecipazione e 15,00, da versare al momento dell'iscrizione, comprensiva di

-    pullman Verola - Iseo

-    traghetto Iseo - Montisola

-    pulmino per il Monastero

 

Iscrizione entro il 20 maggio dalle Suore.

 

Vi aspettiamo numerosi

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Alcolisti Anonimi

 

Alcolismo

Dramma troppo spesso dimenticato

e volutamente o gelosamente nascosto

 

Mi presento: mi chiamo Franco e sono un alcolista, il richiamo del sottotitolo mette in evidenza una grossa realtà - se al posto di “alcol” ci fosse “droga” il problema cambia subito, ma ci si dimentica che l'alcol è droga, leggera, ma sempre droga e che le proporzioni di morte sono: droga 1000 alcol 40.000 (in difetto).

Sò per personale esperienza quanto sia difficile capire e far capire a chi fa uso di alcol quanti problemi esso crei. lo so che nella vita tutti abbiamo vari problemi e che in noi c'è la forza per affrontarli.

 

Purtroppo io - Franco - pieno di paure e di orgoglio (tanto) ho sempre pensato che avrei risolto tutto da solo e vivevo male, ho incominciato ad accostarmi ad un bicchiere per far passare questo malessere, poi uno non è più bastato, perchè l'effetto più passava il tempo e meno durava, ecco cosa cerca l'alcolista nell'alcol - l'effetto - che cancella ed annulla tutto...

Perciò con un bicchiere di vino mi procuravo subito una morte spirituale (l'annullamento di tutti i valori umani e spirituali) e lentamente anche l'isolamento da tutti quanti mi stavano vicino.

 

Ma allora si può rimediare a questo? Si - Ormai da 70 anni è sorta l'Associazione Alcolisti Anonimi che opera in tutto il mondo (in Italia nel 2007 compie 35 anni) dove persone come me hanno ritrovato la sobrietà e la gioia di vivere, aiutandosi a vicenda a risolvere i loro problemi.

Si chiamano Alcolisti Anonimi perchè l'anonimato è molto importante all'inizio (vedi sottotitolo) ma perchè Anonimato è sinonimo di uguaglianza pur avendo ognuno di noi istruzione, grado sociale, ecc. diversi.

 

- Quando sono entrato a far parte di un Gruppo di Alcolisti Anonimi ho soprattutto trovato persone che mi hanno capito, mi hanno fatto scegliere con la massima libertà se mi ritenevo alcolista, altrimenti potevo continuare la mia vita come prima. Mi hanno spiegato che è una malattia progressiva, irreversibile e mortale ma che si può fermare smettendo di bere bevande alcoliche per 24 ore alla volta, ma soprattutto ho capito che è malattia caratteriale ed emotiva, grazie ad Alcolisti Anonimi, se ne può uscire.

 

lo dico che sono una persona fortunata e privilegiata ad aver incontrato Alcolisti Anonimi, ho iniziato veramente una vita nuova con meravigliosi amici che mi sono sempre vicini.

Oggi non è difficile trovare un Gruppo di A.A. (In Lombardia superano i 100) vedi inserzione sul Giornale di Brescia elenco solidarietà e sul Bollettino della Parrocchia, con numeri telefonici sempre pronti ad aiutare chi ne richiede l'informazione.

 

Riuscire a capire quanto l'alcol deprime e fa vedere tutto nero e iniziare a trasformare il negativo in positivo, a ritrovare la fiducia in se stessi (anche la Fede) affrontando la realtà per quella che è.

Perciò cari amici non abbiate vergogna, è malattia, (come malato è un diabetico) che senza spendere nulla si può fermare, basta vincere la vergogna, ma soprattutto l'orgoglio per chiedere aiuto e ritrovare la gioia di vivere come è successo a me. I Gruppi A. A. sono sempre a disposizione, telefonate, venite a informarvi, è importante!

 

Importante

 

Affiancati ai Gruppi di “A.A.” vi sono i Gruppi di “Al-Anon” (famigliari degli alcolisti) che in separata sede e nei medesimi giorni di riunione, affrontano i loro problemi.

 

Franco T.

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Dal Club Alcolisti in Trattamento

di Verolavecchia e Quinzano d'Oglio

Trovare compagnie sane

 

“Sto benissimo! Mi sento sereno, non sento neanche il desiderio di bere!” L'alcolista che fa questa affermazione sta sopravvalutando il suo progresso e sopravvalutando il suo alcolismo.

L'euforia della fase iniziale del recupero, definita “nuvola rosa” non dura a lungo. “Sforzatevi di avere un punto di vista equilibrato, altrimenti vi mettete in condizioni di avere una ricaduta, ed è duro cadere da una nuvola, si rischia di farsi molto male.”

L'alcolista dovrebbe chiedersi onestamente: “Le mie compagnie mi aiutano ad astenermi dall'alcool o parlano continuamente dei “tempi passati” facendomi credere che sto perdendo qualcosa?”

Esistono compagni disposti a spezzarsi l'un l'altro, esiste un amico che si tiene più stretto di un fratello.

Ci vuole coraggio, determinazione e un briciolo di fortuna per capire i veri amici e quali sono le compagnie potenzialmente dannose.

Per cui anche noi, come disse Papa Giovanni Paolo II “Aprite, anzi spalancate le porte al Signore” apriamo le nostre porte, il nostro ascolto, il nostro dialogo a tutti coloro che ne hanno bisogno.

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L'Altare delle Quarantore

visto da un bambino

 

Tutti gli anni, come è ormai tradizione, con la nostra classe andiamo in Chiesa per le Quarantore.

Quest'anno il nostro amico Roberto, disegnatore esperto, colpito dalla “grandezza” dell'altare, al ritorno dalla Messa ha voluto subito disegnare quello che aveva ammirato per un'ora.

Vi inviamo il disegno perché tutti possiate vederlo.

 

I bambini di 5a A

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

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Per i più piccoli

(a cura di Francesco e Bruno Cocchetti)

 

 

 

Pesca sul fiume

Due pazzi stanno pescando nel fiume che attraversa il parco del manicomio. L'infermiere si avvicina e chiede loro:

- Perché avete attaccato all'amo una carota?

Uno di loro risponde:

- Perché le trote non ci piacciono; preferiamo i conigli! 

 

Pierino

- Mamma, che verso fa l'asino?

- Raglia.

- E la pecora?

- Bela

- E i poeti?

- Cosa c'entrano i poeti?

- La maestra ha detto che fanno i versi... 

 

Il rimedio

Un paziente entra trafelato nello studio di un medico ed esclama:

- Una cosa spaventosa, dottore!

- Che cosa è successo?

- Stavo raccogliendo del miele da un alveare quando le api mi hanno punto in tutto il corpo!

-    Su, su, si calmi, signore! Adesso le faccio una puntura! 

 

 

Cielo a pecorelle:

i segni del tempo nella meteorologia popolare

 

Maggio

 

Nonostante che il mese goda dell'universale plauso per il clima mite e la buona stagione, i proverbi avvertono di stare in guardia ponendo ben due nodi del freddo:

i Santi di ghiaccio: SS. Pancrazio, Servizio e Bonifazio (12, 13, 14 maggio) e l'inverno dei cavalieri, tra la metà e il 20 del mese.

 

Maggio

Vai adagio.

 

Né di maggio, né di magione

Non ti levar il pelliccione

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Turni di guardia farmaceutica

dell'Azienda S.L. 19

 

Attenzione: il sistema di turnazione delle farmacie è cambiato. Le farmacie aperte si alternano ogni due giorni secondo lo schema sotto riportato. Segnaliamo quelle più vicine a Verolanuova. Per sapere con certezza le farmacie aperte si può chiamare, 24 ore su 24 il numero verde 800.231061

 

Maggio

 

Domenica 1 e lunedì 2  Gottolengo - Orzinuovi - Pontevico (dott. Pinzi)

 

Martedì 3 e mercoledì 4   Orzinuovi (dott. Tinti) - Ghedi - Castelletto di Leno

 

Giovedì 5 e venerdì 6   Manerbio (dott. Bresadola) - Maclodio - Milzano

 

Sabato 7 e domenica 8    Bagnolo (dott. Ingardi) - Orzivecchi - Verolanuova (Comunale)

 

Lunedì 9 e martedì 10  Corzano - Pavone Mella - Villachiara

 

Mercoledì 11 e giovedì 12     Quinzano - Azzano Mella - San Gervasio

 

Venerdì 13 e sabato 14   Leno (dott. Bravi) - Montichiari (dott. Bertanza) - San Paolo

 

Domenica 15 e lunedì 16    Manerbio (dott. Clementi) - Coniolo - Seniga

 

Martedì 17 e mercoledì 18     Offlaga - Brandico - Pontevico (dott. Romano)

 

Giovedì 19 e venerdì 20   Bagnolo (dott. Donini) - Pompiano - Pralboino

 

Sabato 21 e domenica 22   Verolanuova (dott. Colosini) - Cigole - Dello

 

Lunedì 23 e martedì 24    Fiesse - Ghedi - Verolavecchia

 

Mercoledì 25 e giovedì 26     Leno (dott. Sartirana) - Gambara - Mairano

 

Venerdì 27 e sabato 28   Bassano Bresciano - Borgo San Giacomo - Ghedi

 

Domenica 29 e lunedì 30    Alfianello - Barbariga - Manerbio (Comunale)

 

Martedì 31 e... Gottolengo - Orzinuovi - Pontevico (dott. Pinzi)

 

Giugno

 

...Mercoledì 1  Gottolengo - Orzinuovi - Pontevico (dott. Pinzi)

 

Giovedì 2 e venerdì 3   Orzinuovi (dott. Tinti) - Ghedi - Castelletto di Leno

 

Sabato 4 e domenica 5    Manerbio (dott. Bresadola) - Maclodio – Milzano

 

 

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Abbonati a “L'Angelo di Verola”

Ultimo elenco anno 2005

 

Ordinari: Colonna Osvaldo, Davide Anna Maria, Lorenzetti-Vesco, Cervati Luigi, Fogazzi Lucia, Tomasini Cesare, Venturini Ismaele, Bar Bonetti, Zorza-Montani, Andoni Giacomina, Abrami Angelo, Labinelli Giuseppe, Dolfini-Stabilini, Amighetti-Voltattorni.

Sostenitori: Sala Giacomo, Quinzanini-Farina, Allieri Paolo, Checchi Angelo, Zorza-Azzini, Ghalep Antonia.

Benemeriti: Cervati Francesco, Mombelli Agnese, Venturini G. Battista.

 

 

Totale Abbonamenti Anno 2005

 

Ordinari   870

Sostenitori  168

Benemeriti  293

 

Totale  1.331

 

Per posta a Sacerdoti, Religiose e Collaboratori ecc. n° 56.

 

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Otto per mille:

La tua firma

dà sempre buoni frutti

 

Con la tua firma sull'otto per mille alla Chiesa Cattolica sostieni le opere di aiuto ai più bisognosi in Italia e all'estero, l'impegno dei sacerdoti, la salvaguardia e il recupero del patrimonio artistico del nostro Paese.

È un impegno costante, da rinnovare di anno in anno. Così, anche grazie a te, non smetteremo mai di fare del bene.

 

Anche quest'anno per destinare l'otto per mille alla Chiesa Cattolica si può usare:

•     La certificazione del modello CUD (ex 101 e 201) che può essere consegnato in busta chiusa presso gli uffici postali o banche convenzionate entro il 31 luglio 2005.

   Anche chi non è più obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi, in prevalenza i pensionati e i lavoratori dipendenti senza altri redditi né oneri deducibili, possono comunque destinare l'otto per mille alla Chiesa Cattolica attraverso il CUD. Oltre che informarsi presso la Parrocchia, soprattutto i pensionati possono telefonare al numero verde 800.348.348 (tutti i giorni feriali dalle 9.00 alle 18.30, il sabato dalle 9.00 alle 17.30) che fornirà informazioni sulle modalità da seguire per partecipare alla scelta dell'otto per mille con il proprio modello CUD;

•     Il modello UNICO da presentare fino al 31 luglio 2005, se la presentazione viene effettuata tramite una banca o un ufficio postale. Entro il 31 ottobre 2005, se la presentazione viene effettuata in via telematica;

•     Il modello 730-1 allegato al modello 730 da presentare fino al 15 giugno per chi si rivolge al Centri di Assistenza Fiscale (CAF).

 

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Anagrafe parrocchiale

 

Battesimi

   12  Esposito Gabriele di Luigi e Migliuolo Anna

   Sforza Nicola

   13  Tosini Alberto di Mario e Marinella Rossetti

   14  Monfardini Jacopo di Gianfranco e Nicolini Elisa

 

Matrimoni

   1    Montani Sergio con Marini Laura Maria

   Cigolini Fabio con Brunelli Gabriella (a Verolavecchia)

   2    Cremaschini Valerio con Superti Laura

   Vesco Gianandrea e Polignano Valentina (a Manerbio)

   3    Ghidini Massimo e Venturini Ilaria

 

Defunti

   27  Pelosi Angela ved. Rossini di anni 90

   28  Bonera Giacinto (Rino) di anni 84

   29  Checchi Paola di anni 76

   30    Ghignatti Angelo di anni 78

 

 

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Offerte pro restauri

tele e affreschi della Basilica

 

Aprile

 

N.N.    30,00

N.N.    30,00

In ricordo del funerale del papà    100,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    100,00

N.N.    30,00

N.N.    20,00

N.N.    30,00

N.N.    80,00

N.N.    10,00

N.N.    20,00

N.N.    50,00

N.N.    50,00

N.N.    5,00

Iscrizioni Pasqua della donna    240,00

N.N.    10,00

In occasione del 25° di matrimonio    50,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    40,00

N.N.    10,00

N.N.    100,00

N.N.    10,00

N.N.    30,00

N.N.    5,00

N.N.    10,00

N.N. per i suoi defunti  100,00

N.N.    20,00

N.N. per una ricorrenza particolare    100,00

N.N.    20,00

N.N.    5,00

N.N.    10,00

N.N.    30,00

N.N.    10,00

N.N.    10,00

N.N.    20,00

N.N. in ricordo della mamma Angela   100,00

N.N.    30,00

N.N.    90,00

N.N.    30,00

N.N.    10,00

N.N.    10,00

N.N.    80,00

N.N.    10,00

Architetto Sandro Piardi     150,00

N.N.    5,00

In memoria dello zio Padre Vincenzo   20,00

A ricordo di Rino Bonera    150,00

N.N.    30,00

Nel 30° di matrimonio di Angelo e Maria Teresa    100,00

N.N.    5,00

N.N.    60,00

N.N.    80,00

Giornata celebrata nel mese di aprile    1599,00

Dalla Casa Albergo   200,00

Dalla chiesa di San Rocco   105,00

Tele e affreschi 55,00

Per libri Basilica   65,00

 

Totale  4519,00

 

 

 

Amici della Basilica” adesioni alla

“Confraternita del Restauro”

 

N.N. per la benedizione della famiglia  500,00

In ricordo della nonna Gemma per opere parr. 750,00

N.N. in ricordo del funerale della mamma   250,00

N.N.    300,00

N.N. ringrazio Gesù per la fede che mi ha dato    250,00

N.G.    5.000,00

N.N.    250,00

Per Rino Bonera     500,00

In ricordo di Rino Bonera   2.000,00

Dal Comune di Verolanuova - contributo anno 2004

quote oneri inurbanizzazione secondaria   6.193,38

In occasione delle Prime Comunioni   1.055,00

 

Totale  17.048,38 

 

 

per Radiobasilica

 

N.N.    150,00

 

Totale  150,00

 

 

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario
(soltanto nei casi di emergenza)

118

Ambulatori medici via Grimani 

030 9362609

Gruppo Verolese Volontari Soccorso  
via Grimani

0309361662

Problemi con le droghe?   

0309937210

Alcolisti in trattamento

0309306813 -  0309361869

Vigili del Fuoco  

030931027

Carbinieri - Pronto intervento

112  

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

 

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Per i collaboratori de “L'Angelo di Verola”

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 19 Maggio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

Importante
Per facilitare la pubblicazione degli articoli:

gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche

Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.

Gli articoli vanno fatti pervenire direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

La Redazione

 

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SERVIZIO INFORMATICO PARROCCHIALE

530 archivi; 5.900 documenti 2.100 immagini. In marzo  abbiamo superato 1.000.000 di pagine viste da 360.000 visitatori

da 110 nazioni di tutto il mondo.

(fonte statistiche: Webalizer)

 

Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.

 

  

Siti Internet:

Sito principale della Parrocchia  www.verolanuova.com

Oratorio  www.verolanuova.com/oratorio

L'Angelo di Verola  www.verolanuova.com/angelo

Archivio de “L' Angelo di Verola”  http://digilander.libero.it/angeloverola

Coro San Lorenzo  http://digilander.libero.it/corosanlorenzo

Casa Tabor  www.verolanuova.com/casatabor

Siti Ospiti  www.verolanuova.com/ospiti

Indirizzi di Posta Elettronica:

Parrocchia di san Lorenzo  parrocchia@verolanuova.com

Oratorio “Giacinto Gaggia”  oratorio@verolanuova.com

Radio Basilica  rbv@verolanuova.com

L'Angelo di Verola  angelo@verolanuova.com

Calendario Manifestazioni  eventi@verolanuova.com

Coro San Lorenzo  corosanlorenzo@iol.it

Casa Tabor  casatabor@verolanuova.com

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Riepilogo appuntamenti di Maggio

(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)

a cura di Radio Basilica di Verolanuova  

Il calendario completo del 2005 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti

 

Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com

 

 

Date e Luoghi Tema Promotori
Dall'1 al 31 Maggio
Tutti i giorni - ore 20.30
Luoghi diversi
Mese Mariano
SANTO ROSARIO NELLE DIACONIE
Parrocchia
di Verolanuova
Domenica 1 Maggio
Caserma dei Vigili del Fuoco
via Lenzi
FESTA DEI VIGILI DEL FUOCO Vigili del Fuoco
Volontari
Domenica 1 Maggio - ore 9.00
Basilica di San Lorenzo e
Circolo ACLI di via Dante
1° Maggio Festa dei Lavoratori
Santa Messa in Basilica
seguita da un rinfresco al Circolo ACLI
Circolo ACLI
e
Parrocchia di
Verolanuova
Mercoledì 4 e Giovedì 5 Maggio
ore 21.00
Auditorium Biblioteca Civica
DENTISTI, INVENTORI
E DOLCI CASERECCI
Spettacolo del laboratorio teatrale
dei giovani del 1° corso della biblioteca
Liberamente ispirato ai testi di
Achille Festa Campanile
Regia di Pietro Arrigoni
Assessorato
ai Servizi Sociali
Sabato 7 Maggio ore 21.00
Auditorium della Biblioteca
CORI IN PRIMAVERA
partecipani:
Virola Alghise di Verolanuova
Rocce Roche di Brescia
Concordia Flacht di Stoccarda
Coro
"Virola Alghise"
e
Assessorato
alla Cultura
Dal 7 al 12 Maggio
Roma
Gita Pellegrinaggio a
ROMA
Parrocchia
di Verolanuova
e Viaggi Gavazzoli
Lunedì 9 Maggio - ore 20.30
Luoghi Previsti nelle Diaconie
La Missione prosegue
CENTRI DI ASCOLTO
Parrocchia
di Verolanuova
Domenica 8 Maggio - ore 18.00
Basilica e Centro Storico
SOLENNE
PROCESSIONE MARIANA
Parrocchia
di Verolanuova
Venerdì 13 e Sabato 14 Maggio
ore 21.00
Auditorium Biblioteca Civica
IN UNA SELVA OSCURA
Spettacolo del laboratorio teatrale
dei giovani del 2° corso della biblioteca
tratto dalla "Divina Commedia"
Regia di Pietro Arrigoni
Assessorato
ai Servizi Sociali
Domenica 15 Maggio ore 11.00
Basilica di San Lorenzo
Solennità di pentecoste
AMMINISTRAZIONE
DELLA SANTA CRESIMA
Parrocchia di Verolanuova
Sabato 21 Maggio
Intera Giornata
Bologna
Gita Sociale delle Acli a
BOLOGNA
Circolo ACLI
Verolanuova
Sabato 21 Maggio ore 16.00
Auditorium Biblioteca Civica
Saggio degli allievi
del corso di musica 2004 -2005
Assessorato
alla Cultura
Sabato 21 Maggio ore 21.00
Cortile delle Suore
via Dante
FESTA DEI GENITORI
Sfilata delle figlie
con gli abiti da sposa delle mamme
Oratorio di Verolanuova
Domenica 22 Maggio ore 11.00
Basilica di San Lorenzo
e Piazza Libertà
VEROLABIKERS
Santa  Messa e Benedizione
di moto e scooters
Moto Club
Verolese
Domenica 22 Maggio dalle ore 20.00
Piazza Gambara
VEROLA MUSIC SPRING
Gruppi Giovanili Emergenti:
Astrattezza Informe
The Storico
Young Brixia Quartet
L.R.D.
Muta Perpetua
Assessorato
alla Cultura
Mercoledì 25 maggio ore 20.30
Casa Natale del Beato Tadini
via Mazzini
SERATA DI PREGHIERA
presso la casa natale del
Beato Arcangelo Tadini
Parrocchia
di Verolanuova
Domenica 29 Maggio - ore 18.00
Basilica di San Lorenzo
e Centro Storico
Solennità del Corpus Domini
PROCESSIONE SOLENNE
Parrocchia
di Verolanuova
Mercoledì 1 Giugno ore 21.00
Basilica di San Lorenzo
5° Festival di Musica Sacra
della Provincia di Brescia
ANTONIO VIVALDI
GLORIA, CREDO, BEATUS VIR
Brixia Symphony Orchestra
direttore Giovanna Sorbi
Assessorato
alla Cultura
Provincia
di Brescia
Parrocchia di Verolanuova
Giovedì 2 Giugno ore 19.00
Caravaggio
Pellegrinaggio Zonale a Caravaggio
per la conclusione del mese mariano
Zona Pastorale
Decima
"Beata Paola Gambara"
1-2-3-4-5 Giugno
Campo Sportivo "E. Bragadina"
e Piscina Comunale
FESTA DELLO SPORTIVO Gruppo Sportivo
Verolese

Sabato 4 e Domenica 5 Giugno
ore 21.00
Oratorio "Giacinto Gaggia"

STASSERA DEBUTTO Oratorio di Verolanuova
     

 


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Anno dell'Eucaristia

Chiamati ad offrire la nostra esistenza in comunione con Cristo crocifisso e risorto

Unendosi al sacrificio di Cristo, la Chiesa nell'Eucaristia dà vocealla lode dell'intera creazione.

A ciò deve corrispondere l'impegno di ciascun fedelea offrire la sua esistenza, il suo “corpo”,in una comunione piena con Cristo.

In questo modo un'unica vita unisce Dio e l'uomo,il Cristo crocifisso e risorto per tuttie il discepolo chiamatoa donarsi interamente a Lui.

 

Giovanni Paolo II

(Udienza generale, 11 ottobre 2000)

La gioia del cristiano che ha tutto il cielo nel suo cuore

 

Quale gioia per un cristiano che ha la fede, che, alzandosi dalla Santa Messa, se ne va con tutto il cielo nel suo cuore!.. Ah, felice la casa nella quale abitano tali cristiani!.. Quale rispetto bisogna avere per essi, durante la giornata. Avere, in casa, un secondo tabernacolo dove il buon Dio ha dimorato veramente in un corpo e anima!

S. Giovanni Maria Vianney

 

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