Memorie del 1976  -  Angelo di Verola


[ L'ANGELO DI VEROLA – Dicembre 1976 Anno I N°12 pag. 12 ]
MISCELLANEA A cura di ANTONIO VENETUS
Il più antico ex libris italiano

ExLibris.JPG (54685 byte) Il più antico ex libris italiano (1548) è dei vescovo Cesare Gambara di Tortona.
Ex libris, dal latino "dai libri di", è una specie di stemma con motto, di riconoscimento, una specie di firma del casato, che veniva posta all'inizio dei libri per indicarne la proprietà.
Prima dell'avvento della stampa, gli ex libris erano miniati sulla pergamena, successivamente, riprodotti in serie dalla matrice incisa sul legno.
Erano, come questo bellissimo dei Gambara, delle vere opere d'arte, tanto è vero che oggi ci sono degli amatori, sia italiani che stranieri, che, come per i bolli, fanno delle collezioni che vanno dal primi ex libris del settecento sino ai soggetti romantici dell'ottocento e liberty, e via via sino al nostri giorni.

Naturalmente l'esecuzione ha subito una evoluzione, dalla matrice in legno a quella su rame, e su pietra, poi su zinco e anche su linoleum.
Può anche essere un suggerimento per contrassegnare con un motto o un disegno significativo i propri libri, una raffinatezza a poco costo.
Esistono delle società, che stampano elenchi di soci per favorire lo scambio e la conoscenza, tra i più famosi artisti intagliatori, citiamo Cisari (Milano) e Marangoni (Genova) al quale dobbiamo la realizzazione dei più bei francobolli delle nostre poste.

[ L'ANGELO DI VEROLA – Dicembre 1976 Anno I N°12 pag. 12 ]


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